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Nascere Mamma Primavera 2024

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copia omaggioPrimavera 2024 - Anno 9 n. 24La rivista dei nuovi genitoriNascere MammaÈ tempo di primavera tra ricette, lavoretti e viaggiBABY NEWSMAMME SUL WEB COSA SIGNIFICA ESSERE INFLUENCERSPAZIO CICOGNAParto in acqua I pro e i controTUTTI A TAVOLAHAI MANGIATO ALL’ASILO?VITA DA BABYLa babysitter perfettaRUBRICHEMONDO PAPÀAMICI A 4 ZAMPELEGGERE INSIEMECURIOSITÀ IN PILLOLEBABY NEWSMAMME SUL WEB COSA SIGNIFICA ESSERE INFLUENCERSPAZIO CICOGNAParto in acqua I pro e i controTUTTI A TAVOLAHAI MANGIATO ALL’ASILO?VITA DA BABYLa babysitter perfettaRUBRICHEMONDO PAPÀAMICI A 4 ZAMPELEGGERE INSIEMECURIOSITÀ IN PILLOLE

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Il 3 febbraio scorso è nata Caterina, la mia nuova vicina di casa. Per me, che ho un glio di (ormai) 11 anni, è stato un tuffo nel passato: l’annuncio del lieto evento, la pancia che cresce, le tempeste ormonali che destabilizzano e rimettono in riga, il giorno che si avvicina, la corsa in ospedale – per poi magari tornare a casa, perché “non è ancora l’ora” – e inne la magia del grande momento. Il rientro a casa dall’ospedale è faticoso, si sa. Incrociando velocemente la mamma sul pianerottolo, mi ha solo detto: «In 4 è dura!», mentre il fratellino di 3 anni è stato categorico: «È brava ma bruttina». Pensavo a come dare il mio piccolo, ma spero gradito, supporto, e mi è tornata in mente l’idea del villaggio di cui mi ha parlato una delle talent che ho intervistato per la sezione Baby News, e cioè l'aiuto, il senso di empatia che si può sviluppare tra mamme, a dispetto della chiusura tra 4 mura che i ritmi della vita contemporanea ci impongono. L’articolo presenta 4 mamme inuencer che si raccontano e ci spiegano perché è importante il confronto tra neomamme, anche sui social. Nella sezione Spazio Cicogna trattiamo invece il tema della posizione podalica e il parto in acqua, a cui non tutti riconoscono vantaggi eccezionali. Per Crescere Sani, ecco a voi tutte le indicazioni per la scelta del pediatra e tante informazioni utili a proposito dei denti da latte. Mentre sveleremo alcune gustose ricette di primavera, in Tutti a Tavola troverete anche un approfondimento su cosa fare se i bambini non mangiano alla mensa scolastica. Ancora, un tema molto sentito dai genitori: come scegliere la tata perfetta? E visti i ponti di primavera in arrivo, non mancheranno, come sempre, alcune proposte di viaggio adatte alle famiglie: Antibes, Strasburgo, Torino e Valle Vigezzo.Su questo numero, il nostro esperto sarà un ginecologo, il dottor Mauro Porpiglia, che ci parlerà di episiotomia.Inne, oltre alle rubriche Amici a 4 Zampe e Mondo Papà, per Leggere Insieme scopriremo gli strepitosi ippopotami George e Martha, portati in Italia dall’editore LupoGuido.Ancora una cosa: Gloria Cardano, autrice di molti degli articoli presenti in queste pagine, vorrebbe creare la Posta delle Mamme di Nascere Mamma. Se volete condividere esperienze, sentimenti, domande, scrivete a info@gracazione.com.La direttriceLaura SciollaÈ la vita che si rinnovaEDITORIALE3

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Baby News Mamme sul web. Cosa signica essere inuencer 12Ho due cognomi, di mamma e di papà 16 Spazio Cicogna Sarò incinta? 20La mia prima capriola 22Parto in acqua. I pro e i contro 26Crescere Sani La scelta del pediatra 32 Adenoidi. Togliere o non togliere? 36È per mangiarti meglio! 38Tutti a Tavola Hai mangiato all’asilo? 44 L’indesiderato reusso 48Piselli. Legumi DOC 53Le ricette di primavera 54Vita da BabyLa babysitter perfetta 58Ma che musica, maestro! 62Tutorial. L’albero di… Pasqua 67In ViaggioVigezzina Centovalli. Fischia il treno! 70Idee di primavera. Dal mare alla montagna, passando per i laghi 76A Torino, alla scoperta della natura 82RubricheMondo papà 86A tu per tu con l’esperto 88 Amici a 4 zampe 90Leggere insieme 92Curiosità in pillole 96

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sommariosommarioBaby News Mamme sul web. Cosa signica essere inuencer 12Ho due cognomi, di mamma e di papà 16 Spazio Cicogna Sarò incinta? 20La mia prima capriola 22Parto in acqua. I pro e i contro 26Crescere Sani La scelta del pediatra 32 Adenoidi. Togliere o non togliere? 36È per mangiarti meglio! 38Tutti a Tavola Hai mangiato all’asilo? 44 L’indesiderato reusso 48Piselli. Legumi DOC 53Le ricette di primavera 54Vita da BabyLa babysitter perfetta 58Ma che musica, maestro! 62Tutorial. L’albero di… Pasqua 67In ViaggioVigezzina Centovalli. Fischia il treno! 70Idee di primavera. Dal mare alla montagna, passando per i laghi 76A Torino, alla scoperta della natura 82RubricheMondo papà 86A tu per tu con l’esperto 88 Amici a 4 zampe 90Leggere insieme 92Curiosità in pillole 96

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FIDO PARLAE GIOCACON ME1-5 ANNIDORMIGLIONEDOLCE NANNA0-6 ANNIAdorabile peluche animatoche con canzoni, ninne nanne, dolci melodie,suoni della natura e rumori bianchirassicurano il piccolo. I movimenti della testa e la luce notturna sul pancino accompagnano il bambinonel mondo dei sogni. Caratteristiche: La testa animatadel bradipo aiuta a calmare il bambino. Il tasto foglia riproduce le melodie. Il pulsante cuore luminoso controlla la luce notturna e i movimenti della testa.Un rilevatore di pianto riconosce quando il bambinosi sveglia e attiva dolci melodie per aiutarloa riaddormentarsi. Varie modalità di suonocon 60 tracce audio della duratadi 30 o 45 min. con regolazionedel volume e spegnimentoautomatico.BABY TABLETSENSORIALE6-36 MESIMorbido, colorato e luminoso ottimo per le prime scoperte del bambino. Caratteristiche: Tastiera musicale per conoscere gli animali a ritmo di musica! Nove pulsanti morbidie colorati per stimolare il senso del tatto del bambino incoraggiandolo alla scoperta. Il tablet può essere portato ovunque grazie al manico adatto alle manine del piccolo. Una piccola ape e un anello colorati, stimolano la motricità fine. Più di 60 canzoni, melodie, frasi e suoni con regolazione del volume e spegnimento automatico.Dai primi giorni di vita, i giocattolientrano a far parte della vita dei bambini.Giostrine sulle culle, sonagli, carillon, peluchessono i primi compagni di gioco dei bimbi.I giocattoli cambiano con la crescita del bambino che,stimolato da questo mondo di oggetti colorati e sonori,attiva tutti i suoi sensi, si diverte e inizia così a conoscereil mondo che lo circonda. I giocattoli lo affiancanonel cambiamento e nella crescita, diventando pian piano sempre più elaborati. Importante che i genitori scelganoin modo consapevole i giocattoli.Devono essere sicuri, di qualità, con funzionalitàche permettano agli stessi di interagire conil bambino, adatti all’età e alla fase di sviluppocognitivo e fisico del bambino.Fondata nel 1976, è stata pioniera nella categoriadei giocattoli elettronici per l’apprendimentobasandosi sul leitmotiv “IMPARARE DIVERTENDOSI”. VTech è LEADER MONDIALE nel mondo giocattolonelle categorie Infanzia, Primi Passi, Prescolaree Youth electronics. Tutti i giocattoli sono caratterizzatida un’importante componente elettronica che arricchisceil prodotto e permette al bambino di attivarsi con stimoli visivi, sonori e tattili già dai primi mesi di vita e dibeneficiare delle fasi di apprendimento e di divertimento.Gli importanti investimenti sulla ricerca e sviluppodi nuovi prodotti e tecnologie e, una particolareattenzione ai temi della sostenibilità, sono da sempre caratteri distintividel Brand VTech. Guarda tutti i videosul nostro canale YouTubeinquadrando il QR codee scopri tutti i nostri giocattolisul sito www.vtech.itComodo e soffice tappetino parlanteche accompagna il bambino nelle fasi di crescitaalla scoperta dei colori, delle forme,degli animali e delle prime melodie.La palestrina si adatta alla crescita del piccolofacendogli scoprire tanti nuovi giochi importantiper lo sviluppo dei suoi sensi. Tre posizioni (sdraiatosulla schiena, a pancia in giù e seduto) agevolanolo sviluppo motorio del piccolo. I sonagli possono essere spostati per adattarsi ai movimenti del bambino. Quattro grandi tasti di pianoforte con 6 canzoni e 20 melodie. Regolazione del volume, spegnimento automatico.IL GIARDINOINCANTATO0-36 MESITANTE IDEE PER IL TUO BAMBINOIN OGNI SUA FASE DI CRESCITA

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FIDO PARLAE GIOCACON ME1-5 ANNIDORMIGLIONEDOLCE NANNA0-6 ANNIAdorabile peluche animatoche con canzoni, ninne nanne, dolci melodie,suoni della natura e rumori bianchirassicurano il piccolo. I movimenti della testa e la luce notturna sul pancino accompagnano il bambinonel mondo dei sogni. Caratteristiche: La testa animatadel bradipo aiuta a calmare il bambino. Il tasto foglia riproduce le melodie. Il pulsante cuore luminoso controlla la luce notturna e i movimenti della testa.Un rilevatore di pianto riconosce quando il bambinosi sveglia e attiva dolci melodie per aiutarloa riaddormentarsi. Varie modalità di suonocon 60 tracce audio della duratadi 30 o 45 min. con regolazionedel volume e spegnimentoautomatico.BABY TABLETSENSORIALE6-36 MESIMorbido, colorato e luminoso ottimo per le prime scoperte del bambino. Caratteristiche: Tastiera musicale per conoscere gli animali a ritmo di musica! Nove pulsanti morbidie colorati per stimolare il senso del tatto del bambino incoraggiandolo alla scoperta. Il tablet può essere portato ovunque grazie al manico adatto alle manine del piccolo. Una piccola ape e un anello colorati, stimolano la motricità fine. Più di 60 canzoni, melodie, frasi e suoni con regolazione del volume e spegnimento automatico.Dai primi giorni di vita, i giocattolientrano a far parte della vita dei bambini.Giostrine sulle culle, sonagli, carillon, peluchessono i primi compagni di gioco dei bimbi.I giocattoli cambiano con la crescita del bambino che,stimolato da questo mondo di oggetti colorati e sonori,attiva tutti i suoi sensi, si diverte e inizia così a conoscereil mondo che lo circonda. I giocattoli lo affiancanonel cambiamento e nella crescita, diventando pian piano sempre più elaborati. Importante che i genitori scelganoin modo consapevole i giocattoli.Devono essere sicuri, di qualità, con funzionalitàche permettano agli stessi di interagire conil bambino, adatti all’età e alla fase di sviluppocognitivo e fisico del bambino.Fondata nel 1976, è stata pioniera nella categoriadei giocattoli elettronici per l’apprendimentobasandosi sul leitmotiv “IMPARARE DIVERTENDOSI”. VTech è LEADER MONDIALE nel mondo giocattolonelle categorie Infanzia, Primi Passi, Prescolaree Youth electronics. Tutti i giocattoli sono caratterizzatida un’importante componente elettronica che arricchisceil prodotto e permette al bambino di attivarsi con stimoli visivi, sonori e tattili già dai primi mesi di vita e dibeneficiare delle fasi di apprendimento e di divertimento.Gli importanti investimenti sulla ricerca e sviluppodi nuovi prodotti e tecnologie e, una particolareattenzione ai temi della sostenibilità, sono da sempre caratteri distintividel Brand VTech. Guarda tutti i videosul nostro canale YouTubeinquadrando il QR codee scopri tutti i nostri giocattolisul sito www.vtech.itComodo e soffice tappetino parlanteche accompagna il bambino nelle fasi di crescitaalla scoperta dei colori, delle forme,degli animali e delle prime melodie.La palestrina si adatta alla crescita del piccolofacendogli scoprire tanti nuovi giochi importantiper lo sviluppo dei suoi sensi. Tre posizioni (sdraiatosulla schiena, a pancia in giù e seduto) agevolanolo sviluppo motorio del piccolo. I sonagli possono essere spostati per adattarsi ai movimenti del bambino. Quattro grandi tasti di pianoforte con 6 canzoni e 20 melodie. Regolazione del volume, spegnimento automatico.IL GIARDINOINCANTATO0-36 MESITANTE IDEE PER IL TUO BAMBINOIN OGNI SUA FASE DI CRESCITA

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Dolce Altalena confort conseggiolino imbottitoScivolo XLAltalena PlusSmoby è leadernel settore dell’outdoor epropone prodotti diqualità e innovativi,mettendoi bambini al centrodelle sue priorità.Casetta NeoJura LodgeTrasforma il tuogiardino in un ParcoGiochi con le casette,gli scivoli e le altalene di Smoby!Scivolo KSSabbieraConchiglia

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Figli a caricobaby newsNon tutte le spese sostenute per i gli sono detraibili. È possibile detrarre dalla propria dichiara-zione dei redditi, ad esempio, la mensa scolastica, le attività sportive (per i gli tra i 5 e i 18 anni), l’iscrizione all’asilo nido, le medicine e le visite mediche, ma non il costo del latte articiale, né quello degli omogeneizzati o di altri alimenti per neonati. La detrazione non spetta nemmeno per le spese sostenute per la conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale per esigenze personali, né per la circoncisione rituale, cioè non collegata a patologie. Niente detrazione, inne, per le spese per il test del DNA, per il riconoscimento della paternità. Si noti inoltre che la deduzione spetta al contribuente al quale è intestato il documento che certica la spesa. Se il documento è intestato al glio, le spese devono essere suddivise tra i due genitori in relazione al loro effettivo sostenimento.

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baby news12Il termine micro inuencer è un neologismo che nasce dalla volontà di denire tutti quei volti protagonisti dei social che possono contare su community relativamente piccole (si parla di platee che vanno dai 20mila ai 100mila follower su IG o TikTok) ma ad altissima parte-cipazione. Il loro segreto? Aver conquistato la ducia di una nicchia specica e con questa dialogare, confrontarsi, scherzare. Un po’ come si fa tra amiche, come racconta Valentina Tartarini, su Instagram @mammapuntoacapo. Mamma di due bambine, ripercor-re la sua storia: «Avevo aperto un prolo personale su Instagram alla nascita della mia primogenita, pro-prio come fanno in tanti. La seconda gravidanza ha comportato varie pro-blematiche, conclusesi con un parto prematuro. La mia lunga assenza dal lavoro non è stata accolta bene in azienda. Come avrete già capito, al mio ritorno sul posto di lavoro sono stata messa da parte. Così ho sentito la necessità di sfogarmi, prima con un blog personale, poi direttamente sul canale IG. Lì ho realizzato che Valentina, Rachele, Giorgia e Martina. Mamme come tante, con gli stessi dubbi, le stesse gioie, le stesse paure, che ogni giorno raccontano attraverso i loro canali social. Ognuna con il suo stile, ma legate da un comune denominatore vincente: la naturalezzaMamme sul webCosa signica essere inuencerdi Laura Sciolla

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13baby newserano tantissime le madri che ave-vano dovuto affrontare un vissuto simile al mio: “Anch’io ho perso il lavoro”; “anch’io non dormo”; “che crema usi per la dermatite?”. Una mamma, soprattutto al primo glio, ha bisogno di confronto. Ed è iniziato uno scambio tto, una sorta di dare e avere con le mamme che hanno cominciato a seguirmi, una naturale comunicazione bilaterale che continua ancora oggi. Molti dei miei follower sono cresciuti con me e con le mie bambine, oramai è come se li conoscessi! Alla sera, quando le mie principesse dormono, rispondo sempre a tutti i messaggi privati. Ci tengo molto al rapporto personale». Anche Rachele Moscatelli, @rachele.moscatelli, condivide l’idea del villaggio virtuale: «Ho iniziato 9 anni fa un po’ per gioco. Sono una social media strategist e applicai il mio know-how per costru-ire un prolo puntando sull’estetica (era il trend di quel periodo), nel momento in cui Instragram ti permet-teva di crescere in maniera esponen-ziale: in un mese raccolsi 10mila follower. Rimasta incinta di Emanue-le, ho trovato nei social dei canali per me inesauribili di informazione: esercizi contro la sciatica, cosa fare per la nausea... Ho pensato: perché non raccontare ciò che imparo dalla mia esperienza? Da come è andata l’induzione ai giochi che propongo al mio bimbo di 2 anni. Ogni giorno, per me, è una scoper-ta da condividere. Le mamme hanno bisogno di immedesimarsi nelle difcoltà e nelle gioie di donne che sentono simili a loro. Nessuno è pronto ad affrontare la solitudine della maternità, e i rimedi della nonna sono ormai fuori moda. Senza pretendere di dare consigli (ogni gravidanza e ogni bambino sono a sé), sono diventata un punto di riferimento per tante mamme, semplicemente raccontando la mia vita».@mammapuntoacapo@rachele.moscatelli

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baby news14Anche i follower di Giorgia Fumaro-la, @fumarolagiorgia (giorgianowords su TikTok, la piattaforma dove ha ini-ziato durante il lockdown), apprezza-no il racconto della sua quotidianità, della vita in famiglia descritta senza troppi fronzoli, così che le persone che la seguono possano rivedersi in quello che mostra: «Sui social siamo spesso abituati a vedere vite perfette, case perfette, gli e genitori perfetti: noi non lo siamo, siamo una famiglia semplice e ai nostri follower piace proprio questo. In più, l’essere una fa-miglia di nazionalità miste ha aiutato tante altre coppie come noi a sentirsi incluse. Inclusività, umiltà e trasparen-za credo siano i segreti che hanno aiutato il nostro prolo a differenziarsi dalle tante pagine che si trovano su TikTok o Instagram». Martina Pasilino, @mammainbolla, è diventata mamma a 19 anni: «Quando ho cominciato coi social avevo un solo obiettivo: trovare altre mamme super giovani come me e altre famiglie miste come la nostra, il mio compagno è marocchino. Stavo attraversando un momento di forte solitudine, avevo partorito da pochi mesi: mi resi conto che, per incontrare persone simili a me, la cosa migliore da fare era iniziare a raccontarmi per prima. Ho capito che questo sarebbe potuto diventare un lavoro pochi mesi prima del primo lockdown, quando alcuni brand dedicati alla nicchia family hanno iniziato a contattarmi.@fumarolagiorgia@mammainbolla

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15baby newsMartina ha toccato un tema interes-sante: può essere questa la professio-ne ideale per una mamma? Giorgia testimonia come questo tipo di lavoro offra il grande vantaggio di gestire al meglio e senza vincoli i bambini, la casa e il proprio tem-po, al contrario di altre professioni. «Consiglierei però questo mestiere solo nel caso in cui condividere la propria vita ed esporsi sui social sia una cosa che piace e che non stravol-ge completamente il proprio essere, perché il racconto dev’essere naturale e spontaneo per riuscire al meglio». Rachele, invece, no a qualche mese fa ha continuato a lavorare come social media manager, abbinando il ruolo di inuencer a quello di dipen-dente; ora è invece pronta a diven-tare un’imprenditrice a tutti gli effetti. Valentina: «Racconto la mia realtà con spontaneità e ironia, ma dietro ci sono studio e lavoro. Le inquadrature, i tempi, la musica, nulla è per caso. Agli inizi ho fatto corsi di fotograa e social marketing per carpire i trucchi del mestiere, e anche oggi mi tengo costantemente aggiornata. Insomma, se lo fai per gioco puoi improvvisa-re, se è un lavoro a cui ambisci, ci vogliono impegno e costanza. Come per ogni cosa».Ero incredula, mi pareva assurdo che delle aziende potessero volere noi e la nostra storia come volti delle loro campagne pubblicitarie sui social. Col passare del tempo ho perfezionato la mia tecnica nella creazione dei contenuti, e questo è stato il passo che mi ha permesso di fare dei social un lavoro. Ma non mi sento una “inuencer di successo”, mi sento semplicemente una don-na, e una mamma, che ha avuto il privilegio di essere ascoltata da tante persone nel racconto passo dopo passo della sua storia. Mi considero fortunata, e sono grata, per il fatto di poter ascoltare ogni giorno altre donne e mamme, che scelgono me come riferimento per raccontarsi e chiedere consiglio. Ciò che mi distin-gue credo sia proprio l’autenticità. Quando mi capita di incontrare di persona le ragazze che mi seguono, la prima cosa che mi dicono è: “Sei uguale identica alle tue storie”. Tengo tantissimo a far sì che il mio sia un percorso vero e ricco di signicato».Un tema particolarmente sentito dalle inuencer riguarda la tutela della libertà di scelta dei loro bambini. Fino a quando sono pic-coli, sono naturalmente i genitori a decidere se e in che modo coinvolgerli nell’attività della madre e nella sua immagine. Ma qual è il loro atteg-giamento rispetto al mestiere della mamma non appena arrivano a un’età di maggior consape-volezza? Le 4 talent intervistate rispondono all’u-nisono: talvolta sono i bambini stessi a chiedere di scattare una foto o fare un video, ma ci sono anche giorni in cui dimostrano di non averne affatto voglia. Da parte delle madri c’è il pieno rispetto della loro volontà. Inoltre, un’attenzione costante a non riprenderli in situazioni che po-trebbero metterli in difcoltà e a far loro visionare i materiali che li ritraggono prima della pubbli-cazione. Il diritto alla privacy è una priorità.Piccole star crescono

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baby news16Già la sentenza n. 286 del 2016 aveva consentito, sulla base di un accordo fra i genitori, l’attribu-zione del cognome della madre in aggiunta a quello del padre, specicando che “da ultimo, il pre-sente intervento rende l’attribuzione del cognome di entrambi i genitori regola di carattere generale”.Da questa data è stato possibile aggiungere il cognome materno a quello paterno al momento della nascita, mentre in passato biso-gnava sempre presentare istanza alla Prefettura. L’aggiunta del cognome materno, però, poteva avvenire solo in questo ordine: prima il cognome del padre, poi quello della madre. Non era invece possibile attribuire solo il cognome della madre né invertire l’ordine, salvo particolari motivi accolti dalla Prefettura. 6 anni dopo, un ulteriore aggiornamento sul tema: la Corte Costituzionale, nel maggio del 2022, ha dichiarato illegittima l’automatica assegnazione del cognome paterno appellandosi a principi di eguaglianza, parità di genere e interesse dei gli. Il doppio cognome è quindi diventa-to la regola, composto da tutti gli elementi dei cognomi del padre e della madre nell’ordine deciso dai genitori, salvo decisione consen-suale degli stessi di attribuire solo il cognome paterno o solo quello materno. Ma manca ancora un passaggio formale: l’approvazione in Com-missione Giustizia del Senato. La questione è attualmente in agenda.In Spagna e nell’America Latina è in uso da secoli. Nel Regno Unito e in Canada la scelta spetta ai genitori. Qual è il punto della situazione, in Italia, sul tema del doppio cognome da attribuire ai gli? Ho due cognomi,di mamma e di papàdi Lucia Modici

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17baby newsNon tutti sono però d’accordo su questa pronuncia, che sarebbe di certo storica: c’è chi contesta questa rivoluzione culturale, che manderebbe in softta un retag-gio patriarcale antico (il doppio cognome in Italia era relativamente raro e si riferiva principalmente a famiglie aristocratiche), e chi ne fa una questione di applicabilità pratica. Se non si lavorerà per snellire la registrazione anagraca, è probabile – si fa notare – che si incapperà nel rischio di ritardi nella formazione dell’atto di nascita e del codice scale, di cognomi lunghissi-mi o di fratelli con cognomi diversi, di contenziosi tra genitori in disac-cordo sulla scelta. In caso di litigio, come si farà? Si seguirà l’ordine alfabetico o il primo cognome verrà scelto per sorteggio?Inne, occorre anche riettere sul signicato del nome in una realtà sempre più digitale. Sul web, più che di nome oggi si parla di identi-tà: gli esperti sostengono che in futu-ro, probabilmente, l’identità digitale non avrà più bisogno di un piedistal-lo analogico, in quanto sarà l’unica utilizzata. Ha dunque ancora senso parlare di 1 o 2 cognomi?Un’ultima riessione: contro le posi-zioni conservatrici, le parti a favore di questo cambiamento ricordano che solo aprendo al doppio co-gnome si potrebbe dare un futuro a quei cognomi che, in presenza di sole glie femmine, sarebbero destinati all’oblio.Cosa succederà tra qualche generazione ai co-gnomi dei nostri nipoti e pronipoti? Detto che nul-la è ancora denitivo, è plausibile ipotizzare che varrà quanto già stabilito dal Ministero dell’In-terno: al bambino non possono essere dati più di 2 cognomi. Ciascun genitore – nel caso di cognome composto – potrà quindi trasmettere un solo elemento a sua scelta e denire l’ordine.I nostri nipoti avranno 4 cognomi?Come fare per il cambio cognome?Per i gli natidopo il 2 giugno 2022, è possibile chiedere, al momento delladichiarazione di nascita (in Comune o all’Ucio Anagrafe in Ospedale), l’applicazione delle nuove regole. Per i neonati a cui il cognome è già stato attribuito, è necessario presentare un’istanza alla Prefettura della provincia di residenza, o della provincia in cui è depositato l’atto di nascita, per richiesta di cambio cognome.

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Un falso mito sull’allattamentospazio cicognaL’allattamento non deforma il seno, che non cambierà né di forma né di consistenza. Piuttosto, questi eventuali cambiamenti avvengono durante la gravidanza. Fin dai primi mesi della gestazione, il seno può diventare di una o due taglie più grande, per poi tornare alla sua dimensione iniziale dopo lo svezzamento o anche un po’ più tardi. Pertanto, con gravidanza a termine e allattamento di un anno, il seno impiegherà circa 21 mesi per tornare com’era in precedenza. La cosa migliore è cercare di non preoccuparsi e godersi il periodo dell’allattamento: l’indolenzimento e la sensazione di gonore che possono manifestarsi sono una condizione temporanea. Una cosa invece è certa: il seno cambierà continuamente nel corso della vita, col passare degli anni.

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SPAZIO CICOGNA20Qual è quel sintomo che fa battere il cuore e induce a fare il test di gravi-danza? L’assenza del ciclo mestrua-le, ovviamente. La risposta sembra banale, ma non lo è: in alcuni casi, infatti, durante l’impianto dell’embrio-ne si possono presentare le cosiddette “false mestruazioni”, delle perdite, cioè, che solo in apparenza possono essere interpretate come sanguina-mento da ciclo mestruale. Sono i cam-biamenti ormonali a causare questo fenomeno, denito spotting: di solito, però, si tratta di perdite di minor quantità e di minor durata rispetto alla mestruazione tradizionale. Ma visto che ogni donna è un caso a sé, le pseudo mestruazioni potrebbero vericarsi anche in modo ritmico e ripetitivo e, quindi, trarre in inganno. Nessun timore, comunque, è un feno-meno del tutto innocuo. Al di là dell’amenorrea (cioè l’assen-za di ciclo) più o meno evidente, diversi sono i sintomi che una donna può rilevare quando rimane incinta. Sintomi che non necessariamente si manifestano n dai primi giorni, poi-ché possono passare anche alcune settimane prima della loro comparsa.Se stai leggendo questo articolo, al 99% è perché stai già vivendo la magica esperienza della gravidanza. Ma vediamo se ti riconosci in quelli che sono i sintomi più diusi per una donna in dolce attesa…Sarò incinta?di Lucia Modici

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SPAZIO CICOGNA21Ecco i più diffusi: mal di pancia: una sensazione che potrebbe sembrare simile alla sindrome premestruale. È un dolore al basso ventre causato dall’uovo fecondato che, annidandosi nell’u- tero, porta irritazione; cambiamenti del seno: la tensione al seno si può far sentire n dai primi giorni. I capezzoli si fanno più sensibili e più scuri a seguito dei cambiamenti ormonali; nel tempo il seno aumenta di volume; nausea: una croce per molte future mamme. Di solito si manifesta dalla quinta settimana e sparisce alla ne del primo trimestre. La nausea, e ancor più il vomito, può portare stress nella quotidianità della don na, ma questa condizione non signica che la gravidanza non stia andando bene, al contrario. Il pro- blema si fa reale quando la nausea gravidica porta la mamma a riuta- re il cibo, o quando gli episodi di vomito diventano insostenibili per- ché nulla viene più assimilato. Oltre ai consigli base (bere acqua gassata, ingerire cibi secchi, man giare lentamente), è bene rivolgersi sempre al medico. Spesso la nau sea è anche abbinata all’iperosmia gravidica, cioè una maggiore sensibilità olfattiva; stanchezza e sonno: è il corpo stesso che invita a rallentare per godersi pienamente il momento. Se nel secondo trimestre la donna si sente di solito piena di energia, nel primo e nell’ultimo periodo è normale che registri sonnolenza; secrezioni vaginali o perdite bian che: a differenza delle perdite di sangue da ciclo o da impianto, le ghiandole che producono gli estrogeni aumentano la loro attività producendo secrezioni vaginali biancastre; sbalzi di umore: gli ormoni inui scono anche sull’umore. Non biso gna stupirsi, dunque, del celere passaggio da una condizione di entusiasmo a un momento di tristez za, rabbia, no alla comparsa di paure apparentemente inspiegabili; stimoli urinari: con la crescita del pancione e la compressione della vescica, aumenta lo stimolo a uri- nare. Alcune donne soffrono inoltre di stitichezza, a causa della perdita di tono della muscolatura intestinale; capelli più belli: gli estrogeni favo- riscono la produzione di collagene. Per questo i capelli delle donne incinte risultano belli e luminosi. E anche le unghie!La parola “criptico” si riferisce a qualcosa di nascosto, come le cripte sotto le chiese. Si parla di gravi-danza criptica quando la donna non si accorge di essere in dolce attesa no all’ultimo trimestre o, addi-rittura, al momento del parto. Com’è possibile? Nelle donne grandi obese la massa addominale si può confondere con l’utero, nelle grandi magre l’utero potrebbe non svilupparsi abbastanza da essere no-tato. Ci sono poi problematiche psicologiche che portano a negare la gravidanza e, quindi, i sinto-mi. Vi sono situazioni in cui, invece, la gravidanza è, come si suol dire, “cancellata”: la don-na ne è consapevole ma non vuole condividere il suo stato per motivi religiosi, di tabù sociale o altro.Sono incinta, ma non lo sapevo!

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SPAZIO CICOGNA22Fare una “capriola” ancor prima di nascere? È quanto viene pro-posto, ove ce ne sia la possibilità, alle donne incinte il cui bambino si presenti in posizione podalica, cioè con i piedini o le natiche verso il canale di uscita dell’utero. Nel 96% delle gravidanze a termine, il bambino “decide” naturalmente di sistemarsi a testa in giù con le gambe verso l’alto, piegate (il che avviene di solito attorno alla 32a settimana di gravidanza), ma esiste un 4% di casi in cui la nuca si trova rivolta verso l’alto. Si tratta della posizione podalica, tra le principali cause del taglio cesareo program-mato. Proprio per ridurre la necessi-tà di intervenire con un taglio cesa-reo, esistono tecniche che hanno lo scopo di far girare il feto a testa in La presentazione podalica è tra i temi che agitano le future mamme. Fermo restando che c’è sempre una soluzione (e quindi non bisogna preoccuparsi), scopriamo quali sono le tecniche per invitare il bambino a capovolgersi e a nascere con la testa in giùLa mia prima caprioladi Carlotta Cordieri

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SPAZIO CICOGNA23giù e permettere, di conseguenza, di affrontare un parto naturale. Con il progredire delle settimane di gesta-zione, infatti, la probabilità di versio-ne spontanea si riduce ed è quindi consigliabile tentare di supportare la “capriola” del feto, ovviamente rivol-gendosi a uno specialista e prenden-do tutte le dovute precauzioni. Tra i metodi più dolci c’è la moxibustione: si tratta dell’applicazione di calore su alcuni punti dell’agopuntura, secon-do quanto indicato dalla medicina cinese, in particolare sul meridiano della vescica. L’agopuntura stessa e alcune tecniche posturali, anche usate in combinazione, potrebbero a loro volta favorire il capovolgimento del feto, senza rischi né pericoli, ma non c’è alcun riconoscimento scien-tico della validità di questi metodi. Esiste invece una manovra riconosciu-ta, che viene effettuata da un medico e che induce il bambino a compiere una capriola in utero. Si chiama versione cefalica esterna o “mano-vra di rivolgimento”. Tale manovra è attuabile, se esistono le indicazioni mediche, prima del travaglio, intorno alla 36a-37a settimana. L’ecograa3 tipi di posizione podalicaLa presentazione cefalica si differen-zia da quella podalica per la diversa posizione della testa nel pancione. Il feto podalico può essere posiziona-to in 3 modi diversi: posizione podalica franca, la più frequente, in cui il feto è seduto nell’utero con le gambe alzate e i piedini in alto, vicino alla testa; posizione podalica incompleta, con una o entrambe le gambe verso il basso; posizione podalica completa, con il feto seduto a gambe incrociate.POSIZIONE FRANCAPOSIZIONE INCOMPLETAPOSIZIONE COMPLETA

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SPAZIO CICOGNA24deve confermare la posizione fetale, il benessere del bambino ed escludere condizioni che non permetterebbero di eseguire la manovra, come placenta previa o anomalie del liquido amniotico. Nel momento in cui viene deni-ta la fattibilità, la manovra viene eseguita dal ginecologo sommini-strando alla mamma un farmaco in grado di rilassare la muscolatura dell’utero. Fondamentale il monito-raggio cardiologico del feto, pre e post intervento. La manovra può risultare fastidiosa e talvolta dolorosa, ma è efcace nel 58% dei casi, percentuale che sale qualora non si tratti di una prima gravidanza. Oggi, comunque, la medicina indi-ca come non del tutto impossibile l’eventualità di un parto naturale in presentazione podalica: gestendo al meglio il travaglio e la fase di espulsione, fatte evidenti alcune condizioni relative alla salute della madre e del nascituro, il parto naturale è, secondo alcuni esperti, fattibile. Considerati i rischi a cui la mamma può andare incontro sia in caso di parto naturale con il feto in posizio-ne podalica, sia durante la mano-vra di rivolgimento, è sempre bene afdarsi a un bravo professionista e ascoltare le sue indicazioni.Capriole durante la gravidanza«In realtà – direte voi – è da tempo che sento il mio piccolo agitarsi, come facesse capriole nel pancione». Sono i movimenti fetali. Dal terzo/quarto mese in poi, la mamma può percepire il proprio bambino muoversi nel liquido amniotico. È indice di benessere, ma sono “capriole” chiaramente dierenti da quella che viene eseguita in caso di presentazione podalica.Perché il feto è podalico?Non si conoscono esattamente le cause della posizione podalica: alcuni studi attribuiscono la presentazione podalica a situazioni di obesità materna, all’abuso di fumo, alla presenza di una placenta previa o di bromi, ma la scienza non è unanime nella risposta.

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….scopri pezzi unicimai visti prima.NEWLa miglior fusionetra bellezza innovazioneTETTINAAPPROVATA DA:SCUDOCONVESSOEvita lo sfregamentocontro il nasino.TETTINA SIMMETRICASX PROTMCollo più soile e largo.Testina più piaa e corta¹.10 coloridi tendenzadeisucchietti31. confrontandolo con il succhietto simmetrico Suavinex “di sempre”.2. 36 intervistati in uno studio interno effettuato dagli esperti in Innovazione del Prodotto di Suavinex, Spagna 2O2O.3. In farmacie spagnole, dati HMR Heath 04/23.

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SPAZIO CICOGNA26«Dove sei nato?». «Nell’acqua!». Ha qualcosa di davvero romantico l’idea di essere venuti al mondo immersi nelle tiepide acque di una vasca appositamente studiata per il parto. Ma non è solo una moda, un’aspirazione o una bella teoria. Per chi sposa questa scuola di pensiero, e per le stesse mamme che hanno vissuto l’esperienza, il parto in acqua è un’opportunità dai mille vantaggi: diminuzione del dolore, grazie all’effetto antalgico del calore dell’acqua sia durante il travaglio che in fase di espulsione; possibilità di scegliere posizioni più gradevoli per la madre e, quindi, di raggiungere maggiore rilassatezza e comfort; travagli più brevi e, in generale, un evento più piacevole per mamma e neonato.C’è chi ne sostiene la pratica, considerandola una soluzione capace di alleviare dolori e traumi. C’è chi, invece, ritiene non esistano beneci scienticamente provati. Il parto in acqua fa discutereParto in acquaI pro e i controdi Lucia Modici

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SPAZIO CICOGNA27Parlando di beneciIn Italia questa pratica è sbarcata nel 1985 e, da allora, sempre più ospedali offrono alle donne la possibilità di scegliere di partorire in acqua. Fermo restando che non tutte le mamme in dolce attesa risultano idonee al parto in acqua (si deve trattare di gravidanza singola, con feto in posizione cefalica, in assenza di complicanze ostetriche e con un decorso siologico), la scienza si confronta sugli effettivi beneci che il travaglio o il parto effettuato nell’acqua porterebbero, se relazionati con i rischi. Il punto chiave sta nel fatto che non esistono sufcienti dati disponibili sull’argomento.Uno studio pubblicato nel 2022 sulla rivista BMJ Open, volto a valu-tare la sicurezza dell’immersione in acqua durante il parto, ha confron-tato l’effetto di questa procedura sugli interventi e sui risultati intrapar-tum, rispetto al parto tradizionale. Su 157546 partecipanti allo studio si è rilevato come l’immersione in acqua abbia ridotto signicativa-mente l’uso dell’epidurale, il nume-ro di interventi con episiotomia e i casi di emorragia postpartum. È stato poi rilevato un aumento del-la soddisfazione materna e delle probabilità di un perineo intatto. Ciò è stato confermato anche da una parte della comunità scientica e dal vissuto di numerose neomam-me.C’è chi non è d’accordoL’American College of Obstetri-cians and Gynecologists (ACOG) – così come altre scuole di ostetricia – sconsiglia il parto in acqua, data la mancanza di dati disponibili sull’argomento. È stato per primo un ricercatore rus-so, Igor Charkovsky, negli anni ’60 del secolo scorso, a intuire i be-neci dell’uso dell’acqua du-rante il travaglio e il parto, sia per la madre che per il bambi-no. Sempre negli stessi anni, il gi-necologo Frédérick Leboyer (da molti considerato l’ideatore del parto dolce) sviluppò la prassi di im-mergere i neonati nell’acqua calda in modo da accompagnarli nel pas-saggio dall’ambiente intrauterino al mondo esterno. Negli anni ’70, Michel Odent, sostenitore del par-to naturale, utilizzò una vasca con acqua calda per alleviare il dolore delle partorienti nel centro nascita dove lavorava, in Francia. In Italia, la prima vasca per il parto natura-le in acqua fu introdotta nel 1984 all’ospedale di Poggibonsi (SI).Le origini

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SPAZIO CICOGNA28L’ACOG riconosce che l’immersione durante la prima fase del trava-glio ha dei vantaggi, favorendo il rilassamento, ma non ci sono prove sufcienti sui beneci e sui rischi durante la seconda e la terza fase (dilatazione ed espulsione). Anzi, c’è chi ritiene che la biomec-canica del parto non trovi alcuna relazione tecnica con l’uso dell’ac-qua. L’American College of Nurse-Midwives (ACNM) indica che le persone che hanno un trava-glio e un parto senza complicazioni (e una gravidanza senza compli-cazioni) mostrano “esiti materni e neonatali comparabili”, che partori-scano fuori o in acqua. Le linee guida NICE (National Institute for Health and Care Excel-lence) si limitano a raccomandare di informare le donne sull’insuf-cienza di evidenze scientiche nel momento in cui vengano supportate o al contrario scoraggiate rispetto al parto in acqua. Non esiste, insomma, una letteratura sugli eventi avversi per chi sceglie il parto in acqua, ma nemmeno su comprovati beneci.Sicuramente, la voce si fa corale quando il parto in acqua si svol-ge esternamente a un ambiente ospedaliero: in acqua, può essere più difcile liberare le vie aeree del neonato dal meconio; il bambino potrebbe rimanere troppo tempo sott’acqua; senza le opportune precauzioni, si possono vericare infezioni a danno sia del neonato che della madre; c’è un maggior rischio che il cordone si spezzi per il movimento rapido di risalita insupercie del neonato.AlternativePer chi è alla ricerca di un tipo di parto nel massimo comfort, ma non può o non vuole affrontare un parto in acqua, c’è la possibilità di valutare alternative: tecniche di rilassamento o meditazione, digito-pressione, aromaterapia, impacchi caldi. Sta a ogni donna trovare la condizione più idonea per il suo benessere.In sintesiI pro Il parto in acqua aiuta ad alleviare i dolori del travaglio; può ridurre il ricorso a farmaci o interventi non naturali; potrebbe ridurre la durata del travaglio; può ridurre la gravità di un’ even- tuale lacerazione.I contro (o, meglio, i rischi se il parto in acqua non è eseguito in una struttura attrezzata) Potrebbe aumentare il rischio d’infezione per il bambino o la madre; potrebbe risultare dicile la pulizia delle vie aeree del neonato se inala meconio; in rari casi, possono vericarsi rotture del cordone ombelicale; potrebbe esserci rischio di annegamento.

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Scatti, singhiozzi e starnuticrescere saniSovente i genitori si preoccupano di alcuni movimenti a scatto (come sobbalzi o tremori) che il neonato presenta durante il sonno. Sono i cosiddetti “startles spontanei”, cioè dei riessi naturali a determinati stimoli. Non devono destare ansie, dato che sono un indice dello sviluppo e dell’integrità del sistema nervoso centrale e si risolvono spontaneamente nei primi mesi di vita. Altra fonte di preoc-cupazione è spesso il singhiozzo, piuttosto frequente nei neonati: qualora apparisse troppo fastidioso, può essere alleviato attaccando il neonato al seno materno o offrendo il ciuccio, se abitudine. Inne, gli starnuti: in condizioni di salute, se non si è in presenza di raffreddore, sono una condizione siolo-gica dovuta a una maggiore sensibilità della mucosa del naso del neonato, e indicano semplicemen-te che il bambino sta cercando di liberare spontaneamente le cavità nasali.

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crescere sani32Quando nasce un bambino, tra i tanti doveri nei suoi riguardi c’è la scelta del pediatra. Questa gura lo accompagnerà nella crescita e dovrà accudire la sua salute. Il servizio sanitario nazionale prevede che ogni bimbo da 0 a 6 anni abbia un pediatra di libera scelta e i genitori possono sceglierlo tra quelli convenzionati nel distretto sanitario di riferimento. Occorre presentarsi all’ufcio di pertinenza della propria ASL con un documento d’identità di uno dei ge-nitori, il codice scale del bambino e il certicato (o l’autocerticazione) di nascita. L’iscrizione è immediata e verrà rilasciata la Tessera Sanitaria Regionale. In alcune grandi città l’operazione può essere effettuata direttamente nell’ospedale in cui è nato il piccolo.Tra i 6 e i 14 anni si può passare al medico di famiglia, a meno che non ci siano handicap o malattie gravi croniche che giustichino la presenza del pediatra no ai 16 anni.Finalmente è nato. Se è il primo glio, le cose da fare sono di più. Molti i dubbi, diverse le risposte che possono aiutare un neogenitore e che cerchiamo in parte di fornirviLa scelta del pediatradi Gloria Cardano

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33crescere saniIn caso contrario, al compimento dei 14 anni la revoca è automati-ca e il genitore si rivolgerà all’ASL locale per iscrivere il proprio glio dal medico di base.Il genitore sceglierà il pediatra dall’elenco dei professionisti sul ter-ritorio (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta), consulta-bile anche online sulla mappa inte-rattiva regionale alla voce “Cerco medico”.In realtà, la scelta non è sem-pre “libera”: può succedere che alcuni pediatri abbiano raggiunto il numero massimo di pazienti previsti per legge (800, anche in questo caso con deroghe) e non possano accettarne altri. In questo caso è possibile attendere cambiamenti, ad esempio bambini che compiono i 14 anni, e nel frattempo sceglierne un altro. Il neonato con fratelli o sorelle già in cura da un pediatra avrà più possibilità di accesso. Il cambio del pediatra si può effet-tuare agli sportelli dell’ASL oppure in autonomia tramite il Fascicolo Sanitaria Elettronico. Una volta entrati sul portale regionale, si potrà effettuare l’accesso tramite SPID, CIE o CNS, cliccare sulla sezione dedicata ai servizi al cittadino e selezionare la voce per la scelta e revoca del pediatra di libera scelta.È una grande decisione per i genitori, perché riguarda la salute del proprio glio da afdare a una persona di ducia, con la quale non devono mancare il dialogo e la collaborazione reciproca. È neces-sario darsi del proprio medico, senza rivolgersi a più specialisti per non creare equivoci e incertezze. Anche il passaparola – «conosci un buon pediatra?» – potrà essere uti-le in base alle esperienze vissute da altri genitori, vostri amici. A loro è possibile chiedere quanto il medico è aggiornato, se i bambini si trova-no bene con lui e se è disponibile.L’AAP (American Academy of Pediatrics) ha formulato una piccola guida sul sito www.healthychildren.org con validi suggerimenti per tutti. Per esempio, lo studio del pediatra è vicino a casa e comodo da raggiungere, oppure è raggiungibile solo con l’auto o i mezzi pubblici? La questione è importan-te da valutare soprattutto se entrambi i genitori lavorano. L’AAP consiglia inoltre di accertarsi sulla disponibilità del medico a ricevere telefonate fuori dall’orario di ambulatorio o a ri-spondere rapidamente a domande per email, soprattutto per i neogenitori che sono più incerti e inesperti.I consigli dell’AAP

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crescere sani34La scelta del pediatra ha validità annuale. Può essere revocata in favore di un altro pediatra di famiglia o tacitamente rinnovata di anno in anno.Vale la pena chiedere un incontro preliminare con i “candidati”, anche prima che nasca il bambi-no. Sarà l’occasione per vericare se ambulatorio e sala d’attesa sono puliti, confortevoli, a misura di bam-bino e se il medico e il suo staff sono attenti, cortesi e rassicuranti.Anche se ci auguriamo che avven-ga il meno possibile, vostro glio dovrà confrontarsi spesso con il pediatra nel suo ambulatorio, quindi meglio scegliere un posto da raggiungere facilmente. Un buon pediatra osserva il bambino a tappe regolari (ad esempio con i bilanci di salute), conosce la situazione famigliare, interpreta e ascolta le richieste. È disponibile, esperto, rintracciabile e fornisce gli strumenti necessari per intervenire, quando è il caso. È competente, perché non è facile mantenere equilibri con i genitori, anche nelle decisioni più delicate. Inoltre, il pediatra non dovrebbe farsi inuenzare da genitori ansiosi che lo interpellano per un nonnulla ma dovrebbe avere sempre il polso della situazione. I controlli periodici saranno l’occasione per spiegare ai genitori che cosa aspettarsi nei mesi successivi, a quali aspetti pre-stare attenzione e come intervenire in caso di problemi.Il pediatra di libera scelta può non soddisfare nel servizio generale, ad esempio perché troppo oberato e “telematico” (è abituato ad esem-pio a prescrivere ricette mediche senza fare una valutazione di per-sona) e allora qualcuno preferisce “passare dalla mutua al privato”. Ci si sente più confortati a ricevere il medico a casa se il bambino ha la febbre (è anche più rispettoso nei confronti degli altri piccoli pazienti, evitando di contagiarli in ambulatorio) e a contattarlo anche nel weekend, se necessario (servi-zio che il pediatra di libera scelta non prevede). Qualsiasi sia la scelta, l’importan-te è che il medico dei nostri gli sia un punto di riferimento per la prevenzione e un sostegno alla genitorialità, oltre che una garanzia di intervento durante la malattia.

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Il cuscino MIRAI è pensato per offrire conforto e sostegno alle mamme in ogni fase e si adatta dolcemente alle necessità di riposo e relaxGrazie alla sua struttura modulare, che combina due cuscini in una federa ecologica, svela una versatilità che abbraccia le diverse tappe della maternità, dalla gravidanza fino all’allattamento. L’impiego di materiali sostenibili, come il cotone traspirante e il riempimento in RPET, testimonia l’impegno verso l’ambiente, sposando l’eco-consapevolezza con la cura del benessere personale. Con le sue tonalità delicate di ottanio, rosa polvere e corda, MIRAI si propone come un silenzioso alleato nel nido familiare, portando sollievo e serenità.MIZUBABY.ITCuscinomultifunzione gravidanza e allattamento doppio usoMIRAIFEDERA ALLATTAMENTO INCLUSA30°Federa in cotone Lavabile 30°Traspirante Poliestere riciclato RPET

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36crescere saniDio creò l’uomo e si occupò delle sue vie respiratorie: a queste asse-gnò, oltre a cavità nasali e orali, faringe ed epiglottide, anche le adenoidi. Dio le ha create perché la loro funzione è proteggere dalle infezioni, poiché fanno parte del sistema difensivo immunitario, e quindi a qualcosa di “nobile” servono. Iniziano a formarsi dalla nascita, in alcuni casi già nel grembo materno, e raggiungono il massimo sviluppo intorno all’età di 3/5 anni; verso i 7 anni il volume della formazione di tessuto inizia a ridursi per sparire gradualmente in età adulta. Le adenoidi intrappolano ed eli-minano batteri e virus delle prime vie respiratorie. Sono formazioni a grappolo, situate sulla parete posteriore del rinofaringe (dietro al naso), infatti sono note come tonsille faringee. Questo è il problema. L’ipertroa o l’inammazione delle adenoidi sono frequenti tra i bambini. Per operare è opportuno valutare i singoli casi, con indicazione dell’otorinolaringoiatraAdenoidiTogliere o non togliere?di Gloria Cardano

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Ma se il diavolo ci mette la coda, ecco che le adenoidi colpite da infezioni ricorrenti si ingrossano e rendono difcile la respirazione at-traverso il naso. L’ostruzione delle vie aeree, associata all’ingrossa-mento delle adenoidi, comporta la tipica faces adenoidea, perché il bambino tende a stare con la bocca aperta (respirazione orale, il labbro superiore sollevato e l’espressione addormentata). L’inammazione può coinvolgere l’orecchio (otite) o i seni para-nasali (sinusite). Se le infezioni si ripetono di frequente (più di 5 volte all’anno), le adenoidi si gon-ano progressivamente (ipertroa adenoidea), diventano voluminose e causano il blocco del naso e delle trombe di Eustachio.E allora, togliere o non togliere?Si comincia con le cure: una tera-pia medica che prevede mucolitici, antibiotici, decongestionanti nasali e cortisonici per via aerosolica; sofare il naso di frequente e pu-lirlo all’interno con una soluzione siologica, da instillare più volte al giorno, soprattutto ai più piccoli che non sanno ancora sofarsi il naso; durante la notte, far assu-mere una posizione leggermente inclinata, con il capo sollevato, per favorire la respirazione notturna.Se le adenoidi non sono infette, è possibile evitare l’intervento e attendere che si atrozzino natural-mente con la crescita. Quando si ingrossano e provocano difcoltà respiratorie, russamento con apnee notturne, otite media secretiva e ipoacusia, sarà compito dell’otorino deciderne la rimozione. L’intervento, detto adenoidectomia, avviene in anestesia generale attra-verso la bocca e consiste nell’a-sportare le adenoidi con il bisturi tradizionale, con quelli elettrici o il laser. L’operazione dura pochi minuti, in ricovero diurno, con una pronta ripresa postoperatoria. Certo, l’ideale sarebbe il mare, con il benecio del sole che produ-ce grandi quantità di vitamina D, ormone dalla funzione immunitaria, dello iodio e dell’acqua salina, farmaco naturale che drena ed elimina il muco. L’asportazione è possibile a partire dai 18 mesi; è comunque rara sotto i 2 anni, ma si registrano eccezioni a procedere anche a pochi mesi di vita. In rari casi le adenoidi possono ricrescere: accade specialmente se i bambini operati hanno meno di 2 anni, poiché la capacità di rigenerazione dei tessuti è più alta.37crescere sani

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crescere sani38La dentizione decidua, ovvero da latte, si origina durante la vita uteri-na, intorno alla settima settimana di gestazione. Dopo la nascita, i dentini erompono per poi spuntare intorno al sesto mese. I primi a sbucare saranno gli incisivi, seguiti dai laterali, ovvero i canini, e inne dai molari. In totale 20 denti, 10 sopra e 10 sotto. La dentatura da latte dovrebbe completarsi verso i 2 anni. La dentatura mista, dai 6 ai 10 anni, comprenderà i denti da latte insieme a quelli denitivi e i denti permanenti saranno 32. Normalmente, i primi dentini compaiono dai 4 ai 7 mesi di vita ma, se tardano, non è il caso di preoccuparsi: la dentizione è variabile e potrebbe anche esordire intorno all’anno. Se invece, superati i 18 mesi, i denti non sono ancora presenti, l’Accademia Americana di Pediatria consiglia la visita dentistica … disse il lupo a Cappuccetto Rosso, incuriosita dalla sua dentatura. Noi, però, non vogliamo formare lupi, ma bambini con denti sani e fortiÈ per mangiarti meglio!di Gloria Cardano

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39crescere saniper escludere alcune problematiche come: infezioni gengivali; mancanza di spazio nell’arcata dentale; precedenti traumi nella zona della bocca che possono aver danneg- giato le gemme dentarie, ovvero i “semi” dei primi dentini; agenesia genetica, ovvero la mancata formazione del follicolo dentale, che andrà a carico dei denti permanenti. Nei pazienti in crescita il riempimento del dente avulso è il trattamento maggior- mente consigliato. Non esistono terapie per i denti ritardatari. I fattori che possono incidere sulla comparsa dei denti sono molteplici, come la predisposi-zione familiare: se mamma o papà hanno avuto una dentizione tardiva, potrebbe capitare lo stesso a loro glio. Anche un’alimentazione poco equilibrata inuisce sulla tardiva comparsa dei primi denti (carenza di calcio, fosforo e proteine). L’inizio della dentizione può ac-compagnarsi a dolore, gonore e arrossamento delle gengive, con umore e sonno disturbati, sia per i bambini che per i genitori. Dentini precociIn rari casi la dentizione avviene nel feto e il bambino nascerà avendo già un dente; in altri, la dentizione inizia nei primi 30 giorni di vita.La comparsa dei dentini non causa la febbre, come confermano diversi studi scientici. Se il piccolo ha la febbre i motivi saranno riconducibili ad altre cause e sarà opportuno confrontarsi con un pe-diatra. Anche il dolore e gli altri sintomi variano da bambino a bambino. Ci sono casi in cui la com-parsa di dolore, gonore e arrossamento delle gengive arriva con la comparsa di ogni denti-no; in altri casi, invece, gli stessi sintomi compaiano le prime volte per poi diventare meno fastidiosi. Febbre, dolore e dentizione

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40crescere saniE ancora, mancanza di appetito e feci più liquide e acide, che potreb-bero causare bruciore nelle zone del pannolino. I piccoli, durante la dentizione, mordicchiano qualsiasi cosa capiti loro a tiro e sbavano per l’eccessiva secrezione salivare – «ehhh, sta mettendo i denti!?» –Si tende ad attribuire qualsiasi genere di disturbo a questi piccoli denti, come fossero in grado di giusticare ogni malessere dei bambini. La dentizione è un processo di primaria importanza nello sviluppo del bambino ma, contrariamente a quello che molti genitori pensa-no, non inizia nei primissimi mesi di vita; quindi, se i neonati pian-gono, i motivi potrebbero essere altri, come fame, sonno, aria nella pancia…I dentisti sostengono addirittura che il dolore che il dentino provoca spaccando la gengiva per la prima volta sarebbe insopportabile per un adulto e quelle notti svegli ce lo dimostrano e ricordano.Possono aiutare un lieve massaggio e rimedi naturali come quelli della nonna, ad esempio l’ambra, con le virtù lenitive delle sue perle. Meglio utilizzare un braccialetto invece di una collana, che presenta rischio di strangolamento. Utili anche il ghiaccio e gli anelli da dentizione, da tenere in frigo. Il liquido che essi contengono è refrigerante, lenisce il dolore e mas-saggia le gengive; esistono anche gel da applicare localmente, sotto consiglio pediatrico. Dopo tanta fatica per mettere i den-tini, è fondamentale prendersene cura con un’igiene attenta:6-10 MESI10-16 MESI8-12 MESI13-19 MESI9-13 MESI16-22 MESILa dentizioneLa dentizione decidua consiste nella crescita graduale di 20 denti da latte, 10 nell’arcata inferiore e 10 in quella superiore. I primi dentini che compaiono sono gli incisivi dell’arcata inferiore. La dentizione dei bambini inizia generalmente tra i 6 e gli 8 mesi di vita per concludersi attorno ai 2 anni, 2 anni e mezzo, con la crescita dei secondi molari.

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41crescere sanipulire le gengive con garza sterile e inumidita o usare uno spazzolino con setole sensibili arrotondate (all’i-nizio senza dentifricio), per proteg-gere dalle carie dolorose, provocate da eccesso di zuccheri. Le carie si presentano più facilmen-te nei denti da latte, perché lo smal-to è più sottile e meno mineralizzato e la dentina, cioè la sostanza di cui è fatto il dente sotto lo smalto, è più fragile e sottile. Le carie vanno cura-te per evitare il dolore, ma anche il danneggiamento dei denti perma-nenti. Intorno ai 2 anni, è bene limi-tare l’uso del ciuccio, non succhiare il dito, non mangiare le unghie ed evitare di tenere il biberon del latte in bocca durante il sonno. Evitare anche i dolci fuori dai pasti principali (evitarli del tutto sarebbe ancora meglio) e ricordarsi di an-dare a dormire sempre con i dentini puliti. Le linee guida ministeriali in-dicano i 24 mesi quale età corretta per la prima visita, in assenza di problematiche evidenti. Molti dentisti pediatrici consigliano però visite neonatali, per promuo-vere la prevenzione e per valutare eventuali problematiche ai frenuli o alla struttura del cranio e del volto.Aiutare i bambini a familiarizzare con l’igiene è compito del genitore, che si laverà i denti con loro (2/3 volte al giorno) e si farà accom-pagnare dal dentista durante le visite di controllo, per far scoprire ai bambini che il dentista non è il lupo di Cappuccetto Rosso. Le carie nei bambini e in gravidanzaLa carie è la malattia cronica più comune nei bambini, soprattutto nei Paesi occidentali. La percentuale dei casi nel mondo varia, a seconda del Paese, dal 10% a più del 90%. Spesso in gravidanza si sottovalutano gengive sanguinanti e carie. Ma quando la bocca della mamma è sana, si riduce anche il rischio di carie nei denti da latte del bambino, limitando la trasmissione di batteri patogeni dalla mamma al glio dopo la nascita.

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Bambini e surgelatitutti a tavolaGli alimenti surgelati rappresentano una buona alternativa a un pasto fresco: sono comodi e veloci da cuocere. Grazie alle tecniche di surgelazione ormai avanzate, gli alimenti surgelati conser-vano gusto, consistenza e caratteristiche nutritive anche meglio di un alimento fresco mal conservato. Il pesce, ad esempio, è l’alimento che mantiene meglio di tutti le qualità del prodotto fresco, dato che viene surgelato direttamente sul peschereccio, appena pescato. Questo non signica che sia un bene utilizzare i surgelati tutti i giorni: soprattutto nell’alimentazione infantile, è il fresco il tipo di alimento da preferire come regola. Nel momento in cui si faccia uso di surgelati, però, l’importante è vericarne la conservazione e la consistenza: se aprendo la confezione si trova del ghiaccio all’interno, il prodotto potrebbe essersi scongelato e ricongelato, e si consiglia dunque di non utilizzarlo.

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tutti a tavola44I bambini raccontano tutto, ma non sempre… «Hai mangiato a scuola?». «Sì». «Che cosa?». «Non me lo ricor-do». Allora scatta il dubbio: mio glio mangia o non mangia? La maestra è il primo test e spesso non ci diamo neanche di lei, perché di bambini da seguire ne ha tanti, e per-ché siamo apprensivi. «Saltare il pasto non gli farà bene, è così piccolo… E se ne salta tanti? E se li salta spesso?». Allarme! La mensa dell’asilo o della materna è una buona opportunità per ampliare l’alimentazione e il genitore dovrebbe valorizzare gli aspetti posi-tivi che includono il fatto di mangiare con altri bambini. Se il piccolo è abituato a casa a trattamenti gastro-nomici speciali, la mensa della scuola potrebbe rappresentare qualche dif-coltà. Conoscendo il menù scolastico, il genitore potrebbe introdurre a casa i cibi che il bambino riuta, abituando-lo a mangiare tutto o quasi.Hai mangiato all’asilo?di Gloria CardanoIl pranzo all’asilo nido o alla scuola dell’infanzia è un momento importante durante il quale vorremmo esserci e sbirciare, per vedere cosa, quanto e perché mangia nostro glio, e anche come impugna la forchetta. Una cosa è certa: ci stupirebbe

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tutti a tavola45L’ambiente scolastico, per il bambi-no, è una novità e il contesto di con-divisione con compagni e insegnanti non sempre digeribile, come certi alimenti che riuta o, meglio, che non fanno parte delle sue abitudi-ni culinarie. Nonostante la nostra frustrazione, il bambino ha bisogno di darsi dell’istituzione che asilo e scuola dell’infanzia rappresentano e la mensa è un importante momento relazionale di cui spesso i genitori non si rendono conto, puntando solo a sapere il proprio glio rimpinzato e satollo. La scuola costituisce anche un momento di distacco e i piccoli possono manifestare delle regres-sioni per attirare l’attenzione dei genitori che, in quel momento, non si occupano di loro. Mangiare è un’occasione di condivisione, come lo è stato l’allattamento, e soprattutto di comunicazione, infatti anche da adulti ci piace mangiare con chi ci fa stare bene e scegliamo i ristoranti di cui ci diamo. Se condividiamo con il nostro bambino il menù della mensa, penserà che sappiamo quel-lo che mangia e si sentirà meno solo in questa impresa. Naturalmente, è necessaria una certa leggerezza parlando del cibo all’asilo e alla scuola materna, per evitare che il bambino ne approtti ed eserciti una sorta di potere nel riutare il cibo, perché quel riuto può rappresentare il timore del contesto scolastico e di tutti i nuovi stimoli che comporta.Ogni bambino ha tempi personali. Il pranzo rappresenta uno dei primi contatti rela-zionali con l’esterno e con le gure accu-ditive. Il riuto del pasto all’asilo nido potrebbe essere la conseguenza di un’im-posizione fatta in passato, per far ac-cettare al bambino forzatamente il pasto. Non obbligare, non rimproverare, non usare stra-tagemmi o lusinghe: il risultato potreb-be essere l’opposto di quello sperato.E se all’asilo non mangia?

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tutti a tavola46HU_2401_ADV_LATTI_2_3_4_IPERAL_AGORA_210x270 2.indd 1HU_2401_ADV_LATTI_2_3_4_IPERAL_AGORA_210x270 2.indd 1 15/01/24 09:4515/01/24 09:45Dobbiamo tenere presente che, anche se il bambino è un mangio-ne, o se per alimentarlo è neces-saria una piccola battaglia, non si può andare contro le sue normali esigenze e i suoi gusti. Magari ha bisogno di tempo per ambientarsi e, se le maestre saranno attente, ogni nuovo alimento che assag-gerà sarà una piccola vittoria, un risultato e un’esperienza da ripe-tere. Intanto, a casa, si possono riproporre i cibi che non gli vanno a genio, per rivisitarli positivamente in famiglia. Prima di avvilirci, proviamo a chiedere a noi stessi quanto siamo ansiosi e preoccupati per l’even-tualità che non mangi, e quanto lo possiamo inuenzare anche senza essere presenti. Intanto, conce-diamogli una bella colazione con quello che gli piace, in nostra com-pagnia; magari rubacchiando un po’ di tempo alla routine frettolosa della mattina, che spesso somiglia poco a quella idilliaca e distensiva di certe pubblicità.All’uscita dall’asilo, invece di chiedergli cento volte se ha man-giato, cosa ha mangiato, come ha mangiato, proponiamogli una bella merenda che lo metta di buon umore, scacciando per un po’ la responsabilità di rispondervi «Sì, ho mangiato», «No! Anzi, non mi ricordo cosa». Con pazienza, nel tempo, ci sentiremo rispondere: «Ho mangiato tutto, la pasta è più buona di quella che fai tu».Dalla parte delle famiglieAll’asilo e nelle scuole dell’infanzia comunali e statali (e anche alla primaria), il genitore ha la possibilità di scegliere un menù alternativo – privo di carne e pesce, con sola carne o solo pesce, o addirittura senza derivati animali (vegano) – per tutelare il benessere del bambino e le sue abitudini familiari, onde evitare ulteriori disagi.

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HU_2401_ADV_LATTI_2_3_4_IPERAL_AGORA_210x270 2.indd 1HU_2401_ADV_LATTI_2_3_4_IPERAL_AGORA_210x270 2.indd 1 15/01/24 09:4515/01/24 09:45

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tutti a tavola48Nei neonati il reusso è un evento normale. Si sporcano tanti bavaglini ma, con la crescita e l’aumento di consistenza degli alimenti, nella maggior parte dei casi tutto passa. Molti neonati sviluppano episodi molto frequenti di rigurgiti o reussi brevi o occasionali dopo i pasti: il latte fuoriesce dalla bocca o addirit-tura dal naso, magari dopo l’atteso ruttino. Il rigurgito, a differenza del reus-so, è caratterizzato dall’espulsione dalla bocca di saliva mista a latte non digerito. Questo fenomeno può vericarsi anche dopo 2 ore dall’assunzione di latte, e in questi casi il materiale espulso avrà un aspetto simile a quello della ricotta, perché costituito da latte coagulato e parzialmente digerito. Sia il rigurgito che il reusso sono causati dall’immaturità siologica della valvola gastroesofagea. L’indesiderato reussodi Gloria CardanoCapita spesso che si confonda il reusso, fenomeno comune nei primi mesi di vita, con malattie legate al reusso gastroesofageo (RGE). Meglio evitare le autodiagnosi, le valutazioni spettano sempre al pediatra

Page 49

tutti a tavola49Il contenuto dello stomaco di un lattante è liquido e lo stomaco è sempre colmo (appena si svuota il bambino richiede altro latte). È come se il neonato fosse una bottiglia sempre piena, con un tappo che si chiude male (car-dias), messo in posizione orizzon-tale: il liquido esce dal collo della bottiglia. Solitamente il reusso non infasti-disce il bambino, non ha con-seguenze a lungo termine e non richiede una cura, se non qual-che accortezza. L’incidenza del reusso inizia a diminuire dopo i 7 mesi e si risolve nella maggio-ranza dei bambini entro i 18.La causa più comune del reusso è la diminuzione della pressione dello sntere esofageo inferiore; può essere causato dalla posizione del lattante quando viene alimentato, da una sovralimentazione o da agenti negativi come il fumo o la caffeina nel latte materno. Inoltre, succhiare voracemente forma bolle d’aria nello stomaco e favorisce la risalita del cibo nell’esofago. Per attenuare il reusso è utile correggere l’alimentazione, man-tenere il bambino in posizione più verticale mentre mangia e rendere il latte di formula più denso con cereali a base di riso (chiedere sempre il parere del pediatra), mentre, se la mamma allatta, sono consigliati prodotti antiacidi. In alcuni casi sarà necessario eliminare le proteine del latte vaccino (soprattutto se il medico sospetta un’allergia al latte, condi-zione con sintomi in parte sovrap-ponibili al reusso); nel caso di allattamento al seno, è la madre a dover evitare latte e latticini.I segnali Frequenti episodi di vomito; movimenti che suggeriscono fastidio o dolore, come inarcamento della schiena e movimenti anomali di collo e mento; episodi di soocamento e/o problemi di deglutizione; pianto o irritabilità; segni di disidratazione, come pannolini asciutti; inappetenza; tosse; problemi respiratori.

Page 50

tutti a tavola50Il rigurgito diventa la spia di una malattia da reusso gastroesofageo se associato ad alcuni segnali d’allarme, come un lento aumen-to di peso, episodi ricorrenti di polmonite e la comparsa di sangue nel rigurgito. Se presente durante l’età prescolare, il reusso assume una sintomatologia simile a quella dell’adulto. Si caratterizza sempre con risalita dei succhi gastri-ci lungo le pareti dell’esofago; questi succhi normalmente vengono trattenuti dalla valvola sopracitata, denominata cardias e situata tra l’esofago e lo stomaco. Altri sintomi possono essere la pirosi gastrica, con frequenti erut-tazioni, difcoltà di deglutizione, ri-gurgito acido, vomito no all’asma da reusso. Per limitare il reusso nei bambini in età prescolare, è necessario apportare delle modi-che allo stile di vita del bambino, soprattutto nell’alimentazione. L’uso delle vitamine B1 e B2 serve a tamponare l’acidità; è bene, poi, praticare attività sica a distanza dai pasti ed evitare fritti, cioccolato e cibi acidi come pomodori e agru-mi, cenare almeno tre ore prima di andare a letto e fare piccoli pasti frequenti.

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tutti a tavolaIl reusso in genere non causa dolore. Se i ne-onati che vomitano spesso si nutrono bene, au-mentano di peso normalmente e non sono irri-tabili, sono generalmente considerati affetti da reusso “non complicato” e non necessi-tano di terapia (salvo diverso parere medico).Le cause del reusso dopo i 12 mesi possono essere diverse: una manca-ta maturazione del cardias, che resta poco tonico e si rilascia quando non dovreb-be; un difetto della motilità dell’esofago; un ritardo di svuotamento dello stomaco.La malattia da reusso gastroesofa-geo è più comune nei neonati prematuri, oltre che in piccoli pazienti affetti da ernia iatale o atresia esofagea, brosi cisti-ca o con problemi legati al sistema nervoso.Il reflusso prima e dopo i 12 mesi

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ConlagaranziadellaqualitàHiPP%99%SALVIET TINE UMIDIFIC AT EDETERGENTI& DELICATEConlagaranziadellaqualitàHiPPScopri la nuova linea di salviettine delicateConlagaranziadellaqualitàHiPP%99%SALVIET T INE UMIDIFIC AT EDETERGENTI& DELICATEConlagaranziadellaqualitàHiPP✔ Compatibilità cutanea dermatologicamente testata ✔ pH neutro per la pelle✔ Sviluppate per minimizzare il rischio di allergie

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53tutti a tavolaConlagaranziadellaqualitàHiPP%99%SALVIET TINE UMIDIFIC AT EDETERGENTI& DELICATEConlagaranziadellaqualitàHiPPScopri la nuova linea di salviettine delicateConlagaranziadellaqualitàHiPP%99%SALVIET T INE UMIDIFIC AT EDETERGENTI& DELICATEConlagaranziadellaqualitàHiPP✔ Compatibilità cutanea dermatologicamente testata ✔ pH neutro per la pelle✔ Sviluppate per minimizzare il rischio di allergieSi possono gustare freschi da aprile a giugno, ideali per insalate e primi piatti, sono sziosi crudi (per i più grandicelli) e vengono apprezzati dai bambini perché simili a cara-melline. Un bel passatempo sgu-sciarli con i piccoli – il baccello che racchiude il seme rimane sigillato n quando non viene “stanato” – e anche un modo per far loro capire che i pisellini non nascono nelle buste surgelate! In generale, i legumi freschi sono preferibili a quelli secchi reidratati da un punto di vista nutrizionale, perché, non avendo subito un processo di essiccazione, sono più ricchi di acqua (circa il 75%). La preparazione in cucina è più veloce – non hanno bisogno di essere messi in ammollo prima della cottura – ma non possono essere conservati a lungo, come quelli sec-chi o in scatola. Prima dei 2 anni di età, però, sono consigliati i legumi decorticati, secchi e senza la buccia esterna, che contiene troppe bre non digeribili dall’intestino immaturo dei lattanti, che verrebbero esposti al rischio di coliche addominali.Tra tutti i legumi, i piselli hanno il gusto più dolce e delicato e vengono accettati facilmente nelle prime pap-pe. Quelli decorticati possono essere acquistati in negozio, ma è possibile anche ottenerli in casa, rimuovendo-ne le bucce con il passaverdura. Il frullatore e il passaverdura non sono la stessa cosa, perché il primo non separa le bucce ma le sminuzza, lasciandole all’interno della pappa.Passiamo ai dosaggi: dai 6 ai 12 mesi si comincia con 25 g di piselli decorticati; dopo l’anno, tra i 12 e i 24 mesi, 30 g e, dopo i 2 anni, 50 g, potendo scegliere quelli freschi (il bambino ha migliorato la sua capacità di masticare e, così, rendere la buccia più digeribile, e il suo intestino è più maturo).I piselli, importanti fonti di bre, contengono potassio, magnesio, ferro, zinco e, inaspettatamente, la vitamina C.Ricchi di proteine vegetali, non andrebbero associati ma alternati ad altre fonti proteiche, come uova, pesce, carne e formaggi. I loro com-pagni di pietanza possono essere cereali, pasta o riso, oltre a verdure, per diventare gustose vellutate.Esiste anche la farina di piselli, per una saporita frittata senza uova. Una certezza per i più grandicelli è la pasta panna prosciutto e piselli: se verranno valorizzate le materie prime (la panna fresca, non quella da cucina), si andrà sul sicuro.Le abitudini alimentari dei primi anni di vita sono un imprinting per gli anni successivi; l’abilità consiste nell’alter-nare le proteine, i legumi circa 3-4 volte a settimana.Chiariamo subito che i piselli sono legumi e non ortaggi, come alcuni credono; meritano, quindi, un ruolo principale, non da contorno. Considerati fonte proteica, sono consigliati già a inizio svezzamentoI piselli contengono anche una percentuale di carboidrati, ma, a dierenza degli altri legumi, ne hanno un contenuto inferiore. Tra le vitamine l’acido folico, noto anche come vitamina B9, indispensabile per il corretto sviluppo del feto.PiselliLegumi DOCdi Gloria Cardano

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tutti a tavola54Le ricette di primaveraI PRIMI PICNIC AL PARCO Mun in ore INGREDIENTI (per 6 persone)2 uova, 50 ml di olio di semi, 50 ml di latte, 80 g di farina , 1 pizzico di sale, 1 cucchiaino da caè di lievito, 1 zucchina e qualche taccola, scalogno QB, 2 pomodorini secchi sott’olio, qualche foglia di basilico fresco, olio EVO QBLavare e tagliare a dadini le verdure. Riscaldare in padella 2 cucchiai di olio, 2 di acqua, un pizzico di sale e aggiungere a fuoco basso la cipolla di Tropea tritata nemente, no a renderla una crema. Mettere tutte le verdure, precedentemente lavate e tagliate, in una pentola a vapore (a parte i pomodorini e i piselli), cuocerle no a ottenere la consistenza desiderata e unirle al “nto soffritto” nella pentola. Tutto dovrà essere amalgamato a fuoco lento per 10 minuti. Eliminare i gambi della rucola, che sarà da lavare con cura e cuocere in abbondante acqua salata. Buttare la pasta nella pentola insieme alla rucola, a cottura ultimata scolarla e farla saltare nella padella insieme alle verdure. Aggiungere i pomodorini e i piselli crudi e croccanti. Servire aggiungendo a ciascuna porzione il parmigiano a scaglie e, magari, un lo di olio crudo.Arriva l’attesa primavera, che porta profumi e convince il sole a rimanere alto e sgargiante nel cielo. I sapori sono tutti in la, pronti a partire: zucchine, melanzane, piselli, fagiolini, taccole, fave e cavoli; e ancora fragole, lampo-ni, ciliegie, ribes, albicocche e pesche, per solleticare anche lo svezzamentoI bambini adorano i picnic e mangiano volentieri anche le verdure, se presentate in piccole pietanze su una bella tovaglia a tema. Ricordiamo di offrire ai più piccoli la verdura cruda tagliata nel senso della lunghezza e mai sotto forma sferica (zucchine, carote, cetrioli, pomodori…) per evitare il soffocamento. I mufn di primavera sono salati, facili da preparare e pratici per i picnic. Far saltare in padella la zucchina e le taccole già grattugiate per circa 10 minuti, aggiungendo un po’ di scalogno e olio EVO. In una terrina unire uova, olio EVO, latte, basilico tritato, i pomodorini (frullati precedentemente con un minipimer) e un pizzico di sale; in un’altra ciotola, setacciare la farina e il lievito e mescolarli all’amalgama appena preparata. Unire la zucchina e le taccole cotte in padella precedentemente e versare l’intero impasto in 6 stampini da mufn, già oleati e infarinati. È importante trovare equilibrio tra le componenti liquide e quelle secche per non incappare in tortini troppo molli o troppo duri. Infornare per circa 25 minuti a 180° C. I mufn si abbineranno bene a chips di patate al forno.DA 12 MESIFusilli primaveraINGREDIENTI (per 2 adulti e 2 bambini)300 g di fusilli, 80 g di fagiolini , 50 g di zucchine, 50 g di piselli freschi sgusciati, 60 g di pomodorini, 1 mazzetto di rucola, 1/2 cipolla di Tropea, 1 pizzico di sale, olio EVO, parmigiano reggiano a scaglie QBUn piatto ricco di verdure colorate, tutto da esplorare e sperimentare per i più piccoli. La rucola, oltre ad avere importanti proprietà digestive, è fonte preziosa di vitamina C, utile per stimolare il sistema immunitario.

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55tutti a tavolaDA 18 MESI Hamburger partyINGREDIENTI (per 4 persone)300 g di tritato di manzo , 120 ml di latte parzialmente scremato, 1 uovo, 5 pomodorini ciliegini, 100 g di pane raermo, 60 g di parmigiano reggiano, 40 g di scamorza, erbe aromatiche QBUna colomba di Pasqua unconventional, morbida e golosa, facile da preparare e bella da vedere per i bambini. In una terrina capiente unire le uova allo zucchero (o al miele) e lavorare il composto per almeno 10 minuti con una frusta elettrica, no a che non diventa spumoso. Aggiungere lo yogurt, l’olio, la scorza di limone biologico e, gradualmente, la farina setacciata e la fecola di patate. Unire il lievito e continuare a mescolare il composto no a renderlo morbido e cremoso. Versare l’amalgama in uno stampo per colombe imburrato e infarinato e distribuirvi sopra le mandorle a lamelle. Cuocere a 180° C nel forno preriscaldato per 30-35 minuti in modalità statico e controllare dopo 30 minuti: il dolce potrebbe aver bisogno di altri 10/15 minuti di cottura, afnché non risulti umido e molliccio. Una volta pronta (e raggiunta la temperatura ambiente), la colomba potrà essere sistemata su un piatto di portata e arricchita con una pioggia di zucchero a velo. Gli hamburger di carne sono un secondo piatto szioso per i bambini e sostituiscono anche la classica “fettina” di carne in padella. La carne, in genere di manzo, dev’essere di alta qualità e freschissima, per risaltare il sapore. Non troppo magra (circa il 20% di grasso), meglio se si tratta di un bel pezzo di polpa, come lo scamone, da macinare due volte afnché sia più morbida e adatta anche per i piccolissimi. Mettere il pane raffermo tagliato a pezzetti in una ciotola contente 100 ml di latte e lasciare in ammollo per circa 10 minuti, a seconda della morbidezza che si desidera ottenere. In un’altra ciotola unire il tritato di manzo, l’uovo, il parmigiano grattugiato, erbe aromatiche a piacere e il pane raffermo molle e strizzato. Mescolare gli ingredienti no a ottenere un composto omogeneo al quale unire i pomodorini e la scamorza tagliati a dadini. Lavorare l’impasto con le mani formando dei piccoli hamburger, aiutandosi magari con uno schiacciapatate. Se si desiderano forme impeccabili si consiglia una pressa per hamburger. Riporre il preparato in un forno preriscaldato a 180° C e cuocere per 10 minuti circa. La carne non dovrà essere cotta troppo per evitare che diventi secca. Si può arricchire a piacere l’impasto dell’hamburger con verdure, a seconda dei gusti di grandi e piccini.DA 3 ANNILa colomba pasquale INGREDIENTI (per 8 persone)250 g di yogurt bianco intero, 300 g di farina 00, 4 uova, 200 g di zucchero oppure 180 g di miele, scorza di 1 limone bio, 150 ml di olio EVO, mandorle a lamelle QB, 1 bustina di lievito vanigliato, 100 g di fecola di patateLa leggenda vuole che l’origine della colomba risalga all’epoca longobarda, quando il re Alboino, durante l’assedio della città di Pavia, che durò circa 3 anni e terminò poco prima del periodo pasquale, ricevette in dono dalla popolazione del luogo un pane dolce a forma di colomba in segno di pace.

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maxi-cosi.itEsplorando si imparaIspirata ai principi del metodo Montessori, la torre di apprendimento Maxi-Cosi Toucan 3 in 1 consente al tuo bambino di assecondare la propria curiosità e imparare attraverso l’esplorazione. Toucan favorisce l’indipendenza e la scoperta in ambito domestico.ToucanHE Toucan - Posters 205_265mm_IT.indd 1HE Toucan - Posters 205_265mm_IT.indd 1 26/02/2024 13:3526/02/2024 13:35

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Il tempo delle amicizievita da babyIl primo grande incontro del bambino è quello con la mamma, poi ci sarà spazio per papà e tutta la sfera affettiva che coinvolge la famiglia. Prima dei 18 mesi è difcile che i bambini facciano amicizia: preferiscono giocare da soli, è un passaggio importante per l’autoaffermazione. I primi rapporti sociali iniziano con lo sviluppo del linguaggio e maturano dopo i 3 anni con l’ingresso alla scuola materna. Spesso si sente dire «mando mio glio al nido così fa amicizia»: in realtà, il nido d’infanzia è un’esigenza più dei genitori che dei bambini (e meno male che c’è!). A 3 anni il bambi-no possiede tutti gli strumenti per aprirsi agli altri, perché è più consapevole di sé, dell’ambiente circo-stante e può farsi capire con le parole. Ci sono bambini più estroversi e altri meno: diamo a ognuno il tempo necessario per fare amicizia, senza attribuire meriti o demeriti.

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58VITA DA BABYOggi, da madre, credo che la scelta di una babysitter (o di una tata) sia una grande responsabilità nei riguardi dei nostri gli, ancora in te-nera età, perché non hanno bisogno solo di essere accuditi sicamente. Le capacità cognitive del bambino si sviluppano soprattutto nei primi anni e la gura da scegliere dovrebbe essere quella di una donna quali-cata, anche culturalmente. Insieme al distacco dai genitori, e dopo aver superato il concetto di “intrusa”, per il bambino inizia un processo di emancipazione. Le babysitter si possono scegliere su passaparola, tra amici e conoscenti. La preoccupazione dei genitori è quella di potersi dare, quindi le re-ferenze sono fondamentali: «È stata la babysitter di mio glio per anni; è data, dolce, paziente e molto empatica con i bambini». La frase che ogni genitore vorrebbe sentirsi dire, prima di decretare il nome di quella a cui afdarsi. Un altro canale utile nella ricerca sono le piattaforme online. Non si tratta di vere agenzie, ma di siti su cui trovare in modo agile una babysitter, in base alleQuand’ero piccola, la tata perfetta la vedevo in un lm della Disney a me caro: Mary Poppins. Figura immaginaria, insegnava la buona educazione e l’importanza del gioco, non senza una certa autorevolezzaLa babysitterperfettadi Gloria Cardano

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vita da baby59proprie esigenze. L’obiettivo è facilitare la vita dei genitori fornendo un’ampia scelta di candidate già selezionate, prima di tutto a seconda dell’area in cui il genitore sta cercando la collabora-zione. Uno dei progetti più noti in Ita-lia è Sitly, uno spazio virtuale dove babysitter e genitori in cerca di aiuto possono incontrarsi, senza interme-diari. L’iscrizione è gratuita; l’interes-sato descriverà la propria famiglia e le proprie esigenze di babysitting, con la possibilità di consultare il prolo di tutte le candidate nella zona di interesse e di contattare le preferite. Saranno a disposizione foto, descrizione, eventuali refe-renze, esperienza, disponibilità di giorni e orari di ogni babysitter: un servizio rapido ed efcace, grazie anche alla possibilità di impostare i ltri di ricerca (età, lingue parlate, giorni e orari disponibili…). Anche le babysitter iscritte al sito avranno a loro volta la possibilità di consultare il prolo dei genitori ed eventualmen-te di contattarli. Qualunque sia il tipo di ricerca, è necessario un colloquio preliminare: la babysitter dovrebbe essere ben curata e possibilmente non fumatrice. Nel primo incontro, si consiglia di osservare che disponga di un linguaggio e un vocabolario corretti, così da stimolare il bam-bino. Importante anche che abbia esperienza e sappia accettare le istruzioni dettate dai genitori. In alternativa, la ragazza alla pariAl posto della babysitter si può pensare alla ragazza alla pari, che vive e lavora in casa della famiglia ospitante. Svolge qualche mansione, tra cui la cura e la gestione dei bambini e piccoli lavori domestici, in cambio di vitto e alloggio e di una paghetta settimanale o mensile. È anche una buona occasione di scambio culturale e di approccio alle lingue per il bambino, perché di solito le ragazze alla pari sono studentesse straniere.

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60VITA DA BABYQuesto lavoro è spesso sottovalu-tato: ci si dimentica della respon-sabilità che le tate hanno verso i nostri gli. È utile che sappiano curare e accudire il bambino nell’igiene personale, avendo riguardo delle sue cose. La fase di “inserimento” con la babysitter deve avvenire inizialmente alla presenza di almeno un genitore, per abituare il piccolo alla nuova condenza. Dopo la scelta, è utile osservare l’atteggiamento del bambino: se è capriccioso, gioioso, triste… Alcuni segnali potrebbero dirci che non è la persona giusta per lui, e allora bisognerà sostituirla e cercarne una più adatta. Una brava baby-sitter è capace di comprendere, rassicurare e convincere il nostro bambino. Sa motivare e stupire e, come Mary Poppins, è autore-vole nelle decisioni. È importante controllare il suo operato con qualche visita inaspettata in casa o chiedendo ad amici e parenti un parere su come si comporta con nostro glio, e se quest’ultimo è sereno con lei. Amici e parenti chiaramente la potranno vedere in qualche occasione. La tranquil-lità di vedere e sapere il nostro bambino sereno ci ripagherà del senso di colpa nell’allontanarci da lui. E allora, anche se non sarà Maria Montessori a curare il nostro piccolo, potremo comunque stare tranquilli.Le regole che la babysitter dovrà osservare per una buona armonia con la famiglia e per la serenità del bambino saranno queste: non far venire gente estranea in casa, non dettare regole non conformi a quelle decise dai genitori, non passare molto tempo sui social, non bere alcolici…

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vita da baby61Tutto questo impedisce la concen-trazione e il controllo del bambino: basta un attimo di distrazione e può succedere di tutto. Una regola d’oro per la tata perfetta è non arrivare in ritardo, perché questo potrebbe costare il ritardo al lavoro di un genitore: essere puntuali vuol dire essere afdabili. Un’altra è evitare di compiacere il bambino: farlo per non sentire capricci vuol dire non supportare il genitore e le regole imposte dalla famiglia. Ma è necessario anche evitare punizioni che possano traumatizzare il bambino e, piuttosto, comunicare ai genitori le difcoltà incontrate. Rispettare l’ambiente in cui si lavora è un’ulteriore forma di riguardo verso la famiglia ed è sinonimo di educazione e rispetto, valori che il bambino imparerà. Non lasciare la casa in disordine al mo-mento di andare via, evitando ogni sciatteria, è altrettanto fondamentale, perché un genitore, quando torna, vuole ritrovare la casa almeno come l’ha lasciata.Una babysitter che si occupa dei nostri gli deve essere tenuta sotto esame e, come diceva Eduardo De Filippo, «gli esami non niscono mai».Entrambe sono responsabili del benessere e della sicurezza del bambino ma hanno ruoli diversi: le babysitter lavorano per brevi periodi e svolgono compiti base, come vestire e preparare i bambini per la nanna, cucinare e sparecchiare dopo cena; le tate (in inglese nanny) svolgono mansioni più complesse e hanno uno stipendio più alto. Spesso i genitori si aspettano dalle tate un percorso di studio specico come una laurea in Scienze della Formazione, Pedagogia o Scienze Psicopedagogiche, dato che trascorreranno tanto tempo con i gli, inuendo sul loro be-nessere mentale e sico. Possono anche svolgere commissioni per i genitori o pulire la casa; alcune vivono addirittura in casa con la famiglia. Le babysitter, invece, lavorano per poche ore alla settimana, quando è necessario.Qual è la differenza tra tata e babysitter?

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62VITA DA BABYDurante la gravidanza la musica stimola la frequenza cardiaca e il rilascio di endorne (sostanze emesse dal cervello), che rilassano la mamma e il feto. La prima musica che il bambino percepisce è il battito del cuore della mamma nel suo ventre e, mentre sviluppa i 5 sensi, si fanno vivissimi stimoli e sensazioni. A detta della scienza questa attività favorisce lo sviluppo emotivo, so-ciale e cognitivo perché promuove sensibilità creativa e coordinazione motoria. Nei primi momenti di vita, il bambino si emoziona come un adulto nell’ascoltare la musica, e allora bisognerà coltivare e pre-servare questo legame speciale e magico. Quando il piccolo ascolta una sinfonia, agita mani e gambi-ne, strizza gli occhi, fa smorette e sviluppa una mimica particolare: vuole dire che la sua attenzione è catturata, risponde per riesso a uno stimolo e mostra di avere già delle competenze. La musica è un linguaggio che sollecita la mente di adulti e bambini, il desiderio di esprimere emozioni, e che spinge a riettere e confrontarsi con i propri sentimentiMa che musica, maestro!di Gloria Cardano

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vita da baby63Quando lo culliamo e accudiamo, canticchiamo dei motivetti a mezza voce; se lo allattiamo vocalizziamo parole piene di tenerezza e, all’ora della nanna, chini su di lui, sussur-riamo una melodia inventata sul momento o gli cantiamo quella che ci faceva addormentare da piccoli. «Stella, stellina, la notte si avvici-na…», «ninna nanna del chicco di caffè, queste carezze sono tutte per te…». La voce della mamma, dopo il battito del suo cuore percepito nel grembo, è la più grande musica, la madre di tutte le musiche. Chissà se nasce prima il movimento o la musica. O nascono insieme, perché tanto complici, l’uno respon-sabile dell’altra, perché la musica si balla e si pensa. Durante i primi 3 anni di vita il cervello dei bambini cresce per dimensione e potenziali capacità di apprendimento. L’ascolto di una melodia ha un ruolo signicativo nello sviluppo affettivo-cognitivo, migliora la ricchezza del voca-bolario e, secondo gli esperti, la futura capacità di calcolo. Inoltre, in fondo, regala una sensazione di benessere, tranquillità e armonia. La musica agisce sulle stesse aree del cervello che vengono stimolate dal cibo e da altre attività ricreative.Secondo Maria Montessori l’incanto della musica inuisce profondamente sulla personalità del bambi-no: «La musica può toccarci in un modo che nient’altro può fare. Non possiamo fare un regalo migliore ai bambini se non quello di aprire loro la porta».Dalla teoria della nota pedagogista è nata la diffusione in molte scuole delle sound boxes (campane, scatole e cestini degli strumenti musicali). Le campane, di varie forme e dimensioni, sono scelte per abituare l’orecchio a percepire suoni diversi.Le scatole, preferibilmente di legno o di metallo, sono pensate per afnare l’udito; si possono recuperare facilmente e riempire di ingredienti secchi e materiali che producano rumori.Il cestino degli strumenti sarà accessibile ai bambini più piccoli che lo esploreranno liberamente. I bambini di 2/3 anni riconosceranno gli strumenti, mentre quelli di 5/6 ne individueranno anche le differen-ze. Maria Montessori ha inoltre progettato la lavagna di legno pentagrammata, per semplicare la lettura delle note tramite righi e spazi in sequenza.La teoria della musica montessoriana

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vita da baby64Fino ai 3 anni non è idoneo lo stu-dio di uno strumento, che si può in-vece prevedere intorno al compimen-to dei 6-7 anni, ma bisognerebbe avvicinare il bambino a esperienze di ascolto già dalla prima età, anche se ci pare che non possa capirle. Si parla tanto dell’importanza dello sport per la crescita, ma la musica non è da meno perché favorisce l’ascolto, il senso del ritmo, la concentrazione, il coordinamento e afna le abilità psichiche e motorie. Il bambino, utilizzando la ritmicità tipica del movimento, comunica pienamente, si esibisce, si mette in gioco, esprime le proprie emozioni. Quando i piccoli usano l’arte dei suoni come mezzo di comunica-zione e la esplorano, migliorano il processo motorio, si concentrano sui movimenti di esecuzione ed espri-mono ciò che la musica trasmette, come un capolavoro.Tutti i bambini sono Nati per la MusicaIn Italia, una delle iniziative più note è Nati per la Musica. Il programma si concentra sulla relazione genitore/adulto-bambino, grazie alla collaborazione tra pediatri di famiglia, musicisti, educatori e bibliotecari.Gli obiettivi: informare genitori, pediatri, operatori sanitari ed educatori sull’importanza dell’espressione sonora nella crescita globale del bambino; fornire stimoli su come proporre la musica n dai primi mesi di vita; divulgare informazioni sul rapporto musica-sviluppo cognitivo del bambino.L’adesione al progetto è gratuita.

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globo.it

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67vita da babyL’albero di… Pasqua Decorazioni sparse per casa, disegni e bigliettini d’auguri da colorare, illuminazioni a tema (coniglietti, ovetti, pulcini, pecorelle…), vetrofanie: quest’anno Pasqua sembrerà Natale in fatto di addobbi e festeggiamentidi Gloria CardanoTUTORIALInnanzitutto, procurarsi un albero (troppo azzardato quello di Natale?) o raccogliere in un bosco, in compagnia dei bambini, tanti rami da riporre in un vaso, legati da un elastico per farli stare compatti. Per l’impasto delle decorazioni in pasta di sale serviranno 2 tazze di sale no polverizzato, 2 tazze di acqua tiepida e 4 tazze di farina. I bambini saranno felici di mescolare tutti gli ingredienti, facili da modellare no a divenire simili a pongo. Pronto il panetto, si potrà nalmente modellare la pasta. Alla domanda «cosa vuoi creare?», il bambino scatenerà la fantasia e interpreterà la Pasqua a modo suo. Sarà bello conservare nel tempo i suoi addobbi, magari aggiungendone qualcuno ogni anno sull’albero, che diventerà simbolo della sua crescita. Per la realizzazione delle uova ci si può aiutare con un cucchiaio: stendere una pallina di pasta nell’incavo del cucchiaio creando una forma curvilinea. Con un coltellino di plastica senza punte, togliere la pasta in eccesso sui lati. Per fare gli animaletti (coniglietti, pecorelle, farfalle…), meglio munirsi di stampini: per i bambini sarà come giocare a formine sulla sabbia. Stendere la pallina di pasta aiutandosi con un matterello e usare una cannuccia per fare gli occhi; all’estremità superiore creare un foretto che servirà, più tardi, per inlare lo spago e appendere la decorazione.Prima di procedere alla cottura, lasciar asciugare la pasta in ambiente secco per circa 12 ore. Cuocere in forno tra i 75° C e i 110° C per almeno 2 ore tutti gli addobbi di sale che, una volta raffreddati, potranno essere dipinti con colori acrilici e pennelli: altra fase di libertà creativa per i piccoli, che potranno mixare e sperimentare le varie tinte. Il cotton oc può aiutare a creare pois, linee orizzontali, verticali o a zig zag. Attendere l’asciugatura del colore e inlare lo spago nell’occhiello per appendere le decorazioni sui rami del nostro personalissimo albero pasquale.MATERIALIFarina, acqua, sale, colori acrilici, pennelli di diversa dimensione,cotton oc, cucchiaio, coltello di plastica per bambini, matterello,cannuccia, spago, formine a tema pasquale, forbici

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Dalla nascita fino ai 150 cmIsofixGamba di appoggioRuota di 360° e offre una posizione di caricoAmpio grado di inclinazionein tutte le configurazioniCMYCMMYCYCMYK

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Tendenze per le vacanze in famigliain viaggioSecondo le ultime indagini, per i genitori italiani il tempo che si desidera dedicare alla famiglia è il principale motivo per organizzare viaggi. Questa motivazione viene indicata con un incremento dal 47% al 58% nel corso dell’anno 2023. L’analisi condotta dalla Family Travel Association rivela, poi, che il 76% dei nonni considera i viaggi multigenerazionali un’opportunità preziosa per rafforzare i legami familiari. Considerare i viaggi come un fattore di unione familiare è un fatto confermato anche dal crescente interesse per le vacanze celebrative legate a eventi e ricorrenze speciali. Allo stesso tempo, però, si preferiscono i viaggi in piccoli gruppi, proprio per recuperare l’intimità della famiglia. Quanto ai fattori che guidano la scelta della destinazione, sempre più sentiti sono temi quali l’inclusi-vità e la sostenibilità, dato quest’ultimo che si traduce sia in senso ecologico, sia nella preferenza per esperienze da vivere non troppo lontani da casa.

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70in viaggio52 chilometri di natura e arte, grazie alla linea ferroviaria panoramica della Vigezzina Centovalli. Velocità moderata per ammirare i paesaggi e possibilità di prevedere tappe a proprio piacere: insomma, una proposta con più destinazioni. Tutti a bordo«Fischia il treno, il treno schia, c’è (nome del bambino o della bam-bina) il macchinista». Quante volte vi siete trovati a ripetere questa canzoncina ai vostri piccoli? Non c’è dubbio che il treno eserciti un fascino senza tempo sui bambini. E, allora, perché non pensare a una breve vacanza che abbia il treno come l rouge? Il divertimento sarà garantito. La Ferrovia Vigezzina Centovalli offre mille spunti per rendere i binari la guida perfetta per il vostro itinerario. Che sarà sempli-cissimo da comporre grazie al sito particolarmente user friendly. Oltre a offrire la possibilità di consultare gli orari e acquistare i biglietti online, il portale propone infatti diverse espe-rienze suddivise per categorie: per le famiglie, per tutti, per gli sportivi, all’insegna di avventura, gastrono-mia, natura, svago. Basta selezionare la tipologia di viaggio preferita e i suggerimenti che maggiormente ci ispirano, e ogni pagina offrirà molteplici infor-mazioni pratiche, compresi i tempi previsti, viaggio in treno incluso. Semplice, no?Vigezzina Centovalli Fischia il treno!di Laura Sciolla@Massimo Pedrazzini

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71in viaggioSI PARTELa stazione principale di partenza del treno della Ferrovia Vigezzi-na Centovalli, dal lato italiano, è Domodossola: il binario si trova in un’area riservata della stazione, un tunnel a pochi passi dal comodo parcheggio gratuito di via Piave. Una carrellata di foto sulle pareti introduce anticipatamente all’espe-rienza che ci aspetta. Il trenino a scartamento ridotto parte cullando i suoi ospiti: prima passa vicino alla rimessa, che accoglie tanti trenini blu, poi costeggia un allevamento di “bambi” e poi su verso la salita. Attraversando 29 paesi lungo il tragitto (Santa Maria Maggiore, Re, Druogno, Camedo, solo per nomi-nare alcune stazioni, tutte segnalate su una comoda cartina disegnata sul retro del biglietto e che offre anche un’idea della variazione di altitudine), si giunge a Locarno, in Svizzera, in circa 2 ore. In tutto 52 km di percorso, 2 nazioni, 83 ponti e 31 gallerie, oltre a casca-telle, chiesette incastonate tra le montagne, case dai tetti di pietra: il fascino non risiede solo nei paesag-gi che grandi e piccoli potranno ammirare dai nestrini del treno (che viaggia a velocità di 40 chilometri all’ora), ma anche nell’itinerario stesso, che offre ai passeggeri la possibilità di fermarsi nelle stazioni preferite e di scoprire di volta in volta piccoli villaggi, tradizioni locali, bellezze naturali e culturali. Ogni tratta sarà per la famiglia una piccola avventura. E la vacanza sarà anche occasione per insegnare ai bambini a viaggiare con i mezzi pubblici, imparando a leggere gli orari e a essere puntuali.Ferrovia Vigezzina Centovalli (Domodossola-Locarno): i biglietti si possono comprare onli-ne o in biglietteria, previa disponibilità. Diverse formule di acquisto e tante offerte stagionali.Bambini e ragazzi da 6 a 16 anni non compiuti pagano la metà; sotto i 6 anni il viaggio è gratis se il bambino non occupa un posto a sedere.Vigezzina no limits: un biglietto speciale per viaggi sulla tratta italiana, da Domodossola a Re, o nella sola Val Vigezzo, che permette di salire e scendere dal treno per visitare i diversi borghi senza limitazioni. Particolarmente richiesto è il periodo tra ottobre e novembre, quando il Treno del Foliage regala 52 km di boschi dai suggestivi colori autunnali.Per informazioni: www.vigezzinacentovalli.comInformazioni praticheFerrovia Vigezzina Centovalli

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72in viaggioLA NOSTRA FERMATATra le tante opzioni proposte da questo percorso slow, ci siamo fer-mati a Santa Maria Maggiore, una località di villeggiatura piuttosto nota anche per il comprensorio sciistico della Piana di Vigezzo. Il centro è davvero a misura di famiglia: zona ZTL attiva durante l’alta stagione, tante botteghe di pittori e intagliatori di legno (l’antica Scuola di Belle Arti ha lasciato il segno), eleganti edici decorati e 2 musei, piccoli nella dimensione ma grandi nei contenuti. Il primo è la Casa del Profumo Feminis-Farina, dedicato alla storia dell’Acqua di Colonia. Si trova qui perché testimonianze scritte dimostra-no che la ricetta del famoso profumo fu ideata proprio da 2 uomini nati a Santa Maria Maggiore, poi trasfe-ritisi a Colonia. L’angolo del “naso” è un divertente modo di mettere alla prova il proprio olfatto. Presenti uno spazio giochi per bambini e un profumato giardino con piante aromatiche.Da non perdere a Santa Maria Maggiore Praudina Adventure Park: immerso nel verde di una pineta secolare, un parco avventura adatto anche ai più piccoli grazie ai percorsi dedicati. Corsi e laboratori anche per bambini: in primavera/estate, un ricco programma nella rinnovata Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini. Scarpe “vigezzine”: il richiamo della tradizione, ancora made in Italy. S...cova l’ova: il 1° aprile, la nuova edizione della grande caccia alle uova di Pasquetta, nel centro storico.Praudina Adventure Park - Santa Maria Maggiore@Massimo BertinaCasa del Profumo - Santa Maria MaggiorePiana di Vigezzo

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73in viaggioIl secondo è il Museo dello Spazza-camino, unico in Italia, come unico è il Raduno degli Spazzacamini che si tiene a Santa Maria Maggio-re ogni prima domenica di settem-bre. Il museo vuol essere un luogo della memoria per un mestiere, quello dello spazzacamino, che ha rappresentato un pezzo importante della storia della valle, tanto da averle fatto guadagnare il sopran-nome di “Camifeger tal”, valle degli spazzacamini, per il numero di coloro che praticavano questo mestiere e da qui emigrarono in cerca di fortuna.Curiosità, aneddoti, storie anche toccanti attendono i visitatori. Il mu-seo si trova nel suggestivo contesto del Parco di Villa Antonia, perfetto per una sosta. Veduta sulla Valle VigezzoSanta Maria Maggiore@Marco Benedetto CeriniMuseo dello Spazzacamino@Marco Albizzati@Marco Benedetto Cerini

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74in viaggioAttorno a Santa Maria Maggiore esplode invece la natura. Sono 13 i chilometri percorribili sulla ciclopedona-le. Salendo con la funivia alla Piana di Vigezzo, poi, si trovano numerosi percorsi per immergersi nel bosco. Grazie alla scuola dedicata, non manca la possibilità, per i bambini, di acquisire le prime nozioni di mountain bike. Prima di ripartire a bordo del trenino blu, non dimenticate di fare merenda con una delle specialità della zona: la torta pane e latte, di origine contadina, o lo stinchett, cialda sottile cotta sulla pietra e condita a piacere.Tra le tante attività disponibili sul fronte della Svizzera italiana, segnaliamo 3 proposte par-ticolarmente indicate per i bambini: Lama Trekking: mezza giornata nella na- tura in compagnia di questi straordinari ani- mali. Dalla stazione di Verdasio, in pochi mi- nuti la funivia porta in cima al Monte Comino. Biglietti combo treno/funivia. Altalene Swing the World: distribuite in tutto il Canton Ticino, sono un progetto di 2 giovani ticinesi che hanno deciso di valoriz- zare i luoghi più belli del territorio con alta- lene artigianali fatte con materiali locali. Per offrire un punto di vista diverso sul paesag- gio. Treno storico da Locarno a Camedo: gra- zie alla collaborazione tra Ferrovia Vigezzi- na Centovalli e SEFT (Società Esercizio Fer- roviario Turistico), è possibile prenotare viag- gi tematici, come cena con delitto, caccia alle uova, brunch agostano.Attraversando il confinePercorso mountain bike - Valle VigezzoAltalene Swing the World@Sara Daepp

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Impianti sciistici alla Piana di VigezzoFerrovia Vigezzina CentovalliDove dormireB&B La CasermettaPiazza GennariSanta Maria MaggioreUna villa ottocentesca riconvertita a bed&breakfast, dall’ambiente caldo e familiare. Il legno rende ancora più accogliente il soggiorno. A disposizione anche un appartamento ideale per 4 persone. Perfetto per una sosta lungo il tragitto.Dove mangiareRistorante Le Colonne, Via Benefattori – Santa Maria MaggioreLo chef Gianni Bona regala una cucina montana reinterpretata con un tocco di delicatezza e con tanta attenzione alla mise en place. I prodotti a chilometro zero rendono ancora più speciali le ricette.Ristoro La Tana – Piana di VigezzoD’estate e d’inverno è il punto di ristoro per chi sale sulla Piana di Vigezzo. Taglieri, panini, piatti caldi. I piccoli ameranno la polenta con i formaggi. La Casermetta - Santa Maria Maggiore@Guido Cavallini @Massimo Pedrazzini75in viaggio

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76in viaggioLe giornate si allungano, le temperature sono sempre più miti e non mancano i giorni di vacanza, tra la pausa di Pasqua e i ponti di primavera. A voi 4 proposte travel ideali per le famiglieANTIBESNovità dalla Costa AzzurraPensi alla Costa Azzurra e subito vengono alla mente i colori del mare, i profumi dei ori, il clima mite. Antibes rispecchia appieno questa immagine paradisiaca, confermandosi così destinazione ideale per una vacanza all’insegna del relax e della vita all’aria aperta. La primavera è la stagione perfetta per visitare la cittadina francese. Si può cominciare dalla città vecchia, facilmente percorribile a piedi. Se è la vostra prima volta ad Antibes, è d’obbligo prenotare una visita al Museo Picasso: i bambini non potranno che restare a bocca aperta davanti alla creatività originalissi-ma di questo genio del ’900. Ma per trovare i famosi paesaggi da cartolina di Antibes, allora bisogna incamminarsi verso Cap d’Antibes. Il sentiero Des Douaniers propone una passeggiata di 3,7 km intorno al capo: non è ideale per i passeggini ma, messi i bambini in spalla in uno zaino, la soddisfazione è garantita per tutta la famiglia. In particolare, a proporre le ultime novità è l’Espace Mer et Littoral (Posidonia), il centro per la salvaguardia della costa situato sul capo.Idee di primaveraDal mare alla montagna passando per i laghidi Carlotta Cordieri@J.-F. DIAZ (service communication, ville d’Antibes)Cap d’Antibes e la Batterie du Graillon

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77in viaggioAperto da gennaio a ne settembre, raggiungibile con la passeggiata o in auto, è un sito pedagogico e ludi-co la cui vocazione è far conoscere le ricchezze naturali del Mediterra-neo; dallo scorso giugno c’è anche la possibilità di visitare una mostra multimediale e fare un’immersione virtuale nei fondali marini, oltre a visitare gli acquari. Parlando invece di appuntamenti festosi, i piccoli saranno sicuramente attratti dalla mu-sica itinerante delle Marching Bands, che dal 30 marzo al 1° aprile 2024 trasformeranno Antibes in una New Orleans europea. Tre giorni all’in-segna del jazz per tutti. A giugno, come ogni anno, il Festival dell’arte di strada Déantibulations inviterà poi il pubblico a scoprire gli spettacoli di strada (arti circensi, danza, musica, teatro...). Inne, per rendere ancora più felici i bambini, non si può di-menticare una tappa a Marineland, il più grande parco marino d’Europa. A pochi minuti dal centro di Antibes.Per informazioni: www.antibes-lespins.comwww.france.fr/itMuseo Picasso - Antibes@Mary Quincy, OT Antibes Juan-les-Pins@S. Jamme-Association Marineland@Ofce de Tourisme d’Antibes@J.-L. Andral 2008 Cap d’AntibesCentro di riabilitazione della fauna selvatica Espace Mer et Littoral - Antibes

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78in viaggioLAGO DI BRACCIANONatura e storiaL’atmosfera che circonda gli specchi d’acqua assume sempre un fascino particolare durante la bella stagione: l’esplosione della natura è un invito a organizzare picnic, giochi all’aperto, pennichelle sotto l’albero, in famiglia o con gli amici. Il lago di Braccia-no, nel cuore del Parco naturale regionale di Bracciano-Martignano, in Lazio, è perfetto per trascorrere qualche giorno godendosi il tiepi-do sole di primavera. Ai bambini piacerà sicuramente: giocare con l’acqua è sempre occasione di gioia e nei dintorni ci sono tantissime attrazioni da scoprire con mamma e papà. Una delle mete preferite dalle famiglie è il Castello Odescalchi di Bracciano, che svetta sull’omonimo paese. Oltre all’interesse storico, il castello è particolarmente amato per le proposte che offre ai bambini, come la visita ai saloni principali in compagnia della principessa o la visita Avventura (dagli 8 anni in su), per scoprire i segreti del castello. Altro punto di interesse è il MUSAM, il Museo Storico dell’Aeronautica Militare a Vigna di Valle, sempre nel comune di Bracciano. Propri qui, nel 1908, venne costruito e volò il primo dirigibile militare italiano. Oggi si possono visitare diversi padiglioni per ripercorrere la storia dell’aereo-nautica militare, e ben si sa quanto gli aerei abbiano appeal sui più piccoli. Non mancano inoltre in calendario manifestazioni tematiche, anche legate allo sport, per avvicina-re ancor di più i visitatori al museo. Lago di Bracciano - LazioCastello Odescalchi di Bracciano - Lazio@Fabrizio Sanetti - MUSAM Vigna di ValleMUSAM, Bracciano - Lazio

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79in viaggioMongolera al MUSAM Vista del Monte Bianco - Valle d’AostaATTORNO AL MONTE BIANCOVi state chiedendo come mai si parli di Monte Bianco tra le propo-ste di primavera? Ma è perché la montagna è bella in ogni stagione, è ovvio! Quando le temperature iniziano ad alzarsi, la Valle d’Aosta attira tante famiglie alla ricerca di aria pura e spazi incontaminati. La zona attorno al Monte Bianco, per esempio, sa come intrattenere gli appassionati di meraviglie natura-li, tradizioni e forti emozioni, allo stesso modo. Prendiamo La Thuile, il lato wild del Monte Bianco, come recita lo slogan sul sito della località turistica valdostana. Qui si trovano le cascate del Rutor, le più belle della regione a detta di molti. @Fabrizio Sanetti - MUSAM Vigna di Valle@Fabrizio Sanetti - MUSAM Vigna di ValleMUSAM, Bracciano - Lazio@credit LoveVDA

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80in viaggioNon è una passeggiata particolar-mente impegnativa (ma certo non adatta ai passeggini, per portare i bambini l’ideale è lo zaino) e in circa 2 ore si completa un percorso ad anello davvero magico. In alter-nativa (e questa soluzione è forse più adatta alle famiglie), in soli 20 minuti si arriva alla prima cascata ed è già uno spettacolo della natura. Tornan-do in paese, il Museo Maison Berton è una bella nestra sul passato: le tradizioni, gli antichi saperi, i modi di dire. Sono questi i temi trattati dal museo, che offre inoltre tanti labora-tori per i piccoli (di solito dai 5 anni in su, da vericare sul sito dedicato).E ora è il momento di restare... sen-za ato. A 12 chilometri da La Thui-le, e più esattamente a Courmayeur, si trova la stazione di partenza dello Skyway Monte Bianco, un’opera di alta tecnologia che permette di ar-rivare al punto più vicino alla vetta. Ma anche chi sceglie di non arrivare proprio in cima, troverà comunque il modo di stupirsi: alla stazione Pavillon, a 2.173 metri, è stata infatti installata la Innity Room, per far vivere il sogno della montagna grazie a giganteschi led-wall. Alla stazione si trovano anche un bar e un ristorante e, all’esterno, facil-mente raggiungibile, c’è il giardino botanico alpino Saussurea, davvero curioso con le sue 900 specie pro-venienti da tutto il mondo.Per informazioni:www.lovevda.itwww.montebianco.comCascate del Rutor - Valle d’AostaInnity Room - Valle d’AostaStazione Pavillon - Valle d’Aosta@Enrico Romanzi@Aiace Bazzana@LoveVDA

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STRASBURGOCapitale del libro 2024In un ipotetico viaggio a tappe, procediamo in direzione nord no ad arrivare a Strasburgo, la capi-tale dell’Alsazia. Posta sul conne tra Francia e Germania, ha tutto il fascino delle cittadine del nord Europa. Elegante, ordinata, presen-ta un centro storico affascinante e semplice da visitare per chi viaggia con i bambini. La Petite France è il quartiere da cartolina che farà vivere una favola grazie ai canali e alle case colorate; a Strasburgo si trovano poi un interessante Museo delle Scienze e tanti parchi per pren-dersi una pausa durante la visita. Ma Strasburgo quest’anno ha un motivo in più per essere una perfetta destinazione vacanze di primavera: è stata infatti eletta Capitale del libro 2024 dall’UNESCO, ricono-scimento ottenuto in particolare per l’accento posto sui libri come mezzo di coesione sociale e di discussione sul cambiamento climatico. A par-tire dal 23 aprile, quando inizierà la settimana di inaugurazione, sarà un susseguirsi di incontri, letture musi-cate, spettacoli. Anche i musei della città si dedicheranno al tema della lettura: da non perdere la mostra Place à Gutenberg! Un monument de David d’Angers pour le vivre ensemble dedicata a Gutenberg, che proprio qui a Strasburgo, tra il 1434 e il 1444, sviluppò la sua invenzione; in cartellone al Musée Historique no a ne anno.Per informazioni:www.visitstrasbourg.frwww.france.fr/itPetite France - StrasburgoStatua di Gutenberg - StrasburgoParlamento Europeo - Strasburgo@Vincent-Muller@Christophe Hamm@Architecture Studio Philippe de Rexel81in viaggio

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82in viaggioDopo oltre 10 anni, riapre al pubblico il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, storicamente tra i musei più amati dai piemontesiPer molti è un vero e proprio luogo del cuore, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (MRSN), come riporta un’indagine del 2022. Un riferimento culturale per i boomers e poi per la generazione X, per decenni affascinanti dalle collezioni dello storico museo, un tesoro che risale alla prima metà dell’Ottocento. Poi, 10 anni fa, la chiusura, i lavori di ristrutturazione, il ripristino delle colle-zioni e l’adeguamento degli impianti di sicurezza. Oggi, per le famiglie che visitano il capoluogo piemontese, il Museo Regionale di Scienze Naturali torna a essere una tappa immancabile del tour alla scoperta della città. Il rinnovato percorso espositivo del MRSN si sviluppa su 3 aree principali: il Museo Storico di Zoologia, l’Arca delle Esplorazioni e la Sala delle Meraviglie. Il Museo di Zoologia permette di esplorare la fauna dei 5 continenti e di entusiasmarsi per i molti reperti “naturalizzati”, che hanno più di 200 anni. Centinaia gli esemplari, risultato di ricerche e di viaggi sulle orme dei più insigni zoologi torinesi. Al centro del Museo di Zoologia si trova l’elefante Fritz, dono del viceré d’Egitto ai Savoia nel 1827, allevato per anni nel serraglio della Palazzina di Caccia di Stupinigi.@Fondazione Circolo dei lettoriA Torinoalla scoperta della natura di Lucia ModiciL’elefante Fritz in piazza Castello

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in viaggio83L’esemplare, in pelle vera dell’ani-male, è afancato dal suo scheletro, preparato separatamente come da usanza. Dall’Oceania arrivano invece alcuni marsupiali, come il vombato e il koala; la Nuova Guinea propone numerosi esemplari di uccelli del paradiso. E, ancora, il condor delle Ande, il bradipo, il giaguaro e l’alligatore del Mississip-pi. Non mancano le regioni italiane con i loro abitanti più rappresen-tativi. Una raccolta di decine di scheletri organizzati per evidenziare l’adattamento dell’animale: al nuoto, al volo, al salto, all’arrampicata. I bambini non potranno che ammirarli restando a bocca aperta.La seconda area, l’Arca delle Esplorazioni, è dedicata ai viaggi naturalistici che nel corso del tempo hanno contribuito all’arricchimento delle collezioni. Al centro di questa sezione si erge l’eccezionale scheletro di una bale-nottera spiaggiata a Bordighera a metà dell’Ottocento. Inne, la Sala delle Meraviglie: dai 2 modelli di mastodonte e di rinoceronte, testi-moni della vita di qualche milione di anni fa in Piemonte, agli insetti, espressione dell’enorme variabilità della natura. La meraviglia è decli-nata anche attraverso la diversità delle forme: dalla foglia ai cristalli provenienti dalla Val d’Ala e dalle miniere di Brosso e Traversella.Tra le novità, a disposizione del pubblico 2 videomapping e 1 totem dotato di intelligenza arti-ciale generativa, per accogliere il visitatore in coinvolgenti esperienze immersive. Per la riapertura, il Museo Regionale di Scienze Naturali prevede anche talk e laboratori, sempre a tema scienza, dedicati sia ai piccoli che ai grandi.Per informazioni:MRSN – MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALIVia Accademia Albertina, 15, TorinoIngresso su prenotazione al sito mrsntorino.it Scheletri del Museo di Anatomia ComparataOrso polare (1900 circa)Digitalizzazione del patrimonio Parte del patrimonio naturalisti-co del Museo è già in formato digitale. Negli anni sono state organizzate campagne di digitalizzazione di alcune collezioni, oggi disponibili sulla piattaforma Mèmora: www.memora.piemonte.it.@Simone Benso@Fondazione Circolo dei lettori

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84MICA 360 PRO I-SIZE Seggiolino auto con base Isox, che assicura il massimo comfort nella sua categoria per bambini da 0 a 4 anni, grazie all’innovativa tecnologia SlideTech® di Maxi-Cosi e ad altre caratteristiche come la rotazione FlexiSpin, la reclinazione in 5 posizioni ergonomiche e le cinture Easy-in.Maxi-CosiProdotti...BICICLETTE UNICORN E SPIDERMAN Progettate per offrire un’esperienza di guida emozionante a giovani fan di Unicorn e Spiderman. Dino BikesVESPA ELETTRICAVeicolo elettrico per bambini, cavalcabile. Velocità da 2 a 2,5 km/h. Portata massima 25 kg. Batteria da 6V - 4,5Ah.GloboBIBERON ZERO Biberon ideale per neonati e bambini prematuri con debole forza di suzione. Consigliato per essere combinato con l’allattamento al seno, offre un design innovativo che imita sicamente e siologicamente il seno materno. Suavinex

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85... del meseNALACulla anco letto perfetta per accompagnare il bambino nei primi sonnellini dalla nascita no ai 6 mesi o, comunque, no a quando non sarà in grado di sedersi, inginocchiarsi o tirarsi su da solo in autonomia. WonderlifeGABBY’S DOLLHOUSE Entrare nella casa delle bambole di Gabby è come rivivere le avventure della serie televisiva. La casa è alta 61 cm e ha diverse funzioni, tra cui la torre per la consegna dei pacchi, un gatto-ascensore funzionante, luci e suoni. Spin MasterCLAPPasseggino dal design moderno, resistente e sicuro, dotato di ruote super resistenti con sospensioni a molle che garantiscono passeggiate uide e facili su ogni terreno. Confortevole grazie alla comoda seduta con schienale reclinabile e poggiapiedi regolabile, si chiude e si apre con un semplice gesto. JanéSOLARIUna linea a fattore protezione 50+, appositamente formulata per proteggere efcacemente la pelle di bambini e adulti dall’esposizione ai raggi UV.Mustela

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86RUBRICHE | mondo papÀRUBRICHE | mondo papÀPer il primo è andata. Sei diventato papà, hai affronta-to tutte le incertezze della novità, hai superato le ansie. Sei stato un supporto straordinario per la neomamma e, nonostante le difcoltà, sei riuscito ad assaporare ap-pieno la bellezza di questo straordinario evento. Ora, però, tu e la tua compagna avete deciso di intraprende-re una nuova strada, una seconda gravidanza. O forse non l’avete programmata, ma è arrivata da sola. Un nuovo glio richiederà rinnovato impegno, abbinato a sforzi spesso non necessari alla prima esperienza. Ma regalerà anche emozioni inaspettate.Cosa cambia quando arriva il secondogenito?Un nuovo arrivo in famiglia, un nuovo bambino che ti riempirà di gioia. Naturalmente, però, questo signica anche che la tua compagna dovrà affrontare un’al-tra volta i 9 mesi della gravidanza: nausee, sbalzi di umore, tensioni. Poi il parto e la gestione, da capo, del neonato: i pianti, i cambi di pannolini, le preoccupazio-ni e le notti insonni. C’è poi la questione fondamentale della coppia: se l’armonia dei genitori si era ristabilita, dopo qualche mese di rodaggio successivo alla nascita del primogenito, ora la tensione può riaforare. In tutto questo, bisogna continuare a prendersi cura del bambino più grande, che avrà ancor più bisogno di at-tenzioni, e probabilmente di conforto, quando nascerà il fratellino. Dovrai quindi trovare il modo e il tempo di dividere la tua attenzione tra l’uno e l’altro. Il papà alle prese con il secondo glioLa prima volta che sei diventato padre, il tuo ruolo principale, probabilmente, è consistito nel sostenere la tua partner, nell’essere maggiormente coinvolto nella gestione della casa e nel collaborare alla cura del piccolo. E te la sei cavata egregiamente. D’altra parte – o così almeno accade nella maggior parte delle famiglie italiane – con i primi gli è in genere la madre a dedicare più tempo alla cura del neonato, e per mol-te ragioni. Con il secondogenito, invece, la questione cambia: i bambini diventano 2 e, se la mamma tenderà a occuparsi soprattutto del più piccolo (ad esempio, perMolto spesso si parla di cosa signichi, per un uomo, diventare padre. E quando arriva il secondogenito? Quali emozioni, paure e cambiamenti si liberano dal lato maschile della coppia?di Laura SciollaPapà è di nuovo incinto

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87RUBRICHE | mondo papÀRUBRICHE | mondo papÀprovvedere all’allattamento al seno, per le donne che lo scelgono), è probabile che a te resterà il compito di ge-stire maggiormente il glio maggiore, che avrà bisogno della tua attenzione e della tua guida, oltre a contribuire costantemente alla cura del nuovo arrivato. Le difcoltà, ovviamente, si amplicano. Se hai qualche dubbio o paura, può essere di aiuto parlare con un esperto che possa offrirti il supporto di cui hai bisogno. Anche perché il coinvolgimento del padre, durante la gravidanza e dopo, è assolutamente prezioso per tutta la famiglia. Il papà è a tutti gli effetti un mediatore, un collante all’inter-no del nucleo familiare, dovrà sostenere la compagna, accudire i gli e badare alla casa allo stesso tempo.I vantaggi di avere un secondo glioIl secondogenito di solito cresce con maggiore indipen-denza, viste le capacità genitoriali acquisite. Avere l’opportunità di vivere esperienze in modo autonomo, senza la costante supervisione di un genitore, aiuta lo sviluppo del cervello e la capacità di risoluzione dei problemi. Il secondo glio comporta una fase di svolta per entrambe le parti della famiglia. Compresi i fratelli maggiori, che, da quel momento in poi, avranno sem-pre qualcuno al loro anco: per giocare, condividere segreti, ascoltare lamentele e preoccupazioni, lontano da genitori e amici. Avere un fratello li renderà meno egocentrici, poiché non guarderanno più solo a loro stessi. Certo, i genitori, almeno inizialmente, dovranno svolgere lavoro extra e prevedere maggiori spese in fa-miglia, ma a poco a poco otterranno anche più tempo per loro stessi, dato che, crescendo, i gli si terranno tra loro compagnia. Inoltre, è doveroso ricordare che avere un secondo glio non moltiplica necessariamente per 2 i compiti genitoriali: se la differenza di età tra i bambini è ridotta, gli anni passati a cambiare i panno-lini e preparare le pappe, trovando difcile anche solo uscire di casa, si sovrapporranno e passeranno più ve-locemente; se la differenza di età è maggiore, il grande aiuterà mamma e papà con il piccolo, o quantomeno sarà in grado di gestire sé stesso nelle basilari opera-zioni quotidiane.Potrai amare un secondo glio tanto quanto il primo?È una domanda del tutto naturale. Nel momento in cui sei diventato padre, probabilmente hai già scoperto un nuovo livello di amore. Ora ti sembra impossibile amare qualcun altro tanto quanto ami il bambino che ti ha introdotto alla paternità, ma, quando nascerà il secondo, il tuo amore e i tuoi sentimenti verso di lui cresceranno tanto quanto hanno fatto con il primo. Nessuna preoccupazione, goditi il momento!

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88RUBRICHE | a tu per tu con l’espertoEpisiotomiaCome, quando e perché di Mauro Porpiglia Si ricorre a questo intervento con l’obiettivo di ab-breviare il tempo necessario per la fuoriuscita della testa fetale al termine del travaglio. Viene praticata in anestesia locale ed è seguita, dopo l’espulsione del feto e della placenta, da sutura con lo riassorbibile (episiorraa). Può richiedere qualche settimana per gua-rire; questo periodo necessita di una scrupolosa igiene perineale e può essere accompagnato da discomfort e dolore.Fu descritta per la prima volta nel 1742 nella pratica ostetrica; la sua diffusione avvenne nel XX secolo con la convinzione di allora che la sua esecuzione siste-matica servisse a evitare un eccessivo stiramento delle parti molli e, quindi, a prevenire non solo le possibili la-cerazioni vaginoperineali ma anche il prolasso genita-le. Di conseguenza, a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, sia in Italia che negli altri Paesi, l’episiotomia venne eseguita routinariamente soprattutto alle primigra-vide, praticando un’incisione di 2-3 cm che può essere mediale, in direzione dell’ano, oppure laterale. Si tratta di un’incisione chirurgica dell’orizio vulvare che interessa la cute, la vagina e i muscoli perineali. Oggi il ricorso al suo utilizzo è molto dibattuto

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89RUBRICHE | a tu per tu con l’espertoLe successive evidenze scientiche dimostrarono però la sua inefcacia nel ridurre non solo l’incidenza di lacerazioni di grado elevato ma anche l’insorgenza tardiva di incontinenza urinaria e anale e di prolasso genitale, tanto che nel 2018 l’Organizzazione Mon-diale della Sanità pubblicò un testo con 56 racco-mandazioni nalizzate a fornire alle donne gravide un’assistenza sicura, una delle quali affermava chiara-mente che il ricorso sistematico all’episiotomia non è raccomandato nelle donne con parto spontaneo. La sua esecuzione, infatti, può talora avere esiti insod-disfacenti e non essere scevra da complicanze, quali estensione dell’incisione verso l’ano, danno anatomico residuo con restringimento dell’introito vaginale, stole, ematomi, dolore e infezione della ferita, attività sessua-le dolorosa (dispareunia). Pertanto, negli ultimi anni si è assistito a una drastica riduzione di questa pratica chirurgica, e dai dati di cui disponiamo dalla letteratura scientica emerge che attualmente la sua incidenza varia dal 7 al 17% circa del totale dei parti spontanei.Abbandonato l’impiego sistematico, si è cercato allora di individuare quali donne potessero beneciare del ricorso all’episiotomia. La questione è ancora oggetto di dibattito e neces-sita di ulteriore approfondimento; in attesa di nuove evidenze, attualmente le indicazioni elettive accettate dalla maggioranza degli operatori sono le seguenti: sofferenza fetale acuta nella fase nale del travaglio, con necessità di accorciare il periodo espulsivo; manovre ostetriche invasive, che richiedono l’introdu- zione della mano dell’operatore nel canale del parto (nei casi di distocia di spalla); parto operativo vaginale, che necessita di utilizzo di forcipe o ventosa. Dottor Mauro Porpiglia Specialista in Ostetricia e Ginecologia Dirigente medico Ospedale Sant’Anna, Torino

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90RUBRICHE | amici a 4 zampeRUBRICHE | amici a 4 zampeGli animali fanno zoomCi son 2 coccodrilli ed 1 orangotango, 2 piccoli serpenti, 1 aquila reale...e molti altri. Benvenuti a Zoom, il bioparco più famoso d’Italiadi Gloria Cardano Vestiteli da piccoli esploratori, animati dal desiderio di scoprire cosa ci offre la natura. Date loro un piccolo binocolo, preparate dei panini per il picnic e una mac-china fotograca. Tutti a bordo, si parte alla scoperta del meraviglioso mondo degli animali: uno scorcio di savana, col ruggito del leone, l’incedere essuoso della giraffa, le zebre dal mantello elegante – «sono della Juve, mamma?» – le nervose gazzelle, i fenicot-teri rosa – «sono tutte femmine, papà?» – i cammelli – «sono quelli del presepe?» – gli orsi e i pinguini tutti in “libertà”. E ancora le acrobazie degli uccelli rapaci, signori dell’aria, di cui i bambini scoprono l’abilità e l’obbedienza: «mamma, ma allora obbediscono dav-vero? Il fratellino no». L’ippopotamo del parco ha partorito un cucciolo e l’e-sempio della maternità animale emoziona i bimbi, che colgono analogie con le loro esperienze conoscitive. La famiglia di alpaca (mamma Alpaca e papà Merino) si è allargata: è nata la piccola Berta ed è arrivato anche il cucciolo di zebra Zoe.I lemuri, praticamente a portata di mano, stupiscono i bambini, abituati solo alla concretezza offerta dai cartoni animati, dai libri di favole con protagonisti gli animali della loro buona notte. Il contatto con la naturaZoom è una buona occasione per approttare di una gita all’aria aperta, senza il ltro della televisione o del tablet, con tutto a misura di bambino. Per vedere cos’hanno imparato, si può stimolare la loro curiosità con qualche domanda. @ZoomTorino

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91RUBRICHE | amici a 4 zampeRUBRICHE | amici a 4 zampeQuesti, invece, sono veri, e allora i piccoli acquisisco-no una mini cultura scientica: colgono le differenze, utano le nzioni che in seguito elaboreranno. Zoom si trova a Cumiana, alle porte di Torino; è il primo bioparco immersivo d’Italia, con i suoi 10 habi-tat africani e asiatici, e nel 2023 ha vinto lo scettro di parco dell’anno. Mai dare niente per scontato con i bambini: «mamma, quante zampe ha la gallina?», «quanto è alta una giraffa», «com’è grosso un ippopotamo?». Zoom con-cede ai piccoli di concretizzare un’idea sugli animali che altrimenti resterebbe sconosciuta.I bambini, anche se molto piccoli, sono gli della generazione digitale: sono spesso privi di esperienze fattive e anche un lombrico, per molti, può essere un animale sconosciuto. Bisogna insegnare loro ad avvicinarsi agli animali: la prossimità con altri esseri viventi che meritano rispetto è un’occasione importante di crescita. Nel Cortile Asiatico i più piccoli potranno accedere alla nuova area dedicata all’interazione con animali docili come le caprette tibetane, le pecore comisane e gli agnellini.Zoom è un luogo di avventura, la natura è per tutti e i piccoli esploratori (dai 2 anni in su) potranno scoprire gli avventurosi percorsi della giungla e giocare nelle 2 aree attrezzate in sicurezza, tra ponti sospesi, scivoli e altalene.Il parco non dimentica i piccolissimi, mettendo a disposizione seggioloni e microonde nei punti ristoro e fasciatoi nella maggior parte dei bagni. Mamme e papà potranno anche valutare una lunga passeggiata con carrozzine e passeggini, perché Zoom è comple-tamente percorribile, grazie alla mancanza di barriere architettoniche. È infatti possibile accedere a tutti gli habitat; solamente in Madagascar e nell’Anteatro di Petra si dovrà lasciare il passeggino all’ingresso per motivi di sicurezza. Dopo l’esperienza, i bambini si sentono un po’ più animali, mentre questi – con la loro, di esperienza – non ci pensano proprio a somigliare agli umani.@ZoomTorino@ZoomTorino

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92RUBRICHE | leggere insiemeRUBRICHE | Leggere insiemeIl ritorno di George e MarthaGli irresistibili ippopotami di James Marshall tornano in Italia in un nuovo volume: bue storie di amicizia, esempi magistrali del tratto e della sensibilità del loro creatoredi Sara LanfranchiniFuochi d’articio per LupoGuido, che tra le tante novità in catalogo presenta il ritorno di George e Martha, gli adorabili ippopotami nati mezzo secolo fa dalla matita di James Marshall.George e Martha bis! arriva attesissimo, come sempre accade quando alle spalle c’è un “volume 1” che ha convinto tutti, pubblico, critica e anche la giuria del prestigioso Premio Rodari, che nell’ottobre 2023 ha assegnato a George e Martha una menzione con que-sta motivazione: «Per la leggerezza di segno e di scrit-tura con cui l’autore/illustratore fa vivere la quotidianità dei suoi umanissimi personaggi, due ippopotami simpa-tici e svagati, capaci anche nei momenti più difcili di far vincere amicizia e comprensione reciproca».Partiamo allora da qui, dagli umanissimi ippopotami di Marshall, per scoprire perché non si può perdere la lettura di questi due volumi, che insieme compongono – nalmente – l’edizione italiana di George and Martha, il maxi progetto americano pubblicato nel 1997, 5 anni dopo la morte dell’autore. Quella pubblicazione conteneva tutti e 7 i libri della serie, scritti tra il 1972 – anno in cui uscì la prima raccolta, miglior libro illustrato dell’anno secondo il New York Times – e il 1988: ciascuno era composto da 5 storie, che oggi riscopriamo in Italia tradotte da Sergio Ruzzier, suddivi-se appunto in 2 volumi.Ma chi sono George e Martha? A un primissimo livello di lettura, sono 2 ippopotami, sono amici e sono buf, coi loro nasoni giganti e i corpi voluminosi pieni di grazia, quando li vediamo a turno ballare (Il saggio di danza) o portare – con stra-ordinaria disinvoltura – lui il suo bastone da passeggio e lei un guardaroba invidiabile di svolazzanti gonne oreali.*Tra parentesi nel testo sono riportati i titoli di alcune tra le storie più belle contenute in George e Martha e in George e Martha bis!

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RUBRICHE | leggere insieme93RUBRICHE | Leggere insiemeGeorge e Marthadi James Marshall / traduzione di Sergio Ruzzier / LupoGuido, 2023 / 196 pp. / 18 €George e Martha bis!di James Marshall / traduzione di Sergio Ruzzier / LupoGuido, 2024 / 152 pp. / 18 €A un secondo livello, però, scopriamo anche altro – e la meraviglia è scoprirlo insieme ai bambini. Ad esempio, che questi amici ippopotami non sono solo divertenti da osservare, ma hanno anche sentimenti e abitudini più che umane: là dove Martha è curiosa, un po’ vanesia, maliziosa e permalosissima, George si rivela incredibilmente tenero, ingenuo, premuroso e burlone. Non trascorre giorno senza che predisponga uno scherzo ai danni dell’amica (Lo spavento), il cui disappunto vediamo inequivocabile nei puntini dei suoi occhi che, all’improvviso, si tendono in una linea. Eppure basta poco perché l’arrabbiatura passi, e d’altra parte Martha sa perfettamente due cose: che senza George proprio non può stare (La sorpresa) e che la vendetta è un piatto che va servito freddo (La storia schifosa, Lo scherzo, Il luna park). Quando però George cade, perde un dente e si dispera, perché il dentista lo sostituisce con uno d’oro, sarà Martha a correre in suo aiuto, ammirandone estasiata la nuova dentatura (Il dente). E quando George trema in cima a un alto trampolino, incapace di buttarsi, è sempre lei a salvarlo, saltando al suo posto e consentendo-gli – nello schiamazzo generale provocato dal tonfo del suo tuffo – di ridiscendere non visto la scaletta (Il trampolino). Martha è quella che cammina sulla fune con incedere da diva (La fune), che si ustiona al sole indifferente alle raccomandazioni (La spiaggia), che si addormenta in tronco ai picnic (Il picnic). Non esiste amica miglio-re per George, il quale, dal canto suo, rappresenta l’altra faccia, complementare, dell’amicizia: colui che anticipa i desideri, prende in giro con il cuore e sorregge, come quando compra tulipani a manciate e Martha lo scopre mentre glieli interra di nascosto nel giardino, per sopperire al suo scarso pollice verde (Il giardino). George, che di notte saccheggia il frigo in babbucce pelose (I dolciumi) – George, che a Martha ha dedicato un fan club! (Il club segreto) – è senza dubbio l’ippopotamo più adorabile e genuinamente umano che si possa immaginare. Nell’edizione ameri-cana che le raccoglie tutte, e poi nei 2 volumi italiani, le storie di George e Martha sono introdotte dalla prefazione di un altro maestro della letteratura illustrata per ragazzi, Maurice Sendak: «Se uno degli attributi

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94RUBRICHE | leggere insiemeRUBRICHE | Leggere insiemepiù notevoli di James [Marshall] è il suo genio per l’amicizia, allora George e Martha sono la quintessen-za di quel genio. Questi cari ippopotami squinternati e con i piedi per terra sono un piacere per tutti, non solo per i bambini. Sono ippopotami che ci ricorderanno sempre di un paradiso nell’editoria e – in modo serio e comico allo stesso tempo – del vero e permanente signicato dell’amicizia nelle condizioni migliori e peggiori possibili».Veri e propri inni all’amicizia e all’umorismo, le storie di George e Martha sono piene di dolcezza e solida-rietà, di scherzi e ammiccamenti, di incomprensioni e grandi prove di altruismo.In queste piccole storie, Marshall riprende la tradizione letteraria degli animali antropomor e l’arricchisce di due nuovi, indimenticabili personaggi. A LupoGuido, ancora una volta, il merito inestimabile di avercene fatto dono.CuriositàGeorge e Martha si chiamano così in onore niente meno che del primo presidente americano George Washington e di sua moglie Martha Dandridge Custis Washington.Nel 1999, a partire dalle storie di Marshall, venne realizzato in Canada uno show televisivo intitolato George and Martha, composto di 2 serie di 13 episodi l’una e dedicato a un pubblico di bambini e bambine in età prescolare. Nel 2011, i libri sono diventati un musical: George and Martha: Tons of Fun.

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95RUBRICHE | leggere insiemeRUBRICHE | Leggere insiemeGli abbracci degli orsidi Lara Bryan / illustrazioni di Alys Paterson / Usborne / 18 pp. / 9,90 € Gli orsi adorano gli abbracci e se ne scambiano in grandi quantità. E gli altri animali? Orsetto decide di andare a scoprirlo. Basta voltare le pagine di questo tenero volumetto in rima per vedere lontre, alci e scoiattoli accoccolarsi tra le braccia dei loro cari. Un libro perfetto per l’ora delle coccole, la sera prima di andare a dormire o in qualunque altro momento della giornata.Apriti circo!di Cristina Lastrego, Francesco Testa / illustrazioni di Cristina Lastrego / Carthusia / 16 pp. / 20,50 € Un nuovo titolo per la collana Il circo delle storie, creata apposta per i più piccoli: libri da leggere e guardare con stupore, mentre si scopre una grande illustrazione che si snoda su tutte le pagine, piegate a sarmonica, no a creare un libro lungo più di 3 metri. In Apriti circo! esplode tutta la magia del circo in una storia tenera raccontata in rima, dedicata alle fantastiche acrobazie di una compagnia gestita direttamente dagli animali. Bellissime le illustrazioni.Manuale di sopravvivenza alla gravidanzadi Serena Milano / Anima Edizioni / 88 pp. / 10 € Dall’autrice di Memorie di una tata e Ho scelto di guarire (Anima Edizioni), un volume de-dicato alla gravidanza che parla alle future mamme con toni ironici e lievi. Un “manuale di sopravvivenza” che non prevede indicazioni di carattere medico, ma solo tante risate, e che fornisce l’equipaggiamento necessario per sopravvivere con il sorriso a 12 mesi incredibili, pieni di stupore, cambiamenti e – com’è ovvio – anche un gran numero di consigli assolutamente non richiesti.L’uccellino e il oredi Julia Donaldson / illustrazioni di Catherine Rayner / Emme Edizioni / 32 pp. / 14,90 € È in libreria un nuovo album di Julia Donaldson, già autrice de Il Gruffalò, illustrato dalla pluripre-miata Catherine Rayner: una storia sull’amore sincero, che non chiede di essere diversi da come si è. Gino, uccello giardiniere, fa di tutto per compiacere Aurora e convincerla del proprio amo-re. Ma nulla è abbastanza e, ben presto, un uccello rivale arriva a rubargli il cuore dell’amata. Ma è una fortuna: l’uccellina giusta è proprio dietro l’angolo e si innamora di Gino all’istante, incantata dal suo delicato ore viola.DA 1 annoDA 3 ANNiDA 18 mesiper le mamme

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96RUBRICHE | curiositÀ in pilloleRUBRICHE | curiositÀ in pilloleAuguri e gli maschiOggi più che mai, questa espressione risulta fuori moda e al limite del buon gusto. Ma è in realtà ciò che resta di un vecchio retaggio culturale: avere gli maschi signicava disporre di braccia potenzialmente sane per aiutare e sostenere la famiglia; inoltre, erano solo maschi i gli in grado di portare avanti il cognome e la dinastia. Se ogni augurio si fosse davvero realizzato, la razza umana si sarebbe estinta! Questa non era comunque l’unica espressione sessista un tempo in uso, se si pensa a frasi come «donna al volante, pericolo costante» o «chi dice donna, dice danno», oggi sempre meno diffuse. E fortunatamente, ci permettiamo di dire.Tutto sul ciuccioIl ciuccio per i primi 3-4 mesi va sterilizzato almeno una volta al giorno, poiché le difese immunitarie del bambino si devono ancora formare ed eventuali germi potrebbero provocare un’infezione gastrointestinale. In alternativa allo sterilizzatore, si può sterilizzare il ciuccio in acqua bollente per 2-3 minuti. La possibilità di intingere il ciuccio nel miele o nello zucchero, anche se può sembrare un buon sistema per tranquillizzare il bambino, non è invece un’abitudine sana. Dare zuccheri extra al bambino potrebbe essere causa di carie precoce, e il miele non è consigliato per i piccolissimi. Alcuni ritengono inoltre che questi alimenti potrebbero condizionare verso il dolce il senso del gusto del bambino, ancora in via di formazione.Pancera sì o noGli esperti sono unanimi nel ritenere che la pancera non sia utile dopo un parto spontaneo: al contrario, il suo uso è sconsigliato dato che la neomamma dovrebbe ricominicare a muoversi liberamente. Può invece essere indicata dopo un cesareo, nei primi giorni post intervento, per facilitare la mobilizzazione e la guarigione della ferita. Il consiglio è comunque quello di non usarla tutto il giorno: la pancera comprime gli organi e non permette agli addominali di riprendere la loro funzionalità naturale. Meglio, inoltre, la versione elasticizzata, proprio per non schiacciare eccessivamente gli organi. Per ogni singola situazione è comunque bene afdarsi al parere di un medico.Un desiderio dei papà under 40Un’indagine svolta da Manageritalia in collaborazione con IPSOS ha rilevato come i manager under 40 vorrebbero avere più tempo da dedicare ai loro gli. Per l’85% ritengono infatti che il congedo di paternità dovrebbe essere obbligatorio, una percentuale più alta di quella femminile, pari all’83%. Permettere ai padri di occuparsi dei gli assentandosi dal lavoro signicherebbe anche non penalizzare le madri lavoratrici in termini di opportunità di carriera. Anche questo è un aspetto importante che emerge dall’indagine di Manageritalia: il 78% dei manager intervistati considera la parità di genere un problema reale e sono soprattutto i giovani a essere sensibili a questo tema.

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97RUBRICHE | curiositÀ in pilloleRUBRICHE | curiositÀ in pilloleUn po’ di etimologiaLa Treccani, alla voce “incinta”, recita: «Latino medievale incincta, rifacimento, per etimologia popolare, del latino classico inciens -entis “gravida”, secondo il participio passato di incingere “recingere”, forse perché le donne gravide usavano portare una cintura, oppure, al contrario, dando a in- valore negativo (incincta = non cincta) per allusione al fatto che esse non portassero cintura». Quel che è certo è che, quando si parla di donne in stato di gravidanza, un errore diffuso consiste nel dire donne incinta, lasciando l’aggettivo al singolare: bisogna dire e scrivere, invece, donne incinte, perché l’aggettivo va regolarmente concordato, nel genere e nel numero, col nome al quale si riferisce.Lo sviluppo della vista Colori, forme, dimensioni, tutta la realtà del mondo è percepita dalla vista. A differenza dell’olfatto e dell’udito, sensi già sviluppati alla nascita, la vista si sviluppa più lentamente. Nei primi mesi di vita il cervello del neonato non è pronto per rielaborare tutte le informazioni della vista, che è sfocata e limitata nei conni. Appena nato il bambino non vede a colori ma in bianco e nero, con diverse tonalità di grigio. Per questo il piccolo predilige immagini a forte contrasto di luce e ombre. La prima distanza che i neonati riescono a distinguere in modo nitido è quella tra sé e il volto della madre. La vista si sviluppa completamente tra gli 8 e i 9 mesi. Se piangi, se ridi… La nascita di un bambino è un momento indimenticabile, un subbuglio di emozioni per tutti, in primis del neonato. “Perché piange?”, “guarda, sta ridendo!”: non è facile decifrare quello che prova, sicuramente quando piange ha fame, sete, desidera il contatto con mamma e papà, ha sonno… Appena nato piange senza lacrime perché il dotto naso-lacrimale è un sottile canale che, partendo dalla palpebra, raggiunge l’interno del naso per far riuire le lacrime nella gola, e alla nascita questo canale è ostruito. Trascorsi i primi mesi, arriveranno anche le lacrime. Nelle prime settimane di vita il bambino è già capace di produrre un sorriso, inteso come modica della sionomia della bocca e del volto, ed è un riesso incondizionato legato a un’attività cerebrale involontaria che induce il movimento del viso. Il bambino sorride già nella pancia della mamma (il sorriso può essere rilevato anche dalle ecograe che si effettuano nel secondo trimestre). Questo sorriso non ha quindi lo stesso signicato emotivo di gioia ed eccitazione che attribuiamo invece al cosiddetto “sorriso sociale”. Il sorriso riesso è dovuto dalla sonnolenza (lo noterete durante la fase di addormentamento), quello sociale (il primo solitamente è dedicato alla mamma) arriverà tra il mese e mezzo e i 3 mesi, in risposta a stimoli visivi. Ai piccolissimi piace stare all’aria aperta, ascoltare suoni dolci, addirittura sentire le risate, mettere tutto in bocca… Sono curiosi e si esercitano in grandi sorrisi da regalare ai propri genitori.

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Venite a scoprire il nostro mondoCi trovi qui...PiemonteTorino BramanteIl più grande centrodel PiemonteTel.011 3190566Torino De SanctisTel.011 0240452Settimo Torinese (TO)Tel.011 351015Roletto di Pinerolo (TO)Tel.0121 344111Chieri (TO)Tel.011 9427227Genola (CN)Il più grande centrodel CuneeseTel.0172 689050Guarene (CN)Tel.0173 211242Tortona (AL)Tel.0131 863151VercelliTel.0161 1944536LombardiaGarbagnateMilanese (MI)Tel.023 6540409Gallarate (VA)Tel.0331 795754MonzaTel.039 835234VareseTel.0332 231867Vignate (MI)Tel.027 0016716LiguriaGenovaC/O BricomanTel.010 9861135Bussana di Sanremo (IM)C/O Di MecoTel.0184 872611AbruzzoCoppito (AQ)Tel.0862 693947VenetoCamposampiero (PD)Tel.0490 990244Thiene (VI)Tel.0445 1947714MontecchioMaggiore (VI)Tel.0444 700100MarcheFano (PU)Tel.0721 831154AnconaTel.071 2862305CalabriaCoriglianoRossano (CS)Tel.338 5229405BasilicataPotenzaTel.0971 69253PugliaGalatina (LE)Tel.0836 569887CampaniaCava De’ Tirreni (SA)Tel.089 9958295Ottaviano (NA)Tel.081 4247399CasertaTel.0823 1844730BeneventoTel.0824 602139Torrette di Mercogliano (AV)Tel.0825 556780Eboli (SA)Tel.0828 031115SardegnaSassari Tel.079 2677062SiciliaMessinaTel.090 18833Avola (SR)Tel.0931 093748www.iperbimbo.itPer indirizzi, orari e aperture straordinarieDirettoreLaura SciollaRedazione/AmministrazioneVia Paolo Gaidano, 109/1110137 Torinoredazione@graficazione.comConcessionaria pubblicitàIperbimboVia Vittime del Vajont, 12 10024 Moncalieri (TO)CollaboratoriGloria Cardano, Nora Cinaschi,Carlotta Cordieri, Simona Ergotti,Sara Lanfranchini, Mattia Lerner,Lucia Modici, Fabiana Muni,Noemi PanciEditingSara LanfranchiniGrafica e impaginazioneGraficazione SrlsImmaginiFreepik, Unsplash, Adobe StockStampaCiscra Spa - Via San Michele, 3645020 Villanova del Ghebbo (RO)Registrazione Tribunale di Torinon.114/2016 del 01/04/2016RG n. 3143/2016EditoreGraficazione Srlswww.nasceremamma.itInfo aziendeAlce Nero www.alcenero.comBe Cool www.babybecool.itChicco www.chicco.it Cybex www.cybex-online.com Dino Bikes www.dinobikes.comFamosa www.famosa.esGlobo www.globo.itHipp www.hipp.itHuggies www.huggies.itHumana www.humana.itInglesina www.inglesina.itJané www.janeworld.itLibenar www.libenar.itMaxi Cosi www.maxi-cosi.itMizu Baby www.mizubaby.itMustela www.mustela.itOled www.oledsrl.itOKBaby www.okbaby.itPeg Perego www. pegperego.comSmoby www.smoby.comSpin Master www.spinmaster.comSuavinex www.suavinex.comVtech www.vtech.it

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