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RIVISTA Nascere Mamma

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Message La rivista dei nuovi genitoricopia omaggioEstate 2025 - Anno 10 n. 28La rivista dei nuovi genitoriNascere MammaRicette e lavoretti per l’estate SPAZIO CICOGNAQuando il bebè sela prende comodaCRESCERE SANIPelle del bambino:le macchie più comuniVITA DA BABYCIAO CIAO PANNOLINOIN VIAGGIOVillach. Terra di laghi(e di acque termali)RUBRICHEMONDO PAPÀAMICI A 4 ZAMPELEGGERE INSIEMECURIOSITÀ IN PILLOLESPAZIO CICOGNAQuando il bebè sela prende comodaCRESCERE SANIPelle del bambino:le macchie più comuniVITA DA BABYCIAO CIAO PANNOLINOIN VIAGGIOVillach. Terra di laghi(e di acque termali)RUBRICHEMONDO PAPÀAMICI A 4 ZAMPELEGGERE INSIEMECURIOSITÀ IN PILLOLE

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EDITORIALENasce un bambino e, da quel giorno in poi, mille domande assilleranno la mente di mamma e papà, tra dubbi, insicurezze e aspettative. Come affrontare le prime settimane di vita, come aiutare il piccolo quando inizia a manifestare la sua autonomia, o quando arrivano i temuti terribile two, per non parlare dell’accesso al mondo della scuola e, a seguire, della preadolescenza e dell’adolescenza. Finirà mai? Spesso i genitori si sentono frullati come in un mare in tempesta, bramosi di risposte. E non bisogna vergognarsene. Ogni volta, su ogni tema o situazione, il ne di qualunque genitore è quello di offrire tutto il bene possibile ai propri gli, nelle scelte educative come in tutto il resto. Allora, il consiglio è di parlare con chi ci è vicino, con chi vive le stesse situazioni; di rivolgersi agli esperti e di provare ad assorbire consigli dai libri specialistici: i solo in apparenza anacronistici libri, che sono invece ancora in grado di regalare spunti di riessione di estrema utilità. Almeno è quanto mi è capitato di recente leggendo Urlare non serve a nulla del pedagogista Daniele Novara: 300 pagine per affrontare le nostre emozioni e quelle dei nostri gli, a partire dall’infanzia e no all’adolescenza. Non ho potuto che ispirarmi a lui per la rubrica Mondo Papà, in cui si demolisce il concetto-mito del papà peluche.Per la sezione Baby News, invece, ci siamo rivolti a un’altra esperta, la professoressa Maria Assunta Zanetti, con cui abbiamo affrontato il tema della plusdotazione, argomento di cui ancora si parla troppo poco. In Spazio Cicogna cerchiamo di capire perché, ogni tanto, il parto arrivi in ritardo e cosa renda l’odore di un neonato tanto irresistibile. Nella sezione Crescere Sani vogliamo sottolineare l’importanza dello sport (ma cosa signica fare sport da piccoli?) e scopriamo inoltre quali sono le più comuni macchie della pelle. Se la bella stagione è il momento degli aperitivi, in Tutti a Tavola parliamo di come è possibile combinare il desiderio dei grandi con le esigenze dei bambini e di quale sia la temperatura ideale che devono avere i cibi dopo lo svezzamento. Con l’arrivo dell’estate, Vita da Baby affronta una giornata in piscina, e scopriamo un lavoretto educativo da fare all’aria aperta. Per nire, la sezione In viaggio: un weekend lungo a Porto o la natura immersiva della Carinzia, in Austria? Inne, le rubriche Amici a 4 Zampe, Curiosità e Leggere Insieme.Buona estate!La direttriceLaura SciollaÈ il momento delle domande3

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Baby News La mia mente corre veloce 10Bonus Asilo Nido. Tutte le novità 14 Spazio Cicogna Viaggio nella gravidanza siologica 18Quando il bebè se la prende comoda 22Il profumo dei neonati: un richiamo irresistibile 26Crescere Sani Ci vuole un sico bestiale 30 Pelle del bambino: le macchie più comuni 34A piccoli passi 38Tutti a Tavola Mamma, aperitivo? 44 Come organizzare la dispensa 48Se lo mangio, lievito? 53Ricette d’estate 54Vita da BabyCiao ciao pannolino 58Verità o falsi miti? 62Tutorial. L’isola che c’è 67In ViaggioPorto. Altro che nostalgia 70Villach. Terra di laghi (e di acque termali) 74Per un’estate alla scoperta della natura 82RubricheMondo papà 87 Amici a 4 zampe 88Leggere insieme 90Curiosità in pillole 97

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sommariosommarioBaby News La mia mente corre veloce 10Bonus Asilo Nido. Tutte le novità 14 Spazio Cicogna Viaggio nella gravidanza siologica 18Quando il bebè se la prende comoda 22Il profumo dei neonati: un richiamo irresistibile 26Crescere Sani Ci vuole un sico bestiale 30 Pelle del bambino: le macchie più comuni 34A piccoli passi 38Tutti a Tavola Mamma, aperitivo? 44 Come organizzare la dispensa 48Se lo mangio, lievito? 53Ricette d’estate 54Vita da BabyCiao ciao pannolino 58Verità o falsi miti? 62Tutorial. L’isola che c’è 67In ViaggioPorto. Altro che nostalgia 70Villach. Terra di laghi (e di acque termali) 74Per un’estate alla scoperta della natura 82RubricheMondo papà 87 Amici a 4 zampe 88Leggere insieme 90Curiosità in pillole 97

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Dormiglione dolce nannaDormiglione dolce nannaAdorabile peluche animato per dolci nanneAdorabile peluche animato per dolci nanneEdo maxitreno cavalcabileBaby chiavi multiaivitàBaby chiavi multiaivitàSonaglino musicale e luminosoSonaglino musicale e luminosoper tante avventureper tante avventureLuce ninna nanna parlanteLuce ninna nanna parlante3 in 13 in 1Soce peluche che illuminaSoce peluche che illuminadolcemente le nottidolcemente le nottiBaby chiavi multiaivitàSonaglino musicale e luminosoper tante avventureLuce ninna nanna parlante3 in 1Soce peluche che illuminadolcemente le nottiDormiglione dolce nannaAdorabile peluche animato per dolci nanneLuna dolce noe luminosaLuna dolce noe luminosaLuce notturna con proiettoreLuce notturna con proiettoreper sogni rassicurantiper sogni rassicurantiLuna dolce noe luminosaLuce notturna con proiettoreper sogni rassicurantiVTech cresce con te e il tuo bambino, VTech cresce con te e il tuo bambino, trasformando ogni giocotrasformando ogni giocoin un momento magico.in un momento magico.VTech cresce con te e il tuo bambino, trasformando ogni giocoin un momento magico.

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ELYSIA™ Nursing PillowL’innovativo cuscino per allattamento pensato per offrire alla mamma e al bambino il massimo comfort ergonomico durante la poppata.

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Ansia e bambinibaby newsQUID+, linea editoriale educativa dedicata al primo apprendimento, ha condotto lo scorso anno un’indagine, tramite questionario, dal titolo “SOS Ansia”. Recenti statistiche hanno dimostrato come l’ansia sia ormai uno dei disturbi psichiatrici più diffusi tra i bambini, n dall’età prescolare, tanto da afiggere il 3-4% dei bambini negli Stati Uniti, con percentuali simili nel resto del mondo occidentale. I risultati dell’indagine lo confermano. L’emergere di queste problematiche ha portato così QUID+ alla pubblicazione de “Il grande libro dell’ansia” (maggio 2025), una monograa che include 13 raccon-ti illustrati per bambini, ciascuno dedicato a una diversa forma di ansia infantile, e una sezione per adulti con spiegazioni scientiche e strategie di gestione basate sulla terapia cognitivo-comportamen-tale, approccio raccomandato da organizzazioni come l’OMS e l’APA.

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baby news10«Gentile professoressa Zanetti, sono la mamma di due bimbi, di 4 anni e 5 anni e mezzo. XXX scrive e legge (uentemente) da alme-no un anno, a 3 anni ha iniziato a scrivere. […] 2 insegnanti di scuola primaria lo hanno denito un bambino con una dote, e una dote da coltivare. A questo punto non posso far nta di non notare ciò che anche altri notano». «Buongior-no, informandomi sul vostro sito ho capito che mio glio è un bambino plusdotato e sta gridando aiuto!». «Buongiorno, sono 2 anni che non riesco a capire se mio glio ha un disturbo dell’attenzione o è plus-dotato».Sono queste alcune delle email che riceve ogni settimana la professores-sa Maria Assunta Zanetti, direttrice del Laboratorio Italiano di Ricerca e Intervento sullo Sviluppo del Poten-ziale, del Talento e della Plusdota-zione dell’Università degli Studi di Pavia, insieme al professor Eliano Pessa. È con lei che abbiamo deciso di parlare di plusdotazione, un tema ancora poco trattato ma che merite-rebbe molta più attenzione.Sono precoci nel linguaggio, nell’apprendimento, ma spesso devono convivere con dicoltà di adattamento e con la complessità delle loro emozioni. I bambini plusdotati meriterebbero molta più attenzione. Perché possedere un’intelligenza superiore alla media non signica automaticamente aver successo nella vitaLa mia mente corre velocedi Laura Sciolla

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11baby news«Il tema della plusdotazione e del potenziale è più che mai attuale: le statistiche ci dicono che circa il 5% degli studenti delle nostre scuole presenta un alto potenziale, il che vuol dire una persona ogni 20, cioè un bambino per ogni classe. Purtrop-po, però, questo “dono” non viene sempre riconosciuto e adeguatamente supportato con speciche metodolo-gie e strumenti di supporto, perché purtroppo non entra nella formazione obbligatoria degli insegnanti. Inoltre, spesso viene considerata solo la dimensione cognitiva e prestazionale, e non si pone attenzione contempora-neamente alla dimensione cognitiva ed emotiva dei bambini».Verrebbe da pensare che i bambini plusdotati sianopersone dall’intelligenza supe-riore alla media e quindi desti-nati al successo e alla felicità. Forse per questo non si dà loro la giusta attenzione?«Siamo in presenza di un falso mito. L’essere plusdotati – o “gifted”, secondo la denizione inglese – non è certo una situazione da considerare come un disturbo o una patologia, ma è sicuramente una diversità che richie-de di essere riconosciuta e accompa-gnata. Questi bambini hanno dei reali Bisogni Educativi Speciali (BES), come è ampiamente riconosciuto anche nella nostra normativa scolastica, ma sovente si sentono “pesci fuor d’ac-qua” rispetto ai loro coetanei, trovano le ore a scuola noiose e ripetitive e, pertanto, possono adottare comporta-menti che talvolta arrecano disturbo, spesso equivocati come problematici e confusi con ADHD o DOP (disturbo oppositivo provocatorio). Ecco allora che, talvolta, emerge una discrepan-za tra il rendimento scolastico di un bambino e gli indici di abilità valutati con il QI, dinamica che in molti casi produce abbandono scolastico più o meno precoce e/o problematiche connesse al disagio socio-relazionale. Senza dimenticare lo spaesamento in cui molti genitori si trovano: i loro piccoli mostrano precocemente elevati livelli di competenza verbale, buona capacità comunicativa e profondità di pensiero, che da un lato li graticano ma, dall’altro, generano il rischio che gli stessi adulti di riferimento vengano additati come genitori che “stimolano in maniera eccessiva” i bambini. Anche se generalmente non è così».

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baby news12Il quoziente intellettivo(QI) è un punteggio, ottenuto tramite uno dei moltitest standardizzati, che si pregge di misurare o valutare l’intelligenza, ovvero lo sviluppo cognitivo dell’individuo. Il QI ha media 100 e deviazione standard 15, pertanto, tra 85 e 115, abbiamo un valore che si colloca nella media, al di sotto una fragilità intellettiva, al di sopra una potenzialità. Per i valori che si collocano tra 120 a 130 si parla di alto potenziale (cognitivo), sopra al 130 di plusdotazione.Le principali caratteristiche che connotano questi bambini come plusdotati sono le seguenti: alto livello intellettivo; alta predisposizione all’apprendimento e attitudine scolastica spesso in un ambito specico; alta creatività; capacità di leadership e buona motivazione; abilità psicomotoria che può manifestarsi con eccessiva o elevata agitazione, o con scoordinazione.Nel vostro Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento – Sezione Psicologia dell’Università degli Studi di Pavia – è nato più di 15 anni fa il primo Laboratorio Universitario italiano che si propone di aiutare bambini/e e ragazzi/e dotati di elevato potenziale cognitivo. Ci raccon-ta cosa fate?«Come Laboratorio ci proponiamo di supportare lo sviluppo e la piena realizzazione dei bambini gifted considerando i punti di forza e di criticità che si manifestano sia a livello individuale che familiare ed extra-familiare, attraverso interventi mirati ai loro bisogni e particola-rità. Il nostro obiettivo è principal-mente quello di aiutarli a trovare un equilibrio: il bambino plusdo-tato, come si diceva, è spesso un bambino con grande energia (che rischia di essere automaticamen-te etichettata come iperattività), talvolta depresso o con tic nervosi, e sovente presenta doppie eccezio-nalità (e in questo caso il più delle volte ci si concentra sul disturbo e non sulle potenzialità). Sono davve-ro tante le famiglie che si rivolgono al LabTalento da tutta Italia, in cerca di aiuto: le numerose richieste di valutazione sono un indice del bisogno reale delle famiglie, che spesso si trovano sole ad affrontare le difcoltà connesse alle peculiari-tà evolutive di un bambino ad alto potenziale».A che età è possibile indivi-duare con certezza un caso di plusdotazione?«Perché il nostro intervento possa avere il massimo effetto, la preco-cità della valutazione è fondamen-tale, ma crediamo che, allo stesso tempo, non si debba anticipare troppo. Direi attorno ai 6 anni. Pro-poniamo però anche incontri e atti-vità per i genitori di bambini tra i 3 e i 5 anni che già ci scrivono con dubbi e paure relativi alla possibi-lità che i loro gli siano “diversi”. Anche perché si è notato che esiste una famigliarità nella plusdotazione e molti genitori si rivolgono a noi col timore che i loro gli debbano vivere le stesse difcoltà da loro affrontate da bambini. Il rischio che siano “troppo intelli-genti per essere felici” (come nel titolo di un libro ormai famoso) è la loro principale paura».

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13baby newsIl Laboratorio Italiano di Ricerca e Sviluppo del Potenziale, del Talento e della Plusdotazione nasce nel 2009 con l’intento di svolgere attività di ricerca e di in-tervento nell’ambito della valorizzazione del potenziale, del talento e della plusdotazione. Le sue attività si rivolgono a bambini/e e ra-gazzi/e ma anche alle loro famiglie e agli/alle insegnanti, con molteplici obiettivi. Tra essi, sostenere e aiutare le famiglie nel per-corso di crescita dei gli, fare rete fra profes-sionisti e famiglie, organizzare la formazione dei docenti, offrire alle scuole supporto e aiu-to nella gestione delle dinamiche sociali e re-lazionali, con particolare attenzione alle im-plicazioni didattiche, e diffondere, attraverso mezzi adeguati, una maggiore conoscenza della tematica. Sono diversi i libri scritti dalla professoressa Maria Assunta Zanetti sul tema: tra gli altri, Mio glio è geniale (Giunti Editore, 2021) e Famiglie ad alto potenziale (Carocci Fa-ber editore, 2020), entrambi scritti con Elisa Tamburnotti.www.labtalento.unipv.itCos’è LabTalentoAttraverso questi parent trai-ning siete in grado di orire dei suggerimenti: ce ne riporta un esempio?«Questi bambini sono caratteriz-zati da un’altissima curiosità, che permette loro di essere più ricettivi, così assetati di conoscenza come sono. Di conseguenza sono iper richiestivi: allora, genitori, rispon-diamo sì alle loro domande, ma a 9 domande su 10, non a tutte! Perché anche in quella risposta non data c’è lo spazio per crescere: per imparare a superare la frustrazione, per avere pazienza, per cercare le proprie soluzioni con impegno e creatività. Questo signica lavorare anche sul versante emotivo. Oppure, quando alla scuola dell’infanzia il bambino gifted presenta queste caratteristiche, di solito scoraggiamo l’iscrizione anticipata alla prima-ria, in quanto il piccolo potrebbe non essere pronto emotivamente (e magari nemmeno sicamente). Suggeriamo invece di accompa-gnarlo in un percorso di continuità con la scuola tramite una program-mazione personalizzata e attività cooperative e, successivamente, a ne anno, di passare direttamente alla classe seconda, se il bambino è ritenuto idoneo. Ma essere genitori consapevoli non basta: è evidente come il percorso debba coinvolgere anche la scuola. Per questo stiamo lavorando molto sulla formazione dei docenti, che anno dopo anno si stanno dimostrando sempre più sensibili. Non dimentichiamolo: una didattica personalizzata non ha bisogno di etichette ma risponde al diritto che ogni alunno ha di veder soddisfatti i propri bisogni».

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baby news14Il Bonus Asilo Nido 2025, il contri-buto economico erogato dall’INPS per sostenere le famiglie nelle spese relative alla frequenza di asili nido pubblici o privati autorizzati, ha portato con sé alcune novità. I requisiti per accedere al bonus sono sempre i medesimi: è necessario che il genitore richiedente sia citta-dino italiano, di uno Stato membro dell’Unione Europea o in possesso di un permesso di soggiorno valido, che sia residente in Italia e che il bambino per cui si richiede il bonus abbia un’età inferiore ai 3 anni.L’importo del contributo varia in base all’ISEE (Indicatore della Situa-zione Economica Equivalente) e alla data di nascita del bambino, e qui si nota l’aggiornamento.Per i bambini nati prima del 1° gennaio 2024: 3.000 € annui (11 rate mensili da 272,73 € e una da 272,70 €) con ISEE no a 25.000,99 €; 2.500 € annui (11 rate mensili da 227,27 € e una da 227,30 €) con ISEE tra 25.001 € e 40.000 €; 1.500 € annui (11 rate mensili da 136,37 € e una da 136,30 €) con ISEE superiore a 40.000 € o non presentato.Per i bambini nati dal 1° gennaio 2024: 3.600 € annui (11 rate mensili da 327,27 € e una da 327,30 €) con ISEE no a 40.000 €; 1.500 € annui (11 rate mensili da 136,37 € e una da 136,30 €) con ISEE superiore a 40.000 € o non presentato.Dal 2025, per i bambini nati dal 1° gennaio 2024, il bonus spetta anche se il bambino è glio unico o ha fratelli nel nucleo familiare di età superiore ai 10 anni. Ulteriore novità, l’importo dell’As-segno Unico Universale non viene considerato nel calcolo dell’ISEE ai ni del bonus.Il termine per la presentazione della domanda è il 31 dicembre 2025, mentre il termine per il caricamento della documentazione delle spese sostenute è il 30 aprile 2026.La domanda può essere presentata esclusivamente online attraverso il portale dell’INPS o tramite i patro-nati, allegando anche le ricevute di pagamento delle rette mensili. Nel caso di strutture esenti da IVA e senza obbligo di fatturazione, è possibile presentare una ricevuta di pagamento che riporti specici dati richiesti dall’INPS.Per maggiori dettagli e per presenta-re la domanda, consultare la pagina dedicata sul sito dell’INPS.Dal 24 marzo è possibile chiedere il Bonus Asilo Nido. La legge di bilancio 2025 ha previsto alcune variazioni rispetto allo scorso anno. Vediamole insiemeBonus Asilo Nido Tutte le novitàdi Lucia ModiciIl Bonus Asilo Nido sostiene anche forme di assistenza domiciliare a favore di bambini con gravi patologie croniche. Per tale contributo è richiesta una certicazione specica del pediatra che attesti la grave patologia cronica del bambino.

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La pelle è un organo vivo che cresce secondo un proprio ritmo fisiologico. Per ascoltarlo e proteggerlo al meglio, il Laboratorio di Fitocosmesi Funzionale Fiocchi di Riso ha realizzato preparati originali con formulazioni naturali dermoaffini, dedicati sia alla Dermo-igiene quotidiana che alla Dermo-cura, coadiuvanti in caso di irritazioni, infiammazioni e per il trattamento di specifiche zone cutanee. Ogni preparato rispetta e promuove le attività funzionali e fisiologiche della cute, mettendo al centro il benessere di tutti i tipi di pelle. Anche le più sensibili.Fiocchi di Riso. Dermocentrici per natura.

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Mamma, cosa mangi?spazio cicognaIl fatto che un bambino sia meno interessato alla poppata a causa di ciò che la mammamangia – quindi, a causa del sapore del latte – è un falso mito. È vero, il latte acquista il sapore del cibo assunto dalla mamma già dopo 1-3 ore, ma questo non signica dover rinunciare ad alcun alimento e cambiare le proprie abitudini alimentari. Già dalla gravidanza, infatti, il bimbo impara a conoscere vari sapori attraverso il liquido amniotico, e più l’alimentazione della mamma è varia, più il bambino ha occasione di sperimentare sapori nuovi, prima nella pancia e poi attraverso il latte materno. Pertanto, nell’alimentazione in allattamento non esiste alcun cibo vietato, mentre è opportuno prestare attenzione ai liquidi contenenti caffeina, da assumere con moderazione, e al consumo di alcolici. La produzione di latte, insomma, è pressoché indipendente dall’alimentazione materna sia in termini di quantità sia dal punto di vista della qualità.

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È l’Organizzazione Mondiale della Sanità a ricordarcelo: il benessere di mamma e bambino è la priorità assoluta. L’obiettivo dell’assistenza a una donna in dolce attesa è dunque quello di offrire cure semplici ma ef-caci, che rispettino la siologia della gravidanza, cioè la sua “normalità”, e intervengano solo quando davvero necessario.Cos’è una gravidanza siologica?La gravidanza è sicuramente un’esperienza naturale: siologica, appunto. Tecnicamente, però, si utilizza l’espressione “gravidanza siologica” per riferirsi unicamentea gravidanze a basso rischio: niente patologie importanti e nessun campanello d’allarme per mamma e bambino durante i primi mesi della gestazione. In caso di gravidanza siologica, la gura dell’ostetrica assume un ruolo an-cora più speciale. Secondo quanto denito dalle linee guida nazionali e internazionali, per le gravidanze siologiche è infatti l’ostetrica – più che la ginecologa o il ginecologo – la professionista di riferimento,La gravidanza è una fase potente e naturale nella vita di una donna, un viaggio fatto di emozioni, cambiamenti, sogni e attese. Certo non una malattia. Ove possibile, dunque, spazio a un approccio naturale, senza dimenticare la sicurezzaViaggio nella gravidanza siologicadi Carlotta CordieriSPAZIO CICOGNA18

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SPAZIO CICOGNA19pur lavorando ovviamente in siner-gia con gli specialisti in ginecolo-gia (che effettuano le 3 ecograe standard), pediatria, medicina di famiglia e con gli altri professio-nisti sanitari: il tutto per assicurare che ogni donna possa essere sostenuta al meglio. Ma qual è il compito dell’ostetrica nello specico? Garantire un’assisten-za sicura ma il meno medicaliz-zata possibile, promuovendo una maternità consapevole, positiva, serena. Inoltre, l’ostetrica non solo accompagna la donna lungo tutta la gravidanza, ma è anche presente dopo il parto, offrendo continuità, ascolto, empatia e competenze cliniche.Il percorso nascita Il cosiddetto percorso nascita è un programma della rete sanitaria che viene offerto a tutte le neomamme e che mira ad accompagnarle durante la gravidanza, il parto e le prime settimane di vita del neonato: l’agenda della gravidanza, gli esami da affrontare, i corsi che possono aiutare la donna in questa nuova esperienza, il sostegno all’allattamento… tutte queste componenti sono tappe del percorso. Quando una gravidanza viene riconosciuta come siologica, è l’ostetrica ad assistere la mamma in diverse fasi del percorso nasci-ta. Si incomincia col compilare l’agenda della gravidanza, dove vengono annotate tutte le visite, gli esami, i colloqui e gli incon-tri, ma non solo: questo è anche uno spazio riservato alla mamma perché scriva emozioni e doman-de da sottoporre all’ostetrica, che diventa un vero e proprio punto di riferimento. Durante i periodici “bilanci di sa-lute ostetrici”, l’ostetrica controlla inoltre i parametri sici (peso, pressione, esami) e dedica ugualmente spazio al lato emoti-vo. Ascolta la donna, la aiuta a gestire ansie e aspettative, lavora con la coppia e supporta l’intera famiglia.

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SPAZIO CICOGNA20Nell’ambulatorio ostetrico si tengono anche incontri tematici di gruppo (aperti a ogni tipo di gravidanza): si parla di babywearing, di ritmi del neonato, di svezzamento, di osteo-patia in gravidanza. Occasioni utili per imparare, confrontarsi e sentirsi parte di una comunità di genitori in cammino.Dopo il parto Una volta nato il bambino, l’assi-stenza continua. In alcune regioni italiane, il Servizio Sanitario Nazio-nale prevede che l’ostetrica possa entrare anche in casa per effettuare i bilanci di salute post-natali: 3 visite gratuite previste nei primi 2 mesi dopo il parto, offerte appunto dal Servizio Sanitario Nazionale. In queste visite si lavora sull’allattamen-to, si risolvono dubbi e incertezze, il tutto in un clima di accoglienza e comprensione. Dopo l’ottava settimana, le attività comunque non niscono: di fre-quente negli ambulatori si tengono incontri post-parto, laboratori creativi per i bambini, momenti di condivi-sione tra mamme. Un vero e proprio spazio sicuro dove raccontarsi, confrontarsi, sentirsi capite. Un’ultima nota merita attenzione, parlando di gravidanza siologica: studi scientici segna-lano che, quando la gravidanza a basso rischio è assistita dall’oste-trica, si osservano risultati signi-cativamente positivi sugli esiti di gestazione e parto, che decorrono in maniera serena, con meno com-plicanze e una maggiore soddisfa-zione generale delle donne.Negli ospedaliL’Ambulatorio di Gravidanza a Basso Rischio Ostetrico (BRO) è il reparto ospedaliero che assiste le gravidanze siologiche. Un colloquio telefonico, la prima visita in cui si stabilisce se la gravidanza è eettivamente siologica e, poi, l’ostetrica diventa il punto di riferimento costante della futura mamma.

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SPAZIO CICOGNAAggiornamenti importantiAnche le Linee Guida Nazionali si aggiornano sul tema della gravidanza siologica nel denire gli interventi da orire alle donne, in modo da rendere il percorso nascita sempre più ecace, rispettoso, umano, ma anche per incentivare l’adozione di percorsi assistenziali appropriati, promuovere l’uso eciente delle risorse da parte delle Regioni e delle Aziende sanitarie e facilitare la relazione professionista-paziente, sempre con l’obiettivo di sostenere scelte informate e consapevoli da parte delle future mamme. MORBIDO TESSUTO IN MODAL E COTONE, CERTIFICATO OEKOTEXLARGHE SPALLINE ELASTICHE REGOLABILIMASSIMA PRATICITA’E CONFORTNUOVO SISTEMA SGANCIO RAPIDO ULTRAFACILE, CON UNA SOLA MANOREGGISENO ALLATTAMENTOSUPPORTO REGOLABILEmodalIN ITALIAFATTO ETICO ESOSTENIBILEMODALPOSTNatura sulla pelle, Italia nel cuore. Comfort avvolgente e sostegno intelligente per ogni fase della tua maternità. Reggiseno allattamento e slip premaman in Modal naturale Fibre certificate, delicate sulla pelle e traspiranti Supporto intelligente, che si adatta al corpo che cambia Design anatomico per il massimo comfort senza costrizioni Qualità artigianale 100% Made in ItalyScopri il mondo Mysanity nei negozi IperbimboMORBIDO TESSUTO IN MODAL E COTONE, CERTIFICATO OEKOTEXPREFORMA TA E MORBIDAMASSIMA PRATICITA’E CONFORTPARTE SUPERIORE SI ADATTA ALLO SVILUPPO DEL VENTRE MUTANDA GESTANTEVITA ALTAPREIN ITALIAFATTO ETICO ESOSTENIBILEMODALmodal

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SPAZIO CICOGNA22Innanzitutto, è bene precisare una cosa: la famosa “data presunta del parto” (DPP) è più un’ipotesi basata su calcoli indicativi che una scaden-za scolpita nella pietra. Si parte dal-la data dell’ultima mestruazione e si aggiungono 280 giorni (40 settima-ne), ma tutto questo presupponendo che l’ovulazione sia avvenuta al 14º giorno. Sappiamo bene, però, che il corpo umano non è un orologio svizzero: ovulazioni ritardatarie, ci-cli irregolari o semplicemente un pic-colo margine di errore ecograco possono spostare il calendario. C’è poi il fattore “personalità del bebè”: alcuni piccoli nascono prima ancora che si riesca a mettere le ultime cose nella valigia per l’ospedale, altri si prendono tutto il tempo del mondo, magari aspettando che Marte sia in congiunzione con la Luna, come si suole ripetere seguendo antiche credenze.Ogni futura mamma ha sentito pronunciare almeno una volta la fatidica frase “Ancora niente?”, pronunciata da amici, parenti e anche dal panettiere sotto casa. Ebbene sì, a volte il parto arriva in ritardoQuando il bebè se la prende comoda di Carlotta Cordieri

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SPAZIO CICOGNA23Un elemento che può dirci se è arrivato il momento “giusto” è la cervice uterina. Rigida e chiusa durante tutta la gravidanza, è la parte terminale dell’utero che, verso la scadenza, inizia ad as-sottigliarsi per permettere il massi-mo della dilatazione e consentire il passaggio del bambino. Ma non sempre è collaborativa nei tempi previsti: in alcune donne, infatti, la cervice (detta anche “collo”) resta alta, dura e chiusa anche dopo la data presunta. I medici devono quindi controllare il cosiddetto “Bishop score”, un punteggio che valuta le condizio-ni della cervice. Dal punto di vi-sta medico, si parla di gravidan-za oltre termine quando supera le 41 settimane. È importante sapere che molte gravidanze arrivano tranquillamente a questa fase senza problemi, special-mente se si tratta del primo glio: il corpo della mamma e del bam-bino sanno il fatto loro.Va tutto bene...I controlli per vericare l’andamento della gravidanza e il benessere del bambino sono: tracciato cardiotocograco o CTG: serve a registrare l’attività cardiaca fetale e le contrazioni dell’utero. È un controllo indolore che si effettua attraverso il cardioecografo: le pulsazioni devono oscillare tra le 120 e le 160 al minuto per uno stato ideale; ecograa: con l’utilizzo degli ultrasuoni è possibile vericare e misurare la cosiddetta “falda di liquido amniotico”, cioè vericare la quantità di liquido amniotico in cui è immerso il feto nelle gravi- danze oltre il termine. Perché il piccolo stia bene, l’indice di liquido amniotico deve essere maggiore di 5, in caso contrario potrebbe esserci una ridotta funzionalità della placenta o una perdita. L’ecograa consente di valutare anche lo stato di salute della placenta; ussimetria doppler: l’esame consente di stabilire se gli scambi di sostanze nutritive e di ossigeno tra mamma e bambino attraverso la placenta avvengono in modo regolare; MAF, cioè il conteggio dei Movimenti Attivi Fetali: la mamma lo può fare in autonomia, al mattino, in posizione sdraiata; l’assenza di movimenti deve spingere a una valutazione del benessere del bambino, anche se è vero che la frequenza e l’intensità dei movimenti possono variare in base alla fase della gravidanza e a fattori individuali.

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SPAZIO CICOGNA24Solo dopo le 42 settimane si en-tra nel territorio della gravidan-za protratta, il che richiede un po’ più di attenzione. I motivi? La placenta che inizia a dare segni di stanchezza manifestan-do eventualmente anche decit funzionali, il liquido amniotico che si riduce e, di conseguenza, un rischio (comunque basso) di complicazioni. Ma niente panico: a quel punto saranno la ginecologa o il ginecologo a monitorare più frequentemente la situazione, con controlli, eco-grae e tracciati; se necessario, decideranno di indurre il parto. Cosa può succedere se il parto tarda rispetto a quanto annun-ciato all’inizio della gravidanza? A parte l’aumento esponenziale di messaggi tipo “Novità?”, potrebbe aumentare il peso del neonato (il che renderebbe più faticosa la fase di espulsione al momento del parto) e potrebbe venir valutato un intervento come il cesareo o l’induzione. I control-li periodici delle ultime settimane servono proprio per intervenire in tempo, in caso di necessità.In questa fase è comunque bene che la mamma tenga le antenne dritte: se il bambino si muove meno, se c’è perdita di liqui-do amniotico, o se insorgono contrazioni dolorose ma irrego-lari che non portano da nessuna parte (la famosa fase di limbo), meglio contattare il proprio referente: servirà a togliersi tutti i dubbi che è normale insorgano e ricevere il parare di un esperto. Senza dimenticare che un parto in ritardo non è una tragedia, né una rarità. È solo l’ennesima prova che la gravidanza è un viaggio pieno di sorprese e ogni donna lo vive in maniera del tutto personale.Per stimolare il partoSe la donna è primipara e il collo dell’utero è ancora chiuso, si ricorre di solito alleprostaglandine, per far maturare la cervice uterina e stimolare le contrazioni. Se è pluripara o se il collo è già appianato, si pratica l’amnioressi, la rottura delle membrane amniotiche, e si somministra ossitocina per via endovenosa, per intensicare le contrazioni e accelerare la dilatazione.

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10 ANNI DI SICUREZZA

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SPAZIO CICOGNA26Dolce, delicato, avvolgente, l’odore dei neonati è qualcosa che va ben oltre una semplice fragranza: è un vero e proprio legame emotivo. Prima di tutto, è interessante com-prendere l’origine di questo profumo ritenuto “irresistibile” da molti genitori. L’odore del neonato non deriva da saponi o creme utilizzate nei primi giorni di vita, bensì è emesso in modo naturale dalla pelle del bam-bino, come risultato di diversi fattori. Durante i primi giorni di vita, infatti, il neonato è ancora ricoperto da residui di vernice caseosa, una sostanza biancastra e cerosa prodotta dalla pelle del feto nelle ultime settima-ne di gravidanza; questa vernice, dall’odore caratteristico, protegge la pelle immatura del bambino durante il parto e nelle prime ore dopo la nascita. Anche le ghiandole sebacee, particolarmente attive nei neonati, contribuiscono a produrre la fragran-za tipica del neonato. La somma di questi fattori è un odore delicato, che varia leggermente da bambino a bambino e che, sebbene tenda ad attenuarsi con il tempo, nei primi mesi è riconoscibile e inconfondibile.C’è un odore che tutti i genitori riconoscono subito, ma che è quasi impossibile descrivere: è il profumo dei neonati. Da dove nasce e perché ci colpisce così profondamente?Il profumo dei neonatiUn richiamo irresistibiledi Lucia Modici

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SPAZIO CICOGNA27Un richiamo biologico poten-tissimo Il profumo del neonato non è solo gradevole: è anche un potentissimo segnale biologico. Numerosi studi scientici hanno dimostrato che questo odore attiva nel cervello materno – ma anche in quello di altri adulti – le aree della ricom-pensa, le stesse stimolate da cibi appetitosi o esperienze piacevoli. In particolare, si osserva un aumento nella produzione di dopamina, il cosiddetto “ormone del benessere”. Questo meccanismo ha una funzione ben precisa: favorire il legame tra madre e glio, rafforzare l’istinto di accudimento, promuovere l’empatia e il desiderio di prendersi cura del piccolo. Insomma, questo meccani-smo chimico-emotivo aiuta i genitori a riconoscere il proprio bambino, a rispondere più prontamente ai suoi bisogni e a proteggerlo. Tutto ciò è parte di quel “linguaggio invisibile”, fatto di odori, suoni e gesti, che guida i primi mesi di vita. È come se la natura avesse progettato un sistema infallibile per garantire che il neonato riceva amore e attenzione n dal primo respiro. D’altra parte, all’interno di questo linguaggio non verbale anche il neonato, ricono-scendo l’odore della mamma e del suo latte, troverà in essi conforto e sicurezza.Si ritiene che questo scambio olfattivo sia tanto forte da avere persino un impatto sulla memoria e sull’attaccamento a lungo termine: è infatti risaputo come gli odori legati ai primi momenti di vita rimangano impressi nella memoria emotiva in modo profondo. Un bambino, un profumo, un legameDurante uno studio, alcune mamme sono state in grado di riconoscere il proprio bambino solo annusando i suoi vestiti, e di distinguerlo da altri neonati dopo appena pochi giorni di vita. Una conferma di come l’odore sia davvero un elemento identicativo e di forte legame. Alcuni ricercatori ipotizzano persino che l’odore possa contenere informazioni genetiche, un po’ come una “rma chimica”, che permette appunto di raorzare il legame tra genitori e gli biologici.

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GLAM 1X9For very little peaple!C25 M 15 Y 0 K 0C60 M 25 Y 0 K 0C0 M 0 Y 0 K 60La culla-lettino evolutiva Glam 9 in 1 è un prodotto che segue la crescita del bambino, made in Italy, realizzata in legno massello di faggio con niture di pregio, conforme a tutte le norme di sicurezza europee. Il suo design elegante e pratico è ulteriormente valorizzato da un serie di accessori inclusi. Disponibile in più colori e con tanti accessori tessili colorati!

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Come sei diventato grande!crescere saniMolti bambini crescono di più durante l’estate, lo dice la scienza. Innanzitutto perché c’è mag-giore esposizione alla luce solare, che stimola la produzione di vitamina D, essenziale per assorbire il calcio, rinforzare i denti e favorire la crescita ossea. D’estate l’alimentazione è migliore, perché ricca di frutta e verdura fresca, che contengono vitamine e minerali, ideali per lo sviluppo. I pasti, più leg-geri, aiutano la digestione e l’assimilazione dei nutrienti. D’estate si pratica più attività sica e il gioco all’aperto stimola lo sviluppo muscolare e osseo e la produzione dell’ormone della crescita (GH), che avviene durante il sonno profondo. Il sonno stesso è più lungo e regolare, perché lo stress è minore. Uno studio pubblicato sul “Journal of Pediatric Endocrinology” ha osservato che molti bambini cresco-no in altezza più velocemente nei mesi estivi rispetto a quelli invernali, anche se il ritmo della crescita non è uguale per tutti e alcuni cresceranno comunque di più in inverno, oppure a scatti.GLAM 1X9For very little peaple!C25 M 15 Y 0 K 0C60 M 25 Y 0 K 0C0 M 0 Y 0 K 60La culla-lettino evolutiva Glam 9 in 1 è un prodotto che segue la crescita del bambino, made in Italy, realizzata in legno massello di faggio con niture di pregio, conforme a tutte le norme di sicurezza europee. Il suo design elegante e pratico è ulteriormente valorizzato da un serie di accessori inclusi. Disponibile in più colori e con tanti accessori tessili colorati!

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crescere sani30«Non ci voglio andare!», esclama il bambino, «Ma ti fa bene lo sport», dice il genitore. A quale età si può iniziare a fare sport? Prima dei 3 anni è già possibile, con un’attività ideale e molto consigliata che è il nuoto. Da quando il bambino inizia a camminare, le passeggiate rappre-sentano l’introduzione all’attività sica e dovrebbero essere quoti-diane. Camminare è fondamentale per lo sviluppo motorio, cognitivo ed emotivo, in vista di una crescita armonica e del benessere psicosi-co. L’attività sportiva è utile ai piccoli per stimolare il corpo e la mente. Inizialmente, dovrebbe essere intesa come gioco e divertimento, non come disciplina tecnica.I bambini molto piccoli inizianoNei primi 3 anni di vita nessun bambino può avere un “sico bestiale”, né può certo considerarsi un atleta. In questa fase è infatti ancora presto per lo sport vero e proprio, ma si può iniziare a prendere condenza con l’attività sica, per allenare da subito le proprie potenzialità di domaniCi vuole un sico bestiale di Gloria Cardano

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31crescere saniappena a sviluppare le loro capa-cità motorie e posseggono un’atten-zione ancora limitata.Il gioco libero all’aperto consente al bambino di divertirsi, correre, salta-re, arrampicarsi su piccole strutture, bruciare energia senza avvertire l’imposizione delle regole. Anche un piccolo triciclo serve a migliorare la coordinazione e rafforzare il senso di autonomia.«Voglio giocare da solo», «Perché? Guarda quanti bambini ci sono». Si può insegnare ai bambini che giocano in gruppo l’importanza della collaborazione e l’interazio-ne. A partire dall’anno di età e no ai 3/4 anni, i bambini tendono a preferire giochi individuali e nel frattempo si avvicinano gradualmen-te a quelli di gruppo, mostrando interesse per la condivisione e la collaborazione. La psicomotricità permette ai più piccoli di seguire corsi divertenti ed educativi, dove migliorano coordinazione, ritmo ed espressività corporea; promuove inoltre le capacità espressive legate alla scoperta del corpo, dello spazio, del tempo e alla relazione con sé stessi, con gli oggetti e con l’altro. Ricordiamo che i bambini iperattivi, tramite l’attività sportiva, possono canalizzare le proprie energie e sfogare in modo costruttivo la loro vivacità. «Quel bambino è antipa-tico, non ci voglio giocare», «Ma neanche lo conosci». In tenera età lo sport favorisce lo sviluppo dell’autostima, la consapevolezza del proprio corpo e la capacità di lavorare in squadra per interagire con altri bambini e adulti abituando-si alle relazioni.Gli obiettivi del movimento nei primi anni di vita Stimolare lo sviluppo motorio armonico. Favorire la socializzazione. Raorzare il legame genitore-bambino. Promuovere la consapevolezza del proprio corpo e del movimento in modo divertente, sicuro e spontaneo.

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crescere sani32«Non lo so fare, non sono capace». Lo sport è uno strumento di inclu-sione, che offre a tutti la possibilità di divertirsi senza tenere conto delle capacità siche e sociali di ognuno.«Sono arrabbiato». Lo sport tiene a bada l’agitazione, lo stress e pro-muove il benessere psicologico. «Voglio stare a casa». Evitando di trascorrere troppo tempo davanti agli schermi, si possono creare luoghi sicuri in casa per giocare, sorvegliando l’attività del bambino (ballare, correre, saltare, fare le ca-priole, superare piccoli ostacoli). Si possono creare piccoli percorsi che il bambino deve attraversare, con qualche difcoltà e qualche caccia al tesoro. L’esercizio sico riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e stimola il rilascio di endor-ne, le molecole della felicità. «Non voglio andare in piscina». I corsi di nuoto consentono di familiarizzare con l’acqua e favo-riscono lo sviluppo degli schemi motori di base, di coordinazione e percezione dello spazio. Si sente spesso dire che il nuoto è uno sport completo: non è un classico luogo comune ma un’affermazione basata su dati oggettivi. Tutti i muscoli del corpo si attivano: braccia, gambe, addominali. Il sistema scheletrico lavora in assenza di gravità e, oltre alle articolazioni, ne beneciano la respirazione e il sistema cardio-circolatorio. Il nuoto favorisce il controllo del peso insieme alla forza di volontà; da 0 a 3 anni vengono erogati corsi di acquaticità neona-tale, da praticare in compagnia di un genitore, anche per rafforzarne il legame grazie alla condivisione dell’esperienza. Nei primi anni di vita sono tante le famiglie che la scelgono, per far prendere al piccolo una buona condenza con l’acqua. «Vince sempre lui». È importante che lo sport non venga percepito come un peso, un dovere o una competizione, e che si conservi il suo valore ludico.

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33crescere saniLo sport è una grande chance per essere individui unici in uno spazio neutro, uguale e favorevole per tutti. I bambini molto piccoli percepiscono positivamente questa situazione, che diventa per loro una routine, se praticata con costanza e buona pre-disposizione dell’adulto. Tra i grandi atleti di ogni disciplina ci sono stati bambini molto timidi e introversi che hanno trasformato la passione per il gioco e il divertimento in una professione vera e propria, dove riuscivano a esprimere le parti più represse che non sarebbero emerse in altri contesti quotidiani. È praticamente impossibile trovare un bambino che non ami il movi-mento. Già quando sono alle prese con i primi tentativi di reggersi in piedi, i bambini si dondolano a rit-mo di musica e ci rendono partecipi con il corpo di ciò che percepiscono con l’ascolto. Se iscriviamo il piccolo a un corso di baby dance non sottovalutiamo le eventuali predispo-sizioni, ma facciamo anche in modo che rimanga un hobby divertente per lui, anziché una performance; in caso contrario, se dopo l’entusiasmo iniziale non volesse più continuare a frequentare, rispettiamo i suoi gusti e la sua volontà. Ad esempio, se intorno ai 2/3 anni i bambini ballano spontaneamente, utilizzeran-no sequenze precise e personali; in una scuola di danza, invece, questa creatività potrebbe essere limitata dalle regole, con il rischio di mettere i piccoli a disagio. Può essere allora che decidono di non partecipare più alle lezioni. Per questo motivo non dobbiamo trasformare le attività dei nostri gli in un incubo. Lo sport propedeutico (pretecnica) rappresen-ta un avvicinamento alla disciplina (karate, hip hop, calcio, tennis, basket…) e inizia verso i 4 anni, mentre l’apprendimento comincia dai 5 agli 8 anni. I bambini matu-rano i propri gusti nello sport verso i 9/10 anni, ma l’agonismo può iniziare già dai 6. Per quando diventeranno più grandi, ricordiamo che, se premiati nello sport, i bambini possono migliorare anche a scuola, perché migliorano concentrazione, capacità di appren-dimento e autostima, fattori chiave per il rendimento.Da 0 a 12 mesi: il movimento è legato allo sviluppo motorio naturale (rotolare, strisciare, gattonare, stare in piedi); mamma e papà possono stimolare il pic- colo con il tummy time (tempo a pan- cia in giù), con giochi sensoriali o sempli- ci movimenti guidati.Da 1 a 2 anni: il bambino inizia a camminare, correre, arrampicarsi; le attività motorie diventano più dinamiche (giochi con la palla, percor- si, danza e gioco libero).Da 2 a 3 anni: aumentano coordinazione e auto- nomia nei movimenti, che diventano più complessi.L’attività motoria precoce(o gioco motorio)

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crescere sani34Le macchie sulla pelle dei bambini possono avere molteplici cause ed essere innocue, transitorie o signicative, già in tenera età. È necessario monitorarle prima di arrivare a un adeguato trattamento. In genere, se le macchie sulla pelle del piccolo non causano dolore né prurito e scompaiono spontaneamen-te nel tempo, sono innocue e non c’è da preoccuparsi. Se invece sono numerose, cambiano aspetto, gene-rano prurito e altri sintomi, è meglio consultare un dermatologo.Con l’espressione macchie cutanee si intendono lesioni piatte di colore diverso dalla cute normale, che possono quindi essere ipertroche (colore più scuro), ipotroche (colore più chiaro), sino ad arrivare all’as-senza di pigmento.Durante il periodo estivo sono più frequenti le macchie ipocromiche, che compaiono durante o dopo l’esposizione al sole e sono causate solo talvolta da un’infezione da funghi (micosi).«E questa che cos’è?». «Una macchia sulla pelle». «Guardiamo su Google». «Mamma mia... Ma può essere di tutto». «Meglio chiamare il pediatra»Pelle del bambinoLe macchie più comunidi Gloria Cardano

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35crescere saniPer meglio comprenderle, è preferibile ridurre l’argomento solo alle forme più comuni in pediatria.Tra le più frequenti c’è ad esem-pio la pitiriasi alba. Questa malattia comporta una lesione eczematosa e inammatoria per cui, oltre al colorito biancastro, prevalgono secchezza, desqua-mazione della pelle o chiazze di pelle ruvida. Si tratta di un disturbo asintomatico o lievemen-te pruriginoso, che compare in età compresa tra i 3 e i 12 anni e colpisce più spesso il volto o gli arti, a volte tutta la supercie corporea. La pitiriasi alba non è contagiosa ma spesso è connes-sa ad altre patologie: malattie allergiche, anemia, carenze di ferro o vitamina del gruppo B, ri-dotta produzione di melatonina… Nonostante sia benigna, può essere recidiva. È curabile con creme lenitive e molta idratazio-ne, per alleviare la secchezza; è bene evitare l’esposizione al sole per non incrementare l’iperpig-mentazione delle macchie. La vitiligine, invece, si presen-ta con macchie bianche sulla pelle (ipopigmento) di dimensioni variabili, con bordi netti e spesso convessi, dovute alla perdita di melanconici, le cellule che produ-cono la melanina. Sono macchie asintomatiche e asimmetriche che possono comparire in diversi parti del corpo ma più comunemente su aree esposte al sole come viso, gambe e braccia. Provoca anche lo schiarimento di peli, ca-pelli, ciglia e cambiamenti della mucosa della bocca. Sebbene non sia una malattia dolorosa e contagiosa, la vitiligine può ave-re un impatto signicativo sulla salute psicologica e sulla qualità di vita. Tale impatto necessita di supporto e risposte alla malattia, perché le macchie sono evidenti, estese e privano la pelle della sua naturale pigmentazione. I rimedi naturali per la micosi da pannolinoNonostante sia sempre consigliato consultare il pediatra per una diagnosi corretta e la relativa cura, esistono alcuni rimedi naturali che aiutano a lenire la micosi in modo delicato: cambio frequente del pannolino per mantenere l’area asciutta; bagnetto rinfrescante con 2-3 cucchiai di amido di riso o bicarbonato, per ridurre l’acidità e l’inammazione; utilizzo di olio di cocco, naturalmente antifungino, direttamente sulla pelle pulita e asciutta; infusi freddi di camomilla, per lenire la zona; applicazione di gel puro di aloe vera, privo di additivi o profumi; dietro approvazione del pediatra, possono risultare utili i probiotici, che ripristinano la ora batterica intestinale, sia per la mamma (se allatta) sia per il neonato (in gocce).

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36crescere saniLa vitiligine può avere una compo-nente genetica, con rischio mag-giore quando c’è familiarità, ed è associata a malattie autoimmuni e a stress. Il trattamento prevede farmaci topici, con corticosteroidi, fototerapia e, in casi più severi, l’intervento chirurgico. L’esposizione ai raggi ultravioletti, se controllata, può aiutare a stimolare la produ-zione di melanina. Questa malattia è inoltre spesso associata a bassi livelli di vitamina D, anche se le cause e i fattori scatenanti sono sconosciuti. Pare che colpisca in prevalenza le femmine con predi-sposizione genetica. L’occhio di un professionista saprà distinguere pitiriasi e vitiligine dall’aspetto delle chiazze; le mac-chie della vitiligine sono ampie, color bianco latte, e si localizzano anche su mani e piedi, mentre quelle della pitiriasi sono tonde e più sfumate. Inne, le macchie sulla pelle dei bambini possono essere dovute a micosi (o funghi): in questi casi hanno forma rotonda o ovale, con un bordo leggermente più eleva-to, desquamante e pruriginoso. Bianche o rosate all’inizio, possono scurire con l’aggiunta di prurito o bruciore. I bordi inoltre sono ben deniti e a forma di anello. Ricordiamo, tra le forme più comuni di micosi: la tigna, con macchie tondeggian- ti e squamose; la micosi da pannolino, con arros- samento, gonore e dolore a livel- lo di glutei, cosce e addominali; il mughetto, con aree bianche in rilievo su lingua, palato e tonsille; l’onicomicosi, con striature bian- castre e giallastre sull’unghia, che perde lucentezza, diventa fragile e cade. I funghi compaiono soprattutto nelle zone più umide (ascellari, inguinali e tra le dita dei piedi) e si posso-no contrarre attraverso il contatto con superci infette o animali e mediante lo scambio di oggetti personali. I luoghi pubblici, come spogliatoi, docce e piscine, sono zone umide, ideali per la prolife-razione di queste infezioni e del conseguente contagio. Per curare il fungo abbiamo a disposizione farmaci topici o orali, antifungini e antimicotici, che contengono principi attivi o corticosteroidi che alleviano i sintomi e favoriscono la guarigione. Meglio invece evitare di pasticciare con unguenti fai da te, che potrebbero favorire l’esten-dersi dell’infezione. L’estate è un buon momento per lasciare il bambino senza pannoli-no per qualche ora ogni giorno, e permettere alla sua pelle di respi-rare e guarire più velocemente. In spiaggia, però, si consiglia di evitare lo sfregamento della sabbia sull’epidermide del piccolo e, dopo il bagnetto al mare, è preferibile fargli una doccia di acqua dolce per eliminare i residui di sale. Nel caso di funghi, una buona igiene è la prima forma di prevenzione.

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*rispetto ad un seggiolino auto con cinturine, in un impatto frontalePALLAS G2UN R129/06, 76 - 150 cm, dai 15 mesi ai 12 anni circa/ Riduzione delle lesioni al collo del 40%*Sicurezza avanzata con il cuscino di protezione/ Rapida messa in sicurezza del bambino Cuscino regolabile con una sola mano/ Utilizzo dai 15 mesi fino a circa 12 anni Seggiolino auto 2 in 1PPAALLLLAASS GG22AAIIRRBBAAGGIINNSSPPIIRREEDDSSAAFFEETTYY

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crescere sani38Non appena il bambino dimostra di volersi alzare in piedi e tenta di muovere le gambette, inizia la fase dei primi passi. Verso gli 11-12 mesi (per qualcuno più tardi), arriva il momento di resta-re in piedi da solo, senza sostegno e senza la mano di un adulto a sorreggere. Il piccolo comincia ad aggrapparsi ai mobili o alle mani di mamma e papà, sviluppando forza e stabilità nelle gambe. Alcuni ritar-dano il momento, perché più robusti, e l’equilibrio risulta ancora precario. Altri si mostrano più cauti, altri anco-ra decisamente temerari. A questo punto, oltre a offrire superci sicure per camminare, bisogna consentire al bambino di trascorrere del tempo scalzo per migliorare l’equilibrio, la forza dei piedi, e favorire la sensibi-lità tattile.Il piede del bambino che impara a camminare non necessita di alcuna scarpa per i primi passi e il contatto con l’ambiente che lo circonda favo-risce il corretto sviluppo dei piedi, in base all’esperienza e agli stimoli che riceve (sull’erba, sulla sabbia, sulla moquette ecc.).Domanda ricorrente tra i genitori: qual è il momento giusto per far indossare le prime scarpine al bambino? Ecco qualche valido suggerimentoA piccoli passi di Gloria Cardano

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39crescere saniIl piccolo comincia a esplorare il mondo proprio con i piedi; evi-tate dunque il girello, che non gli consente di sperimentare tentativi, cadute e consapevolezza motoria. Fino a quando l’infante gattona, non c’è bisogno di comprare scarpe per lui, se non calzini per proteggerlo nelle pre-camminate, utili peraltro ad abituarlo alle prime scarpine. Queste ultime devono es-sere comode, adatte ai suoi piedi, perché possa muoversi liberamente. Devono essere leggere, essibili, ben aderenti al tallone e con la suola imbottita. È bene iniziare a usare le calzature appena il piccolo comincia a frequentare luoghi pubblici, per proteggerlo dal freddo e da eventuali batteri. La scarpa ideale è un po’ alta, appena sotto la caviglia e con un rinforzo nella suola per evitare che si pieghi. L’acquisto deve prevedere la giusta taglia di scarpa, né troppo grande né troppo stretta, e, nel dubbio, si può usare un pedometro, mettendo il piede del bambino sullo strumento di misurazione per controllare il risul-tato. I produttori offrono modelli di tutte le taglie, con chiare indicazioni per scegliere quella adatta a ogni piccolo cliente. A 2 anni i bambini sono più agili e disinvolti nei movimenti: corrono, saltano e si muovono con facilità. È giunto il momento di una nuova scarpa, con una tomaia alta e più rigida sul tallone per fornire un buon supporto al piede. La suola dev’essere morbida e pieghevole, per favorire lo sviluppo naturale del piede ed essere comoda anche per lunghi periodi, e antiscivolo, per evi-tare cadute. Il materiale deve essere traspirante per una buona ventila-zione del piede e senza irritanti cuciture interne. La parte anteriore deve consentire un uido movimento delle dita del piede e tenere sotto controllo la parte del tallone, perché è quella che assorbe il peso del bambino. Attenzione a controllare che la scarpa non diventi piccola, perché la costrizione esercitata sui piedi potrebbe causare danni e lesioni. È meglio adoperare solette antibatteriche rimovibili per una giusta traspirazione e puntali adatti alla essibilità. Adottare sistemi facili per indossare e togliere agilmente le scarpe, come il velcro, che ha chiusure perfette e permette al

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40crescere sanibambino di essere indipendente nel calzarle. La pelle è il miglior mate-riale, consente al piede di respirare anche se oggi esistono materiali alternativi sintetici, anch’essi molto validi. I piedini continuano la loro formazione no ai 5 anni e l’arco plantare potrebbe stabilizzarsi nell’adolescenza. In previsione del mare, meglio avere le idee chiare per le calzature da acquistare: meglio modelli che ga-rantiscano comfort, sicurezza e pro-tezione, come i sandali, che aiutano a proteggere i piedini da scottature o tagli, così il bambino potrà cam-minare anche sulla sabbia calda e sulle superci bagnate o dure. Evitare le ip ip, molto graziose da veder indossate ai piccolissimi, ma scomode a causa del laccetto che passa tra le dita. Preferite materiali traspiranti, per proteggerlo dalla su-dorazione eccessiva e dalla scarsa ventilazione, e resistenti all’acqua come il silicone, la gomma o tessuti impermeabili, che si asciugano facilmente. Le scarpe leggere e compatte sa-ranno facili da portare in borsa o in valigia, pronte all’uso-spiaggia.Il mercato dell’usato è in forte svilup-po, ma ricordate che le scarpe di seconda mano possono rappresen-tare un rischio, perché adattate al piede di un altro bambino. Meglio quindi acquistarle solo se si è certi che le scarpe di seconda mano siano nuove e rivendute da qualcu-no che ha sbagliato misura e non le ha potute utilizzare. Nelle scarpe di seconda mano bisogna considerare lo stato del velcro per la chiusura, la suola e la pulizia, perché l’igiene è sempre importante. Alla scuola dell’infanzia, le scarpe dei piccoli saranno messe a dura prova: occorrono modelli prati-ci, con una suola più spessa per proteggere la parte posteriore del piede dallo sfregamento.Prima dei 3 anni i piedi del bambi-no crescono di circa mezza taglia ogni 2 o 3 mesi, mentre col compi-mento dei 3 anni la crescita rallenta, con un aumento di circa una taglia in un anno. Assicurarsi che le scar-pe calzino sempre bene e non siano né troppo strette né troppo larghe. Se si nota che il bambino inciampa facilmente o si stanca a cammina-re, si può ssare un appuntamento con un podologo per individuare il problema e correggerlo.Qualche consiglio pratico Scegliere scarpe con la punta larga, per permettere alle dita di muoversi liberamente. Controllare regolarmente la misura dei piedini, crescono in fretta! Far provare le scarpe preferibilmente nel pomeriggio, quando i piedi sono un po’ più gon, per evitare di comprarle troppo strette. Prestare attenzione alle preferenze del bambino: se si sente a suo agio con un certo tipo di scarpa, sarà più felice di indossarla e di camminare.Flippy_Nascere Mamma 07.25 (205x265+10)_OK.pdf 1 06/06/25 18:46

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È troppo freddo!tutti a tavolaAlimenti e bevande fresche sì, fredde no. Secondo le linee guida dei pediatri, in estate i genitori di bambini piccolissimi (e non) devono rispettare alcune precauzioni, per evitare rischi digestivi o di salute. Le temperature di alimenti e bevande devono essere moderatamente fresche, non ghiaccia-te: yogurt bianco, frutta, frullati o gelatini alla frutta, preferibilmente fatti in casa, dovrebbero essere consumati fuori frigo da mezz’ora. Cibi troppo freddi possono infatti causare congestione digestiva, mal di pancia o mal di gola. Quanto al latte, anche in estate soddisfa da solo il fabbisogno idrico del neonato: se il latte materno mantiene sempre la temperatura ambiente, quello in formula (special-mente se fa molto caldo) può essere offerto tiepido o si può proporre yogurt fresco, soprattutto dopo i 6 mesi. Per i più grandi, l’acqua rimane la migliore fonte di idratazione, mentre sono da evitare le bevande zuccherate, che soddisfano la sete solo temporaneamente.

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tutti a tavola44L’aperitivo sostituisce spesso la cena fuori, perché i suoi tempi seguono le esigenze delle famiglie con gli piccoli, che non stanno seduti a un tavolo per più di 5 minuti. Meglio una soluzione dinamica e che comporti meno sacrici di un pranzo al ristorante, dove si attendono le portate senza possibilità di imbastire attività per placare l’impazienza dei bambini. L’estate è la stagione più indicata per un cocktail all’aria aperta, magari in un locale con cortile, che disponga di un giardi-no recintato o sia adiacente a uno spazio pedonale in cui i bambini possono giocare; allora la serata prende una piega divertente, con genitori tranquilli e piccoli occupati nei loro giochi.L’aperitivo può essere un momento di rinascita per la neomamma, che così dedica un po’ di tempo a sé stessa, con un’amica, dopo un primo periodo complicato. È un’occasione per uscire alla sera le prime volte con il neonato, anche perché, se ilMamma,aperitivo?di Gloria CardanoL’aperitivo è entrato nelle abitudini di tutti, anche dei bambini, che imparano dai genitori idee, proposte e luoghi in cui andare a trascorrere un paio d’ore di svago, magari in compagnia di amici

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tutti a tavola45piccolo manifesta disagio, non si compromette comunque la serata, non essendoci il vincolo di una cena.Individuata la location, si può pen-sare a cosa mangiare. Ormai gli aperitivi sono tanto abbondanti da sostituire il pasto, infatti si chiama-no apericena: ci sono alcuni posti che, oltre a snack leggeri e freschi, come frutta tagliata, mozzarelline, affettati, crostini con pomodorini e basilico, propongono qualche primo o secondo. Se non si è in presenza di particolari controindi-cazioni alimentari, verso l’anno di età i bambini, vedendo il tavolo imbandito, vorranno assaggiare qualcosa, in primis le patatine, che consigliamo di proporre solo occasionalmente perché possono diventare una cattiva abitudine. Un piatto di pasta al pesto o al sugo soddisferà l’appetito del piccolo, limitando i danni nutrizionali, e sarà decisamente meglio delle pizzette, servite molto spesso al momento dell’aperitivo.Se il locale non dovesse garantire un primo, valutate piuttosto un sem-plice toast.Il momento delle ordinazioni è gioioso per gli adulti ma anche per i bambini, che possono scegliere un mocktail senza alcol da gustare vicino a papà che sorseggia un cocktail.Cosa portare?Non devono mancare alcuni giochi portatili, libri illustrati o piccoli gadget per intrattenere i bambini. Se il locale ore musica e un’area all’aperto, può essere una buona occasione per ballare insieme.

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tutti a tavola46Il più gettonato è il mocktail alla frutta, ottenuto mescolando il succo di frutta naturale (arancia, mela, pesca o frutti di bosco) con acqua naturale o gassata. Si può aggiun-gere qualche fetta di frutta, senza il ghiaccio perché non conoscete la sua conservazione, spesso contami-nata dallo scongelamento e ricon-gelamento, fenomeno pericoloso per la proliferazione dei batteri. Altri baby cocktail sono l’acqua aromatizzata, rinfrescante, a base di acqua naturale e fette di limone, lime, cetriolo, menta o fragole.La limonata, con acqua, puro succo di limone, magari qualche fogliolina di menta, un po’ di zucchero o mie-le, carica di vitamine, è per pochi. Evitate tè, anche deteinati, e succhi di frutta, pieni di zuccheri, a favore di bevande dissetanti naturali, ma-gari diluite con acqua per renderle meno dolci e più leggere. Tra le scelte migliori ci sono i cremosi smoothie alla frutta, un mix di frutta fresca frullata o congelata, yogurt naturale e un po’ di latte o acqua, e i centrifugati di verdura e frutta di stagione. Una valida alternativa per le famiglie con bambini piccoli è l’aperitivo in giardino o su una terrazza di casa, all’ombra, in un parco o un cortile, dove ci siano spazi sicuri in cui i bambini possono muoversi e giocare liberamente. Con palloni, frisbee, bolle di sapo-ne o giochi da esterno, i piccoli si divertiranno e gli adulti si godranno la serata, certi di non sentire lamen-tele dai tavoli vicini.Alcune idee per il buffet sono ad esempio i mini spiedini di frutta a base di fragole, melone, uva, bana-na, kiwi (tagliati a pezzi), inlzati su bastoncini di legno: colorati, facili da mangiare e molto freschi.Sziosi sono anche i crostini con pomodorini e basilico conditi con un lo d’olio extravergine d’oliva e un pizzico di sale: semplici, leggeri e gustosi.Per i piccoli buongustai, ci sono i sandwich con crema di avocado, composti da pane morbido, un avocado maturo e schiacciato, un pizzico di sale e limone e sopra, se gradita, una fettina sottile di tacchino.Per concludere, si può pensare a un gelato a base di yogurt naturale, frutta fresca o frullata, congelato in stampini per ghiaccioli.

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tutti a tavolaLe scelte per il baby aperitivoOptare per un locale family-friendly, con spazi dedicati ai bambini (angoli gioco, sedie a misura di bambino o aree all’aperto, servizi igienici adatti e fasciatoio). Prenotare in anticipo per farsi riservare uno spazio comodo per i piccoli. Se ci sono giochi o attività, assicurarsi che siano adatti all’età del bambino.

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tutti a tavola48L’utilizzo ottimale della dispensa facilita la vita quotidiana in casa. Innanzitutto, è necessario pianica-re una spesa adeguata, subordina-ta a una chiara organizzazione del menu quotidiano o settimanale: de-cidere in anticipo cosa si mangerà nei 7 giorni successivi è comodo per avere bene in mente cosa met-tere a tavola, senza affanno.Quando arriviamo a casa stanchi la sera, dopo una giornata di lavoro, la tentazione è quella di proporre piatti già pronti, surgelati o precot-ti. Indubbiamente sono comodi da conservare, veloci da preparare e gustosi per i bambini, ma se valutiamo le loro proprietà nutritive capiamo che è meglio programma-re ricette sane per non abituare il bambino a sapori troppo intensi e difcilmente sostituibili. In dispensa non dovrebbero man-care piccoli barattoli di spezie, perché, oltre alle note proprietà an-tiossidanti e rigenerative, le spezie permettono al piccolo di cominciare a conoscere le sfumature dei sapori, i profumi della natura, oltre a rende-re sziosi i piatti. Come organizzare la dispensadi Gloria CardanoIn cucina ci si accorgerà dell’ingresso del bambino nelle abitudini familiari. Riservate un angolo a oggetti necessari per la cura del bebè, tra cui posatine, bavagli, piatti e bicchieri su misura, e dedicatevi a riorganizzare la dispensa, adattandola alle esigenze di grandi e piccini

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tutti a tavola49Ecco allora cannella, cumino, semi di nocchio, curcuma, curry, noce moscata, paprika dolce, chiodi di garofano… Ci sono poi le erbe aromatiche, come erba cipollina, alloro, salvia, menta, timo… con cui, oltre a cucinare ricette semplici e valide già a partire dallo svezza-mento, potrete preparare dissetanti tisane e bevande. Nel comparto delle spezie, im-mancabile l’olio, rigorosamente extravergine di oliva, che secondo la scienza è importante per lo sviluppo celebrale dei bambini piccoli. L’angolo ospiterà anche il sale, da usare pochissimo. Con i gli in crescita, non mancheranno in dispensa la pasta e il riso (integrali solo a partire dai 2 anni di età), che spesso offuscano la presenza dei cereali, ottima fonte di energia e di proprietà nutrizionali. I cereali si possono consumare in tanti modi, nelle zuppe ma anche sotto forma di gallette, biscotti, grissini e cereali sofati. Spazio anche ai legumi secchi, decorticati per lo svezza-mento o da tostare per le minestre. Molte preparazioni necessitano di brodo vegetale, che dovrete avere già pronto per velocizzare i tempi: spostiamoci quindi nella zona frigo e creiamo un angolo baby in cui non manchino mai una cipolla, un gambo di sedano e verdure di stagione. Durante lo svezzamento, compaiono assai spesso le solite zucchine, patate e carote, mentre la scelta di vegetali è molto variegata. L’importante è puntare sui prodotti del periodo, per imparare anche a conoscere ciò che la natura regala in ogni momento dell’anno. D’estateNon riempire mai troppo il frigo, perché potrebbe non riuscire a rareddare i cibi in maniera adeguata. Congelare microporzioni-scorta dei cibi destinati al bambino in svezzamento, utilissime per i momenti in cui si ha poco tempo. Sistemare ogni cosa per categoria e scadenza. Acquistare contenitori in vetro o latta, semplici da pulire, riutilizzabili e duraturi, gradevoli da vedere e facilmente riconoscibili. Lasciare a vista ciò che si usa quotidianamente. I contenitori sostituiscono confezioni aperte e non nite come scatole e sacchetti, mantenendo gli alimenti più freschi.Qualche consiglio praticoper la dispensa

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tutti a tavola50Per conservare in modo corretto un alimento, non basta coprirlo con carta stagnola e posizionarlo in frigo. Al suo interno, infatti, ci sono zone più refrigerate, altre meno. Nella parte superiore solitamente le temperature oscillano tra 4 e 5 °C e vi abitano uova, latticini, yogurt, salumi, dolci a base di creme e panna. Nel cassetto intermedio la temperatura va da 0 a 2 °C e qui si conservano carne e pesce, mentre nel vano inferiore la temperatura è maggiore (7-10 °C), ideale per verdure, frutta e altri prodotti che necessitano di una minore refrige-razione. Gli alimenti, quindi, non dovranno essere posizionati a caso ma nel posto più adatto. Periodicamente è necessario pulire sia il frigo che la dispensa, per riorganizzare le idee e capire se ci sono avanzi dimenticati o alimen-ti scaduti. Prima di igienizzare i ripiani e i vani, meglio svuotarli completamente, consumando quello che è rimasto: sarà l’occasione per trarre un indice di gradimento degli alimenti secondo il vostro bambino. A partire da qui, potrete decidere di non rifornirvi di ciò che è avanzato in abbondanza, oppure potrete pro-vare a impiegare gli stessi alimenti in ricette diverse. Solitamente, ad esempio, i “poveri” legumi secchi rimangono negli angoli reconditi delle dispense. Un buon consiglio per avere le idee chiare e non sprecare materie prime è di comprare quel che serve, di volta in volta.Ciò che aiuta a diventare consuma-tori consapevoli è il decluttering, che signica letteralmente “rimuo-vere oggetti non necessari”, e vale anche per gli armadi e l’ordine generale della casa. Senza oggetti fuori posto e spazi male assortiti, mamme e papà, perennemente in-daffarati, scopriranno quanto possa migliorare la gestione quotidiana delle cose e della casa, oltre a offri-re un ottimo esempio ai bambini, n da piccoli.

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Pionieri del Biologicoda oltre 65 anniUn impegno familiareda 4 generazioniPiù di 260 controlliper vasetto

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53tutti a tavolaÈ alla base di molte ricette e non è sconsigliato in assoluto nei bambini piccoli, va solo dosato per motivi legati a sicurezza, digestione e svi-luppo del gusto. Il lievito vivo, cosiddetto attivo (ovvero lievito di birra fresco crudo, lievito secco non cotto, integratori di lievito, lievito alimentare in occhi), è quello da evitare nei primi mesi perché può causare gonore, gas, fermentazioni intestinali nei neonati, il cui intestino è ancora immaturo e rischierebbe di essere alterato. Il lievito di birra o madre, cotto nei prodotti da forno (pane, focaccia…), è invece generalmente sicuro ma va assunto con attenzione, perché spesso si trova in cibi troppo salati o difcili da digerire (pizza, pane industriale, brioche e dolci lievitati al forno). Molti di questi prodotti, inoltre, contengono grassi, conservanti, additivi e zucche-ri non adatti allo svezzamento; e se cracker, grissini e taralli sono troppo duri o friabili, rischiano di provocare il soffocamento del bambino. Il lievito cotto non è più attivo, quindi non dà problemi intestinali nella maggior parte dei casi; può essere assunto in piccole quantità dopo i 6-8 mesi del lattante, purché il prodotto sia semplice, senza sale o zuccheri aggiunti. Durante lo svezzamento gli alimenti lievitati (soprattutto quelli dolci o molto gustosi) possono abituare il bambino a sapori troppo elabora-ti, anticipando preferenze per cibi industriali; meglio quindi introdurli gradualmente, al mattino o a pranzo, per osservare eventuali reazioni, an-che se rare. In caso di familiarità con allergie o problemi gastrointestinali, è meglio consultare il pediatra.Il lievito si trova anche nei formaggi fermentati (gorgonzola, emmenthal, taleggio), nella panna acida, nella salsa di soia, nell’aceto, nella frutta secca, nel malto, nel glutammato monosodico e nell’acido citrico.Una ricetta sziosa “antifermen-tazione” può essere quella di mini panini morbidi senza sale, a base di farina, acqua tiepida, lievito di birra fresco e olio EVO. Una vera dol-cezza sono invece le focaccine allo yogurt, ottenute mescolando, e poi impastando, yogurt bianco intero (non zuccherato), lievito istantaneo per torte salate (senza fosfati) e olio EVO; da cuocere in forno a 180 °C per 10-12 minuti, oppure in padella antiaderente per 3-4 minuti per lato. Morbide e leggere, si possono anche farcire con omogeneizzati o verdure schiacciate. Deliziose le mini focaccine alle mele (con lievito), naturalmente dolci grazie alla mela, sostituibile con pera matu-ra, banana schiacciata o altri frutti di stagione. I preparati a base di lievito possono essere conservati in un con-tenitore ermetico, riposto in frigo per 2-3 giorni: il loro gusto riaforerà una volta scaldati a vapore o in padella. In alternativa, questi cibi si possono conservare in freezer: congelati dopo la cottura e ben raffreddati, si ripon-gono nei sacchetti. Da scongelare a temperatura ambiente o in forno a bassa temperatura. In entrambi i casi, la durata massima di conservazione è di 2 mesi.Come sempre, basta non esagerare. L’introduzione dei cibi durante lo svezzamento deve avvenire in modo controllato, e questo vale anche per gli alimenti contenenti lievitoAnche se l’intolleranza al lievito prima dei 12 mesi di età è rara, se il piccolo mangia spesso pane, pizza e dolci lievitati, possono comparire sintomi da sensibilità o sovraccarico già a partire da 1-3 anni. Il fenomeno può emergere anche dopo infezioni intestinali, assunzione di antibiotici o squilibri del microbiota.Se lo mangio, lievito? di Gloria Cardano

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tutti a tavola54Ricette d’estateI PIÙ SFIZIOSIArancini di riso al bergamotto INGREDIENTI (per 4 persone)350 g di riso Carnaroli, 1 cipolla, 1 gambo di sedano, 2 carote, 1 patata, succo di 3 bergamotti, 25 g di lievito, olio EVO, 250 g di farina, pangrattato, sale QBLavare bene i pomodorini, tagliarli a metà e riporli in una ciotola capiente a cui aggiungere l’olio e le spezie (consigliamo il timo e la maggiorana). Schiacciare un po’ i pomodorini per ottenerne il succo e mescolare per amalgamare i sapori. Tenere il sughetto da parte, riporre i pomodorini in una teglia e aggiungere uno spicchio d’aglio. Cuocere nel forno a 180 °C per 20 minuti: i pomodori essiccati sono pronti, un sano snack di accompagnamento per tutta la famiglia, compresi i piccoli dai 18 mesi in poi. Svuotare le zucchine e mettere da parte la polpa, che sarà unita al sugo ottenuto precedentemente dai pomodori, alla farina, a un pizzico di sale e a 2 cucchiai di olio EVO, per poi frullare il tutto. Una volta diventato crema, il composto verrà usato per riempire le zucchine. I ori di zucca, invece, saranno farciti con ricotta fresca unita a un po’ di olio EVO e parmigiano a piacere. Far cuocere zucchine e ori di zucca per circa mezz’ora a 200 °C. Il picnic è servito. L’estate è la stagione ideale per scoprire la verdura cruda e cotta e la frutta, amatissima dai bambini in questi mesi. Ecco a voi proposte gustose e bilanciate, perfette quando, con il caldo, diminuisce l’appetito ma aumentala necessità di idratazione, energia e digeribilità, anche per i più piccoli Dopo aver preparato il brodo vegetale (mezza cipolla, il gambo di sedano, le carote e la patata, da cuocere nell’acqua bollente per circa 1 ora), tritare l’altra metà della cipolla e farla rosolare, a amma allegra, in una padella capiente e profonda nel nto soffritto composto da 3 cucchiai di olio EVO e 2 di acqua. Quando la cipolla diventa morbida e cremosa, aggiungere il riso e farlo insaporire per circa 5 minuti, mescolando continuamente per non farlo attaccare e aggiungendo altri 2 cucchiai di acqua. Una volta evaporata l’acqua, cuocere il riso per 20 minuti circa, aggiungendo progressivamente il brodo vegetale caldo. A ne cottura e a fuoco spento, aggiungere il succo di bergamotto (per un delicato sapore fruttato), il lievito e continuare a mescolare per 1-2 minuti. Lasciar raffreddare il composto e, nel frattempo, unire in una ciotola farina, acqua e sale, per ottenere la pastella. Preparare la teglia e riscaldare il forno a 180 °C. Formare piccole palle di riso, afferrabili dal bambino, immergerle prima nella pastella e poi nel pangrattato. Quando gli arancini saranno pronti, sistemarli ordinatamente sulla teglia e cuocerli in forno per 30 minuti circa no a che non si sarà formata una deliziosa crosticina. Da assaporare caldi.PER UN PICNIC IN FAMIGLIA Bouquet di ori di zucca e zucchineINGREDIENTI22/24 zucchine con i loro ori , 150 g di ricotta fresca, 1 spicchio d’aglio, 50 g di farina, parmigiano a piacere, olio EVO, sale QB250 g di pomodorini Pachino o ciliegini, spezie a piacere

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55tutti a tavolaDAI 10 MESI Piatto più unico che raroINGREDIENTI (1 baby porzione abbondante)Per l’insalata: 30 g di cous cous , 1 carota, 1 cucchiaino di olio EVO,40 g di petto di pollo Per la crema: 1/4 di avocado maturo, 1 cucchiaino di succo di limone (solo se già introdotto), 1 cucchiaio di yogurt bianco intero (per rendere la crema più morbida)È un dolce ideale a partire dagli 8 mesi, grazie agli zuccheri naturali della frutta, ed è facile da preparare. Sciacquare il miglio sotto acqua corrente per eliminarne l’amaro naturale e metterlo in un pentolino pieno di acqua (o latte), unire la pesca già tagliata a pezzetti e una spolverata di cannella.Cuocere a fuoco basso per circa 20-25 minuti, afnché il miglio si cuocia bene e il liquido venga assorbito. Frullare il composto con un frullatore a immersione no a ottenere una crema densa e liscia. Versare in 4 ciotoline o stampini di silicone e lasciar intiepidire.Per la preparazione della mousse allo yogurt, frullare insieme la banana, lo yogurt e il cucchiaino di succo di limone. Poi versare la crema sopra il budino già freddo. Mettere il dolce in frigorifero per 4 ore in modo che diventi compatto, morbido e cremoso. A piacere, si può decorare questa delizia con una spolverata di farina di cocco, pezzetti di pesca o banana fresca o una profumata foglia di menta.Il piatto è un cous cous con pollo, carote e crema di avocado che fornisce carboidrati, proteine, verdure, grassi buoni, probiotici e calcio, ottimo in fase di pieno svezzamento, con glutine, carne e avocado già introdotti.Cuocere il cous cous secondo le modalità indicate sulla confezione del prodotto. Scolare e lasciar raffreddare. Cuocere a vapore sia il pollo che la carota. Poi tagliare entrambi molto nemente, sminuzzarli o frullarli, a seconda del livello di masticazione del bambino. Schiacciare l’avocado con la forchetta no a renderlo cremoso, aggiungere il succo di limone, un pizzico di sale e lo yogurt per ottenere una consistenza più vellutata. Unire in una ciotola il cous cous tiepido, la carota e il pollo e condire con un lo d’olio EVO. La mousse di avocado sarà l’accompagnamento al piatto, da mescolare o alternare durante il pasto. Per i bambini più piccoli (8-9 mesi), frullare tutto grossolanamente per un piatto unico, cremoso ma denso, da offrire al cucchiaio.LE PRIME DOLCEZZEBudino alle pesche INGREDIENTI (per 4 baby porzioni)Per il budino base: 50 g di miglio decorticato, 1 pesca matura (o 2 albicocche mature), 200 ml di acqua o latte vaccino/vegetale, 1 cucchiaino di olio EVO, 1 pizzico di cannella Per la mousse: 1 banana molto matura, 80 g di yogurt bianco intero non zuccherato, 1 cucchiaino di succo di limone (per non far annerire la banana)

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Il debutto a scuolavita da babyIl debutto alla scuola dell’infanzia è un passaggio carico di emozioni e aspettative. D’estate i genitori possono seguire qualche semplice suggerimento per aiutare il bambino a prepararsi. Ogni tanto, parlargli della scuola in modo positivo, raccontando che è sinonimo di gioco, amicizia, diver-timento e attività creative. Utilizzare parole semplici e un tono sereno, evitando frasi tipo «forse pian-gerai, poi ti passa»: rafforzano ansie. La scuola dell’infanzia richiede un po’ di indipendenza, meglio quindi iniziare insieme, nei momenti tranquilli, ad allenare l’autonomia, che favorisce anche l’auto-stima. Il piccolo potrà provare ad andare in bagno e mangiare da solo, togliere e mettere scarpe e giacche, lentamente e senza pressione. Utile stabilire una routine simile a quella scolastica, soprattutto per il sonno e i pasti, e abituarlo gradualmente alla separazione, lasciandolo ogni tanto con nonni e babysitter e proponendo situazioni di gioco con altri bambini. Inne, leggere insieme libri sul tema e coinvolgerlo nei preparativi, scegliendo con lui tutto il necessario.

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58VITA DA BABYÈ importante seguire i segnali del bambino e procedere con calma, senza forzature, evitando sgridate o nervosismi. L’addio al pannolino è una fase delicata nella crescita e ri-guarda l’acquisizione di autonomia ma anche nuove consapevolezze, come la cura del proprio corpo, e signicati educativi che implicano l’ascolto da parte nostra e l’intensi-cazione del rapporto di ducia e comunicazione con il bambino.Lo spannolinamento avviene gene-ralmente intorno ai 2/3 anni, età in cui i bambini tendenzialmente avver-tono che la vescica è piena (il tempo per imparare a gestire la propria vescica dura circa un anno e mezzo e si completa verso i 5 anni). Se verso i 4 anni il bambino può gestire la sua pipì durante il giorno senza pannolino, può vericarsi che bagni il letto di notte. Quando i genitori notano che il pannolino resta asciut-to per più ore tra una pipì e l’altra, può essere il momento giusto per toglierlo. Segnali positivi sono l’insof-ferenza al pannolino e l’interesse per il vasino, il desiderio di imitare l’adulto e di rimanere asciutto.Tranquilliziamo i genitori, che sul tema hanno dubbi e paure. Non esiste una regola universale: alcuni bambini sono già pronti a 18 mesi, altri hanno bisogno di più tempo, anche noai 4 anniCiao ciao pannolinodi Gloria Cardano

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vita da baby59È importante che il bambino sappia dire di no se non ha l’esigenza di evacuare, che indichi quando il pannolino è bagnato e riproduca suoni particolari mentre cerca di andare di corpo, perché signica che si tratta di un atto volontario. L’uso del vasino può non risultare così semplice, il bambino può sentir-sene attratto ma, a volte, non riesce a gestirlo subito e in modo corretto, perché non è ancora in grado di controllare i muscoli della vescica e dello sntere. Se capitano piccoli inconvenienti, può accadere che rinunci e si alzi prima di espletare le sue necessità siologiche: meglio non sgridarlo, ma incoraggiarlo a riprovarci. Tenete a mente che arrivare a un uso corretto del vasino può richiedere dai 3 ai 6 mesi di tempo. Una buona occasione per iniziare potrebbe essere il momento in cui si va al mare, ma non è una regola. Sicuramente, il mare è un’espe-rienza divertente e i vari incidenti potrebbero essere più facili da gestire, perché i bambini passano molto tempo poco vestiti: giocano con l’acqua, si bagnano spesso, ma proprio la sabbia e l’acqua po-trebbero essere fattori di intoppo. Inoltre, se togliere il pannolino è più facile nell’ambito di una routine quo-tidiana acquisita, proprio il cambio di ambiente potrebbe interromperla, rendendo tutto più complicato. E attenzione: togliere il pannolino al mare non sempre garantisce un am-biente sicuro e igienico; non basta il fatto di trovarsi all’aperto, biso-gna considerare anche la maturità sica e mentale del bambino, che si trova a gestire un ambiente nuovo. Con pazienza e calma i genitori dovrebbero riuscire a prevedere che il piccolo, preso dal gioco, potrebbe dimenticare di fare pipì, e nire quindi per farla in luoghi poco idonei quando gli scappa. Mentre i genitori si sforzano di sce-gliere il luogo e le condizioni miglio-ri per iniziare lo spannolinamento, il metodo Montessori si concentra proprio sull’autonomia del bambi-no, dando importanza all’ambiente e agli stimoli esterni, che insegnano al piccolo cosa fare e come, e inuenzano la sua relazione con il mondo.I metodi di educazione precoce al vasino (come l’EC) si stanno diondendo: si tratta di percorsi impegnativi per i genitori, ma dai grandi vantaggi per il bambino. Consistono nel mettere al centro dell’attenzione il bambino prima dei 18 mesi, per favorire in lui la conoscenza e la cura del proprio corpo e favorire il raggiungimento dell’autonomia.

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60VITA DA BABYQuesto approccio può essere utile per ricordare alle mamme e ai papà quanto l’addio al pannolino sia un momento importante, da vivere in un ambiente confortevole e sicuro dove il bambino può muover-si liberamente per gestire le proprie esigenze siologiche, con indipen-denza e godendo del pieno rispetto e appoggio dell’adulto.L’igiene è fondamentale e creme protettive contro la dermatite si accompagnano al cambio assi-duo del pannolino, da salutare gradualmente. Il vasino andrebbe collocato in bagno in qualità di strumento da utilizzare, riconoscibile e riconosciuto dal bambino, non in quanto giocattolo. È quindi prefe-ribile evitare di portarlo in giro per la casa seguendo il bambino: è il bambino che deve recarsi in bagno per usarlo. Le sedute possono essere lunghe: meglio mettere a disposizione un tappetino per appoggiare i piedi, qualche libricino colorato, pastelli e ovviamente carta igienica, che il piccolo imparerà a usare grazie all’osservazione di mamma e papà. Per aiutare il bambino ad assumere una posizione che facilita l’evacua-zione, servirà uno sgabellino che sostenga i piedi e che lasceremo in bagno, accanto ai sanitari. Il bagno deve risultare una stanza conosciuta e rilassante ed è impor-tante collocare alla portata del bam-bino qualche oggetto per l’igiene personale, come l’asciugamano, lo spazzolino e il sapone. Per alcuni il vasino può risultare un passaggio in più, per altri serve ad acquisire sicurezza prima di affrontare il water. L’abbandono del pannolino dovrebbe collimare con l’acquisi-zione di altre abilità, come vestirsi e svertirsi da solo, perché alzando e abbassando i vestiti comincia un altro processo di autonomia e gestione di sé, che aiuta il bambi-no a separarsi non solo dai vestiti ma anche da pipì e cacca. Alcuni bambini non la vogliono lasciar andare, perché non capiscono come qualcosa che era dentro di loro possa abbandonarli. Ci sono bambini che ancora alle elementari hanno paura di essere ingoiati dalla turca o trattengono i bisogni no a casa (tenesmo), perché non hanno introiettato il processo di scarto dei propri riuti organici e la siologia naturale del corpo umano che immette ed elimina. Al contrario, vivono questo processo come un momento di abbandono, una sorta di separazione da una parte di sé. I genitori preparano l’ambiente e favoriscono il processo imitativo. Alcuni di loro preferiscono non mostrarsi nell’intimità del bagno, ed è comprensibile, ma possono comunque aiutare il bambino con un approccio paziente, rendendo-lo protagonista di una delle tante prove della sua crescita. Se a settembre il bambino inizia la scuola dell’infanzia Non sempre si riesce a rendere autonomo il bambino prima dell’ingresso alla scuola dell’infanzia. Non bisogna necessariamente arrivare a scuola già “spannolinati”: confrontatevi con il corpo insegnante, che vi aiuterà in questa fase delicata per agire coerentemente senza provocare confusione nel piccolo.

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62VITA DA BABYL’importante è non farsi distrarre dai luoghi comuni. Troppe volte le mamme ricevono consigli non richiesti, già mentre aspettano il loro bambino: tutti dottori, addirit-tura pediatri, esperti puericoltori e ostetriche. Non vi è mai capitato di incontrare qualcuno che dispensas-se pillole di saggezza su cosa si fa e cosa non si fa quando nasce un bambino, mentre siete in coda al supermercato? Non parliamo di certe suocere solerti e tanto capaci: ti guardano in faccia e sanno cos’è meglio per te e per il piccolo. Ma cosa è giusto per un glio lo sanno solo le mamme. Allora, dov’è la verità? Intanto, imparando a farsi rispettare e a sviluppare ducia in sé stesse, è possibile mettere dei conni per evitare da parte degli “altri” piccoli esercizi di potere: «io facevo…», «io dicevo…», «pen-savo che…», «io ritengo… », «fai così, fai cosà». Stabilite conni chiari nei confronti delle opinioni gratuite altrui. Un esempio? «Se stai a casa, puoi curarlo meglio!», «il lavoro toglie energia e tempo alla famiglia». Le nuove mamme non hanno bisogno di critiche ma di molto incoraggiamento. Devono imparare a darsi del proprio buon- senso, rendendosi responsabili col partner delle decisioni migliori per il bambino e per la famigliaVeritào falsi miti? di Gloria Cardano

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vita da baby63Il parto è stato bellissimo, indimenti-cabile, ma occuparvi di un bambi-no è un’altra cosa, è impegnativo. Allora, invece di ascoltare pareri sterili, pensiamo alle giuste gure a cui le neomamme devono (o non devono) afdarsi: «mio marito mi aiutava poco e niente, meglio fare da sole». Prima di tutto c’è il partner, che, col suo supporto, può aiutare anche in senso pratico: cam-bi di pannolino, preparazione del biberon, addormentamento, bagnet-to, giro al parco… «Meglio stare da soli, per godersi il bambino», dicono le voci, invece è importante l’aiuto pratico che sanno offrire ami-ci e parenti, come svolgere per voi alcune commissioni, cucinare, sbri-gare le faccende di casa. Inoltre, le gure professionali come pediatra, infermiere, personale specializzato del consultorio e babysitter possono dare consigli e supporti immediati per chiarire dubbi e ansie della neomamma. Il difcile mestiere di madre consiste proprio nell’affrontare e superare almeno in parte le piccole e grandi difcoltà, dalla giusta comunicazio-ne col vostro bambino e con gli altri membri della famiglia all’instabilità emotiva, dalla nuova impostazione tra i partner no alla ripresa del lavoro e alla gestione correlata del bambino, per mantenere un buon equilibrio tra il vostro essere donna, compagna e madre. È necessario creare una rete di sostegno e supporto per le difcoltà legate ad allattamento, gestione del nuovo nato e della famiglia, carenza di sonno, stato di incer-tezza e smarrimento, paure per l’imminente futuro e paura di non essere all’altezza. Ricordate che nessuna madre può rappresentare tutto per il proprio glio, indipen-dentemente dagli sforzi che compie. Oltre ad aver subito consigli, avrete letto libri e manuali, consultato app ed elaborato piani e strategie, ma quando il bimbo nasce il tempo non è più solo vostro.

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vita da baby64Ogni bambino ha i propri tempi e le variabili sono innite. Il tema dell’allattamento è scottante, dibat-titi su dibattiti. Spesso si sente dire: «il latte articiale è meno nutriente di quello materno». In realtà, entrambi possono essere ottimi pasti: anche se il latte materno ha beneci natu-rali, non bisogna estremizzare. Nei primi mesi, possono diventare un’ossessione anche il peso e il ritmo di crescita: «se il bambino non prende abbastanza peso, bisogna dargli più latte subito». Non è sem-pre così: è necessario consultare il pediatra prima di aumentare le quantità di latte, perché potrebbe esserci un altro motivo se il piccolo non prende peso. Ed è lo stesso per l’inuenza: «dagli subito una tachipirina, così dormirà tranquillo». È sempre compito del pediatra consigliare la somministrazione di farmaci, perché le cause della febbre possono essere tantissime.A questo punto, meglio frequentare amiche senza gli, a meno che non ci raccontino “dell’amica dell’ami-co”, della collega di lavoro, della portinaia, di Chiara che non aveva il latte, di Franca che ne aveva troppo, del glio di Daniela che non dormiva, di Fiorenza che soffriva di depressione post-partum, di Marti-na che aveva la pressione bassa. Senza contare che poi, dopo sforzi, sofferenze e preoccupazioni, qual-cuno riesce pure a dirti «somiglia tutto a tuo marito».Questa è la verità: i primi mesi sono un periodo di grande adat-tamento per tutta la famiglia. È normale sentirsi stanchi o sopraf-fatti, ma col tempo la situazione si stabilizzerà. La frase-tipo «i neonati devono abituarsi n da subito a dor-mire tutta la notte» è un falso mito, perché i bambini appena nati dor-mono molto ma in modo irregolare; il loro sonno è diverso da quello degli adulti, è più frammentato.E quando il bambino piange? «Non prenderlo sempre in braccio, così lo vizi». Invece, se un neonato è accudito e coccolato, acquisirà sicu-rezza e serenità. Il contatto pelle a pelle aiuta il bambino a sentirsi più protetto, lo aiuta a regolare meglio il suo ritmo e favorisce il legame.«Se il bambino piange, qualcosa non va»: e invece no! Il pianto è normale e fa parte dello sviluppo, non sempre indica un problema. Questo è l’unico modo per il piccolo di comunicare un’esigenza (fame, disagio, sonno o bisogno di attenzione).«Io e mio glio stavamo molto da soli, in simbiosi»: per un bambi-no, al contrario, essere amato e accudito da più persone può essere un’esperienza arricchente. È come introdurlo gradatamente nella so-cietà, in modo equilibrato, e creare le basi per i suoi futuri rapporti e per imparare a dare e ricevere. «Non sono una buona madre, mio glio si ammala spesso». Non è vero! I bambini hanno un sistema immunitario immaturo e possono ammalarsi più facilmente, ma questo non dipende dalla bravura dei genitori. Evitate i confronti, danneg-giano l’autostima.

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vita da babyQuanto lo lavo?«I bambini devono essere sempre puliti e senza croste o secrezioni». In realtà, alcuni secreti o croste sono normali e non indicano problemi; solo se sono eccessivi o fasti-diosi è meglio consultare il pediatra. Non è neanche necessario lavare il bambino subito dopo ogni pannolino sporco; basta pulirlo bene e usare prodotti delicati. Come lo vesto?«Il bambino deve essere sempre vestito leggero, anche in inverno». In realtà, bisogna vestirlo in modo adeguato alla temperatura, per proteggerlo dal freddo o dal caldo.E i denti?«Il ciuccio può rovinare i denti se usato troppo a lungo». In realtà, anche se è vero che un uso eccessivo può inuire sui denti, se utilizzato con moderazione il ciuccio può aiutare a calmare il bambino.False credenze

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IL MADE IN ITALY PER IL NEONATO E LA PRIMA INFAZIA

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vita da baby67IL MADE IN ITALY PER IL NEONATO E LA PRIMA INFAZIAL’isola che c’èIl mare è sempre bello visto dal vivo, ma con la fantasia il bambino è in grado di reinventarlo anche su misuradi Gloria CardanoTUTORIALD’estate, ai piccolissimi si possono proporre attività semplici e sicure per stimolare lo sviluppo motorio, sensoriale e sociale. Giochi imitativi che fanno sentire utile e grande il bambino sono annafare le piante, lavare i piatti con un genitore oppure, mentre la mamma fa giardinaggio, aiutarla a mettere i ori in un vasetto e a raccogliere le foglioline cadute. Stimolanti e divertenti sono indubbiamente i giochi con l’acqua, come travasi, piscinette, spruzzi, sempre sotto stretta sorveglianza, giochi con la sabbia (scavare, riempire secchielli, nascondere oggetti) e passeggiate nei parchi e in campagna tra cortecce, fogliame e terra. L’obiettivo a questa età non è il lavoro in senso stretto, ma il coinvolgimento e l’emulazione del mondo degli adulti. Ogni gesto imitato è un piccolo passo verso l’autonomia, la responsabilità e lo sviluppo delle abilità.Al mare, anche i bambini più grandicelli raccoglieranno conchiglie e sassolini da collezionare in un barattolo e (forse) aiuteranno i fratelli più piccoli a costruire castelli di sabbia dando loro compiti semplici: portare l’acqua, usare la paletta, pulire i giocattoli da spiaggia in un secchiello d’acqua.Chi non va al mare, potrà creare anche in città collage con elementi naturali (foglie, ori secchi, sabbia) e dipingere all’aperto con pennelli grossi e colori lavabili.Dai 3 anni in su, un bel lavoretto da proporre è “l’isola che c’è”, una sorta di presepe estivo con pesci, conchiglie e tanto mare. Ecco qualche dritta per realizzarlo. Capovolgere il piatto di carta e dipingerne metà con i colori a tempera azzurro e blu. Aiutare il bambino a intingere la spugnetta nel colore bianco e a picchiettare l’estremità superiore del mare per dare l’effetto di onde schiumate. Sempre con l’aiuto del bambino, riempire di colla la restante parte del piatto e ricoprirla con la farina gialla, che rappresenterà la sabbia dorata dell’isola. Comprimere la farina per farla attaccare e scuotere il piatto per eliminare quella in eccesso. Dai cartoncini MATERIALIColla stick, colla vinilica, colori a tempera, pennelli, 1 spugnetta, 1 piatto di carta, farina gialla, ombrellini da buet, qualche sassolino, cartoncini colorati, 1 rotolo di carta igienica,foglio di gomma Eva spesso 5 mm e glitterato (colore a scelta),1 gomitolo di lana, forbici (usate sotto la supervisione di un adulto)colorati ricavare i pesciolini e le stelle marine; il bambino si divertirà a dipingere i sassolini rendendoli coralli e scogli e a incollarli per “allestire” il mare. Conccare gli ombrellini nella sabbia. Per arricchire l’isola, aggiungere i polpi di cartone: colorare, utilizzando tempere e pennelli, il rotolo di carta igienica di un colore a piacere; ritagliare con le forbici l’estremità inferiore per metà lunghezza, creando tante fettucce, poi sollevarle e piegarle no a formare un angolo retto con il restante cilindro non tagliato. Arricciare verso l’alto le estremità dei tentacoli, dipingere le ventose, disegnare la bocca e incollare in senso orizzontale due sassolini piccoli con la colla vinilica, saranno gli occhi. Bella anche la medusa: sul foglio di gomma disegnare la testa con i tentacoli, ritagliarla e sovrapporre la sagoma su un altro cartoncino per ottenere un’altra testa uguale. Le dimensioni saranno proporzionali all’isola, quindi piccole. Sui tentacoli della medusa passare la colla vinilica, posizionare tanti gruppetti di li di lana e incollare sopra l’altra testa in modo che i li di lana rimangano in mezzo ai due ombrelli. Il bambino decorerà la medusa con materiali di riciclo e colori. Conchiglie, vetrini e sassolini raccolti al mare saranno il tocco nale per dare vita all’isola più magica dell’estate.

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Io viaggio “one child only”in viaggioUn nuovo trend di viaggio ha guadagnato popolarità: sono le vacanze “one child only”. L’idea alla base è quella di dedicare un viaggio esclusivamente a un glio, in modo da rafforzare il legame e offrire attenzioni individuali. Meno bagagli, meno capricci e litigi, un’atmosfera più rilassata, la possibilità di adattare il ritmo delle attività e delle visite alle esigenze del bambino, rendendo l’espe-rienza più piacevole. D’altra parte, però, si rischiano sentimenti di esclusione o gelosia tra i fratelli: gli esperti consigliano di pianicare viaggi simili per ciascun glio, sebbene in questo modo il budget famigliare potrebbe essere messo a dura prova. La soluzione, allora, potrebbe essere optare per una vacanza breve di un weekend, sufciente per creare ricordi indimenticabili, e riservare le vacanze più lunghe per la famiglia al completo.

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70in viaggioSe il fado fa pensare al Portogallo quale emblema di malinconia, oggi Porto sembra andare in controtendenza: un’autentica esplosione di vivacità, tra l’allegria del lungoume, i luminosi azulejos e una cucina gustosaPerché scegliere Porto (Oporto, in portoghese) come meta turi-stica per famiglie con bambini piccoli? Perché è ben collegata all’Italia, con voli comodi dalle principali città, perché le sue di-mensioni la rendono facilmente visitabile anche in soli 2 giorni, perché qui il palato può esse-re soddisfatto a ogni età, tra golosi pasteis de nata (i dolci tipici a base di sfoglia e crema, sublimi se assaggiati tiepidi) e indimenticabili degustazioni di Porto, il vino omonimo, al calar del sole. Quando programmavo questo viaggio nel secondo centro urbano per importanza del Portogallo, non avrei mai imma-ginato di trovare una città tanto viva e affascinante. Prima di tutto per la conformazione, un continuo saliscendi che, se per i passeggini potrebbe risultare un po’ faticoso, regala però scorci piuttosto suggestivi.PortoPorto Altro che nostalgiadi Laura Sciolla

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71in viaggioPoi, per la sua capacità di abbi-nare l’architettura tipica, con le casette basse dai balconi oriti, a coloratissimi murales contem-poranei, eccellente espressione di arte urbana, talmente diffusi da diventare punti tappa del per-corso all’interno del centro città. Altro aspetto particolare è che la città è divisa dal ume: sul lato destro il centro storico, sul lato si-nistro Vila Nova de Gaia, con la sua serie di locali, negozi e can-tine ricavate da quelli che erano storicamente i magazzini di stoc-caggio dei vini portoghesi, che qui venivano conservati prima di prendere il mare. In mezzo c’è il ponte Dom Luis I, percorribile a piedi o su tram, che molto ricor-da lo stile della Tour Eiffel. E non è un caso, visto che l’ingegnere progettista, il belga Théophile Seyrig, pochi anni prima aveva realizzato anche il vicino ponte Maria Pia, insieme nientemeno che a Gustave Eiffel in persona. Tra le cose da non perdere a Porto segnaliamo il Mercado do Bolhão che, fatta eccezione per i giorni festivi, in cui è chiuso, offre profumi e sapori che sicuramente sapranno affascinare anche i più piccoli; il MercadoStazione ferroviaria di São BentoChiesa di São Francisco Ponte Dom Luis ICuriosità Non è necessariamente un invito a mangiarvi, ma una tappa al McDonald’s Imperial di Porto è imprescindibile: dal 1995, infatti, McDonald’s ha aperto uno dei suoi locali nella location storica del Café Imperial, caè celebre n dagli anni Trenta. Magnico esempio di architettura Art Déco, conserva ancora le antiche vetrate originali e l’imperiosa aquila all’ingresso.

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72in viaggiopuò rappresentare inoltre una meta per uno spuntino di mezzogiorno, visti i tanti ristorantini che si trova-no in questo edicio al coperto. Poco lontano, gli appassionati di azulejos non potranno perdere la Cappella del Carmine, che ne è completamente rivestita, così come il terrazzo al primo piano della Cattedrale, che si trova nel punto più alto di Porto, o gli azulejos della stazione di São Bento. Altra attrazione cittadina molto nota è la Livraria Trello, una delle più belle librerie al mondo, spesso citata come possibile fonte di ispirazio-ne per J.K. Rowling quando ha immaginato la libreria di Diagon Alley nella saga di Harry Potter. A proposito: a pochi passi, nel Jar-dim da Cordoaria, sono cresciuti alberi dalle forme davvero inso-lite, che un po’ ricordano esseri mostruosi...Per chi ama le visite all’insegna della cultura ci sono poi il Palazzo della Borsa, chiara rappresentazio-ne della potenza commerciale del Portogallo nei secoli, e la chiesa di São Francisco, completamente ricoperta d’oro.Un’esperienza da vivere in fa-miglia può essere anche quella di afttare la bicicletta e, per-correndo la costa, arrivare no al Parco della città di Porto. Qui si trova il Padiglione dell’acqua, dove i bambini possono imparare tutti i segreti di questo elemento straordinario. Tornando indietro, il consiglio è di fermarsi al Museo di arte contemporanea: il giardino che lo circonda è già di per sé interessante, con l’esposizione di maxi sculture di diversi artisti.NazaréNazaré è una pittoresca cittadina sulla costa atlantica del Portogallo, a circa un’ora e mezza di auto da Porto. È conosciuta in tutto il mondo per le sue onde giganti: tra febbraio e marzo arrivano no a 30 metri di altezza. I sursti arrivano a Praia do Norte da ogni continente: anche se i bambini non possono tuffarsi in questa zona, osservare le onde da lontano è uno spettacolo unico. Il viaggio sulla storica funicolare che collega la parte bassa della città al Sítio, il promontorio panoramico che domina l’oceano, è un’altra avventura emozionante. Ma non solo: in cima al promontorio, i bambi-ni scopriranno la leggenda della Madonna di Nazaré e del cavallo miracolato, con una piccola cappella che ne custodisce la storia. Tornando verso il mare, la spiaggia principale di Nazaré, protetta e sicura con la sua sabbia dorata, è l’ideale per i bambini.Le onde più alte del mondo

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in viaggioFrutti di mareSe invece si desidera cogliere una panoramica della città senza faticare troppo, il tram numero 1 è un’esperienza abitualmente apprezzata dai turisti: è un tram d’epoca che percorre la linea sto-rica e si snoda attraverso il centro, offrendo viste panoramiche del ume Douro e inerpicandosi negli stretti vicoletti tra le colline urbane. Non ultimo, provate la crocie-ra sul Douro: da Porto partono barche più o meno spaziose che risalgono il ume e c’è anche la possibilità di prenotare la crociera di una giornata intera per arri-vare no alla Valle del Douro e scoprire dove nasce buona parte del nettare divino portoghese. Ma questa è un’altra storia.Per info: www.visitportugal.com Adega Do Carregal: nel quartiere di Bombarda, tutti i piatti più tipici e tanta gentilezza. A Ofonso: locale informale e a buon prezzo; da non perdere la tipica Francesinha. Marisqueria dos Pobres: a 20 minuti di auto dal centro città, è una pescheria che cucina sul momento il pesce fresco. Okra: se non potete resistere alla vera pizza anche quan- do siete lontani dall’Italia, questo è il locale giusto per voi.Dove mangiare a Porto

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74in viaggioDestinazione Villach, nel cuore verde della Carinzia, dove laghi cristallini riettono il cielo, foreste senza ne profumano d’avventura e ogni giorno è una sorpresa. Pronti a partire? Willkommen!Quali Alpi stiamo attraversando? La domanda sorge spontanea arrivando a Tarvisio per poi attra-versare il conne con l’Austria e giungere in Carinzia. Allora mi viene in mente quel semplice ritor-nello imparato a scuola per impri-mere nella memoria i nomi delle Alpi, in ordine da ovest a est: «Ma con gran pena le reca giù». Giù, sono le Alpi Giulie, all’e-stremità orientale della catena, a sole 3 ore di treno da Venezia e a pochi chilometri dalla Slovenia. La Carinzia, splendida regione dell’Austria meridionale, è ricca di meraviglie, ma la nostra scelta è caduta su Villach (o Villaco, in italiano) e i suoi dintorni. Perché? Perché è il punto ideale da cui partire per esplorare le mille espe-rienze che questa terra generosa offre alle famiglie: avventura, relax e tanto divertimento.Villach Terra di laghi (e di acque termali)di Laura Sciolla@ Region Villach Tourismus / Michael StabentheinerLago di Faak

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75in viaggioLa prima cosa che vi incanterà saranno di certo i colori: dei laghi (oltre 200 balneabili in tutta la Ca-rinzia, con una temperatura media estiva di 26 gradi), così turchesi da ricordare i Caraibi, e dei boschi, inniti, perfetti per passeggiate nella quiete della natura.Per scoprire questo territorio nel modo più autentico, salite in sella: le piste ciclabili sono moltissime e ben indicate. Come quella che da Vil-lach porta al Lago di Ossiach: 15 chilometri circa per arrivare al paese omonimo, tra mucche al pascolo, corsi d’acqua, prati verdissimi con parchi giochi da veri esploratori, casette da aba affacciate sul lago. Lungo la strada ci si può fermare all’area Kids proposta da Bike Trails (vicino al Bike Beach) e al bob su rotaia, poco distante. A Ossiach è possibile prendere il traghetto, per ammirare la costa da un altro punto di vista, e poi fermarsi per la meren-da al Cafe Konditorei Eis Candis: il gelato in Austria è buonissimo!Il Lago di Faak è un altro specchio d’acqua nei pressi di Villach, molto apprezzato dalle famiglie per gli sport acquatici offerti e i percorsi avventura tematici. Se invece non siete “tipi da bici”, allora potreste optare per il Monte delle scimmie – Affenberg: il modo ideale per ammirare da vicino i 18 0 macachi giapponesi che vivono in questo habitat naturale, accompagnati da una guida.Ciclabile lungo il Lago di OssiachI macachi di AffenbergTraghetto sul Lago di Ossiach@ Region Villach Tourismus / Kärnten Werbung - Gert Perauer@ Region Villach Tourismus / Michael Stabentheiner@ Region Villach Tourismus

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76in viaggioA pochi minuti, sulla cima del monte, il castello di Landskron è stato trasformato in un centro di addestramento e cura per uc-celli rapaci riconosciuto a livello internazionale. Da non perdere lo show che vede protagonisti falconieri e rapaci. Seppure non sia propriamente nella zona di Villach, merita una visita la torre Pyramidenkogel: interamente costruita in legno, è una mera-viglia dell’architettura alta 100 metri. Sono 441 i gradini per arrivare nella terrazza panorami-ca (ma c’è anche un ascensore); per tornare a terra, invece, ecco 22 secondi da brivido lungo lo scivolo coperto più alto d’Euro-pa. Peccato si debba essere alti almeno 130 centimetri.Torre panoramica PyramidenkogelCastello di Landskron Spettacolo di rapaci - Landskron@ Region Villach Tourismus / Martin Hofmann@ Region Villach Tourismus / Klaus Freithofer@ Gert Steinthaler

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77in viaggioParco Naturale di DobratschPercorso avventura - Lago FaakScivoli al centro termale KärntenThermeMa i piccoli troveranno scivoli e altri giochi a loro misura proprio ai piedi della torre. E se avete ancora qualche ora, il consiglio è di addentrarvi verso il conne sloveno. I boschi qui la fanno da padroni nascondendo anche un parco avventura, il Tscheppa-schlucht, adatto dai 4 anni in su. Il nome deriva dalla spettacolare gola Tscheppaschlucht, un percorso di 2 ore che si snoda tra passerelle e cascate. Il ritorno al punto di partenza è comodissimo, grazie all’autobus che riporta direttamente al parcheggio. Una camminata che lascia senza ato – in tutti i sensi! – e che, proprio per la sua intensità, è consigliata quando i bambini sono un po’ più grandi.Non resta che rientrare a Villach e concedersi un meritato relax nelle piscine delle terme di Warmbad-Villach. Perché, qui in Carinzia, acqua è anche sinonimo di terme. Il modo perfetto per concludere giornate piene di emozioni.@ Region Villach Tourismus / Franz Gerdl @ Region Villach Tourismus / Franz Gerdl@ Region Villach Tourismus / Stefan Leitner

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78in viaggioWARMBAD-VILLACHMolto più di un hotelIl ThermenHotel Karawankenhof non è solo un hotel che offre ampie camere di design, 10 appartamenti con cucina, un servizio completo per soddisfare le famiglie con bambini piccoli (culla in camera, scaldalatte, seggiolini per la bici, l’animazione del Croco Club dai 4 anni in su e un ristoran-te che spazia dalla cucina tipica a quella internazionale con menù bimbi compreso. Il ThermenHotel Karawankenhof è l’occasione per vivere le terme come relax e divertimento allo stesso tempo. L’hotel è infatti direttamente col-legato sia alla piscina termale Urquelle (costruita direttamente sulla fonte termale, apprezzata n dai Romani per le proprietà anti inammatorie) sia al centro termale KärntenTherme (aperto a tutti, non solo agli ospiti dell’ho-tel). Qui le acque calde offrono molteplici attrattive: area baby, scivoli d’acqua, il Crazy River con i ciambelloni, gli idromassaggi, la piscina da 25 metri. C’è una zona Spa riservata agli adulti, ma l’area massaggio propone anche tratta-menti per bambini dai 3 anni in su e per donne in gravidanza. Per una pausa di gusto, nell’adiacente hotel Warmbaderhof (5 stelle) si trova una pasticceria che è stata premiata col Chicco d’Oro per le sue irresistibili golosità. Le famiglie apprezzeranno anche il parco giochi e il lussureggiante parco, un’area verde dove, di tanto in tanto, appare il Maibachl, il ru-scello di acqua termale che dà vita a una suggestiva vasca naturale dove è possibile immergersi. Un piccolo miracolo della natura (di solito nel mese di maggio), per un momento speciale. Ultima chicca: la struttura si trova proprio davanti alla stazione del treno, punto di partenza ideale per scoprire la regione. Tutto questo è il resort termale Warmbad-Villach.Per info: www.warmbaderhof.comwww.kaerntentherme.comwww.karawankenhof.comIl Maibachl a WarmbadCamera famiglia DeluxeCentro termale KärntenTherme@ Daniel Waschnig@ Daniel Waschnig@ Daniel Waschnig

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maxi-cosi.itNavicella SenseSeggiolino reclinabilePebble 360 Pro2con adattatori Passeggino Leona2Base girevole e scorrevole FamilyFix 360 ProLeona2Comfort XL. Dimensioni XS.

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81in viaggioVillach d’inverno C’è sempre una stagione per scegliere Villach. In inverno, questa zona diventa la meta preferita degli appassionati di sci, grazie agli impianti dell’Alpe Gerlitzen (53 chi-lometri di piste facilmente raggiun-gibili); degli amanti della natura, che sceglieranno le passeggiate offerte dal vicino Parco Naturale del Dobratsch; di chi non rinuncia ai mercatini dell’Avvento (presenti in tutta la Carinzia). In particolare, il mercatino di Natale di Villach – il Villacher Advent – è uno dei momenti clou dell’anno e tra i più frequentati della regione. Quest’an-no inaugurerà il 14 novembre, data in cui il centro della città si riempirà di luci scintillanti e verrà inondato come sempre da un inebriante profumo di vin brulé, pan di zenzero e castagne. In piazza del municipio verrà allestita la consueta pista di pattinaggio sul ghiaccio. E ancora, il trenino, la giostra per bambini, le gite a cavallo faranno da cornice alle bancarelle. Fino al 6 gennaio. Dopo tanto girare, cosa c’è di più piacevole che immergersi nell’acqua calda termale? Anche in inverno continua infatti l’offerta termale delle KärntenTherme di Warmbad-Villach. Interessante il biglietto com-binato sci e terme disponibile da 2, 3 o 4 giorni, che abbina lo skipass per l’Alpe Gerlitzen e l’ingresso quo-tidiano gratuito all’area Fun delle KärntenTherme.Per info: www.carinzia.at/mercatiniLa Kärnten Card (60 euro adulti /31 euro bambini per una settimana) e la Erlebnis Card (quest’ul-tima offerta gratuitamente agli ospiti che soggiornano nelle strutture aderenti) sono un’ottima soluzio-ne per accedere gratuitamente o a prezzo ridotto a molte tra le attività proposte nel territorio. Inclusi anche alcuni trasporti.Come arrivareIn treno: ogni giorno, collegamenti diretti con le maggiori città italiane (Milano, Venezia, Udine, Bologna, Firenze, Roma). Per dettagli e approfondimenti: www.dbitalia.it – www.obb-italia.com –www.oebb-italia.com. In auto: da Udine, autostrada A23 verso il confine con l’Austria.www.visitvillach.at/it – www.carinzia.atInformazioniMercatino di Natale - VillachArea sci - Alpe Gerlitzen@ Region Villach Tourismus / Michael Stabentheiner@ Region Villach Tourismus / Michael Stabentheiner

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82in viaggioGite “verdi” e sostenibili, senza distogliere l’attenzione da quello che i bambini più piccoli cercano in una vacanza? Tra natura, divertimento e apprendimento, ecco alcune proposte lungo la penisolaIncominciamo da nord, in pro-vincia di Udine. Nella Casa delle farfalle di Bordano sono ospitate oltre 100 specie di farfalle che volano libere nelle tre grandi serre che riproducono gli habitat della Giungla Africana, la Foresta del Sudest Asiatico e l’Amazzonia. Tanti i laboratori tra cui quello per scoprire la vita delle farfalle, un racconto magico studiato proprio per i più piccoli. Per info: www.bordanofarfalle.itNon lontano, a Treviso, si trova il Parco degli Alberi Parlanti, una grande area verde liberamente accessibile e immersa nel parco dell’ottocentesca Villa Manfrin, detta “Margherita”. Oggi il Parco ospita al suo interno uno spazio multimediale interattivo con per-corsi a tema rivolti a famiglie e scuole. Tra le proposte, il percorso DinoCuccioli, per parlare in modo semplice dei dinosauri (rivolto a bambini da 3 a 5 anni). La scienza è trattata in modo ludico anche grazie a spettacoli teatrali.Per info: www.live.alcuni.it/ho-me-parcoIn Lombardia, nel Parco del Mincio, vengono proposti itinerari a misura di famiglia, a piedi, in bicicletta o in navigazione in mezzo alla natura: li si trova facilmente online nella sezione turistica Visitmincio, dove sono indicati anche i pacchet-ti turistici dedicati a mamma, papà e bambini. Per un’estate alla scoperta della naturadi Carlotta CordieriCasa delle farfalle di Bordano

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in viaggioÈ d’obbligo per le famiglie un passaggio ai Centri visita Parco del Mincio, veri musei dedicati alla natura all’aria aperta o ricavati in luoghi legati alla storia e alle tradi-zioni del ume. Per info: www.parcodelmincio.itVicino a Perugia, in Umbria, la Città della Domenica è un parco a tema che non è solo divertimento: qui è possibile osservare gli animali della fattoria e del bosco in libertà, come daini e cervi. Nel Bosco delle Fiabe adiacente si avrà occasione di “incontrare” i protagonisti delle abe di Pinocchio, Biancaneve e Cappuccetto Rosso. Sempre circon-dati da una vegetazione rigogliosa.Per info: www.cittadelladomenica.itIl Bioparco di Sicilia è invece un moderno giardino zoologico, realtà unica in tutto il territorio siciliano, la cui missione è la conservazione del-le specie in pericolo d’estinzione, la ricerca, l’educazione e la sensibiliz-zazione del grande pubblicorispetto le tematiche ecologiche e ambientali. Oltre all’area dedi-cata agli animali ci sono anche un percorso per camminare tra le riproduzioni a grandezza reale di oltre 20 dinosauri e una serra ricca di piante tropicali.Per info: www.bioparcodisicilia.itNon si può parlare di green senza inne menzionare il WWF. A 20 chilometri da Brindisi c’è un oasi del WWF che si occupa speci-camente della salvaguardia delle tartarughe. Su prenotazione è pos-sibile visitare il centro. Ma questa è solo una delle 100 oasi WWF create in Italia negli ultimi 50 anni di attività. Per info: www.wwf.itPercorso DinoCuccioli - Parco degli Alberi Parlanti

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84Prodotti...PASSEGGINO VEGA Vega di Wonderlife è progettato per le famiglie che vogliono un passeggino pratico, sicuro e versatile. Con il suo design compatto e funzionale, è perfetto per ogni spostamento, garantendo comfort al bambino e massima comodità ai genitori. WonderlifeSEGGIOLINO GARDAIl seggiolino Garda di Wonderlife è omologato secondo la normativa ECE R129: il bambino potrà utilizzarlo dalla nascita no ai 150 cm. Il design è aerodinamico e moderno. La struttura è altamente resistente, compatta e stabile.WonderlifeProdotti...PAPPE E PIATTI PRONTI Le Pappe e i Piatti Pronti di Hipp sono a base di materie prime rigorosamente biologiche e costituiscono un pasto completo e nutrizionalmente equilibrato, perfetto per imparare a mangiare come i grandi e comodissimo per le giornate fuori porta. Hipp

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85... del mese... del meseCOSTUMIBikini, boxer, slip e tanti altri bellissimi modelli compongono la gamma di costumini Disney newborn, baby & kids.Tantissimi personaggi divertenti per tenere compagnia durante le giornate estive.Disney ANTIZANZARE Una gamma completa di prodotti studiata per proteggere la pelle dalle zanzare e dal sole. Ideale per i più piccoli e per tutta la famiglia.ChiccoQUAD BOXER 12VCon un unico posto spazioso, il quad è dotato di marcia avanti, retromarcia e freno a pedale. Le ruote larghe aiutano a migliorare la stabilità. Può raggiungere una velocità di 5 km/h, è adatto dai 3 ai 7 anni e il peso raccomandato è al massimo di 30 kg. Batteria 12V e caricabatterie inclusi.FeberCASUAL 6 ACTIVITIES HOUSELa casetta multiattività 6 in 1 è la prima casetta che include 6 attività tutte insieme: accessori per bowling, tennis, calcio, pallacanestro e bersaglio per palline in velcro, oltre alla casetta stessa, coloratissima e comoda.Feber

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RUBRICHE | mondo papÀMADE IN ITALYBELLALa vaschetta avvolgenteN.923Misure del cavalletto apertocm b 67 x h 74 x p 54,5Misure del cavalletto chiusocm b 85 x h 74 x p 15• Possibilità di utilizzo in doppia posizione grazie all’innovativo supporto inguinale, sdraiati da 0/6 mesi e seduti da 6/12 mesi• Termometro incorporato ed indicatore del livello dell’acqua consigliato• Tappo di scarico rapido con chiave di sicurezza • Per un massimo comfort si può utilizzare con l’apposito cavalletto pieghevole. Le gambe si possono smontare e ingombra pochissimo!Vieni a scoprire tutte le nostre soluzioni perun bagnetto sicuro dalla nascita ai 36 mesi presso i nostri rivenditori o su www.okbaby.it0-12 MESIMAX 15 KGPeso massimodel bimboConformealla normativaeuropea EN 17072

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87RUBRICHE | mondo papÀDaniele Novara, pedagogista e fondatore del Centro PsicoPedagogico per l’educazione e la gestione dei conitti, nell’approfondire il ruolo del padre nella famiglia di oggi ci ore spunti interessanti, che evidenziano la necessità di superare modelli obsoleti e di evitare derive eccessivamente permissivedi Lucia ModiciEssere papà è un’avventura che cambia nel tempo Avrete sicuramente sentito parlare delle tappe evolutive che accompagnano la vita di ognuno di noi. Daniele Novara, in Urlare non serve a nulla, parte proprio da questo concetto per parlare del ruolo del padre. Il periodo che va dalla nascita al secondo anno di vita del bambino viene inquadrato dal peda-gogista come gli anni del materno. Nonostante il rafforzarsi di una giusta emancipazione femminile, che vede la mamma impegnata anche al di fuori della famiglia, nel primo periodo di vita del piccolo il rapporto madre/glio resta legato a un senso di accudimento innato, in quanto la madre è la gene-ratrice biologica e il glio un “cucciolo” ancora “prematuro” dal punto di vista siologico e neurologico. Il padre, in questa dualità, deve soprattutto saper sostenere la mamma facilitan-do l’accudimento. Il “vero” ruolo del paterno inizia a diventare importante dal secondo-terzo anno di vita. Il secondo anno è il periodo dei divieti, il terzo quello delle regole, il quarto delle scoperte. Ecco che qui il padre può aiutare i gli a sperimentare il mondo con maggiore sicurezza, offrendo una guida ma senza soffocarli, mettendo conni ma senza chiudere porte. Pensiamo alla fase in cui si impara ad andare in bicicletta: in passato era quasi scontato che fosse compito del papà af-frontare questa avventura di crescita, pur sapendo di rischiare qualche sbucciatura alle ginocchia. Oggi, invece, i bambini in bicicletta sono ultra protetti da mentiera, gomitiere, visiera. Metaforicamente (ma anche no) il padre diventa protettivo, “rubando” il ruolo alla mamma. È evidente che spesso, oggi, i padri faticano a trovare un loro posizionamento: da una parte c’è la tendenza a riutare il ruolo del padre padrone, divenuto anacronistico, ma bisogna fare attenzione a non diventare l’opposto, il genere di padre che si tramuta in un secondo genitore materno, spesso indulgente e privo di una funzione educativa denita. Il padre non è un “peluche”, ci dice Novara, che critica la tendenza a trasformare il padre in una gura esclusivamente affettuosa e complice, senza autorevolezza. I gli, al contrario, hanno bisogno di un padre che sia guida e punto di riferimento, ca-pace di stabilire regole e conni chiari, da piccoli ma anche e soprattutto durante l’adolescenza, periodo in cui la gura paterna diventa cruciale per favorire l’autonomia e la crescita dei ragazzi. Quali dovrebbero essere, dunque, compiti e obiettivi di un padre moderno? Cercare coesione, mettere argini ma stimo-lare il coraggio allo stesso tempo, aiutare i gli a gestire le difcoltà e a “fare da soli”. O, come dice l’esperto, “conse-gnare le ali”, comunicando al bambino che ce la farà. In un periodo storico tanto complesso, la sda è proprio quella di sviluppare risorse nascoste, proprie e dei gli, per individuare le opportunità e affrontare e superare le sde.Per nire, un invito rivolto ai padri: ritrovare un ruolo specico all’interno della famiglia, distinto ma complementare a quello materno, contribuendo a creare un equilibrio educativo che favorisca lo sviluppo armonioso dei gli, anche grazie a un gioco di squadra con la madre stessa, perché i ruoli dei 2 genitori non devono sovrapporsi, ma integrarsi.

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88RUBRICHE | amici a 4 zampeRUBRICHE | amici a 4 zampeNella vecchia fattoria, ia ia oCi sono realtà che insegnano a conoscere gli animali attraverso il contatto diretto. L’osservazione diventa importante per capire come vivono una mucca, un asinello, il gallo e la gallina, scoprire cosa mangiano e sentire i loro versidal vivodi Gloria Cardano Se c’è un posto in cui il bambino può avvicinarsi al mondo rurale, questo è la fattoria didattica. La fattoria è immersiva e permette di riscoprire il valore della terra, dell’allevamento e delle tradizioni agricole in modo divertente e interattivo, facendo leva su esperienze dirette con l’ambiente circostante. Mucche, capre, asini, pecore, conigli, galli e galline non sono più un disegno su foglio bianco ma animali in carne e ossa. Alcuni incutono un po’ di paura, come il cavallo per la sua imponenza, altri rispetto solenne per la loro maestosità, come il meraviglioso pavone. La prima cosa che un bambino impara è il rispetto per l’animale, che non gradisce movimenti bruschi o rumorosi. Il piccolo imparerà come compor-tarsi e cosa non fare: non muoversi a scatti, non tocca-re a proprio piacere gli amici a 4 zampe, soprattutto evitare di allungare le mani verso il loro muso, non tirare la coda e il pelo o sostare dietro di loro, per scongiurare il rischio di ricevere calci con gli zoccoli. Sotto la supervisione dell’adulto, il bambino impa-rerà la gentilezza e la cura verso gli animali e potrà accarezzarli, se lo gradiscono, imparando a intuirne le caratteristiche. Solitamente in questi luoghi è vietato offrire da mangiare alle bestie perché, se lo facessero tutti, sarebbe pericoloso per la loro salute. I bambini hanno bisogno di rispettare certi conni e gli animali non sono peluche da maneggiare, ma esseri viventi con bisogni e sentimenti.

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89RUBRICHE | amici a 4 zampeRUBRICHE | amici a 4 zampeQuando il bambino sa che le sue cure premurose sono essenziali per un animale e che le piante si seccano se non le innafa, si sente importante e responsabile di quel benessere. In fattoria i bambini scopriranno da dove proviene la carne e parteciperanno ad attività pratiche come la mungitura, imparando il ciclo della vita naturale. Interessante anche la raccolta delle uova: ai piccoli piace moltissimo cercarle nella paglia. Non stupitevi se qualcuno non è a conoscenza di quante zampe ab-bia una gallina o se pensa che i galli abbiano i denti: alcuni bambini non li hanno mai visti. Alcuni pensano che le mucche mangino le bistecche! Il bambino può osservare gli animali mentre si muovo-no, mangiano o producono i loro versi, accrescendo la propria curiosità e attenzione ai dettagli. Sviluppare l’empatia non è facile e l’esperienza in fattoria sarà l’occasione per farlo, perché si lavora e si collabora insieme.Inoltre, qui si può mostrare la semina e raccontare l’importanza della luna per la raccolta: mettere i semi nel solco, coprirli leggermente con la terra e imparare che diventeranno una pianta di pomodori o di fragole. Prima di seminare, il bambino potrà toccare e scoprire dimensioni, forme, profumi e colori dei semini. Duran-te l’attività, i più grandicelli impareranno che i semi crescono grazie ad acqua, sole e terra, e saranno im-pazienti di veder spuntare una zucchina o una fragola. Non sanno invece, e bisogna spiegar loro, che ori e frutti necessitano di tempo per essere pronti alla luce, alla nascita, proprio come un bambino che è stato nel grembo della madre. Storie e giochi renderanno più facile e divertente l’esperienza e i percorsi nell’orticello, come in un giardino magico. Così come da sempre, nella vecchia fattoria ci sono lo zio Tobia, la ca-ca-capra, l’asinello, un bel gatto, il maiale e tutti gli altri animali, perché oggi come ieri questi temi affascinano i bambini e vanno coltivati, non dimenticati. Maria Montessori reputa la natura un elemento fondamentale per la crescita del bambino nella realtà scolastica e nella quotidianità. Oggi i bambini hanno poche occasioni per scoprirla e coltivare il sentimento per la natura, per questo è importante creare situazioni che favoriscano il contatto.

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90RUBRICHE | leggere insiemeRUBRICHE | Leggere insiemeOscar Patatae il senso della vita Un albo illustrato che diverte, fa riettere e crea un ponte tra realtà e fantasia. Un libro ideale per educare alla consapevolezza e al coraggio di seguire la propria strada. Con illustrazioni originali realizzate con patate e colori, facili da replicare anche a casa: un bello stimolo alla creativitàdi Sara LanfranchiniOscar Patata è un tipo originale: diversamente dalle altre patate, lui nella zuppa non ci vuole nire, non desidera diventare un purè e nemmeno una manciata di croccanti patatine. Nobile scopo quello di trasformarsi in cibo per nutrire gli altri, però Oscar sente che non è questa la sua strada. È allora che rotola giù dal tavolo e, in quattro balzi, inizia la sua avventura…Si apre così Oscar Patata e il senso della vita, dell’autrice e illustratrice tedesca Birte Müller, pubblicato in Italia nel 2024 da Bohem Press nella traduzione di Francesca Romanini. Una piccola perla tutta da scoprire, e da condividere con i nostri bambini e le nostre bambine.Il libro si inserisce nella tradizione degli albi illustrati che parlano con serietà ai più piccoli di temi importanti, complessi, temi che li accompa-gneranno per tutta la vita, usando il registro della leggerezza. Ed è infatti con tocco leggero che l’autrice riesce ad affrontare un argomento spino-so come il senso della vita, scrivendo e illustrando con grande originalità e ironia un racconto acces-sibile anche ai lettori e alle lettrici più giovani (dai 3 anni in su), profondamente rispettoso della loro intelligenza e sensibilità.Come accennato in apertura, il protagonista della storia è Oscar, una patata curiosa e anticonfor-mista che decide di ribellarsi al destino (già scrit-to per lei e le sue compagne patate) di diventare un ingrediente per la zuppa. Da qui ha inizio un piccolo viaggio iniziatico alla scoperta di sé, degli altri e dei possibili signicati dell’esistenza. La forma è quella di un racconto di formazione a misura di infanzia, che si sviluppa attraverso una narrazione semplice ma ricca di spunti.

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RUBRICHE | leggere insieme91RUBRICHE | Leggere insiemeOscar lascia la cucina per inoltrarsi nel mondo e lungo il cammino incontra diversi personaggi – un uccellino, un lombrico, un bombo, un ore, perno un sasso – a cui rivolge sempre le stes-se domande: «Qual è il senso della tua vita?», «Qual è il tuo scopo su questa terra?».Ciascuno risponde in modo diverso, riettendo l’armonia e la varietà della natura. E Oscar, con lo stupore tipico dell’infanzia, scopre che non esiste un solo modo di stare al mondo, e che ogni essere vivente – anche il più umile – ha un ruolo importantissimo.La narrazione culmina con una svolta silenziosa e delicata: Oscar, stanco e pensieroso, si ad-dormenta nella terra e si lascia trasformare dal tempo. Al risveglio, non può più muoversi: ha messo radici, e dal suo corpo germoglia una nuo-va pianta. Solo allora comprende il suo scopo: far nascere altre patate, nutrire api e bombi con i suoi ori, partecipare al ciclo della vita. È un nale dolce e pieno di senso, che restituisce ai piccoli lettori e lettrici l’idea che crescere richie-de pazienza, ducia e ascolto del tempo. E che ognuno ha il diritto di cercare la propria strada, indipendentemente dalle aspettative altrui.L’editore: Bohem PressLa casa editrice Bohem Press, che pubblica il libro in Italia, è da sempre attenta a orire un catalogo di qualità, capace di coniugare originalità visiva e profondità narrativa. Con sede a Trieste, Bohem Press si distingue per il coraggio delle sue scelte editoriali, che valorizzano autori innovativi, illustratori sperimentali e temi inconsueti per l’infanzia.

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92RUBRICHE | Leggere insiemeUn’ultima nota sulla tecnica utilizzata dall’autri-ce per le illustrazioni: sono tutte realizzate con timbri di patate. Il risultato è sorprendente nella sua semplicità: gure essenziali, forme tonde e sorridenti, che parlano direttamente al mondo interiore dei bambini. Ogni pagina si offre inoltre come fonte di ispirazione per attività creative da replicare a casa. Se volete un consiglio, non lasciatevi sfuggire il videotutorial realizzato da Birte Müller con sua glia Olivia (per visualiz-zarlo, basta inquadrare il QR code in basso a destra): insieme vi spiegheranno come realizzare splendide illustrazioni usando solo una patata, un sedano, tempere e tanta fantasia.L’autrice: Birte MüllerNata ad Amburgo nel 1973, Birte Müller è un’autrice e illustratrice tedesca che da anni lavora nel mondo dell’editoria per l’infanzia. Nei suoi libri – che nascono spesso in dialogo con i bambini, grazie ai laboratori creativi che conduce – emerge sempre una visione del mondo fatta di cose semplici, ma cariche di senso, in cui la meraviglia convive con il pensiero losoco. Non a caso, “Oscar Patata” è anche un piccolo manifesto poetico per tutti i bambini che si sentono “diversi” e per gli adulti che vogliono aiutarli a coltivare questa diversità come un dono.

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nunababy.comDesigned around your lifeDalla nascita, per tutta la crescita.RUBRICHE | Leggere insieme

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95RUBRICHE | leggere insiemeIl piccolo enile rossodi Kim Crumrine / Minibombo, 2024 / 36 pagine / 11,90 euro Per gli animali della fattoria è tempo di andare a dormire nel piccolo enile rosso. Per primo entra 1 topo, poi 2 gatti, 3 cani, 4 galline… Ma ci staranno tutti? Certo, nessun problema, c’è ancora posto nel piccolo enile rosso. Un libro ideale per dare la buona-notte ai bambini e con loro a tutti gli animali della fattoria. Vincitore del Premio Nazio-nale Nati per Leggere 2025, l’albo illustrato si è aggiudicato anche il Premio Andersen 2025 Sezione 1-3 anni: «Per una proposta mossa e divertente, che sceglie di giocare con elementi accessibili alla primissima infanzia – numeri, animali e percezione dello spazio – combinandoli insieme in una narrazione ritmata, con un nale a sorpresa. Per un incontro felicemente riuscito tra l’idea autoriale e il progetto editoriale».Troppo tardidi Giovanna Zoboli / illustrazioni di Camilla Engman / Topipittori, 2024 / 40 pagine / 10 euro È tornata in libreria per la collana “I minitopi” una storia divertente e surreale sui desideri enormi dei bambini: sulla loro sete di avventura e magia e, insieme, sul loro bisogno di amo-re e protezione. Il piccolo Riccardo vuole fare tardi, anzi troppo tardi, e tutti gli spiegano che non si può: troppo tardi vien buio, troppo tardi fa freddo, troppo tardi è tutto chiuso, e poi Riccardo è troppo piccolo. A meno che... A meno che, all’improvviso, non appaiano 3 amici con cui raggiungere il meraviglioso paese di Troppo Tardi.Emotini. Cinque storie per parlare di emozionidi Caroline Derlatka / illustrazioni di Sejung Kim / Emme Edizioni, 2025 / 32 pagine / 14,50 euro Un albo illustrato per parlare di amicizia e solidarietà, per aiutare a crescere e scoprire le emozioni proprie e altrui. Gli Emotini sono piccoli, magici amici dei bambini, che accorrono prontamente in loro aiuto in caso di necessità: Lily, ad esempio, cerca il coraggio per tuffarsi nello stagno insieme alle altre bambine, Billy vuole imparare a ritrovare la calma nelle situazioni difcili, mentre Nicholas proprio non riesce a dormire. Ecco allora che arrivano gli Emotini, sempre pronti a intervenire quando grandi emozioni li chiamano.da 1 annoDA 3 ANNida 3 anniA pancia in giù. Per un Tummy Time ad alto contrastodi Barbara Franco / Gribaudo, 2025 / 48 pagine / 19,90 euro Un gioco educativo pensato come una palestra per stimolare il Tummy Time e aiutare i piccoli a trascorrere del tempo da svegli a pancia in giù, in modo da favorire lo sviluppo motorio e sensoriale: dal sollevamento della testa a rotolamento e gattonamento, dalla posizione seduta ai primi passi nell’esplorazione del mondo. Grazie al tappetone calpe-stabile con gure ad alto contrasto, il bambino troverà il luogo ideale per esercitarsi sul pancino. Il gioco comprende un libro per i genitori, con teorie scientiche aggiornate e consigli pratici per sviluppare motricità e capacità visiva sin dai primi mesi di vita.Da 0 a 1 anno + per mamme e papà

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RUBRICHE | curiositÀ in pilloleSara LanfranchiniEditingEditingCollaboCollaborratoriatoriGloria Cardano, Carlotta Cordieri,Lucia Modici, Sara Lanfranchini,RRedazione/Amministedazione/AmministrrazioneazioneIperbimboVia Vittime del Vajont, 1210024 Moncalieri (TO)Dada Express S.a.s.ImmImmaaginiginiFreepik, Adobe StockStampaStampaCiscra Spa - Via San Michele, 3645020 Villanova del Ghebbo (RO)DiDirrettrice ettrice rresponsabileesponsabileLaura SciollaDada Express S.a.s.

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97RUBRICHE | curiositÀ in pilloleNeonati balleriniAppena nati, i bambini mostrano un comportamento chiamato “riesso del passo” o stepping reex: se li si tiene in piedi con i piedi che toccano leggermente una supercie solida (facendo attenzione che non carichino il peso), iniziano a fare movimenti alternati delle gambe come se stessero cercando di muovere dei passi. Sembra quasi una piccola danza.I neonati ovviamente non sanno ancora camminare, ma si tratta di un riesso innato e automatico, che scompare dopo qualche settimana per riapparire più avanti, quando imparano a camminare davvero. Studi come quelli di Thelen & Fisher, nel 1982, hanno mostrato che la sospensione di questo riesso non signica che sparisca davvero, ma è dovuta al fatto che le gambe diventano più pesanti mentre i muscoli non sono ancora abbastanza forti. È come se il cervello mettesse il passo “in pausa” nché il corpo non sarà pronto.Sono capace a contare!Un recente studio pubblicato su “Current Biology” rivela che già a 3 mesi di vita i neonati sono in grado di distinguere tra quantità. Utilizzando tecniche di neuroimaging, i ricercatori hanno osservato che il cervello di bambini di appena 13 mesi risponde in modo differente quando vengono presentati insiemi con numeri diversi di oggetti. Questa scoperta si inserisce in un lone di ricerche che suggerisce l’esistenza di un’intelligenza numerica innata: già negli anni ‘90, la psicologa Karen Wynn aveva dimostrato che neonati di 5 mesi potevano effettuare semplici operazioni aritmetiche, mostrando sorpresa quando il risultato non corrispondeva alle loro aspettative. Queste evidenze supportano l’idea che la capacità di comprendere le quantità sia presente n dalla nascita, sebbene lo sviluppo di competenze matematiche più complesse richieda ovviamente un’educazione adeguata e un ambiente stimolante.La mamma piange. E il feto?Alcune ricerche indicano che il feto è in grado di percepire le emozioni materne a seguito di cambiamenti chimici che si manifestano nel sangue e di reazioni siologiche da parte del corpo della madre. In altre parole, se una donna incinta sperimenta stress o piange, il bambino potrebbe avvertire questi stati emotivi e rispondere a livello siologico. È importante però distinguere tra uno stato emotivo negativo temporaneo e situazioni di malessere persistente. Le emozioni negative occasionali non rappresentano un pericolo: il feto, infatti, possiede una sorprendente capacità di autoregolazione e sa adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente interno. Tanto più che il pianto occasionale può persino avere un effetto beneco sulla mamma, come aiuto per scaricare la tensione, alleviando tristezza e pensieri negativi. Tuttavia, la situazione cambia se il pianto diventa frequente e quotidiano: alcune ricerche hanno evidenziato che le donne incinte che mostrano sintomi depressivi tendono ad avere livelli elevati di cortisolo, l’ormone dello stress, che può attraversare la placenta con possibili conseguenze sullo sviluppo cerebrale del feto. Anche il rischio di parto prematuro e la nascita di bambini con un peso inferiore alla norma vengono talvolta collegati a questi stati emotivi.

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