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Nascere Mamma Primavera 2024

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copia omaggioEstate 2024 - Anno 9 n. 25La rivista dei nuovi genitoriNascere MammaYoga per bambini e in gravidanza Tutti i consigliBABY NEWSSONO INCINTA (E LO DICO IN AZIENDA)CRESCERE SANIAbbronzaturain sicurezzaVITA DA BABYSOPRAVVIVERE ALLO SHOPPINGCON I BAMBINIIN VIAGGIOEstate in Germania tra i canali di AugsburgRUBRICHEMONDO PAPÀAMICI A 4 ZAMPELEGGERE INSIEMECURIOSITÀ IN PILLOLEBABY NEWSSONO INCINTA (E LO DICO IN AZIENDA)CRESCERE SANIAbbronzatura in sicurezzaVITA DA BABYSOPRAVVIVERE ALLO SHOPPING CON I BAMBINIIN VIAGGIOEstate in Germania tra i canali di AugsburgRUBRICHEMONDO PAPÀAMICI A 4 ZAMPELEGGERE INSIEMECURIOSITÀ IN PILLOLE

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EDITORIALEQualche settimana fa mi sono ritrovata a leggere un libro che è diventato un cult per molti genitori di gli preadolescenti: L’età dello tsunami di Alberto Pellai e Barbara Tamborini (DeAgostini). Vi starete chiedendo: cosa c’entrano le sde dell’adolescenza quando siamo ancora alle prese con ecograe e corsi preparto o (proprio al massimo) con svezzamento e pannolini? La risposta è subito data: ho un glio preadolescente, ma, ancor di più, ho trovato nel libro un passaggio che credo possa interessare ogni sorta di genitori. Autore e autrice spiegano come nessuno nasca genitore, che sono i gli a farci diventare mamme e papà (ovviamente mi è piaciuto il riferimento alla nostra rivista, Nascere Mamma) e che essere buoni genitori non è mai semplice. In tanti si chiedono come fare per essere genitori perfetti, ma l’invito degli autori – che condividiamo – è piuttosto ad accontentarsi di essere “sufcientemente buoni” (nella denizione di Donald Winnicott) o quasi perfetti (secondo lo psicanalista Bruno Bettelheim). Insomma: ai gli bisogna cercare di dare il meglio, ma, allo stesso tempo, è importante accettare che potremmo sbagliare e, davanti agli errori, non avere sensi di colpa. Piuttosto, impariamo a comprendere gli sbagli e a non ripeterli.Chissà che questo approccio non possa essere d’aiuto a una mamma che sta attraversando un momento difcile nel post partum, tanto da arrivare a uno stato di depressione clinica (di cui parliamo nella sezione Spazio cicogna con un’intervista ad Alessandra Bramante, psicoterapeuta esperta in perinatale). In Baby news, sono protagoniste le mommunes, mamme single che decidono di vivere insieme per offrirsi supporto reciproco. Visto che è estate, non possiamo non trattare temi di stagione: in Crescere sani, quali sono le problematiche della pelle che potrebbero manifestarsi nei più piccoli con il sole? E qual è la destinazione vacanza ideale per i neonati? In Tutti a tavola ci occupiamo invece dell’importanza di rispettare la stagionalità nei nostri menù (presentando anche qualche ricetta a tema). Per Vita da baby abbiamo intervistato la pedagogista ed educatrice Roberta Cavallo, per capire come stimolare l'autostima nei bambini n da piccoli, e poi affrontiamo un argomento molto sentito: come riuscire a fare shopping in compagnia dei nostri gli?Ma non è estate senza viaggi: tanti consigli tra Baviera, Alto Adige e una breve visita a Roma.La rubrica A tu per tu con l’esperto è invece riservata, su questo numero, allo yoga e ai vantaggi della pratica in gravidanza. Inne, le rubriche Amici a 4 zampe (le api possono esserci amiche?), Mondo papà e Leggere insieme, con la presentazione dei titoli vincitori del prestigioso Premio Andersen.La direttriceLaura SciollaGenitori quasi perfetti3

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Baby news Mommunes. L’unione fa la forza 10Sono incinta (e lo dico in azienda) 14 Spazio cicogna I primi calci 18Malattie infettive in gravidanza 20Il ladro che ruba la maternità 24Crescere sani A-abbronzatissimi 30 Yoga per bambini 34Le nostre prime vacanze 38Tutti a tavola Come si impara a mangiare bene? 44 Freschi consigli in cucina 48Più rossi non ce n’è 53Le ricette dell’estate 54Vita da baby«Mamma, dimmi di no!» 58Kids + shopping = chaos 62Tutorial. Splash! Un mare da inventare 67In viaggioEstate in Germania tra i canali di Augsburg 70Vacanze attive in Val Passiria 76Roma. Il fascino non ha età 82RubricheMondo papà 86A tu per tu con l’esperta di yoga 88 Amici a 4 zampe 90Leggere insieme 92Curiosità in pillole 97

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sommariosommarioBaby news Mommunes. L’unione fa la forza 10Sono incinta (e lo dico in azienda) 14 Spazio cicogna I primi calci 18Malattie infettive in gravidanza 20Il ladro che ruba la maternità 24Crescere sani A-abbronzatissimi 30 Yoga per bambini 34Le nostre prime vacanze 38Tutti a tavola Come si impara a mangiare bene? 44 Freschi consigli in cucina 48Più rossi non ce n’è 53Le ricette dell’estate 54Vita da baby«Mamma, dimmi di no!» 58Kids + shopping = chaos 62Tutorial. Splash! Un mare da inventare 67In viaggioEstate in Germania tra i canali di Augsburg 70Vacanze attive in Val Passiria 76Roma. Il fascino non ha età 82RubricheMondo papà 86A tu per tu con l’esperta di yoga 88 Amici a 4 zampe 90Leggere insieme 92Curiosità in pillole 97

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Latte di proseguimento e di crescita per sostenere le difese immunitarie, lo sviluppo ed il metabolismo* del tuo bambino Nestlé® NAN® SUPREMEPRO 2 è la nostra formula più avanzata con un innovativo mix di 6 oligosaccaridi HiMO** e fermenti lattici vivi B. infantis e B. lactis.*Nestlé® NAN® SUPREMEPRO 2 e 3 contengono Vitamine C e D, che contribuiscono al normale funzionamento del sistema immunitario; Vitamina D, che contribuisce al normale sviluppo di ossa e denti; Vitamine del gruppo B (B2 e B5) che contribuiscono al normale metabolismo energetico.AVVERTENZA IMPORTANTE: IL LATTE MATERNO È L’ALIMENTO IDEALE PER IL LATTANTE E IL BAMBINO E L’ALIMENTAZIONE CON IL LATTE MATERNO DOVREBBE DURARE PIÙ A LUNGO POSSIBILE.Nestlé® NAN® SUPREMEPRO 2 è un latte di proseguimento indicato per l’alimentazione del lattante da 6 mesi di età all’interno di una dieta diversificata. Nestlé® NAN® SUPREMEPRO 2 e 3 non devono essere utilizzati in sostituzione del latte materno nei primi 6 mesi di vita. Prima di scegliere un latte di proseguimento/latte di crescita è necessario interpellare il Pediatra.Nestlé Italiana S.p.A. - Via del Mulino,6 - 20057 Assago (MI) - Numero Verde Servizio Consumatori 800 434 434 - Febbraio 2024(NAN® SUPREMEPRO 2 polvere)B. INFANTIS& B. LACTISPROTEINEPARZIALMENTEIDROLIZZATEFERMENTILATTICI VIVIB. INFANTIS & B. LACTIS(NAN® SUPREMEPRO 2 polvere)DHA e ARAin rapporto 1:1NUOVAFORMULA** 2’FL, DFL, LNT, 3’SL, 6’SL, 3’FL. Human Identical Milk Oligosaccharides. Non derivanti dal latte materno.Scopri di più

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Novità per il congedo parentalebaby newsLa Legge di Bilancio 2023, per il primo mese del congedo parentale, aveva previsto un’inden-nità all’80% della retribuzione, per il secondo mese un’indennità al 30%. La Legge di Bilancio 2024 ha stabilito invece, d’ora in poi, un aumento dell’indennità per il secondo mese dal 30% al 60% della retribuzione, da fruire entro il 6° anno di vita del glio, o entro 6 anni dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o afdamento. Per il solo 2024, inoltre, la nuova Legge di Bilancio ha disposto un ulteriore innalzamento dell’indennità per il secondo mese, pari all’80% della retribuzione invece che al 60%. Pertanto, per l’anno in corso sono previsti 2 mesi di congedo parentale inden-nizzati all’80%. I genitori possono fruire alternativamente dell’ulteriore mese di congedo, a patto che siano lavoratori dipendenti e abbiano terminato il congedo di maternità o di paternità obbligatorio successivamente al 31 dicembre 2023.

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baby news10Nel vasto panorama delle convi-venze alternative, una tendenza sta guadagnando terreno: le mommu-nes, gruppi di mamme sole che scelgono di vivere insieme traendo vantaggio dalla condivisione dei co-sti e dall’aiuto reciproco per la cura dei bambini. La losoa che sta alla base del progetto non trova connes-sione con le classiche comuni hippie degli anni ‘60: piuttosto, il concetto di mommunes vuole presentarsi come un’evoluzione moderna e adattabile dell’arte di vivere insieme. Una sorta di crossover tra un asilo nido, una famiglia allargata e un in-cubatore di startup: ecco cosa sono le mommunes.In un mondo sempre più mancante di connessione umana autentica, le mommunes rappresentano una controtendenza. Il fenomeno nasce negli Stati Uniti ma presto si diffonde anche in Europa. Tra le pioniere Carmel Boss: ritrovatasi sola dopo una separazione, con un glio di 7 anni da crescere, nel 2002 provò a pubblicare un annuncio su un giorna-le locale per trovare un’altra mamma single con cui condividere casa.Dalla combinazione di mom e common nasce mommunes, a indicare le madri sole, single, separate o vedove, che decidono di vivere insieme ad altre mamme. Per dividere le spese o aiutarsi nella gestione dei gliMommunesL’unione fa la forzadi Lucia Modici

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11baby newsCapì quanto questo bisogno di condivisione fosse comune quando ben 18 donne risposero all’annun-cio: oggi, centinaia di migliaia di madri sono iscritte al sito CoAbode per trovare alloggi condivisi e altre mommunes. La piattaforma parte dall’idea di villaggio, dove non ci si sente sole e si risparmiano tempo e denaro: basta iscriversi, comple-tare il prolo e trovare le mamme “compatibili”.La vita in una mommune offre in effetti una serie di vantaggi concreti. In primo luogo, c’è la dimensione sociale: i genitori possono condivi-dere non solo le gioie e le sde della genitorialità, ma anche le respon-sabilità quotidiane, dal preparare i pasti alla gestione delle faccende domestiche. Questo non solo allevia il carico di lavoro individuale, ma crea anche una rete di sostegno e un senso di comunità dal valore inestimabile per la salute mentale e il benessere di tutti i membri.Ma le mommunes non sono solo per i genitori. Alcune convivenze sono composte da single o coppie senza gli che desiderano una forma alternativa di vita comunitaria. In questo contesto, le mommunes diventano spazi di condivisione, dove l’amicizia, la solidarietà e la collaborazione sono i pilastri della vita quotidiana.Famiglie monoparentali in EuropaSecondo Eurostat, la Svezia è la nazione in cui ci sono più famiglie monoparentali (il 34% delle famiglie con gli); seguono la Danimarca (29% delle famiglie), l’Estonia (28%), la Lettonia e la Lituania (entrambe 25%) e la Francia (21%). All’estremo opposto si trova la Croazia, con la percen-tuale più bassa di famiglie monoparentali (5%); bassa la percentuale anche per la Romania (7%) e la Finlandia (8%).In Italia, stando alle ricerche ISTAT, il numero di famiglie monogenitoriali negli ultimi 30 anni è au-mentato in modo consistente: nel 2019 si è parlato di 1 famiglia su 10, nel 2021 si è arrivati a 1 milione e 62 mila famiglie monogenitoriali. L’86,4% di questi nuclei è composto da una madre sola con gli minori. Nella maggior parte dei casi, sono infatti le donne il genitore di riferimento delle famiglie monogenitoriali (sempre secondo l’ISTAT, nel biennio 2015-16 le madri sole rappresentavano oltre l’80% dei nuclei monogenitoriali con gli a carico).

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baby news12In tutti i casi, ci sono sde da affrontare. Convivere con altre persone non è sempre facile e, quando si aggiungono bambini alla miscela, le cose possono diventare ancora più complesse. La gestio-ne delle dinamiche di gruppo, la suddivisione delle responsabilità e la risoluzione dei conitti sono solo alcune delle difcoltà che i membri delle mommunes devono superare. Ma molte persone ritengono che i beneci superino di gran lunga gli svantaggi, e che valgano ogni sforzo.Un aspetto interessante dal punto di vista sociologico è che le mommu-nes stanno portando innovazione anche nel modo di concepire la proprietà e la condivisione delle risorse. Con l’aumento dei costi degli alloggi e delle spese per l’as-sistenza all’infanzia, molte famiglie stanno cercando modi alternativi per soddisfare le proprie esigenze senza dover rompere il salvadana-io. Il fenomeno delle mommunes ci ricorda il potere della comunità. Certo, non si tratta di una sistema-zione abitativa completamente nuo-va: storicamente, questa particolare struttura di condivisione familiare è stata realizzata per necessità, quando i mariti morivano o erano in guerra, ad esempio. La novità è il motivo che spinge le madri single a optare per la condivisione (negli USA pare siano più di 300 mila le madri in cerca di una casa comune con altre mamme single), ovvero trovare soluzioni concrete per alleggerire la quotidianità della loro famiglia monogenitoriale.In Italia esiste il “bonus mamme single”, introdotto dalla Legge di Bilancio nel 2021 e confermato per il 2024. Può arrivare a 500 euro al mese per le mamme in possesso cumulativamente dei seguenti requisiti: disoccupate o monoreddito, appartenenti a nuclei familiari monoparentali, con gli a carico aventi disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60%. Riguarda, quindi, unicamente nuclei con gli disabili.

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baby news14In Italia non esiste una regolamen-tazione chiara circa le tempistiche con cui comunicare la gravidanza al datore di lavoro. L’unico vin-colo previsto è che la lavoratrice dipendente deve darne notizia prima dell’inizio del congedo di maternità. Altro obbligo relativo al comunicare la gravidanza al datore di lavoro, come da D.Lgs 151/2001, si rife-risce alle lavoratrici esposte a rischi da radiazioni ionizzanti.In realtà, tutte le donne che fanno uso di agenti sici, chimici e biolo-gici pericolosi e nocivi o coprono mansioni in ambienti a rischio (pensiamo all’ambito sanitario) hanno diritto a una protezione specica. Per legge, a queste lavoratrici devono essere afdate mansioni alternative no al settimo mese dopo il parto. Se non fosse possibile individuare una mansione alternativa, il datore di lavoro deve comunicarlo alla Direzione Provin-ciale del Lavoro, per poter avviare la maternità anticipata.Per tutte le altre future mamme, sempre ribadendo che non esi-ste nessun obbligo, è comunque consigliabile comunicare all’azien-da lo stato di gravidanza, magari aspettando la conclusione del terzo mese, quando il rischio di aborto spontaneo si riduce. Entrambe le ipotesi devono comunque essere il risultato di un confronto con il medico curante.Molte lavoratrici, una volta scoperta la gravidanza, si chiedono come fare per comunicare la notizia sul luogo di lavoro e quando farlo. In questo articolo, alcune delucidazioni sul tema Sono incinta(e lo dico in azienda)di Carlotta Cordieri

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baby newsLa comunicazione può essere data prima verbalmente al datore di lavoro e poi trasmessa per mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno.La regola per la lavoratrice che non svolga una mansione pericolosa e goda di buona salute tradizional-mente prevede di lavorare no al settimo mese, per poi usufruire del congedo di maternità obbligatorio. Fino a qualche tempo fa, questa era l’unica possibilità di congedo offerta, ovvero da 2 mesi prima del parto ai 3 mesi successivi. Oggi, in alternativa, si può scegliere di lavorare no all’ottavo mese, ovvero da 1 mese prima a 4 dopo il parto, oppure no alla data presunta dello stesso, in modo da usufruire dei 5 mesi di congedo a parto avvenuto.Al lavoro all’ottavo mesePer fruire della essibilità del congedo di maternità le lavoratrici dipendenti devono acquisire nel corso del settimo mese di gravidanza le certicazioni sanitarie attestanti che la prosecuzione dell’attività lavorativa durante l’ottavo mese di gravidanza non è rischiosa per la salute propria e del nascituro (considerando anche parametri quali eventuali pendolarismi, postazioni di lavoro sse o anguste ecc.). Le certicazioni devono essere rilasciate da un medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale, da un medico convenzionato o, dove previsto, dal medico aziendale.

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Pance creativespazio cicognaIn inglese si chiama “belly painting” ed è l’arte di decorare le pance in dolce attesa. Nasce negli Stati Uniti, spesso associata al “baby shower”, la festa che è di moda organizzare con amici e parenti prima del parto per presentare la lista nascita. Anche in Italia esistono dei veri “body painter” specializ-zati, che realizzano sulla pelle delle future mamme le gure più fantasiose, da immortalare poi in una foto per non dimenticare il momento magico che stanno vivendo e, talvolta, anche per sdrammatizzare l’avvicinarsi del parto. Di solito il “belly painting” si attua tra il 6° e l’8° mese. Devono essere usati esclu-sivamente colori atossici e ipoallergenici, da rimuovere dopo non oltre un giorno per consentire alla pel-le di respirare. Per i temi scelti non ci sono regole: occhi, ritratti, elementi della natura, cartoni animati. I tempi di realizzazione dipendono dalla complessità, di solito dai 30 ai 60 minuti.maxi-cosi.comSistema modulare SlideTech®Per rendere gli spostamenti ancora più semplici, il telaio iconico di Fame permette l’aggancio dei nostri innovativi seggiolini auto per neonati 360 Pro, caratterizzati dalla rivoluzionaria tecnologia SlideTech®.Un design iconico e futuristico che rende più bella la vostra vita insieme. Abbiamo riscritto il DNA dei passeggini per orire comfort di lusso a bambini e genitori.Scopri di piùMC Fame - Poster_205x265_IT_v1.indd 1MC Fame - Poster_205x265_IT_v1.indd 1 31-05-2024 15:4131-05-2024 15:41

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SPAZIO CICOGNAI movimenti fetali nella pancia della futura mamma possono essere percepiti n dall’8a settimana di gravidanza. È però tra la 14a e la 20a settimana che il piccolo inizia davvero a farsi sentire: con calci, piccoli pugni o anche solo un fruscio o una sorta di sfarfallio. Quanta emozione! Sono questi i primi momenti in cui inizia a instau-rarsi concretamente una relazione tra mamma e glio: la sua presenza accompagna la quotidianità della donna, diventa fonte di rassicurazio-ne, un modo di scandire le giornate in attesa del prossimo momento magico. Ma come capire se i movimenti sono “normali”, si domandano giu-stamente le mamme. La percezione e l’intensità dipendono da caso a caso e anche dalla dimensione del feto. Quel che è certo è che, normalmente, sono i pomeriggi e le sere i momenti di massima attività. Durante il resto del giorno e della notte, il bambino può prendersi dei momenti di riposo: periodi che vanno dai 20 ai 40 minuti in cui si muove meno. 18È un’emozione unica per la gestante, ma è anche un chiaro segnale che tutto sta andando per il meglio. La percezione dei movimenti fetali rappresenta una tappa fondamentale del diventare mammaI primi calcidi Carlotta Cordieri

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SPAZIO CICOGNA19Con il passare delle settimane, i movimenti si fanno più evidenti: dal 6° mese non si parla più di perce-zione ma di evidenza, tanto che si può arrivare a sentire la pressione del feto sulla parete uterina. All’8° mese, sebbene il bambino sia cresciuto e quindi lo spazio attorno a lui sia inferiore, i movimenti fetali non tendono comunque a ridursi: ciò che diminuisce potrebbe essere l’ampiezza del movimento, non la sua frequenza. Arrivati al 9° mese, la mamma potrebbe confondere i movimenti fetali con sintomi di trava-glio imminente. In queste situazioni, è essenziale mantenere la calma e rivolgersi sempre a un professionista.Da notareGli eventuali cambiamenti che è bene registrare sono una riduzione o una variazione dei movimenti fetali. Per questo è consigliabile monitorarli regolarmente, soprat-tutto tra la 14a e la 24a settimana, contando almeno 10 movimenti nell’arco di un’ora. Attenzione, però: esistono fattori esterni che potrebbero inuire sulla percezio-ne. Una mamma indaffarata, ad esempio, potrebbe non accorgersi che il piccolo si muove. Anche alcune attività sportive inuenzano l’aumento dell’attività fetale, così come l’assunzione da parte della mamma di cibi stimolanti, tra cui caffè e cioccolata. Lo stress mater-no, invece, inibisce il feto. Ciò che occorre è essere consapevoli che i movimenti fetali sono un aspetto fondamentale della gravidanza, poiché riettono la salute, la vivacità e il benessere del bambino. L’assenza (o la riduzione) dei movi-menti fetali è un campanello d’allar-me forte, soprattutto se persiste per diverse ore.Cosa fare se non si percepiscono movimenti?Se la mamma ha dei dubbi, per prima cosa è consigliabile sdraiarsi sul anco sinistro e provare a cogliere i movimenti del feto, in totale relax, nelle successive 2 ore. Di solito, l’assenza di movimento fetale è anticipata da una riduzione della sua frequenza. Se non si percepiscono almeno 10 movimenti separati, è preferibile contattare lo specialista di riferimento e sottoporsi a un’ecograa per rilevare la vitalità del feto, la sua attività cardiaca e la quantità di liquido amniotico.

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SPAZIO CICOGNA20Le malattie infettive sono, ahimè, una routine per chi già vive con bambini piccoli, facilmente portatori di infezioni contratte all’asilo nido o alla scuola dell’infanzia. In attesa del secondogenito (e comunque in ogni caso), la futura mamma deve essere consapevole della possibilità di entrare in contatto con virus e batteri di varia natura. Questo non vuol dire indulgere in atteggiamenti paranoici o cercare di evitare a ogni costo eventuali contagi; sempli-cemente, è sempre bene informarsi su sviluppi e conseguenze.La prevenzione è il primo passo verso la protezione della futura mamma: lo screening sierologico di routine è raccomandato univer-salmente per HIV, silide, epatite B e rosolia, oltre che per toxoplasma, chlamydia, citomegalovirus, HCV (epatite C) e HSV (herpes simplex).Per quanto riguarda la diagno-si, febbre e arrossamenti sono i segnali più evidenti di un’eventuale malattia infettiva. Una diagnosi precoce permette di programmare interventi prolattici o terapeuti-ci efcaci, realizzabili durante la gravidanza, al momento del parto o direttamente sul neonato, ed evitare quindi complicazioni.Sono diverse le malattie infettive che possono essere contratte durante un’intera vita. Se il più delle volte si risolvono senza troppi problemi, in gravidanza è bene prestare particolare attenzione a sintomi e conseguenzeMalattie infettive in gravidanzadi Carlotta Cordieri

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SPAZIO CICOGNA21IpertermiaNon sempre febbre signica malattia infettiva. In estate, soprattutto a seguito dei picchi di caldo tipici degli ultimi anni, non è dicile cadere vittima del cosiddetto colpo di calore. L’aumento della temperatura corporea è uno dei sintomi più evidenti, insieme a stanchezza, vertigini, aumento della sudorazione. Durante la gravidanza sarebbe consigliabile prendere tutte le precauzioni per evitare un colpo di calore, quindi bere tanto, evitare di uscire nelle ore più calde del giorno, proteggere la testa dal sole, rinfrescarsi con bagni o docce. In caso di malessere, rivolgersi al proprio medico.Le malattie infettive più comuni Rosolia: se contratta nelle prime 16 settimane di gestazione, può avere conseguenze quali aborto spontaneo o malformazioni gravi. Basta un semplice esame, il rubeo test, per capire se si hanno già gli anticorpi nel sangue (a seguito di una precedente infezione o del vaccino). In realtà, dal 2021 l’Or ganizzazione Mondiale della Sanità ha inserito l’Italia tra i Paesi che hanno raggiunto l’eliminazio- ne della trasmissione endemica del virus e, quindi, questo scree- ning non risulta più tra i raccoman- dati. Quinta malattia: nei bambini si manifesta con un intenso rossore sulle guance e non è molto con- tagiosa, ma se la futura mamma contrae il parvovirus B19 c’è il rischio che il feto vada incontro a una forma di anemia particolar- mente seria (nel 2-3% dei casi). Sesta malattia: causata dall’herpes virus di tipo 6, si manifesta nel 90% dei bambini entro il primo anno di vita. Se contratta in gravidanza può provocare un’in- fezione congenita che spesso rende necessario il ricovero in ospedale. Generalmente si risolve senza conseguenze per la salute del bambino. Scarlattina: è una malattia di origine batterica che di solito non mette a rischio direttamente la sa- lute del feto, ma l’aumento di febbre conseguente all’infezione potrebbe causare un parto preter- mine. Un tampone faringeo è in grado di rilevare la malattia. In caso di positività, si procede con un antibiotico compatibile con la gravidanza. Morbillo: non inuisce sulla forma- zione del feto, ma potrebbe dege- nerare in polmonite per la mam- ma, con chiare conseguenze. Inoltre, se contratto in prossimità del parto, il morbillo congenito del neonato è una condizione molto seria: qualora si verichi, alla nascita il bambino verrà trattato con un’infusione endo- venosa di immunoglobuline, sotto controllo clinico. Varicella: se trasmessa al feto può avere conseguenze importan- ti: deformità degli arti, malforma- zioni oculari, ritardo mentale, vesciche e cicatrici sulla cute. In prossimità del parto, il neonato ammalato viene ospedalizzato per essere sottoposto a terapia antivi- rale per via endovenosa.Contro rosolia, morbillo e varicella i medici suggeriscono il vaccino apposito. Innanzitutto, si consiglia di vericare la presenza di anticorpi tramite un esame del sangue; in caso di negatività, è bene sottoporsi al ciclo di vaccinazione, se possibi-le prima di iniziare a programmare una gravidanza.

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SPAZIO CICOGNA22Altre malattie in gravidanzaToxoplasmosi: di solito asintomatica e non pericolosa, se contratta durante la gestazione può cau-sare aborto o malformazioni del feto anche molto gravi. È sufciente un prelievo del sangue per capire se la futura mamma ha già sviluppato gli anticorpi. In caso di negatività, bisogna evitare alcuni cibi in cui il toxoplasma potrebbe trovarsi (carne cruda o poco cotta – di animali in-fetti – o verdura cruda che sia stata contaminata da feci di animali infetti e non adeguatamente lavata), evitare attività di giardinaggio e non pulire la lettiera dei gatti, dove il parassita trova terreno fertile.Citomegalovirus: si tratta di un virus piuttosto comune, trasmissibile attraverso baci, contatti sessuali, mucose nasali o oculari. La probabilità di trasmissione al feto si attesta sul 30-40% e può determinare danni, in particolare malformazioni, sordità congenita, cecità, ritardi al sistema nervoso centrale, oltre ad alcuni sintomi transitori alla nascita tra cui ittero, polmonite, convulsioni. In presenza di anticorpi preesistenti (le cosiddette IGG) nel sangue materno, il bambino do-vrebbe essere protetto. La diagnosi di un’infezione da CMV richiede l’esecuzione di analisi del sangue. Non esiste ancora un vaccino.

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SPAZIO CICOGNA24L’adattamento al nuovo ruolo di mamma per alcune donne è un momento difcile. Sentirsi incapaci di affrontare la situazione può farci percepire a noi stesse come sbagliate, inadeguate, e procurarci tristezza. Ma questo malessere quando può essere de-nito come una depressione post par-tum? Ne parliamo con Alessandra Bramante, psicoterapeuta esperta in perinatale, presidente della Società Marcé Italiana per la Salute Menta-le Perinatale. Quali sono i segnali da cogliere per capire se una donna sta vivendo una de-pressione post partum?«Prima di tutto è importante sapere che più della metà delle depres-sioni post partum inizia durante la gravidanza e che l’ansia e la depressione in gravidanza sono un importante fattore di rischio per ilÈ la depressione post partum. Una malattia che sarebbe bene identicare n dal principio per intervenire con tempestività. Ma non è sempre così semplice “acchiappare il ladro”. E non sempre si tratta di depressioneIl ladro che ruba la maternitàdi Laura Sciolla

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SPAZIO CICOGNA25successivo manifestarsi di una depressione post partum. Inoltre, un aspetto da tenere presente è la storia passata della donna: se ha vissuto un episodio depressivo prima della gravidanza o una precedente depressione post partum, sarà più vulnerabile rispetto a una donna che non abbia mai dovuto affrontare una depressione. Il nesso non è au-tomatico, ma è importante esserne a conoscenza. Per questo motivo, per sentirsi più sicure e protette, alcune donne scelgono di seguire un per-corso psicologico nel post partum o già a partire dalla gravidanza. Det-to questo, credo che il segnale più importante da cogliere per capire se una donna in post partum è depres-sa sia là dove racconta di nonsentirsi più come prima. Se si sente triste, non ha voglia di fare nulla e non prova più piacere verso le cose che prima amava fare, è insonne e tende a isolarsi, allora può darsi che “il ladro che ruba la maternità” si sia affacciato sulla sua quotidianità».Il ladro che ruba la maternità?«Sì, la depressione post partum vie-ne chiamata così perché ha effetti non solo sulla mamma ma anche sul bambino, sulla relazione mam-ma-bambino e sull’intera famiglia. È davvero importante identicarla precocemente, anche perché le terapie hanno effetti più rapidi se si interviene subito».La depressione è qualcosadi diverso rispetto al baby blues?«Troppo spesso il baby blues e la depressione post partum vengo-no confusi. Il baby blues non è una patologia, ma una sindrome benigna, transitoria e reversibile, che si manifesta circa nell’80% delle donne dopo la nascita di un figlio, in seguito al brusco calo ormonale. Può iniziare già nelle prime ore dopo il parto, dura 1 o 2 settimane e poi si risolve spontaneamente senza necessità di essere trattata. La sintomato-logia è la stessa, ma se dopo 2 settimane permane, allora non si può più parlare di baby blues. A questo punto è importante valutare la situazione e chiedere aiuto a un esperto formato in psicopatologia perinatale».

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SPAZIO CICOGNA26Post Partum Support International È un’organizzazione internazionale che si dedica al supporto delle famiglie e delle donne in particolare in casi di depressione post partum, ansia e stress, attraverso corsi, consulenze e un sito ricco di informazioni. In Italia conta alcuni referenti, tra cui Alessandra Bramante.www.postpartum.netLa depressione post partum ha delle specicità rispetto a una depressione che si manifesta in altri momenti della vita?«I sintomi clinici sono i medesimi. Nella depressione post partum, però, la donna presenta un’idea-zione depressiva rispetto al proprio ruolo materno, che si esprime con la percezione di essere incapace di prendersi cura del glio, attraverso paura e insicurezza nella gestione del bambino, sentimenti ambivalenti o negativi verso di lui e percezione di isolamento dal contesto familiare».Quanto inuisce l’aspetto culturale? Ci è stato insegnato che la maternità è pura gioia...«La società impone alle donne forti aspettative verso sé stesse: dobbia-mo fare più gli, essere buone ma-dri rimanendo anche mogli prestan-ti, tornare al lavoro ma dedicare al bambino tutto il nostro tempo libero. Inoltre, ci dicono che siamo fatte per partorire, che l’allattamento al seno è facile e meraviglioso e che quando avremo tra le braccia il no-stro bambino esploderemo di gioia e amore inniti. Ebbene, se questo è vero per molte donne, non lo è per tutte. Un racconto più realistico, che metta in luce le gioie ma anche la fatica, le aiuterebbe a vivere con più serenità e senza eccessive aspettative l’arrivo del loro bambino e la loro maternità».Esiste un modo per preveni-re una situazione di depres-sione?«Esistono progetti di screening sul territorio italiano che hanno lo scopo di intercettare le donne a rischio durante il percorso di maternità. Questo è utile sia per un’identica-zione precoce della sintomatologia depressiva, sia perché la malattia mentale è ancora un grosso tabù, ancor di più se si manifesta in epoca perinatale. Siamo noi opera-tori a dover raggiungere le donne

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SPAZIO CICOGNA27Disturbi dell’umore: i sintomi Umore deesso irritabilità perdita di interesse verso le attività che prima si amava fare ansia o eccessiva preoccupazione aumento o perdita dell’appetito problemi del sonno senso di autosvalutazione e senso di colpa difcoltà di concentrazione essere agitati o troppo rallentati pensieri di morte o di suicidioSe nel post partum riconoscete alcuni di questi sintomi, che durano da più di 2 settimane, non esitate a chiedere aiuto a uno specialista della salute mentale perinatale.e raccontare loro che durante la gravidanza e il post partum esiste anche la sofferenza psichica, oltre a quella sica. Per esempio, a Ber-gamo abbiamo creato un percorso che si chiama SalvagenteMamma, dove viene eseguito uno screening presso i centri vaccinali e le donne riconosciute a rischio di depressio-ne (attraverso 2 brevi questionari autosomministrati) vengono invitate in consultorio per un consulto psicologi-co gratuito. Questo ci ha permesso di identicare e trattare efcacemen-te un numero elevato di donne che, senza il progetto, forse non sarebbe-ro arrivate ai servizi».Che ruolo può avere il papà di fronte a una depressione post partum?«Il ruolo dei papà è fonda mentale.Ed è sempre più necessario che, durante i corsi di preparazione alla nascita, sia dato spazio alla discussione sulle problematiche psicologiche e psichiatriche che si possono manifestare in post par-tum. Lo sguardo del papà diventa infatti essenziale per intercettare situazioni di disagio psicologico perinatale, che non vanno mai sottovalutate».

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La lingua “mappata”crescere saniComunemente detta “lingua a carta geograca”, la glossite migrante non è una patologia, non è associata a infezioni (il bambino potrà frequentare il nido o la scuola senza problemi), non è trasmis-sibile e non richiede terapie. Asintomatica, la glossite raramente può associarsi a disturbi come dolore o bruciore alla lingua o alla bocca. Colpisce circa il 3% della popolazione e fa spesso la sua prima comparsa durante l’infanzia. Non si conoscono le cause, alcuni studi mostrano che negli adulti com-pare maggiormente in soggetti affetti da psoriasi o da altre malattie della pelle, come l’eczema. Sulla lingua compaiono macchie rosse, a volte con bordi bianchi o giallognoli, che sembrano migrare nei giorni successivi, variando anche in dimensione: questi cambiamenti hanno il tipico aspetto delle vecchie mappe, da cui deriva il nome di lingua a carta geograca. Solitamente questa condizione colpisce punta, lati e supercie della lingua. La glossite può durare giorni, mesi o addirittura anni. La risoluzione è spontanea ma la glossite si può ripresentare.

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crescere saniDopo il freddo e il buio invernali il sole è necessario, soprattutto per i bambini che, all’aria aperta, stanno meglio quanto a umore e salute. I raggi solari stimolano la pelle a produrre la vitamina D, detta anche antirachitica, fondamentale perché deposita il calcio intro-dotto con gli alimenti nelle ossa, rendendole più forti; la vitamina D contrasta inoltre l’osteoporosi in età avanzata. La prolassi con vitami-na D (400 UI al giorno attraverso un’integrazione a base di gocce orali) è raccomandata nel primo anno di vita, perché facilita l’as-sorbimento del calcio, favorisce la chiusura delle fontanelle e contribui-sce a una buona dentizione.La vitamina D rinforza il sistema immunitario, riduce il rischio di infezioni respiratorie di origine virale e contrasta il danno polmo-nare da iperinammazione. Alcuni studi dimostrano che oltre il 50% dei bambini italiani risulta carente di vitamina D ed è per questo che30La crema non basta; il sole è cambiato; bisogna evitare le ore più calde: questo si sa, ma perché non bisogna esporre troppo i bambini al sole?A-abbronzatissimidi Gloria Cardano

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molti pediatri consigliano di conti-nuare la somministrazione anche dopo i 12 mesi, nei mesi invernali. Diventano così fondamentali le alleanze con cibi ricchi di vitamina D e l’esposizione alla luce solare, va bene anche in un ambiente luminoso.Il sole è un antistress naturale, rige-nera il corpo, dà energia, regola la produzione degli ormoni della crescita e, nei neonati, il ritmo son-no-veglia. Il buonumore deriva dalla produzione di serotonina, nota anche come ormone del benessere, che stimola vitalità e concentrazione riducendo stress e ansia. La luce è terapeutica anche per la dermatite atopica, se ben dosata.È sconsigliato esporre i neonati al sole diretto no ai 12 mesi. Al mare, in montagna o in campagna, meglio assicurarsi di trovare posti all’ombra, durante le prime ore del mattino e le ore del tardo pome-riggio, evitando il caldo di quelle centrali.31crescere saniIl momento migliore per esporsi al soleOltre alle previsioni meteo, esistono diverse applicazioni per smartphone che garantiscono informazio-ni sull’UV-index (Indice Universale della Radiazione UV Solare). Questo indice conferma: a quanti raggi UV si sarà esposti in un determinato luogo; come i raggi UV varieranno durante la giornata; qual è il miglior tipo di fotoprotezione da usare.

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crescere sani32La crema solare non basta, ma è necessario metterla e occorre usare quelle ad alto fattore di protezione (50+), efcaci contro UVB e UVA, con un’applicazione generosa (l’uso delle creme non ostacola la formazione della vitamina D). L’uti-lizzo della crema va rinnovato ogni 2 ore, soprattutto dopo il bagno o dopo abbondanti sudate, anche se sulla confezione viene indicata come “resistente all’acqua”.Il sole può provocare diversi problemi alla pelle, senza i dovuti accorgimenti: a parte i danni acuti manifesti derivanti dall’ustione solare, esiste il danno cronico cau-sato dal precoce invecchiamento della pelle o, addirittura, dal rischio aumentato di insorgenza di tumori cutanei in età adulta (in età pedia-trica i tumori cutanei sono rari).A parte il danno acuto manifesto nell’ozono, è dimostrato che nei primi 18 anni di età si prende all’incirca il 50% del sole di tutta la vita: si capisce allora l’importanza della prevenzione. La pelle dei neonati e dei bambini non ha le siologiche capacità di protezione e difesa di quella degli adulti, che si svilupperanno intorno ai 15 anni di età.In teoria, la pelle è già in grado di difendersi “da sola” dall’ag-gressione dei raggi UV, ma quella dei bambini piccoli va allenata, quindi meglio abituarla gradata-mente. I capelli, la barriera cornea e la barriera della melanina (un pigmento naturale della pelle prodotto dai melanociti, le cellule dell’abbronzatura) sono i difensori della pelle. La pigmentazione della melanina è il sistema fotoprotettivo più sviluppato nel corpo umano: assorbe più del 90% dei raggi UV che passano attraverso lo strato corneale. Temuto eritemaLa maggior parte delle volte la comparsa dell’eritema solare non avviene durante l’esposizione ma solo dopo alcune ore; non risulta pertanto un criterio utile per decidere i tempi di permanenza al sole.

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crescere saniLa melanina assorbe i raggi UV per evitare che penetrino negli strati più profondi e vulnerabili della pelle, ma ognuno di noi ha una pigmentazione diversa: più l’epidermide è pigmentata, meglio resisterà all’aggressione del sole. Nei bambini il sole può provocare reazioni fotoallergiche e fototos-siche che si manifestano in breve tempo sul corpo sotto forma di irritazione, innescando una risposta inammatoria della cute, perché non vi è l’intervento del sistema immunitario. La pelle reagisce con prurito, dolori brucianti, arrossa-menti, vescicole o vesciche, come dopo un’ustione solare. Il caldo può generare problemi alla pelle dei piccoli, che è talmente delicata da patire anche il sudore. L’in-sorgenza di piccoli puntini rossi pruriginosi si chiama sudorina o sudamina (o miliaria): un’inam-mazione della pelle che ostruisce i pori delle ghiandole sudoripare; si tratta di un disturbo diffuso e innocuo che si manifesta anche nei neonati, in diverse parti del corpo compreso il viso, e scompare nel giro di qualche giorno. Queste piccole e fastidiose vescichette sono simili all’orticaria e possono essere trattate con creme cortisoni-che. Nella maggior parte dei casi, però, per alleviare il fastidio e rinfrescare la pelle basteranno ba-gni tiepidi con amido di riso, abiti leggeri da indossare e, nel caso di lattanti, il cambio frequente del pannolino, per garantire la corretta traspirazione della pelle.Qualche consiglioMeglio esporre il neonato gradualmente al sole. Durante i primi giorni, se possibile, meglio far indossare al piccolo indumenti protettivi, un cappellino e, per i più grandi, gli occhiali da sole, perché la luce ltra anche attraverso i vestiti e l’ombrellone.

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crescere sani34La mente e il corpo comunicano con l’emozione e la ragione; l’ascolto interiore che lo yoga attiva tramite i suoi rituali arricchisce e tempra la fondamentale attrazione e funzione tra spirito e sico.Lo yoga promuove l’ascolto interiore; educa e aiuta tutte le nostre possibi-lità di espressione e introspezione. Chi lo insegna deve possedere la capacità relazionale di condividere esperienze intense e, contrariamen-te a quello che alcuni credono, questa disciplina è per tutti, anche per i bambini dai 6 ai 9 mesi, che possono praticare con vantaggio nel primo anno di vita il baby yoga, in compagnia della propria mamma. Il bambino si confronta con le proprie emozioni e sensazioni e le saprà utilizzare per interagire col mondo che lo circonda. A quest’età la disciplina, sana e rilassante, in totale connessione col neonato, consiste in carezze, massaggi per il piccolo, mentre la mamma compie esercizi posturali distensivi. Un consiglio per le neomamme: se vi state riprenden-do dalla diastasi rettale post partum, evitate le posizioni che impegnano i muscoli centrali e i piegamenti profondi. Allungatevi delicatamente evitando lo stretching, perché il corpoScoprire l’unicità di ogni bambino attraverso l’espressione di sé. Questa disciplina si rivolge anche ai piccoli da 0 a 3 anni: scopriamo con quale approccioYoga per bambinidi Gloria Cardano

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continua a produrre ormoni che al-lentano i legamenti. Nel corso della pratica prendetevi cura di voi e del vostro bebè, e se piange per una poppata o un cambio del pannoli-no, assecondatelo.Da 1 a 3 anni la pratica cambia: in piccoli gruppi, senza competitività, le mamme e i bambini giocano insieme attraverso movimenti, can-zoni, storie, materiali sensoriali, stru-menti musicali, respiro, in un clima di libertà e rispetto dei ritmi di ognu-no. Sarà interessante osservare la risposta del bambino nella costruzio-ne del suo mondo interiore. Lo yoga offre uno spazio di sperimentazio-ne, dove il piccolo può esprimere e riconoscere liberamente le proprie emozioni e il tempo, per diventare autonomo. Avviene poi un graduale passaggio dal movimento libero a quello consapevole e dall’alternarsi di momenti di tranquillità e ascol-to si passa a momenti di ritmo e vitalità. Le respirazioni e i movimenti di yoga sono un’educazione alla salute per rafforzare l’apparato respiratorio, circolatorio e nervoso. Per insegnare yoga ai bambini, oltre alla conoscenza della disciplina, bisogna avere una formazione spe-cica sulla crescita infantile.35crescere sani

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36crescere saniPraticare yoga è un gioco con il proprio corpo: come “trasformarsi” in un animale o un elemento natu-rale, stimolando il linguaggio, la fantasia e le emozioni che, se non ben incanalate, provocano tristezza o aggressività. Le posizioni degli animali, il saluto al sole e alla terra sono importanti, perché ai bambini, più di tante parole, serve l’imita-zione: “vedo un raggio di sole, mi impegno a raggiungerlo e, per farlo, allungo le mani e le braccia verso il cielo”. Oppure: “sono un serpente, mi stendo a terra, metto le braccia indentro, abbasso le spalle, apro i gomiti all’interno, poi apro il mio cuore”. Sono posizioni ispira-te al mondo minerale, vegetale e animale. L’imitazione della farfalla prevede le piante dei piedi unite, le ginocchia aperte che ondeggiano come ali. I giochi e le pozioni sono tanti per favorire l’immaginazione e sviluppare le abilità siche e mentali che, in un bambino, vanno scoperte e rafforzate.Se si accettano le proprie emozioni si comprendono e rispettano quelle degli altri: è questo l’obiettivo dello yoga nei primi anni di vita.Prima di iniziare lo yoga con il bebèAspettate che il vostro bambino sia in grado di tenere la testa sollevata senza l’aiuto dell’adulto (di solito intorno ai 3 mesi di età), per favorire movimenti sicuri.Le lezioni si svolgono in ambienti con luce diffusa; ci si concentra sulla respirazione consapevole, che i bambini impareranno a fare profon-damente e con attenzione. Le posizioni dello yoga sono chia-mate “asana”, comode e mantenute. In un mondo pieno di stimoli continui, questa disciplina aiuta il bambino a trovare equilibrio e a donarlo agli altri. A trovare un mare calmo, dove i piccoli possano tuffarsi e ascoltarsi con tranquillità, attraverso movimenti di rilassamento, tecniche di gestione della paura e della rabbia; lo yoga migliora l’equilibrio, la coordinazio-ne, la essibilità e l’agilità, smussan-do alcune resistenze tipiche dell’in-fanzia. Da 0 a 3 anni si rispetta la gradualità nella pratica per evitare che i bambini affrontino sensazio-ni che non sanno gestire. Questa disciplina vanta giochi di scarico, di visualizzazione spazio-temporale, di promozione della fantasia e dell’im-maginazione, vitali e formative per il bambino.Lo yoga può avere effetti posi-tivi sui bambini che presentano neurodivergenze: per esem-pio, in soggetti con ADHD (decit di attenzione e iperat-tività), in chi è affetto da au-tismo o semplicemente in chi fa fatica a concentrarsi o è stressato, senza una precisa diagnosi. Sono riscon-trati anche beneci sull’ap-prendimento e sullo sviluppo della coscienza di sé, per un sano confronto con se stessi. I benefici per i bambini

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Il Thermos Yume EVO ha 2 modalità di riscaldamento: USB/220V per avere un riscaldamento rapido in casa collegato alla presa di corrente e comodo in viaggio o all’aperto utilizzando la batteria integrata da 9000 mAh. 3 in 1 Bollitore‑Thermos‑Borraccia, per soddisfare le esigenze di tutte le famiglie in casa o in viaggio in ufficio. Non è utilizzabile solo per i bambini, ma è ottimo anche per gli adulti; infatti può essere utilizzato per scaldare l’acqua per il caffè, tè ecc. Un ottimo regalo per la famiglia o gli amici.Portatile e Multiuso, Questo innovativo scaldabiberon portatile è dotato di un sensore di temperatura integrato, che consente la visualizzazione della temperatura in tempo reale. È leggero, non perde, non occupa molto volume, è perfetto da portare in giro, che sia in una borsa o zaino mamma o in valigia.Grazie alla batteria integrata può essere utilizzato in ogni momento; per scaldare 150ml di acqua necessita solo di circa 8 minuti per raggiungere i 37C°. Materiale in acciaio inossidabile 316 per uso alimentare, il corpo della tazza non scalda le mani. Un regalo perfetto per casa, viaggi, ufficio e alloggi per studenti.MIZUBABY.ITYUME EVO THERMOS ELETTRICO PORTATILE USB/220VBOTTLE WARMER FOR TRAVEL USB/220VThermos Elettrico portatile, per scaldare il latte o l’acqua in qualsiasi luogo: in viaggio o comodamente a casa. Basta collegare il thermos alla presa di corrente quando si è in casa o utilizzare la presa USB‑C durante i viaggi. Pratico e leggero è un perfetto strumento per mantenere i liquidi sempre a temperatura.MINDISPLAYDIGITALETEMPERATURE PRECISE2 METODI DI RISCALDA MENTORISCALDA VELOCE (220V)

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crescere sani38Non esiste un libretto di istruzio-ni, con l’arrivo di un neonato. Le domande dei genitori sono tante: «dopo quanto tempo possiamo uscire con il bambino?» e, se il piccolo nasce durante l’estate, «dove possiamo portarlo?». Appena nato il consiglio è di tenerlo a casa per almeno un paio di settimane, in modo che possa trovare il giusto equilibrio con mamma e papà, nel nido di casa. Nel neonato tutto è amplicato perché il suo corpo impara ad ambientarsi alla nuova vita extrau-terina e ad accogliere gli stimoli che la vita gli presenta. È consi-gliabile introdurre input in maniera graduale, per non mandarlo in “tilt” e sovraccaricarlo di emozioni. È difcile raggiungere un equilibrio durante i primi mesi, considerando i 6 stati di sonno-veglia del primo periodo: i ritmi al mare o in monta-gna potrebbero non aiutare e, per evitare nervosismo e ritmi “sballati” del bambino e dei genitori in questo Se il bambino nasce d’estate, il dubbio può essere se portarlo o meno in vacanza. La risposta dipende dalle esigenze e dalle abitudini della famiglia, pur con qualche limiteLe nostre prime vacanzedi Gloria Cardano

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39crescere sanimomento transitorio, meglio un ambiente domestico, con tutte le comodità del caso (fosse casa nostra sarebbe l’ideale), a dispetto dell’albergo. In montagna è consigliabile non su-perare un’altitudine di 1500-2000 metri con bambini sani di almeno 1 mese di vita, no all’anno di età. Altitudini superiori a 2000 metri non vanno bene per un lattante, a prescindere dai problemi di tempe-ratura, perché l’alta quota potrebbe provocare inappetenza, irritabilità e disturbi del sonno. Nei neonati prematuri o con qualche patologia è opportuno chiedere il parere del pediatra curante o del centro di riferimento per la malattia di cui sono affetti. Con bambini tra 1 e 2 anni si possono programmare gite ad altezze maggiori (non eccessi-ve) e con quelli di età compresa tra i 2 e 5 anni si può salire no ai 2500 metri e oltre, con i giusti accorgimenti: non essendo abituati, i piccoli potrebbero infatti accusare malessere. Oltre i 5 anni si possono effettuare gite ad altezza maggiore di 2500 metri. Se il bambino (ma anche l’adulto) è raffreddato, evitate rapide variazioni di altitudine, che potrebbero causare problemi di compensazione della pressione tra l’orecchio medio e l’esterno e il con-seguente effetto “orecchio tappato”.Il mare stanca, lo sentiamo dire spesso: in effetti, l’aria è ricca di iodio, che attiva e regola la tiroide; questo processo chimico stimola maggiormente il metabolismo, dan-do una sensazione di stanchezza e appetito.I neonati non dovrebbero stare in spiaggia nelle ore più calde, ma la mattina prima delle 10 e il pome-riggio dopo le 18. Se l’acqua è abbastanza calda, dai 6 mesi in poi il piccolo può fare un bagnetto: l’approccio dovrà essere delicato, consideran-do il rischio di ingestione di acqua e altri fattori di disturbo come la profondità, il chiasso e le onde,Per prevenire il cosiddetto “mal di montagna”, dovuto al cambio di altitudine, è bene stimolare la degluti-zione (offrendo il ciuccio durante il viaggio o fermandosi ogni tanto per attaccare il bebè al seno o per porgere il biberon) e fare alcune soste per abituare gradualmente il neonato all’aumento di altitudi-ne. Allattare in auto è invece fortemente sconsigliato, per ragioni di sicurezza. Quando l’auto è in movimento, non prendete in braccio il bambino, perché deve rimanere sempre legato ai dispositivi di sicurezza. In viaggio: destinazione montagna

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40crescere saniche potrebbero dargli fastidio.La pelle di un neonato è molto delicata, la salsedine e gli agenti inquinanti potrebbero irritarla, provocando dermatiti da contatto; per questo, meglio non avere fretta per il bagno al mare. Una valida alternativa in spiaggia è la pisci-na gonabile, da riempire con un po’ d’acqua dolce, sotto il sole, in modo che non sia fredda e il bambino prenda condenza.Ultima meta da considerare è la campagna, che offre calma, silenzio, ombra e clima temperato, ideali per incoraggiare il riposo e la serenità del bambino e di tutta la famiglia. Attenti a insetti, soprattutto zanzare: la prevenzione più corret-ta sono i metodi di barriera, come zanzariere poste su culle, carrozzi-ne e alle nestre (meglio evitare le località in cui sono presenti troppi insetti, come quelle lacustri o tropi-cali). Sono sconsigliati i dispositivi che sprigionano sostanze chimiche potenzialmente tossiche e gli spray repellenti da spruzzare sulla cute, perché il bambino è ancora troppo piccolo per assorbirli. Può essere utilizzato, invece, qualche prodotto a base di olii naturali come estratti di citronella, eucalipto e geranio.Ovunque andiate, prestate attenzio-ne al sole: la pelle dei più piccoli, molto sensibile ai raggi solari, richiede una crema con fattore di protezione 50+, un cappellino ed eventuali occhiali da sole.Importante la scelta dell’abbiglia-mento, ricordando che i piccoli percepiscono le temperature come noi: se abbiamo caldo lo avranno anche loro e non dovremo vestirli eccessivamente; se in montagna fa freddo, invece, sappiate che i lattanti sono più esposti al rischio di ipotermia e devono essere ben coperti.La vacanza è per l’intera famiglia, non solo per il neonato, special-mente se ci sono altri fratellini e sorelline, sempre da coinvolgere nella cura del nuovo arrivato. Le raccomandazioni servono a far stare bene il piccolo e a dare sicurezza a mamma e papà, per affrontare sereni e consapevoli il primo viaggio del neonato.Vacanza familySono poche le cose importanti da ricordare per le vostre giornate in vacanza, nalizzate a scandire i ritmi di sonno del neonato (e del genitore): passeggiate all’aria aperta con la fascia o nella navicella, massaggi, letture o canzoncine ad alta voce, la pace dei rumori della natura (onde del mare, animali, vento…), musica dolce e tummy time (esercizio che raorza la muscolatura e stimola lo sviluppo motorio e sensoriale, da praticare quando il neonato è sveglio, ponendolo a pancia in giù).GERMANIAPROGETTATO IN

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GERMANIAPROGETTATO IN

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PALLAS GPROTEZIONE ANTIURTOSIRONA GSENSO CONTRARIO DI MARCIASOLUTION GCLOUD GorFROM BIRTH TO TEENAWARD WINNING FAMILY

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Aggiungi un posto a tavolatutti a tavolaA tavola l’insegnamento più utile è il buon esempio: la famiglia è una piccola comunità in cui il bambino osserva i comportamenti dei genitori, imitandoli. Le tappe evolutive rispecchiano i cambia-menti anche nella vita alimentare: l’allattamento, lo svezzamento, la prima infanzia, la fanciullezza, l’adolescenza. I genitori devono avere ducia in sé stessi e nelle capacità di adattamento del proprio bambino, ogni volta che si aggiunge un “nuovo tassello alimentare”; il piccolo non dovrebbe mangia-re mai da solo ma con tutti i componenti della famiglia. Il rituale di convivialità farà sentire il bambino parte integrante del gruppo e rappresenterà una fase importante nell’educazione alimentare. È auspi-cabile che il genitore assaggi e mangi con il proprio glio per fargli prendere condenza. Una dritta? Evitate di dipendere da consigli non richiesti, come questi: «a 6 mesi i bambini devono iniziare con i cibi solidi, basta latte»; «se mangia da solo si sporca»; «mentre lo distrai con qualche cartone, propo-nigli un cucchiaino di minestra, così impieghi meno tempo».

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tutti a tavola44Non solo buone maniere ma il valore del momento condiviso, dall’apparecchiatura della tavola all’esperienza del pasto. Coinvol-gere i bambini nella preparazione dei pasti li aiuta ad avvicinarsi a cibi che inizialmente potrebbero non gradire. Parliamo di cibo, mentre lo guardiamo e cuciniamo: si abitueranno a saperlo trattare. Ogni bambino ha il proprio mo-mento giusto: generalmente a 26 mesi non dovremmo più imboccar-lo perché è in grado di mangiare da solo, ma non è una regola che vale per tutti. L’approccio cambia a seconda dell’età e dei bambini, senza forzature. Una buona idea è mettere in tavola un cibo nuovo per volta e offrire un pasto vario e comprensivo di frutta e verdura. Alla domanda «lo vuoi?», preparia-moci a ricevere un no. Potremmo replicare con: «assaggialo prima»,Come si imparaa mangiare bene?di Gloria CardanoChi ben comincia… Educare alla tavola aiuta a crescere e a nutrirsi in maniera consapevole, sviluppando abilità sociali e autonomia. Se il bambino si abitua a un approccio sano, lo manterrà anche in età adulta

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tutti a tavola45oppure «ora non ti piace, domani magari cambi idea».Optiamo per porzioni piccole, con la possibilità di fare il bis se lo gra-discono. Questo evita che i bambini si scoraggino alla vista di piatti trop-po pieni, abbondanti o elaborati, e contemporaneamente si minimizza il rischio di soffocamento. È sconsigliato camuffare i cibi, come si è spesso soliti fare con le verdure, perché il bambino nirebbe per nutrirsi senza avere percezione di ciò che mangia e potrebbe associare la “menzogna” all’obbligo. Verso i 2 anni e mezzo, i piccoli potrebbero essere in grado di servirsi il cibo da soli dal piatto di portata condiviso, prendendo ciò che desiderano. Il momento della tavola deve essere piacevole e rilassante: se non li costringiamo a mangiare più di quanto desiderino, si sentiranno liberi di scegliere la quantità più adatta. Se desiderano tornare a giocare, possiamo lasciar-li fare, ricordando loro che dopo non avranno più l’opportunità di tornare a tavola. Nei primi anni di vita il bambino esplora e manipola il cibo (assaporando anche l’auto-nomia). La zona pranzo potrebbe divenire terremotata, ma consolatevi al pensiero che quelle del bambino sono sperimentazione da cui trae informazioni visive, olfattive e tattili; inoltre, impara a imitare il compor-tamento dei commensali adulti o coetanei. E inizierà a maneggiare le posate e i bicchieri: in maniera goffa, certo, ma invece di spazien-tirci di fronte ai disastri, pensiamo a quanto duri poco questa fase e a quanto ci piacerà ricordarla. A tavola si sta tutti insieme: spesso i bambini mangiano prima degli adulti per comodità, ma è una prassi che impedisce condivisione di chiacchiere, risate, esortazioni; anche se i più piccoli non posso-no seguire i discorsi degli adulti, entreranno comunque a far parte di quell’atmosfera di afatamento che solo la tavola sa dare. Presentare la tavola con fantasia per un bambino vuol dire utilizza-re stoviglie divertenti, tematiche e colorate, anche bavaglini fantasiosi possono essere di aiuto.Vince la semplicità Spesso la didenza dei piccoli verso i piatti complessi – riso alle verdure, lasagne, minestre – nasce dal non capire cosa ci sia all’interno. Troppi gusti, colori, consistenze! Meglio piatti semplici e sempre ben presentati.Per il setting della tavola, se possibile, organizziamo uno spazio accessibile ai bambini – su una credenza o su parte del mobilio esistente – in cui riporre, ad altezza adeguata, ciò che occorre per preparare la tavo-la: tovaglia, piatti, bicchieri, tovaglioli, posate e tutto il necessario. Servono stoviglie mignon, anche in vetro e metalli ma che siano a misura di bimbo, in modo che possa rendersi autonomo nella gestione.A misura di bambino

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tutti a tavola46 Scopri la LineaSostenibileElefantino Dolci OrecchieLeopardino Scoprie GiocaTappetino PandaTartarughina Sempre con MeOgni giocattolo della linea Fisher-Price Amici del Pianeta rappresenta un animale purtroppoa rischio di estinzione, per accontare ai nostri piccoli l'importanza di difendere il nostro amato Pianeta. Ognuno di loro è composto da almeno l’80% di materiale proveniente da plastica riciclata e ogni confezione è prodotta con carta certificata FSC.Serviamoci della fantasia: la mine-stra ai broccoli diventa quella di Hulk, le uova di quaglia quelle di un piccolo drago magico e il riso basmati il pasto del protagonista di quel cartone giapponese… Lasciamo sempre che sia il bambi-no a dettare il ritmo, anche quando si mostra necessario imboccarlo.L’aiuto dell’adulto deve essere rassicurante e fermo: «prendi un pezzetto e, se ti piace, ne prendi ancora», senza inondare il bambino di raccomandazioni: «se non nisci di mangiare…»; «ti imbocco, se no non nisci più!», «aspetta che ti pulisco», «non ti sporcare», «masti-ca bene…»; «ma non hai sete?!», perché nessuno vorrebbe mangiare con questo sottofondo.L’abilità di autoregolarsi può essere compromessa da pareri non richie-sti: «se mangia così poco non si alimenta bene», «non dargli troppo altrimenti diventa obeso», «non è vero che i bambini si sanno auto-regolare…». Non preoccupatevi se il vostro piccolo non ha sempre appetito (a meno che non stia bene) e ricordate che è tipico della cresci-ta un progressivo affrancamento, verso la conquistata indipendenza. La ricetta stavolta è una manciata di regole e una generosa dose di pazienza!Tatto e gustoUno studio dimostra che, se i bambini mangiano con le mani, non hanno timore di toccare il cibo e possono godere delle sensazioni che precedono il gusto, come l’olfatto, la vista e il tatto.L’autoregolazione in ambito alimentare è un’abilità di cui i bambini sono prov-visti sin dalla nascita, ed è la capaci-tà di percepire la fame e assu-mere cibo no a raggiungere la sazietà. È compito dei genitori bilan-ciare gli alimenti, dando la stessa impor-tanza alla qualità del cibo che offriamo ai bambini in modo che assaggino tutto.Autoregolarsi a tavola

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Scopri la LineaSostenibileElefantino Dolci OrecchieLeopardino Scoprie GiocaTappetino PandaTartarughina Sempre con MeOgni giocattolo della linea Fisher-Price Amici del Pianeta rappresenta un animale purtroppoa rischio di estinzione, per accontare ai nostri piccoli l'importanza di difendere il nostro amato Pianeta. Ognuno di loro è composto da almeno l’80% di materiale proveniente da plastica riciclata e ogni confezione è prodotta con carta certificata FSC.

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tutti a tavola48D’estate i pediatri consigliano alimenti contenenti zuccheri a basso contenuto glicemico (fonti di energia), proteine (per la crescita dell’organismo), vitamine e bre alimentari, evitando troppi grassi, soprattutto quelli saturi.Saranno i bambini a chiederci un’al-ternativa ai piatti caldi; se amano la pasta al sugo, proponete la versione fredda e leggera, come le pennette condite con i pomodorini freschi, un lo d’olio e qualche foglia di basilico fresco. L’estate è l’occasione per far scopri-re nuovi sapori e consistenze, come le verdure crude o lesse di stagione e la frutta (anguria, melone, albicoc-che, pesche e ciliegie…), divertente se tagliata a cubetti da inlzare con uno spiedino. L’importante è che le nostre proposte siano fresche e di stagione, ottimo approccio allo svezzamento, che comprenderà la dolcezza della fragola e il sapore deciso del mirtillo. A idratare ci penseranno frullati e centrifugati: Freschi consigli in cucinadi Gloria CardanoAfa e temperature alte possono togliere ai bambini l’appetito; alimentiamoli adeguatamente, con il supporto di vitamine e sali minerali, oltre a idratarli bene

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tutti a tavola49da provare i mix di frutta e verdura, come kiwi e sedano, prugne, lampo-ni e mirtilli, spinaci, sedano e noci, pere e nocchi e il fresco speziato a base di mela, carota e zenzero, per i più grandicelli. I centrifugati sono un toccasana per recuperare energie e nutrienti fondamentali come sali minerali e vitamine; inoltre, essendo prepara-zioni a base di ingredienti crudi, vengono assimilate rapidamente dall’organismo. Graditissimi ai piccoli sono anche frappé a base di frutta e latte vaccino, da sostituire, se preferite, con quello vegetale. Per rendere le ricette estive ancora più appetibili, pensiamo ai colori e agli abbinamenti tra gli ingredienti, come pomodori ciliegino, mozzarelline, cubetti di prosciutto, verdure tagliate a julienne e saltate in padella, tonno e olive, per condire pasta fredda, insalata di riso, orzo o farro. Meglio prediligere tanti piccoli spuntini fre-schi, yogurt, bastoncini di verdura da sgranocchiare e gelati, magari fatti in casa insieme al bambino. È molto facile la preparazione dei gelatini e consente di scegliere gli ingredienti, dosando la quantità di zucchero: basta frullare la frutta con il minipimer oppure lo yogurt unito a fragole, banane e pesche; poi i composti verranno sistemati nelle formine e riposti in freezer.

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tutti a tavola50I bambini piccoli, come gli anzia-ni, hanno una ridotta sensazione della sete e rischiano di disidratar-si. Offriamo loro da bere e, se si dimostrano reticenti, diamo poca acqua ma spesso, per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione.D’estate alcune accortezze ali-mentari sono da seguire con cura; ad esempio, lavare molto bene la frutta e la verdura che si consu-mano crude. Non somministrare ai piccoli acqua o altre bevande troppo fredde: se le prendete dal frigo, attendete almeno 10 minuti prima di offrirle, per evitare mal di pan-cia o dissenteria. Al bar, al ristorante o in qualsiasi altro locale, evitate di proporre al bambino bevande con il ghiaccio, perché non potete conoscere le condizioni igieniche in cui è stato conservato, o se è stato a contatto con altri alimenti; la proliferazione dei batteri è molto dannosa. Accertatevi che gli alimenti siano freschi e ben conservati, soprat-tutto il pesce, la carne e i latticini, perché d’estate si deteriorano facilmente, sprigionando tossine e microrganismi patogeni che coin-volgono l’apparato digerente in episodi di vomito, crampi addomi-nali e diarrea. Quando si mangia fuori, la possi-bilità di manipolazione dei cibi è maggiore; tra i virus principali che si possono trasmettere attraverso gli alimenti ricordiamo: norovirus, rotavirus, epatite. Scegliamo cibi poco elaborati e carenti di sali; pensiamo ai nostri bambini, ma senza trascurare noi adulti, il nostro esempio continua a essere molto importante, anche se l’estate comporta sempre più strappi alle regole. L’appetito d’estate Il caldo riduce le calorie spese dal nostro corpo per la termoregolazione, agisce sul sistema ormonale e induce empatia e pigrizia, riducendo anche l’appetito. Questo processo vale anche per i bambini che, in questo periodo, devono adottare un regime alimentare corretto che consenta loro di assimilare i nutrienti essenziali ed equilibrati per la crescita.

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tutti a tavolaAi bambini piaceranno faccine e animaletti creati con verdure e in-gredienti a piacere. Tra le proposte più apprezzate c’è la bruschetta che, se accompagnata da qualche verdura e alimento proteico come prosciutto, salmone, formaggio, può diventare un piatto completo. Negli smoothie e nello yogurt si possono aggiungere frutta sec-ca, come noci, mandorle e miele, ingredienti naturali ed energizzanti.Qualche consiglio creativo

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53Fragole, ciliegie e amarene, more, ribes, lamponi e mirtilli hanno una cosa in comune, oltre alla bontà e all’elevato apporto vitaminico: sono pratici per le piccole manine dei bambini. I genitori si chiedono spesso: «Qual è il frutto più indicato per iniziare lo svezzamento?». Nuovi studi confermano che l’incon-tro precoce con alimenti potenzial-mente allergici induce il sistema im-munitario a tollerarli meglio, anziché a scatenare il disturbo. Non esiste un frutto migliore di un altro per i primi assaggi e non è necessario esordire con le classiche banana o mela, come prescritto per anni. I frutti rossi non sono alimenti allergizzanti, contengono semplicemente istami-na, sostanza capace di scatenare un’eventuale reazione (non denibile “allergica”), come la comparsa di pom. Fragole, mirtilli, ciliegie e gli altri frutti rossi sono istamino-libe-ratori (proprio come i pomodori) e, secondo gli esperti, sono in grado di migliorare la reazione delle cellule agli allergeni, abbassando la quan-tità di anticorpi coinvolti nelle rea-zioni allergiche (IgE). Se, dopo aver mangiato una fragola, compariranno dei rigonamenti cutanei sul corpo del bambino, non sarà a causa di un’allergia all’alimento ma di una reazione cutanea all’istamina. È sempre utile proporre un alimento per volta, in modo graduale, per “entrare in condenza” col sapore; ad esempio, i lamponi contengono molti acidi della frutta e potrebbero non essere immediatamente gradi-ti: iniziate con l’offrirne in piccole quantità, per capire innanzitutto se piacciono o meno. La somministra-zione ritardata del frutto, comunque, non diminuirà il rischio di celiachia o allergie nei soggetti predisposti: l’età del bambino alla prima esposizione all’alimento non modica il succes-sivo rischio globale, previsto verso i 10 anni di età. Per qualsiasi dubbio, il consiglio è sempre quello di consultare il pedia-tra, che conosce le singole situazioni cliniche e sarà in grado di valutare le eventuali criticità nel caso in cui il piccolo abbia già manifestato parti-colari reazioni a un alimento. Aspetto fondamentale, invece, è che i frutti rossi vengano tagliati in modo sicuro e privati del nocciolo ove presente, come nel caso nelle ciliegie. Un altro accorgimento è prestare attenzione alla digeribilità e alle dimensioni dei prodotti: meglio che il bambino abbia già i primi dentini per mordic-chiare ribes e mirtilli (sempre sotto la vostra supervisione), che potete anche schiacciare con la forchetta o dividere in 2 parti. La frutta proposta deve rispettare sempre la stagionalità. Non abbiate fretta di offrire al piccolo una fragola, se ancora non è estate: il sapore deve essere dolce, autentico e genu-ino. Informatevi piuttosto rispetto al luogo di provenienza, scegliendo un prodotto locale, a km zero. Le Linee Guida ministeriali sullo svezzamento pongono l’attenzione sul controllo dell’apporto proteico in relazione al rischio di sovrappeso e obesità. Quindi, sebbene non ci sia-no particolari limitazioni sulle quan-tità di frutta in svezzamento (sarà il bambino a farvi capire che non ne desidera più), spetterà ai genitori offrire spuntini sani a base di frutti rossi freschi, frullati, gelati, mischiati allo yogurt o con i cereali. Per un bambino, la scoperta di nuovi alimenti è un momento speciale. Quella dei frutti rossi solitamente è tra le più gradite. D’altronde, si sa, una ciliegia tira l’altra… Più rossi non ce n’èdi Gloria Cardanotutti a tavola

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tutti a tavola54Le ricette dell’estate LE PIÙ AMATE DAI PICCOLIPennette al pesto INGREDIENTI (1 porzione)pasta: 40 g (13-18 mesi), 45 g (19-24 mesi), 50 g (25-36 mesi)parmigiano: 4 g (13-18 mesi), 4,5 g (19-24 mesi), 5 g (25-36 mesi)olio EVO: 3 g (13-18 mesi), 3,5 g (19-24 mesi), 4 g (25-36 mesi)pinoli e basilico QB, aglio opzionale La ricetta è facile e veloce: per ottenere un omogenizzato morbido e cremoso basterà far cuocere al vapore la carne e poi frullarla con brodo di verdure preparato in casa (a base di patate, carote ed eventualmente mezzo gambo di sedano). Per evitare di perdere le proprietà della carne durante la cottura, posizionare un foglio di carta forno sul cestello della vaporiera e porvi sopra la carne. Dopo la cottura (12-15 minuti), tagliare la carne in piccoli pezzi, aggiungendo qualche cucchiaio di brodo di verdure. Inne, frullare il composto nell’apposito omogeneizzatore o con un minipimer. Condire con un po’ d’olio extravergine di oliva a crudo e qualche cucchiaino di parmigiano grattugiato; l’omogeneizzato sarà accompagnato da qualche verdura o mescolato con pasta di piccolo formato, come le puntine. Non aggiungere sale alla ricetta. Col caldo cambiano i ritmi: trascorriamo più tempo all’aperto e, con noi, i nostri bambini. In questi mesi è molto importante l’idratazione, non solo attraverso acqua e centrifugati, ma anche grazie a piatti freschi e nutrienti che aiutano tutta la famiglia a non perdere le buone abitudini a tavola Staccare le foglie di basilico dai gambi, lavarle in acqua fredda e asciugarle delicatamente con uno stronaccio (scegliere il basilico a foglia piccola come previsto nella ricetta ufciale del pesto genovese). Unire il basilico, i pinoli (sostituibili con le noci, a piacere), il parmigiano ed eventualmente un pizzico di aglio. Per ottenere un pesto dal sapore autentico, l’ideale è utilizzare un mortaio di marmo e un pestello di legno (in alternativa un mixer o un frullatore a immersione, a bassa velocità, per evitare che il composto si surriscaldi e se ne alteri il sapore). In entrambi i casi unire l’olio a lo, il risultato sarà una salsa omogenea e cremosa. Cuocere i maccheroncini in una pentola e aggiungere il pesto diluito con qualche cucchiaio d’acqua di cottura. Mescolare bene e servire, aggiungendo a piacimento del parmigiano grattugiato. PER LO SVEZZAMENTOCarne al barattoloINGREDIENTIAcqua, 250 g di carne di vitello, 150 g di patate, 50 g di caroteSe la quantità di omogeneizzato fosse eccessiva per un solo pasto, si possono congelare piccole porzioni in contenitori di vetro ben sigillati (da consumare entro 6 mesi dal congelamento). Scegliere con cura la carne in modo che sia tenera, povera di grassi, tracciata per conoscerne la provenienza, fresca e non scongelata, per ragioni di sicurezza.Il pesto fresco può essere conservato in frigo per 3-4 giorni in un barattolo chiuso, coperto da un lo di olio EVO, oppure può essere congelato in freezer. Piccoli contenitori in plastica o vaschette di ghiaccio saranno molto utili per le monoporzioni, pratiche e veloci. Il pesto conservato in freezer dovrà raggiungere la temperatura ambiente per essere consumato.

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55tutti a tavolaDA 18 MESI Salmone al verde INGREDIENTI (per 4 persone)1 zucchina, 200 g di salmone aumicato, erba cipollina QB, qualche foglia di menta, olio EVO QB, succo di limoneSpremere il succo di limone ed eliminare i semi. Aggiungere lo zucchero, mescolare no a sciogliere tutti i grumi, unire l’acqua e distribuire il succo ottenuto negli stampini per ghiaccioli. Riporre gli stampini nel freezer e lasciarli solidicare per almeno 2 ore prima di gustarli.Dall’anguria di stagione ricavare la polpa, togliendo i semi e la buccia. Prelevare la polpa anche da melone e kiwi, togliendo la buccia e le parti dure. Unire il tutto e frullare col minipimer, dopo aver aggiunto zucchero e acqua, no ad avere un liquido morbido e vellutato. Dividere il succo in piccoli stampi per ghiaccioli e riporre nel freezer. I bambini apprezzeranno molto gli stampi a forma di animali.In un bicchiere preparare un’emulsione con olio EVO e succo di limone. Lavare bene la zucchina e, dopo aver eliminato le estremità, tagliarla a fette sottili. Disporre la verdura in un piatto di portata e aggiungere le fette di salmone affumicato. In alternativa si può scegliere il salmone fresco, da cuocere a vapore. Condire la portata con l’emulsione di olio EVO e limone. Tritare l’erba cipollina e aggiungerla al carpaccio (o al piatto caldo). Ornare con qualche foglia di menta fresca e, magari, con un cucchiaino di yogurt greco, in modo che il bambino possa sperimentare diversi sapori e consistenze, come se il piatto fosse una tavolozza di colori.Il salmone si presta a essere accompagnato da molti altri ingredienti: provatelo con il cetriolo, ortaggio povero di calorie, ricco di vitamine e sali minerali.DA 3 ANNIBaby ghiaccioli INGREDIENTIper il ghiacciolo al limone (6 persone) 150 ml di limone, 80 g di zucchero, 100 ml di acqua, 6 stampi per ghiaccioliper il ghiacciolo alla frutta (6 persone) 200 g di frutta fresca (anguria, melone, kiwi), 50 g di zucchero, 30 ml di succo di limoneIn freezer si può fare una bella scorta di ghiaccioli, ma devono essere conservati per non più di 2 settimane, per preservare la freschezza delle materie prime. Questa è la soluzione migliore per dissetare il bambino quando fa caldo e nel periodo della dentizione (gengive arrossate e un po’ dolenti). L’acqua può essere sostituita con un vasetto di yogurt, per deliziosi gelati di frutta e yogurt.Un piatto estivo per eccellenza, data la stagionalità delle zucchine, tenere e di pieno campo. I più grandi potranno aggiungere un pizzico di peperoncino fresco tritato nemente. Per preservare la freschezza della ricetta, si consiglia di non conservarla in frigo oltre le 24 ore.

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Sempre insiemevita da babyIl rapporto istintivo tra una mamma e il suo bambino è di un’intensità unica, riscontrabile in ogni momento: dalla 10a settimana di gestazione il feto assorbe il linguaggio materno, conservando me-moria dei fonemi e delle parole anche dopo la nascita. La scienza ha stabilito che, durante la gravi-danza, avviene una migrazione inspiegabile delle cellule dal feto verso il corpo della madre; molte cellule del feto, inoltre, rimangono per anni nel corpo della donna, fenomeno chiamato microchime-rismo fetale. Al contrario, nei primissimi giorni di vita, le mammelle dei neonati sono gone per gli ormoni trasmessi al bambino dalla madre appena prima del parto; il gonore sparirà non appena il neonato eliminerà gli ormoni stessi. Un altro dato curioso è che il cervello della donna incinta subisce importanti cambiamenti, tra cui una trasformazione nelle aree legate all’empatia, che si protrarrà no a 2 anni dopo il parto.

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58VITA DA BABYLei lo chiama “l’aiutante magico”, quello che tutti i genitori vorrebbero con l’arrivo di un neonato «venuto su questo pianeta, senza saper fare niente». Fondatrice della losoa BimbiVeri (www.bimbiveri.it), autrice di 5 libri bestseller tradotti in spagno-lo, russo e francese, nonché family coach nel programma TV 4 mamme, Roberta Cavallo si rivolge ai genitori per i genitori, mossa da una missio-ne per i bambini e per le famiglie intere che hanno bisogno di aiuto empatico e pratico. Il suo linguaggio arriva diretto, con quel genere di semplicità e consapevolezza che ci può aiutare a faticare di meno e a divertirci di più. Quando Roberta racconta del “libretto delle istruzioni dei bambini”, la sensazione è di acquisire buon senso senza doversi preoccupare del giudizio altrui. Ogni bambino ha diritto a essere felice e guidato. Nessun genitore dovrebbe essere sduciato da ciò che funziona o non funziona, dalla danza dei loro “sì” e dei nostri “no”, Siamo in attesa dei suoi 2 nuovi libri, che vi presenteremo sul prossimo numero di Nascere Mamma. Nel frattempo, Roberta Cavallo ci racconta cosa rappresentano le punizioni per i bambini e se servono davvero«Mamma, dimmi di no!»di Gloria Cardano

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vita da baby59e sentirsi frustrato dai propri compor-tamenti, soprattutto quando perde il controllo, la pazienza lo abbando-na e l’unica soluzione utile sembra una “bella” punizione. Come sono cambiate le puni-zioni negli anni e come sono cambiati i genitori?«Un tempo c’erano più punizioni corporali: i sessantenni di oggi ricor-dano a scuola le bacchettate sulle mani e a casa le sculacciate. Mi stupisco che oggi sia scandaloso il pensiero di picchiare una donna (e aggiungo, per fortuna) e non lo sia uno schiaffo o uno scappellotto a un bambino. Succede tra le mura di casa e in giro senti spesso: “fossi la madre, gli darei due sberle”, come se la linea di ferro fosse sempre quella giusta. Molti genitori, che hanno avuto madri anaffettive e subìto punizioni siche, usano le mani a loro volta, altri non sanno dire un “no” ai propri gli; manca il giusto equilibro. Alcuni si vergo-gnano delle punizioni corporali impartite ai gli e mi condano: “so che non dovrei farlo ma non ho altri strumenti”, “l’ho sculacciato sul pannolino, non gli ho fatto male”».Perché i bambini puniti ripetu-tamente perseverano?«Le punizioni non funzionano perché i bambini non le capiscono e pensano di non valere nulla: “se mamma e papa mi picchiano e ur-lano, mi spediscono da solo in una stanza, non mi insegnano niente, io allora cosa conto davvero?”». Quali possono essere in un bambino le conseguenze di una punizione?«I bambini hanno un modo brillante e fantasioso di interpretare situazio-ni di insicurezza, che può perdurare no all’adolescenza, perché non hanno coltivato l’amor proprio nel periodo 0-3 anni».La differenza tra punizioni e autorevolezza.«Bisognerebbe trovare una via di mezzo, in armonia con la natura dei bambini che dalle punizioni attivano solo la paura: “mamma (o papà, ndr), inizialmente ti ascolto perché non voglio che pensi male di me, né essere la causa della tua rabbia; mi spaventa vederti trasformare ma non sei una guida: nella quotidiani-tà ti sento insicura, appena suc-cede qualcosa non ti comporti da adulto”. I genitori di oggi delegano troppe scelte ai gli: “mangiamo?”, “andiamo a dormire?”, “cosa facciamo per pranzo?”, “cosa vuoi metterti?”; cambiano idea in base all’umore del bambino, provocando in lui ribellione: “ti sento insicuro, quando ti arrabbi mi punisci, così non ti ascolto”.

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60VITA DA BABYSi scatena nel piccolo una rabbia dettata da una grande frustrazione in mancanza di una guida. Ancor prima delle punizioni, una di quelle zolle che non andrebbe messa come fertilizzante è la mancanza di polso, la paura di dare delle regole e di dire “no”. Il primo capitolo del libro che ho appena nito di scrivere parla delle regole, abitudini da tra-smettere a un bambino appena nato, venuto al mondo senza conoscere niente. Pensiamo di dover impartire solo regole, ma siamo genitori, non formatori: “se non fai quello, ti faccio questo”, “se non mi dai questo, ti punisco con…”. Pensiamo di risolve-re i problemi con la rabbia, per far capire il nostro signicato di autore-volezza. Faccio sempre l’esempio del tiro alla fune: quanta forza mette chi tira la fune? Tutta quella che ha, senza rabbia né conitto ma con motivazione, forza e fermezza».Alcuni genitori preferiscono non prendersi la responsabi-lità di mantenersi fermi sulle proprie posizioni, come mai?«Da 20 anni, per aiutare i bambini, provo a fornire strumenti utili ai geni-tori, che hanno bisogno di cammi-nare e crescere accanto ai propri piccoli. Un glio ti mette il turbo e sempre alla prova; oggi si delega troppo alla scuola, all’allenatore, ai nonni, perché non ci si reputa all’altezza».Se le punizioni non servono, quali sono le altre strade per educare i nostri gli?«Con i bambini bisogna tornare alla semplicità. Riordinare la cameretta a 0-3 anni si può fare: “appena hai nito di giocare, rimettiamo tutto nel cesto”. Siamo convinti che i piccolis-simi imparino per sentito dire: “devi imparare a riordinare”, “guarda che all’asilo ti sgridano”, “te lo dico an-cora una volta”. Dobbiamo creare con loro una routine. I bambini non capiscono il linguaggio punitivo: “se non riordini, non vedi il cartone”… Chiedo sempre ai genitori: “se vole-te abituarlo a essere ordinato, cosa c’entra il cartone? Non sono uno la conseguenza dell’altro, quindi per-ché vi arrabbiate?”. Così si innesca solo una lotta di potere. Cerchiamo un altro sistema, divertiamoci con lui: “ti faccio vedere com’è bella la camera pulita”, così metto energia sull’azione anziché sulla punizione e mi pongo l’obiettivo di insegnargli qualcosa in un determinato lasso di tempo». Sembra che tutto si determini da 0 a 3 anni; dopo è tardi?«Durante la gravidanza si deline-ano i primi 3 anni del bambino e durante i primi 3 anni si inuenza la sua vita, ma la responsabilità dei genitori conta sempre. C’è urgenza di usare il buon senso: non dobbiamo pensare più a noi come gli e a quella che è stata la nostra infanzia, ma confermarci genitori. I bambini sono ricettivi, buoni e intelligenti.

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vita da baby61Ogni mamma e papà meriterebbe di vivere questo viaggio in modo sereno e graticante; mi dispiace che gli adulti abbiano perso un po’ la bussola, sopraffatti dagli stimoli esterni. Basti pensare a quante cose siamo costretti a fare: la festa di “laurea” a ne materna con i cappellini e gli attestati, i regali alle maestre e alla rappresentante di classe, i compleanni, le chat dei genitori (dove ci sono il dominante, quello che vive il contto con le autorità, lo svalutato, il perenne insoddisfatto…). Se gettassimo via quest’immondizia, guadagneremmo più tempo per i nostri gli». Perché ci sono bambini più “capricciosi” di altri?«I bambini non nascono capricciosi, siamo troppo inuenzati dai precon-cetti del passato, lo spiego anche nel libro “Smettila di fare i capricci”. Quando piangono, vogliono venire in braccio e urlano, manifestano un disagio: “accogliendoli” con amo-re, soddisfacendo i loro bisogni e dicendo i “no” con calma e fermez-za, impareranno a divenire consa-pevoli, anche di quello che provano e della loro capacità di esprimersi, già intorno ai 5-6 anni; se non co-struiamo questo tipo di relazione e non li abituiamo a esprimere quello che sentono con il nostro esempio, questa maturità tarderà ad arriva-re, creando poi difcoltà anche in adolescenza».Un consiglio incoraggiante per i neogenitori?«Quando diventiamo genitori viaggiamo su 2 binari: uno è quello di nostro glio, con la necessità di crescerlo e aiutarlo, l’altro siamo noi con l’urgenza di riempire i nostri vuoti e realizzarci come individui. Dovremmo agire per noi e per loro, che assorbono tutto dall’ambiente circostante. Chi ha un glio unico sappia che in realtà sono 2, perché il secondo è il bambino dentro di sé. Se sorridiamo e siamo in pace gli trasmettiamo gioia, se siamo fermi, che non vuol dire essere arrabbiati, trasmettiamo decisione, e diamo valore ai nostri insegna-menti».

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62VITA DA BABY«No, non si tocca. Signora, control-li suo glio!».Si sa, i bambini non sempre rispet-tano le regole e contenerli, mentre si fanno spese, è difcile e usuran-te. Il bambino piccolo non ha la maturità psicologica ed emotiva per adeguare i propri comportamenti in certe situazioni. Fa di testa sua!Alcuni pargoletti danno il peggio di sé fuori casa e i loro genitori ottengono occhiate di sdegno.Altri saggiamente decidono che per fare shopping il bambino è meglio lasciarlo a casa. Le compere biso-gnerebbe farle quando la famiglia non è stanca e senza ridursi all’ul-timo minuto. Occorre anticipare le regole prima di arrivare nei nego-zi: regole semplici, chiare, come chiedere il permesso di toccare gli articoli; per ottenere questo, però, sono importanti il buon esempio e un “alleato”, ossia un gioco da portare con sé con cui il bambino potrà intrattenersi no a quando proprio non ce la farà più. Lo shopping è il termometro che misura i livelli di sopportazione di un genitore. Ma state tranquilli, la compagnia di chi teme negozi e centri commerciali con gli al seguito è decisamente vastaKids + shopping= chaosdi Gloria Cardano

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vita da baby63Per aumentare l’autostima dei piccoli dai 2 anni in poi, il genitore potrà chiedere loro dei pareri sugli acquisti, responsabilizzarli e far capire, nei limiti delle possibilità, il valore del denaro: «questo gioco costa troppo». Quest’ultima può essere l’occasione per introdurre con i più grandicelli discorsi (brevi) sull’importanza del buon uso degli oggetti, evitando gli sprechi. Per loro un valido esempio può essere un giocattolo dimenticato, che non guardano più e che potrebbe fare felice un altro bambino. Prima di un nuovo acquisto, la regola potrebbe essere: per ogni gioco che entra in casa, un altro uscirà, così che possa far felice un altro bambino in un negozio dell’usato, dove è interessante scoprire la nuova vita di tanti giocattoli. Magari sarà difcile prendere la decisione di staccarsi da una certa bambola o macchini-na, e questo darà un valore aggiun-to al nuovo gioco che arriverà.Una sana regola montessoriana prevede la rotazione dei giochi, per evitare che il bambino sia sovrastimolato dall’ingombrante presenza di troppi oggetti, con il ri-schio di un’accumulazione di giochi che ne fa perdere il valore affettivo. Il miglior regalo, infatti, è quello spontaneo, non richiesto o dettato da una ricorrenza. Il momento dello shopping consente a genitori e bambini di trascorrere del tempo insieme, tempo spesso sottratto alla scuola, agli impegni generali e al lavoro, che troppo trat-tiene lontani dai bambini mamma e papà. I gestori dei negozi spesso si la-mentano di scene maleducate dove i bambini non riescono a tenere ferme le mani e la bocca, e dove nessuno si prodiga per trattenerli. Eppure, ci sono molti bambini che amano i negozi, gli acquisti, gli articoli in vendita e se ne restano buoni e incantati da certe mercan-zie: vestiti, gioielli, scarpe, profumi, saponi e tutti quei bei detersivi ordinati sugli scaffali…Lo shopping con i bambini è possibileNon fatevi spaventare da chi vi mette in guardia. Lo shopping può essere anche un momento di confronto reciproco e un’occasione per passare del tempo esclusivo insieme.

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vita da baby64È magico per il bambino pensare che alcuni di quegli articoli potranno appartenergli, perché si comprano e si trasferiscono in casa propria, tra ciò che diventa suo. Alcuni genitori sudano 7 camicie per uscire digni-tosamente da certi punti vendita, tra cui i famigerati negozi di giocattoli, dove le pupille dei piccoli si dilata-no, il corpo si riempie di generosi spasmi di desiderio e le mani, le mani non sono più padrone del proprietario e si allungano fameliche. «È mio!». E poi la risposta: «no, non si tocca!». «Perché non lo posso toccare?» si chiede il bambino, «ce l’hai già», «ma io lo voglio!». Così, mentre lo guardiamo imbronciato e piangente, prima di portarlo fuori sentiamo la nostra voce che dice: «va bene, prendilo». I bambini, durante lo shopping, ricorrono a diverse strategie per vedere esauditi i propri desideri. Dopo aver toccato, assaggiato, guardato, cercano sem-pre di ottenere qualcosa per sé. Per i bambini lo shopping è una spedizione, un percorso, e il loro spirito di osservazione annota tutti i dettagli. Anche nei negozi esclu-sivamente per i genitori riescono a scovare qualcosa. Lo shopping si concentra soprattutto nel weekend. Meglio fare una meren-da prima degli acquisti, per evitare i capricci: «ho fame», «ho sete».

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vita da baby65Se le compere sono prolungate, come in un centro commerciale, è consigliabile prendersi un momento di svago in un parco giochi, per far sfogare l’energia dei piccoli; se sono un po’ più grandicelli, si può inse-gnare loro l’uso del denaro facendoli addirittura pagare. È consigliabile cercare luoghi che abbiamo a disposizione un par-cheggio comodo, per evitare di spazientirsi e far spazientire i piccoli nella ricerca di un posto auto per soste prolungate. Meglio avere sotto mano una det-tagliata lista della spesa, perché tra le innumerevoli richieste e urla di no-stro glio potremmo perdere di vista l’obiettivo della nostra missione. Capita che alcuni genitori, terroriz-zati dai capricci dei gli, preferisca-no restare a casa e dedicarsi allo shopping online. Lo shopping è anche un momento per insegnare ai bambini a stare in mezzo alla gente, conservando però regole ferree: innanzitutto, non ci si allontana da mamma e papà. Il contatto con i vostri gli deve es-sere continuo e costante, soprattutto in contesti affollati, come il mercato. I piccolissimi richiedono l’utilizzo di carrozzina o passeggino ma, dai primi passi in poi, il consiglio più importante è di tenere il bambino sempre per mano.Qualche consiglio pre shoppingAnticipare al bambino dove si è diretti e non fare promesse che non possono essere mantenute. La chiarezza e la coerenza vi aiuteranno nella buona riuscita degli acquisti. Se promettete un gioco, impegnatevi a comprarlo, o viceversa.

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HU_2209_ADV_BabyCare_205x265.indd 1HU_2209_ADV_BabyCare_205x265.indd 1 29/05/24 18:1629/05/24 18:16

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67vita da babySplash! Un mare da inventareIn estate sono tante le attività da inventare, ne scegliamo 2: una per bambini di 2/3 anni o con bisogni educativi speciali, l’altra per quelli un po’ più grandicellidi Gloria CardanoTUTORIALAi bambini più piccoli piacerà realizzare pesci con le mani dipinte, attività che favorisce lo sviluppo della motricità ne (capacità di coordinare movimenti precisi con la mano e le singole dita). Dopo aver messo diversi colori a tempera in una vaschetta o in un piatto, i bambini potranno dipingersi le manine e stamparle sul cartoncino, tante volte quanti sono i pesci colorati che sognano di vedere nel mare. Quando i colori saranno asciutti, si potranno incollare i bollini adesivi per ogni pupilla del pesce; in alternativa si acquisteranno gli adesivi in plastica a forma di occhietto, con la pupilla mobile. Con il pennarello nero disegnate la bocca, dalla quale usciranno le bolle, stampate con il ditino appena intinto nel colore a tempera azzurro. Alla base del foglio si incolleranno una striscia di gomma crepla gialla, per la sabbia, e diverse gomme crepla verdi tagliate a forma di foglie, per le alghe. Così il disegno acquisterà una certa profondità tridimensionale. Disegnare sui cartoncini colorati dei grossi ori e colorarne il centro con un pastello a cera giallo, rosso o arancione, evitando i pennarelli che perderebbero il colore in acqua. Ritagliare i ori isolando ogni petalo, da piegare su sé stesso in modo che la punta raggiunga il centro del ore stesso; i petali si sovrapporranno uno sull’altro ed è giusto così. Riempire di acqua un contenitore capiente nel quale poggiare i ori, facendo attenzione a che rimangano in supercie senza affondare. Dopo essere venuto a contatto con l’acqua, il ore comincerà ad aprirsi, no a schiudersi completamente. Ogni ore può essere utilizzato una volta sola. Per rendere la oritura più veloce, occorrerà adagiare la composizione di carta in un piattino con poca acqua. I bambini rimarranno estasiati da questa magia. Pesciolini a mano MATERIALICartoncino azzurro 50×70 cm, colori a tempera, gomma crepla gialla e verde, bollini adesivi (oppure adesivi in plastica a forma di occhietto), pennarello nero, colla e forbiciNell’acqua sbocciano ori di carta MATERIALICartoncini leggeri di carta colorata, matita, forbici, pastello a cera giallo, rosso o arancione, ampio contenitore di vetro o di plastica

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ConlagaranziadellaqualitàHiPP%99%SALVIET TINE UMIDIFIC ATEDETERGENTI& DELICATEConlagaranziadellaqualitàHiPPScopri la nuova linea di salviettine delicateConlagaranziadellaqualitàHiPP%99%SALVIET TINE UMIDIFIC ATEDETERGENTI& DELICATEConlagaranziadellaqualitàHiPP✔ Compatibilità cutanea dermatologicamente testata ✔ pH neutro per la pelle✔ Sviluppate per minimizzare il rischio di allergie

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Vacanze in fuga dal caldoin viaggioSecondo un’indagine svolta da Booking.com, l’innalzamento delle temperature, in particolare nei mesi estivi, sta spingendo sempre più viaggiatori a cercare rifugio in destinazioni caratterizzate da cli-mi più temperati. Il 41% di loro afferma che il cambiamento climatico inuenzerà le scelte di viaggio nel 2024, mentre oltre la metà (55%) dichiara di aver già deciso di organizzare la prossima vacanza in località più fresche. Il 29% è interessato a trascorrere le vacanze del 2024 in prossimità di specchi d’acqua, mari, laghi o umi, dove il calore è più tollerabile. L’acqua non è più solo la cornice della vacanza, ma ne diventa il primo obiettivo. C’è inoltre la tendenza a viaggiare anche in periodi meno tradizionali, come il mese di settembre (solitamente dedicato al ritorno a scuola o al lavoro), oggi scelto da molte famiglie sia per il vantaggio economico sia per il clima più gradevole.

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70in viaggioÈ una delle mete europee più amate dagli italiani. Oltre al fascino vivace di Monaco, all’Oktoberfest e al castello abesco di Neuschwanstein, la Baviera è molto di più: regala alle famiglie angoli che meritano una visita, compresi luoghi meno noti al pubblico italiano500 ponti, 29 canali per un totale di 77 chilometri. No, non stiamo parlando di Venezia, ma di Augusta (in tedesco Augsburg), cittadina della Baviera tedesca a meno di un’ora da Monaco di Baviera lungo la Romantische Straße, il percorso turistico più popolare e storico di tutta la Germania. Come il nome ricorda, la città vede i natali ai tempi degli antichi Roma-ni; purtroppo, poco resta di quel passato, fatta eccezione per l’antica Via Claudia che scendeva no in Veneto. Ciò che invece è rimasto (e che può essere fonte di grande curiosità per le famiglie) è lo straordi-nario sistema idrico medioevale che attraversa la città: era stato costruito per rifornire di acqua potabile tutti i quartieri, e ancora oggi funziona. Il valore ingegneristico è tale da esser-si guadagnato il titolo di Patrimonio dell’UNESCO nel 2019.Estate in Germaniatra i canali di Augsburgdi Laura Sciolla@GNTB Norbert LieszAugsburg

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71in viaggioPonticelli, canali, mulini e fontane ovunque. Il gorgoglio delle acque accompagna la visita del centro (in completa sicurezza, grazie alle delimitazioni realizzate in tempi moderni). Uno dei punti forse più caratteristici è il Hinterer und Mitt-lerer Lech, dove 2 canali si sovrap-pongono mentre le acque si fanno più impetuose: si trova proprio di anco alla casa di Bertolt Brecht, il noto drammaturgo che qui nacque nel 1898. Ci sono però tante altre attrazioni da visitare in città, co-modamente percorribile a piedi: la Sala Dorata all’interno del Palazzo del Municipio (da cui a Natale si affacciano leggiadri angeli a salutare i bambini della piazza); il Museo delle Marionette di Augusta con esposti straordinari burattini fat-ti a mano (è ancora attivo il teatro adiacente, ma gli spettacoli sono unicamente in tedesco); il Museo di Leopold Mozart, dove nacque e visse il papà del celebre Wolf-gang Amadeus Mozart (è un museo intimo e particolarmente interattivo, perfetto per introdurre i più piccoli alla bellezza della musica). Non lontano si trova il Fugger und Welser Erlebnismuseum, altro museo particolarmente coinvolgente grazie ai giochi tattili e ai video proiettati, per scoprire un pezzo di storia tedesca attraverso le 2 famiglie, Fugger e Welser, che tanto inuenzarono la crescita della città. Infatti, oltre al sistema dei canali, Augsburg presenta un’altra peculiarità: è il Fuggerei, il più antico esempio di edilizia sociale del mondo. Nel 1514, Jakob Fugger, banchiere e mercante, mise a disposizione 10 mila orini per costruire un quartiere che ospitasse gli abitanti cattolici indigenti, in cambio dell’aftto sim-bolico di 1 orino all’anno. Ancora oggi, 63 famiglie in dif-coltà abitano in queste accoglienti casette a 2 piani, confermando esattamente il modello assistenziale dell’epoca.Fuggerei - AugsburgCanali - Augsburg@Regio Augsburg Tourismus GmbH, Thomas Linkel@Regio Augsburg Tourismus GmbH Martin AugsburgerMuseo delle Mongolere - Gersthofen

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72in viaggioI turisti lo ameranno per la tranquil-lità delle sue stradine tutte pedona-li, gli angoli verdi e, ovviamente, il signicato storico di quello che oggi chiameremmo social housing (i proventi dei biglietti per la visita vengono impiegati per sostenere il progetto). Per un momento di pausa, il giardi-no vescovile vicino al Duomo offre ombra e alcuni giochi per bambini. Se invece è ora di pranzo, da non perdere il mercato cittadino Stadtmarkt: oltre alle bancarelle alimentari, comprende un susse-guirsi di piccoli ristoranti e street food di ogni nazionalità, Italia compresa. Non lontano da Aug-sburg un altro indirizzo che piacerà ai piccoli è sicuramente il Museo delle Mongolere, a Gersthofen: un breve viaggio tra... le nuvole con tante esperienze da vivere in prima persona. Inne, per chi ama immer-gersi nella natura, il parco naturale di Augusta delle Foreste occidentali è costituito da 1200 chilometri quadrati da percorrere a piedi o in bicicletta.Leggendo questo articolo, forse una lampadina si accenderà nella vostra mente, facendovi tornare sui libri di scuola. Eh sì, perché la “città dell’acqua” fu sede della Pace di Augusta (1555). Augsburg fu testimone anche di questo.Per informazioni: www.augsburg-tourismus.dewww.germany.travelMuseo di Leopold Mozart - AugsburgMercato cittadino Stadtmarkt - Augsburg Sala Dorata nel Palazzo del Municipio - Augsburg@Siegfried Kerpf Stadt Augsb@Christian Menkel Kutsche@Ruth Plîssel, Stadt AugsburgNegli uci del Regio Augsburg Tourismus è possibile prenotare visite guidate del sito Patrimonio dell’Umanitàdella città di Augsburg.

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73in viaggioScivoli esterni - Therme Erding Vasca per bambini - Therme ErdingPalme nel cuore della Baviera? Tutto è possibile nel centro termale più grande del mondo. Si chiama Therme Erding e si trova a 15 minuti dall’aeroporto di Monaco di Baviera. Da 25 anni tappa obbligata per gli appassionati di terme, negli anni si è ampliato ed evoluto, andando a soddi-sfare la voglia di divertimento in tutte le sue forme. Nei suoi 185 mila metri quadrati, infatti, si alternano scivoli acquatici, zona relax, piscine con idromassaggi (dove vengono organizzate anche lezioni di aquagym e concerti a cielo aperto) e cocktail bar affacciati direttamente sull’acqua. Che si parli della zona esterna o della parte interna (una luminosa serra ricca di luce, piante e colori), ovun-que scorre acqua termale grazie alla falda sotterranea che sgorga a 63° C, qui portata a 35° C perché sia utilizzabile. I più piccoli troveranno aree a loro dedicate, ricche di giochi e scivoli su misura (qui l’acqua è eccezionalmente naturale, per non irritare la loro pelle sensibile). Tanti i punti ristoro dove gustare pizza, hamburger e frullati di frutta. Presente anche un hotel, da cui è possibile accedere direttamente alla zona termale.Per le famiglie sono a disposizione gratuitamente dei passeggini, che faciliteranno gli spo-stamenti vista l’ampiezza dell’area, ma si possono portare all’interno anche passeggini di proprietà.Per le donne in dolce attesa, le acque termali di Erding sono normalmente un toccasana, ma è meglio consultare il proprio medico e, comunque, sono da evitare idromassaggi, saune e sbalzi di tempera-tura.È vietato l’uso del cellulare.Le terme sono aperte tutto l’anno.www.therme-erding.deDivertimento e relax alle terme di Erding

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74in viaggioCugino dello storico LEGOLAND® di Billund, LEGOLAND® Deutschland è il must go (versione tedesca) di tutti gli appassionati di mattoncini. Costruzioni, giostre, parchi giochi e show. A partire da giugno, in esclusiva mondiale, sarà LEGO DREAMZzz™ il tema del nuovo spettacolo estivo multime-diale che si terrà nella LEGO Arena e presenterà, oltre agli eroi della serie, incredibili esibizioni acrobatiche. A proposito di spettacoli, il 27 luglio, il 3 e il 10 agosto si celebreranno le calde serate estive con fuochi d’articio. Novità anche nel Villaggio Vacanze LEGOLAND®, il resort interno al parco divertimenti che amplia la sua offerta con il nuovo LEGOLAND Forest Adventure Lodge™. Ma soprattutto questo è il mo-mento del PEPPA PIG Park Günzburg, a pochi passi da LEGOLAND®. A partire dal 19 maggio, le famiglie possono immergersi nel mondo della famosa maialina, salire sulle montagne russe di Papà Pig o a bordo di una delle altre attrazioni, oppure saltare e giocare a piacimento in uno dei 7 parchi giochi a disposizione. La play zone LEGO DUPLO PEPPA PIG è unica al mondo.Informazioni e biglietti su: www.peppapigpark.dePeppa Pig a LEGOLAND® DeutschlandMontagne russe - PEPPA PIG Park GünzburgBattaglia dei pirati - LEGOLAND®@LEGOLAND© Deutschland@LEGOLAND© Deutschland

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75in viaggioBirreria Riegele - AugsburgFontana di Ercole - Augsburg@Massimo Pedrazzini@Florian BreuerFare gol all’Allianz Arena Con gli Europei ancora in corso, non si può non parlare di uno dei più begli stadi del mondo. È l’Allianz Arena e si trova proprio sulla strada tra l’aeroporto di Monaco e Augusta. Coinvolgente il museo interattivo (che comprende un’area giochi) e indimenticabile (per i tifosi grandi e piccoli) la visita allo stadio, disponibile con guida in inglese. Per informazioni e biglietti: www.allianz-arena.comDove mangiare e dormire ad AugsburgHotel Am Alten ParkUn hotel dalle camere essenziali e luminose, particolarmente comodo per il centro città e la stazione. Attorno, una bella area verde dove riposarsi sul nire della giornata. Per chi viene in automobile, c’è un parcheggio coperto convenzionato a pochi passi. hotel-am-alten-park.deBirreria RiegeleNel birricio sono presenti 2 spazi adibiti alla ristorazione ed entrambi guardano alle famiglie, orendo menù bimbi e tanti giochi per intrattenerli. Magnico il giardino protetto da alberi secolari e dotato di scivoli, ponticelli e tutto quello che serve per il divertimento dei piccoli. www.riegele.deDie Tafeldecker All’interno del Fuggerei, un angolo di gusto dove provare i tipici wurstel bianchi e anche qualche tapas in versione tedesca. www.dietafeldecker.deKatzentempelIl tempio dei gatti è un accogliente ristorante vegano dove tutto è a tema “gatto”. Non mancano gli amici a 4 zampe che giocano e vivono nel locale. Fa parte della catena katzentempel.de

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76in viaggioSe amate fuggire dal caos delle mete estive più frequentate e dai ritmi frenetici della città, questa è la destinazione che fa per voi. La Val Passiria si inerpica alle spalle di Merano. Ed è subito vacanzaAncora una volta, l’Alto Adige sorprende con i suoi paesaggi e le tante proposte dedicate alle famiglie. Ancora una volta, questa regione sa regalare anche angoli lontani dalle mete classiche del turismo. Come la Val Passiria, che si sviluppa da Merano no al conne con l’Austria. 38 chilometri di verde cangiante, che inizia con le tipiche piantagioni di mele e altra frutta, per terminare con i panorami eccezionali che le vette più alte, circondando la valle, plasmano con i loro pendii.Presentiamo qui un ipotetico itinera-rio di 3 giorni per scoprire la zona, pensato per le famiglie che non rinunciano a una vacanza attiva. Per semplicità abbiamo optato per 3 giorni, ma le attività (e le occasio-ni di relax) in valle sono così tante che potrete organizzare qui il vostro soggiorno senza limiti di tempo.Vacanze attive in Val Passiriadi Laura SciollaSan Leonardo in Passiria@Associazione Turistica Val Passiria by Benjamin Ptscher

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77in viaggioGIORNO 1La base sarà San Leonardo in Passiria. Lasciati i bagagli in hotel, si può proseguire in auto verso Moso, la località principale dell’Alta Val Passiria. In questa parte di valle, dalla natura intatta e punteggiata da piccoli paesi di montagna, si trova anche Plan, che d’inverno offre an-che un comprensorio sciistico per gli appassionati dello sport sulla neve. Noi ci fermiamo prima, sulla strada tra Moso e la frazione di Plata. La nostra destinazione nale non è (al momento) indicata su Google Maps, ma seguendo via Bovile, a un certo punto, dietro a una curva, spun-teranno le simpatiche testoline di alcuni lama. È il maso Raichhof, che da qualche anno organizza simpa-tici lama trekking: da brevi tour tra i boschi della zona a passeggiate più lunghe con pranzo compreso (quest’ultime, però, forse meno adatte ai più piccoli). I bambini adoreranno Jack, Charlie, Diego e gli altri amici a 4 zampe e collo lungo: morbidissimi grazie alla loro pelliccia, le forme e i comportamenti ne fanno animali davvero insoliti. Albert racconterà tante curiosità, come il fatto che i lama in realtà non sputano, come invece si sente nor-malmente dire (lo fanno tra di loro, quando sono arrabbiati), e che non si possono cavalcare… Nella fatto-ria ci sono anche 2 pony e alcuni cani. Uno spazio giochi è accessibi-le al termine della passeggiata.GIORNO 2Ripresi dall’emozione del primo giorno, questa sarà la giornata dedicata alla scoperta di un canyon davvero inaspettato. È il percorso Passerschlucht a offrirne l’occasio-ne, un sentiero lungo 6,5 chilometri che costeggia il ume Passirio e conduce da San Leonardo no a Moso e viceversa. Il consiglio è par-tire da Moso in modo da… andare in discesa, o quasi. Non è adatto ai passeggini (se non nell’ultima parte verso San Leonardo), ma con i bambini posizionati nello zaino apposito sono tante le famiglie che scelgono questo itinerario. Anche perché è fascino puro! L’acqua scende gorgogliante sotto i ponti e i passaggi che sono stati costruiti appositamente per facilitare l’acces-so nel canyon (e magari il rumore dell’acqua saprà cullare i più piccoli accompagnandoli nella nanna!). Attorno alcune cascate, come la cascata Stieber, costeggiano il sentiero. Sono inoltre presenti tante aree picnic e punti panoramici, per una passeggiata al fresco e priva di difcoltà che si percorre in circa 2 ore e mezza, dopo la quale tornare verso l’albergo e concedersi un meritato riposo.Lama trekking - Maso Raichhof

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78in viaggioAncora divertimento in Val PassiriaCanyoning@Yuliya Sokolova@Benjamin Ptscher @Associazione Turistica Val Passiria by Benjamin PtscherPercorso PasserschluchtSpider Park - MosoSpider Park: un parco avventura immerso tra i larici dell’Alta Val Passiria. Diversi percorsi, il più semplice per bambini dai 6 anni in su. Gli adulti non resisteranno alla zipline a 40 metri d’altezza. Da giugno 2024 una nuova area riservata ai bambini dai 3 anni. www.spiderpark.infoAlto Adige Rafting: canyoning e river trekking sui torrenti laterali del Passirio, un percorso emozio-nante con tuffi e nuoto, tra cascate e scivoli naturali. Per i bambini viene proposto il river tubing, ovvero la discesa di un piccolo torrente seduti su una ciambella gonfiabile. www.altoadigerafting.comGolf Club Passiria: campo da golf a 18 buche a San Martino di Passiria.

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79in viaggioGIORNO 3È il momento di pedalare! La pista ciclabile della Val Passiria si sviluppa su un totale di 20 chilo-metri e attraversa colorati frutteti e romantici ponticelli no a raggiun-gere Merano. Un bike tour lungo il ume Passirio è dunque da inserire obbligatoriamente in programma: la ciclabile è percorribile sia con la bici tradizionale (per chi è allenato, la pendenza comunque non è par-ticolarmente ardua) sia con i nuovi modelli a pedalata assistita. Molti hotel della zona afttano biciclette, ma anche seggiolini o rimorchi da bici per bambini. Il percorso dà l’occasione di ammirare il ume, dove di tanto in tanto affrontano la corrente i gommoni del rafting. Dal cielo, invece, non è raro indi-viduare i parapendii che planano verso i prati. Se l’obiettivo è arrivare a Merano, una pausa di gusto si può program-mare in uno dei tanti ristoranti che si trovano lungo la strada, come l’Hotel della Mela (tutte le informa-zioni alla pagina seguente), a circa 30 minuti da San Leonardo. Percorso Passerschlucht@Associazione Turistica Val Passiria by Hubert GîgelePercorso ciclabile - Val Passiria@Associazione Turistica Val Passiria by Marion LafoglerMerano@IDM Alto Adige by Andreas Mierswa

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80in viaggioRientrando verso il proprio alloggio, proprio all’imbocco del paese di San Leonardo, le famiglie sono solite fermarsi al laghetto Sandwirt, dove si pratica la pesca sportiva ma ci sono anche divertenti giochi per bambini e un bar accogliente. Vicino si trova il Museum Passeier dedicato a Andreas Hofer, eroe della battaglia per la liberazione del Tirolo contro Napoleone; al suo interno il museo accoglie inoltre una vasta collezione di musica della val-le, chiamata “Suoni della Passiria”, ed elementi interattivi pensati per i bambini, per avvicinarli alla storia della zona.Prima di tornare a casa, lungo la strada merita una visita Merano, accogliente cittadina ricca di colori e angoli oriti. Qualche ora alle terme (accessibili a ogni età) potrebbe rivelarsi ristora-trice dopo tante fatiche...www.merano-suedtirol.itwww.suedtirol.info@herzchen zauber@Benjamin PtscherHotel della Mela - Saltusio Ristorante Platterwirt - PlataDove mangiareRistorante TorgglerhofSi trova in quello che è conosciuto come l’Hotel della Mela, un rifugio di design in mezzo alla natura. Il pranzo in giardino, aperto anche a chi non soggiorna nell’albergo, è un’esperienza di gusto e bellezza. Il concetto di “farm-to-table” la fa da padrone. A Saltusio.www.apfelhotel.comRistorante PlatterwirtImmerso tra i boschi di Plata, il ristorante, complice il giovane chef Moritz, propone piatti della tradizione con un tocco di internazionalità. La famiglia Hofer ore anche camere confortevoli e un bar sempre aperto.www.platterwirt.it

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81in viaggioHotel Wiesenhof - Val Passiria Hotel Wiesenhof - Val PassiriaHotel Wiesenhof - Val PassiriaDove dormireHotel Wiesenhof Garden ResortHotel a gestione familiare, la struttura ore camere e appartamenti spaziosi, ampie aree verdi e, soprattutto, una zona benessere dedicata al relax sia dei grandi che dei piccoli. La SPA è infatti divisa tra l’area over 16 e quella pensata per le famiglie, con piscina interna ed esterna, idromassaggio riscaldato esterno, sauna e grotta del sale, trattamenti wellness studiati appositamente per i bambini. Sempre all’interno dell’area benessere c’è anche una sala dedicata ai giochi. Inoltre, l’hotel mette gratuitamente a disposizione degli ospiti biciclette per bambini a partire dai 5 anni, marsupi e passeggini, oltre a e-bike con seggiolino per bambini a pagamento. Menu bimbi a cena nel ristorante interno.Via Passiria, 44 – San Leonardo in Val PassiriaT 0473 656 155www.wiesenhof-passeier.com/it@Benjamin Ptscher@Robert Deptalla@Katharina Guer

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82in viaggioOgni volta è una nuova scoperta. Roma non nisce mai di incantare con la sua storia, le sue atmosfere, la sua cucina. La città eterna regala una varietà di proposte, adatte a grandi e bambini. Per indimenticabili vacanze romaneQuanto sei bella Roma! Non è solo un rimando alla famosa canzone cantata da Venditti. Roma è davve-ro bella, in ogni stagione, in ogni momento del giorno. In ogni angolo, frammenti di storia millenaria ti sor-prendono facendoti ricordare pagi-ne e pagine studiate tra i banchi di scuola. Ogni piazza nasconde una chiesa che è una vera opera d’arte. E poi ovunque, ma soprattutto a Trastevere, si percepisce quell’atmo-sfera di mare tipica delle località costiere (e in effetti siamo a soli 30 chilometri dal mar Tirreno) che ti fa sentire in un attimo in vacanza. Eppure, ci troviamo in una città di quasi 3 milioni di persone. Roma è la destinazione preferita da molte famiglie con bambini che sanno di poter trovare nella capitale tanti spunti interessanti per intrat-tenere e far divertire anche i più pic-coli. Già solo le fontane rappresen-tano piacevoli soste (sappiamo bene quanto l’acqua attragga i piccoli; se poi, dietro, ci sono tante storie da raccontare…): in piazza Navona, in piazza di Spagna, senza dimentica-re la mitica Fontana di Trevi.RomaIl fascino non ha età di Lucia ModiciColosseo

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in viaggio83Immancabile la visita al Colosseo, dove i bambini potranno sognare di essere gladiatori e scoprire tutti i segreti dei meccanismi che permet-tevano di portare nell’arena le bestie feroci. E poi, come non aspettare mezzogiorno al Gianicolo? Ogni domenica, quando uno sparo di cannone segna lo scoccare dell’ora, è bellissimo ammirare il panorama sgranocchiando un panino.Proprio sotto la collina si sviluppa il quartiere Trastevere, un susseguirsi di viottoli pieni di locali dove pro-vare la cucina romana. C’è anche un piacevole parco giochi ombreg-giato, che sicuramente sarà fonte di svago per i piccoli.Ma è forse Villa Borghese l’area preferita dalle famiglie: per l’ampia zona verdeggiante dove giocare, noleggiare biciclette, organizza-re una gita in barca sul laghetto centrale; per il Bioparco, che offre l’occasione di incontrare 1200 animali di 150 specie diverse e scoprire il valore della salvaguardia della natura; per il Museo Civico di Zoologia, un approfondimento sulle scienze naturali.Per i turisti un po’ più grandicelli, assolutamente da non perdere è l’esperienza in 4D, prenotabile sia al Circo Massimo che alle Terme di Caracalla: grazie a visori di ultima generazione, ci si può immergere nel mondo degli antichi Romani in maniera molto realistica.Un’altra chicca è salire al Campi-doglio per godersi la vista sul nire della giornata: la terrazza è accessi-bile indipendentemente dall’acquisto del biglietto del museo, e c’è anche un bar per rinfrescarsi.Un’ultima nota: le distanze a Roma non sono semplici né brevi da percorrere. La metro è certamente un buon supporto e la rete degli autobus è piuttosto efciente. La soluzione dei bus Hop-on Hop-off, inoltre, può essere un’ottima scelta per chi teme di non reggere una logistica complessa: con questa formula si scende e sale nei diversi punti di interesse lungo il percorso del bus, mentre a bordo una guida presenta ai turisti informazioni sui luoghi che visiteranno. Previsti prezzi speciali per i bambini.Bioparco Fontana di Trevi Roma è cinemaAvendo qualche giorno a disposizione, di grande fascino è prenotare una visita a Cinecittà, l’universo del cinema oggi aperto ai curiosi per valorizzare il patrimonio cinematograco e artistico. All’interno del progetto, Cinebimbicittà propone laboratori a tema cinema pensati per i bambini dai 5 anni di età.

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84Prodotti...AQUARIUM PLAY CENTREPiscina gonabile ideale per bambini a partire dai 3 anni, realizzata con una struttura in vinile multistrato resistente e con uno scivolo removibile, 2 pesciolini pagliaccio e 1 polpo per il gioco del lancio degli anelli.BestwayCASUAL 6 ACTIVITIES HOUSELa prima casetta che include 6 attività tutte insieme. Comprende accessori per bowling, tennis, calcio, pallacanestro, bersaglio per palline in velcro e il gioco con la classica casetta. Comodamente ripiegabile,facile da montare, resistente e con sistema anti-UV per prevenire la perdita di colore.FeberLINEA ANTIZANZAREUna gamma completa di prodotti studiati per proteggere la pelle dalle zanzare. Ideali per i più piccoli e per tutta la famiglia.Chicco

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85... del meseLETTINO DA CAMPEGGIO VILLAGEBellissimo, sicuro e super colorato, questo lettino viaggio da campeggio è la soluzione ideale sia a casa che per tutti i vostri viaggi. Il vostro bambino si sentirà sempre comodo e coccolato. WonderlifePASSEGGINO TRVL LXQuesto passeggino offre la libertà di cui avete bisogno per andare in giro, indipendentemente da dove vi porti il viaggio. È progettato per non appesantirvi e può essere chiuso con una mano sola, ridenendo lo stile e la facilità delle passeggiate quotidiane.Grazie alle sue grandi ruote, sarete pronti per affrontarequalunque cosa la strada abbia in serbo per voi. NunaSOLARIUna linea a fattore di protezione 50+, formulata appositamente per proteggere in modo efcace la pelledi bambini e adulti dall’esposizione ai raggi UV.MustelaVESPA GTS ELETTRICA 6VVeicolo elettrico per bambini, cavalcabile.Velocità: dai 2 ai 2,5 km/h. Portata massima: 25 kg. Batteria da 6V - 4,5 Ah ricaricabile in 9/10 ore.Globo

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86RUBRICHE | mondo papÀRUBRICHE | mondo papÀMentre la transizione verso la genitorialità è stata ampiamente esplorata per le nuove mamme, per i nuovi papà questa fase è ancora spesso trascurata. Tuttavia, è impossibile separare le 2 transizioni. La presenza crescente di madri nel mondo del lavoro è strettamente legata a un nuovo modello di paternità. Se, da una parte, più mamme si inseriscono nel mondo lavorativo (il 66% delle madri con gli sotto i 6 anni lavora fuori casa; per quelle con gli oltre i 6 anni, il dato sale al 77%), dall’altra più papà assumono un ruolo attivo nella genitorialità. Un’evoluzione dettata senza dubbio dalla necessità: le mamme che lavorano, per denizione, hanno meno tempo da dedicare alla cura dei gli e quindi richiedono maggior coinvolgimento da parte dei padri. Tuttavia, gran parte di questo cambiamento è an-che frutto di una scelta consapevole da parte dei papà, che trovano soddisfazione nell’essere più presenti nella vita dei propri gli. Per il 75% dei padri, infatti, il ruolo paterno consiste sia nel provvedere economicamente sia nel prendersi cura dei propri gli.Questa crescente attenzione alla paternità offre nume-rosi vantaggi per papà, mamme e ovviamente bambi-ni, ma comporta anche una serie di complicazioni e adattamenti personali e professionali, che coinvolgono anche datori di lavoro e superiori. In questo nuovo ini-zio tutto al maschile, ecco 4 consigli dedicati ai nuovi papà per rendere più semplice la transizione: accettazione: è importante riconoscere e accettare i cambiamenti emotivi legati alla paternità, che possono comprendere gioia così come ansia, paura e senso di impotenza. In ambito professionale, i papà spesso temono di restare indietro o perdere il passo sul lavoro: può diminuire la frequenza con cui partecipa- no ad alcune routine con colleghi e capi, come le cene di lavoro, e questo può alimentare la paura che le responsabilità domestiche minino le opportunità professionali. Anche in questo caso è fondamentale accettare il nuovo equilibrio;Diventare genitore è spesso una delle esperienze più trasformative e signicative nella vita di un uomo: sicuramente per l’impatto emotivo, ma anche per l’adattamento necessario, a livello personale e professionaledi Lucia ModiciUn nuovo inizio (anche sul lavoro)

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87RUBRICHE | mondo papÀRUBRICHE | mondo papÀ condivisione: trovare spazi sicuri per esplorare e con- dividere le proprie emozioni con altri padri può aiuta- re a normalizzare le preoccupazioni e a gestire me- glio la transizione. Anche i rituali sono di supporto per i neopapà: la prima ecograa è un rituale visivo da non sottovalutare; adattamento: liberarsi delle vecchie aspettative e adottare nuove abitudini e priorità, sia a casa che sul lavoro, è essenziale per affrontare con successo il cambiamento di ruolo. Ormai pochi confronti sono possibili con il ruolo esercitato in passato dai padri, per generazioni molto meno concentrati sull’allevamen- to dei gli e sull’equilibrio tra lavoro e famiglia; coinvolgimento attivo: creare una nuova cultura che valorizzi la paternità attiva a livello sia familiare che lavorativo, adottando nuovi modelli di lavoro essibile e collaborativo, è fondamentale. Una ricerca del Boston College mostra che il 98% dei padri teme, pas- sando lunghe ore al lavoro, di perdere il contatto con i propri bambini. Le recenti modalità di lavoro aiutano: più del 75% dei papà usa il lavoro essibile quando disponibile, il 57% lavora da casa almeno parte del tempo e il 27% sceglie settimane lavorative accorciate.Diventare padre è un viaggio emozionante che regala crescita personale e l’opportunità di creare legami più profondi con i propri cari. Affrontando questa transizione con consapevolezza e impegno, i nuovi papà possono trasformare l’esperienza in un momento di maturazione e realizzazione anche professionale.

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88RUBRICHE | a tu per tu con l’espertoYoga prenatale di Giselle Mennitto La gravidanza è un momento di grande gioia e trasfor-mazione nella vita di una donna. Tuttavia, può anche essere un periodo di sde siche ed emotive. In questo contesto, lo yoga prenatale si presenta come un’importante risorsa per favorire un percorso di gravi-danza armonioso, offrendo beneci sici, mentali ed emotivi sia per la madre che per il bambino in arrivo.I beneci dello yoga prenataleLo yoga prenatale è una pratica adattata alle esigenze delle donne in gravidanza, che offre una serie di bene-ci unici e segue il progredire siologico della gravidan-za, i trimestri e le settimane di gestazione. Alcuni beneci possono essere: riduzione dello stress: attraverso la respirazione con- sapevole e le posture rilassanti, lo yoga aiuta a ridur- re lo stress e l’ansia tipici di questo periodo; miglioramento della essibilità e della forza: le po- sture yoga favoriscono il mantenimento della essibi- lità e il rafforzamento dei muscoli, preparando il corpo alla gravidanza e al parto; connessione madre-bambino: lo yoga in gravidanza offre alle future mamme l’opportunità di stabilire un legame più profondo con il loro bambino attraverso la consapevolezza del respiro, la focalizzazione sull’inti- mità emotiva e la mindfulness; miglioramento della postura: lo yoga aiuta a mante- nere una buona postura durante la gravidanza, ridu- cendo il rischio di dolore alla schiena e altri disagi sici tipici della gravidanza; preparazione al parto: lo yoga prenatale include pratiche speciche per preparare il corpo e la mente al parto, come la respirazione per il travaglio e le posizioni per favorire un parto più uido e una nascita più armoniosa.Risorse e consigli per un percorso di gravidanza armonioso

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89RUBRICHE | a tu per tu con l’espertoConsigli per la pratica dello yoga in gravidanzaPraticare lo yoga durante la gravidanza richiede atten-zione e consapevolezza. Ecco alcuni consigli pratici per un percorso di yoga prenatale: consultare un professionista: prima di iniziare qualsi- asi programma di yoga prenatale, è importante consultare il proprio medico o un professionista sanita- rio per assicurarsi che sia sicuro per la propria situa- zione; trovare un insegnante qualicato: cerca un insegnan- te di yoga con esperienza nel lavoro con donne in gravidanza. Un insegnante qualicato sarà in grado di adattare le pratiche yoga alle tue esigenze indivi- duali e di guidarti in modo sicuro attraverso la pratica; ascoltare il proprio corpo: durante la pratica dello yoga in gravidanza, è fondamentale ascoltare il proprio corpo e rispettare i suoi limiti. Evita di forzare le posture e concentrati sulla sensazione di benessere; adattare la pratica: con il progredire della gravidanza, potresti dover adattare la tua pratica yoga. Riduci l’intensità delle posture più impegnative ed evita posi- zioni che mettono pressione sull’addome. Verso il terzo trimestre concentrati ancora di più su una pratica che doni rilassamento e non sottoponga a troppi sforzi il tuo corpo. Ascolta sempre il tuo corpo e le sue neces- sità. Anche se senti il bisogno di rallentare, ricordati che questo non sarà per sempre: si tratta solo di un periodo, dove il tuo corpo sta lavorando tanto e il peso della pancia si fa sentire sempre di più; priorità al comfort: assicurati di avere a disposizione cuscini e supporti per rendere più confortevoli le posizioni sedute e reclinabili. Scegli un abbigliamento comodo e pratico. Inoltre, assicurati di avere sempre con te acqua e qualche spuntino salutare.Ai giorni d’oggi, dove la vita frenetica prende il sopravvento sulla quasi totalità delle giornate, lo yoga prenatale è una risorsa preziosa per le future mamme, poiché offre beneci sici, mentali ed emotivi che con-tribuiscono a un percorso di gravidanza più armonioso e consapevole. Lo yoga prenatale dona momenti di calma e serenità a mamma e bambino. Con la guida di un insegnante qualicato e la pratica diligente, lo yoga può diventare un compagno dato nel tuo viaggio verso la maternità. Ricorda sempre di ascoltare il tuo corpo e di praticare con gentilezza e rispetto per te stessa e per il tuo bambino in arrivo.Giselle Mennitto Insegnante di yoga in gravidanza e mindfulnesswww.yogacongiselle.cominfo@yogacongiselle.com T 351 6768440 IG @gisellemennitto

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90RUBRICHE | amici a 4 zampeRUBRICHE | amici a 4 zampeAmica apePotrebbe diventare la vostra vicina di casa: piccola, di bell’aspetto, molto ordinata e pulita, silenziosa ma caparbia, era e di buona compagnia di Gloria Cardano «Vola, vola, vola, l’ape Maya» intonava un noto cartone anni ’80. E Maya non era da sola, ma con tantissime altre api operose, che svolgeva il nobile compito di impollinare oltre l’80% di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta, garantendo più del 35% della produzione globale di cibo. Oggi non tira una buona aria per il piccolo insetto mellifero che, con l’amica farfalla, teme l’estinzione per oltre il 40% della specie. Senza api, molti tipi di piante si estinguerebbero e gli attuali livelli di produtti-vità potrebbero essere mantenuti solamente ad altissimi costi attraverso l’impollinazione articiale. Le pratiche agricole intensive, l’uso eccessivo di pesti-cidi, l’inquinamento e le elevate temperature dovute al cambiamento climatico e dell’habitat sono in grado di provocare seri danni all’ecosistema del pianeta. Anche l’aumento delle onde elettromagnetiche nell’at-mosfera causa ai piccoli insetti gialloneri problemi di orientamento nella fase di impollinazione, anche se ad oggi non c’è correlazione scientica tra la morte delle api e il 5G.Oltre all’impegno dell’ingegneria ecologica, anche noi possiamo dare il nostro piccolo contributo quotidiano, coinvolgendo i nostri gli ed educandoli al rispetto e al valore della natura per sentirsene partecipi. L’ape entra facilmente nell’immaginario dei bambini attraverso libri, fumetti, peluche e travestimenti di carnevale…Dentro un alveare vivono circa 50 mila api. Quando uno sciame si trova nel pieno delle sue forze, questo numero può essere anche maggiore.

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91RUBRICHE | amici a 4 zampeRUBRICHE | amici a 4 zampeÈ di bell’aspetto, con le sue righe gialle e nere, ed è inspiegabilmente empatica: se si avvicina ai nostri bambini ci spaventiamo, ma sappiamo che general-mente punge solo se disturbata. È bene chiarire che le api in via di estinzione sono sia quelle selvatiche (con oltre 20 mila tipologie) – dette anche solitarie – con i loro alveari naturali, che quelle addomesticate o da miele. Queste ultime riescono a sopravvivere perché allevate e controllate dagli apicoltori, con regolare riproduzione; esse inoltre sono gregarie, costruiscono l’alveare e producono il miele, cosa che quelle selvati-che non fanno.Alcune api solitarie sono innocue, non pungono, vivo-no in piccole aggregazioni, possono formare comunità e, come le api da miele, si nutrono di polline e nettare ma visitano solo alcune specie o generi di piante, aspetto selettivo che le rende più delicate e fragili. Oltre a evitare l’uso dei pesticidi, piantare ori che piacciono alle api, chiamare l’apicoltore quando troviamo un alveare e acquistare miele locale e bio, possiamo condividere con il nostro bambino la storia dell’ape “da compagnia”, da proteggere e salvare. Costruiamo sul balcone di casa un angolo dedicato a questi meravigliosi insetti: il bambino se ne innamo-rerà. Da anni l’associazione 3Bee studia e tutela le api solitarie con il progetto MyPolly, la casetta soste-nibile ideata apposta per la specie di Osmie Rufe. La casetta si può acquistare facilmente online ma, se vo-lete divertirvi con il vostro bambino, potete provare a costruirla, ricordando che è meglio scegliere materiale di legno e che le cannucce devono avere un diametro tra i 6 e i 9 mm e una profondità di 12-15 cm. Senza piante e oriture, i nostri amici impollinatori non si fermeranno sul nostro balcone, quindi prima di tutto piantate semi di nocchio, timo, calendula, lavanda, girasole… In modo da allestire un habitat ricettivo. Tutto dovrà essere pronto prima della primavera. Chie-deremo al bambino di aiutarci a creare un mucchietto di fango, che servirà agli insetti apoidei per sigillare le loro celle. Il momento più bello è quello dell’osserva-zione, che educa alla biodiversità ed è esperienziale, perché il bambino imparerà a conoscere uno degli aspetti affascinanti della natura. E in veste di magico aiutante, si sentirà l’inventore di quella piccola città.Stranissimo pensare che l’ape possa scomparire del tutto, ma in Europa già il 9,2% delle specie di api rischia di diventare un ricordo.

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92RUBRICHE | leggere insiemeRUBRICHE | Leggere insiemePremio Andersen 2024 Vincitori tutti da leggereDopo un anno di letture, confronti e attimi di meraviglia, la rivista Andersen ha emesso il suo verdetto: ecco i vincitori dell’edizione 2024, premiati a ne maggio a Genova. Tante splendide sorprese per i nostri piccoli lettori a cura della RedazioneIl Premio Andersen – Il mondo dell’infanzia è il più prestigioso riconoscimento italiano attribuito ai migliori libri per bambini e ragazzi dell’annata editoriale, ai loro autori, autrici, illustratori, editori, con particolare attenzione alle produzioni più innovative e originali. A differenza di altri premi, la selezione del Premio Andersen non avviene tramite candidatura o bando, ma è espressione del lavoro quotidiano condotto dalla redazione della rivista mensile Andersen – che dal 1982 è punto di osservazione dell’intera produzione editoriale dedicata a bambini e ragazzi – coadiuva-ta da una rete di professionisti della liera del libro. Le sezioni del Premio ricalcano i generi della moderna letteratura per infanzia e adolescenza e la suddivi-sione per fasce d’età: libri 0/3 anni, 3/6 anni, 6/9 anni, 9/12 anni, oltre i 12 anni, oltre i 15 anni, albi illustrati, libri senza parole, narrativa, divulgazione, fumetto. Vengono inoltre premiati autori e illustratori per la loro produzione complessiva. Tutti i libri vincitori concorrono a un ulteriore riconoscimento: il Super-Premio Andersen – Libro dell’Anno, intitolato alla memoria di Gualtiero Schiafno, fondatore del Premio e della rivista. Un riconoscimento specico viene inoltre assegnato a quelle realtà – enti locali, biblioteche, associazioni culturali – che si dedicano a diffondere la cultura del libro tra le giovani generazioni. Inne, l’ambito premio alla libreria dell’anno per ragazzi, intitolato a Gianna e Roberto Denti e promosso da AIE – Associazione Italiana Editori e rivista Andersen.

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RUBRICHE | leggere insieme93RUBRICHE | Leggere insiemePREMI E PREMIATI DELL’EDIZIONE 2024MIGLIOR LIBRO 0/3 ANNI Merlino dove vai? di Eva Rasano – PulceMIGLIOR LIBRO 3/6 ANNIAgrifoglio di Matthew Cordell – trad. di Maria Pia Secciani – ClichyMIGLIOR LIBRO 6/9 ANNIMisha. Io, i miei tre fratelli e un coniglio di Edward Van de Vendel e Anoush Elman – ill. di Annet Schaap – trad. di Laura Pignatti – SinnosMIGLIOR LIBRO 9/12 ANNILo strambo trasloco della magione Miller di Dave Eggers – ill. di Júlia Sardà – trad. di Giulia Rizzo – L’ippocampo MIGLIOR LIBRO OLTRE I 12 ANNIGrande, bro! di Jenny Jägerfeld – trad. di Laura Cangemi – IperboreaMIGLIOR LIBRO OLTRE I 15 ANNITesta di ferro di Jean-Claude van Rijckeghem – trad. di Olga Amagliani – Camelozampa MIGLIOR LIBRO DIVULGAZIONELa camera buisssima di Elisa Lauzana e Irene Lazzarin – Quinto QuartoMIGLIOR LIBRO FATTO AD ARTEViaggio d’inverno di Anne Brouillard – Orecchio AcerboMIGLIOR ALBO ILLUSTRATOLa cosa nera di Kiyo Tanaka – trad. a cura della redazione – TopipittoriMIGLIOR LIBRO SENZA PAROLEKintsugi di Issa Watanabe – LogosMIGLIOR LIBRO A FUMETTIKhat. Storia di un rifugiato di Ximo Abadía – trad. di Loredana Serratore – Il Gatto VerdeMIGLIOR LIBRO MAI PREMIATOFammi una domanda! di Antje Damm – trad. di Francesca Pamina Ros – Il Leone VerdePREMIO SPECIALE DELLA GIURIAEravamo il suono di Matteo Corradini – LapisSuperPremio Andersen – LIBRO DELL’ANNOViaggio d’inverno di Anne Brouillard – Orecchio Acerbo.MIGLIOR COLLANA Occhiaperti – Pelledoca EditorePROTAGONISTI DELLA CULTURA PER L’INFANZIA Paola PallottinoMIGLIOR ILLUSTRATRICEIsabella LabateMIGLIOR SCRITTORELuca TortoliniPREMIO GIANNA E ROBERTO DENTI – LIBRERIA DELL’ANNO Libreria Farlò, Verona.www.andersen.it/premioandersen

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94RUBRICHE | leggere insiemeRUBRICHE | Leggere insiemeMIGLIOR LIBRO 0/3 ANNIMerlino dove vai? di Eva Rasano – PulceMOTIVAZIONE: «Per un libro a misura dei primi anni di vita, sia nella scelta dei mate-riali che nei contenuti. Per i collage variopinti e la dinamicità delle immagini, che aiuta-no i bambini a orientarsi nel mondo, in un dialogo aperto con il bianco della pagina».MIGLIOR LIBRO 3/6 ANNIAgrifoglio di Matthew Cordell – trad. di Maria Pia Secciani – ClichyMOTIVAZIONE: «Per un’avventura di paure e sorrisi, in cui la chiara citazione al mondo del-le abe si trasforma in una divertente storia di crescita, fresca e contemporanea. Per l’espres-sività del segno, che anticipa le situazioni attraverso i gesti e gli sguardi dei protagonisti, dando ulteriore ritmo. Per la capacità di sorprendere con piccoli colpi di scena, no all’ultima pagina». MIGLIOR ALBO ILLUSTRATOLa cosa nera di Kiyo Tanaka – trad. a cura della redazione – Topipittori (DA 3 ANNI)MOTIVAZIONE: «Per la non comune capacità narrativa di tavole limpide e precise. Per la capacità di rendere con cordiale misura lo sguardo magico dell’infanzia. Per l’incantevole misura con cui l’autrice ha saputo creare un mondo parallelo ricco di affabili e poetiche sorprese».MIGLIOR LIBRO MAI PREMIATOFammi una domanda! di Antje Damm – trad. di Francesca Pamina Ros – Il Leone Verde (DA 4 ANNI)MOTIVAZIONE: «Per la capacità di interrogare con profondità e leggerezza l’infan-zia, e con essa gli adulti, garantendo massima libertà d’interpretazione, immaginazio-ne ed espressione. Per il delicato e intenso affastellarsi delle questioni, dalle più minute a quelle universali; per l’originale commistione tra segno e fotograa».MIGLIOR LIBRO FATTO AD ARTE SuperPremio Andersen – LIBRO DELL’ANNOViaggio d’inverno di Anne Brouillard – Orecchio Acerbo (DA 3 ANNI)MOTIVAZIONE: «Per la profonda e pacata bellezza delle illustrazioni, capaci di rendere alla perfezione la quotidianità di un viaggio in treno. Per l’attenta e rafnata progettazione cartotecnica. Per un silent book capace di stupirci ad ogni visione».Libri vincenti per i lettori più giovaniViaggio d’inverno è stato scelto anche come libro dell’anno da una giuria allargata di oltre 180 esperti di tutta Italia: un piccolo leporello di cartoncino, lungo oltre 4 metri, che narra di un tragitto in treno, in un paesaggio silenzioso dove il tempo sembra annullarsi per accoglie-re il nostro sguardo: un inno alla lentezza e all’incanto delle gure.

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95RUBRICHE | leggere insiemeRUBRICHE | Leggere insiemeDov’è la mia fattoria?di Fiona Watt / illustrazioni di Rachel Wells / Usborne, 2024 / 10 pp. / 14,90 € Dall’autrice inglese di culto Fiona Watt, un nuovo volume di grande formato per la colla-na Carezzalibri sonori di Usborne. I più piccoli non potranno resistere al manto lanoso della pecora, a quello morbido della mucca, al sofce piumaggio della gallina e al maialino immerso nel fango. Premendo il pulsante nell’ultima pagina, si potrà ascoltare un allegro brano musicale con i versi di tutti gli animali della fattoria.Il bambino e il pescedi Max Velthuijs / Edizioni EL, 2024 / 40 pp. / 14,50 € Capolavoro dell’olandese Max Velthuijs, pubblicato per la prima volta negli anni Settan-ta, oggi Il bambino e il pesce torna in libreria per celebrare i 50 anni delle Edizioni EL. Il protagonista è un bambino che sogna di catturare, prima o poi, un grande pesce: quando nalmente ci riesce, l’incontro si trasforma in un’amicizia speciale e in un viaggio emozionan-te alla scoperta di sé e del valore della libertà. Una storia poetica sulla ricerca della felicità, l’importanza di prendersi cura degli altri e di vivere in armonia con la natura. Una coda per Nissedi Eva Jacobson / Iperborea, 2024 / 32 pp. / 16 € Per la collana I Miniborei, un albo illustrato che incanta, sorprende e diverte con le sue svolte inattese. Nisse e Hasse devono andare a una festa, ma all’improvviso a Nisse manca la coda. Come ha fatto a perderla? Dov’è nita? Cerca cerca, non si trova da nessuna parte. Bisogna assolutamente andare dal dottore! Con Una coda per Nisse, Eva Jacobson – pittrice, scultrice e autrice svedese di una serie di libri per l’infanzia di grande successo – ci porta nel suo mondo di fantasia e sottile humour surreale, capace di conquistare bambini e lettori di ogni età.da 6 mesiDA 3 ANNida 4 anniNinne nanne nanne nìdi Elisabetta Garilli / illustrazioni di Bimba Landmann e Serena Abagnato Carthusia Edizioni, 2024 / 48 pp. / 18,90 € Una ninna nanna per comunicare con il proprio bambino al ritmo di musica e parole n da quando il piccolo è nella pancia della mamma: un dialogo continuo fatto di carezze, danza, suoni e poesia, che rallegra, rasserena e unisce. Il libro nasce da un laboratorio musicale curato dalla musicista Elisabetta Garilli per le mamme e i papà in dolce attesa e per i bambini più piccoli. A grande richiesta, una nuova edizione in formato più grande e con QR code per ascoltare e scaricare le tracce musicali.Per genitori in attesa e bambini 0-3 anni

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RUBRICHE | curiositÀ in pillole

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97RUBRICHE | curiositÀ in pilloleRUBRICHE | curiositÀ in pilloleGiochi da spiaggia: le biglieTra i giochi da spiaggia in assoluto preferiti ci sono le biglie. Ma da dove hanno origine? Si parla di tempi remoti: antichi Greci, Romani ed Egizi si dilettavano con questo gioco. Sono stati trovati reperti di biglie sia tra le rovine di Pompei che nelle sepolture egizie, ma anche tra le tribù dei nativi americani e a Mohenjo-daro in Pakistan. Durante la celebrazione dei Saturnali, che avvenivano prima del Natale, ad esempio, gli antichi abitanti di Roma erano soliti scambiarsi sacchi di noci e usare le noci per giocare a mo’ di biglie. Nel tempo le biglie assunsero nomi diversi in Europa: in Francia erano chiamate “bille”, in Olanda “knikker”, in Grecia “marmaros”. Fu solo nel 1694, quando le biglie iniziarono a essere modellate in marmo e importate dalla Germania, che assunsero il nome di “marble” (marmo), diventando un passatempo popolare per i bambini europei.Meglio sapere il sesso? Una nuova ricerca, pubblicata sulla rivista specializzata Biology of Reproduction e condotta su topi, suggerisce che conoscere il sesso del bambino durante la gravidanza potrebbe essere vantaggioso in un’ottica di salvaguardia della salute sua e della mamma. Gli esperti spiegano infatti che i feti maschi tendono a presentare più complicazioni durante la gestazione rispetto alle femmine, poiché richiedono maggior nutrimento e ossigeno dalla placenta a causa della loro crescita più rapida. Conoscendo il sesso, i dottori potranno prestare un’attenzione specica per esempio durante le ecograe. Anche la preeclampsia, forma di ipertensione che tipicamente si manifesta nella donne in gravidanza, è più comune nelle gestanti che portano in grembo un maschio. Un’altra indagine ha mostrato come l’obesità materna possa inuenzare la struttura della placenta e causare problemi alla crescita fetale, con effetti che variano in base al sesso del feto. Queste scoperte possono anche aiutare a comprendere come i primi momenti di vita del feto inuenzino il rischio di sviluppare patologie cardiache o diabete di tipo 2, malattie che potrebbero dipendere dal sesso del nascituro.Bonus asilo nidoFino al 31 dicembre 2024 è possibile presentare le domande per ottenere il bonus asilo nido relativamente all’anno in corso. L’importo massimo dell’agevolazione è ssato a 3 mila euro, diversicato in base all’ISEE. Per i nati nel 2024 è prevista una maggiorazione nel caso di nuclei familiari con ISEE no a 40 mila euro e la presenza di uno o più gli di età inferiore a 10 anni. La domanda di contributo per il pagamento delle rette degli asili nido deve essere presentata dal genitore, o dal soggetto afdatario del minore, per via telematica, attraverso il servizio online o i patronati. Devono essere indicate le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica effettuati dal bambino per il quale si richiede il contributo, no a un massimo di 11.Le ricevute dei pagamenti delle rette non presentate all’atto della domanda possono essere allegate no al 31 luglio 2025.

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VayraInfo aziendeAzzurra www.azzurradesign.itBestway www.bestwaystore.itBritax www.britax-roemer.itChicco www.chicco.it Cybex www.cybex-online.com Famosa www.famosa.esFiocchi di riso www.occhidiriso.comFisher-Price www.sher-price.comFeber www.feber.com Globo www.globo.itHipp www.hipp.itHuggies www.huggies.itHumana www.humana.itInglesina www.inglesina.itJané www.janeworld.itMaxi-Cosi www.maxi-cosi.itMizu Baby www.mizubaby.itMustela www.mustela.itMysanity www.mysanity.itNestlé www.nestle.itNuna www.nunababy.comPali www.pali.itSuavinex www.suavinex.comVenturi www.venturigroup.it

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