Best practices to Empower women against Female genital mutilation, Operating for Rights and legal EfficacyPROTEZIONE, PREVENZIONE E CURA DELLE MGFUno strumento formativoPierre Foldès, Frédérique Mars Women Safe Institute2020BEFORE© Simona Ghizzoni/Maps
Copyright:© 2020 Institut Women Safe. Tutti i diritti riservati. Concesso in licenza all’Unione Europea alle condizioni.Questo lavoro è concesso in licenza con una licenza internazionale Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 . Sei libero di: m Condividere — riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare questo materiale con qualsiasi mezzo e formatom Modificare — remixare, trasformare il materiale e basarti su di esso per le tue opereAlle seguenti condizioni:• Attribuzione — Devi riconoscere una menzione di maternità a Institut Women Safe, fornire un link all’originale e\o a https://www.women-safe.org/, e indicare se sono state effettuate delle modifiche. Puoi fare ciò in qualsiasi maniera ragionevole possibile, ma non con modalità tali da suggerire che il licenziante avalli te o il tuo utilizzo del materiale.• NonCommerciale — Non puoi utilizzare il materiale per scopi commerciali.• StessaLicenza — Se remixi, trasformi il materiale o ti basi su di esso, devi distribuire i tuoi contributi con la stessa licenza del materiale originario.Questa pubblicazione è stata prodotta con il sostegno finanziario dell’Unione Europea. I suoi contenuti sono di esclusiva responsabilità di Institut Women Safe e non riflettono necessariamente le opinioni dell’Unione Europea.Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
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Indice01Obiettivi Didattici01MODULO I: MUTILAZIONE GENITALE FEMMINILE – INTRODUZIONE02030306060909101203DenizioniMutilazione Genitale Femminile (MGF)DenizioiTipiProblemi di ClassicazioneConseguenze/RischiEpidemiologiaMedicalizzazioneFattori culturali e socialiDistribuzione geograca1415Le MGF in FranciaAllegato 1: Formulario per la valutazione della formaizone16Capitolo I: Gli strumenti internazionali contro le MGF16MODULO II: PROTEZIONE GIURIDICA CONTRO LE MUTILAZIONI GENITALI171817La crescente importanza della mobilitazione internazionaleL’impegno delle Nazioni Unite dagli anni ‘90Il rinforzo della mobilitazione internazionale con la creazione della giornata internazionale di tolleranza zero per le Mutilazioni Genitali FemminiliLeggi e direttive Europee2024Capitolo II: Gli strumenti nazionali di lotta alle MGF in Francia 24Leggi e direttive in forza in FranciaCo-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
24Gli obblighi legali per gli operatori sanitari25Il quadro legale sull’immigrazione27Allegato 1: Lista degli strumenti internzionali di lotta alle MGF29Fonti30MODULO III: LE CONSEGUENZE SULLA SALUTE DELLE MGF3030Capitolo I: Denizione e TipologieDenizioni30Tipologia31Panoramica32Capitolo II: Forme Cliniche32Denizioni33Fisiopatologia35La richiesta di chirurgia restaurativa e valutazione preoperatoria36Capitolo III: Complicazionidi salute a seguito di MGF36Rischi immediati di complicazioni per la salute per i Tipi I, II e III36Rischi per la salute a lungo termine derivanti dalle mutilaizoni di Tipo I, II e III (che possono vericarsi in qualsiasi momento)37Rischi aggiuntivi di complicanze derivanti dalla MGF di Tipo III38Bibliograa39MODULO IV ASSISTENZA SOCIALE: DALL’INDIVIDUAZIONE ALLA PROTEZIONE40Capitolo I: Rilevazione e Informazione 39Assistenza sociale per le donne vittime di MGFCo-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
40Primo contatto: una valutazone contestuale essenziale41Analisi della situaizoneCapitolo II: Cura consapevole ed eciente dell’individuo41Scopo della prima consultazione: un’inuenza sulla continuazione dell’assistenza4242Stabilire un follow-up appropriato42Restauro / Riparazione: obiettivi e implicazioni44Assistenza adattata per le vittime di MGFCapitolo III: Prevenzione4949Informazione, un’arma per la prevenzione51Formazione di professionisti e associazioni per prevenire meglio le MGF52La sda dei professionisti in formaizone: segnalare le MGF e la cooperazione interprofessionale53Prevenzione a livello nazionale e internazionaleCapitolo IV: Protezione5656Protezione dei diritti e delle libertà fondamentali dellle donne57Dopo la MGF, ottenere un risarcimento legale59Protezione internazionale59La protezione di bambine a rischio62Segnalazione e prevenzione del matrimonio forzatoFonti6566MODULO V: APPROCCIO GENERALE TERAPEUTICO67Capitolo I: L’implementazione di un protocollo multidisciplinare66Introduzione: La battaglia contro le MGF e la necessità di un approccio generale e multidisciplinareCo-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
67FGM, la necessità di un approccio trasversale e multilivello73Dalla prima visita all’operazione: la complementarietà dei professionisti76Supporto psicologico, un passaggio essenziale80Capitolo II: Le fasi della chirurgia ricostruttiva e cosa ci si può aspettare da essa80Le condizioni di preparazione per l’operazione e la comprensione del dolore82La riscoperta sessuale, aspetto fondamentale per la riappropriazione della vita di una donna85La complessità di “diventare una donna come le altre”89Capitolo III: Risultati e Letteratura89I risultati normativi e convenzionali della lotta contro la MGF90Letteratura delle prove e della storia delle MGF96FontiCo-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Modulo IMutilazione Genitale Femminile – IntroduzioneObiettivi didatticiEsistono tre tipi di abilità da sviluppare: Decidere, Informare/Consigliare, Sostenere. Le competenze specifiche dipendono dal tipo di ruolo del tirocinante.Deciderem Discutere metodi per la cura e la protezione delle donne vittime di MGFm Promuovere la cura e la protezione delle donne a rischiom Elaborare politiche pubblicheInformare/Consigliarem Identificare le vittime o le persone a rischiom Descrivere/Elencare i fattori di rischiom Discutere le opinioni delle vittime o delle persone a rischioSupportm Elencare i fattori di rischiom Classificare i tipi di MGFm Controllare i nuovi contributi accademiciMetodologia:Il metodo deduttivo viene utilizzato per questo modulo. Una combinazione dei metodi affermativo e interrogativo è la più appropriata. L’apprendimento attivo può essere utilizzato alla fine del corso dopo l’acquisizione delle conoscenze, per esempio: fare un gioco di ruolo basato sul colloquio tra due professionisti.Questo modulo è un’introduzione alla formazione.Durata stimata: due ore (o tre se si utilizza l’apprendimento attivo)1Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Definizionim Violenza Il concetto di violenza è generalmente associato alla forza fisica o all’abuso fisico. Tuttavia, è più di questo e la violenza può essere definita come “l’uso di un qualche tipo di forza, coercizione o pressione” (UNFPA). m Violenza fisica La violenza fisica è definita dall’OMS come “l’uso intenzionale della forza fisica che ha una probabilità di provocare morte, lesioni o danni psicologici”. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) descrive la violenza fisica più specificamente come “percosse, pugni, calci, bruciature, mutilazioni o uccisioni con o senza un’arma”.m Genere Il termine sesso si riferisce a caratteristiche biologicamente determinate, mentre il genere si riferisce a caratteristiche costruite, attribuite socialmente a uomini e donne. Mentre le caratteristiche sessuali sono biologiche, le differenze sociali tra uomini e donne vengono acquisite, variano nel tempo e da una cultura all’altra. Esempi di categorizzazione in base al sesso biologico: • Le donne hanno il ciclo mestruale;• Gli uomini hanno i testicoli.Esempi di categorizzazione in base al genere:• Le donne sono in grado di gestire meglio le faccende domestiche rispetto agli uomini;• Le donne sono sensibili, gli uomini non piangono.m Violenza basata sul genere (VBG) Questo termine viene usato per descrivere qualsiasi atto dannoso perpetrato contro la volontà di una persona e che si basa su differenze tra i generi assegnate dalla società.Gli atti di violenza di genere violano una serie di diritti umani universali protetti da testi internazionali (il diritto all’integrità fisica; il diritto alla vita; il diritto di essere liberi dalla tortura e da trattamenti crudeli, inumani o degradanti; il diritto all’uguaglianza e alla non discriminazione; eccetera.).La VBG si basa su rappresentazioni sociali e culturali relative al ruolo dato a ciascun genere in una data società. Riflette le disuguaglianze nella distribuzione del potere tra uomini e donne (potere decisionale degli uomini sulle donne, subordinazione, sminuimento sociale ed economico, ecc.). Questo tipo di violenza colpisce in particolare le donne, ma è importante riconoscere che anche i minori e gli uomini subiscono forme di violenza di genere e che questa è una realtà ancora più difficile da cogliere. m Vittime o sopravvisute/iVittima e sopravvissuto sono termini che sono spesso usati in modo intercambiabile e sono usati in riferimento a persone che hanno vissuto o stanno vivendo forme di VBG sulla propria pelle. Médicins du Monde preferisce usare il termine “sopravvissuto”, in quanto una vittima di violenza diventa un/a sopravvissuto/a quando non è più soggetto/a a questo trattamento. Il termine sopravvissuto viene quindi utilizzato per sottolineare la forza della persona e il suo rifiuto di far parte di un processo di vittimizzazione; ciò implica quindi la nozione di resilienza. Tuttavia, poiché il processo di ricovero non è lineare, una persona che ha subito la violenza di genere a volte può sentirsi un sopravvissuto e altre volte una vittima. m Pratiche tradizionali dannose Queste pratiche possono assumere diverse forme di violenza fisica e sessuale: aborto selettivo in base al sesso del bambino e femminicidio, mutilazioni genitali femminili, matrimonio forzato, iniziazione sessuale forzata, ecc. Queste pratiche devono essere considerate come violenza, perché dannose per la salute fisica e l’integrità morale della persona. Queste pratiche si pongono inoltre come vere sfide per la salute pubblica.2Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Mutilazioni Genitali Femminili (MGF)DefinizioneLe mutilazioni genitali femminili (o mutilazioni sessuali femminili) comportano la parziale o totale rimozione dei genitali femminili esterni o altre lesioni agli organi genitali femminili per motivi non medici1. La mutilazione genitale femminile è una procedura che altera o provoca intenzionalmente lesioni ai genitali esterni di una donna. La procedura è più spesso eseguita da circoncisori tradizionali di professione, che spesso ricoprono un ruolo centrale nelle comunità, talvolta anche come ostetriche. In molti luoghi, la mutilazione genitale femminile viene eseguita da personale medico a causa dell’errata convinzione che la procedura sia meno pericolosa quando viene eseguita in ambito ospedaliero2. TipiL’OMS identifica quattro tipi di MGF. La prima illustrazione mostra i genitali femminili inalterati per il confronto. Sebbene l’entità della rimozione del tessuto genitale sia generalmente maggiore quando si passa dal tipo I al tipo III, ci sono delle eccezioni. 1 Linee guida dell’OMS sulla gestione delle complicazioni sanitarie dovute alle mutilazioni genitali femminili. Ginevra: Organizzazi-one mondiale della sanità; 2018. Licenza: CC BY-NC-SA 3.0 IGO.2 https://www.who.int/fr/news-room/fact-sheets/detail/female-genital-mutilation3Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
4Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
La gravità e i rischi sono strettamente correlati al significato anatomico della rimozione, inclusi sia il tipo che la quantità di tessuto rimosso, che può variare da un tipo all’altro. Ad esempio, il Tipo I generalmente include la rimozione del clitoride (Tipo Ib) e la mutilazione di Tipo II comporta la rimozione sia del clitoride che delle piccole labbra (Tipo IIb). In questo caso, il Tipo II sarebbe più grave e associato a un rischio maggiore. In alcuni sottotipi di Tipo II tuttavia, vengono tagliate solo le piccole labbra e non il clitoride (Tipo IIa), nel qual caso alcuni rischi, come il rischio di emorragia, possono essere inferiori, mentre altri rischi, come il rischio di infezione genitale o cicatrici, possono essere uguali o superiori. Allo stesso modo, la MGF di Tipo III è principalmente associata a rischi per la salute più gravi rispetto alla MGF di Tipo II, come le complicazioni durante il parto. Tuttavia, per quanto riguarda l’infertilità, un fattore importante è l’estensione anatomica della rimozione, cioè se include o meno le grandi labbra piuttosto che il sigillo di copertura. Di conseguenza, la 5Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
MGF di Tipo II che include la rimozione delle grandi labbra (Tipo IIc) è associata a maggiori rischi di infertilità rispetto all’infibulazione (Tipo IIIa) che viene eseguita solo sulle piccole labbra (Almroth et al., 2005b). Poiché il clitoride è un organo sessuale molto sensibile, la MGF di Tipo I che include la rimozione del clitoride può diminuire la sensibilità sessuale più della MGF di tipo III in cui il clitoride viene lasciato intatto durante l’infibulazione (Nour et al., 2006)3. Problemi di classificazione Il questionario attualmente utilizzato nelle indagini demografiche e sanitarie non distingue tra MGF di Tipo I e di Tipo II, ma solo se a una ragazza o una donna sono stati rimossi i suoi organi genitali esterni, se il tessuto è stato rimosso e se il tessuto è stato suturato. La maggior parte degli studi sui tipi di mutilazioni genitali femminili, comprese le indagini demografiche e sulla salute, si basano su dichiarazioni auto-riferite fatte dalle donne. Gli studi che coinvolgono la valutazione clinica hanno trovato grandi discrepanze nel livello di coerenza tra le descrizioni auto-riportate delle donne e i tipi di mutilazione genitale femminile osservati clinicamente (Morison et al., 2001; Msuya et al., 2002; Snow et al., 2002; Klouman. et al., 2005; Elmusharaf et al., 2006a). La discrepanza più frequente è che un’alta percentuale di donne nelle aree in cui la mutilazione di Tipo III è stata tradizionalmente praticata riferisce di aver subito MGF di Tipo I o II, anche se l’esame clinico indica MGF di Tipo III (Elmusharaf et al., 2006a). Inoltre, l’affidabilità delle osservazioni cliniche può essere limitata da differenze anatomiche naturali e dalla difficoltà di valutare la quantità di tessuto clitorideo presente durante l’infibulazione.Conseguenze/rischiLa mutilazione genitale femminile non fornisce benefici per la salute ed è dannosa per le ragazze e le donne in molti modi. Comporta la rimozione o la lesione del tessuto genitale normale e sano e interferisce con il funzionamento naturale del corpo femminile. In generale, più ampia è la procedura, maggiori sono i rischi.Non sono noti benefici per la salute. Inoltre, la rimozione e l’alterazione del tessuto genitale sano interferisce con il funzionamento naturale del corpo e può avere una serie di conseguenze sulla salute immediate e a lungo termine. Di conseguenza, le ragazze e le donne che hanno subito queste procedure corrono il rischio di avere complicazioni per tutta la vita4. 3 Eliminate female genital mutilation: inter-agency declaration OHCHR, WHO, UNAIDS, UNDP, UNCEA UNESCO, UNFPA, UN-HCR, UNICEF, NIFEM.4 Idem6Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Rischi per la salute legati alle MGF RISCHI IMMEDIATI EmorragiaDoloreShock emorragico, neurogeno o setticoEdema del tessuto genitale dovuto a una risposta infiammatoria o infezione localeInfezioni: infezioni locali acute; formazione di ascessi; sepsi; infezioni del sistema riproduttivo; infezioni del tratto urinario; infezioni come quella del tetanoFebbreL’associazione diretta tra MGF e HIV non è chiara, ma i danni ai tessuti genitali possono aumentare il rischio di trasmissione dell’HIVProblemi alle vie urinarie; ritenzione acuta di urina; difficoltà a urinare; lesione dell’uretraDanni al tessuto genitale adiacenteProblemi di guarigione Morte a causa di gravi emorragie o sepsiRISCHI OSTETRICIParto cesareoSanguinamento postpartum di almeno 500 ml di perdita di sangue dopo il partoEpisiotomiaTravaglio prolungato Strappi / lacerazioni vaginaliParto assistito Travaglio difficile / distociaSoggiorno ospedaliero prolungato per la madreTerapia intensiva neonataleMorte neonatale 55 IdemTabella riassuntiva dei rischi di MGF7Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
RISCHI CONNESSI AL FUNZIONAMENTO SESSUALEDispareunia (rapporto sessuale doloroso: il rischio di dispareunia è maggiore per MGF di Tipo III) per MGF di Tipo I e II (6)Diminuzione della soddisfazione sessualeDiminuzione del desiderio sessuale e dell’eccitazioneDiminuzione della lubrificazione durante il rapportoDiminuzione della frequenza degli orgasmi o anorgasmiaRischi per la salute correlati alle MGF (continua)RISCHI PSICOLOGICIDisturbo post-traumatico da stress (PTSD)Disturbi d’ansiaDepressioneRISCHI A LUNGO TERMINEDanni ai tessuti genitali con conseguente dolore cronico alla vulva e al clitorideProblemi di cicatrici e cheloidiSecrezioni vaginali dovute a infezioni cronichePrurito vaginaleProblemi mestruali, dismenorrea, mestruazioni irregolari e difficoltà nel flusso sanguigno mestrualeLe infezioni del sistema riproduttivo possono causare dolore pelvico cronicoInfezioni genitali croniche, incluso un aumento del rischio di vaginosi battericaInfezioni ricorrenti del tratto urinarioMinzione dolorosa a causa di ostruzione e infezioni ricorrenti del tratto urinarioNecessità di nuove operazioni chirurgiche. Ad esempio, quando la MGF provoca la chiusura o il restringimento dell’apertura vaginale, l’apertura vaginale dovrà essere riaperta per consentire alla donna di avere rapporti sessuali vaginali e partorire (deinfibulazione). L’apertura vaginale a volte viene chiusa più volte, anche dopo il parto, il che aumenta e moltiplica i rischi immediati e a lungo termine.66 WHO guidelines on the management of health complications from female genital mutilation. Geneva: World Health Organiza-tion; 2018. Licence: CC BY-NC-SA 3.0 IGO.8Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
EpidemiologiaLe MGF colpiscono o potrebbero colpire 200 milioni di ragazze e donne. La mutilazione genitale è praticata principalmente su ragazze giovani, nel periodo tra l’infanzia e l’adolescenza, e occasionalmente su donne adulte. Più di 3 milioni di ragazze all’anno sono a rischio di essere sottoposte a questa pratica.MedicalizzazioneLa medicalizzazione delle MGF si riferisce a situazioni in cui tale mutilazione (inclusa la reinfibulazione) viene eseguita da personale sanitario, sia in una clinica privata o pubblica, a casa o altrove, in qualsiasi fase della vita di una donna. La MGF è una pratica dannosa e non etica che non ha benefici e non dovrebbe essere eseguita in nessuna circostanza7. Le comunità possono anche invitare gli operatori sanitari a eseguire la procedura per una serie di motivi. Un fattore importante è che le MGF sono state trattate per anni come un problema di salute, considerato solo in termini di rischi per la salute. Questo approccio coinvolge specialisti sanitari riconosciuti a livello locale che esprimono preoccupazioni sui rischi per la salute associati alle MGF, sotto forma di messaggi educativi basati sui fatti (22). In molti paesi con un’elevata prevalenza di MGF, questo approccio purtroppo non ha incoraggiato individui, famiglie o comunità ad abbandonare la pratica; tuttavia, hanno iniziato ad allontanarsi dai circoncisori tradizionali per rivolgersi a professionisti moderni, nella speranza che questo riduca il rischio di complicazioni. Ciò ha evidenziato un problema: mentre fornire informazioni sui rischi per la salute associati alle MGF è un elemento importante per eliminare la pratica, non è sufficiente a sradicarla, essendo essenzialmente basata su credenze culturali e profondamente radicata nelle tradizioni sociali. Un altro effetto collaterale di questo approccio alle MGF è che alcune organizzazioni professionali e governi stanno sostenendo sempre più forme di mutilazione meno radicali (ad es. puntura del clitoride), praticate in condizioni igieniche con supervisione medica; queste strategie sono un tentativo di ridurre il rischio di gravi complicazioni dovute alla procedura eseguita in condizioni non sicure. Questa situazione, unita al fatto che alcuni medici considerano ancora innocue alcune forme di MGF e molti non sono in grado o non vogliono dichiararsi contrari di fronte a richieste di eseguire MGF o reinfibulazione, ha contribuito all’aumento della popolarità della medicalizzazione delle MGF in Africa e Medio Oriente. Inoltre, è probabile che il coinvolgimento del personale sanitario nelle MGF conferisca un certo grado di legittimità alla pratica e possa dare l’impressione che faccia bene alla salute delle donne, o almeno che sia innocua. L’OMS ha avviato un’azione per porre fine a questa conseguenza non intenzionale nel 1979 alla prima conferenza internazionale sulle MGF, tenutasi a Khartoum, in Sudan, affermando che fosse inaccettabile suggerire che la pratica di forme meno invasive di MGF nelle strutture mediche avrebbe ridotto le complicazioni. Da allora, questa posizione è stata adottata da un gran numero di associazioni di professionisti medici, istituzioni internazionali, organizzazioni non governative (ONG) e governi. La condanna della medicalizzazione delle MGF è stata ribadita nella dichiarazione interistituzionale del 2008 sull’eliminazione delle MGF. L’arresto 7 WHO guidelines on the management of health complications from female genital mutilation. Geneva: World Health Organiza-tion; 2018. Licence: CC BY-NC-SA 3.0 IGO.9Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
della medicalizzazione delle MGF è stato riconosciuto come un elemento essenziale dell’approccio globale e basato sui diritti umani per l’eliminazione della pratica: il fatto che le comunità realizzano che gli operatori sanitari sono a favore dell’abbandono delle MGF e dell’astensione dalla sua pratica, ha un forte impatto sul dibattito locale e sulla messa in discussione la pratica. La medicalizzazione delle mutilazioni genitali femminili non è mai accettabile. La pratica viola l’etica medica perché 1) la mutilazione è una pratica dannosa; 2) la medicalizzazione perpetua la MGF; e 3) i rischi di tali procedure superano i benefici percepiti8. Fattori culturali e socialiLe MGF sono praticate per una varietà di ragioni socioculturali, che variano a seconda della regione e del gruppo etnico. La ragione principale è che fanno parte della storia e delle tradizioni culturali delle comunità. In molte culture, le MGF rappresentano un rito di passaggio all’età adulta e vengono praticate anche per conferire un senso di identità etnica e culturale all’interno della comunità. In molti contesti, l’accettazione sociale è la ragione principale per cui la pratica viene perpetuata. Altri motivi includono la conservazione della verginità prima del matrimonio, la promozione dell’idoneità al matrimonio (ad es. aumentare le possibilità di una ragazza di trovare un marito), la garanzia della fedeltà dopo il matrimonio, l’evitare lo stupro, fornire una fonte di reddito per coloro che praticano la mutilazione e ragioni estetiche (pulizia e bellezza).Qualunque sia la ragione, le MGF riflettono una profonda disuguaglianza di genere ed rappresentano una pratica socioculturale consolidata, cosa che rende estremamente difficile la sua eliminazione totale. Per questo motivo, gli sforzi devono continuare ad essere focalizzati sulla prevenzione e sull’eliminazione, allo stesso tempo aiutando le ragazze e le donne che già vivono con le conseguenze della mutilazione e i cui bisogni sanitari non sono ancora pienamente soddisfatti9. Le ragioni per le quali le MGF continuano ad essere perpetuate variano da regione a regione e cambiano nel tempo. Sono coinvolti vari fattori socioculturali all’’interno delle famiglie e delle comunità. I motivi citati più di frequente sono:• Laddove MGF fanno parte di una convenzione sociale, la pressione sociale a conformarsi a ciò che gli altri stanno facendo o hanno sempre fatto, nonché la necessità di riconoscimento sociale e la paura del rifiuto da parte della comunità, costituiscono una forte motivazione per perpetuare questa pratica. In alcune comunità, la mutilazione è una pratica quasi universale e molto raramente contestata. • Le MGF sono spesso viste come parte della formazione di base di una ragazza e della preparazione all’età adulta e al matrimonio.• Le MGF sono spesso motivate da convinzioni su ciò che è considerato un comportamento sessuale appropriato. Ha lo scopo di garantire la verginità prematrimoniale e la fedeltà coniugale. Molte comunità credono che la mutilazione riduca la libido femminile, aiutando così le donne a resistere agli atti sessuali extraconiugali. Quando un’apertura vaginale è bloccata o ristretta (Tipo 3), si ritiene che anche la paura del dolore, nel caso di riapertura, e il timore di essere scoperte scoraggino le donne dall’avere rapporti sessuali al di fuori del matrimonio.• Le MGF vengono praticate nelle comunità in cui si ritiene che aumentino le possibilità per una ragazza di contrarre un buon matrimonio.8 Guiding Principles, Idem9 Idem10Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
• Le MGF sono associate agli ideali culturali di femminilità e modestia, secondo cui le ragazze sono “pulite” e “belle” dopo la rimozione di parti della loro anatomia considerate “impure” e “non femminili o maschili”.• Sebbene non esista alcun testo religioso, come il Corano o la Bibbia, che prescriva le MGF, coloro che la praticano spesso credono che abbia una base religiosa. Le MGF sono antecedenti all’Islam e molti paesi musulmani non praticano le MGF, che sono invece praticata in alcune comunità cristiane.• Le varie autorità religiose assumono posizioni diverse riguardo le MGF: alcune la sostengono, altre la considerano estranea alla religione e altre ancora contribuiscono alla sua eliminazione.• Strutture locali di potere e autorità, come leader di comunità, leader religiosi, circoncisori e persino parte del personale medico possono contribuire a sostenere la pratica.• Nella maggior parte delle società, le MGF sono considerate una tradizione culturale, e ciò rappresenta la regione per perpetuarle.• In alcune società, la recente adozione di questa pratica è spiegata dal desiderio di copiare le tradizioni dei gruppi vicini. A volte c’è un risveglio religioso o tradizionale all’origine della pratica. 11Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Distribuzione GeogracaDiffusa in 30 paesi africani e in alcuni paesi dell’Asia e del Medio Oriente, questa pratica è ormai presente ovunque sul pianeta a causa delle migrazioni internazionali. Alcune forme di MGF sono state segnalate anche in altri paesi, inclusi alcuni gruppi etnici nell’America centrale e meridionale10. 10 Female genital mutilation/cutting: a global concern. Geneva: UNICEF; 2016 (http://data.unicef.org/ resources/female-geni-tal-mutilation-cutting-a- global-concern.html, accessed 26 April 2016)Stato AnnoPrevalenza stimata MGF tra ragazze e donne di età compresa tra 15 e 49 anni (%)Benin 2001 16.8Burkina Faso 2005 72.5Camerun 2004 1.4Costa d’Avorio 2005 41.7Gibuti 2006 93.1Egitto 2005 95.8Eritrea 2002 88.7Etiopia 2005 74.3Gambia 2005 78.3Ghana 2005 3.8Guinea 2005 95.6Guinea-Bissau 2005 44.5Kenya 2003 32.2Liberia* 45.0Mali 2001 91.6Mauritania 2001 71.312Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Niger 2006 2.2Nigeria 2003 19.0Uganda 2006 0.6Repubblica Centraficana 2005 25.7Tanzania 2004 14.6Senegal 2005 28.2Sierra Leone 2005 94.0Somalia 2005 97.9Sudan, nord(circa l’ 80% della popolazione totale intervistata) 2000 90.0Chad 2004 44.9Togo 2005 5.8Yemen 1997 22.6* Le stime provengono da vari studi condotti a livello locale e subnazionale (Yoder e Khan, 2007). In altri paesi, studi hanno riportato mutilazioni genitali femminili, ma non sono state effettuate stime nazionali. Questi paesi sono i seguenti: India, (Ghadially, 1992), Indonesia (Budiharsana, 2004), Iraq (Strobel e Van der Osten-Sacken, 2006), Israele (Asali et al., 1995), Malesia (Isa et al., 1999), Emirati Arabi Uniti (Kvello e Sayed, 2002)Ci sono anche dati aneddotici sulle MGF in molti altri paesi, tra cui Colombia, Oman, Perù, Repubblica Democratica del Congo e Sri Lanka. I paesi in cui le mutilazioni sono praticate solo da popolazioni migranti non sono inclusi negli elenchi di cui sopra. 13Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Le MGF in FranceLe mutilazioni sessuali sono apparse in Francia con la migrazione africana e sono entrate nel dibattito pubblico nel 1982, quando una bambina, Bobo Traoré, è morta a seguito di MGF. La pratica si è sviluppata negli anni ‘80, è gradualmente diminuita dagli anni 2000 in poi, ma non è scomparsa e i minori rimangono una popolazione a rischio, in particolare le adolescenti, soprattutto durante i soggiorni nel paese di origine dei genitori. Secondo uno studio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, la Francia è il principale paese di asilo per donne e ragazze vittime di MGF. Tra il 2008 e il 2011, più del 20% delle donne richiedenti asilo in Francia proveniva da paesi in cui si praticano le MGF. Secondo il rapporto di attività 2014 dell’OFPRA [Ufficio francese per la protezione dei rifugiati e degli apolidi], i paesi interessati dalla questione delle MGF si distinguono tra le nazionalità per le quali i tassi di ammissione per le domande di asilo sono stati i più alti negli ultimi anni (fino al 2012). Al 31 dicembre 2014, quasi 4.000 ragazze avevano ottenuto lo status di protezione in Francia contro i rischi di mutilazioni.Negli anni ‘80, è stato stimato che l’80% delle madri provenienti da paesi praticanti erano state sottoposte a MGF, così come il 70% delle ragazze provenienti da questi stessi paesi. Antropologi, etnologi e sociologi concordano sul fatto che in Francia tra gli anni ‘80 e il 2000 la maggior parte della pratica riguardava i Soninke, ma oggi questo dovrebbe essere esteso ad altre popolazioni poiché la pratica è diffusa in tutto il mondo e quindi interessa altri continenti e altre popolazioni11. Nel 2004, è stato stimato che ci fossero circa 53.000 donne adulte residenti nel paese che eseguivano mutilazioni. L’indagine ExH condotta tra il 2007 e il 2009 ha stimato che l’11% delle ragazze con genitori provenienti da paesi praticanti sono state escisse. In questa percentuale il 3% è nato in Francia e il 45% in un paese a rischio (principalmente paesi dell’Africa occidentale, in particolare Mali, Senegal, 11 United to end FGM, country prole France 5 April 2016 nal MAJ.pdfCosta d’Avorio, Guinea-Conakry e Mauritania). Inoltre, 3 ragazze su 10 sono considerate a rischio.I dati raccolti nei Centri per la protezione materna e infantile (Maternal and Child Protection Centres - PMI) mostrano che i dipartimenti della regione parigina erano originariamente i più colpiti, ma anche il resto della Francia è interessato (in particolare le regioni Normandia, Auvergne-Rhône-Alpes, PACA, Nord-Pas-de-Calais-Picardie, Champagne-Ardenne-Lorraine, Centre-Poitou-Charente, Pays-de-la-Loire, Languedoc-Roussillon-Midi-Pyrénées e, in un misura minore, Bretagne e Bourgogne-France-Comté).Dati più recenti non sono disponibili per la Francia. Né le indagini nazionali sulla violenza contro le donne (ENVEFF nel 2000), né le statistiche amministrative e giudiziarie (segnalazione, presentazione di denunce, ecc.) includono le MGF. L’indagine VIRAGE, attualmente in corso, includerà la MGF tra le tipologie di violenza contro le donne.14Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Allegato 1 Formulario per la valutazione della formazione1 - Quante ragazze o donne sono esposte al rischio di MGF nel mondo?q q 20 milioni q 100 milioni q 200 milioni q 800 milioni2 - Quanti tipi di MGF esistono?q 4 q 7 q 8 q 103 - Elenca le cinque principali categorie di rischio a cui sono esposti i sopravvissuti- -- -- 4 - La medicalizzazione delle MGF riduce i rischi per donne e ragazzeq Veroq Falso5 - La medicalizzazione delle MGF riduce l’incidenza delle MGFq Vero q Falso 6 - Le MGF sono solo un problema nel continente africanoq Vero q Falso 7 - Elencare almeno due limiti agli studi effettuati sulle MGF- - 8 - In Francia, le ragazze giovani non sono esposte alle MGFq Vero q Falso 9 - Elencare almeno cinque paesi in cui la percentuale stimata di sopravvissuti a MGF è superiore al 90%- -- -- 15Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Modulo IIProtezione giuridica contro le mutilazioni genitaliCapitolo I: Gli strumenti internazionali contro le MGF Le mutilazioni genitali femminili di qualsiasi tipo sono internazionalmente riconosciute come una pratica dannosa e una violazione dei diritti umani di ragazze e donne. In particolare, violano i seguenti diritti:• Diritto all’integrità fisica e mentale• Diritto universale alla salute• Diritto a non essere discriminati in base al sesso• Diritti dei bambini (diritto di raggiungere il proprio pieno potenziale, diritto di esprimere la propria opinione, ecc.)• Diritto a non essere sottoposto a trattamenti crudeli, inumani e degradanti• Diritto alla vita (quando la pratica risulta in morte).Questi diritti sono protetti da una serie di strumenti legali internazionali e regionali per la protezione dei diritti umani, nonché da testi adottati per consenso. Alcuni di questi possono essere citati qui:• Carta Internazionale dei Diritti Umani (Dichiarazione universale dei diritti umani, Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), con i suoi due protocolli opzionali e nel Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (ICESCR).• Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna (CEDAW) • Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia • Convenzione contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti• Carta Africana dei Diritti dell’Uomo e dei Popoli (Carta di Banjul) e il suo Protocollo sui Diritti delle Donne in Africa• Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul)• Dichiarazione di Pechino e Piano d’Azione della quarta Conferenza mondiale sulle donne• Piano d’Azione della Conferenza internazionale sulla popolazione e lo sviluppo (ICPD).La Delegazione per i Diritti delle Donne del Senato Francese ha lavorato sulle mutilazioni genitali femminili, a seguito della quale nel 2018 è stata presentata una relazione sull’argomento.Al termine dell’analisi, la delegazione ha presentato i suoi risultati e i temi da monitorare in questo settore, e più in particolare sull’escissione delle minori.I punti seguenti riguardanti gli sforzi internazionali per combattere le mutilazioni genitali femminili sono tratti dalle informazioni contenute nel rapporto:Le mutilazioni genitali femminili sono ora considerata dalla comunità internazionale una violazione non solo dei diritti delle ragazze e delle donne, ma anche dei diritti dei bambini.Come notato, tuttavia, in uno studio INED, sopra menzionato, pubblicato nel 2016, la mobilitazione internazionale ha iniziato a decollare davvero solo negli anni ‘90: “All’interno delle Nazioni Unite, il riconoscimento dei diritti universali delle donne e il rispetto della loro integrità si sono scontrati da tempo con il principio del rispetto della sovranità degli Stati membri, da un lato, e del rispetto delle tradizioni e delle trasmissioni familiari, dall’altro.”.16Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
La crescente importanza della mobilitazione internazionaleIl tema dell’escissione fu presentato per la prima volta nel 1958 da una Risoluzione del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite come un problema per la comunità internazionale; il testo affrontò il danno causato dalla pratica, ma senza chiedere una forte condanna da parte degli Stati membri.Il punto di vista dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) merita una menzione particolare. Nel 1959, l’OMS non si considerava competente per affrontare tali questioni, considerandolo un problema sociale e culturale, piuttosto che medico. L’OMS ha iniziato a riflettere sulle conseguenze dell’escissione sulla salute di donne e ragazze alla fine degli anni ‘70: nel 1977 è stato istituito un gruppo di lavoro sulle “pratiche tradizionali che incidono sulla salute di donne e bambini”; due anni dopo, è stato avviata un’indagine sulle conseguenze mediche di questa pratica.Anche all’interno della Conferenza mondiale sulle donne, si è assistito ad un graduale cambiamento di prospettiva. Nel 1980, alla Conferenza di Copenaghen, fu espressa una chiara opposizione tra due punti di vista: vedere la pratica come un rito di passaggio all’età adulta o considerarla come una pratica dannosa. A Nairobi, nel 1985, iniziò a emergere un “consenso più ampio” sul problema delle mutilazioni genitali femminili. Poi a Pechino nel 1995 si manifestò finalmente un “vero consenso internazionale a favore dell’abolizione delle MGF”.L’impegno delle Nazioni Unite dagli anni ‘90Già nel 1990, il Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne delle Nazioni Unite (CEDAW) ha adottato una raccomandazione sulle MGF, esprimendo la sua preoccupazione “nel notare come alcune pratiche tradizionali pregiudizievoli per la salute delle donne, come la circoncisione femminile, rimangano in uso”, e evidenziando le gravi conseguenze dell’escissione “soprattutto in termini di salute, per donne e bambine”. Il testo chiede ai governi di “adottare misure adeguate ed efficaci per abolire la pratica dell’escissione”. Tra i mezzi per combattere queste pratiche, la raccomandazione menziona la necessità di dati statistici, il sostegno alle organizzazioni femminili che lavorano contro le MGF, la mobilitazione del settore dell’istruzione e l’azione nel quadro delle politiche di sanità pubblica, sottolineando “la responsabilità particolare del personale sanitario, compresi gli assistenti al parto tradizionali, per spiegare gli effetti nocivi dell’escissione”. La CEDAW sollecita inoltre gli Stati membri a coinvolgere il personale politico, “leader religiosi e leader di comunità a tutti i livelli” nella sensibilizzazione sulla necessità di abolire l’escissione.Nel Febbraio del 1994, una Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha manzionato le “mutilazioni genitali e altre pratiche tradizionali dannose per le donne” (Articolo 2) e ha invitato gli Stati Membri a “non invocare argomenti relativi ad abitudini, tradizioni o religione per evitare l’obbligo di eliminarle” (Articolo 4). Altre risoluzioni, nel 1998 e nel 2001, oltre a quelle della Commissione sui diritti delle donne adottate nel 2007, 2008 e 2010, hanno integrato queste posizioni, .Il Programma d’azione adottato al termine della Conferenza internazionale delle Nazioni Unite sulla popolazione e lo sviluppo, tenutasi al Cairo nel 1994, fa riferimento all’obiettivo di abolire le MGF e invita i governi a sostenere le ONG e le istituzioni religiose che lavorano per eliminare questa pratica.Nel 1997 l’Unicef, l’OMS e il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) hanno adottato una dichiarazione congiunta sulla 17Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
prevenzione e l’abbandono delle MGF.Va sottolineato che l’adozione di posizioni internazionali che chiedono agli Stati di combattere le MGF è stata possibile solo grazie alla mobilitazione dei paesi interessati.L’articolo 5 del protocollo di Maputo, protocollo alla Carta africana dei diritti dell’uomo, sui diritti delle donne in Africa, adottato nel 2003 dai Capi di Stato dell’Unione africana, vieta e condanna esplicitamente le MGF. Va notato che questo testo è stato ratificato da 36 Stati membri e firmato da altri 15. Allo stesso modo, va notato che l’Unione Interparlamentare Africana, nel 2005, ha chiesto l’adozione di una legge per abbandonare queste pratiche.Il rinforzo della mobilitazione internazionale con la creazione della Giornata Internazionale di tolleranza zero per le Mutilazioni Genitali FemminiliNel 2003, le Nazioni Unite hanno rafforzato la mobilitazione internazionale contro la pratica istituendo la Giornata internazionale di tolleranza zero per le MGF, che si tiene ogni anno il 6 febbraio.Il desiderio di accelerare un processo che è rimasto relativamente lento è stato rafforzato nel 2007-2008, insieme a una crescente consapevolezza della natura globale della pratica, che è stata a lungo fraintesa come di natura principalmente africana, mentre studi recenti ne evidenziano l’esistenza in paesi come Malesia e Indonesia, come precedentemente notato.Dal 2007, un programma globale è stato condotto congiuntamente dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) e dal Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) per “accelerare l’abbandono delle mutilazioni genitali femminili”. Durante la prima fase di implementazione di questo progetto, tra il 2008 e il 2013, gli sforzi si sono concentrati sulla formazione di circa 100.000 professionisti sanitari nella prevenzione e nella cura. Secondo la presentazione del programma sul sito web dell’UNFPA, più di 20.000 leader religiosi o tradizionali hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche nello stesso periodo “negando che esistano precetti religiosi impongano la pratica della mutilazione / escissione genitale femminile”.Nel febbraio 2008, 10 agenzie delle Nazioni Unite, incluso l’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta definendo la mutilazione genitale femminile una violazione dei diritti umani e chiedendo un “cambiamento accelerato” per porre fine alla pratica.Nel 2012, una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha espresso preoccupazione per la persistenza delle mutilazioni genitali femminili “in tutte le regioni del mondo”, ha sottolineato che la pratica costituisce una minaccia per la salute a ragazze e donne, “inclusa la salute psicologica, sessuale e riproduttiva”, e ha ricordato le “conseguenze ostetriche e neonatali negative”, ha espresso “preoccupazione per l’aumento documentato del numero di casi di mutilazioni genitali femminili eseguite dal personale medico in tutte le regioni in cui si verifica la pratica” e ha esortato gli Stati membri a intensificare gli sforzi per porre fine alla pratica, anche attraverso campagne di informazione “rivolte sistematicamente al pubblico in generale, ai professionisti e alle comunità coinvolte”.Il 6 febbraio 2015, Giornata internazionale della tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili, il Segretario generale delle Nazioni Unite ha affermato che “se tutti agiranno - donne, uomini e giovani - sarà possibile, entro una generazione, porre fine a un pratica che colpisce circa 130 milioni di ragazze e donne nei 29 paesi di cui disponiamo di statistiche”.Tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) adottati nel settembre 2015, l’obiettivo 5.3 mira 18Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
specificamente a “eliminare tutte le pratiche dannose, come i matrimoni precoci o forzati e le mutilazioni genitali femminili”.Due anni dopo, il 6 febbraio 2017, il Segretario generale dell’Onu ha mostrato una visione chiara: “porre fine a queste pratiche entro il 2030”.I trattati internazionali i cui firmatari si impegnano a porre fine a queste pratiche e a punire i loro autori sono recenti poiché risalgono al 21 ° secolo.Ad esempio, la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia del 1989 non affronta la mutilazione genitale femminile in quanto tale, anche se impegna gli Stati membri, all’articolo 24, paragrafo 3, a “prendere tutte le misure efficaci appropriate al fine di abolire le pratiche tradizionali dannose per la salute dei bambini”.Al contrario, la Convenzione sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, nota come Convenzione di Istanbul, adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 7 aprile 2011, ed entrata in vigore il 1 ° agosto 2014, include un articolo riguardante specificamente la mutilazione genitale femminile: “Le Parti adottano le misure legislative o di altro tipo necessarie per garantire che le seguenti condotte intenzionali siano criminalizzate:• asportare, infibulare o eseguire qualsiasi altra mutilazione in tutto o in parte delle grandi labbra, delle piccole labbra o della clitoride di una donna;• costringere o indurre una donna a subire uno degli atti elencati al punto A;• istigare, costringere o indurre una ragazza a subire uno degli atti di cui alla lettera a” (articolo 38).19Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Leggi e direttive europeePer proteggere i diritti umani delle donne e delle bambine, la Commissione consultiva nazionale sui diritti umani (CNCDH) è stato chiamato a pronunciarsi sulla questione delle mutilazioni genitali femminili (MGF).I punti sottoelencati riguardano la lotta contro la violenza control le donne e contro le mutilazioni genitali femminili a un livello Europeo, e sono presi da opinioni della sessione plenaria dell’assemblea del CNCDH dell’11 dicembre 2013 sulle mutilazioni genitali femminili. Al livello del Parlamento EuropeoLa Risoluzione del Parlamento Europeo del 24 marzo 2009 sulla lotta alle mutilazioni genitali femminili nell’UE “Invita gli Stati membri a• considerare qualsiasi forma di MGF come un crimine, indipendentemente dal fatto che la donna interessata abbia fornito o meno una forma di consenso, e punire chiunque aiuti, incoraggi, consigli o procuri sostegno a qualcuno per compiere uno qualsiasi di questi atti sul corpo di una donna o di una ragazza;• perseguire, perseguire e punire qualsiasi residente che abbia commesso il reato di MGF, anche se il reato è stato commesso al di fuori dei propri confini (extraterritorialità);• adottare misure legislative per consentire a giudici o pubblici ministeri di adottare misure precauzionali e preventive, se vengono a conoscenza di casi di donne o ragazze a rischio di mutilazione;Invita gli Stati membri ad attuare una strategia preventiva di azione sociale volta a proteggere i minori senza stigmatizzare le comunità di immigrati, attraverso programmi pubblici e servizi sociali volti sia a prevenire tali pratiche (formazione, istruzione e sensibilizzazione tra le comunità a rischio) sia le vittime che ne sono state sottoposte (supporto psicologico e medico incluso, ove possibile, cure mediche gratuite per riparare il danno); invita inoltre gli Stati membri a considerare, in conformità con la legislazione sulla protezione dei minori, che la minaccia o il rischio di essere sottoposti a MGF può giustificare ‘’intervento delle autorità;Invita gli Stati membri a elaborare linee guida per gli operatori sanitari, gli insegnanti e gli assistenti sociali volte a informare ed educare i genitori, in modo rispettoso e con l’assistenza di interpreti se necessario, sugli enormi rischi delle MGF e sul fatto che tali pratiche sono considerato un crimine negli Stati membri, e anche per cooperare e finanziare le attività delle reti e delle ONG che lavorano per educare, sensibilizzare e mediare nella sfera delle MGF, a stretto contatto con le famiglie e le comunità”.La Risoluzione del giugno 2012 chiedeva la fine delle MGF in Europa e all’estero attraverso misure di prevenzione, protezione e legali. Il Parlamento ha ricordato alla Commissione europea il suo impegno a sviluppare una strategia per combattere la violenza contro le donne, comprese le mutilazioni genitali femminili.Quasi 400 candidati al Parlamento europeo hanno firmato un impegno a dare priorità all’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili se eletti nel 2014. 93 di questi candidati sono stati eletti deputati al Parlamento europeo. La risoluzione del febbraio 2014 ha accolto con favore la comunicazione della Commissione intitolata “Verso l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili”, che chiede di utilizzare i finanziamenti dell’UE per prevenire le mutilazioni genitali femminili, migliorare il sostegno alle vittime, rafforzare il dialogo internazionale e incoraggiare la ricerca per identificare chiaramente donne e ragazze a rischio e per facilitare lo scambio di esperienze e buone pratiche su questioni relative alle MGF tra Stati membri, ONG ed esperti.Fra le azioni condotte al PE, ci sono:20Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
• L’interrogazione orale del gennaio 2015 posta dal presidente della commissione FEMM, eurodeputato Iraxte Garcia Perez, durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo, sui progressi della comunicazione della Commissione “Verso l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili”.• L’interrogazione Scritta del dicembre 2017 posta dall’eurodeputata Cécile Kyenge durante la 34a sessione dell’Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE sulle azioni tra gli Stati all’interno dell’UE e la regione dell’Africa caraibica e del Pacifico in materia di prevenzione, protezione, azione penale e politiche integrate per porre fine alle MGF.• L’interrogazione orale con dibattito del febbraio 2018, posta dalla Presidente della commissione FEMM, l’eurodeputata Vilija Blinkevičiūtė, durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo sui progressi compiuti per integrare la questione delle MGF in tutti i quadri politici e legislativi pertinenti delle varie direzioni generali della Commissione, allo scopo di garantire che la questione sia affrontata in tutti i settori. • La risoluzione del febbraio 2018 sulla tolleranza zero contro le MGF ha richiesto maggiori sforzi da parte della Commissione e degli Stati membri per costruire ponti, rafforzare l’impegno della comunità, integrare la questione delle MGF e garantire i più elevati standard di protezione internazionale per le sopravvissute che arrivano in Europa.Al livello della Commissione Europea:La Commissione Europea ha pubblicato il suo primo piano d’azione “Verso l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili” in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre 2013).Il 6 febbraio 2009 la Commissione Europea ha organizzato una tavola rotonda ad alto livello sulle mutilazioni genitali femminili, durante la quale è stata sostenuta la richiesta della campagna End FGM per il sostegno all’azione dell’UE. Quel giorno la Commissione ha avviato una consultazione con la società civile sulla lotta alle mutilazioni genitali femminili nell’Unione Europea.Il 6 febbraio 2013, in occasione del decimo anniversario della Giornata Internazionale della Tolleranza Zero per le MGF, sei Commissari Europei hanno confermato l’impegno dell’UE per porre fine alla MGF.In occasione della Giornata Internazionale della Donna 2010, ogni Commissario si è impegnato a sostenere la Carta delle donne intraprendendo un’azione più decisa contro le MGF.Nel settembre 2010, la proposta per una strategia sull’uguaglianza di genere ha riconosciuto la necessità di una strategia per combattere le mutilazioni genitali femminili; tuttavia, questa proposta non è stata ancora adottata.Il piano d’azione del programma di Stoccolma del 2009 includeva disposizioni per combattere le mutilazioni genitali femminili tra le sue iniziative sul problema della violenza di genere.Il Servizio Europeo per l’Azione Esterna (SEAE) ha adottato il piano d’azione dell’UE sui diritti umani e la democrazia 2015-2019, che contiene l’impegno a porre fine alle MGF nelle relazioni esterne nell’azione14b.Nel 2015, la Commissione Europea ha pubblicato un documento intitolato “10 principi per sistemi integrati di protezione dell’infanzia” per guidare gli Stati membri nel campo della protezione dell’infanzia, con un’attenzione particolare alle bambine affette o a rischio di MGF.La Commissione Europea ha adottato il Piano d’Azione dell’UE per l’uguaglianza di genere nelle relazioni esterne 2016-2020, che ha come priorità principale “garantire l’integrità fisica e psicologica delle ragazze e delle donne”, anche attraverso la lotta contro le MGF.Al livello dell’Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere (EIGE)L’Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere ha pubblicato i risultati dello “Studio sulla situazione e le 21Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
tendenze delle mutilazioni genitali femminili in 27 Stati membri dell’Unione Europea e nella Croazia”, preparato su richiesta della Commissaria Viviane Reding. Lo studio non ha trovato alcuna coerenza in termini di letteratura sulla prevalenza e di dati raccolti sul numero di bambine e ragazze a rischio, con alcuni paesi senza alcun dato.Nel 2015, l’EIGE ha lanciato una struttura metodologica comune per collezionare dati sulle MFG in “Passo-dopo-passo: Una stima del numero di bambine e ragazze a rischio di mutilazione genitale nell’Unione Europea”.Lo stesso anno ha pubblicato i risultati del primo studio “Una stima del numero di bambine e ragazze a rischio di mutilazione genitale nell’Unione Europea”, usando la nuova metodologia e concentrandosi su tre paesi dell’EU: Irlanda, Svezia e Portogallo.Nel 2018 ha pubblicato i risultati del secondo studio “Una stima del numero di bambine e ragazze a rischio di mutilazione genitale nell’Unione Europea” su altri sei paesi dell’EU: Belgio, Cipro, Francia, Grecia, Italia e Malta.Al livello del Consiglio d’EuropaIl 22 maggio 2001, l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa si è riunita per redigere la Risoluzione 1247 per combattere le mutilazioni genitali femminili: “Le mutilazioni genitali femminili dovrebbero essere considerate come un trattamento inumano e degradante ai sensi dell’Articolo 3 della Convenzione Europea sui Diritti Umani, anche se condotta sotto condizioni igieniche appropriate e da personale competente. (Paragrafo 4)L’Assemblea rimarca le serie conseguenze per le vittime, in particolare l’impatto diretto sulla loro salute fisica, per via di possibili infezioni causate da mancanza di igiene che porta a malattie come l’Aids, e a una serie complicazioni psicologiche. (Paragrafo 8)[L’Assemblea] condanna l’aumento del numero di matrimoni forzati, che rende le bambine e le ragazze ancora più vulnerabili, e i controlli sulla verginità. (Paragrafo 9)In questo contesto, le organizzazioni non governative (ONG) avranno un ruolo chiave da svolgere nel combattere le mutilazioni genitali abilitando bambine, ragazze e giovani donne a diventare più coinvolte nelle loro comunità e aiutando a ideare programmi di prevenzione e campagne di informazione volte a eradicare la pratica. (Paragrafo 10)Nel giugno del 2014, il Consiglio Giustizia e Affari Interni ha adottato decisione per prevenire e combattere tutte le forme di violenza contro le donne e le bambine, il che include anche le mutilazioni genitali femminili.Nel marzo del 2010, il comitato dei Ministri dell’occupazione e degli affari sociali del Consiglio per l’occupazione e gli affari sociali (EPSCO) ha richiesto la creazione di strumenti e lo scambio di conoscenze e pratiche per eradicare la violenza contro le donne, incluse le MGF, istituendo un osservatorio Europeo. Successivamente, il 13 ottobre 2016, l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa si è riunita per discutere delle mutilazioni genitali femminili in Europa e ha decretato:“L’Assemblea sottolinea il fatto che le mutilazioni genitali femminili sono un atto di violenza contro le donne e i bambini e una flagrante violazione dei diritti umani. Causano seri danni fisici e mentali, e costituiscono una violazione del divieto di trattamenti crudeli, inumani o degradanti e del diritto alla salute. Dato che la mutilazione è praticata nella maggior parte dei casi durante l’infanzia, costituisce anche una violazione dei diritti dei bambini. (Paragrafo 3)L’Assemblea è convinta che la prevenzione debba essere alla base di tutti gli sforzi per eradicare le mutilazioni genitali femminili e che debba includere tutti coloro che hanno un interesse nella questione, sia che si tratti di comunità di praticanti, organizzazioni di base, servizi sociali ed educativi, polizia, sistema giudiziario o professionisti sanitari. Attività di sensibilizzazione, campagne di informazione e educazione devono includere sia donne che uomini dalle comunità interessate e devono lavorare per disassociare queste pratiche dalla religione, dagli stereotipi di genere e 22Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
dalle credenze culturali che perpetuano discriminazione contro le donne.” (Paragrafo 4)Direttive adottate dall’UE La Direttiva sui Diritti delle Vittime adottata nell’ottobre 2012 richiede che vengano forniti servizi di supporto alle le vittime di violenza, incluse le MGF.La Direttiva sulle Condizioni di Accoglienza per i richiedenti asilo, appoggiata dal Consiglio d’Europa nell’ottobre 2012, include specificatamente le vittime di MGF tra le persone più vulnerabili, che dovrebbero ricevere cure sanitarie appropriate durante la procedura di richiesta d’asilo.La Direttiva sulle Qualifiche di Asilo adottata alla fine del 2011 include le MGF fra le ragioni per richiedere protezione internazionale.La Direttiva sulle Procedure di Asilo adottata nel 2013 descrive le procedure adeguate adattate a donne e bambini e rivolte a gruppi vulnerabili, comprese le persone sopravvissute alle mutilazioni genitali femminili. Nell’ambito della riforma del Sistema Europeo Comune di Asilo (CEAS) avviata dalla Commissione Europea nel 2016, le tre direttive sull’asilo sono attualmente in fase di revisione.Recentemente l’Unione Europea (UE) e le Nazioni Unite (ONU) hanno intrapreso una nuova iniziativa globale pluriennale per eliminare tutte le forme di violenza contro donne e ragazze: l’iniziativa Spotlight.E’ stato scelto questo nome in quanto richiama l’attenzione su questo problema, portandolo sotto la luce dei riflettori e ponendolo al centro degli sforzi per raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare le donne, in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.E’ previsto un investimento iniziale di circa 500 milioni di euro, con l’UE come principale contributore. Altri donatori e partner saranno invitati ad aderire all’iniziativa per ampliarne la portata. L’iniziativa verrà attuata attraverso un fondo fiduciario multi-partner dell’UE, con il supporto delle agenzie principali, UNDP, UNFPA e UNWomen, e sotto la supervisione dell’ufficio esecutivo del Segretario Generale delle Nazioni Unite.23Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Capitolo II: Gli strumenti nazionali di lotta alle MGF in Francia Leggi e direttive in forza in Francia Non c’è nessuna definizione specifica legale nella legge francese per gli atti di mutilazione genitale. Tuttavia, dato che le MGF sono una violazione indisputabile dell’integrità fisica, sono punibili come reati penali in base ai seguenti articoli: • violenza con conseguente mutilazione o invalidità permanente, reato punibile con 10 anni di carcere e una multa di € 150.000 (articolo 222-9 del Codice Penale Francese). Le pene in cui si incorre, quando il reato è commesso contro un minore di età inferiore a 15 anni, sono di 15 anni di reclusione (art. 222-10, paragrafo 1, del Codice Penale Francese) o di 20 anni di reclusione se commesso da un ascendente o chiunque abbia autorità sul minore (art. 222-10, penultimo comma, del Codice Penale Francese);• violenza che risulta in morte senza l’intento di causarla, un reato punibile con 15 di prigione (Art. 222-7 del Codice Penale), o 20 di prigione se commessa contro un minore sotto i 15 anni di (Art. 222-8, paragrafo 1, del Codice Penale Francese) o 30 anni se commesso da un ascendente o da qualsiasi persona che esercita autorità sul minore (art. 222-8, ultimo comma, del Codice Penale Francese);• tortura o atti di barbarie punibili con 15 anni di reclusione (art. 222-1 del Codice Penale Francese), o 20 anni di reclusione se commessi contro un minore di età inferiore a 15 anni o su una persona particolarmente vulnerabile perché della sua età (art. 222-3, paragrafo 2, del Codice Penale Francese).La legge francese si applica agli stranieri quando la mutilazione è commessa in Francia, ma anche quando è commessa all’estero. In tali casi, l’autore, francese o straniero, può essere perseguito in Francia, a condizione che la vittima sia di nazionalità francese (art. 113-7 del codice penale francese) o, se la vittima è straniera, nel caso in cui risieda abitualmente in Francia (art. 222-16-2 del codice penale francese). I genitori possono essere perseguiti come complici, fatte salve le condizioni restrittive dell’articolo 113-5 del codice penale francese.Nel 2013 le sanzioni penali sono state estese a due nuovi reati: • È punibile con 5 anni di reclusione e una multa di € 75.000 per aver incitato un minore a subire mutilazioni genitali attraverso offerte, promesse o esercitando pressioni o coercizioni di qualsiasi tipo. • Le stesse pene si applicano quando si incitano altri a commettere mutilazioni sulla persona di un minore (art. 227-24-1 del Codice Penale Francese). Inoltre, la legge 2010-769 del 9 luglio 2010 sulla violenza contro le donne, la violenza tra coniugi e gli effetti di questi tipi di violenza sui bambini, prevede la possibilità per il giudice del Tribunale dei Minori di far iscrivere un minore nel fascicolo dei ricercati per un periodo di due anni, per evitare che il minore lasci il Paese in caso di rischio di mutilazione genitale all’estero. Gli obblighi legali per gli operatori sanitariNel trattare con un minore vittima di abuso, il medico “deve, salvo circostanze particolari che ritenga in buona coscienza, allertare le autorità giudiziarie, mediche o amministrative”. I medici sono tenuti a segnalare sistematicamente le mutilazioni genitali femminili di minori. Infine, va notato che gli operatori sanitari hanno l’obbligo di intervenire nei casi di rischio immediato per prevenire la pratica della mutilazione genitale femminile, ai sensi dell’articolo 223-6 del Codice penale francese. Il codice penale francese autorizza la rinuncia al segreto professionale in determinate circostanze specifiche. 24Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
L’Articolo 226-14 paragrafo 1 del Codice penale francese incorpora le modifiche della legge del 5 novembre 2015: il segreto professionale non è applicabile nei casi in cui la legge richieda o consenta la divulgazione del segreto. Inoltre, non è applicabile:“A chiunque informi le autorità giudiziarie, mediche o amministrative di privazioni o abusi, incluse le mutilazioni sessuali, di cui è a conoscenza e che sono stati inflitti a un minore o a una persona che non è in grado di proteggersi a causa dell’età o dell’incapacità fisica o mentale”.Per quanto riguarda i medici, l’articolo R.4127-44 del Codice della sanità pubblica afferma: “Quando un medico rileva che una persona a cui è chiamato è vittima di abuso o privazione, deve attuare i mezzi più appropriati per proteggere quella persona esercitando prudenza e circospezione. Nel caso di un minore o di una persona che non è in grado di tutelarsi a causa della sua età o delle sue condizioni fisiche o mentali, il medico deve allertare le autorità giudiziarie o amministrative, a meno che non ci siano circostanze speciali che ritiene di essere di sufficiente importanza”.Per quanto riguarda le ostetriche, l’articolo R. 4127-316 determina le circostanze in cui si può rinunciare al segreto professionale: “Quando un’ostetrica rileva che una donna che è chiamata ad assistere o il figlio della donna, subiscono abusi, l’ostetrica deve adoperare i mezzi più appropriati per proteggere la madre e il bambino”.Infine, nel caso degli infermieri, l’articolo R.4312-18 del Codice francese della sanità pubblica consente tale deroga: “Quando un infermiere rileva che una persona sulla quale è tenuto a intervenire è vittima di abuso, privazione, maltrattamenti o danni sessuali, deve utilizzare i mezzi più appropriati per proteggere quella persona, esercitando prudenza e circospezione. Nel caso di un minore o di una persona che non è in grado di tutelarsi a causa dell’età, della malattia o delle condizioni fisiche o mentali, l’infermiere deve, salvo circostanze particolari che ritenga di notevole importanza, allertare le autorità giudiziarie, mediche o amministrative”.La legge del 5 marzo 2007 che riforma la protezione dei minori prevede l’obbligo di trasmettere le informazioni relative a un minore in pericolo o a rischio di pericolo, per le persone che attuano la politica di protezione dei minori, nonché per coloro che forniscono assistenza (articolo L. 226 -2-1 del Codice dell’Azione Sociale e della Famiglia).Gli operatori sanitari che sono direttamente coinvolti nella protezione dei minori, sono tenuti a trasmettere le informazioni di interesse al Presidente del Consiglio dipartimentale.In tutti i casi, gli operatori sanitari non direttamente coinvolti nella politica di protezione dei minori sono autorizzati a divulgare informazioni di interesse al Presidente del Consiglio dipartimentale, e hanno l’obbligo aggiuntivo di fare tutto il possibile per fermare il pericolo. Il quadro legale sull’immigrazioneIn tre sentenze pubblicate il 21 dicembre 2012, il Consiglio di Stato francese (Conseil d’Etat) ha posto fine alla giurisprudenza adottata dal 2009 dalla Corte Nazionale di Asilo (CNDA) sulla protezione - sotto il titolo di asilo (status di rifugiato o protezione sussidiaria) - di giovani ragazze nate in Francia e minacciate di escissione in caso di ritorno nel paese di origine. Il Consiglio di Stato ha ritenuto che una giovane ragazza nata in Francia potesse, a determinate condizioni restrittive, ottenere lo status di rifugiata “per il rischio di essere esposta alla pratica dell’escissione nel paese di cui ha la cittadinanza”. Il Consiglio ha ritenuto che, nei paesi e nelle società in cui l’escissione è la norma sociale, le bambine che non sono state mutilate costituiscono un “gruppo sociale” ai sensi della Convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951 e possono quindi ottenere lo status di rifugiato.Allo stesso tempo, per quanto riguarda i genitori di bambini a rischio di MGF, il Consiglio di Stato ha stabilito 25Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
che essi stessi hanno diritto allo status di rifugiato o alla protezione sussidiaria, ma solo se possono dimostrare che corrono personalmente il rischio di persecuzione o maltrattamenti nel loro paese di origine a causa della loro opposizione alle mutilazioni genitali. In caso contrario, non possono rivendicare alcuna protezione per sé stessi. E i genitori delle bambine a cui è stato concesso lo status di rifugiato ma che a loro volta non sono ammissibili?Una circolare del Ministero dell’Interno stabilisce che devono essere sistematicamente invitati dall’OFPRA a recarsi presso la prefettura della loro città o paese di origine con la decisione di concessione della protezione dell’asilo della bambina, al fine di richiedere un permesso di soggiorno per sé stessi. Poiché il Codice per l’ingresso e il soggiorno degli stranieri e il diritto di asilo (CESEDA) non prevede il rilascio automatico di un permesso speciale ai genitori in questa situazione, i prefetti sono incoraggiati a rilasciare loro un permesso di soggiorno temporaneo recante la dicitura “vita privata e familiare” in contesto di eccezionale ammissione per residenza. In pratica, in considerazione del tempo necessario per trattare le domande in Prefettura, queste disposizioni pongono le famiglie in situazioni di vita difficili: senza il diritto di soggiorno, i genitori non possono rivendicare né un lavoro regolare né determinati diritti legati al soggiorno regolare. A tal proposito, la CNCDH ricorda che la Direttiva 2011/95/ UE del 13 dicembre 2011 estende il concetto di “familiare” a “il padre e la madre del beneficiario di protezione internazionale o qualsiasi altro adulto che sia responsabile di lui / lei da in virtù della legge o della prassi in vigore nello Stato membro interessato, quando il beneficiario è un minore e non è sposato”. Invita i legislatori a modificare di conseguenza il CESEDA al fine di dare ai genitori dei minori rifugiati la piena efficacia del diritto di asilo. Il disegno di legge per l’immigrazione controllata e un effettivo diritto di asilo stabilizza il diritto di soggiorno dei genitori di figli minorenni riconosciuti rifugiati: modifica l’articolo L 314-11 del CESEDA per rendere ammissibili al permesso di soggiorno gli ascendenti di un minore rifugiato. Consente inoltre ai genitori, nel contesto del ricongiungimento familiare richiesto da un minore rifugiato in Francia, di entrare nel territorio francese con i propri figli, a condizione che ne siano effettivamente responsabili e che rispettino, come richiesto dall’articolo L752-1 del CESEDA, “i principi essenziali che, in conformità con le leggi della Repubblica, regolano la vita familiare in Francia”. Inoltre, la Legge n ° 2015-925 del 29 luglio 2015 sulla riforma del diritto di asilo ha introdotto nel CESEDA l’articolo L 744-6, che considera espressamente le MGF come un elemento di vulnerabilità che potrebbe rendere le donne e le ragazze interessate ammissibili allo status di rifugiato. 26Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Allegato 1 Lista degli strumenti nazionali e internazionali di lotta alle MGFA livello nazionale:• Articolo 113-5 del Codice Penale Francese• Articolo 222-1 del Codice Penale Francese• Articolo 222-3 del Codice Penale Francese• Articolo 222-7 del Codice Penale Francese• Articolo 222-8 del Codice Penale Francese• Articolo 222-9 del Codice Penale Francese• Articolo 222-10 del Codice Penale Francese• Articolo 222-16-2 del Codice Penale Francese • Articolo 226-14 del Codice Penale Francese • Articolo 227-24-1 del Codice Penale Francese • Articolo R.4127-44 del codice della sanità pubblica • Articolo R.4127-316 del codice della sanità pubblica • Articolo R.4312-18 del codice della sanità pubblica • Articolo L. 314-11 del CESEDA• Articolo L. 744-6 del CESEDA• Articolo L. 752-3 del CESEDA• Articolo L. 226-2-1 del Codice dell’Azione Sociale e della Famiglia • Legge del 5 marzo 2007 sulla riforma della protezione dei minori• Legge 2010-769 del 9 luglio 2010 sulla violenza contro le donne, violenza tra coniugi ed effetti di questi tipi di violenza sui bambini• Legge 2015-1402 del 5 novembre 2015 che chiarisce la procedura per la segnalazione di situazioni di abuso da parte degli operatori sanitari • Legge 2015-925 del 29 luglio 2015 sulla domanda di asilo• Direttiva 2011/95 / UE del 13 dicembre 2011• Il Consiglio di Stato che si occupa di mutilazioni genitali femminili (CE, Ass., 21 dicembre 2012, Sig.ra E. F., Sig.ra F., e OFPRA c / Ms B C)A livello internazionale:• Carta Internazionale dei Diritti Umani (Dichiarazione universale dei diritti umani, Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), con i suoi due protocolli opzionali e nel Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (ICESCR).• Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna (CEDAW) • Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia • Convenzione contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti• Carta Africana dei Diritti dell’Uomo e dei Popoli (Carta di Banjul) e il suo Protocollo sui Diritti delle Donne in Africa• Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul)• Dichiarazione di Pechino e Piattaforma d’Azione della quarta Conferenza mondiale sulle donne• Programma d’Azione della Conferenza internazionale sulla popolazione e lo sviluppo (ICPD).• Raccomandazione sulla circoncisione femminile da parte del Comitato per l’eliminazione della 27Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
discriminazione contro le donne, 1990 • Risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, febbraio 1994• Conferenza internazionale delle Nazioni Unite sulla popolazione e lo sviluppo, Il Cairo, 1994• Dichiarazione congiunta sulla prevenzione e la rinuncia alle mutilazioni genitali femminili dell’UNICEF, dell’OMS e del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA), 1997• Articolo 5 del Protocollo di Maputo, nel quadro della Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli, 2003• Giornata internazionale della tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili, che si tiene ogni anno il 6 febbraio (istituita nel 2003 dalle Nazioni Unite)• Dal 2007, un programma globale è stato condotto congiuntamente dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) e dal Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) per “accelerare l’abbandono delle mutilazioni genitali femminili”.• Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia• Convenzione di Istanbul, adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 7 aprile 2011A livello Europeo: • Risoluzione del Parlamento Europeo sulla lotta alle mutilazioni genitali femminili nell’UE, 24 marzo 2009• Risoluzione del Parlamento Europeo del 14 giugno 2012 sull’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili• Risoluzione del Parlamento Europeo del 6 febbraio 2014 sulla comunicazione della Commissione dal titolo “Verso l’eradicazione delle mutilazioni genitali femminili”• Pubblicazione di un documento della Commissione Europea dal titolo “10 principi per sistemi integrati di protezione dell’infanzia”, 2015• Risoluzione 1247 dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa del 22 maggio 2001 sulla lotta alle mutilazioni genitali femminili• Riunione del 13 ottobre 2016 dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio Europeo, a seguito di una discussione sulle mutilazioni genitali femminili in Europa• La Direttiva sui Diritti delle Vittime adottata nell’ottobre 2012 richiede che vengabi forniti servizi di supporto per le vittime di violenza, comprese le MGF.• La Direttiva sulle Condizioni di Accoglienza per i Richiedenti Asilo, approvata dal Consiglio Europeo nell’ottobre 2012, menziona specificamente le vittime di MGF tra le persone vulnerabili che dovrebbero ricevere un’adeguata assistenza sanitaria durante la procedura di asilo.• La Direttiva sulle Qualifiche in Materia di Asilo adottata alla fine del 2011 includeva le MGF come motivo di considerazione per la protezione internazionale.• La Direttiva sulle Procedure di Asilo adottata nel 2013, che descrive procedure adeguate adattate a donne e bambini e destinate a gruppi vulnerabili, comprese le sopravvissute alle mutilazioni genitali femminili, è presentata qui. Nell’ambito della riforma del Sistema Europeo Comune di Asilo (CEAS) avviata dalla Commissione Europea nel 2016, le tre direttive sull’asilo sono attualmente in fase di revisione. • L’iniziativa Spotlight dell’Unione Europea (UE) e delle Nazioni Unite (ONU) per eliminare tutte le forme di violenza contro donne e ragazze.28Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Fontiwww.senat.fr: Mutilations sexuelles féminines: une menace toujours présente, une mobilisation à renforcer [Mutilazioni genitali femminili: un rischio sempre presente, un impegno da rafforzare]Rapporto informativo della Sig.ra Maryvonne BLONDIN e della Sig.ra Marta de CIDRAC, fatto in nome della Delegazione per i Diritti delle Donne. www.endfgm.eu www.legifrance.fr: Avis sur les mutilations sexuelles féminines; JORF n°0287 du 11 décembre 2013 texte n° 81 http://www.excisionparlonsen.org/ https://www.who.int/fr: Sito web del WHO 29Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Modulo IIILe conseguenze sulla salute delle MGFCapitolo I: Definizione e tipologieDefinizioneLa mutilazione genitale/sessuale femminile (MGF) si riferisce a tutte le procedure che comportano la rimozione parziale o totale dei genitali femminili esterni, o qualsiasi altra mutilazione di questi organi, eseguita per motivi culturali o di altro tipo e non a scopo terapeutico (WHO, UNICEF, UNFPA, 1997).Coloro che subiscono le MGF rischiano danni gravi e irreversibili per la salute, oltre a pesanti conseguenze psicologiche. Si stima che in nel mondo il numero di donne che convivono con una mutilazione genitale siano circa 125 milioni (UNICEF). Gran parte delle ragazze e delle donne che subiscono queste pratiche si trovano in 29 Paesi africani, una quota minore vive in Asia, India e Amazzonia. In alcuni Stati del Corno d’Africa (Gibuti, Somalia, Eritrea) ma anche in Egitto e Guinea l’incidenza del fenomeno rimane altissima, toccando il 90% della popolazione femminile. In altri, invece, le mutilazioni riguardano una minoranza, come in Ghana, Togo, Zambia, Uganda, Camerun e Niger. Si registrano casi di MGF anche in Europa, Australia, Canada e negli Stati Uniti, soprattutto fra gli immigrati provenienti dall’Africa e dall’Asia sud-occidentale. In Francia si stima che siano state mutilate crca 53.000 donne adulte.TipologieL’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito una classificazione dei diversi tipi di mutilazioni genitali femminili in quattro tipi (WHO 2007):• Tipo I: rimozione parziale o totale del clitoride e / o del prepuzio (clitoridectomia)• Tipo II: rimozione parziale o totale del clitoride e delle piccole labbra, con o senza escissione delle grandi labbra (escissione, 80% delle MGF) • Tipo III: restringimento dell’apertura vaginale con sovrapposizione per rimozione e attaccamento delle piccole labbra e / o delle grandi labbra, con o senza escissione del clitoride (infibulazione) • Tipo IV: altri metodi di mutilazione (scarificazione, stiramento delle piccole labbra, uso di sostanze caustiche sulla vulva o come applicazione vaginale, ect.) Tuttavia, questa classificazione non corrisponde realmente alla realtà clinica e non è di alcun interesse pratico. Sebbene la mutilazione iniziale in quanto tale sia un fattore significativo, il periodo di guarigione e la potenziale assenza di cure dopo la procedura devono essere presi in considerazione, così come le complicazioni sessuali e ostetriche, che sono la causa dei problemi maggiori. Inoltre, non esiste alcuna correlazione anatomica clinicamente osservabile tra la gravità della mutilazione e le conseguenze, in particolare in termini di sensibilità clitoridea.30Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Panoramica Le MGF sono principalmente di origine tradizionale e consiste in una molteplicità di riti, estremamente diversi tra loro e con varie motivazioni alla base, ma tutti si basano sul desiderio di controllare o distruggere la sessualità femminile. Oltre alle tradizionali mutilazioni genitali femminili, ci sono aggressioni e mutilazioni intenzionali nel contesto di stupro, tortura o crimini di guerra. Tali violenze e mutilazioni possono ancora essere riscontrate in molti conflitti armati o guerre civili, a volte con una prevalenza spaventosa e spesso non riconosciuta.In questa sede affronteremo solo le mutilazioni genitali femminili.La chirurgia riparativa nasce con la cura di questi gravissimi traumi in situazioni di conflitto, chirurgia per fistole traumatiche e complicanze urologiche o digestive.Solo in seguito è arrivato il trattamento delle infibulazioni complete, dove l’apertura vaginale è completamente chiusa. Questo trattamento viene spesso eseguito di routine per consentire rapporti sessuali o il parto vaginale.Circa quindici anni fa è stata sviluppata una tecnica di chirurgia riparativa per le MGF, che consente la ricostruzione del clitoride con buone speranze di recupero funzionale.31Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Capitolo II: Forme clinicheDefinizioniIl tipo più comune è l’escissione rituale, che è definita come un’amputazione parziale della parte esterna del clitoride.Come menzionato, la classificazione dell’OMS non corrisponde alla realtà clinica. In realtà, esistono una moltitudine di forme diverse, a seconda del luogo, delle usanze, dal momento in cui viene praticata e da chi le pratica.Nella stragrande maggioranza dei casi è un atto forzato e viene eseguito principalmente su bambine, ragazze o giovani donne non consenzienti. Il modo in cui sono immobilizzate e i movimenti disordinati conferiscono all’escissione un carattere casuale altamente variabile. Al di là della mutilazione stessa, osserviamo le sfide di un complesso processo di guarigione con traumi secondari. I rapporti sessuali, forzati o meno, e la storia ostetrica aggravano ulteriormente la situazione e aggiungono ulteriori cicatrici.In termini di funzionalità, la chirurgia richiede una valutazione preliminare della presenza o meno di possibili sensibilità. L’esperienza passata mostra una totale assenza di parallelismo anatomico e clinico, con forme gravi di Tipo III con sensibilità clitoridea intatta o, al contrario, forme descritte come “minime”, dove tutta la funzione clitoridea è scomparsa.L’ infibulazione è la mutilazione delle piccole labbra e/o delle grandi labbra, con chiusura parziale o quasi totale dell’apertura vaginale.Questo tipo (la maggior parte del Tipo III dell’OMS) è più spesso praticato in Africa orientale, Maghreb e nel Corno d’Africa.Ancora una volta, è necessario prestare attenzione qui, poiché le cicatrici esterne non indicano in alcun modo alcun danno aggiuntivo al clitoride (escissione).In Eritrea o in Etiopia, ad esempio, l’escissione viene eseguita prima della chiusura vaginale (infibulazione) e il chirurgo scoprirà la gravità della mutilazione solo dopo la disinfibulazione. Da considerare che, specialmente in molte parti della Somalia, la chiusura vaginale totale copre un clitoride potenzialmente sensibile e intatto.Al contrario, in Africa occidentale, dove l’infibulazione rituale non è teoricamente praticata, la mutilazione iniziale rimuove la parte superiore delle piccole labbra in più di tre quarti dei casi.Si tratta di “pseudoinfibulazione”, mutilazione aggiunta all’escissione stessa, estremamente frequente. Questo porterà ad altri effetti collaterali.Accanto a cicatrici o traumi secondari, ci sono altre patologie correlate, come piaghe vaginali croniche o traumi perineali posteriori.Tutte queste patologie formano un insieme complesso di problemi che devono essere attentamente analizzati. La chirurgia riparativa non si limita ad una semplice ricostituzione del clitoride, ma deve affrontare tutte queste problematiche al fine di ripristinare la corretta funzione anatomica e genitale.Altri casi di mutilazioni genitali tradizionali stanno cominciando a essere scoperti nelle richieste di chirurgia ricostruttiva. Finora meno conosciuti, stanno cominciando ad essere più noti a causa delle nuove ondate di immigrazione, in particolare dall’Africa centrale, dove le pratiche di mutilazione sono diverse. La sclerosi vulvare totale causata da agenti meccanici, vegetali o chimici si presenta sotto forma di chiusure dell’orifizio, lichenoidi o pseudo-ustioni.Sono frequenti le complicanze e le infezioni croniche, spesso accompagnate da dolore cronico.La scarnificazione vaginale è praticata nelle stesse regioni ed è diffusa in modo allarmante in Nigeria. La scarnificazione vaginale provoca dispareunia, che a volte è grave, e distocia, che può causare complicazioni pericolose per la vita.Crimini di mutilazioni genitali, vulvectomie traumatiche, lesioni da armi da guerra, atti di tortura 32Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
la presenza di equipe chirurgiche umanitarie o militari il più vicino possibile ai campi operativi e la necessità di testimonianze ci hanno permesso di accedere a questo intervento chirurgico salvavita. Il riconoscimento della chirurgia ricostruttiva ha portato alla ricomparsa di questi trattamenti in centri specializzati.L’esperienza maturata dagli specialisti in chirurgia della fistola ostetrica sta portando ad una migliore risposta alla cura di questi traumi disumani. FisiopatologiaL’escissione rituale viene eseguita senza alcuna anestesia, sia alla nascita (30% dei casi prima dei tre anni), sia su ragazze coscienti, a volte fino all’età di vent’anni.Le gambe della neonata sono tenute in iperestensione da diversi adulti. L’escissore afferra la punta del glande clitorideo e la parte superiore delle piccole labbra e di solito taglia verticalmente. Questo atto provoca scorrimento di sangue a dolore atroce.o impalamenti sembrano essere esistiti nel corso della storia.Sono stati oscurati dalla questione della mortalità generale o ignorati per ragioni politiche o economiche. Lo sviluppo della medicina dei conflitti, Fig. 1 Escissione, pseudoinfibulazione, forma classica in Africa occidentale.33Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Fig. 2. Fisiopatologia dell’escissione / 1Il taglio è tangenziale e porta via una parte distale del glande clitorideo. Il fascio neurovascolare, che corre lungo la superficie dorsale del glande clitorideo, è generalmente conservato. Tuttavia, il cappuccio e la parte superiore delle piccole labbra vengono spesso rimossi mediante escissione. L’avulsione cutanea può essere molto maggiore.Fig. 3. Fisiopatologia dell’escissione / 2Dopo la resezione dal piano cutaneo, il moncone del clitoride viene spinto all’indietro e verso l’alto, portandolo a contatto con il periostio della sinfisi pubica, dove è ancorato. Il restante tessuto clitorideo intatto è incorporato in una massa più o meno estesa di tessuto cicatriziale fibroso.34Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Non è raro che l’escissore sia costretto a ripetere la procedura, poiché a volte è richiesta la presenza di matrone per completare l’amputazione.Dopo la procedura si formerà quindi un moncone dovuto all’amputazione del clitoride. Questo moncone subirà un movimento ascendente e retropulsivo che lo farà ritrarre alla sinfisi pubica. Questo moncone sarà generalmente circondato da un tessuto cicatriziale fibrotico. È questa condizione fisiopatologica cronica che farà aderire la vulva e la struttura ossea. In più di tre quarti dei casi, la parte superiore delle piccole labbra si fonderà causando un tipo di cicatrice che può provocare quella che viene chiamata pseudo infibulazione. Il taglio è tangenziale e porta via una parte distale del glande clitorideo. Il fascio neurovascolare, che corre lungo la superficie dorsale del glande clitorideo, è generalmente conservato. Tuttavia, il cappuccio e la parte superiore delle piccole labbra vengono spesso rimossi mediante escissione. L’avulsione cutanea può essere molto maggiore.Dopo la resezione dal piano cutaneo, il moncone del clitoride viene spinto all’indietro e verso l’alto, portandolo a contatto con il periostio della sinfisi pubica, dove è ancorato. Il restante tessuto clitorideo intatto è incorporato in una massa più o meno estesa di tessuto cicatriziale fibroso.La richiesta di chirurgia restaurativa e valutazione preoperatoriaLa prima consultazione è un evento importante nella vita di queste donne che sono state in silenzio, è un’opportunità per raccontare la loro storia. Questo incontro iniziale offre alla vittima di mutilazioni genitali femminili uno spazio per ripercorrere la propria storia, dire ciò che non è stato detto in precedenza e trovare sostegno. Le esigenze che vengono espresse sono diverse e non portano necessariamente alla chirurgia. Prima di tutto è necessario ascoltare e creare spazio per una discussione aperta. Poi dobbiamo esaminare e valutare le lesioni e descrivere ciò che vediamo. Da questo primo colloquio va stabilita la gerarchia dei bisogni: informazioni di base, richiesta di aiuto psicologico, cure sessuologiche o richiesta di riparazione chirurgica.È necessario valutare i danni, descrivere le patologie associate e spiegare l’impatto in termini di sessualità e ostetricia. La sezione sul dolore è particolarmente complessa e sfaccettata e deve essere affrontata con cautela e abilità. La sessualità e la sensibilità clitoridea possono essere assenti o più o meno preservate.È importante dedicare tempo alla comprensione e alla spiegazione delle problematiche in termini di sessualità e per valutare il rapporto rischio/beneficio dell’intervento in termini funzionali. Soprattutto, in caso di decisione chirurgica, è necessario descrivere in dettaglio il necessario follow-up a medio e lungo termine e il complesso processo di ricostruzione sessuale.Infine, devono essere valutati l’impatto e la realtà del trauma e l’eventuale necessità di ulteriori consigli psicoterapeutici o sessuologici. Al termine di questa valutazione preoperatoria, con tempo di riflessione se necessario, può essere presa la decisione per un intervento chirurgico.35Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Capitolo III: Complicazioni di salute a seguito di FGMIn generale, più invasiva è la procedura maggiori sono i rischi. Laddove i dati disponibili lo consentono, vengono specificate le variazioni per tipo. Poiché i dati sulle diverse pratiche coperte dal Tipo IV sono limitati, non sono state incluse informazioni al riguardo.Rischi immediati di complicazioni per la salute per i Tipi I, II e IIIDolore: tagliare le terminazioni nervose e rimuovere il tessuto genitale provoca un forte dolore. L’anestesia è usata raramente e, se usata, non è sempre efficace. Anche il periodo di guarigione è doloroso. La mutilazione di Tipo III è una procedura relativamente più ampia che richiede più tempo (da 15 a 20 minuti), quindi il dolore è più intenso e dura più a lungo. Il periodo di guarigione è anche più lungo e più difficile (1).Potrebbe verificarsi uno shock dovuto al dolore e / o al sanguinamento (2).Sono stati segnalati sanguinamento eccessivo (emorragia) e shock settico (3).Si possono osservare difficoltà a urinare e movimento intestinale a causa di gonfiore, edema e dolore (4).Complicanze urologiche: tagli o lesioni alle vie urinarie, uretra, ritenzione, ostruzione della vescica, infezioni del tratto urinario.Le infezioni possono verificarsi a seguito dell’uso di strumenti contaminati (es. uso degli stessi strumenti per più operazioni) e anche durante il periodo di guarigione (5).HIV (virus dell’immunodeficienza umana): utilizzare gli stessi strumenti chirurgici senza sterilizzazione potrebbe aumentare il rischio di trasmissione dell’HIV tra le ragazze che subiscono nello stesso periodo mutilazioni genitali femminili (6). In uno studio, è stata trovata una correlazione indiretta (7), ma non è stata stabilita alcuna correlazione diretta (8), probabilmente a causa della rarità delle escissioni di gruppo utilizzando lo stesso strumento e della bassa prevalenza di HIV tra le ragazze dell’età in cui la procedura viene eseguita.La morte può derivare da sanguinamento o infezioni, inclusi il tetano e lo shock (9).Conseguenze psicologiche: il dolore, lo shock e l’uso della forza fisica da parte di coloro che eseguono la procedura sono citati come motivi per cui molte donne descrivono la mutilazione genitale femminile come traumatica (10).Fusione involontaria delle labbra: diversi studi dimostrano che in alcuni casi, quella che una volta era intesa come una mutilazione di Tipo II può, a causa della fusione delle labbra, diventare una mutilazione di Tipo III (11).Le mutilazioni genitali femminili ripetute sembrano essere abbastanza comuni per il tipo III, di solito a causa della mancata guarigione (12).Rischi per la salute a lungo termine derivanti dalle mutilazioni di Tipo I, II e III (che possono verificarsi in qualsiasi momento)Dolore: dolore cronico dovuto a danni ai tessuti e cicatrici che possono provocare terminazioni nervose intrappolate o non protette (13).Infezioni: possono verificarsi cisti dermoidi, ascessi e ulcere genitali, con perdita di tessuto superficiale (14). Le infezioni croniche del tratto riproduttivo possono causare dolore cronico alla schiena e al bacino (15). Le infezioni del tratto urinario possono risalire ai reni, provocando potenzialmente insufficienza renale, setticemia e morte. Un 36Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
aumento del rischio di ripetute infezioni del tratto urinario è ben documentato sia nelle ragazze che nelle donne adulte che hanno subito MGF (16).Tessuto cicatriziale eccessivo (cheloidi): nel sito del taglio può formarsi tessuto cicatriziale eccessivo (17).Infezioni del tratto riproduttivo e infezioni a trasmissione sessuale: è stata dimostrata una maggiore frequenza di alcune infezioni vaginali, inclusa la vaginosi batterica (18). Alcuni studi riportano un aumento del rischio di herpes genitale, ma non è stata trovata alcuna associazione con altre infezioni a trasmissione sessuale (19).HIV (virus dell’immunodeficienza umana): l’aumento del rischio di sanguinamento durante il rapporto, che è frequente quando è necessaria la deinfibulazione (Tipo III) può aumentare il rischio di trasmissione dell’HIV. L’aumentata prevalenza dell’herpes tra le donne che hanno subito mutilazioni genitali femminili può anche aumentare il rischio di infezione da HIV, poiché l’herpes genitale è un fattore di rischio nella trasmissione dell’HIV.Problemi di salute sessuale: la rimozione o il danneggiamento del tessuto genitale altamente sensibile, in particolare il clitoride, può influire sulla sensibilità sessuale e portare a problemi sessuali, come diminuzione del desiderio sessuale e del piacere, o dolore durante il sesso. Anche la formazione di cicatrici, il dolore e i ricordi traumatici associati alla procedura possono portare a tali problemi (20).Complicanze del parto: aumento del rischio di taglio cesareo ed emorragia post-partum, nonché di strappi / lacerazioni ostetriche e ricorso all’episiotomia. I rischi aumentano con la gravità della MGF (21). Le fistole ostetriche sono una complicanza del travaglio prolungato e della distocia e possono quindi essere una conseguenza secondaria delle complicanze ostetriche dovute alla mutilazione genitale femminile (22). Sono in corso studi che analizzano un possibile legame tra questi tipi di mutilazioni e le fistole ostetriche.Rischi perinatali: sono stati trovati tassi di mortalità più elevati e punteggi di Apgar inferiori, con il rischio che aumenta all’aumentare della gravità della MGF (23).Problemi di salute mentale: studi hanno dimostrato una maggiore probabilità di paura dei rapporti sessuali, disturbo da stress post-traumatico, ansia, depressione e perdita di memoria. È possibile che il significato culturale della pratica non offra alcuna protezione contro i problemi di salute mentale.Conseguenze sociali: interruzioni nella sessualità, a volte gravi, possono avere un grave impatto sulle relazioni di coppia, con conseguenze intrafamiliari. Vari conflitti possono anche influire sulle relazioni all’interno delle comunità.Rischi aggiuntivi di complicanze derivanti dalla MGF di tipo IIIIntervento chirurgico successivo: le infibulazioni devono essere aperte (deinfibulazione) più tardi nella vita della ragazza per consentire la penetrazione durante il rapporto e per il parto. In alcuni paesi è comune che la disinfibulazione sia seguita dalla reinfibulazione, che richiederà quindi un’ulteriore deinfibulazione in un secondo momento. Ci sono prove che la reinfibulazione viene eseguita anche in altre occasioni (26).Problemi urinari e mestruali: la chiusura quasi completa della vagina e dell’uretra può portare a mestruazioni e minzioni più lente e dolorose (27). Un ematocolposo può richiedere un intervento chirurgico (28). L’incontinenza urinaria è comune nelle donne che hanno subito un’infibulazione ed è probabilmente dovuta sia alla difficoltà di svuotamento della vescica sia al ristagno di urina sotto il cappuccio formato dal tessuto cicatriziale (29).Rapporti sessuali dolorosi: poiché l’infibulazione deve essere aperta chirurgicamente o durante la penetrazione durante il rapporto, il rapporto è spesso doloroso durante le prime settimane dopo il primo rapporto (30). Il partner maschile può anche provare dolore e complicazioni (31).Infertilità: la correlazione tra mutilazione genitale femminile e infertilità è dovuta principalmente alla rimozione delle grandi labbra, con dati disponibili che dimostrano che maggiore è la quantità di tessuto rimosso, maggiore è il rischio di infezione (32).37Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
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Modulo IVAssistenza sociale: dall’individuazione alla protezioneAssistenza sociale per le donne vittime di MGFLa questione delle MGF, che va di pari passo con l’immigrazione, è diventata una delle principali preoccupazioni sociali e sanitarie in Francia ed è parte integrante del dibattito pubblico. Le politiche di prevenzione e punizione volte a proteggere le ragazze a rischio, introdotte all’inizio degli anni ‘80, sono state rafforzate negli anni 2000.Oggi, circa 55.000 donne in Francia vivono con le conseguenze negative delle MGF. Da diversi anni in Francia è possibile sottoporsi a un intervento chirurgico per ripristinare i genitali feriti. Questa operazione relativamente minore fa generalmente parte di un processo di consultazione che coinvolge diversi professionisti sanitari (ginecologo, psicologo, sessuologo, ostetrica), che lavorano insieme per gestire i casi di donne che sono state mutilate. Lo scopo di questo programma è quello di accompagnare le donne che desiderano sottoporsi a un intervento chirurgico e di supervisionare e supportare la loro riabilitazione funzionale postoperatoria. Un numero crescente di donne vittime di mutilazioni genitali si rivolge a questo tipo di intervento, in particolare tra le donne più giovani. Ci sono molte ragioni per cui una donna prende in considerazione questa operazione e il risultato della sua decisione avrà un impatto sulla qualità della sua vita.La decisione di sottoporsi a un intervento di chirurgia riparativa può quindi essere percepita non solo come un’operazione per riparare i danni fisici e fisiologici causati dalla mutilazione, ma anche come un modo per queste donne di ritrovare un coerente senso di sé. È un modo di riappropriarsi della propria identità femminile in linea con i modelli dominanti nella società europea senza negare la propria storia familiare e quindi la propria appartenenza culturale. Lavorare verso questo obiettivo, aprire la discussione, all’interno della famiglia, sull’esistenza e sul significato delle MGF appare essere uno strumento essenziale nelle varie fasi del processo, dalla prevenzione alla protezione.(Source: Cairn.info)39Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Capitolo I: Rilevanza e informazionePrimo contatto: una valutazione contestuale essenzialeLa rilevazione dei segnali di pericolo durante il primo colloquio:• Cambiamenti comportamentali e dell’umore: depressione, ansia, segni di sovraccarico emotivo e psicologico, mancanza di concentrazione, calo del rendimento scolastico, disturbi alimentari, tristezza, paura, rigidità, mutismo e ripiegamento su sé stessi;• Fuga da casa;• Aggressione verso gli altri e verso sé stessi;• Fiducia, cercando aiuto da un professionista della salute ma senza spiegare qual è il problema;• Difficoltà a camminare, sedersi, dolore, fastidio tra le gambe, dolore intorno alla cicatrice;• Dolore durante le mestruazioni, che causano ripetute assenze della minore spesso non giustificate da certificato medico;• Difficoltà a urinare. Questo può portare a ripetute richieste di andare in bagno, periodi prolungati in bagno;• Paura o incapacità di eseguire determinati movimenti: alcune minori si rifiuteranno di partecipare ad attività sportive o chiederanno di essere esonerati dalle lezioni di educazione fisica senza una nota del medico curante;• Rifiuto della visita medica;• Parti mancanti nella cartella clinica del bambino, o anche l’assenza di una cartella clinica;• Assenteismo imprevisto e prolungato dalla scuola o dall’università o dall’asilo nido; mancato rientro a scuola dopo le vacanze scolastiche prolungate (considerare il ritorno a casa per mutilati genitali e / o per essersi sposati con la forza in tenera età o meno).Discutere la MGF con la paziente:Lascia che la paziente racconti la sua storia e spieghi ciò che sa sull’argomento. Usa le sue parole e i suoi termini o chiariscili per aumentare la fiducia e affrontare l’argomento con delicatezza.Utilizzare un vocabolario appropriato e accessibile in base al livello di comprensione dell’argomento da parte della paziente. Prova a discutere le parole per la MGF con la famiglia della minore, come: “tradizione”, “costume” o “rituale”; “Taglio”, “escissione”, “infibulazione” o “taglio sotto” (usando la mano per indicare il basso addome).Identificare la salute mentale della paziente e valutare la sua comprensione dell’argomento, la sua disponibilità a parlare (vedere di cosa è disposto a parlare la paziente). Discuti l’argomento con la paziente in modo empatico, non dare per scontato di conoscere la sua posizione. Costruire la fiducia richiede tempo, sapersi adattare e avere pazienza sono fondamentali per una prima consulenza efficace. Riconoscere gli altri argomenti che circondano l’escissione e la violenza subita (matrimonio precoce / forzato, stupro, ecc.), Dare alla paziente spazio per discutere di questi argomenti e non insistere se la paziente non si sente a suo agio nel continuare. Non utilizzare termini stigmatizzanti o scomodi come “normale” o “anormale” (perché le norme sono relative) e, soprattutto, l’obiettivo è mettere la paziente a proprio agio in un ambiente non giudicante. Anche con questo obiettivo in mente, non banalizzare, minimizzare, giustificare o confrontare direttamente le MGF (anche se l’atto è lo stesso, il sentimento e la comprensione del soggetto possono essere diversi per ogni donna). Sii non giudicante e considera il dilemma in cui si trovano alcune donne, con la loro lealtà divisa tra la loro famiglia / comunità e il loro interesse personale. Riconosci le emozioni della paziente e cerca di capire la sua visione generale dell’atto. 40Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Analisi della situazioneDurante la prima e le successive consultazioni devono essere svolte diverse tipologie di analisi per comprendere i bisogni della donna e rispondere efficacemente alle sue aspettative:• Analisi del contesto dell’escissione: età, luogo, memoria, dolore fisico, trauma psicologico, impatto sulla sessualità, impatto sulla vita privata (sport, lavoro, tempo libero), impatto sui rapporti con gli altri (soprattutto uomini).• Analisi della comprensione del corpo della persona: analizzare se la paziente riesce a comprendere l’impatto di questa mutilazione sul suo corpo e vedere fino a che punto si spinge la sua conoscenza della materia (sempre con pazienza e senza fretta), al fine di adattare la qualità ed efficacia delle consultazioni.È necessaria una discussione per verificare se la persona comprende cosa significa l’escissione per il suo corpo, la sua salute fisica e mentale. L’analisi e il consulto saranno diversi a seconda della conoscenza che la paziente ha della sua mutilazione.La paziente sa di essere stata mutilata:Se la paziente desidera parlare della sua mutilazione, si consigliano i seguenti passaggi:• Valutare l’impatto della mutilazione sulla sua vita e salute;• Organizzare assistenza medica, psicologica, sociale e sessuale se richiesta;• Chiedere se ha figli e, in caso affermativo, eventuali figlie che vivono in Francia o all’estero;• Valutare i rischi di MGF per le sue figlie e per quelle che nasceranno per evitare che un giorno ne diventino vittime;• Tenendo conto delle sue risposte ed eventualmente di quelle del padre, attuare le misure necessarie per la prevenzione e la protezione dei bambini.Se la paziente non desidera parlare della sua mutilazione: Si raccomanda di affrontare sistematicamente il tema delle MGF come misura preventiva per le sue figlie e per i minori della sua comunità.• La paziente può parlare a sua discrezione. È importante informare la paziente e farle capire che sarai particolarmente vigile nei confronti delle sue figlie. (Si consiglia di valutare i rischi di MGF per le sue figlie e di organizzare la prevenzione.)• Si raccomanda di informare la paziente che il professionista è sempre disponibile a parlare e / o di consigliarle di rivolgersi a uno specialista.La paziente non è a conoscenza della sua mutilazione:Poiché la MGF è un crimine, prima di qualsiasi esame il medico deve chiarire al paziente:• Che se viene scoperta una mutilazione, l’operatore sanitario ha l’obbligo di notifica in merito ai risultati dell’esame;• Che il medico è disponibile a discutere le MGF secondo i bisogni della paziente.La divulgazione è un evento importante nella vita della paziente. Alla divulgazione deve essere fatto seguito con tempo sufficiente per parlarne, anche se questo significa rinviare l’annuncio ad una data successiva. È necessario divulgare le informazioni con tatto.Non parlarne può avere gravi conseguenze:• Per la paziente (la donna può provare vergogna o una conseguente mancanza di fiducia negli operatori sanitari);• Per le sue figlie, a rischio di MGF, se presenti.È consigliabile essere attenti alle richieste indirette della paziente.Scopo della prima consultazione: un’influenza sulla continuazione dell’assistenzaLa prima consulenza consente di:• Comprendere la persona, le sue aspettative.• Fare confronti con altre donne nella stessa situazione, al fine di comprendere le ragioni di queste mutilazioni, le loro origini e compilare statistiche essenziali per comprendere un argomento delicato come le MGF.• Comprendere le condizioni e le ripercussioni delle MGF al fine di stabilire una prevenzione e una cura efficaci.41Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Capitolo II: Cura consapevole ed efficiente dell’individuo Stabilire un follow-up appropriatoIl primo colloquio costruisce il rapporto con la paziente al fine di: • Analizzare ed eventualmente determinare il tipo di mutilazione• Comprendere quanto la paziente è a conoscenza della propria: ne è consapevole e in caso affermativo cosa ne pensa?• Valutare l’estensione fisica e la gravità della mutilazione sul corpo della paziente• Determinare l’entità dell’impatto psicologico sulla paziente al fine di determinare rapidamente il supporto per la salute mentale di cui avrà bisogno.• Comprendere le aspettative della paziente e cercare di rispondere alle sue domande e rassicurarla.• Sviluppare una tabella di marcia provvisoria con una ripartizione dei vari professionisti che accompagneranno la paziente nel suo viaggio di restauro fisico, salute mentale e diritti legali.Stabilisci una tabella di marcia dalla prima intervista:Questa tabella di marcia e le sue linee guida forniranno informazioni dettagliate e copriranno i progressi della paziente con le raccomandazioni pratiche di ogni specialista.Questa tabella di marcia con le informazioni della paziente sarà condivisa nel rispetto del segreto professionale e in completa riservatezza.Questa tabella di marcia dovrebbe includere una pagina per ciascuna area di competenza: • Presentazione della persona con la sua situazione sociale (con le istituzioni sociali che prendono o si occuperanno del caso) e situazione familiare (se la persona è sola in Francia, se ha famiglia, se può ricevere sostegno da uno dei suoi familiari, se no, da un’amica).• Sezione medici specialisti: ginecologo, infermiere, chirurgo, medico curante• Sezione salute mentale: psicologo, psicoanalista, psicologo pediatrico, medicina terapeutica (massaggio, mente-corpo).• Sezione legale: consulenza legaleRestauro/riparazione: obiettivi e implicazioni Fornire informazioni sui metodi di riparazione e sui diversi risultati possibili:La tecnica sviluppata dal dott. Foldes “mira a ripristinare un’anatomia normale e un organo normalmente innervato e, se possibile, funzionale”. La tecnica del doppio lembo cutaneo è stata testata per la prima volta sul campo 25 anni fa per il trattamento dell’adesione dolorosa del moncone clitorideo dopo l’escissione.Le fasi psicologiche e fisiche della ricostruzioneMantenere un piano di gestione dell’assistenza: follow-up appropriato da parte di tutti gli specialisti che lavorano con la paziente: l’obiettivo principale è valutare i progressi della paziente e formulare raccomandazioni adeguate per ogni nuova fase.Gli specialisti potranno così svolgere il loro esame o il loro colloquio con la paziente nel modo più efficiente e appropriato possibile.Oggi più di 3.000 donne sono state curate in Francia, 14 ospedali eseguono la ricostruzione del clitoride e la procedura è rimborsata dalla previdenza sociale francese dal 2004. 42Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
La gestione dell’assistenza è organizzata come segue:• Una consultazione preparatoria con un anestesista, un sessuologo per convalidare la richiesta,• Un giorno in ospedale per l’operazione vera e propria,• Follow-up post-operatorio a 2 settimane, 6 settimane e 2 mesi,• Quattro consultazioni con un sessuologo,• Supporto di follow-up per due anni.Valutazione e spiegazione dei passaggi per la ricostruzione: • Dolore localizzato: il dolore verrà valutato a 6 mesi ea 12 mesi prima della procedura. Il dolore sarà definito e valutato utilizzando semplici scale e questionari, in base alla sua intensità, durata, frequenza, caratteristiche, sintomi associati, circostanze scatenanti e trattamenti precedenti (ad esempio analgesici).• Esame neurofisiologico del clitoride: l’esame neurofisiologico avverrà 6 mesi e 12 mesi prima dell’intervento.Stato mentale e funzione sessuale: la salute mentale complessiva e la funzione sessuale saranno valutate 6 mesi e 12 mesi prima della procedura.Il questionario iCGI (improved Clinical Global Impression scale) verrà somministrato per valutare lo stato mentale generale della paziente.La funzione sessuale sarà valutata utilizzando i questionari approvati: il FSFI (Female Sexual Function Index) e l’ASEX (Arizona sexual experience scale), che misurano la gravità della disfunzione sessuale.Il colloquio e l’esame iniziale raccoglieranno dati demografici tra cui lo stato civile, la durata della mutilazione, la durata del dolore, il tipo di mutilazione, le gravidanze precedenti e gli schemi del ciclo mestruale.Metodologia statistica: oltre ai criteri di valutazione, dati demografici (età e origine etnica), informazioni sulla mutilazione (tipo ed età), dati ginecologico-ostetrici (caratteristiche del ciclo mestruale e gravidanze precedenti) e dati chirurgici (tecnica e possibili complicazioni) verranno raccolte. Gli eventi avversi spontanei riportati durante lo studio saranno registrati e la tolleranza alla procedura sarà documentata (ad esempio buona, discreta, scarsa).Tutti i dati raccolti verranno analizzati e descritti. Verrà effettuata un’analisi univariata e poi multivariata dei fattori predittivi di miglioramento del dolore e della funzione sessuale.Misure di supporto alla procedura:L’assistenza fornita a una donna che ha subito MGF non può essere limitata alla ricostruzione del clitoride. È importante che la donna che richiede un consulto sia in grado di esprimere le sue aspettative e che il medico possa dirle oggettivamente i risultati che può aspettarsi dall’operazione. Una conversazione con i diversi membri del team multidisciplinare aiuterà così a comprendere meglio la richiesta.È importante che anche questo follow-up multidisciplinare sia rimborsato.Esempio di follow-up multidisciplinare à Il team multidisciplinare potrebbe includere:• Ostetrica / Infermiera (informazioni, spiegazioni).• Psicologo, psicoterapeuta etnoculturale (valutazione del trauma), psicoanalista / sessuologo (valutazione delle aspettative sessuali).• Chirurgo / Ginecologo / Anestesista (cure chirurgiche).Un infermiere fornirà innanzitutto informazioni e spiegazioni generali sull’operazione. Quindi la donna avrà ulteriori consultazioni con gli altri membri della squadra.Sarà necessario organizzare un incontro regolare per condividere le informazioni sui pazienti, per adeguare 43Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
il piano di assistenza se necessario e per fissare la data della procedura. Questo è il luogo per riflettere e valutare le loro pratiche.Assistenza adattata per le vittime di MGFLe donne vittime o a rischio di mutilazioni genitali si trovano spesso in una situazione legale irregolare e instabile nel paese ospitante, quindi è importante capire quali sono i primi passi per aiutarle a stabilire uno status regolare prima di considerare qualsiasi cura o chirurgia. Per donne adulte o minorenni prive di documenti o richiedenti asilo in FranciaDopo un esame individuale della domanda di asilo, e che l’OFPRA ha stabilito che una donna o una ragazza è a rischio di MGF nel suo paese, le viene concesso lo status di rifugiata o una protezione alternativa.Quali documenti giustificativi devono essere forniti con la domanda di asilo?Documento 1: un certificato medico attestante che la bambina non è stata sottoposta a MGF.Ai sensi dell’articolo L. 723-5 del Ceseda, tale certificato medico deve essere rilasciato da un medico legale che esercita in una delle strutture sanitarie di cui al Decreto INTV1721843A del 23 agosto 2017.Il sito web OFPRA ofpra.gouv.fr contiene i dati di contatto delle strutture mediche e troverete anche un esempio del certificato medico in conformità con il decreto.La richiedente asilo deve portare alla visita medica i seguenti documenti:• certificato di domanda di asilo del bambino;• il suo invito al colloquio all’OFPRA;• la sua cartella clinica (carnet de santé).Questo certificato medico verrà inviato direttamente all’OFPRA dalla struttura medica.Se il giorno del colloquio presso l’OFPRA non è ancora avvenuta la nomina del medico, dovrà essere fornito al responsabile della protezione un documento attestante l’avvenuta nomina.Il rifiuto di tale visita medica o il mancato svolgimento della visita medica secondo le modalità sopra descritte non impedisce l’esame della domanda di asilo della minore. Inoltre, in mancanza di certificato redatto ai sensi dell’articolo L. 723-5 della Ceseda e del Decreto INTV1721843A del 23 agosto 2017, può essere presa una decisione sulla domanda del minore sulla base dei soli elementi in possesso dell’OFPRA.Documento 2: un certificato medico attestante l’eventuale MGF subita dalla madre della bambina.Tale certificato medico non è regolato dai termini e dalle condizioni previste dal Decreto INTV1721843A del 23 agosto 2017 rilasciato ai sensi dell’articolo L. 723-5 del Ceseda. Può essere richiesto al medico di sua scelta. Se del caso, l’OFPRA dovrebbe essere informato il prima possibile dopo la presentazione della domanda di asilo.Documento 3: Ise la minorenne è nata in Francia, il suo certificato di nascita non più vecchio di tre mesi.Chi sono le persone che potrebbero essere chiamate per un colloquio personale all’OFPRA?Sono possibili due scenari:Se la figlia minore o la ragazza che richiede asilo per rischio di MGF è accompagnata dal padre e / o dalla madre presenti sul territorio francese:• Se ha meno di 13 anni, solo i suoi rappresentanti legali, che hanno la potestà genitoriale, ovvero suo padre e sua madre, sono chiamati a un colloquio personale presso l’OFPRA. Quando i suoi genitori si trovano 44Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
entrambi sul territorio francese, la loro presenza al colloquio è essenziale, indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di asilo a titolo personale o meno.• Se ha un’età compresa tra i 13 ei 17 anni, può essere ascoltata personalmente da un ufficiale addetto alla protezione sulla base della sua domanda, in presenza dei suoi genitori, rappresentanti legali.Se la minore o la ragazza che richiede asilo è una minore non accompagnata, cioè di età inferiore a 18 anni e senza la protezione dei suoi genitori sul territorio francese:Qualunque sia la sua età, è chiamata a comparire davanti all’OFPRA e viene ascoltata alla presenza del suo legale rappresentante: quest’ultima, nominata da un giudice, è un amministratore ad hoc, un tutore o un delegato della potestà genitoriale (vedi la Guida all’asilo per minori non accompagnati in Francia per questo punto).Monitoraggio della protezione internazionale concessa a bambine e ragazze a causa del rischio di MGF:L’articolo L. 752-3 del Ceseda prevede il monitoraggio periodico dell’integrità fisica delle minori a rischio di MGF e tutelate per questi motivi.Al fine di garantire l’efficacia della protezione dell’OFPRA, i rappresentanti legali di una minore che beneficia dello status di rifugiato o di protezione alternativa, ai sensi dell’articolo L. 752-3 del Ceseda, sono tenuti a sottoporre la minore a visite mediche che verifichino che la bambina non abbia subito mutilazioni genitali.C’è un intervallo di cinque anni tra due esami, a meno che l’OFPRA non abbia seri motivi per ritenere che la MGF sia stata o possa essere eseguita.Per il rilascio di questi certificati medici, è indispensabile seguire la procedura sopra descritta, contattando un medico legale che esercita in una delle strutture mediche i cui recapiti possono essere forniti dall’OFPRA.La mancata esibizione di tale certificato medico o l’accertamento di mutilazioni genitali del minore protetto comporterà la denuncia al pubblico ministero e al Presidente del Consiglio dipartimentale ai sensi dell’articolo 40 del codice di procedura penale e dell’articolo 375 del codice civile. In Francia, violare l’integrità fisica di una ragazza o una donna è un reato punibile con procedimento penale.Tuttavia, nessun accertamento di mutilazioni genitali può, da solo, portare alla cessazione della protezione concessa al minore.Inoltre, quando i genitori o i rappresentanti legali di una figlia minorenne posto sotto la protezione dell’OFPRA a causa del rischio di MGF chiedono per conto della bambina di rinunciare al suo status, questa protezione viene interrotta solo se l’OFPRA è assolutamente convinto, sentiti i legali rappresentanti e indagato sul caso, che il rischio di mutilazioni genitali è cessato di esistere. Al contrario, viene mantenuta la protezione accordata alla minore e viene inviata una denuncia al pubblico ministero ai sensi dell’articolo 40 del codice di procedura penale.Se la richiedente è una donna adulta (18 anni) e presenta domanda di asilo a causa del rischio di MGF:Questa richiesta di asilo può riguardare donne adulte che non hanno subito MGF, donne che hanno subito mutilazioni parziali o donne che hanno subito un intervento di chirurgia ricostruttiva in Francia che temono di essere vittime di una nuova mutilazione.La persona deve fornire all’OFPRA un certificato medico che attesti l’assenza totale o parziale di MGF, o che sia stata eseguita la chirurgia ricostruttiva.Il presente certificato medico non è regolato dai termini e dalle condizioni previste dal Decreto INTV1721843A del 23 agosto 2017 rilasciato ai sensi dell’articolo L. 723-5 del Ceseda. Può essere richiesto a un medico 45Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
scelto dalla paziente.L’OFPRA dovrebbe essere informato il prima possibile dopo la presentazione della domanda di asilo. Se il certificato non è stato fornito prima della notifica all’OFPRA per il colloquio, deve essere consegnato al responsabile della protezione il giorno del colloquio.L’assenza di questo certificato medico non è un ostacolo all’esame della domanda di asilo e una decisione può essere presa sulla domanda sulla base degli elementi in possesso dell’OFPRA.Per minori legalmente residenti nel territorioIl sostegno fornito sarà diverso per una ragazza minorenne a causa della sua vulnerabilità. Se si trova in una situazione regolare sul territorio, potrà immediatamente prendere le misure necessarie per la prevenzione, il sostegno e la protezione.Le ragazze possono confidarsi in modo indiretto “Io no, ma ho un’amica che conosco” perché potrebbero ritenere che l’argomento sia un tabù o provare sentimenti di paura o vergogna. In questo caso si suggerisce di dare una risposta indiretta: “Puoi dire alla tua amica che può venire a parlarne con me”.In caso di dubbio su una MGFIl professionista può porre domande sui problemi e sulle difficoltà identificate.Il professionista può utilizzare i problemi e le difficoltà osservati o segnalati dalla minore per avviare una discussione con lei. Lo scopo è fornire uno spazio in cui possa rivelare qualsiasi violenza che ha subito, in particolare una minaccia o una MGF.• “Sono preoccupato per te, sembri stanca / preoccupata / turbata”.• “Sono preoccupato per te, per le tue ripetute assenze da scuola / per il calo dei voti”.• “Ho notato che avevi difficoltà a concentrarti, c’è qualcosa che vorresti condividere?”• “Puoi dirmi come vanno le cose a casa con i tuoi genitori?”Le interviste alle ragazze minorenni dovrebbero essere adattate per affrontare il tema della mutilazione in modo diverso, con molta più sensibilità, con un vocabolario adattato all’età della ragazza e alla comprensione dell’argomento, in modo che si senta di potersi fidare del suo interlocutore.Dopo il primo colloquio, verrà messo in atto il normale piano di gestione dell’assistenza, ma con reindirizzamento a professionisti sanitari nei diversi campi per affrontare le questioni relative alle bambine.Nota: in caso di accertamento di MGF su minore, il professionista è tenuto a segnalarlo alla Procura della Repubblica.Non vi è alcun requisito legale per l’esecuzione di un esame dei genitali esterni prima di segnalare un sospetto di MGF.Qualsiasi certificato medico deve essere redatto dopo un esame clinico che provi la lesione o la mancanza della stessa.I seguenti consigli si applicano a tutte le pazienti, tenendo conto delle specificità della loro età e circostanza.Dopo la MGF, la paziente può sviluppare disturbi da stress acuto e disturbo da stress post-traumatico. In questo caso, la vittima può essere confusa e incapace di ricordare tutto o parte di ciò che è accaduto.m Esame di una giovane ragazzaL’esame di una paziente richiede un approccio sensibile, ricorda che qualsiasi esame richiede il consenso della paziente.Come per qualsiasi visita medica, bisogna essere rispettoso della persona, ad esempio:• Rispetta il consenso.• Non è necessario che la paziente sia completamente svestita.46Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
• Ogni parte dell’esame dovrebbe essere spiegata.• Non preoccupare la paziente con una reazione inappropriata (verbale o non verbale). La paziente non ha necessariamente esperienza con esami genitali.L’esame clinico dei genitali esterni non è un esame ginecologico e non richiede la pratica dell’esame vaginale o l’uso di uno speculum.L’esame clinico conferma la diagnosi di MGF. Si consiglia di valutare la cicatrizzazione.Si consiglia di offrire alla donna o alla ragazza uno specchio per comprendere le spiegazioni fornite.Si raccomanda di utilizzare la classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità o di fornire una descrizione nella cartella clinica della paziente che indichi:• La presenza del cappuccio clitorideo;• L’aspetto del clitoride, delle piccole labbra, delle grandi labbra e del meato urinario.Un diagramma può essere utile nella cartella clinica.Si raccomanda di spiegare alla paziente i risultati dell’esame clinico utilizzando strumenti didattici: disegni, schemi, manichini, ecc.In caso di dubbio sulla diagnosi è tassativo indirizzare la paziente senza scrivere un certificato medico ad un medico specialista o ad un’équipe specializzata in MGF.Si raccomanda inoltre di verificare se la paziente ha figlie e / o sorelle minori e di discutere con lei la prevenzione delle MGF per loro.In caso di minorenni, si raccomanda al medico di ricordare al paziente quanto segue:• Che la legge proibisce tale violenza;• Che la paziente non è in alcun modo responsabile, qualunque sia la causa o la circostanza.m Esame di una bambina o neonata minorenneSi raccomanda a tutti i minori di sottoporsi a regolari esami genitali esterni, i cui risultati dovrebbero essere registrati nella cartella clinica della minore.Si consiglia di essere vigili quando si tratta di MGF.Come per qualsiasi esame clinico, è necessario:• Parlare alla minore in modo appropriato all’età e al suo livello di comprensione;• Spiegarle in cosa consiste l’esame clinico (orecchie, cuore, polmoni, bocca, occhi e vulva);• Cerca sintomi genitali e urinari nella storia medica della paziente.• Prendere tempo per rassicurare la minore e i suoi genitori sull’esame della vulva perché non è un esame intrusivo;m Per una neonata:• Consigliare l’igiene vulvare, garantendo l’integrità dei genitali esterni,• Una mutilazione di tipo I vecchia e già guarita può passare inosservata in una bambina, ma un’infibulazione (Tipo III), d’altra parte, è chiaramente visibile.Se la bambina mostra opposizione (ad esempio stringendo le gambe, urlando) è consigliabile non insistere.A seconda del contesto e della valutazione del livello di rischio, è opportuno proporre:• Un appuntamento di follow-up;• Oppure chiamare l’Unità di raccolta delle informazioni del Consiglio dipartimentale, (preferibilmente il medico).Si noti che l’articolo 226-14 del Codice penale prevede espressamente la rinuncia al segreto professionale “per chiunque informi le autorità giudiziarie, mediche o amministrative” del fatto di MGF. (Vedi allegato 2 della raccomandazione “Riguardo ai testi giuridici”).Si raccomanda di annotare le conclusioni dell’esame clinico, compresi i genitali esterni, nel carnet de santé e 47Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
nella cartella clinica della minore.Alcune patologie vulvari nelle bambine possono, per il medico non informato, avere un aspetto in qualche modo simile ai marker di MGF (ad esempio coalescenza delle piccole labbra, una parte posteriore delle piccole labbra non formata).In caso di dubbi sulla diagnosi, si consiglia di indirizzare la bambina a un collega esperto.Assistenza alle MGF fornita da operatori sanitari di baseNB: Caso particolare di motivo di esame clinico: domanda di certificato di “non escissione” nel contesto di una richiesta di rifugiato per la protezione della minore da un rischio di mutilazione nel paese.Nel contesto di una domanda di asilo (protezione internazionale) all’Ufficio per la protezione dei rifugiati e degli apolidi (OFPRA) o al Tribunale nazionale per l’asilo (CNDA). Questi organismi richiedono un certificato di non mutilazione della minore. Questo certificato, e in questo specifico contesto, deve essere redatto da un medico legale all’interno di una struttura autorizzata (Unità medica e legale).Quando chiede asilo per proteggere sua figlia, la madre di solito richiede anche un certificato che attesti che è stata mutilata. Questi certificati possono essere rilasciati da qualsiasi professionista sanitario esperto in MGF.48Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Capitolo III: PrevenzioneInformazione, un’arma per la prevenzione Prima conversazione con una donna o una ragazza che ha subito MGFRiconoscimento della situazione: la persona che ha bisogno di comprendere ed essere consapevole delle conseguenze e dei rischi delle MGF è la donna vittima. La necessità del primo colloquio stabilisce l’approccio iniziale e valuta la conoscenza della paziente di ciò che ha vissuto e la sua comprensione della portata dell’argomento.A seconda della ricettività della paziente e della conoscenza di questo argomento delicato, spetta all’infermiere e ad altri professionisti discutere i rischi diretti e indiretti, nonché i rischi a breve e medio termine che circondano la pratica della MGF.Le conseguenze sulla salute immediate e a lungo termine delle MGF variano a seconda del tipo e della gravità della procedura eseguita.• Complicazioni immediate:Le complicanze immediate includono dolore intenso, shock, sanguinamento, tetano o sepsi, ritenzione urinaria, ulcerazione dei genitali e lesioni ai tessuti adiacenti. Il sanguinamento e le infezioni possono essere fatali.Recentemente, c’è stata preoccupazione sul rischio di trasmissione dell’HIV (virus dell’immunodeficienza umana) perché un unico strumento può essere utilizzato per molte operazioni di mutilazione di gruppo, ma questo problema non è stato ben studiato.• Conseguenze a lungo termine:Le conseguenze a lungo termine includono cisti e ascessi, cicatrici cheloidi, danni all’uretra con conseguente incontinenza urinaria, dispareunia (rapporti dolorosi) e disfunzione sessuale.L’infibulazione può causare cicatrici estese, difficoltà a urinare e dismenorrea, infezioni ricorrenti del tratto urinario e genitali e infertilità.Poiché l’infibulazione rende spesso difficile o impossibile il rapporto, a volte è necessario tagliare la cicatrice formata dalle grandi labbra per consentire il primo rapporto.Può essere necessaria anche un’incisione al momento del parto. Se non viene eseguito in tempo, aumenta il rischio di travaglio ostruito, strappi e persino fistole vescicovaginali o rettovaginali. Uno studio condotto dall’OMS in 6 paesi africani ha rilevato un aumento del rischio di complicanze del parto e di morti neonatali tra le donne che avevano subito MGF.Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, l’alto tasso di rapporti anali tra le donne che sono state infibulate (perché il rapporto vaginale non è possibile) e il danno ai tessuti quando l’apertura vulvare è troppo stretta sono una possibile via di infezione da HIV.• Conseguenze sulla salute mentale:La MGF può lasciare un segno per tutta la vita nella memoria di coloro che l’hanno subita. I problemi di salute mentale possono essere profondamente sepolti nel subconscio della bambina e possono portare a problemi comportamentali. Un’altra grave conseguenza che è stata segnalata è la perdita di fiducia nei caregiver. A lungo termine, le donne possono sentirsi fisicamente sminuite, ansiose, depresse e irritabili.Molte ragazze e donne traumatizzate dalle loro esperienze che non hanno l’opportunità di esprimere le loro paure, soffrono in silenzio. Uno studio condotto in Senegal su 23 donne mutilate e 24 donne non mutilate ha mostrato che il 30,4% delle donne mutilate (7/23) soffriva di disturbo da stress post-traumatico con perdita di memoria e l’80% soffriva di flashback della propria escissione.È quindi imperativo che le donne siano informate sulle conseguenze delle MGF sul proprio corpo e, soprattutto, occorre dare loro l’opportunità di parlare delle loro esperienze con chi le circonda, sia nella loro famiglia, con i loro amici, con i colleghi o 49Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
all’interno del loro Comunità. L’informazione è alla base di una prevenzione efficace e diffusa.Obiettivo: diffondere informazioni che portino alla prevenzione delle MGF e aprire il dialogo su un argomento generalmente considerato tabù.Dialogo con la famiglia e la cerchia ristretta Nella lotta contro le MGF è fondamentale instaurare un dialogo all’interno della famiglia per prevenire future MGF attraverso l’educazione e la sensibilizzazione, con l’obiettivo di prevenire future MGF.Prima di tutto, la famiglia deve capire che la MGF è un crimine. La MGF è definita come la lesione, la rimozione parziale o totale di qualsiasi parte degli organi sessuali esterni per motivi non medici. In Francia, le MGF sono vietate dalla legge, anche se l’atto è commesso all’estero.m Identifica il rischio alla nascita:Per garantire che le misure preventive e protettive siano attuate e mantenute. È importante discutere l’argomento con i genitori o con coloro che hanno la potestà genitoriale.Durante la discussione può accadere che venga rilevata una divergenza di opinioni tra i due adulti responsabili della bambina.Discutere di MGF significa prima di tutto avere un atteggiamento di ascolto benevolo senza giudicare la tradizione, i costumi o la cultura familiare (non solo la madre del minore può essere mutilata, ma anche la madre del padre del minore, le sue zie, ecc.).m In discussione con i genitori o potenziali genitori:Solleva gradualmente la questione delle MGF in quanto riguarda il nascituro e/o le figlie più grandi.È raccomandato di:• Spiegare le conseguenze sanitarie immediate e a medio termine per la minore e poi per la futura donna;• Illustrare la legge, specificando che, indipendentemente dal paese in cui possono essere commesse le MGF: una minore residente in Francia (senza condizione di nazionalità) è protetta dalla legge francese, gli autori o i complici sono soggetti alla legge francese (la MGF è un crimine e in quanto tale formalmente vietata dalla legge in Francia e in molti paesi).• Fornire loro materiale informativo.Si raccomanda di annotare nella cartella clinica (carnet de santé) e nella scheda professionale “Prevenzione delle MGF con entrambi i genitori”. In caso di appuntamento programmato con un interprete, anche questo deve essere annotato.Affrontare l’argomento MGF nei momenti chiave:• Alla prima visita medica della neonata;• Al primo contatto con la bambina;• Durante una visita medica (vaccino, certificato sportivo, ecc.).• Prima della partenza e al ritorno da un viaggio all’estero, nel paese di origine dei genitori, durante le vacanze scolastiche o al di fuori delle vacanze scolastiche.Obiettivo: diffondere ampiamente le informazioni per prevenire le MGF. Rompere il silenzio, che è un passo essenziale verso la guarigione e il rafforzamento della prevenzione e la riduzione del rischio di MGF.Dialogo e prevenzione per tuttiLa prevenzione deve avvenire anche nella sfera pubblica oltre che in quella privata. Le discussioni di gruppo e le sessioni di prevenzione all’interno delle scuole sono un modo per allertare la comunità educativa e dare voce ai bambini. Ciò consente ai bambini di apprendere questi atti fin dalla tenera età e di diventare attori di protezione per le loro compagne di classe. In effetti, un bambino che confida all’insegnante o all’infermiera della scuola l’esperienza o il segreto di uno dei suoi compagni di classe su ciò che il bambino considera un rischio di escissione può diventare un ulteriore avviso.Più una bambina è a conoscenza dell’esistenza delle MGF, più è in grado di proteggersi come potenziale vittima confidandosi con un adulto fidato.Obiettivo: istituire giornate di prevenzione nelle 50Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
scuole (elementari, medie e superiori).È inoltre necessario formare insegnanti ed educatori a contatto con i bambini in modo che siano in grado di rilevare i rischi di MGF e di intervenire efficacemente: infatti, una studentessa vittima di MGF durante le vacanze scolastiche che “cambia completamente il suo comportamento e vede i risultati scolastici calare, senza che nessuno si preoccupi per lei o si chieda cosa c’è che non va”; o che “le bambine vengano mutilate all’età di sei anni senza ricevere alcun sostegno” non è accettabile.Una delegazione del Senato francese, di cui fa parte la Dott.ssa Emmanuelle Piet, ha chiesto il rafforzamento della medicina scolastica, lamentando che i mezzi e le condizioni di lavoro non permettono di effettuare l’esame completo necessario per identificare le ragazze minacciate o vittime di MGF: “gli studi medici nelle scuole non hanno l’attrezzatura tecnica per eseguire un esame completo“, ha detto.La possibilità di rilevare e prevenire le MGF sui bambini nelle scuole deve essere resa possibile, sia attraverso mezzi informativi e procedurali che attraverso mezzi materiali.Rompere il silenzio e stabilire un efficace processo di prevenzione, a lungo termine, sia direttamente che indirettamente: tutti i professionisti coinvolti nella prevenzione delle MGF (servizi di polizia e gendarmeria, giudici, assistenti sociali, personale consolare, professionisti medici - compresi i medici di emergenza -, il personale a contatto con gli alunni delle scuole primarie e secondarie - insegnanti, capi di istituto, medici, psicologi e infermieri scolastici, ecc.) devono essere sensibilizzati riguardo alle MGF e formati per indirizzare le vittime alle associazioni o alle strutture medico-psicologiche che possono fornire loro l’aiuto di cui hanno bisogno.Inoltre, al fine di formare tutti i professionisti che si occupano di MGF, le seguenti informazioni dovrebbero essere diffuse il più ampiamente possibile:• The Practitioner’s Guide to Female Genital Mutilation, pubblicata nel 2016 dal Ministro francese degli Affari sociali, della salute e dei diritti delle donne, in collaborazione con MIPROF [Missione interministeriale per la protezione delle donne contro la violenza e la lotta contro la tratta di esseri umani];• Il kit Bilakoro sviluppato da MIPROF per l’identificazione e la cura di minori che si confrontano con le MGF;• La piattaforma di informazioni online “United to end FGM”.Formazione di professionisti e associazioni per prevenire meglio le MGFProcedura da seguire e strumento di formazione per gli operatori sanitariGli operatori sanitari, in particolare, svolgono un ruolo decisivo nell’individuazione dei casi di MGF e nell’affrontare le sue conseguenze: le necessarie cure mediche e psicologiche devono essere discusse con le vittime. Un medico inesperto non vede nulla, non ha alcun interesse per l’argomento. Un’ostetrica inesperta non è necessariamente in grado di accorgersi che una donna è stata mutilata. Ciò avrà conseguenze per la vita della donna, ma, oltre a ciò, per la bambina che sta per nascere.Il rapporto CNCDH del novembre 2013 conferma l’importanza del ruolo del personale sanitario nell’identificazione e nell’accompagnamento delle vittime di MGF, deplorando il fatto che “pochissimi medici, ostetriche o infermieri siano attualmente formati sul tema delle MGF”. Il rapporto insiste anche sulla formazione dei medici dei servizi per la protezione materno-infantile (PMI), dei medici forensi e dei medici scolastici, che dovrebbero essere “soggetti a uno speciale obbligo di vigilanza”.L’individuazione di MGF avviene in molti casi durante l’assistenza prenatale, o anche durante il parto, e troppe donne al momento del parto scoprono di essere state mutilate.Durante l’esame del rapporto da parte della delegazione il 16 maggio 2018, Françoise Laborde ha suggerito che l’assistenza prenatale delle donne 51Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
che sono state mutilate è un’opportunità per il personale medico di sensibilizzare le donne a loro affidate sui rischi associati alle MGF, al fine di per impedire il perpetuarsi della pratica sulle loro figlie e nelle loro famiglie.Per quanto riguarda gli studi medici, esistono moduli di formazione in alcuni cicli medici grazie al lavoro del MIPROF..I medici del PMI svolgono un ruolo decisivo nell’individuazione e nella prevenzione delle MGF. In questo contesto, è importante considerare un esame completo di tutti i bambini, indipendentemente dal loro genere e origine, che ha il vantaggio di consentire anche l’individuazione di possibili vittime di abusi e violenze sessuali.Per quanto riguarda gli strumenti messi a disposizione degli operatori sanitari, si segnala la qualità della guida intitolata The Practitioner’s Guide to Female Genital Mutilation, pubblicata nel febbraio 2016 dalla Direzione Generale della Salute e dal MIPROF, con il supporto di tre esperti: la dott.ssa Emmanuelle Piet, ascoltata il 15 marzo, il dott.Pierre Foldès, ascoltato il 5 febbraio 2018 e il 22 marzo 2018, nonché Mathilde Delespine, ostetrica.Questa guida delinea gli aspetti importanti del diritto francese: sanzioni, revoca del segreto professionale per medici, ostetriche e infermieri, protezione dei bambini. Guida i professionisti su come affrontare questo argomento e su come comportarsi quando si tratta di una vittima minore o a rischio di MGF.Raccomandazioni chiave:• Tutti gli operatori sanitari che potrebbero essere in contatto con donne o ragazze a rischio di MGF (medici - inclusi medici di emergenza, ostetriche, infermieri, psicologi, fisioterapisti) dovrebbero essere formati per identificare e accompagnare le vittime con il trattamento medico appropriato o la cura della salute mentale;• Questi professionisti dovrebbero essere in grado, nel contesto dell’assistenza prenatale, di rendere le donne che sono state mutilate consapevoli dei rischi associati alle MGF al fine di impedire che la pratica venga eseguita sulle loro figlie e nelle loro famiglie.La sfida dei professionisti in formazione: segnalare le MGF e la cooperazione interprofessionaleLa sfida della formazione iniziale e continua per i professionisti non è solo garantire che alle vittime vengano offerte le cure e l’orientamento di cui hanno bisogno, ma anche garantire che i casi siano denunciati, in un’ottica di prevenzione.A questo proposito, va notato che la guida intitolata The Practitioner’s Guide to Female Genital Mutilation fornisce a coloro che lavorano in campo medico tutte le informazioni di cui hanno bisogno per segnalare casi, oltre a modelli di certificati medici.Come sottolinea il suddetto rapporto PACE, gli operatori sanitari, i servizi sociali e il personale educativo potrebbero essere riluttanti a denunciare le MGF per paura di misure legali come l’arresto dei genitori e l’affidamento delle giovani vittime”.Il rapporto è favorevole a una risposta legale rigorosa alle MGF. Inoltre, è importante che tutti i professionisti che possono entrare in contatto con ragazze a rischio di MGF (servizi di polizia e gendarmeria, giudici, assistenti sociali, personale consolare, professionisti medici - compresi i medici di emergenza -, personale in contatto con le scuole primarie e secondarie), gli alunni - insegnanti, capi di istituto, medici, psicologi e infermieri scolastici, ecc.) dovrebbero essere consapevoli dell’importanza di denunciare le MGF. Occorre inoltre ricordare agli operatori sanitari che il segreto professionale non li esonera dall’assolvere le proprie responsabilità in materia.La formazione di tutti i professionisti che entrano in contatto con minori o donne deve portare alla cooperazione interprofessionale e alla coesione dei servizi al fine di fornire alla sopravvissuta alle MGF un’assistenza ottimale e un supporto sostenibile ed efficace. In questa prospettiva, è importante che i professionisti lavorino in un quadro comune o, almeno, accettino di lavorare insieme sullo stesso caso, nel rispetto del segreto professionale condiviso, al fine di stabilire una diagnosi, nei rispettivi campi, per la riparazione o per una efficace prevenzione.52Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Prevenzione a livello nazionale e internazionaleAzioni locali: prevenzione sul campoLa lotta alle MGF si svolge principalmente a livello locale. Le associazioni per la difesa dei diritti delle donne e la lotta alle MGF possono effettivamente creare una rete per la protezione delle donne, in vista della loro vicinanza alle pazienti e la loro completa comprensione delle varie sfaccettature di questo argomento.Le associazioni che sono attrezzate per affrontare la MGF possono rendere la prevenzione più efficace e generare misure e linee guida per professionisti e altre associazioni che non hanno ancora l’esperienza necessaria per prendersi cura di queste donne ma che desiderano farlo.Nell’ottica di generalizzare la prevenzione e la formazione del maggior numero possibile di associazioni e professionisti, è importante che le associazioni:• Diffondano informazioni sulle questioni che circondano le MGF: le pratiche, la realtà nel Paese, le origini della pratica;• Attuino le raccomandazioni riguardanti l’assistenza che deve essere fornita a queste donne e le linee guida di condotta;• Indichino le risorse pertinenti sull’argomento, come le raccomandazioni dell’OMS;• Stabiliscano un accordo in ogni territorio con altre associazioni che si occupano della materia o che sono strettamente o lontanamente legate alla protezione delle donne, al fine di affrontare tutte le difficoltà incontrate dalle donne sopravvissute a MGF (es. Alloggio, salute, malattie salute, assistenza legale, sociale, assistenza all’infanzia, ecc.).Il governo francese sostiene e incoraggia le azioni di tutte le associazioni che combattono le MGF al fine di rendere la Francia un paese esemplare nell’eradicazione delle MGF.Con il sostegno del governo francese, i vari attori che lavorano per combattere le MGF hanno potuto sviluppare, negli ultimi anni, progetti e strumenti per rafforzare la loro azione, in particolare:• Gli strumenti summenzionati del proposti dal MIPROF, il kit di formazione “Bilakoro” e “The Practitioner’s Guide to FGM”;• Gli strumenti utilizzati nel 2018-2019 dall’associazione Excision, parlons-en!, un progetto di lavoro con le diaspore, diffusione della terza fase Alerte Excision con un nuovo strumento (una mostra di disegni), la formazione professionale tramite la piattaforma UEFGM in Francia, la distribuzione del reportage fotografico “Fuir l’excision, parcours de femmes réfugiées” (“Escissione in fuga, il viaggio delle donne rifugiate”);• La Guida GAMS dalla A alla Z contro l’escissione, rivolta ai professionisti e resa disponibile in formato elettronico;• Strumenti per il coordinamento e la standardizzazione della formazione sviluppati nel 2019 dal GAMS.La lotta contro le MGF, una lotta internazionale Le MGF sono ora considerate dalla comunità internazionale una violazione non solo dei diritti delle ragazze e delle donne, ma anche dei diritti dei minori. La mobilitazione iniziò davvero a decollare solo negli anni ‘90: “All’interno delle Nazioni Unite, il riconoscimento dei diritti universali delle donne e il rispetto per la loro integrità si è da tempo scontrato con i principi del rispetto della sovranità degli Stati membri, da un lato, e rispetto per le tradizioni e le trasmissioni familiari, dall’altro”.53Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
1. La crescente importanza della mobilitazione internazionaleIl tema dell’escissione fu presentato per la prima volta nel 1958 da una risoluzione del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite come un problema per la comunità internazionale; il testo ha anche affrontato il danno causato dalla pratica, ma senza chiedere una forte condanna da parte degli Stati membri. L’OMS ha iniziato a riflettere sulle conseguenze dell’escissione sulla salute di donne e ragazze alla fine degli anni ‘70: nel 1977 è stato istituito un gruppo di lavoro sulle “pratiche tradizionali che incidono sulla salute delle donne e dei bambini”; due anni dopo, è stata avviata un’indagine sulle conseguenze mediche di questa pratica.C’è stato anche un graduale cambiamento di prospettiva all’interno della Conferenza Mondiale sulle Donne. Nel 1980, alla Conferenza di Copenaghen, fu espressa una chiara opposizione tra due punti di vista: vedere la pratica come un rito di passaggio all’età adulta o considerarla come una pratica dannosa. A Nairobi, nel 1985, cominciò a emergere un “consenso più ampio” sul problema delle MGF, poi a Pechino nel 1995 emerse un “vero consenso internazionale a favore dell’abolizione delle MGF”.2. L’impegno delle Nazioni Unite dagli anni ‘90Già nel 1990, il Comitato per l’Eliminazione della Discriminazione contro le Donne (CEDAW) ha adottato una raccomandazione sulle MGF, esprimendo la propria preoccupazione “di notare che alcune pratiche tradizionali pregiudizievoli per la salute delle donne, come la circoncisione femminile, rimangono in uso”, e che evidenzia le gravi conseguenze dell’escissione, “soprattutto in termini di salute, per donne e bambini”. Il testo chiede ai governi di “adottare misure adeguate ed efficaci per abolire la pratica dell’escissione”. Tra i mezzi per combattere queste pratiche, la raccomandazione menziona la necessità di dati statistici, il sostegno alle organizzazioni femminili che lavorano contro le MGF, la mobilitazione del settore educativo e l’azione nel quadro delle politiche di sanità pubblica, sottolineando “la responsabilità speciale del personale sanitario, compresi gli assistenti al parto tradizionali, per spiegare gli effetti nocivi dell’escissione”. Il comitato delle Nazioni Unite sollecita inoltre gli Stati membri a coinvolgere i leader politici, i “leader religiosi e i leader di comunità a tutti i livelli” nella sensibilizzazione sulla necessità di abolire le MGF.Nel febbraio 1994, una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite includeva “mutilazioni genitali e altre pratiche tradizionali dannose per le donne” (articolo 2) e invitava gli Stati membri a “non invocare considerazioni di costume, tradizione o religione per evitare l’obbligo di eliminarle” (Articolo 4).Il Programma d’Azione adottato al termine della Conferenza Internazionale delle Nazioni Unite su Popolazione e Sviluppo, tenutasi al Cairo nel 1994, fa riferimento all’obiettivo di abolire le MGF e chiede ai governi di sostenere le ONG e le istituzioni religiose che lavorano per eliminare questa pratica.Nel 1997, l’Unicef, l’OMS e il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) hanno adottato una dichiarazione congiunta sulla prevenzione e l’abbandono delle MGF.3. Il rafforzamento della mobilitazione internazionale con l’istituzione della Giornata Internazionale della Tolleranza Zero per le MGFNel 2003, le Nazioni Unite hanno rafforzato la mobilitazione internazionale contro la pratica istituendo la Giornata Internazionale della Tolleranza Zero per le MGF, che si tiene ogni anno il 6 febbraio.Dal 2007, un programma globale è stato condotto congiuntamente dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) e dal Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) per “accelerare l’abbandono delle MGF”.Nel 2012, una risoluzione dell’Assemblea Generale ha espresso preoccupazione per la persistenza delle MGF “in tutte le regioni del mondo”, ha riaffermato le minacce per la salute di ragazze e donne causate 54Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
dalle mutilazioni genitali, “compresa la salute psicologica, sessuale e riproduttiva”, e ha ricordato le sue “conseguenze ostetriche e neonatali negative”, hanno espresso “preoccupazione per l’aumento documentato del numero di casi di MGF eseguite dal personale medico in tutte le regioni in cui si verifica la pratica” e hanno esortato gli Stati membri a intensificare gli sforzi per porre fine alla pratica, anche attraverso campagne di informazione “rivolte sistematicamente al grande pubblico, ai professionisti e alle comunità pertinenti”.Il 6 febbraio 2015, Giornata Internazionale della Tolleranza Zero per le MGF, il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha affermato che “se tutti agiranno - donne, uomini e giovani - sarà possibile, entro una generazione, porre fine a un pratica che colpisce circa 130 milioni di ragazze e donne nei 29 paesi di cui disponiamo di statistiche”.Tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) adottati nel settembre 2015, l’obiettivo 5-3 mira specificamente a “eliminare tutte le pratiche dannose, come i matrimoni precoci o forzati e le MGF”. Due anni dopo, il 6 febbraio 2017, il Segretario generale dell’Onu ha definito una visione chiara: “porre fine a queste pratiche entro il 2030”.55Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Capitolo IV: ProtezioneProtezione dei diritti e delle libertà fondamentali delle donne Cosa dice la legge francese Come detto, le MGF costituiscono una violazione dei diritti umani fondamentali, compresa l’integrità e la salute fisica e psicologica. È una forma di discriminazione contro le donne. Tale violenza è radicata nelle disuguaglianze storiche tra donne e uomini. Non solo ha conseguenze immediate sulla salute ma anche a lungo termine, in particolare durante il parto e per quanto riguarda il piacere sessuale;È un esempio di disuguaglianza di genere e dominio maschile.Le MGF sono vietate e punibili dalla legge: in Francia, la legge protegge tutti i bambini che vivono sul suo territorio, indipendentemente dalla loro nazionalità.La legge francese si applica anche quando la MGF è commessa all’estero, se la vittima è francese, o se la vittima è straniera ed è residente in Francia. Chi ha eseguito la mutilazione e la persona responsabile della bambina mutilata possono essere perseguiti per violenza che ha provocato mutilazioni o invalidità permanente, un reato punibile con 10 anni di carcere e una multa di € 150.000 (articolo 222-9 del codice penale francese). La pena è aumentata in particolare se la mutilazione è commessa su una minore di età inferiore a 15 anni, se l’autore è un genitore legittimo, naturale o adottivo, o da persona che esercita autorità sulla minore.Nel 2013, sono stati introdotti due nuovi reati (articolo 227-24-1 del codice penale) (vedi di seguito)La vittima può sporgere denuncia fino a 20 anni dopo aver raggiunto la maggiore età, cioè fino all’età di 38 anni, per perseguire tale violenza dinanzi ai tribunali francesi.Raccomandazioni:m Come vittima o persona vicina a una vittima, è possibile intraprendere azioni per prevenire e combattere tale violenza. Azioni da intraprendere in caso di minaccia o di presenza di una persona in pericolo:Qualsiasi persona, professionista della salute o privato cittadino, che sia a conoscenza di tale rischio ha l’obbligo di segnalarlo. Costituisce reato la mancata assistenza a una persona in pericolo, punibile ai sensi dell’articolo 223-6 cp.Chi chiamare per effettuare la segnalazione:• Il pubblico ministero presso la corte suprema (Tribunal de grande instance) del tuo luogo di residenza.• Servizi di assistenza sociale, in particolare i Centri di protezione materna e infantile (PMI) e Servizi di assistenza all’infanzia (ASE).• 3919 - hotline telefonica gratuita e anonima.• dIn caso di emergenza chiamare il 17 o il 112 (polizia-gendarmeria).In Francia, la legge protegge tutte le ragazze e le donne minorenni che vivono sul territorio, indipendentemente dalla loro nazionalità.• Puoi parlare con un medico, un Centro per la protezione della madre e del bambino (PMI), un Centro di 56Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
pianificazione familiare o educativo, un assistente sociale o il servizio dipartimentale dei Servizi di assistenza all’infanzia (ASE).• Puoi chiamare il pubblico ministero presso la corte suprema (Tribunal de grande instance) del tuo luogo di residenza.• Puoi avvisare la polizia o la gendarmeria recandoti in una stazione di polizia o chiamando il 17.• Puoi contattare associazioni che combattono attivamente contro queste pratiche come GAMS e CAMS.m Se temi l’escissione per te o per un parente durante una vacanza all’estero:Che tu sia di nazionalità francese o residente in Francia, la legge francese si applica alle mutilazioni commesse in Francia e all’estero.• Contatta il Child Welfare Services (ASE). Ti fornisce protezione fino all’età di 21 anni.• Se sei preoccupato per le tue sorelle più giovani, cugine o amiche di età inferiore ai 18 anni, chiama - 119 - Allô Enfance en Danger, un numero verde disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per la prevenzione e la protezione dei bambini in pericolo o a rischio di pericolo.• Contatta il pubblico ministero presso la corte suprema (Tribunal de grande instance) del tuo luogo di residenza. Il divieto di lasciare il paese può essere ordinato dal giudice del tribunale dei minori senza il permesso dei genitori.• Puoi chiedere a un assistente sociale di informare il pubblico ministero.• Se sei all’estero e sei di nazionalità francese, chiedi la protezione del Consolato Generale di Francia.Dopo la MGF, ottenere un risarcimento legaleLe condanne dei praticanti di MGF e dei genitori hanno permesso di limitare le escissioni effettuate in Francia.In materia civile: 3 disposizioni che offrono protezione contro gli atti dannosi sul corpo:• Ai sensi dell’articolo 16 del Codice civile, “la legge garantisce il primato della persona, vieta ogni offesa alla sua dignità e garantisce il rispetto dell’essere umano sin dall’inizio della sua vita”.• L’articolo 16-1 del Codice civile prevede che “ognuno ha diritto al rispetto del proprio corpo”, che è “inviolabile”.• L’articolo 16-3 del Codice civile stabilisce che “non può esserci alcuna invasione dell’integrità del corpo umano se non in caso di necessità medica per la persona o eccezionalmente nell’interesse terapeutico di altri”.La potestà genitoriale esercitata dai genitori sulla bambina fino al raggiungimento della maggiore età è un insieme di diritti e doveri il cui scopo è l’interesse della bambina: proteggere la bambina nella sua sicurezza, salute e morale, garantire l’educazione della bambina e per consentire alla bambina di svilupparsi, nel rispetto della sua persona (cfr. articolo 371-1 del codice civile).La potestà genitoriale non include il diritto di decidere di eseguire un’escissione. Di conseguenza, il giudice può prescrivere qualsiasi misura per prevenire o fermare l’interferenza illegale con il corpo umano (cfr. Articolo 16-2 del Codice civile) emettendo un ordine di protezione.Ci sono due tipi di corti cui si può fare appello:• Il giudice del tribunale per i minorenni: l’articolo 375 del Codice civile, come modificato dalla legge del 14 marzo 2016, autorizza il giudice dei minori ad intervenire “se la salute, l’incolumità o la morale di un minore non emancipato sono in pericolo (...)”.La responsabilità per l’avvio di tale richiesta può spettare al padre e alla madre congiuntamente, o con uno di loro, la persona o il dipartimento a cui è stato affidata la bambina o il tutore, la minore o la Procura della Repubblica.Questo testo si applica a tutti i minori che vivono sul territorio francese, qualunque sia la loro 57Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
nazionalità.• Il giudice del tribunale della famiglia: l’escissione o la minaccia di escissione per una minore può anche giustificare l’intervento del giudice del tribunale della famiglia. Il giudice può privare un genitore dei suoi diritti di accesso al fine di rimuovere la bambina dalla sua autorità e preservare il benessere della bambina. Ai sensi dell’articolo 378-1 del codice civile, il giudice può anche revocare completamente la potestà genitoriale se i genitori mettono in pericolo la salute, la sicurezza o la morale della loro bambina per abuso, mancanza di cure o mancanza di guida. Se l’escissione è stata eseguita da o su richiesta di uno dei genitori e all’insaputa dell’altro genitore, quest’ultimo può proporre un’azione per responsabilità civile. Gli adulti maggiorenni possono anche deferire la questione al tribunale della famiglia in caso di minaccia ai sensi dell’articolo 515-10 del codice civile. Le misure sono adottate per un periodo massimo di 6 mesi dalla notifica dell’ordine di protezione. Questo periodo può essere prolungato.Ai sensi dell’articolo 1240 del Codice civile, l’escissione può comportare un’ordinanza di risarcimento danni per risarcire il danno subito dal minore che è stato asportato. Questo articolo si applica anche alle ragazze che hanno raggiunto la maggiore età.In materia penale:1/FGM come reato di competenza della Corte d’AssiseLa divisione penale francese della Corte di cassazione, con sentenza del 20 agosto 1983, ha riconosciuto la natura penale della mutilazione genitale, ritenendo che la rimozione del clitoride fosse effettivamente una mutilazione ai sensi del codice penale francese. Questa sentenza è stata presa grazie al lavoro di associazioni attive in Francia dalla fine degli anni ‘70. In quanto tale, la MGF è un reato sotto la giurisdizione della Corte d’Assise.Sebbene non vi siano disposizioni specifiche che condannino o puniscano l’escissione, la pratica rientra negli articoli sulla violenza intenzionale.È considerata mutilazione volontaria o addirittura mutilazione intenzionale. Le sanzioni per l’autore della mutilazione e per la persona o le persone responsabili del bambino mutilato sono stabilite nel codice penale:mArticolo 222-9 del codice penale: le violenze con conseguente mutilazione o invalidità permanente sono punibili con 10 anni di reclusione e una multa di 150.000 euro. L’articolo 222-10 del codice penale aumenta la pena a 15 anni di reclusione penale se la mutilazione è commessa su uns minore di età inferiore ai 15 anni. Lo stesso articolo prevede che la pena è aumentata a 20 anni di reclusione penale quando il reato è commesso nei confronti di uns minore di età inferiore a 15 anni da un ascendente legittimo, naturale o adottivo o da qualsiasi altro soggetto avente autorità sul minore.m Articolo 222-7 del codice penale: la violenza che porta alla morte involontaria è punibile con 15 anni di reclusione penale. L’articolo 222-8 del codice penale aumenta la pena a 20 anni di reclusione penale quando il reato riguarda uns minore di età inferiore a 15 anni. Lo stesso articolo prevede la pena di 30 anni di reclusione penale se il reato è commesso da un ascendente o da chi esercita autorità sul minore.m Articolo 222-1 del codice penale: la tortura o gli atti di crudeltà sono punibili con 15 anni di reclusione penale. L’articolo 222-3 prevede una pena di 20 anni di reclusione penale se il reato è commesso contro uns minore di età inferiore ai 15 anni. La pena è aumentata a 20 anni di reclusione penale ai sensi del medesimo articolo quando il reato è commesso nei confronti di una minore di età inferiore a 15 anni da un ascendente legittimo, naturale o adottivo o da qualsiasi altra persona che eserciti autorità sul minore. I tentativi di commettere tali crimini sono sempre puniti con la stessa pena dell’autore.58Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
2/ La MGF in quanto reato rientra nella giurisdizione del Tribunale penaleLa legge del 5 agosto 2013 ha introdotto due nuovi reati ai sensi dell’articolo 227-24-1 del codice penale punibili con 5 anni di reclusione e una multa di 75.000 euro:• “La presentazione di offerte o promesse a una minore o l’offerta di regali, doni o benefici di qualsiasi tipo, o l’uso di pressioni o coercizioni di qualsiasi tipo contro una minore a sottoporsi alla mutilazione genitale è punibile se la mutilazione genitale non è stata effettuata su.”• “l’atto di incitare direttamente un’altra persona, con uno dei mezzi di cui al primo comma, a commettere mutilazioni genitali sulla persona di una minore, laddove la mutilazione non sia stata eseguita”.Protezione internazionale MGF commesse all’estero: la legge francese si applica anche quando la mutilazione è commessa all’estero, questo è il principio di “extraterritorialità”.La legge francese è applicabile a qualsiasi persona che vive sul territorio nazionale, ma anche all’estero. In questo caso, l’autore del reato, francese o straniero, può essere perseguito in Francia, a condizione che la vittima sia di nazionalità francese (articoli 113-7 del codice penale) o, se è straniero, che risiede abitualmente in Francia (artt. 222-16-2 del codice penale). In Francia, la legge protegge tutti i bambini che vivono sul suo territorio, indipendentemente dalla loro nazionalità o origine.L’articolo 222-16-2 è stato incluso nel codice penale a partire dalla legge del 4 aprile 2006, che si applica ai minori di nazionalità straniera che risiedono abitualmente in Francia e che sono vittime di mutilazioni genitali all’estero. In questo caso, c’è un’eccezione all’articolo 113-8 del codice penale: una denuncia della vittima, una denuncia ufficiale da parte dell’autorità del paese in cui sono stati commessi gli atti o una denuncia dei genitori non sono richieste per l’azione penale dalla Procura della Repubblica.I genitori (ma va specificato che è valido anche per qualsiasi persona) possono anche essere perseguiti come complici ai sensi dell’articolo 121-7 (1) del codice penale se la mutilazione è stata eseguita sul territorio francese o all’estero, a condizione che la vittima sia di nazionalità francese (articolo 113-7 del codice penale) o, se la vittima è uno straniero, che la vittima risiede abitualmente in Francia (articolo 222-16-2 del codice penale). Secondo la disposizione di 121-6, i complici incorrono nella stessa pena dell’autore del reato. Inoltre, i genitori possono essere perseguiti in quanto complici anche quando la mutilazione è stata commessa all’estero alle condizioni restrittive dell’articolo 113-5 del codice penale. Per dirla più esplicitamente, l’atto di mandare la propria figlia nel paese di origine dei genitori farla mutilare è un atto di complicità. Questo atto espone i responsabili a procedimenti legali in Francia.È importante notare che, secondo l’ordine pubblico francese, la motivazione, cioè i motivi personali, non influenzano legalmente né l’esistenza e la natura intenzionale del reato né la sua classificazione. Di conseguenza, gli argomenti per eseguire un’escissione basata sull’usanza africana non sono accettati.La protezione di bambine a rischioPrevenire e intervenire in caso di rischio imminente di escissioneValuta la situazione generale della minore.In caso di rischio di MGF, il professionista deve valutare il grado di rischio, partendo da:• fattori di rischio (es. “Valutazione del livello di rischio di MGF”, e analisi “Indicatori specifici in una minore”);• discussione con i genitori o la figlia minorenne;• una possibile imminente partenza.59Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Il professionista può:• Cercare assistenza e supporto da 119 (service Enfance en danger),• Chiamare il medico dell’Unità di raccolta delle informazioni del Consiglio dipartimentale (CRIP),• Oppure chiamare un professionista del CRIP (se noto).• un medico PMI,• organizzazioni competenti.Fattori di rischio per una paziente vittima di MGF.Si raccomanda di esaminare questi elementi per valutare il rischio di una paziente di MGF. Uno qualsiasi di questi criteri può essere sufficiente per allertare il professionista sanitario e per attuare misure preventive. (Vedere il capitolo 6 della raccomandazione). “Linee guida per la protezione dei minori dal rischio di MGF”• Una minore il cui padre e/o madre proviene da una comunità che pratica MGF.• La famiglia proviene da una comunità nota per la pratica della MGF. Una donna può essere sottoposta a pressioni dal coniuge o da altri membri della famiglia o dalla famiglia del coniuge. Può essere costretta ad autorizzare o addirittura organizzare la mutilazione genitale di sua figlia.• La madre, la sorella e la cugina della ragazza hanno subito MGF. In alternativa, un familiare (nonna, zia, ecc.) può predisporre la mutilazione, con o senza il consenso dei genitori (padre e/o madre), supponendo che la comunità abbia la precedenza sull’individuo.• La famiglia dice che le persone nella loro comunità hanno un alto grado di influenza o che queste persone sono coinvolte nell’educazione delle ragazze. Quando si discute con la famiglia dell’argomento delle MGF:• La famiglia crede che le MGF siano essenziali per la loro cultura, costumi o religione.• I genitori minimizzano i rischi per la salute e la mortalità associati alle MGF. Non sono a conoscenza della legislazione francese e di quella del paese di origine. I genitori ritengono che il rischio legale di eseguire MGF sui loro figli sia inferiore per loro se si trovano fuori dalla Francia.Indicatori di rischio specifici per una minore:Nascere da una madre che ha subito MGF è un importante fattore di rischio. La MGF viene praticata a qualsiasi età e nel contesto familiare.Lasciare il paese di origine non è sempre sufficiente per garantire la protezione della ragazza. Al contrario, questa situazione può costituire un rischio rafforzato da una sensazione di isolamento.• I genitori stanno programmando un viaggio all’estero per la figlia, anche in Europa. Vari motivi possono essere addotti (festa in famiglia, malattia di un parente stretto, ecc.) o possono indicare che la famiglia intende portare la figlia all’estero per un periodo prolungato.• La minore dice al professionista sanitario che sta per partecipare a una festa, un rituale speciale, “come un battesimo”, dove riceverà “regali”, “un bel vestito”, un’opportunità per “diventare una donna” o che parte per una lunga vacanza.• La famiglia non fornisce cartelle cliniche per la minore (ad esempio un carnet de santé vuoto).• I genitori stanno programmando un viaggio o un ritorno nel loro paese di origine. (I genitori chiedono una vaccinazione, una profilassi per un viaggio all’estero, la minore è appena stata vaccinata contro la febbre gialla). Il viaggio può riguardare solo le figlie della famiglia.• Un genitore o un membro della famiglia o qualcuno nella comunità esprime preoccupazione per il rischio di MGF per una minore.• La minore parla di MGF durante una conversazione, ad esempio parlando di un’altra bambina. Non sottovalutare mai questo rischio quando la bambina si confida con te o esprime la sua preoccupazione.• Una minorenne chiede aiuto a un adulto perché è consapevole o sospetta di essere a rischio di subire MGF.60Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Dalla denuncia alla procedura per la tutela del bambino m Guida per la minoreIl professionista sanitario può offrire una guida semplice alla minore a rischio di MGF, a seconda della sua età e capacità, su come rispondere in una situazione di emergenza:• Contattare i numeri di emergenza: 17 (polizia), 114 (contatto SMS per persone non udenti, ipoudenti o che hanno difficoltà a esprimersi);• Contattare il 119 (Enfance en danger) - questo non è un numero di emergenza, ma un numero per il supporto locale e l’eventuale riferimento ai servizi di protezione dei minori appropriati,• Cercare sostegno dall’infermiera della scuola;• Contattare il PMI vicino a lei;• Individuare le persone a lei vicine che possono fornire supporto (a scuola, nel quartiere, il medico di famiglia, ecc.);• Per scoprire se ci sono sorelle che potrebbero essere coinvolte;• Come ultima risorsa in aeroporto, fare una segnalazione alle guardie di sicurezza o alle autorità (ad esempio, infilare un piccolo pezzo di carta “SOS escissione”, rotolare a terra, fare una scenata, ecc.); per essere presa da parte individualmente dalle autorità e poter parlare.m Guida per i genitoriSi raccomanda di fornire ai genitori documenti e certificati ufficiali su cui possono fare affidamento per proteggere i propri figli:• Un certificato medico di non escissione per le figlie, con un altra visita programmata dopo la data di ritorno;• Una dichiarazione ufficiale che specifichi i rischi legali e finanziari e le complicazioni per la salute della minore. Più documenti (con uno o più timbri) l’operatore sanitario consegna ai genitori, più l’effetto è deterrente.• Si raccomanda di metterli in contatto con le organizzazioni competenti.m Guida per il professionista in caso di rischio immediato di MGF per un minore: Contatta il pubblico ministero.Il rischio immediato di MGF è una situazione estremamente grave.Se c’è un rischio imminente di MGF, il professionista deve prima fare un RAPPORTO di emergenza - cioè il professionista DEVE:• Informare il pubblico ministero presso l’Alta corte (Tribunal de grande instance) del luogo di residenza del paziente o del minore tramite telefono, fax o e-mail con ricevuta di ritorno (i servizi di polizia o di gendarmeria dispongono dei recapiti dei giudici in servizio). Se in caso di emergenza il pubblico ministero è stato avvisato solo per telefono o fax, la denuncia sarà confermata per iscritto, con documento datato e firmato. Il professionista verificherà che sia stato ricevuto.• Inviare una copia della segnalazione al medico o al responsabile del CRIP.• Si raccomanda all’operatore sanitario di conservare una copia del referto e di annotarlo anche nella cartella clinica.• Si raccomanda in questa fase di non informare i genitori per non mettere il minore a ulteriore rischio.Qualora qualsiasi altro metodo di prevenzione risulti infruttuoso, il pubblico ministero o un giudice del tribunale per i minorenni può emettere un’ordinanza che vieta alla minore di lasciare il paese. Possono essere chiamate anche la polizia o altre forze dell’ordine (Brigata per la protezione dei minori e / o delle famiglie) per garantire che la legge sia correttamente applicata.61Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Alcuni pubblici ministeri possono anche raccomandare un esame dei genitali esterni della bambina prima della partenza e al ritorno, con sanzioni in caso di mancato rispetto della legge francese.Il Pubblico Ministero ha una vasta gamma di poteri per tutelare i minori, che vanno dal deferimento al giudice del tribunale per i minorenni su richiesta, per assistenza educativa, per prendere una decisione per un ordine di collocamento temporaneo a tutela del minore se ritenuto necessario.Il deferimento alla Procura della Repubblica è quindi il punto di partenza per un riesame giudiziario della situazione e delle indagini.Si raccomanda di prendere in considerazione gli stessi indicatori di rischio per le sorelle.Si consiglia un esame dell’anatomia vulvare.Queste informazioni sulle MGF e sull’esame dei genitali esterni saranno registrate esplicitamente nella cartella clinica.La segnalazione non impedisce un ulteriore follow-up da parte del professionista sanitario, al contrario.È utile informare i genitori circa l’obbligo di rispettare l’integrità fisica della propria bambina ed eventualmente consegnare loro un certificato medico attestante che il giorno dell’esame non sono state osservate MGF, su carta intestata firmata e timbrata.La fornitura di un tale certificato medico può essere un deterrente.La famiglia viene quindi informata che:• La stessa visita medica verrà effettuata al rientro (annotare la data prevista di rientro);• La legge obbliga tutti gli operatori sanitari a segnalare alle autorità competenti qualsiasi conoscenza di MGF, che è un crimine in Francia, come in molti paesi.m Guida per il professionista sanitario in caso di rischio non imminente di MGF: Informazioni di interesse per l’Unità di raccolta delle informazioniSe esiste un rischio non imminente di MGF, il professionista deve prima fornire una segnalazione di rischio all’Unità di raccolta delle informazioni (CRIP) del Consiglio dipartimentale:In altre parole, il professionista deve avvisare il CRIP per iscritto e inviare una relazione al medico o al responsabile del CRIP con gli elementi che portano il professionista a valutare la presenza di tale rischio.Sulla base di questo rapporto, il CRIP (ai sensi della Legge del 14 marzo 2016 sulla tutela dei minori) effettua “una valutazione della situazione [del] minore [...] effettuata da un multidisciplinare gruppo di professionisti [...]. In base a ciò si valuta anche il rischio degli altri minori presenti in casa”.Si raccomanda che l’operatore sanitario informi i genitori che il rapporto è stato inviato.Segnalazione e prevenzione del matrimonio forzatoIn caso di MGF di un minore: Contattare il pubblico ministeroIn caso di MGF, il professionista deve prima fare una segnalazione di emergenza. Il professionista DEVE senza indugio:• Informare il pubblico ministero presso l’Alta corte (Tribunal de grande instance) del luogo di residenza della paziente o della minore tramite telefono, fax o e-mail con ricevuta di ritorno (i servizi di polizia o di gendarmeria dispongono dei recapiti dei giudici in servizio).• Se in caso di urgenza il pubblico ministero è stato avvisato solo per telefono o fax, la denuncia sarà ricevuta per iscritto, con documento datato e firmato. Il professionista verificherà che sia stato ricevuto. Si consiglia, se possibile, di contattare telefonicamente il pubblico ministero (un membro della Procura della Repubblica è sempre in servizio), per sapere quale posizione prendere in caso di accertamento.62Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Una copia sarà inviata al Presidente del Consiglio Dipartimentale in modo che anche il funzionario possa essere informato dell’esistenza di una minore in pericolo nel proprio dipartimento.La questione dell’allontanamento della minore dal nucleo familiare sarà affrontata con urgenza dai servizi investigativi e giudiziari al fine di garantire la protezione della vittima.Le MGF comportano anche il rischio di altre forme di violenza, compreso il matrimonio forzato del minore. I matrimoni forzati sono contro la legge francese, così come lo sono in altri paesi del mondo.Da quando la legge del 4 aprile 2006 è entrata in vigore in Francia, ogni matrimonio è ora vietato al di sotto dei 18 anni, sia che si tratti di una donna che di un uomo. Tuttavia, questa nuova legge non risponde al problema dei matrimoni tradizionali e / o religiosi, che ancora esistono.m Minori sotto l’età di 15 anniPer quanto riguarda i matrimoni religiosi o tradizionali che implicano rapporti sessuali forzati o addirittura non desiderati, la legge non scende a compromessi. I minori di età inferiore ai 15 anni non sono considerati idonei al consenso al rapporto sessuale. Questo divieto è alla base della tutela dei minori di 15 anni che rischiano di essere o essere stati costretti al matrimonio.Ci sono tre disposizioni che puniscono i rapporti sessuali tra un minore di età inferiore ai 15 anni e un adulto:• Articolo 227-25 del codice penale francese: una persona maggiorenne può essere perseguita e condannata a 10 anni di carcere e una multa di € 75.000 se quella persona ha avuto rapporti sessuali (con penetrazione o no) senza violenza, coercizione, minaccia o sorpresa con un minore di età inferiore ai 15 anni. Questo è un caso di violenza sessuale.• Articolo 222-29-1 del codice penale francese: una persona maggiorenne può essere perseguita e condannata a 10 anni di carcere e una multa di € 150.000 se ha compiuto un gesto di natura sessuale, con o senza contatto fisico, ad es toccare, diretto a un minore di età inferiore ai 15 anni. Questo è un caso di aggressione sessuale.• Articoli 222-23 e 222-24 del codice penale francese: una persona maggiorenne può essere perseguita e punita con una pena detentiva di 20 anni se ha commesso un atto di penetrazione sessuale, di qualsiasi tipo, sulla persona di un minore di età inferiore ai 15 anni con violenza, coercizione, minaccia o sorpresa. Questo è un caso di stupro.I giovani minori di 15 anni che rischiano di sposarsi o che sono già stati sposati devono quindi beneficiare della massima protezione. È quindi dovere di tutti denunciare e agire sul rischio del reato di stupro o altri reati. Tale tutela è assicurata mediante comunicazione alla Procura della Repubblica, Child Welfare e / o Brigata per la Tutela dei Minori. L’articolo 375 del codice civile prevede la possibilità per il tutore legale di deferire la questione al giudice del tribunale per i minorenni in caso di rischio di matrimonio forzato riguardante il minore. Ai sensi dell’articolo 375-7 dello stesso codice, il giudice può ordinare un divieto di lasciare il territorio francese per un periodo massimo di 2 anni. La minorenne stessa può richiedere un’ordinanza cautelare alla corte suprema della sua residenza senza il consenso dei suoi genitori. Può anche contattare un’associazione (numero: 119), che sostiene la ragazza con l’aiuto di un avvocato, che lavora gratuitamente per i bambini.m Minori dai 15 anni in suPer quanto riguarda i rapporti sessuali, la legge ritiene che un minore di età superiore ai 15 anni possa acconsentire ad un rapporto sessuale con una persona che abbia raggiunto la maggiore età. Gli articoli 227-27 del codice penale prevedono una pena di 3 anni di reclusione e una multa di 45.000 euro.Tuttavia, come per i minori di età inferiore ai 15 anni, lo stupro e la violenza sessuale (ovvero il sesso non consensuale) sono punibili dalla legge:63Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Gli articoli 222-27 del codice penale sono applicabili alle violenze sessuali di un minore di età superiore ai 15 anni, la pena è di 5 anni di reclusione e una multa di € 75.000.L’articolo 222-23 del codice penale riguarda lo stupro commesso contro un minore di età superiore ai 15 anni; la pena è di 15 anni di carcere.La coercizione a sposarsi offre l’opportunità di introdurre il concetto di stupro e quindi di adottare misure di protezione adeguate. Questa protezione richiede una segnalazione alla Procura della Repubblica, Child Welfare e / o alla Brigata per la protezione dei minori.Inoltre, indipendentemente dall’età dei minori, sussiste il reato di allontanamento non violento da parte di ascendenti, che si aggrava in caso di viaggio all’estero. Tale reato è previsto dall’articolo 227-7 del codice penale, che prevede la pena di un anno di reclusione e una multa di 15.000 euro.Allo stesso modo, esiste un reato di rapimento non violento da parte di terzi ai sensi dell’articolo 227-8 del codice penale, che prevede una pena di 5 anni di reclusione e una multa di € 75.000. Questo è il caso in cui i futuri suoceri rapiscono la bambina per portarla in un altro paese. Il giudice può agire con urgenza se viene informato della probabilità che la ragazza o il ragazzo lasci il territorio francese.64Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Fontihttps://www.has-sante.fr/jcms/p_3150684/fr/decision-n-2020-0020/dc/sbpp-du-5-fevrier-2020-du-college-de-la-has-portant-adoption-de-la-recommandation-de-bonne-pratique-intitulee-prise-en-charge-des-mutilations-sexuelles-feminines-par-les-professionnels-de-sante-de-premier-recourshttps://www.has-sante.fr/upload/docs/application/pdf/2020-02/reco307_fiche__3_aborder_le__sujet_avec_parents.pdfhttps://www.has-sante.fr/upload/docs/application/pdf/2020-02/reco307__recommandations_mutilations_sexuelles_feminines.pdfhttps://www.cairn.info/revue-societes-contemporaines-2010-1-page-139.htmhttps://www.cncdh.fr/sites/default/files/13.11.28_avis_sur_les_mutilations_sexuelles_feminines_0.pdfhttps://www.senat.fr/rap/r17-479/r17-479_mono.html#toc78https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/43902/9789242596441_fre.pdf?sequence=1https://www.health.belgium.be/sites/default/files/uploads/fields/fpshealth_theme_file/17794535/Chirurgie%20reconstructrice%20apr%C3%A8s%20excision%20des%20organes%20g%C3%A9nitaux%20externes%20ou%20mutilation%20g%C3%A9nitale%20f%C3%A9minine%20%28MGF%29%20%28ao%C3%BBt%202009%29%20%28CSS%208430%29.pdfhttps://www.ofpra.gouv.fr/fr/asile/la-procedure-de-demande-d-asile-ethttps://www.who.int/fr/news-room/fact-sheets/detail/female-genital-mutilationhttps://federationgams.org/excision/les-textes-legislatifs-sur-lexcision/https://federationgams.org/mariages-forces-2/les-textes-legislatifs-sur-les-mariages-forces/65Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Modulo VApproccio Generale TerapeuticoIntroduzione: La battaglia contro le MGF e la necessità di un approccio generale e multidisciplinareLa mutilazione genitale sessuale è una piaga molto difficile da affrontare e trattare: oltre all’ evidente pericolo che rappresenta per la salute e per la mente di donne e ragazze, comprende anche una molteplicità di altri argomenti correlati (matrimonio forzato, stupro, violenza psicologica, immigrazione, eccetera). Quindi, quando le associazioni cercano di aiutare queste donne e ragazze, trovano molto difficile soddisfare tutti i loro bisogni. Oltre ad aver subito un calvario traumatico, queste donne dovranno anche affrontare molti altri ostacoli lungo il loro viaggio come donne sopravvissute alle mutilazioni. Questo è il motivo per cui è assolutamente necessario che le associazioni, ma anche i governi, i servizi pubblici e i privati, riescano a capire la portata del problema, se vogliono davvero aiutare queste donne e queste ragazze e prevenire questi crimini.L’approccio alle MGF deve quindi essere multidisciplinare e generalizzato: questo è l’unico modo per combatterle in modo efficace e duraturo.66Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Capitolo I: L’implementazione di un protocollo multidisciplinareMGF, la necessità di un approccio trasversale e multilivelloUn approccio chirurgico e medico, contesto primario della MGF Promemoria: definizione OMS dei diversi tipi di escissioneTipo I: “Clitoridectomia” è la rimozione parziale o totale del prepuzio e / o del clitoride. Questo metodo di MGF è designato da alcuni gruppi con il termine “Sunna”.Tipo II: “Escissione” è la rimozione parziale o totale del clitoride e delle piccole labbra, con o senza escissione delle grandi labbra.Tipo III: “Infibulazione” è il restringimento dell’apertura vaginale con la creazione di un sigillo di copertura. Il sigillo si forma tagliando e riposizionando le piccole labbra, o grandi labbra, con o senza escissione del clitoride.Tipo IV: non classificato, rappresenta tutti gli altri interventi dannosi eseguiti sugli organi genitali femminili per scopi non terapeutici, come puntura, piercing, incisione e cauterizzazione.Sono stati selezionati due tipi di MGF: escissione e infibulazione. La prima consiste nell’amputazione parziale o totale, e occasionalmente asimmetrica, di alcuni genitali esterni. Il secondo combina tale rimozione con l’occlusione della vulva introita. Oltre a tutte le solite complicazioni riscontrate tra le ragazze e le donne che sono mutilate, l’infibulazione causa una serie di altri problemi specifici, compresi i problemi ostetrici. In pratica quasi tutte le escissioni sono di tipo II, perché portano via una porzione più o meno importante del glande.Oggigiorno sono state sviluppate tecniche molto specifiche per la ricostruzione del clitoride, in particolare in Francia dal dottor Pierre Foldès. La ricostruzione del clitoride avviene attraverso più fasi. Queste fasi sono necessarie per il regolare svolgimento dell’operazione e per consentire una completa ed efficiente guarigione del paziente.In primo luogo esistono trattamenti chirurgici per le complicazioni dovute all’escissione e all’infibulazione. In Belgio, ad esempio, alcuni medici praticano trattamenti chirurgici per alleviare le conseguenze delle mutilazioni o infibulazioni: disinfibulazione delle grandi labbra nel caso del tipo 3, o delle piccole labbra nel caso della pseudoinfibulazione, rimozione delle cisti dermoidi, trattamento chirurgico di neuromi. Una guida tecnica è stata prodotta nel 2000 ed è stata distribuita a tutti gli ospedali di maternità belgi. Spiega come prendersi cura, durante il parto, delle donne che sono state infibulate e descrive la tecnica della disinfibulazione.La disinfibulazione può essere eseguita al di fuori della gravidanza, prima di un primo rapporto sessuale, prima del matrimonio, per problemi di minzione, ecc. In caso di gravidanza, può essere eseguita durante il secondo trimestre di gravidanza, oppure durante la fase di espulsione nella sala parto dell’ospedale.Per quanto riguarda la ricostruzione del clitoride e il conseguente intervento chirurgico, finora erano state proposte tecniche di riduzione del clitoride “conservative”, ma solo per il trattamento dell’ambiguità sessuale, dell’ipertrofia clitoridea o del transessualismo. La tecnica messa a punto dal Dott. Foldès “mira a ripristinare l’anatomia originale e ad ottenere un organo normalmente innervato e, ove possibile, funzionale”. La tecnica del doppio lembo cutaneo è stata testata per la prima volta sul campo, 25 anni fa, per il trattamento delle aderenze nocicettive del moncone clitorideo, derivanti 67Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
da una precedente escissione. Durante le missioni in Africa che inizialmente avevano lo scopo di risolvere il problema delle fistole vescico-vaginali, le donne si sono fatte avanti per chiedere una soluzione al dolore permanente e invalidante che provavano nella regione pubica. Questa è stata la prima volta che il Dr. Foldes ha visto questi monconi aderenti, che “congelavano” la vulva al periostio pubico, e talvolta creavano dolore permanente durante la deambulazione, vietando l’uso di biancheria intima anche leggermente attillata. I primi tentativi di intervento chirurgico hanno portato alla scoperta di un “moncone clitorideo”: questo moncone è stato dapprima rilasciato, poi il chirurgo ha cercato di riposizionarlo in una posizione più normale. Poi è arrivata l’idea di trovare e rilasciare il peduncolo pudendo. Dopo alcune ricerche anatomiche la tecnica è stata codificata. La tecnica è stata poi semplificata, al fine di garantire che possa essere riprodotta correttamente, e in modo da renderla più facile da realizzare in un ambiente instabile, con mezzi anestetici ridotti e basso finanziamento (Foldes, 2006).Oggi più di 3.000 donne sono state operate in Francia, 14 ospedali praticano la ricostruzione del clitoride e l’operazione è rimborsata dalla previdenza sociale dal 2004.Il monitoraggio è organizzato come segue:• Una consultazione preliminare con un anestesista e un sessuologo, al fine di convalidare la richiesta,• Un giorno in ospedale per l’operazione stessa,• Follow-up post-operatorio a 2 settimane, 6 settimane e 2 mesi,• 4 consultazioni con un sessuologo,• Follow-up medico per due anni.Per ulteriori informazioni sulla ricostruzione e sulla procedura per la ricostruzione chirurgica del clitoride, vedere il modulo II.La prospettiva psicologica: supporto durante il viaggio e ricostruzione post-operatoria.Il percorso verso la ricostruzione dopo un’operazione è una questione di follow-up sia medico sia psicologico. Quest’ultimo è fondamentale per aiutare la donna a reclamare il proprio corpo e guarire dal trauma che questo calvario potrebbe aver causato. Questo aspetto è particolarmente importante perché il trauma può essere rimasto sepolto per molto tempo, poiché le MGF vengono spesso eseguite in età molto giovane.La mutilazione sessuale può segnare la mente di coloro che l’hanno subita per tutta la vita. Le complicazioni psicologiche possono essere sepolte in profondità nel subconscio della bambina e causare problemi comportamentali. Un’altra grave conseguenza che è stata segnalata è la perdita di fiducia nei caregiver. A lungo termine, le donne possono sentirsi fisicamente deboli, ansiose, depresse e irritabili. Molte ragazze e donne che sono traumatizzate dalle loro esperienze ma non possono esprimere le loro paure, soffrono in silenzio.Le conseguenze psicologiche delle MGF sono quindi molto frequenti e contribuiscono all’aumento del rischio di sviluppare disturbi psichiatrici e psicosomatici. Queste conseguenze fanno parte dello spettro della violenza contro le donne e peggiorano ulteriormente la loro esperienza (matrimonio precoce, violenza all’interno della coppia, violenza domestica e sessuale, ecc.).Di regola, ci sono diverse conseguenze psicologiche delle MGF:• Disturbo da stress post-traumatico (ad esempio: rievocazioni diurne e notturne, incubi, ecc.).• Stati dissociativi post-traumatici (ad esempio: distacco, assenza di emozioni quando si parla di mutilazione)• Depressione, pensieri suicidi • Problemi comportamentali• Ansia, fobie elettive, ansia per il sesso e il parto• Isolamento, perdita di autostima, sensazione di essere diverso, anormale, sentimenti di vergogna, sentimenti di ingiustizia, rabbiaPer superare questi problemi psicologici, è importante iniziare acquisendo una panoramica delle conseguenze delle 68Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
MGF per la paziente, prima dell’intervento. In questo modo, il follow-up sarà più efficiente e appropriato. È quindi necessario che il lavoro psicologico inizi sin dai primi colloqui con i professionisti medici. La traccia di follow-up, predisposto per tutti i professionisti che si prenderanno cura della paziente, consentirà loro di monitorarne l’evoluzione prima e dopo l’intervento. In questo modo, psicologi o psichiatri saranno in grado di avere una valutazione complessiva della paziente e adattare le loro sessioni in modo che la guarigione psicologica avvenga nel modo più rapido ed efficiente possibile.Le fasi della valutazione psicologica sono quindi suddivise in due categorie: una prima dell’intervento e una dopo l’operazione. Entrambe sono essenziali.Prima dell’operazione, e per iniziare a formare una base per il processo di guarigione, il processo psicologico deve sforzarsi di comprendere lo stato psicologico generale della paziente, così come il suo livello di comprensione e le sue sensazioni verso ciò che le è successo:• Lo stato psicologico generale della paziente attraverso il gruppo di supporto;• La sua comprensione di quello che le è successo e di come vede le sue ferite;• La sua visione delle MGF (pensa che sia normale perché fa parte di un processo tradizionale, è arrabbiata, sa che quello che le è successo è illegale, come affronta queste lesioni, ecc.);• Il suo rapporto con la sessualità e la sua vita di donna in generale, così come le sue aspettative (se ne ha);• Se sta valutando un’operazione di riparazione. Occorre sapere se è pronta a subire un altro cambiamento nel suo corpo, e se comprende il lungo processo che la riparazione implica (generalmente per diversi mesi o anni);• Se ha iniziato la fase di guarigione psicologica e ha un nuovo approccio al suo corpo e alla sua sessualità.Dopo l’operazione, il processo consisterà nel seguire i primi passi della guarigione psicologica della paziente, ma anche nell’accompagnarla nei nuovi cambiamenti indotti dall’operazione e nell’aiutarla ad adattarsi alla nuova visione del suo corpo e della sua sessualità:• Monitoraggio del dolore e delle sensazioni della paziente dopo l’operazione;• Riappropriazione del corpo e della vita femminile;• Riappropriazione del rapporto sessuale e del piacere;• Supporto durante il lungo viaggio che sta intraprendendo per il processo di ricostruzione e guarigione;• Implementazione di una procedura più approfondita per la guarigione psicologica;• Adattamento ed evoluzione del percorso di guarigione, sia fisico che psicologico;• Proposta di attività diversificate adatte alla paziente, che consentano una rinnovata fiducia negli altri, in sé stessa e nel proprio corpo (teatro, massaggio terapeutico, gruppi di sostegno, sport, musica, scrittura, ecc.).Coinvolgimento legale nella difesa delle donne e tentativo di proteggere i loro dirittiAffinché una donna che è stata vittima di MGF possa riprendersi dal suo trauma, deve ottenere un senso di giustizia. Ciò richiede l’uso di procedure legali. Queste consentono a coloro che desiderano agire in giudizio di ottenere la punizione per gli autori di tali reati, quando possibile e / o ottenere almeno un livello di riconoscimento e risarcimento del danno subito.Per quanto riguarda il sistema legale, esistono diverse possibilità per punire gli autori di MGF. Di solito dipendono dalla persona che effettua la richiesta (minorenne, adulto, immigrato) e anche da dove è stata commessa la MGF (Francia, paese dell’UE o paese del terzo mondo).Le MGF sono un crimine per il quale è competente la “Cour d’Assises” francese.In Francia, grazie al lavoro di diverse associazioni iniziato alla fine degli anni ‘70, la sentenza emessa dalla camera penale della Cour de Cassation francese il 20 agosto 1983 riconosce la 69Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
natura criminale delle MGF. Essa afferma che la rimozione del clitoride è effettivamente una mutilazione ai sensi del Codice penale francese. La MGF è quindi un reato che rientra nella giurisdizione della Cour d’Assises.Se non esiste una disposizione specifica che condanni o punisca l’escissione in sé, questa pratica rientra negli articoli relativi alla violenza intenzionale.Queste azioni sono considerate mutilazioni volontarie / intenzionali. Le sanzioni per l’autore della mutilazione e per la persona o le persone responsabili della mutilazione del minore sono definite dal codice penale:• Articolo 222-9 del codice penale: questo articolo tratta i casi che comportano violenza con conseguente mutilazione o invalidità permanente, che sono puniti con una pena detentiva di 10 anni e una multa di 150.000 euro.• L’articolo 222-10 del codice penale aumenta la pena a una pena detentiva di 15 anni se la mutilazione è perpetrata su una minore di età inferiore ai 15 anni. Lo stesso articolo stabilisce che la pena subita è aumentata a una pena detentiva di 20 anni quando il reato è commesso nei confronti di un minore di età inferiore a 15 anni da un familiare legittimo, naturale o adottivo o da qualsiasi altra persona che abbia autorità sul minore.• Articolo 222-7 del codice penale: questo articolo tratta i casi di violenza che hanno portato alla morte senza l’intenzione di darla. Queste azioni sono punite con una pena detentiva di 15 anni.• L’articolo 222-8 del codice penale aumenta la pena a 20 anni di reclusione quando riguarda una minore di età inferiore ai 15 anni. Lo stesso articolo prevede la pena di 30 anni di reclusione se il fatto è stato commesso da un familiare o da qualsiasi persona che esercita l’autorità sul minore.• Articolo 222-1 del codice penale: questo articolo tratta casi di tortura o atti di barbarie che sono punibili con 15 anni di reclusione.• L’articolo 222-3 prevede una pena di 20 anni di reclusione se il reato è stato commesso contro una minore di età inferiore ai 15 anni. La pena inflitta è aumentata a 30 anni di reclusione dallo stesso articolo quando il reato è commesso su una minore di età inferiore a 15 anni da un familiare, naturale o adottivo o da qualsiasi altro soggetto avente autorità sulla minore.Per quanto riguarda le MGF, l’autore di qualsiasi tentato crimine è soggetto alla stessa punizione dell’autore di un crimine riuscito.La MGF come reato rientra nella giurisdizione del tribunale penale.La legge 5 agosto 2013 ha introdotto due nuovi reati, attraverso gli articoli 227-24-1 del codice penale, punibili con 5 anni di reclusione e 75.000 euro di multa. Questi reati sono i seguenti:• “L’atto di fare offerte o promesse a una minore, o offrirle doni, regali o qualsiasi vantaggio, o usare pressioni o costrizioni di qualsiasi tipo contro di lei, in modo che si sottometta a una mutilazione sessuale è punibile, quando questa mutilazione non è stata effettuata.”• “L’atto di incitare direttamente gli altri, con uno dei mezzi indicati nel primo paragrafo, a commettere mutilazioni sessuali su una minore, quando questa mutilazione non è stata eseguita”.MGF perpetrate all’estero.La legge francese si applica anche quando la mutilazione è commessa all’estero, secondo il principio di “extraterritorialità”.La legge francese è applicabile a qualsiasi persona (maggiorenne) che vive nel territorio nazionale, ma anche all’estero. In questo caso, l’autore, francese o straniero, può essere perseguito in Francia, a condizione che la vittima sia di nazionalità francese (art. 113-7 del codice penale) o, se straniera, a condizione che risieda abitualmente in Francia (art. 222-16-2 del codice penale).In Francia, la legge protegge tutti i bambini che vivono nel suo territorio, indipendentemente dalla loro nazionalità o origine.L’articolo 222-16-2 è stato incluso nel codice penale dalla legge del 4 aprile 2006. Si applica a qualsiasi minore di nazionalità straniera che risiede 70Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
abitualmente in Francia e che è vittima di mutilazioni sessuali all’estero. In questo caso, è prevista un’eccezione all’articolo 113-8 del codice penale: una denuncia della vittima, una denuncia ufficiale da parte dell’autorità del paese in cui sono stati commessi gli atti o una denuncia dei genitori NON sono richieste per un’azione penale a carico della Procura della Repubblica.I genitori (ma va precisato che potrebbe essere, di fatto, qualsiasi persona) possono essere perseguiti anche come complici ai sensi dell’articolo 121-7 comma 1 del codice penale se la mutilazione è stata praticata in territorio francese o all’estero, a condizione che la vittima è di nazionalità francese (art. 113-7 cp) o, se straniera, purché abitualmente risieda in Francia (artt. 222-16-2 cp). Secondo le disposizioni dell’articolo 121-6, i complici devono affrontare la stessa pena dell’autore. Inoltre, i genitori possono anche essere perseguiti come complici quando la mutilazione è stata commessa all’estero alle condizioni restrittive dell’articolo 113-5 del codice penale. Inoltre, l’invio della propria figlia nel paese di origine dei genitori, al fine di ottenerla, è considerato un atto di complicità. Questo atto espone i responsabili a procedimenti legali in Francia.Va anche notato che, secondo la legge francese, il motivo, vale a dire le ragioni personali per fare qualcosa, non ha influenza (dal punto di vista legale) né sull’esistenza o sulla natura intenzionale del reato, né sulla la sua qualificazione. Pertanto, gli argomenti che affermano che l’escissione è stata commessa a causa dell’esistenza di un’usanza africana non sono accettati.Azione penale per mancata assistenza a una persona in pericolo: i professionisti sociali o medico-sociali, nonché gli insegnanti, devono fornire assistenza e protezione a qualsiasi bambino in pericolo. Più in generale, questo obbligo si applica a tutti i cittadini. È quindi loro dovere segnalare qualsiasi rischio di MGF che potrebbero incontrare.Nel caso in cui scelgano di non denunciare un caso, possono essere perseguiti per non aver assistito una persona in pericolo e / o per non aver denunciato un reato. L’articolo 223-6 del codice penale prevede due reati di mancata assistenza di una persona in pericolo: “Chiunque possa impedire con la sua azione immediata, senza rischio per sé o per terzi, un delitto o un delitto contro l’integrità fisica di una persona e che volontariamente si astenga dal farlo, sarà punito con 5 anni di reclusione e una multa di 75.000 euro. Le stesse sanzioni saranno inflitte a chi si astiene volontariamente dal prestare assistenza ad una persona in pericolo quando, senza rischi per sé o per terzi, avrebbe potuto assistere la vittima sia con la propria azione sia chiamando per assistenza.”Per quanto riguarda la mancata denuncia, i professionisti possono essere perseguiti per mancata assistenza a persone in pericolo se, pur essendo a conoscenza dell’imminenza di una MGF, non hanno contattato le autorità preposte alla protezione dell’infanzia, sia essa amministrativa (Social Welfare for Children) o giudiziario (Pubblico Ministero).Quando una minore è stata appena mutilata, i professionisti devono, allo stesso modo, fare riferimento alle stesse autorità.In linea di principio, ai professionisti è vietato divulgare informazioni riservate (previsto dall’articolo 226-13 del codice penale, che prevede una pena di 1 anno di reclusione e una multa di 15.000 euro). Tuttavia, ci sono alcune eccezioni a questo articolo:• l’articolo 226-14 del codice penale autorizza i professionisti “ad informare le autorità giudiziarie, mediche o amministrative di ogni privazione o maltrattamento di cui siano venuti a conoscenza. Ciò include tutti i casi di aggressione o mutilazione genitale di cui sono venuti a conoscenza e che sono stati inflitti a un minore o a una persona che non è in grado di proteggersi a causa della sua età o incapacità fisica o mentale”.• Lo stesso articolo autorizza “il medico o qualsiasi altro operatore sanitario che, con il consenso della vittima, decida di rivelare informazioni relative a minori in pericolo o a rischio di essere in pericolo, o informazioni 71Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
relative al maltrattamento o alla privazione rilevato, fisicamente o mentalmente, nell’esercizio della sua professione e che gli consente di supporre che sia stata commessa violenza fisica, sessuale o psicologica di qualsiasi tipo. Quando la vittima è una minore o una persona che non è in grado di tutelare a causa della loro età o di un’incapacità fisica o mentale, il loro consenso non è ritenuto necessario”.Di conseguenza, il segreto professionale non può essere invocato quando una minore è minacciata di escissione.• L’articolo 434-1 del codice penale è un articolo generale, che prevede una pena di 3 anni di reclusione e una multa di 45.000 euro. Si applica a chiunque non denunci alle autorità un reato su minore, quando gli effetti di tale reato avrebbero potuto essere prevenuti o limitati.• Articolo 434-3 del codice penale: questo articolo riguarda una pena di 3 anni di reclusione e una multa di 45.000 euro per tutti coloro che sono venuti a conoscenza di privazioni, maltrattamenti o aggressioni o aggressioni sessuali inflitte a un minore o una persona che non è in grado di proteggersi a causa della sua età, malattia, infermità, menomazione fisica o mentale o stato di gravidanza e ha scelto di non informare le autorità.• Articolo 434-5 del codice penale: questo articolo riguarda una pena di 3 anni di reclusione e una multa di 45.000 euro per chiunque inciti la vittima di un reato o di un reato a non sporgere denuncia o a ritirare una denuncia precedente.La stessa minorenne può richiedere una misura cautelare al giudice dei minori presso l’Alta Corte del suo luogo di residenza, senza il consenso dei suoi genitori. Può anche chiamare il 119 (numero di telefono di Allo Enfance Maltraitée) o contattare un’associazione che l’accompagnerà e fornirà l’aiuto di un avvocato (gratuito per i bambini).Per quanto riguarda i medici: l’articolo R4127-4 del codice della sanità pubblica e l’articolo 226-13 del codice penale impongono il segreto professionale ai medici. Il medico è tenuto anche al segreto professionale nei confronti dei genitori di una minore. Esistono eccezioni a questo principio:• Il Codice di Etica Medica afferma che “Il medico deve essere il difensore del minore quando ritiene che l’interesse della sua salute sia erroneamente compreso o mal preservato da coloro che le circondano.” (Articolo 43) Questa regola è prevista in articolo R4127-43 del codice della sanità pubblica. “Quando un medico percepisce che una persona per conto di cui è chiamato è vittima di maltrattamenti o privazioni, deve utilizzare tutti i mezzi appropriati per proteggerla esercitando prudenza e circospezione.”Nel caso di una minore o di una persona che non è in grado di tutelarsi a causa della sua età o del suo stato fisico o mentale, il medico deve allertare le autorità giudiziarie o amministrative, salvo circostanze molto specifiche che “apprezzerà in coscienza” (Articolo 44). Questa regola è inclusa nell’articolo R4127-44 del codice della sanità pubblica.A livello nazionale, esiste un servizio di hotline gratuito per segnalare casi di bambini a rischio. Se sono in difficoltà, questi bambini possono invocare di loro spontanea volontà. Questo servizio è disponibile anche per i minori minacciati di matrimonio forzato (Numero per “Allo Enfance Maltraitée” 119). Questo numero è disponibile per i bambini 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana.Da notare che quando la ragazza è minorenne, e ancor di più quando è minorenne al di sotto dei 15 anni, è dovere degli adulti, e più in particolare dei professionisti educativi, sociali e medico-sociali, tutelarla. dai pericoli e dalla violenza che poteva sopportare. Per questo motivo, è imperativo riferire la situazione di MGF o qualsiasi rischio di MGF agli istituti di protezione dei minori.Per ulteriori informazioni sulla protezione giuridica nazionale e internazionale per le donne vittime di MGF, vedere il Modulo IV.72Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Dalla prima visita all’operazione: la complementarità dei professionistiCirca il primo contatto e l’adozione di un monitoraggio adeguato ed efficienteIl primo contatto con una donna sopravvissuta a MGF costituisce l’occasione per predisporre una traccia di follow-up, che verrà utilizzato da tutti i professionisti sanitari e legali che saranno coinvolti nel caso della paziente. Questo primo contatto permette anche di conoscere la paziente, di iniziare con cautela ad affrontare la questione delle MGF con lei e di provare a mostrare alla paziente che ora ha qualcuno con cui confidarsi su tale questione.Il primo contatto costituisce quindi l’avvio del discorso della paziente; ma bisogna tenere presente che questo primo contatto deve essere adattato alla sua sensibilità, alla sua comprensione della materia e alla sua età.Pertanto, le schede di monitoraggio dovrebbero essere suddivise in due categorie, una tabella di marcia per le minori e una per le adulte. Entrambe includeranno ovviamente quadri comuni, ma anche quadri diversi per pazienti minorenni, perché le MGF non possono essere affrontate allo stesso modo con una minore. Le procedure messe in atto per minori dovranno dunque essere diverse.Il primo colloquio è quindi cruciale quando si tratta di avviare una discussione sulle MGF con la paziente, ma anche quando si tratta di dare una prima occhiata alla sua personalità e identificare correttamente i professionisti che dovrebbero essere scelti per continuare il trattamento.Idealmente, questo colloquio dovrebbe essere l’occasione per iniziare a costruire un rapporto di fiducia con la paziente, o almeno per aiutarla a iniziare a prendere coscienza dei passaggi che seguiranno. Il primo colloquio dovrebbe aiutarla a farsi un’idea chiara delle aspettative che può avere e delle possibilità che le verranno offerte nel medio e lungo termine.Il primo colloquio dovrebbe anche essere, quando possibile, l’occasione per valutare se il paziente può e vuole scegliere il percorso della ricostruzione chirurgica. In tal caso, dovrebbero essere affrontate le fasi della ricostruzione e la realtà delle operazioni chirurgiche.Durante il primo colloquio dovrebbero essere seguiti i seguenti passaggi generali, ma devono sempre essere adattati alla paziente:• Incontro con la paziente;• Stabilire una comunicazione con la paziente e ottenere una descrizione della sua storia e del suo viaggio;• Porre delicatamente domande volte a fornire / ottenere una panoramica delle MGF e valutare la sensibilità e la comprensione del paziente di fronte a questo argomento:m La paziente sa di essere stata sottoposta a MGF? In caso contrario, spiegale che un appuntamento ginecologico lo verificherà.m Se la paziente sa di aver sofferto di MGF, porre domande sui ricordi che ha dell’evento (verificare sempre che possa parlarne e che non la disturbi troppo, altrimenti lasciare questo passaggio al prossimo appuntamento).m Identificare le persone che circondano la paziente: scoprire di chi ci si può fidare tra di loro, chi la sosterrà e se, al contrario, ci sono altri che cercheranno di dissuaderla dall’ottenere cure o interferiranno con il suo processo di guarigione. Cercare di rilevare se esiste un rischio per un’altra persona intorno alla paziente (figlia, sorella, nipote, nipote, amica, ecc.).m Cercare di individuare gli autori della mutilazione e accertarsi del tipo di legame con la paziente (seè 73Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
ancora in contatto con loro).m Cercare di identificare il tipo di mutilazione: questo dovrebbe essere identificato a seconda del paese in cui è stata praticata.m Cercare di avviare discussioni sulla comprensione delle MGF da parte della paziente: sa cosa comporta, identificare i dolori e i problemi che le provoca o le ha causato, se ha un’idea delle conseguenze psicologiche che potrebbe avere, ecc.m Se possibile, presentarle le varie possibilità di trattamento che vengono offerte, dal punto di vista legale medico, psicologico, cercare di accertare se è a conoscenza della ricostruzione chirurgica e se vuole avviare una procedura.m Fornire spiegazioni sul piano sanitario generale e menzionare l’elenco di tutti i diversi professionisti che vedrà o potrà consultare.m Spiegare di quali altri regimi di aiuto può beneficiare riguardo alle sue condizioni di vita. In particolare, nel contesto di persone in cerca di asilo, o in cerca di alloggio, reindirizzare il paziente ai servizi competenti e quindi monitorare lo stato di avanzamento delle procedure che sono state implementate o che devono essere implementate.L’approccio medico alla questione delle MGF e l’istituzione di cure adeguateSupporto quando si tratta di un minore che ha subito mutilazioni sessualiPromemoria: qualsiasi accertamento di MGF in un minore deve essere segnalato al pubblico ministero. La mancata denuncia di tale mutilazione costituisce reato di “mancata denuncia di un reato” (vedi modulo IV).La segnalazione del reato aiuta anche a proteggere altre potenziali sorelle tra i fratelli.Al fine di ottenere una valutazione medica delle MGF, si consiglia di indirizzare la minore a:• Un reparto di chirurgia pediatrica o una squadra multidisciplinare esperta nella gestione delle MGF• Un servizio pediatrico.Non esitare a:• Contattare i medici delle associazioni specializzate• Informare la minore della presenza, in ogni scuola francese, di un’infermiera del dipartimento dell’educazione e invitarla a parlare con questo professionista del suo caso, se necessarioLa squadra e il servizio multidisciplinare valuteranno la situazione, le sue cause e le conseguenze.L’obiettivo principale è fornire un follow-up alla bambina (diagnosi e gestione precoce delle complicanze).Si consiglia:• Che il servizio specializzato e il medico che cura la bambina lavorino insieme;• Di offrire un monitoraggio psicologico, basato sulle ultime scoperte nel campo della psichiatria infantile.Come si dovrebbe reagire quando una minore è stata esposta a MGF?Evidenziare l’atto di coraggio e fiducia rappresentato dalla rivelazione del suo caso di mutilazione, ad esempio, è altamente raccomandato.Per dire: “Hai fatto bene a venire a parlarmi”, “Questo è vietato in Francia”, “È il tuo corpo, nessuno ha il diritto di farti del male”, “Nessuno è autorizzato a commettere un simile atto di violenza contro tu, né in Francia, né in altri paesi” , “Se vuoi, puoi tornare da me per parlarne”.Si raccomanda inoltre di avvertire il minore che il medico ha l’obbligo legale di informare le autorità.Si consiglia di NON usare le seguenti frasi: “Non importa”, “Manterrò il tuo segreto”, “Non lo dirò a nessuno, rimarrà tra me e te”, “Andrà tutto bene”, “Il tuo i genitori sono barbari”.74Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Supporto quando si ha a che fare con una donna adulta che ha subito MGF:Si consiglia di dedicare del tempo a parlare con la paziente al fine di comprendere appieno i suoi desideri e bisogni. L’obiettivo finale è quello di poterle offrire, qualora lo desideri, cure multidisciplinari (ginecologiche, urologiche, ostetriche, chirurgiche, psicologiche, sessuali, sociali).Esistono diverse possibilità:• È possibile fissare un nuovo appuntamento medico per incontrare nuovamente la paziente e proseguire il dialogo avviato, se lo desidera;• Il monitoraggio ginecologico può essere ottenuto attraverso unità di ostetricia, chirurgia e ginecologia medico-psicosociale per il trattamento multidisciplinare;• Può essere organizzata l’assistenza psicologica;• Può essere organizzato un monitoraggio sessuologico, al fine di valutare le ripercussioni della mutilazione sulla sua sessualità e le conseguenze sul desiderio e sul piacere sessuale;• È possibile contattare un’associazione o un’istituzione che organizza gruppi di discussione attorno a queste domande.Si raccomanda inoltre di valutare il più rapidamente possibile il rischio potenziale di MGF per le figlie della paziente.Una donna può occasionalmente riferire di avere figlie adulte che hanno subito MGF. In tal caso, le figlie dovrebbero essere incoraggiate a prenotare una consultazione indipendente.Supporto quando si tratta di una donna incinta:Qualsiasi donna incinta che abbia subito MGF dovrebbe essere rassicurata sulla possibilità che la gravidanza e il parto possano avvenire senza complicazioni, a condizione che sia attuato un adeguato monitoraggio ostetrico.Si raccomanda vivamente di monitorare qualsiasi donna con mutilazioni genitali a partire dall’inizio del secondo trimestre di gravidanza. Molte donne incinte presentano un rischio maggiore di infezioni del tratto urinario, anemia da carenza di ferro, ecc.La deinfibulazione può essere eseguita durante la gravidanza, o durante il travaglio appena prima del parto, o durante l’intervento chirurgico di un taglio cesareo.I principi guida che verranno seguiti durante la fase del parto di una paziente con mutilazioni genitali devono essere discussi e pianificati già dalle prime visite prenatali, al fine di preparare pienamente la donna e coloro che le stanno intorno.Per evitare che la donna mutilata debba ripetere la sua storia più e più volte, è necessario fare tutto il possibile affinché il maggior numero di informazioni possibili sia annotato e disponibile nella sua cartella.Durante il monitoraggio ostetrico, la paziente deve essere informato:• Che non avrà necessariamente un taglio cesareo o un’episiotomia• Che in caso di disinfibulazione non verrà eseguita la reinfibulazione, in quanto è severamente vietata in Francia.Gestione delle MGF da parte degli operatori sanitari di base:la donna e le persone intorno a lei dovrebbero essere informate che la reinfibulazione è totalmente illegale.Gestione chirurgica:L’operazione di riparazione del clitoride è considerata un atto di chirurgia riparativa e non di semplice chirurgia estetica. È quindi coperto dal sistema sanitario.Va sottolineato che la cura di una donna sessualmente mutilata non può essere ridotta alla semplice ricostruzione del clitoride.Si raccomanda vivamente che l’intervento chirurgico di riparazione del clitoride sia accompagnato da cure 75Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
psicologiche e sessuologiche.Le lesioni che possono essere trattate chirurgicamente sono, ad esempio:• Per qualsiasi tipo di mutilazione: monconi delle piccole labbra, neuromi del nervo dorsale del clitoride, cisti di inclusione epidermica, cicatrici cheloidi• Per MGF di tipo II e III: occlusione della vagina tramite sclerosi vulvare• Per MGF di tipo III: infibulazioni.• Per MGF di tipo III e IV: complicanze urinarie (ad esempio, stenosi dell’uretra).Supporto psicologico, un passaggio essenziale Il supporto psicologico è un potente strumento per la ricostruzione dell’identità delle donne vittime di MGF. Per comprendere quanto sia essenziale questa fase psicologica, è molto importante individuare i rischi legati all’impatto delle MGF sulla psiche e sul rapporto della paziente con la propria vita.Rischi per il funzionamento sessuale:• Dispareunia (rapporti dolorosi). Il rischio di dispareunia è maggiore per la MGF di tipo III rispetto ai tipi I e II;• Diminuzione della soddisfazione sessuale;• Diminuzione del desiderio e dell’eccitazione;• Diminuzione della lubrificazione durante il rapporto;• Diminuzione della frequenza degli orgasmi o anorgasmia;Per molte ragazze e donne, sottoporsi a MGF può essere un’esperienza traumatica che lascerà segni psicologici duraturi e porterà a molti problemi di salute mentale.Le conseguenze sessuali della MGF includono:• Dispareunia, che può verificarsi a causa del restringimento vaginale o della presenza di una cicatrice dolorosa (rischio relativo: 1,53, 95%; CI: 1,20-1,97);• Sono state segnalate apareunia e lacerazioni vulvovaginali durante il rapporto (livello di evidenza 2+);• La rimozione di tessuti sessuali sensibili come il clitoride o le piccole labbra può portare ad una diminuzione delle sensazioni sessuali;• Le cicatrici sul clitoride possono essere dolorose;• Una diminuzione del desiderio e dell’eccitazione;• Una riduzione della frequenza degli orgasmi o dell’anorgasmia;• Una diminuzione della lubrificazione e della soddisfazione sessuale (livello di evidenza 2+).Le donne che hanno subito MGF spesso esprimono un sentimento di “vergogna per essere diverse”.Questi sentimenti di vergogna si traducono in una maggiore vulnerabilità quando si incontrano con le équipe di maternità. Queste donne tendono anche a raccontare di aver avuto esperienze negative quando accedono per la prima volta ai servizi di assistenza.Inoltre, i disturbi di natura sessuale sono la ragione principale per cui le donne mutilate finiscono per consultare un ginecologo.Se l’apertura vulvare è stata ridotta a causa dell’infibulazione o della presenza di un neuroma, i rapporti sessuali di solito causano un forte dolore.Il trauma può essere spiegato dal fatto che le pratiche violente continuano dopo la mutilazione genitale iniziale.In realtà, la MGF non si ferma subito dopo il taglio. Questo primo atto porta ad una valanga di altre pratiche dolorose che amplificano le sofferenze per la donna. Nel suo paese d’origine, la donna infibulata deve essere 76Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
“aperta” dal marito la prima notte di nozze. Per fare questo, userà un oggetto appuntito o il suo stesso sesso; quest’ultima pratica è considerata una prova della sua virilità. Alcuni mariti intervistati hanno affermato di essere stati traumatizzati quando hanno fatto soffrire le loro mogli in questa occasione.In alcuni casi, una matrona viene incaricata di eseguire l’incisione. A volte, un rapporto sessuale completo può avere successo solo dopo molti tentativi falliti. Alcune donne concepiscono senza essere state penetrate. I rapporti anali sono frequenti.La difficoltà nell’avere un’esperienza sessuale soddisfacente è una fonte di tensione all’interno della coppia. Può avere un impatto significativo sulla vita coniugale.Dopo l’atto di MGF, le conseguenze sessuali sono numerose. La lesione del clitoride, o la rimozione parziale o totale del clitoride, porta inevitabilmente a una compromissione della sensibilità sessuale. La mancanza o l’assenza di stimolazione sessuale, necessaria per raggiungere l’orgasmo, si traduce in un deficit sessuale per la donna.Le principali conseguenze, quando si parla di sessualità, sono:• Un dolore permanente legato ai neuromi;• Una dispareunia correlata a riorganizzazioni cicatriziali;• L’impossibilità di rapporti sessuali, quando questi cambiamenti sono particolarmente importanti e hanno provocato tessuto cicatriziale (cosa che spesso accade a seguito di parti traumatiche).Un’evoluzione verso il vaginismo, i disturbi del desiderio (desiderio ipoattivo e persino anafrodisia) o l’avversione sessuale è sempre possibile, anche nel contesto delle comunità in cui si suppone che la mutilazione sia ben accettata. I disturbi dell’orgasmo sono comuni, come già accennato. Le donne mutilate possono quindi essere gravemente penalizzate in termini di sessualità.Insieme alle conseguenze sessuali, ci sono conseguenze psicotraumatiche generali. I rischi psicologici sono:• Disturbo post-traumatico da stress (PTSD)• Disturbi d’ansia• Depressione.• Dopo aver sofferto di MGF, le donne possono avere problemi sessuali, psicologici e fisiologici ricorrenti.La MGF può essere estremamente traumatica e avere un impatto sulla vita complessiva delle donne.Vi è una crescente consapevolezza del fatto che la MGF ha gravi conseguenze psicologiche e causa problemi di salute mentale, oltre a disturbi di dipendenza da alcol e droghe.Le giovani donne hanno anche riferito di aver sentito di essere state tradite dai genitori e hanno menzionato sentimenti di incompletezza, rimpianto e rabbia.La ricerca condotta nelle comunità colpite da MGF in Africa ha dimostrato che:• Le donne che hanno subito MGF hanno un livello di stress post-traumatico identico a quello degli adulti che hanno subito abusi sessuali durante l’infanzia;• La maggior parte delle donne (80%) soffre di disturbi d’ansia.Per una ragazza o una donna, il fatto che la MGF sia accettata nelle loro comunità e nella loro cultura di origine non le protegge dallo sviluppo di stress post-traumatico o altri disturbi psichiatrici come:• Flashback;• Ansia generalizzata;• Disturbi legati a uno stato di stress post-traumatico.Ci sono prove di un legame tra le MGF e l’aumento della violenza domestica in Africa. Finora non è stato segnalato un corrispondente aumento della violenza in Europa o nel Regno Unito.In generale va notato che tra tutte le conseguenze psicologiche della MGF, la bambina o l’adolescente che è stata sottoposta a MGF sotto costrizione (nella maggior parte dei casi senza alcun preavviso) sperimenta un profondo sentimento di incomprensione e impotenza, qualunque sia il tipo di MGF subita.77Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Le conseguenze psicologiche della mutilazione genitale sono frequenti:• Si osservano spesso disturbi come nevrosi, ansia, depressione, astinenza e perdita di autostima.• Le donne che hanno subito mutilazioni genitali presentano un aumentato rischio di sviluppare malattie psicosomatiche o addirittura problemi psichiatrici. Questa situazione ha ripercussioni sulla loro vita coniugale.• Alcune vittime soffrono di disturbo da stress post-traumatico (PTSD).Reazioni psicologiche simili si verificano solitamente nelle vittime sottoposte a un evento traumatico che comporta un rischio di morte o lesioni gravi. Le vittime di PTSD sperimentano la ricorrenza dell’evento traumatico, sotto forma di incubi o frequenti reminiscenze da svegli, poiché i loro corpi sono segnati da un’amputazione che durerà per tutta la vita.Uno studio in Senegal ha mostrato che il 30% delle donne mutilate che sono state valutate aveva PTSD con perdita di memoria e che l’80% aveva flashback (reminiscenze) della loro escissione.Queste donne soffrono anche di un aumento delle infezioni genitali e urinarie, un deterioramento della loro vita sessuale (con frequenti angosce all’inizio della loro attività sessuale, insoddisfazione, dispareunia e frigidità) e una sensazione generale di disagio.Le complicazioni psicologiche sono ancora più gravi quando le mutilazioni sono state eseguite in ritardo nella vita delle donne. Si può osservare quanto segue:• Problemi comportamentali;• Ansia;• Depressione;• Irritabilità cronica;• Percezione di un’amputazione della loro integrità corporea;• Sensazione di essere diversa dalle altre donne, nei confronti degli uomini. Le donne hanno paura che gli uomini dicano “Non sei normale”.Le MGF possono essere considerate come una “vittimizzazione”, cioè come eventi o atti che hanno creato un trauma, qualunque sia la loro gravità oggettiva.Nella maggior parte dei casi, l’escissione viene vissuta in uno stato di terrore e shock mentale. La persona viene proiettata, annullata, reificata (considerato come un oggetto), il che significa che può provare una sensazione di annullamento / annientamento di sé stessa.L’invasione e mutilazione del suo corpo può provocare uno shock intenso. La donna diventa incapace di dare un senso all’evento a livello psicologico e incapace di attribuire un significato all’inanità dell’evento.La vittima svilupperà, in alcuni casi, uno stato mentale permanente strutturato attorno a sintomi ripetitivi (rievocazioni allucinatorie, ruminazione mentale, incubi, ecc.). Questo stato è chiamato nevrosi traumatica.In questo caso, il soggetto viene riportato involontariamente alla scena traumatica che non poteva controllare nella vita reale e rivive la scena.Inoltre, possono comparire anche una serie di cosiddetti sintomi “non specifici”: astenia (fisica, mentale e sessuale), ansia, fobie elettive, crisi isteriche, protezione o verifica o anche rituali di evocazione.Sono possibili anche sintomi psicosomatici come mal di testa e dolori vari. A seconda della tolleranza del soggetto, gli effetti patogeni di questa “lesione” saranno più o meno importanti, così come la loro durata sarà variabile. La storia singolare della donna e gli elementi soggettivi, culturali, rituali e antropologici che circondano la sua vita giocano un ruolo importante nel modo in cui la vittima interpreterà l’evento e nel modo in cui sarà elaborato mentalmente. Quando il punto di vista individuale è ritenuto più importante di quello collettivo, come di solito accade nelle società occidentali, si può presumere che le possibili conseguenze della mutilazione non avranno lo stesso impatto.78Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
La donna mutilata è considerata “diversa” nelle società occidentali, mentre nei paesi che abitualmente eseguono mutilazioni genitali, la donna non mutilata è quella che sarà ostracizzata. È in gioco la questione dell’appartenenza a un gruppo di riferimento e questo aspetto è evidente in molte rappresentazioni e storie individuali di escissione.In alcuni casi, la vittima sperimenterà di volta in volta una nuova ondata di esperienza e sintomatologia traumatica, soprattutto a seguito di eventi (anche minori) che le ricordano l’evento traumatico iniziale. La gravidanza e il parto costituiscono momenti di particolare vulnerabilità. La gravidanza e il parto coinvolgono direttamente la parte del corpo che era stata precedentemente aggredita. Allo stesso modo, qualsiasi aggressione violenta su una donna sessualmente mutilata, in particolare un’aggressione sessuale, può “risvegliare” il trauma che era stato precedentemente soppresso.L’alterazione della personalità può essere profonda e di vasta portata, sfidando allo stesso tempo il rapporto del soggetto con il mondo, con gli altri, con i suoi parenti e con sé stessa. Ciò è particolarmente vero per i suoi rapporti con la madre, il padre, con gli uomini, ma anche ogni volta che la situazione è legata ad aspetti che coinvolgono la sessualità, la maternità, la femminilità. Tutte queste relazioni possono diventare particolarmente complesse e persino patologiche. In alcuni casi clinici, il legame è stato chiaramente stabilito tra la relazione problematica con gli altri e l’esperienza traumatica della mutilazione. Alcuni soggetti potranno, però, sfuggire agli spasimi di un destino così tragico e si dimostreranno capaci di non essere “spazzati via” dal trauma. Il termine usato per descrivere questa capacità è resilienza.Di fronte allo stesso evento, non tutti i soggetti saranno “colpiti” nello stesso modo e non reagiranno in modo identico, qualunque sia la realtà oggettiva, l’età in cui è avvenuta la mutilazione o la gravità dei fatti. Non tutte le donne mutilate svilupperanno sintomi post-traumatici o nevrosi. È importante notare che c’è un’ampia variabilità individuale nell’assimilazione psichica e fisica di ciò che, dal punto di vista culturale della “civiltà occidentale”, è necessariamente considerato come un trauma.In conclusione, la MGF può avere molte gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale, sia a breve termine che per tutta la vita della donna. È quindi essenziale che il percorso di ricostruzione di queste donne sia accompagnato da un monitoraggio psicologico adeguato e di lungo termine; la guarigione mentale è spesso un processo molto più lungo e complesso della guarigione fisica, in caso di intervento chirurgico.79Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Capitolo II: Le fasi della chirurgia ricostruttiva e cosa ci si può aspettare da essaLe condizioni di preparazione per l’operazione e la comprensione del dolorePreparazione pre-operatoriaL’operazione di riparazione è un’opzione che deve essere discussa con le donne vittime di MGF, può essere offerta, ma non deve mai essere imposta. I medici non dovrebbero mai insistere su questa possibilità e fingere che, affinché la paziente riacquisti il sé precedente, debba necessariamente sottoporsi a questa operazione. Alcune donne vogliono solo “ricostruirsi” psicologicamente al momento dell’intervista conoscitiva e non sono pronte per iniziare un viaggio di riparazione corporea.La riparazione chirurgica è solo uno dei diversi modi a loro disposizione per provare a guarire. Questo è il motivo per cui, prima dell’intervento, è di fondamentale importanza assicurarsi che la paziente si senta pronta per iniziare questo lungo viaggio, soprattutto a livello psicologico.Il monitoraggio psicologico dovrebbe essere già iniziato prima che l’operazione venga discussa. Un piano di cura dovrebbe anche essere già stato attentamente sviluppato da diversi professionisti sanitari (medico curante, chirurgo, ginecologo, infermiere, ecc.), In modo che la paziente sia informata su tutti i dettagli di questa operazione. Una paziente più preparato prima dell’intervento guarirà in modo più efficace.Quando la paziente conosce nel dettaglio le fasi che verranno seguite per l’operazione, e quando è stata messa a conoscenza che il suo percorso e tutte le sue esigenze sono state correttamente identificate dai professionisti medici che la accompagneranno, solo allora verrà fissato un appuntamento in sala operatoria per la chirurgia.La spiegazione dettagliata ed esplicita dell’operazione, presupposto per una migliore comprensione del processo, e quindi migliori condizioni per l’operazioneLa ricostruzione del clitoride, nota anche come trasposizione del clitoride o clitoroplastica, viene eseguita in anestesia generale o locale. Non esiste una chiara raccomandazione o evidenza per la profilassi antibiotica chirurgica. La tecnica chirurgica è stata descritta da Thabet nel 2003, Foldès nel 2004 e altri autori più recentemente, con leggere modifiche, come la sutura neo-glande. Questa ricostruzione viene eseguita nei casi di dolore clitorideo cronico, dispareunia clitoridea o per motivi di identità e immagine corporea. Il motivo principale addotto dalle pazienti per la richiesta di intervento chirurgico è il desiderio di sentirsi una “donna intera e riabilitata”; la seconda ragione è il desiderio di migliorare il funzionamento sessuale.La ricostruzione o trasposizione del clitoride prevede la resezione della cicatrice cutanea in prossimità del clitoride asportato, l’isolamento del corpo clitorideo, la sezione del legamento sospensorio del clitoride nel rispetto del peduncolo vascolo-nervoso dell’organo, la resezione del tessuto cicatriziale sottocutaneo che si trova sotto la cute periclitoriale e il riposizionamento di un “neo-glande” in posizione fisiologica e accessibile, seguito dalla potenziale creazione di un prepuzio quando richiesto dalla paziente. Non è necessario posizionare un catetere urinario a permanenza immediatamente dopo l’intervento chirurgico. Si consiglia l’uso di un analgesico di livello 2 e il paziente viene solitamente rimandato a casa il giorno 1.La riepitelizzazione del clitoride e il dolore postoperatorio possono durare fino a tre mesi. Il monitoraggio postoperatorio viene eseguito una volta alla settimana fino all’inizio della guarigione e fino alla diminuzione 80Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
del dolore postoperatorio (di solito circa 1 mese). L’analgesia e il monitoraggio postoperatorio sono particolarmente importanti: il dolore in quest’area può ricordare alla vittima la MGF iniziale e risvegliare sintomi psicopatologici, come può accadere con qualsiasi precedente PTSD.Le complicanze più comuni subito dopo l’operazione sono l’ematoma, l’allentamento delle suture e l’infezione, con percentuali che variano dal 5,33 al 40% a seconda delle revisioni dei casi. La riammissione è richiesta nel 3,7-10% dei casi e la ripetizione dell’intervento chirurgico è necessaria in circa il 4% dei casi. Le complicanze più gravi che sono state osservate sono i cheloidi, l’ipersensibilità del clitoride e la recidiva di un precedente disturbo da stress post-traumatico legato alla MGF a causa del dolore postoperatorio immediato.L’esperienza inizia a dimostrare che, in caso di una richiesta iniziale di ricostruzione del clitoride, se le pazienti beneficiano di cure multidisciplinari (combinando l’identificazione e il trattamento delle comorbidità psicofisiche con l’informazione e l’educazione sessocorporea, e con la terapia sessuologica), alcune abbandonano la loro richiesta iniziale di un intervento chirurgico, perché le loro esigenze sono state alla fine soddisfatte con un trattamento non chirurgico.Le tappe fondamentali e la mappatura dell’operazioneCome per qualsiasi intervento di restauro, la fisiologia e l’anatomia dell’organo della paziente devono essere prima studiate e comprese. Si devono rimuovere le parti danneggiate che causano il dolore alla cicatrice. È quindi necessario trovare ciò che resta della normale anatomia e, con ciò, ricostruire un organo funzionale, il più vicino possibile alla normalità. Le donne spesso chiedono se c’è bisogno di altro, per innestare i tessuti: in realtà non ce n’è bisogno. C’è abbastanza tessuto per ricostruire un normale clitoride. Ci sono più di 10.000 sensori del piacere (corpuscoli di Pacini e Krause) distribuiti tra il glande e il clitoride, che è ben sepolto e raramente toccato dall’escissione. Ci sono anche molti di questi stessi sensori di piacere in tutto l’organo. Si può quindi, nella stragrande maggioranza dei casi, ripristinare le capacità del clitoride.Una volta riparato, l’organo vive e si evolve. Anche le sue interazioni con diverse aree del cervello si evolvono. Non ha senso fingere che la sessualità sia tutta nella testa o tutta negli organi sessuali. I due sono inseparabili. Mettere a repentaglio la testa informando male la persona o ignorando le cose può fare molti danni quando si tratta della capacità della paziente di sentire completamente il suo clitoride. La mutilazione fisica del sesso può anche mutilare psicologicamente una persona, cambiando tutta la sua relazione con il mondo esterno.L’intervento stesso dura tra i 45 minuti e un’ora ed è completamente rimborsato dall’assicurazione sanitaria, nell’ambito della copertura sanitaria universale e dell’AME (assistenza medica francese, supporto medico sponsorizzato dallo stato).La tecnica operatoria viene eseguita in più fasiFase 1: incisione prepuziale. La regione asportata presenta a volte una cicatrice irregolare o addirittura cheloide, le stimmate di un gesto iniziale che è stato eseguito senza asepsi o emostasi. In tal caso, è necessaria una resezione, al fine di scoprire il moncone clitorideo che si trova sotto.Fase 2: sezione del legamento sospensivo e rilascio del ginocchio clitorideo• Il triangolo vulvare deve essere cancellato,• Il ginocchio clitorideo deve quindi essere rilasciato. Questo dovrebbe essere praticato molto vicino al 81Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
periostio. Dovrebbe seguire la biforcazione divergente che porta ai corpi clitoridei (che scendono lungo i rami ischiopubici).Fase 3: rilascio del corpo clitorideoIl rilascio completo si ottiene mediante un’ulteriore dissezione lungo il ramo ischiopubico, liberando gradualmente il corpo clitorideo che misura circa otto centimetri di lunghezza.Fase 4: resezione della cicatriceQuesta fase consiste nell’asportare il tessuto cicatriziale e trovare dietro una sezione sana del corpo cavernoso normalmente innervato e vascolarizzato, in modo da ricostituire un neo-glande funzionale. La sezione trasversale nella zona sana rivela i corpi cavernosi nel rafe medio, il tessuto alveolare sanguina normalmente; la necessità di una buona emostasi è importante.Fase 5: ricostituzione e reimpianto del glande• Preservare il peduncolo dorsale ricostituendo un neo-glande. Questo può essere ottenuto da un punto overlock davanti al clitoride usando vicryl 3/0 e da un punto dietro il clitoride usando vicryl 2/0. Ciò consente il riposizionamento del glande ricostituito nella sua posizione normale.• Suturare i muscoli bulbo-cavernosi con punti semplici usando vicryl 2/0 per evitare qualsiasi elevazione del clitoride. • Chiudere la pelle con semplici punti di sutura separati usando vicryl 2/0 senza drenaggio. • Eseguire un’infiltrazione sottocutanea di anestetico locale (Naropein + clonidine) al fine di gestire il dolore postoperatorio.Altre possibili situazioni: trattamento chirurgico delle MGF di tipo 3 (infibulazione)L’operazione consiste nel resecare la chiusura vulvare su una sonda scanalata, al fine di scoprire, al di sotto, l’ingresso vaginale e il meato urinario e talvolta le piccole labbra e il clitoride quando non sono stati recisi. Se il clitoride è stato tagliato, può essere eseguita una ricostruzione del clitoride secondo la tecnica sopra descritta.La riscoperta sessuale, aspetto fondamentale per lariappropriazione della vita di una donnaRealtà del periodo post-operatorioAssistenza post-operatoria: l’assistenza locale è essenziale per la corretta guarigione della ferita. L’area deve essere pulita con Betadine 2 o 3 volte al giorno, la cicatrice deve essere lasciata all’aria aperta il più possibile (l’attrito è leggermente doloroso durante i primi giorni). Per le prime settimane possono essere prescritti anche antidolorifici e / o farmaci antinfiammatori. La procedura è raramente influenzata da complicazioni mediche, le cui conseguenze sono principalmente edema o contusioni, a volte un ematoma o un’infezione. Si osserva frequentemente un gocciolamento dalla cicatrice o una leggera deviazione dai suoi bordi e il paziente non deve essere preoccupato da questi fenomeni. Se la ferita diventa troppo dolorosa o sembra gonfiata in modo anomalo, può essere presa in considerazione una consultazione di emergenza. Terminato il periodo di guarigione (circa 3 settimane, le suture sono cadute da sole), il chirurgo prescriverà un gel lubrificante per favorire la stimolazione del clitoride, ora visibile, e sollecitare così le terminazioni nervose ora liberate dal tessuto cicatriziale.82Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Come tornare alla vita normale dopo l’operazione, passo dopo passo:Le docce possono essere prese già il giorno dopo la procedura, a condizione che la paziente stia attenta a non strofinare l’area ferita.L’attività professionale può generalmente riprendere dopo una settimana. Una settimana è solitamente la quantità di tempo necessaria affinché i movimenti della vita quotidiana non siano più dolorosi. Per il rapporto sessuale, la paziente deve attendere fino a quando l’area non è più dolorosa. Ciò può richiedere in media dalle 5 alle 8 settimane, o anche di più se la paziente è ancora psicologicamente fragile o troppo stressata all’idea di avere rapporti sessuali. Il monitoraggio psicologico aiuterà ad affrontare le sue preoccupazioni e le consentirà di trovare un approccio più fiducioso nei suoi confronti vita sessuale.Un’attività sportiva può essere ripresa dopo 6-8 settimane, a seconda della guarigione.Le fasi e gli aspetti delle cicatrici: il clitoride può apparire all’inizio molto grande, ma questo è solo il primo stadio. Si sgonfierà rapidamente e tornerà alle dimensioni normali. Il colore sarà insolito: in effetti, il tessuto profondo è stato esternalizzato per ripristinare il clitoride, quindi mantiene il colore delle mucose, in particolare un bel rosa. Non dovrebbe essere coperto, per timore che il clitoride venga nuovamente “sepolto”, il che renderebbe inutile il precedente intervento chirurgico. Il clitoride si coprirà gradualmente di pelle. L’aspetto finale si otterrà in media dopo 6 mesi, ma a volte possono essere necessari più di 2 anni. Allo stesso modo, le sensazioni possono continuare ad evolversi durante la vita del paziente.Per quanto riguarda l’aspetto finale del clitoride ricostruito, questo varia da una donna all’altra.Monitoraggio post-operatorio: i controlli periodici devono essere eseguiti dal chirurgo, che valuterà la corretta guarigione della ferita, generalmente dopo 8 giorni, 3 settimane, 3 mesi e 6 mesi. Alla paziente dovrebbe essere offerta l’opportunità di continuare a partecipare alle riunioni del gruppo di sostegno. È necessario un attento monitoraggio da parte dello psicologo che era già responsabile della paziente affinché il processo di guarigione corporea e psicologica possa continuare.I caregiver e gli psicologi dovrebbero assicurarsi che la paziente comprenda che le fasi della guarigione possono variare da una paziente all’altra. Le fasi stesse sono abbastanza simili, ma la loro durata è molto variabile, così come la reazione del corpo della paziente. Soprattutto, va notato che il livello di accettazione psicologica del paziente varia ampiamente da persona a persona e rimane molto diverso per ogni paziente. La liberazione della parola della paziente e dei suoi interrogativi sessuali, uno stadio della comprensione del corpoDopo l’operazione, il processo di guarigione della paziente attraversa molti scenari di ricovero psicologico e ha bisogno di formare una nuova visione del suo corpo così come del rapporto sessuale. Pertanto, è essenziale che venga effettuato un follow-up psicologico con la paziente, in modo che possa parlare liberamente, dopo l’operazione, dei suoi sentimenti e dei cambiamenti nel suo corpo.Ovviamente, ogni donna reagirà in modo diverso durante questo processo. Non vanno sottovalutate le conseguenze di un’educazione incentrata sulla sottomissione del corpo e sull’impossibilità per la donna di avere il controllo sul proprio corpo e sulla propria vita sessuale. Queste conseguenze non scompariranno rapidamente e potrebbero persino non scomparire mai in alcuni casi. Inoltre, la sua relazione con la sessualità sarà diversa se la paziente ha una relazione o se è single. A seconda dei casi, le fasi della ricostruzione saranno diverse.In effetti, nel contesto della vita di coppia, è assolutamente necessario che il partner comprenda appieno il cambiamento della paziente. Deve supportare la paziente durante il suo percorso di guarigione. La paziente potrebbe dover impiegare molto tempo prima ancora di considerare di avere di nuovo una vita sessuale. Coloro che la circondano, così come i professionisti che la trattano, devono adattarsi alla sua visione e non 83Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
costringerla mai improvvisamente ad avere nuovamente rapporti sessuali. La paziente, se lo desidera, può iniziare a ricostruire la fiducia nel proprio corpo e la vita sessuale, scoprendo prima il proprio corpo e sperimentando il proprio piacere sessuale. Considerando la mutilazione a cui è stata sottoposta, il piacere sessuale e il nuovo clitoride ricostruito saranno sicuramente aspetti a lei sconosciuti, o molto poco conosciuti. Questo nuovo aspetto della sua vita dovrebbe essere affrontato con rispetto e lei dovrebbe essere incoraggiata a conoscerlo. È quindi dovere dello psicologo affrontare questo nuovo aspetto in modo consono a ciò che la paziente è in grado di accettare (o meno). Lo psicologo dovrebbe cercare di accertare ciò in cui spera, per quanto riguarda la sua sessualità (alcuni pazienti potrebbero non volersi soffermare su questo tipo di argomenti) e suggerire che la sessualità dovrebbe quindi essere sempre una scelta e non un obbligo nella sua vita in quanto donna.Dopo l’operazione, la paziente dovrebbe essere incoraggiata a continuare a parlare della sua esperienza chirurgica con donne che hanno vissuto la stessa cosa; si consigliano discussioni di gruppo o l’uso di forum. Il ricovero emotivo può essere ottenuto anche scrivendo le proprie esperienze, o parlando con le persone intorno a lei per istruirle sulle MGF, o supportando altre donne che stanno subendo la ricostruzione chirurgica.Alcune attività si sono rivelate anche molto utili quando si tratta di permettere alla persona di riacquistare la fiducia in sé stessa e riguadagnare la fiducia negli altri. Si possono consigliare attività come lo sport e il teatro, affinché la donna possa riscoprire sé stessa con calma.Possono essere proposti diversi mezzi di ricostruzione psicologica, al fine di consentire un recupero completo e duraturo della paziente. Spetterà allo psicologo scegliere queste possibilità con la paziente e adattarsi ai suoi bisogni e ai cambiamenti che il suo processo di guarigione potrebbe richiedere nel tempo.Follow-up psicologico e medico, per un completo recuperoIl ricovero della paziente dopo l’operazione sarà lungo e dovrà seguire diversi passaggi, se si vuole ottenere una guarigione completa ed efficiente. Il monitoraggio post-operatorio comprende quindi fasi mediche, psicologiche, ma anche legali e sociali.Per questo motivo, la scheda di monitoraggio deve rimanere in uso, anche dopo l’operazione. Ciò consentirà a tutti i professionisti incaricati della paziente di valutare i suoi progressi (o la loro mancanza) e di trattare adeguatamente, in base alle sue nuove reazioni post-operatorie, positive o negative.La ricostruzione della paziente dovrà necessariamente passare attraverso una vasta gamma di fasi e una moltitudine di procedure che coprono vari domini (medico, psicologico, legale), perché il trauma della mutilazione genitale colpisce diversi aspetti della vita di una donna. Viene privata non solo di una parte del corpo, ma anche di una parte della sua vita come donna e come essere umano. Il ricovero va ben oltre gli aspetti fisici, perché il trauma vissuto dalla donna è estremamente profondo e le ha, in un certo senso, privato la possibilità di vivere pienamente e in modo sano.Alcune donne non si rendono nemmeno conto che stanno sviluppando meccanismi di difesa, o comportamenti specifici in risposta al trauma che hanno subito. Pertanto, oltre al supporto medico, un altro aspetto importante della ricostruzione del paziente è il supporto psicologico. È l’unico modo per la paziente di essere in grado di comprendere appieno cosa le è successo, e anche di impegnarsi e parlare di un argomento che spesso è un tabù o, al contrario, considerato una situazione “normale” da quelli intorno a lei.Alcune pazienti non sono nemmeno consapevoli di essere state vittime di escissione. Alcuni lo sanno, ma non 84Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
comprendono veramente cosa significhi per il loro corpo. Altri comprendono il pericolo di ciò che hanno subito, ma non hanno mai sentito parlare dell’esistenza di una ricostruzione chirurgica e di una riappropriazione del proprio corpo. Affinché il percorso di cura di queste donne sia efficace, è necessario risalire alle origini di queste pratiche e capire come sono radicate nella tradizione di alcune società. Molte pazienti non saranno mai in grado di staccarsi completamente da ciò che è stato loro insegnato sulla pratica delle MGF. Questo è uno dei motivi per cui molte donne sceglieranno la stessa pratica per le proprie figlie.I professionisti devono quindi essere consapevoli del lungo periodo di tempo necessario per la ricostruzione di queste donne che, per essere più efficace, deve coinvolgere la solidarietà interprofessionale tra le équipe mediche, psicologiche e legali.La complessità di “diventare una donna come le altre”L’importanza di ottenere testimonianze e di effettuare valutazioni statisticheCondividere le storie di donne che sono state vittime di escissione è della massima importanza. In primo luogo, consente alla donna in questione di esercitare la libertà di parola e condividere la sua esperienza, e quindi può aiutarla a guarire psicologicamente. Alcune persone sentono un profondo bisogno di scrivere e / o semplicemente di raccontare cosa è successo loro. Attraverso questo processo di condivisione, che mostra quanto sia pericoloso e distruttivo l’atto di mutilazione genitale, diffondono un messaggio che è essenziale se vogliamo combattere queste mutilazioni. La testimonianza ha quindi un effetto “valanga”: consente alla comunità e alla società in generale di comprendere meglio un argomento che spesso è ancora tabù, ma consente anche ai professionisti di migliorare la loro comprensione della materia e di costruire un sistema di solidarietà e di lotta comune contro questo atto violento.Gli effetti delle testimonianze vanno oltre la semplice divulgazione di un’esperienza. Queste testimonianze costituiscono un messaggio, rappresentando un’intera tradizione e un’intera comunità di donne che l’hanno vissuta in molti paesi.Questo processo di condivisione permette anche alle donne che hanno vissuto questi atti di guarire, perché scoprono di non essere sole e di potersi aiutare a vicenda attraverso questo percorso ad ostacoli. In generale, la loro richiesta di ricostruzione nasce dal desiderio di diventare una “donna come le altre”. Scoprendo la molteplicità di donne che hanno vissuto la stessa cosa, si rendono conto che in realtà sono già “donne come le altre”, e che non esiste una cosa come una “norma corporea”, ma solo errori.Oltre alle testimonianze, la statistica può costituire anche un potente strumento nella lotta alle MGF e nella ricostruzione dei pazienti. Le statistiche consentono di impostare valutazioni o di contribuire alla ricerca scientifica offrendo la possibilità di valutare le azioni intraprese e il loro livello di efficienza. Di conseguenza, consente di modellare e modificare le procedure in base ai risultati finali desiderati. Le statistiche hanno permesso, in particolare, di istituire griglie di valutazione prima e dopo l’intervento per le donne vittime di MGF e quindi hanno contribuito notevolmente alla realizzazione di un efficiente piano di cura e ricostruzione chirurgica, al fine di soddisfare le esigenze di queste donne.I vari strumenti che circondano il ricovero fisico e psicologico delle donne sopravvissute alle MGF implicano la libertà di parola e di apprendimento per queste donne, ma anche per la società in generale e per i professionisti. L’obiettivo è lottare contro queste pratiche e aiutare queste donne a ritrovarsi e a riprendersi.85Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
La comprensione del sé e la riappropriazione del corpoIl desiderio di ricostruire sé stesse, dopo aver subito MGF, impatta diversi aspetti della vita e può essere affrontato in diversi modi. Innanzitutto, la richiesta di intervento chirurgico è legata alla volontà di ristabilire una sessualità legata al piacere. L’escissione porta generalmente ad un’alterazione del piacere femminile o lo distrugge completamente. La possibilità per le donne di riscoprire il piacere sessuale e di vivere una sessualità libera da ogni dolore è una questione importante nella scelta di sottoporsi a un intervento di chirurgia riparativa. Al di là di un aspetto puramente sessuale, è anche importante che queste donne si riapproprino completamente del loro corpo. L’aver subito una mutilazione è spesso paragonato da queste donne alla sensazione di aver perso una parte del corpo, la sensazione che manchi qualcosa e che non siano “intere”. È quindi normale che, per ritrovarsi, per reclamare il proprio “sé”, vogliano riappropriarsi di questa parte del corpo che gli è stata rubata. Di conseguenza, l’intervento chirurgico è generalmente seguito da un lungo periodo di scoperta di questa nuova parte del corpo, sia per semplice osservazione, sia attraverso il rapporto sessuale.La ricostruzione chirurgica dopo la mutilazione consente quindi alle donne di riprendere il controllo del proprio corpo. L’educazione che circonda queste pratiche dice alle donne che non hanno alcun controllo sul proprio corpo, che non ne sono responsabili e che il loro corpo appartiene necessariamente ad altri, prima alle persone che hanno deciso di mutilarle e poi ai loro mariti. Entrando in un processo di ricostruzione, scegliendo di sottoporsi a un intervento chirurgico e di “guarigione” globale, imparano a riprendere il controllo del proprio corpo. È necessario che queste donne, che scelgano o meno un intervento chirurgico, imparino a fidarsi di sé stesse, ad amare il proprio corpo ea prendere le proprie decisioni.La ricostruzione chirurgica deve quindi essere una scelta personale. Questa scelta può, tuttavia, essere messa in discussione in alcuni casi: nelle coppie biculturali, la MGF è spesso considerata un handicap. Ancora una volta, la donna dovrà affrontare una visione negativa del proprio corpo, nel qual caso ricorrere alla ricostruzione del clitoride è solo un altro modo di trattare il proprio corpo come “anormale”. La MGF è considerata un’anomalia nel suo corpo e talvolta è incoraggiata a sottoporsi a un intervento chirurgico, non per sé stessa, ma per ragioni estetiche o per essere considerata “normale” dal suo partner.Spetta quindi ai professionisti che curano la donna rilevare se questa scelta è davvero una scelta personale. Quando inizialmente non è il caso, i professionisti dovrebbero assicurarsi che questa scelta diventi davvero della donna. Devono assicurarsi che la paziente comprenda pienamente e sia pronta prima di intraprendere questo viaggio di guarigione.La scoperta dei diritti fondamentali e delle leggi che proteggono le scelte sessuali e la dignità umana delle donne.Le MGF rappresentano una delle violazioni più barbare dei diritti umani delle donne. Le MGF sono riconosciute come un grave attacco all’integrità di una persona, espressione di un dominio fisico e psicologico esercitato sulle ragazze e sulle donne. Le MGF minano il rispetto per la dignità umana sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948. Al di là delle questioni di cultura e tradizioni, qualsiasi tipo di mutilazione genitale costituisce un serio attacco all’integrità fisica della donna. Nessun “diritto di essere diversi”, nessun “rispetto dell’identità culturale” dovrebbe legittimare un attacco all’integrità di una persona, che costituisce un vero e proprio crimine. La presa in considerazione di un legittimo rispetto per qualsiasi cultura non dovrebbe in nessun caso indurre un “relativismo”, che impedirebbe di considerare qualsiasi forma di MGF come una violazione dei diritti fondamentali delle donne.86Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Al fine di proteggere i diritti umani delle donne e delle ragazze, la Commissione Consultiva Nazionale sui Diritti Umani (CNCDH, Commission nationale consultative des droits de l’homme) ha dovuto pronunciarsi in numerose occasioni sulla questione delle MGF.In un “principio fondante” risalente al 1988, il CNCDH ha interpellato le autorità sulla necessità di impegnarsi attivamente nella lotta contro queste pratiche e di impegnarsi nella cura delle vittime. Nel 2004, il CNCDH ha condotto un lavoro più approfondito sulle MGF in Francia e nei paesi di origine di diverse popolazioni di immigrati. Ha formulato una serie di raccomandazioni per migliorare la protezione e l’assistenza a ragazze e donne. Dieci anni dopo, nel 2013, il CNCDH ha condotto una nuova indagine sulle MGF in Francia e ha analizzato le politiche attuate per combattere e prevenire gli abusi e per proteggere le vittime in quest’area.Ogni anno, e in particolare in occasione della Giornata internazionale “Tolleranza zero alle MGF”, il CNCDH invita le autorità pubbliche a proseguire i loro sforzi per prevenire queste violazioni in Francia e all’estero.Il diritto delle donne ad essere libere da ogni forma di discriminazione:L’articolo 1 della Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW) del 1979 fornisce un’ampia definizione di questo tipo di discriminazione, che consiste in: “qualsiasi distinzione, esclusione o restrizione fatta sulla base del sesso che abbia l’effetto o lo scopo di compromettere o annullare il riconoscimento, il godimento o l’esercizio da parte delle donne, indipendentemente dal loro stato civile e sulla base dell’uguaglianza tra uomini e donne, dei diritti e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile o in qualsiasi altro campo”La pratica delle MGF rientra nella definizione di discriminazione contro le donne come formulata da varie organizzazioni per i diritti umani, poiché si applica esclusivamente alle donne e alle ragazze e ha l’effetto di impedire loro di godere appieno dei diritti fondamentali. Le MGF causano anche danni fisici e morali a breve e lungo termine alle sopravvissute e perpetuano l’idea fondamentalmente discriminatoria che le donne siano condannate a svolgere un ruolo subordinato. L’articolo 2 della Dichiarazione universale dei diritti umani afferma che: “Ogni individuo ha diritto a tutti i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione, senza distinzione di alcun tipo, come razza, sesso, ...”La pratica delle MGF costituisce spesso un’usanza profondamente radicata. Nelle aree in cui è prescritta o prevale, viene esercitata una pressione molto forte su donne e ragazze per costringerle alla sottomissione. Le MGF sono spesso un prerequisito per il matrimonio ed sono un passaggio necessario se la persona vuole essere considerata un membro a pieno titolo della società. I governi che promulgano leggi che vietano le MGF dovrebbero essere consapevoli che una donna che non è stata sottoposta alla pratica può finire per essere vittima di altre forme di discriminazione, essere emarginata dalla società o incapace di sposarsi. Le autorità pubbliche devono quindi tenere conto anche di questioni più ampie: la situazione delle donne nella famiglia e nell’economia, il loro accesso all’istruzione e ai servizi sanitari, nonché le norme sociali e le abitudini su cui si basa la pratica delle MGF.m Il diritto alla vita e all’integrità fisica, compreso il diritto a non essere esposto alla violenzaIl diritto all’integrità fisica include il diritto a non essere sottoposto a tortura, il diritto alla dignità intrinseco per ogni essere umano, il diritto alla libertà e alla sicurezza e il diritto alla privacy. Questa categoria di diritti è garantita da numerosi strumenti sui diritti umani, tra cui: la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (articoli 1 e 3); la Convenzione Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali (preambolo); la Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici (ICCPR) (preambolo e articolo 9 (1)); e la Convenzione 87Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
sui Diritti dell’Infanzia (articolo 19). Le MGF infliggono gravi danni fisici e psicologici, che a volte possono essere fatali. Costituiscono quindi una violazione del diritto delle donne all’integrità fisica, alla vita privata e a una vita libera dalla violenza.m Il diritto alla saluteNella misura in cui le MGF possono portare a gravi conseguenze fisiche e psicologiche e nella misura in cui costituiscono un atto invasivo inflitto a tessuti sani senza la minima necessità medica, rappresenta anche una violazione del diritto alla salute.La Convenzione Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali riconosce il diritto di tutti “a godere del più alto livello raggiungibile di salute fisica e mentale”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità considera la salute come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e ritiene che la salute “non consista solo nell’assenza di malattia o disabilità”. Il Piano d’Azione prodotto dalla Conferenza Internazionale sulla Popolazione e lo Sviluppo del Cairo (Egitto), che affronta il tema della salute riproduttiva, parla nel paragrafo 7.2 della “salute sessuale che mira a migliorare la qualità della vita e le relazioni interpersonali”. Inoltre, il Comitato per l’Eliminazione della Discriminazione contro le Donne, nella sua Raccomandazione generale n. 24 (20a sessione, 1999) ha raccomandato specificamente agli Stati di sviluppare politiche sanitarie che tengano conto delle esigenze specifiche delle ragazze e delle adolescenti esposte a pratiche tradizionali come le MGF.m Diritti del bambinoPoiché le MGF colpiscono principalmente le ragazze di età inferiore ai 18 anni, questo problema è fondamentale quando si tratta di proteggere i diritti dei bambini.La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia del 1989, pur riconoscendo il ruolo dei genitori e della famiglia in questa materia, nonché il loro diritto di prendere decisioni in merito al minore, prevede che, come ultima risorsa, lo Stato è responsabile per la protezione dei diritti del bambino (articolo 5). Questa Convenzione stabilisce anche, all’articolo 3, il concetto di “interesse superiore del bambino”, quando si tratta di far rispettare i diritti del minore. Le MGF sono considerate contrarie a questi interessi e costituiscono quindi una violazione dei diritti del bambino. La Convenzione incarica gli Stati di abolire tutte le “pratiche tradizionali che sono pregiudizievoli per la salute dei bambini” (Articolo 24 (3)). Nelle sue osservazioni conclusive sul Togo (Concluding remarks of the Committee on the Rights of the Child: Togo (1997) in English), il Committee on the Rights of the Child incoraggia i governi ad adottare leggi che aboliscono la pratica delle MGF, che è considerata come una violazione dei diritti del bambino.Molti strumenti non si limitano a dichiarare che le MGF violano questi diritti fondamentali: affermano anche che gli Stati hanno il dovere di vietare questa pratica e proteggere le donne e le ragazze che ne sono esposte. Per adempiere a questo dovere, gli stati devono adottare leggi specifiche in tal senso e attuare altri metodi di educazione sociale e culturale.Tali leggi dovrebbero coprire i suddetti diritti fondamentali e descrivere anche i doveri dello Stato nella lotta contro le MGF, vale a dire:• Obbligo di cambiare la cultura discriminatorie contro le donne,• Dovere di abolire pratiche dannose per i minori,• Obbligo di fornire assistenza sanitaria e accesso alle informazioni sanitarie,• Obbligo di garantire un ordine sociale in cui le persone possano godere dei loro diritti fondamentali.88Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Capitolo III: Risultati e LetteraturaI risultati normativi e convenzionali della lotta contro la MGFLa comunità internazionale è attivamente coinvolta nella lotta alle MGF, attraverso organizzazioni internazionali, ONG o attraverso gli stessi Stati. Il flagello rappresentato dalle MGF ha incoraggiato diversi attori a cercare di aiutarsi a vicenda, nel tentativo di sradicare questa pratica. Attualmente, molte convenzioni fanno riferimento alle questioni relative alla pratica della MGF e sono già state adottate diverse misure affinché questo atto sia considerato un crimine e sia proibito in molti paesi.La Commissione Consultiva Nazionale per i Diritti Umani ha anche prodotto uno studio sulla situazione delle MGF, che cita l’impegno internazionale ed elenca le convenzioni che si sono succedute su questa materia. Il problema delle MGF ha attirato l’attenzione delle Nazioni Unite sin dai primi anni ‘50. Vanno inoltre segnalati altri contributi, come il lavoro dell’OMS, la risoluzione 2004/46 della Commissione delle Nazioni Unite sui diritti umani che tratta di “eliminare la violenza contro le donne” del 20 aprile 2004 e la risoluzione 2003/38 della sottocommissione per la promozione e la protezione dei diritti umani sulle “Pratiche tradizionali dannose per la salute delle donne e delle bambine” del 14 agosto 2003. Le MGF sono una questione che abbraccia molti campi. Per questo motivo un numero consistente di convenzioni, pur trattando inizialmente materie diverse, proclama anche la propria volontà per l’abolizione di questa pratica.La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia:L’articolo 24 afferma che: “Gli Stati parti riconoscono il diritto del bambino al godimento del più alto livello di salute raggiungibile e alle strutture per il trattamento della malattia e la riabilitazione della salute. Gli Stati parti si adoperano per garantire che nessun bambino sia privato del suo diritto di accesso a tali servizi di assistenza sanitaria”. Questa convenzione è stata ratificata da tutti gli stati ad eccezione degli Stati Uniti e della Somalia.La Convenzione Internazionale sull’Eliminazione di tutte le Forme di Discriminazione contro le Donne è entrata in vigore il 13 gennaio 1984: L’articolo 2 prevede che: “Gli Stati parti della convenzione adottano (...) tutte le misure appropriate, inclusa la legislazione, per modificare o abolire le leggi, i regolamenti, i costumi e le pratiche esistenti che costituiscono discriminazione contro le donne”. Questa convenzione è stata ratificata dalla Francia e da molti paesi africani tra cui Benin, Burkina Faso, Egitto, Etiopia, Gambia, Ghana, Guinea, Kenya, Liberia, Mali, Nigeria, Repubblica Centrafricana e Tanzania.La Carta Africana dei Diritti dell’Uomo e dei Popoli è entrata in vigore il 21 ottobre 1986:L’articolo 4 prevede che: “Gli esseri umani sono inviolabili. Ogni essere umano ha diritto al rispetto della propria vita e dell’integrità della propria persona. Nessuno può essere arbitrariamente privato di questo diritto”. Oltre cinquanta stati africani hanno firmato questa carta, tra cui Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gibuti, Egitto, Gambia, Ghana, Guinea, Kenya, Mali, Nigeria, Senegal, Somalia, Sudan, Ciad e Togo.The African Charter on the La Carta Africana sui Diritti e il Benessere dell’Infanzia è entrata in vigore il 29 novembre 1999: L’articolo 21 afferma che: “Gli Stati parti della presente Carta devono adottare tutte le misure appropriate per eliminare le pratiche sociali e culturali dannose che incidono sul benessere, la dignità, la crescita normale e lo sviluppo 89Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
a)Sensibilizzare tutti i settori della società riguardo alle pratiche dannose attraverso programmi di informazione, educazione formale e informale e di comunicazione;b) Vietare, mediante provvedimenti legislativi supportati da sanzioni, di ogni forma di MGF, scarificazione, medicalizzazione e paramedicalizzazione delle MGF e ogni altra pratica, al fine di debellarle;c) Fornire il sostegno necessario alle vittime di pratiche dannose attraverso servizi di base come servizi sanitari, supporto legale e giudiziario, consulenza emotiva e psicologica e formazione professionale per renderle autosufficienti;d) Proteggere le donne che corrono il rischio di essere sottoposte a pratiche dannose o a tutte le altre forme di violenza, abuso e intolleranza. Nell’articolo 6 b (matrimonio), la Carta dichiara: “l’età minima per il matrimonio delle donne è di 18 anni”.Tuttavia, anche se, in teoria, gli Stati e la comunità internazionale si radunano ufficialmente intorno all’idea di incriminare questa pratica e cercare di abolirla, in pratica è ancora molto presente. Le MGF sono atti che vengono eseguiti all’interno della comunità, e in generale nell’ambiente familiare, con grande discrezione, il che rende estremamente complicata la lotta contro questi atti. Pertanto, la prevenzione è uno dei mezzi principali per eradicare le MGF. Purtroppo, questo richiede tempo e il messaggio anti-MGF non è ancora sufficientemente diffuso.Letteratura delle prove e della storia delle MGFDocumentazione• Demolire gli argomenti culturali sulla MGF (MGF) / di Adboulaye Doro Sow Nouakchott: ERMGF, 2014.L’autore, il professor Abdoulaye Sow, è un antropologo della Mauritania. Ha svolto una ricerca che evidenzia i principali argomenti culturali che giustificano e legittimano la pratica delle MGF al fine di demolirli, utilizzando la teoria della controargomentazione culturale. Questo documento educativo è stato sviluppato per i professionisti sanitari e sociali, al fine di consentire loro di contrastare idee preconcette sulle MGF, nel rispetto della diversità culturale delle popolazioni interessate da questa pratica. Questo documento può essere utilizzato in tutti i paesi in cui si praticano le MGF.• Gli occhi che ti guardano notte e giorno: guardando la violenza sulle donne / Françoise Héritier, Nadia Kaci La Tour d’Aigues: Ed. De l’Aube, 2011;Collezione L’urgence de comprendre.L’uccisione delle bambine alla nascita, escissione, sepoltura di ragazze ancora in vita in nome del “delitto d’onore”, uso del vetriolo e altre mutilazioni, lapidazione, matrimonio forzato e stupro coniugale, linciaggio del bambino, e in particolare quelle abitudini e pratiche pregiudizievoli per la salute o la vita del bambino”Protocollo alla Carta africana dei diritti dell’uomo e dei popoli sui diritti delle donne, adottato dall’Unione africana l’11 luglio 2003: Nell’articolo 5 “Eliminazione delle pratiche dannose”, il protocollo dichiara: “Gli Stati parti proibiranno e condanneranno tutte le forme di pratiche dannose che incidono negativamente sui diritti umani delle donne e che sono contrarie agli standard internazionali riconosciuti. Gli Stati parti adottano tutte le misure legislative e di altro tipo necessarie per eliminare tali pratiche, tra cui:90Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
programmato di donne, scomparsa di donne, morte di una donna ogni 3 giorni sotto i colpi del marito in Francia ...Tutto questo accade semplicemente perché sono nate donna? Qual è il fondamento di una tale negazione dell’umanità, al di là dei pretesti utilizzati per giustificare queste pratiche inaccettabili (religione, cultura, tradizione, costumi, onore, demografia)? Come fermare l’indifferenza verso quelle donne, vittime di violenza, mai in pace, mai se stesse, mai libere? Donne stressate. Oppresse. Provocare uno shock di coscienza è l’obiettivo di questo libro, che cerca di farci reagire - e anche agire. Un libro che mescola testi di Françoise Héritier e Nadia Kaci con una conversazione a dieci voci, ricca di testimonianze vissute. E infine, tre importanti testi di Voltaire, Condorcet e Olympe de Gouges, che ci ricordano che questa lotta non è nuova.• The Awa Pact: porre fine alla mutilazione sessuale / Agnès Boussuge ed Elise Thiébaut; in collaborazione con GAMS. Parigi: Syros, 2006;Collezione J’accuse.Questo lavoro, che si occupa della mutilazione sessuale, è molto chiaro e completo. Presenta principalmente l’escissione spiegando le tradizioni che esistono intorno all’atto stesso. Il punto di forza di questo libro è che raccoglie quattro testimonianze, un dossier “educativo”, dati statistici e un’intervista a un sociologo. In questo modo, ci permette di comprendere meglio i costumi e le tradizioni delle comunità o civiltà che ancora praticano queste mutilazioni. Il GAMS (Gruppo per l’Abolizione delle Mutilazioni Sessuali) espone il proprio punto di vista sulla questione delle MGF, mostrando le proprie origini sociologiche ma anche i pericoli che rappresentano per la salute delle donne.• Escissione / Françoise Couchard. Parigi:Presses Universitaires de France, 2003; Collezione Que sais-je? 3686.L’usanza dell’escissione, una castrazione totale o parziale che colpisce milioni di ragazze in tutto il mondo, è stata oggetto di molti dibattiti dall’inizio del XIX secolo. L’escissione è al centro di una controversia che si oppone ai fautori del rispetto delle particolarità culturali e coloro che difendono l’universalità dei “valori” umanisti, compreso il rispetto dell’integrità fisica e dei diritti del bambino. Illustrando il suo punto di vista con interviste a donne asportate ma anche a padri e partner sessuali di queste donne, l’autore ripercorre la storia di questa usanza, analizza le sue diverse funzioni e le conseguenze psicologiche, sociologiche e simboliche. Dimostra che la scomparsa di questa pratica può avvenire solo attraverso l’educazione delle donne.Testimonianze• L’uomo che ripara le donne: violenza sessuale in Congo, la lotta del dottor Mukwege / Colette Braeckman. Bruxelles: A. Versaille: GRIP, 2012;Collezione: L’international en jeu.Da quindici anni Denis Mukwege, medico capo dell’ospedale di Panzi (Sud Kivu), cura gratuitamente le donne vittime di violenza sessuale. Negli ultimi dieci anni ha fornito assistenza a più di 30.000 donne! Il ginecologo cuce e ripara vagine distrutte e anime morte. Ascolta anche, prega quando può, spesso si ribella. Ha ricevuto numerosi premi per la sua lotta, tra cui il Premio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel 2008 e il Premio internazionale King Baudouin, nel 2011. Ritratto di un uomo coraggioso.• “Intera”, riparazione dell’escissione / Marie-Noëlle Arras.Montpellier: foglia stellata di capra, 2008. Questo libro, con le sue testimonianze e informazioni pratiche, è il primo a presentare il problema nella sua interezza (prima, durante e dopo l’intervento di riparazione). È supportato e introdotto dal Dr. Pierre Foldes, 91Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
il chirurgo urologico che ha sviluppato e tuttora pratica la riparazione chirurgica dell’escissione.• Mutilata / Khady Koita; con la collaborazione di Marie-Thérèse Cuny.Paris: Pocket, 2006;Presse tascabili collezione 12945.Secondo la tradizione, l’escissione accresce la fertilità delle donne, garantisce la purezza e la verginità delle ragazze oltre che la fedeltà delle mogli ... In realtà questa mutilazione mette a rischio la vita delle giovani e le priva di piacere per sempre, spezzando successivamente le loro vite. “Due donne mi hanno preso e trascinato nella stanza. Una, dietro di me, mi tiene la testa e le sue ginocchia mi schiacciano le spalle con tutto il suo peso in modo che non possa muovermi; l’altra mi tiene per le ginocchia, le gambe divaricate. Il mio cuore sussulta. battendo molto forte...”. La testimonianza di Khady è quella di una bambina che, all’età di sette anni, ha vissuto questo incubo e che, dopo essere diventata donna, si è resa conto della violenza di questa pratica. È il viaggio di una sopravvissuta che denuncia con incredibile coraggio quanto ha sofferto, la storia di un’attivista che lotta instancabilmente, in tutto il mondo, per salvare i bambini prima che l’orrore accada.• Escissione: il percorso per la mia ricostruzione; La mia relazione con l’escissione che ho subito, il suo impatto sulla mia vita e il modo in cui ho deciso di superarla ...Parigi, 2007;blog: http://survivance.blogspot.com/2007. Questo blog è stato creato da una donna vittima di escissione, che ha iniziato il processo di ricostruzione chirurgica. In questo blog, ci racconta le sue percezioni di ciò che ha sofferto, perché ha scelto la strada della riparazione chirurgica e il corso della sua operazione. Spiega, in particolare, il suo percorso post-operatorio, la sua visione della guarigione, le sue aspettative e la realtà.Romanzi• Escissione / Olivier May. Ginevra: inchiostro fresco, 2010. In questo libro fanatismo religioso e tolleranza si contrappongono, in una Ginevra immaginaria del 2025. Una poliziotta, Aayan, vittima del male assoluto, sta conducendo le sue indagini a un ritmo mozzafiato. La lotta contro l’estremismo e il pregiudizio è al centro di questo thriller ricco di suspense. Aayan, che è stata mutilata durante la sua infanzia somala ed è diventata l’autrice del “Dictionary of Oppression”, sta indagando su un caso insolito.Libri per bambini e adolescenti• Diariatou sta affrontando la tradizione (fumetti) / Patrick Theunen (scenario); El hadji Sidy Ndiaye (disegno) Gams Belgium, 2005; Pubblico: giovani (da 10 a 15 anni) e professionisti della salute. Questo libro è uno strumento educativo, adatto agli studenti dalla fine dell’istruzione primaria all’inizio di quella secondaria, che possono essere utilizzati da insegnanti e operatori sanitari. Questo fumetto permette di affrontare la questione della MGF con i giovani, in particolare nel caso di una visita occasionale, durante le vacanze, nel loro paese natale. Fornisce anche informazioni sulle MGF (quali paesi sono interessati da questa pratica? Chi pratica le mutilazioni? Perché è ancora in corso? Quali sono le conseguenze, cosa dice la legge belga al riguardo, ecc.).• Il mio destino è nelle mani di mio padre (fumetto): volume 1 e 2 / Diallo K. Collectif Alpha, 2006-2011; Pubblico: dagli 8 anni in su.Questo libro offre un approccio lieve a temi sensibili (in Africa e altrove), come le MGF, il matrimonio forzato 92Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
e la poligamia. È soprattutto una storia d’amore, ma è anche una storia sulla lotta delle donne contro le MGF.• Figlia dei coccodrilli / Marie-Florence Ehret. T. Magnier, 2007; Pubblico giovane dai 12 anni. A Nanou, la maggior parte delle famiglie rispetta le usanze. Ma si rifiuta di permettere la circoncisione delle sue nipoti. Fanta, che vorrebbe essere come le altre, si sente un po’ smarrita ... Non sa quale futuro l’aspetta. Un giorno andrà in Francia per raggiungere Delphine, sua madre, che non vede da cinque anni, o si sposerà in paese? Delphine lavora a Parigi. È una donna nera che si prende cura dei bambini bianchi. Manda soldi alla sua famiglia. Inoltre, telefona regolarmente e condivide da lontano le disgrazie e la felicità della sua famiglia. Perché anche nel paese le cose stanno cambiando ...Documentari e film• La ferita e il coltello [Registrazione video] / reale. Agnès-Maritza Boulmer.Glam Chic [prod.], 2012; Collezione Le doc.ch. Escissione, rito millenario e ferita dolorosa inscritta nella carne di milioni di donne. Attraverso le testimonianze di donne, giovani o meno, mutilate o sostenitrici dell’escissione, questo film offre uno sguardo sottile e illuminante, al di là dei giudizi e delle accuse, a una pratica che segue i gruppi etnici, non le nazioni. Dal Mali al Senegal passando per la Svizzera, la libertà di parola sta prendendo piede per mettere in discussione e prendere coscienza di una realtà diversa, che è anche molto vicina a noi.• Mutilations, Crying women [Registrazione video] / Benedicta Tariere Peretu e Yves Marie Kerlen, regista. Parigi: L’Harmattan: ADAV [distrib.], 2008.“Mutilations, Crying Women” è stato diffuso dalle Nazioni Unite come parte del lancio, durante la cinquantaduesima sessione della Commissione sulla Condizione delle Donne, della dichiarazione interagenzia sull’eliminazione delle MGF. Il film è stato anche selezionato e presentato in anteprima dall’UNESCO il 25 marzo 2008 come parte del programma internazionale per la Giornata della Donna di quell’anno. È un documentario in cui il focus principale è sul trauma delle donne mutilate. Mentre per molte persone una tradizione non deve essere discussa, molte donne mutilate ora alzano la voce per gridare la loro angoscia. Nella speranza di alleviare parte del loro trauma, alcune di loro si stanno muovendo verso un intervento chirurgico di riparazione del clitoride. Altri rifiutano completamente questa parte del corpo, dopo essere rimaste deluse dalla loro tanto attesa ricostruzione chirurgica. In questi casi, la “riparazione chirurgica” costituisce una seconda mutilazione per le donne. L’Africa è un continente ricco di culture e tradizioni diverse. Tra le società tradizionali, gli individui che si ribellano alle tradizioni possono essere esclusi e cacciati dalle comunità o persino da intere società. “Mutilazioni, donne che piangono” dà voce a donne e uomini dei paesi del Sud, che si sono ribellati all’escissione e all’infibulazione. Queste pratiche, note come MGF, esistono da millenni nel continente africano e altrove. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e gli ospedali di Parigi hanno collaborato a questo documentario.• Desert flower [Registrazione video] / un film di Sherry Hormann; ispirato alla biografia di Waris Dirie, co-scritta da Cathleen MillerDesert Flower Filmproductions, 2009Waris Dirie è nata nel 1965. Proveniente da una famiglia di nomadi somali, Waris ha avuto un’infanzia dura ma felice perché era circondata dalla sua famiglia. All’età di 3 anni è stata mutilata in nome della tradizione. Aveva 13 anni quando suo padre decise di darla in sposa ad un vecchio, di cui sarebbe stata la quarta moglie. L’adolescente è fuggì durante la notte. Attraversando il deserto e rischiando di morire, raggiunse la città 93Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
di Mogadiscio e trovò sua nonna. Quest’ultima le fece lasciare il paese, trovandole un posto di “domestica multifunzionale” presso l’ambasciata somala nella città di Londra, dove viveva suo zio. Allo scoppio della guerra civile somala, l’ambasciata chiuse. Waris si ritrovò abbandonata a sé stessa per le strade di Londra, senza conoscere una parola di inglese. Incontrò Marilyn, con la quale fece amicizia. Questa giovane donna le diede rifugio e la aiutò a trovare un lavoro. Lavorando in un fast food, Waris venne notata da un famoso fotografo di moda. Grazie a lui, entrò a far parte di un’agenzia di modelle. Nonostante molte avventure, divenne rapidamente una delle top model internazionali più famose. Decide quindi di approfittare della sua celebrità per denunciare l’escissione.• Moolaadé [Registrazione video] / scenario e regista. di Ousmane Sembene; musica di Boncana Maïga. Bois-Colombes: Les Films du Paradoxe, 2007. Con finezza, precisione e coraggio, Sembène Ousmane filma e mette in scena questa lotta sui valori. Il processo di ripresa si muove molto velocemente oltre l’ambito essenzialmente femminile delle attrici e finisce per diventare una questione sociale e sociale per l’intero villaggio. Il film mostra che dietro la tradizione, dietro l’ipocrisia delle donne e il sessismo degli uomini, si nasconde il peso della religione o almeno il peso di un credo; la convinzione che l’Islam costringa le donne a “purificarsi” in questo modo.• La scommessa di Bintou [Registrazione video] / Kirsten Johnson.CAMS, 1994.Una coppia maliana viene a stabilirsi a Parigi. Ai loro amici, ciascuno di loro confida indipendentemente il proprio disaccordo sulla mutilazione della loro giovane figlia. Lui vorrebbe rispettare la tradizione, mentre lei rifiuta di perpetuare questa usanza. Interpretata da attori africani, questa fiction è stata prodotta per l’educazione e l’attivismo, da CAMS, Commissione per l’abolizione delle mutilazioni sessuali.Letteratura per comprendere e acquisire una migliore conoscenza delle MGF• Osiamo parlare di escissione / con la collaborazione di Caritas, HUG, Camarada, AMIC, Arcade ostetriche, BPE, 2014.Link http://www.ge.ch/egalite/doc/publications/violence/brochure-MGF-2014-fr.pdf .Un opuscolo di prevenzione contro le MGF, un manuale per professionisti: che tipo di assistenza è stata sviluppata nel distretto di Ginevra.• Kit di prevenzione per le MGF: strategie concertate FGM, SCMGF, 2014.Link http://www.strategiescoquertees-mgf.be/scmgf-15/ .Con l’avvicinarsi delle vacanze estive, c’è un aumento delle richieste di informazioni sui rischi di MGF da parte di professionisti e personale delle associazioni di prima linea. Queste richieste sono legate ai rischi ben identificati per le ragazze che tornano nei loro paesi di nascita durante le vacanze estive per essere esposte all’escissione.• Essere asportato e rifugiato: il mio modo di vivere. Una guida pratica al know-how e alle abilità interpersonali durante le interviste, GAMS Belgio, 2012. Link: http://www.strategiescoquertees-mgf.be/wp-content/uploads/Guide-pratique.-Savoir-faire-etsavoir-être-en- maintenance..pdf .Questo testo è rivolto a professionisti che hanno un ruolo nel viaggio delle donne, vittime o a rischio di diventare vittime di MGF e / o di matrimoni forzati e che, durante i colloqui con queste donne, hanno avuto difficoltà. Il libro si rivolge alle équipe psico-medico-sociali che lavorano al termine dei ricoveri delle strutture 94Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
di pianificazione familiare (francese “Planning Familial”), agli operatori ospedalieri, ma anche agli avvocati e giuristi incaricati delle richieste di asilo per queste donne.• Eliminare le MGF: dichiarazione interagenzia: OHCHR, CHI, UNAIDS, UNDP, UNCEA UNESCO, UNFPA, UNHCR, UNICEF, NIFEM, OHCHR, 2008 (http://whqlibdoc.who.int/publications/2008/9789242596441_eng.pdf?ua) Questa dichiarazione è un appello a tutti gli Stati, organizzazioni nazionali e internazionali, società civile e comunità che praticano la MGF a difendere i diritti delle ragazze e delle donne. Chiede inoltre a queste organizzazioni e comunità di attuare, migliorare e sostenere azioni specifiche e concrete al fine di ottenere l’eliminazione delle MGF entro una generazione.• Riparazione del clitoride e ricostruzione della sessualità nelle donne asportate: il luogo del piacere. Di Michela Villani e Armelle Andro; In New Feminist Questions 2010/3 (Vol.29)(https://www.cairn.info/revue-nouvelles-questions-feministes-2010-3-page-23.htm). Questo articolo analizza il “percorso di riparazione” delle donne circoncise che vivono in Francia. Durante questo viaggio, le donne mettono in dubbio la nozione di “normalità” quando si tratta del loro sistema riproduttivo e della loro sessualità, e mettono in dubbio il ruolo del piacere. Le loro testimonianze esprimono il desiderio di “diventare una donna normale”. Il ricorso alla chirurgia riparativa appare come una vera e propria strategia di empowerment sessuale che mira ad aumentare le loro “capacità” sessuali e ottenere l’attuazione dei loro diritti sessuali. Il “percorso di riparazione” permette loro di mettere in discussione l’ “escissione culturale” e come si manifesta attraverso discorsi, immagini e più in generale rappresentazioni della sessualità femminile.95Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
Fonti http://survivance.blogspot.com/2007/https://www.has-sante.fr/jcms/p_3150640/fr/prise-en-charge-des-mutilations-sexuelles-feminines-par-les-professionnels-de-sante-de-premier-recourshttps://www.has-sante.fr/upload/docs/application/pdf/2020-02/reco307_argumentaire_mutilations_sexuelles_feminines.pdfhttps://www.revmed.ch/RMS/2017/RMS-N-554/Fonction-sexuelle-et-reconstruction-du-clitoris-apres-mutilation-genitale-femininehttps://www.health.belgium.be/sites/default/files/uploads/fields/fpshealth_theme_file/17794535/Chirurgie%20reconstructrice%20apr%C3%A8s%20excision%20des%20organes%20g%C3%A9nitaux%20externes%20ou%20mutilation%20g%C3%A9nitale%20f%C3%A9minine%20%28MGF%29%20%28ao%C3%BBt%202009%29%20%28CSS%208430%29.pdffile:///Users/batrahsalaheddine/Downloads/OMSrecos.pdfhttps://www.cairn.info/revue-nouvelles-questions-feministes-2010-3-page-23.htm?contenu=resumehttp://www.endvawnow.org/fr/articles/645-le-droit-international-relatif-aux-droits-de-lhomme-et-les-mutilations-genitales-feminines.htmlhttps://www.excision.ch/reseau/excision/droit-et-legislation/international/https://www.cncdh.fr/sites/default/files/cncdh-_etude_msf.pdf96Co-funded by the European Union’s Rights, Equality and Citizenship Program (2014-2020)
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