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Microsoft Word - VOLUME 50 anni

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Sede Conviviali The Westin Excelsior Piazza Ognissanti n. 3 - Firenze Sede Segreteria Viale Fratelli Rosselli, 47 50144 Firenze - Tel.: 055.32.00.725 Email: rotaryfirenzesud@gmail.com www.rotaryfirenzesud.org SOMMARIO: Presentazione del Presidente 2018-2019 Claudio Borri Storia del Rotary Club Firenze Sud Il Governatorato di Franco Angotti Retrospettiva a ritroso delle 50 annate del Rotary Club Firenze Sud: dal 2018-2019 al 1969-1970 I Soci del Rotary Club Firenze Sud nel Gennaio 2019

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2 Con il contributo di Redazione: Giuseppe Chidichimo e Giancarlo Landini Copertina: Filippo Cianfanelli Art Director: Barbara Buonriposi Quilghini

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3 PRESENTAZIONE Questo volume nasce come un omaggio di tutti i soci del Rotary Club Firenze Sud all’intera comunità rotariana ed al proprio territorio. Come atto spontaneo e disinteressato, esso è scaturito in modo del tutto naturale dall’appassionata determinazione dei Past-Presidents, che se ne sono assunti, in massima parte, l’onere della redazione. Dunque: non un atto dovuto, ma piuttosto il desiderio di lasciare alle nostre future generazioni di Rotariani un riferimento completo e documentato della propria storia: conoscere bene il passato per meglio progettare ed immaginare il futuro. Vogliano gli archivi del Club custodirlo con amore e tramandarne il contenuto, mantenendolo ben vivo. Il traguardo o, meglio, il giro di boa dei 50 anni ci ha offerto l’occasione, in questa annata giubilare 2018-2019 per una retrospettiva ragionata: una attenta riflessione su quali e quanti risultati sono stati raggiunti, ma anche un’indicazione verso le future mete. Ed infatti, l’ampia retrospettiva offertaci dai quattro capitoli del volume testimonia una straordinaria vitalità e continuità di azione: i) la storia e la cronologia ci vengono inizialmente offerti da Giancarlo Landini, in un excursus inizialmente d’insieme dello sviluppo del nostro Club, per poi divenire via via analitico negli ultimi trenta anni; ii) al Governatorato 2012/2013 (ultima annata del grande Distretto 2070) è dedicato l’intero secondo capitolo, redatto dal PDG Franco Angotti stesso, che dedica, fra i molti altri aspetti, un’ampia disamina alle condizioni che portarono alla divisione fra Toscana ed Emilia-Romagna dopo il 2012/2013. I Past-Presidents sono poi i veri autori del cuore di questo volume. In una retrospettiva a ritroso lungo tutti i 50 anni della sua vita, essi ricordano e tracciano le linee di azione del Club nelle loro annate, dalle quali è facile estrarre alcuni tratti emergenti con chiarezza: una vera amicizia, una grande coesione, un’autentica passione rotariana ed una spiccata collegialità di gestione del Club. Il Rotary del noi contrapposto al Rotary dell’ io, il Rotary del fare contrapposto al Rotary dello

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4 apparire. Conclude infine il volume l’effettivo attuale del Club, tuttora in crescita e con un’età media decisamente in diminuzione. Ho accolto con pieno favore, sin dall’inizio di questa mia annata, l’idea presentatami dai Past-Presidents di realizzare questa “Storia del Rotary Club Firenze Sud 1969-2019” inserendola senza esitazione nel programma delle celebrazioni del 50.mo anniversario che il Consiglio Direttivo 2018/’19 ed il Comitato Organizzatore, appositamente insediato, hanno pianificato e messo in atto. Ai Past-Presidents Giuseppe (Pino) Chidichimo e Giancarlo Landini, assistiti editorialmente dalla impeccabile Barbara Buonriposi Quilghini, va il mio più sentito grazie, che porgo loro a nome dell’ intero Firenze Sud, per lo spirito di servizio profuso e per la grande professionalità mostrata. Insieme a loro, porgo il mio grato riconoscimento ai generosi sponsor (ALLIANZ Group, BBP-Engineering srl, SAVITRANSPORT spa e) che Maria Gloria Cellai, Andrea Savia e chi scrive hanno potuto acquisire. Desidero infine presentare l’intera “squadra” 2018/2019 ( Il Consiglio Direttivo e le Commissioni tutte) che mi ha assistito e sostenuto durante tutti i 10 mesi di preparazione e i 12 mesi dell’annata: senza il loro apporto di passione, competenza e professionalità niente sarebbe stato possibile. Il Consiglio Direttivo 2018-2019: Claudio Borri - Presidente; Gloria Cellai - Vice-Presidente; Andrea Magherini - Segretario; Stefano Andorlini - Tesoriere; Piero A. Germani - Prefetto; Giovanni Cecioni - Istruttore del Club; Sandro Rosseti - Past President; Piero A. Germani - Presidente Eletto. Consiglieri: Franco Angotti, Jörn Lahr, Alessandro Petrini, Luca Petroni, Grazia Tucci. Le Commissioni: Effettivo: Gloria Cellai con G. Nardi Dei, A. Petrini e P. Sacchi Amministrazione: Giuseppe Chidichimo con P.A. Germani, F. Puccioni, L. Rucci

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5 Pubbliche Relazioni: Luca Petroni con C. Cappelletti, F. Cianfanelli, P. Sacchi, G. Tucci, A. Giusti ( Rotaract) Progetti - Sport: Massimo Lupoli con G. Alterini, C. Baggiore, F. Cianfanelli, L. Manneschi, A. Savia Relazioni internazionali: Jörn Lahr con C. Borri, G. Vannini Services Umanitari (AUPA ONLUS): Stefano Fucile con G. Cellai, J. Lahr, C. Novi, A. Pizzetti T. Moretti ( Rotaract) Arte e Cultura: Lucio Rucci con G. Cecioni, F. Cianfanelli, G. Chidichimo Giovani e Rotaract: Claudio Chiorra con A. Bandelli, G. Giorgetti, A. Magherini, P.F. Marranci, T. Moretti ( Rotaract) Rotary Foundation: Giovanni Cecioni con M. Peruzzi, L. Petroni Newsletter, Comunicazione, Visibilità e sito web: Andrea Magherini con G. Chidichimo, F. Del Prete Volontari del Rotary: Grazia Tucci con L. Petroni, V. Risaliti (Rotaract) Scienza, Tecnica e salvaguardia dei beni culturali: Mario Calamia con C. Borri, P.A. Germani, L. Manneschi, G. Tucci Il Comitato Organizzatore per il Giubileo: Piero A. Germani (Coordinatore), Gloria Cellai, Jörn Lahr La “Task Force” per il Global Grant: Jörn Lahr (Coordinatore), Giovanni Cecioni, Andrea Magherini, Niccolò Persiani, Cesare Calcara (RC Palermo Mediterranea).

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7 LA STORIA DEL ROTARY CLUB FIRENZE SUD 1969-2019 a cura di Giancarlo Landini UN INIZIO CONTRASTATO MA RISOLTO CON SPIRITO ROTARIANO Il Rotary Club Firenze Sud nacque nella suggestiva cornice del Palazzo dei Congressi di Firenze il 13 Maggio 1969. Era il terzo Club di Firenze dopo il Firenze e il Firenze Est che era nato appena un anno prima nel 1968. Erano presenti il rappresentante del Governatore del 188° Distretto del Rotary Internazionale Conte Massimo Galletti di Sant’Ippolito Presidente del Rotary Firenze, l’Avv. Lamberto Ariani Presidente del Rotary Club Firenze Est e la maggior parte dei soci fondatori. Fu designato dal rappresentate del Governatore il Consiglio che avrebbe dovuto guidare il Club nel primo anno di vita : Alessandro Boglione - Presidente Enzo Camici - Vice Presidente Giuseppe Manzo - Segretario Ennio Zampieri - Tesoriere

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8 Roberto Lapi, Umberto Fantacci, Filippo Trovato, Franco Ugolini - Consiglieri Riccardo Fumagalli - Prefetto La costituzione del Firenze Sud venne ufficialmente convalidata dal Rotary Internazionale in data 9 Giugno 1969 e ne fu data notizia ai soci nella riunione conviviale del 18 Giugno del 1969 nella prima sede del Club Il Park Hotel di Piazzale Galileo. Dopo l’introduzione del Presidente Boglione prese la parola Massimo Galletti il quale disse: “ Sono qui per adempiere un preciso dovere e cioè parteciparvi che il vostro Club è entrato a far parte ufficialmente del Rotary Internazionale come comunicato col telegramma inviato dal Governatore Brancaccio. Credo che da ora in avanti i tre Club fiorentini debbano creare un fronte unico per affrontare i problemi con un comitato Interclub” parole profetiche nella evoluzione collaborativa che attraverso gli anni hanno caratterizzato i Club dell’Area Medicea. Intervenne poi l’Avv. Lamberto Ariani che come Presidente del Rotary Firenze Est aveva contribuito in maniera determinante alla costituzione del nuovo Club:” Mi rallegro vivamente con il C.te Massimo Galletti per aver egli, nonostante l’esistenza di vecchie e tenaci resistenze, fondato ben due Club durante la sua presidenza del Rotary Club Firenze. Prima il Firenze Est ed oggi il Firenze Sud.” Ma come si era arrivati alla costituzione del Rotary Club Firenze Sud? Il tutto va visto nel clima della fine degli anni '60 del secolo scorso in una società in espansione in cui vi è una crescita delle professioni e del lavoro. L’accrescimento della popolazione, l’espansione naturale della città ed il suo rapido evolversi anche a livello qualitativo facevano si che molte forze attive e giovani non

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9 trovassero collocazione in un solo Club e quindi si faceva strada l’idea nei rotariani del Rotary Club Firenze, da quaranta anni l’unico Club Rotary nella nostra città, che fosse indilazionabile la nascita di un nuovo Club. Ma nessuno rompeva gli indugi. In tale situazione non poteva mancare (a Firenze poi!) chi avrebbe preso un’iniziativa che fu irreprensibile e provocatoria nel solito momento. Un gruppo di aspiranti soci, nel 1967, decisero di risolvere il problema con spirito di iniziativa e con arguzia tipicamente fiorentina. Fondarono il Club San Casciano Chianti che a rigore fiorentino non era, ma lo erano la maggior parte dei soci per ragioni di lavoro o di residenza. Il tutto fu fatto naturalmente nel pieno rispetto del Manuale di Procedura e con la certificazione del Rotary International. Sotto la guida dinamica ed appassionata del suo Presidente fondatore Avv. Vincenzo Traballesi il nuovo Club si rivelò ben presto un organismo attivo e pieno di risorse, che rispecchiava in maniera più che onorevole gli ideali rotariani. Un nostro Past President ed ora socio onorario Arminio Gericke che fu fra i soci fondatori del San Casciano Chianti ricorda che il Club aveva sede nella Villa Borromeo a San Casciano Val di Pesa, i soci erano 36 ed erano fra loro molto uniti e collaborativi in vero spirito rotariano. Vi erano persone di alto livello come il chirurgo Prof. Luigi Tonelli, l’imprenditore Raffaello Stianti, Manfredo Fanfani che avrebbe fondato da lì a poco il famoso Istituto di Analisi. Gericke ricorda con nostalgia quegli anni, dove giovane direttore del Consorzio del Chianti Classico, era apprezzato anche per le competenze enologiche nelle “saporite” conviviali del Club. Nel frattempo si sbloccava la situazione a Firenze e nel 1968 il Rotary Firenze dava vita al Rotary Firenze Est presieduto dall‘Avv. Lamberto Ariani. Si avvertì subito

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10 l’esigenza di normalizzare l’assetto dei Club della zona di Firenze e nacque così l’idea di dare vita al Club Rotary Firenze Sud con il presupposto che in esso sarebbero confluiti i soci del Rotary San Casciano Chianti. In effetti, un nutrito gruppo dei soci del San Casciano fu fra i fondatori del Firenze Sud. Il Vice Presidente del San Casciano Alessandro Boglione fu designato come primo Presidente del Firenze Sud per stare a significare un legame di continuità fra i due sodalizi che trovò da li a poco la sua conferma con il completo passaggio di tutti i soci San Cascianesi nel Firenze Sud. Fra il Firenze Sud e gli altri due Club di Firenze si stabilì subito un clima di amicizia e collaborazione che andò consolidandosi negli anni tanto da far dimenticare le traversie iniziali. Certo, oggi quando nell’area Fiorentina sono presenti più di venti Club queste schermaglie ci fanno capire quanta evoluzione vi è stata in tutti questi anni e da quale lunga storia proviene il Rotary Firenze Sud. Qui di sotto si riporta l’elenco completo dei soci fondatori del Club: Ing. Giorgio Asso, Dott. Alessandro Boglione, Arch. Mario Bonan, Avv. Adolfo Bosi, Ing. Enzo Camici, Prof. Folco Cianfanelli, Geom. Roberto Ciapetti, Dott. Vittorio De Sanctis, Dott. Mario Dogi, Sig. Umberto Fantacci, Prof. Lorenzo Fernandes, Dott. Riccardo Fumagalli, M.se Pierfrancesco Grossi, Ing. G. Guglielmini Ceresa, M.se R. Guidi Di Bagno, Prof. Pier Roberto Lapi, Dott. Giuseppe Manzo, Sig. Francesco Matteini, Dott. Giorgio Mosilici, Arch. Mario Negri, Sig. Renato Nocentini, Avv. Ermanno Panella, Dott. Cesare Poccianti, Comm. Pier Carlo Ruffilli, Dott. Angelo Sassorossi, Comm. Raffaello Stianti, Prof. Luigi Tonelli, Prof. Filippo Trovato, Dott. Franco Ugolini, Rag. Ennio Zampieri. Alessandro Boglione, Dirigente della Banca Toscana e poi Direttore del Banco Ambrosiano di Firenze, fu il Presidente “designato” per l’anno 1969-70 e fu “acclamato” Presidente per l’anno successivo 1970-71. L’impegno di Boglione fu quello di “normalizzare” il Firenze Sud con l’ingresso il meno possibile traumatico di tutti i soci del San Casciano Chianti ed in secondo luogo quello di definire la

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11 dimensione cittadina del Club. Boglione aprì il Club a più categorie in modo da mantenere un equilibrio fra quella professionale, già nutrita e qualificata, e quella degli operatori economici. Fu istituito il Bollettino del Club diretto dal Segretario Giuseppe Manzo e si fece il primo gemellaggio internazionale con il Club Meudon-Sevres di Parigi. Fu costituito anche il Comitato di consultazione e coordinamento fra i Club fiorentini l’embrione della futura Area Medicea. Boglione con il suo tratto distaccato e signorile lasciò una indelebile impronta nel Club di rispetto per le norme procedurali e nel contempo anche una attitudine estremamente pragmatica e fu facile così per i presidenti successivi seguirne le tracce. E così iniziò l’avventura del Rotary Firenze Sud. Sede Park Hotel di piazzale Galilei. Naturalmente i soci erano solo uomini. Le donne comparivano solo come “consorti”. I PRIMI DIECI ANNI DEL CLUB Gli anni '70 furono anni difficili e complessi. Furono gli anni della contestazione e del cambiamento di molti valori sviluppati in tanti secoli di storia dalla società civile che si ritenevano intangibili e che invece si modificavano. Anche una piccola comunità come un Club Rotary si dette da fare per adeguarsi. Si cominciò ad affrontare oltre ai temi economici, scientifici ed artistici legati alla vita cittadina anche temi urgenti e tragici come la violenza, la povertà, la diffusione della droga, occupazione e formazione dei giovani. Si pensò all’epoca che tanti uomini scelti per i loro meriti individuali in ogni settore di attività economica e pubblica che si

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12 riunivano liberamente a dibattere problemi urgenti e significativi per la vita di ognuno potevano rappresentare una realtà che i responsabili ufficiali della società non potevano ignorare. I Presidenti dei primi dieci anni dopo Alessandro Boglione furono : Anno 1971-1972 Ermanno Panella - Avvocato - Consigliere comunale di Firenze Anno 1972-1973 Ennio Zampieri - Vicedirettore Generale Cassa Risparmio Firenze Anno 1973-1974 Lorenzo Fernandes - Imprenditore industria chimica Anno 1974-1975 Manfredo Fanfani - Medico -Fondatore Laboratorio Analisi Fanfani Anno 1975-1976 Luigi Bittoni - Generale Carabinieri - Comandate V Brigata Firenze Anno 1976-1977 Adolfo Bosi - Avvocato - Presidente Istituto Ortopedico Toscano Anno 1977-1978 Franco Ugolini - Amministratore della S.p.A. “A. Ugolini & figli” Anno 1978-1979 Piero Gambaccini - Medico - Primario Radiologia Ospedale San Giovanni di Dio Firenze. I primi dieci anni furono anni di grande espansione del Club sia a livello qualitativo che quantitativo. Si iniziò subito con mantenere sempre più stretti contatti con gli altri Club di Firenze ma nel contempo ci si aprì subito a contatti internazionali. Già nel primo anno di vita del Club fu fatto il gemellaggio con il Rotary Club Meudon-Sevres di Parigi, contemporaneamente furono presi contatti con il Club Anversa Sud di Anversa e con il Club Golden Green di Londra. Negli anni successivi furono frequenti i contatti con questi Club con scambi di visite. Gli argomenti affrontati nelle conviviali del Club in quegli anni furono estremamente interessanti ed avevano avuto subito anche un’eco in città. Nell’anno

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13 di presidenza di Ermanno Panella fu molto importante la relazione del socio Marcello Giusti (Direttore della Pediatria del Meyer e futuro Presidente del Club) sulla “Toxoplasmosi” con echi sulla stampa e fra gli altri Club. Durante l’annata di Lorenzo Fernandes ci fu la sfilata di moda “Florence idea 1974” con la simpatica relazione della giornalista Laura Griffo. Durante l’annata Bittoni fu celebrato il V Centenario della nascita di Michelangelo con la proposta di riattivare il suo progetto per la facciata di San Lorenzo che fece molto discutere esperti e cittadini. Durante l’annata Bosi (76-77) è da ricordare la lezione di Piero Bargellini sulla “Rificolona” e la relazione del socio Vittorio De Sanctis su “L’Arno dieci anni dopo “. Durante l’annata di Franco Ugolini (77-78) fu impostata una manifestazione culturale di rilievo imperniata sulla figura di Aldo Palazzeschi con il quale Ugolini aveva intrattenuto rapporti di amicizia. Aldo Palazzeschi apprezzò molto l’iniziativa e fu molto grato al Club. In quegli anni il clima conviviale del Club fu rinvigorito sicuramente dalle splendide Feste degli Auguri. Si va da quella di Zampieri alla “Certosa” di Firenze che ebbe una vasta partecipazione di autorità ed ospiti a quella di Bittoni con la simpatica partecipazione degli zampognari a quella collegata alla “ settimana britannica “ di Franco Ugolini. Ma quello che fu veramente significativo furono gli interventi diretti nel tessuto sociale e nell’interesse della comunità. Ennio Zampieri nell’annata 1972-73 impostò il problema del recupero delle vecchie strade di Firenze . Il Club elaborò un progetto per il recupero dei vicoli di Firenze. Fu fatto un numero speciale del bollettino intitolato ”Sono bellissime le brutte strade di Firenze ” curato da Folco Cianfanelli che fu inviato a tutti i soci del distretto e alle autorità cittadine. La questione suscitò polemiche e dibattiti che richiamarono attorno al Club le maggiori personalità. Vi fu un incontro con il sindaco Luciano Bausi al quale Zampieri riferì “ che il problema posto dal Club non doveva rappresentare per lui una ulteriore preoccupazione, ma un atto di poesia, un gesto di volontà e di amore per Firenze”.

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14 Ma gli orizzonti del Club si rivolgevano, sempre con lo spirito del servire, anche a prospettive internazionali. Nel 1974-75 Manfredo Fanfani dedicò il suo anno all’UNICEF con il programma “Rotary per l’UNICEF”. Si arrivò ad una dichiarazione congiunta firmata da tutti i governatori dei distretti Italiani insieme ai presidenti dei Club cittadini. La dichiarazione fu firmata nel Salone dei Duecento in Palazzo Vecchio con l’intervento delle massime autorità cittadine e del rappresentante internazionale dell’Unicef. L’evento fu supportato da tutti i quotidiani italiani ed ebbe un grande eco a livello nazionale. Per quest’occasione il Club coniò una medaglia d’oro realizzata dallo sculture Corrado Cagli. Nel solco di questo impegno sociale deve essere anche collocata la grande iniziativa di Piero Gambaccini nell’annata 1978-79: “Il Rotary contro la droga“. Il programma fu fatto proprio dal Distretto ed il Rotary Firenze Sud organizzò una vera e propria assistenza diretta. L’azione fu estremamente pratica con il coinvolgimento della Associazione Italiana contro la Droga, il vice questore di Firenze, Il magistrato Pier Luigi Vigna oltre a teologi, insegnati e sacerdoti. Questo impegno si protrasse per due anni con riunioni alle quali parteciparono diverse associazioni antidroga favorendo anche la creazione di locali di accoglienza. Lo spirito che animava il Club alla fine degli anni 70 è espresso bene dalle parole di Piero Gambaccini: “Riteniamo che potremmo essere soddisfatti della nostra attività solo se questa ci farà maggiormente proiettare verso l’esterno e ci farà conoscere ed apprezzare di più. Occorre maggiore dialogo, maggiori legami con tutti i personaggi politici, amministrativi, scientifici e letterari. Se una azione ci deve essere questa non può essere frammentata ed incostante ma duratura.” Con queste idee propositive il successo del nostro Rotary fu notevole.

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15 L’effettivo crebbe molto superando il numero di 100 soci. Questo provocò problemi di scarsa conoscenza reciproca e quindi rischio di non buona funzionalità del Club. Ci furono diverse discussioni in proposito e si convenne che si era giunti al limite massimo del numero di soci. Nell’annata di Franco Ugolini (1977-78) la sede del Club fu portata dal Park Hotel all’Hotel Excelsior in piazza Ognissanti, sede più centrale in Firenze e più adeguata al numero degli iscritti . GLI ANNI OTTANTA Gli anni ottanta furono anni di consolidamento del Club in una realtà che si faceva più complessa e critica. Ci fu un grande impegno per di mantenere quell’entusiasmo ed operosità, omogeneità ed amicizia che aveva caratterizzato il Club nel primo decennio. Il Rotary Firenze Sud rimase fuori da qualsiasi scelta di campo politica, una caratteristica che il Club ha mantenuto fino ad oggi. Il Rotary Firenze Sud continuò a portare avanti i principi del Rotary come testimonianza indipendente ma non per questo non intervenne in maniera attiva all’interno della società. I Presidenti degli anni Ottanta furono: Anno 1979-1980 Marcello Giusti - Medico - Primario Pediatria e Direttore Sanitario Ospedale Meyer Anno 1980-1981 Ennio Zampieri - Vicedirettore Generale Cassa Risparmio di Firenze Anno 1981-1982 Ermanno Mulinacci - Imprenditore - Spedizioni internazionali Anno 1982-1983 Marcello Masieri - Commerciante - Ingrosso tessile Anno 1983-1984 Giorgio Pugliaro - Avvocato - Studio Legale diritto civile ed internazionale. Anno 1984-1985 Mario Rosati - Agente generale Assicurazioni Tirrenia

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16 Anno 1985-1986 Ugo Sorbi - Preside Facoltà di Agraria Università di Firenze Anno 1986-1987 Giovanni Baracchi - Avvocato - Studio Legale Diritto civile Anno 1987-1988 Enrico Pieragnoli Couture - Medico - Direttore SC Medicina Interna Ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze Anno 1988-1989 Gianfranco Corsi - Consulente economico finanziario. Come si vede dalla serie dei presidenti si mantenne l’impostazione data da Boglione alla fondazione del Club: professionisti ma anche operatori economici in modo da rappresentare tutta la parte attiva ed emergente della società. In quegli anni si mantenne lo spirito della collaborazione internazionale con il gemellaggio con il Rotary Club Strasburgo Est. Il gemellaggio fu perfezionato nel 1985 sotto la presidenza di Mario Rosati con una cerimonia a Firenze alla presenza degli ospiti francesi guidati del Presidente del Rotary Strasburgo Est Pierre Andrè Neff. Si iniziò cosi una proficua collaborazione che durò molti anni. Mario Rosati espresse molto bene quei sentimenti che valgono ancora oggi ”una associazione come la nostra che si prefigge la reciproca conoscenza, il progresso della comprensione e dell’amicizia sociale può facilitare la realizzazione di una Europa unità e far riprendere al nostro continente la collocazione che gli spetta nei rapporti internazionali. “ Gli rispose Pierre Andrè Neff “ Che il nostro gemellaggio di oggi sia espressione concreta dell’impegno di servire nell’amicizia i nostri popoli, l’Europa e tutta l’umanità”. Sulla spinta del successo del gemellaggio con il Rotary di Strasburgo Est si cominciò a preparare un ulteriore gemellaggio con il Rotary Barcellona Mediterraneo che si concretizzò nel 1989 e poi si sviluppò negli anni 90. Nell’annata di Marcello Giusti si continuò il programma contro la droga messo a punto da Piero Gambaccini. Inoltre Giusti favorì il più possibile l’amicizia fra soci per una conoscenza il più possibile diffusa. Su suggerimento di Giusti il Gruppo

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17 Mediceo del Rotary (Firenze, Est, Sud, Nord e Mugello) donò nel 1980 un “isolatore sterile” all’ospedale Meyer. Il macchinario fu consegnato il 16 febbraio 1980 alla presenza dell’arcivescovo Benelli e dei primari di pediatria del Meyer Ragazzini e Guazzelli. L’Isolatore sterile creava un isolamento asettico senza segregazione molto importante per curare le leucemie senza dover isolare fisicamente il bambino. Ermanno Mulinacci (1981-82) impegnò il Club con iniziative per l’ambiente che già nei primi anni 80 era un problema emergente. Il motto della sua annata “É tempo di saggezza” si riferiva proprio a questi problemi. Anche Masieri (1982-83) riprese il motivo dell’inquinamento e delle fonti alternative di energia . Il filo conduttore era basato sui problemi del territorio, il recupero urbanistico e soprattutto sul recupero della qualità della vita. Mario Rosati (1984-85) lanciò il Club a livello internazionale con il gemellaggio con il Club Strasburgo Est e tutta la sua annata fu votata all’impegno nella vita pubblica con l’obiettivo di aprire sempre di più il Club alla società. Sia Ugo Sorbi che Giovanni Baracchi continuarono su questa strada. Nel 1985 il Past President Piero Gambaccini partì per la Tailandia per organizzare un servizio radiodiagnostico in un ospedale da campo finanziato dal nostro Distretto 2070 in aiuto ai profughi Cambogiani e Vietnamiti. Una missione altamente umanitaria e al di sopra di ogni interesse economico e personale che fece onore a Piero ed al Rotary Firenze Sud. Già però nel 1984 era in atto un'altra iniziativa che si prolungò molti anni per l’apertura di un ospedale in Tanzania nel villaggio di Mikumi . Fu il socio Manrico Gabriele insieme al parroco di Impruneta don Giulio Staccioli che organizzò la cosa. Il nostro Club dotò di impianto idrico l’ospedale con opere di captazione sollevamento e distribuzione dell’acqua. Significativa nella gestione del Club fu la presidenza dell’anno 1987-1988 di Enrico Pieragnoli Couture. Egli iniziò con un coinvolgimento dei soci per trattare gli argomenti di maggior interesse. Non relatori esterni ma i soci stessi che fanno le

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18 relazioni al Club. Un’idea ripresa periodicamente nel Club, ma che Pieragnoli sviluppo per primo. Nella sua relazione iniziale affermava “ Che il relatore sia il più frequentemente possibile uno di noi, per trattare i problemi quotidiani e soprattutto il lavoro, perché il Rotary è fondato sul lavoro. É questo il modo per consigliarci a vicenda, per trarre profitto dalle altrui esperienze, per poterci conoscere meglio e per rendere sempre più stretta la nostra amicizia. E fra noi nessun oratoria ma conversazioni semplici o, per meglio dire, chiacchiere fra amici”. Fu Pieragnoli che all’inizio della sua annata (luglio 1987) trasferì il Club dall’Hotel Excelsior a Villa Cora, in Viale Machiavelli. Villa Cora, prestigiosa villa aristocratica, era stata trasformata in hotel da pochi anni e rappresentava un ideale punto di incontro per i soci per la comodità e bellezza del luogo. Pieragnoli è stato uno dei soci storici del Club, una sua colonna portante, si è spento con il cordoglio di tutti nel Dicembre 2017 dopo più di 50 anni di ininterrotta vita rotariana . Gianfranco Corsi nel 1988-89 riprese il problema del progressivo degrado di Firenze sottoposta ad un crescente turismo di massa e strutturò la sua annata in una serie di conferenze ed iniziative dal titolo ”Cultura, economia, società a Firenze”. Negli anni 80 avvenne un importante evento che fu la nascita del Rotaract Firenze Sud. Il Club nacque formalmente il 18 maggio 1987 con la consegna della carta. I soci fondatori furono: Giannandrea Battiata, Carlo Dell’Aiuto, Andrea Fanfani, Lucia Figini, Michela Figini, Cosimo Lai, Sabina Mazzanti, Lorenzo Pieragnoli Couture, Paolo Spagnoli, Marina Spinelli, Vincenzo Vettori( primo Presidente).

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19 Il nostro Rotaract con alti e bassi ha compiuto nel 2017 30 anni ed ha avvicinato al Rotary generazioni di giovani. Fu attivo subito nei primi anni di vita, anche se ha sempre subìto un forte ricambio proprio per le caratteristiche della istituzione. GLI ANNI NOVANTA: VENTICINQUE ANNI DI VITA DEL CLUB Nel 1994 si festeggiarono i 25 anni del Club e questo è stato sicuramente l’evento evento più significativo di questi 10 anni. Ma il Club negli anni 90 raggiunse la piena maturità ben inserito nella vita cittadina ed a livello internazionale. Nel 1997 contribuì alla nascita di un nuovo Club dell’area medicea il Firenze Scandicci subito dopo rinominato Firenze Certosa. I Presidenti sono stati: Anno 1989-1990 Roberto Ciapetti - Direttore Istituto di Credito Agrario Anno 1990-1991 Mario Calamia - Ingegnere - Professore Ordinario di Ingegneria Università Firenze Anno 1991-1992 Francesco Tiezzi - Funzionario Comune di Firenze Anno 1992-1993 Guglielmo Anzillotti - Direttore Consorzio Vino Chianti Anno 1993-1994 Fosco Nutini - Commerciante - Titolare Concessionaria Auto Anno 1994-1995 Domenico Taddei - Architetto - Professore Ordinario di Architettura Università Pisa Anno 1995-1996 Fabio Fanfani - Medico - Radiologo presso Istituto Fanfani Anno 1996-1997 Piero Camici - Ingegnere - Studio di Ingegneria Anno 1997-1998 Massimo De Sanctis - Medico - Studio di Odontoiatria

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20 Anno 1998-1999 Franco Angotti - Ingegnere - Professore Ordinario di Ingegneria Università Firenze Nel 1990 avvenne un nuovo gemellaggio questa volta con il Club Barcellona Mediterraneo. Il documento di gemellaggio “Hermanamiento” in spagnolo fu firmato a Barcellona il 27/4/1990 dal nostro Presidente Roberto Ciapetti e dal Presidente Julio Botrons del Barcellona Mediterraneo in occasione della visita del Firenze Sud nella città catalana. Il frutto principale di questa collaborazione fu l’intervento che i due Rotary fecero a favore dell’Ospedale di Mikumi in Tanzania lanciata dal nostro Club. L’intervento prevedeva la realizzazione dell’impianto idrico per l’ospedale. Fu chiesto l’intervento del Rotary International. Complessivamente si ottenne un finanziamento di ben 28.500 dollari che nel 1991 il Presidente Mario Calamia consegnò all’o spedale. L’inaugurazione fu fatta nel settembre 1992 con la presenza a Mikumi di una nostra delegazione (Calamia, Moretti, Capaccioli, Pieragnoli). Proprio nei primi anni 90 anche il nostro Club partecipò alla rifondazione dei Club dell’Europa dell’Est dopo la fine del comunismo e il crollo della cortina di ferro. Si cominciò nel febbraio 1990 con il Rotary Club di Budapest. Partecipò alla cerimonia di rifondazione Enrico Pieragnoli che era Presidente nell’annata delle rivoluzioni democratiche in est Europa. A Budapest i Club fiorentini regalarono al Club rifondato un fiorino d’oro (il fiorino era anche la moneta ungherese ) un regalo che fu molto apprezzato. Il 5 giugno fu riaperto il Club di Mosca e a Novembre quello di Leningrado sempre con la presenza di Pieragnoli e di altri soci del nostro Club e di altri Club di Firenze. Nell’aprile 1990 ci fu un’importante conviviale sulla medicina nell’arte condotta dal Past President Manfredo Fanfani. Un argomento che Fanfani svilupperà a vari livelli nei decenni successivi fino alle pubblicazioni periodiche su Toscana Medica nel recente periodo.

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21 Durante la presidenza di Mario Calamia (1990-91) furono affrontati i problemi del nostro fiume Arno da vari punti di vista per una definitiva messa in sicurezza anche con uso del radar (“Progetto Arno”). Il Club aprì anche la discussione sul progetto di una metropolitana leggera a Firenze progetto che poi non si è concretizzato. Altri due eventi importanti nell’annata Calamia furono la conferenza della grande radiologa della nostra Università Raffaella De Dominicis che parlò del progetto “Telemed” (inizio della tele medicina a Firenze ) e l’Interclub dei Rotary medicei in cui fu ospite il Presidente della Repubblica Portoghese Mario Soares in visita a Firenze. Sempre nel 1991 fu consegnato uno dei primi computer alla AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie).Il Club aveva già individuato la necessità di dotare di strumenti tecnologici le strutture sanitarie per innalzarne il livello dell’efficienza. La cerimonia della consegna del computer, della società Sesa distributrice IBM, al Presidente regionale AIL ed al Prof. Rossi Ferrini si svolse all’Hotel Cora, sede del Club, l’11 giugno 1991. Durante la presidenza di Francesco Tiezzi (1991-92) fu promossa l’iniziativa “Firenze città d’arte verso il 2000”. Nel 1994 si festeggiò il venticinquesimo anniversario della fondazione del Club durante la presidenza di Fosco Nutini. Dai 34 soci fondatori si era passati a 112 soci. Per celebrare il venticinquesimo anniversario il Club donò alla città di Firenze un monumento in memoria di Paul Harris, un evento che, alla cerimonia di inaugurazione, il governatore del nostro distretto 2070, Franco Zarri, definì “storico”. Il monumento fu collocato il 19 maggio 1994, alla presenza del sindaco Morales e delle autorità cittadine e rotariane in uno spazio del

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22 viale Machiavelli a pochi metri da Villa Cora sede del Club. L’opera fu denominata “Incontri” (da cui derivò poi il nome della rivista del Club). Il motivo di questo nome fu subito evidente. Con cinque figure stilizzate che girano su se stesse per indicare il desiderio di incontrarsi e di stabilire un rapporto di pace. L’opera dello sculture trevigiano Romano Costi, simboleggia i cinque continenti affratellati dall’ideale rotariano. Le statue sono in bronzo satinato e lucido, disposte a semicerchio. Un cippo di marmo reca la dedica a Paul Harris. Dopo che l’assessore alla cultura del Comune Pier Luigi Ballini aveva tenuto una conferenza stampa il giorno 18 per illustrare l’avvenimento, il gruppo scultoreo fu inaugurato il pomeriggio del giorno successivo di fronte a numeroso pubblico. In quella occasione dopo Il Presidente Fosco Nutini parlò il sindaco Morales: ” Conosco bene i vostri principi e i vostri valori basati sul servizio agli altri e ispirati al senso della comprensione e dell’amicizia. La vostra è una lezione attuale e moderna giacché oggi non si può pretendere che tutto provenga dall’alto e dallo stato. É giusta la rivendicazione che tanti fanno dei loro diritti, ma dobbiamo anche fermamente affermare la cultura del dovere. E proprio con istituzioni come il Rotary molto si può fare per dare un contributo decisivo alla convivenza civile”. La cerimonia terminò con un ricevimento nella vicina Villa Cora e a sera si tenne al Palazzo degli Affari la conviviale del Gruppo Mediceo che suggellò le celebrazioni del XXV anniversario. Il Club per l’occasione fece fondere una medaglia ricordo in cui erano incise le cinque statue del gruppo ”Incontri”. Le statue oggi hanno bisogno di un deciso restauro ed il Club si sta impegnando attraverso gli organi comunali per ripristinarne l’antico splendore. Dopo i festeggiamenti del venticinquennale continuò l’attività del Club a vari livelli. Durante la presidenza di Domenico Taddei (1994-1995) ci furono eventi anche mondani come la sfilata della stilista fiorentina Chiara Boni, ma anche interventi di grande rilievo epocale come la relazione dell’ambasciatore Castaldo sul crollo dell’impero sovietico (Mosca, la caduta degli Dei). Taddei dovette comunque affrontare la crisi economica del Club dopo le spese per i festeggiamenti del

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23 venticinquennale (ben riuscito, ma costoso). Riuscì ad arginare la situazione ma i problemi rimasero anche per presidenti successivi. L’annata 1994-95 di Fabio Fanfani fu dedicata, nel segno della solidarietà, ai grandi problemi del nostro tempo, dai tragici conflitti armati al degrado ambientale. Intervenne Maria Pia Tavazzani, moglie dell’ex Presidente del consiglio Amintore Fanfani e Presidente della associazione “Insieme per la Pace“ e della sezione femminile della Croce Rossa Italiana. Maria Pia Fanfani parlò di cooperazione e pace delle azioni intraprese dalla sua associazione. Da questo incontro nacque l’idea di dedicare la lotteria della festa degli auguri del 1995, che ebbe più di 200 partecipanti, al progetto Rutongo, paese del Ruanda devastato dalla guerra civile. Furono raccolti 8 milioni di lire. Due furono gli eventi significativi durante la presidenza di Piero Camici nel 1996. Una iniziativa del Rotaract, presieduto da Elisabetta Morgantini, con un concerto di Cecilia Gasdia e la celebrazione dell’anniversario fondazione (700 anni) dell’opera del Duomo di Santa Maria del Fiore con una conferenza di Mons. Timothy Verdon. Nel 1997 il nostro Club contribuì, come Club padrino, alla fondazione del Rotary Club Firenze Certosa che nacque con il nome di Rotary Firenze Scandicci. Fu deciso di fondare un nuovo Club per dare spazio a molte richieste di far parte del Rotary. Si occupò della nascita del Club il nostro socio Fabio Fanfani (Presidente 1995-96) il quale a sua volta coinvolse altri soci del Firenze Sud. Nacque cosi il 23 aprile 1997 il Rotary Firenze Scandicci con sede all’Hotel Relais Certosa. Il primo Presidente fu proprio Fabio Fanfani coadiuvato da Carlo Moretti e da altri soci del Firenze Sud con compiti di istruttori. Carlo Moretti fu il Presidente successivo a Fanfani poi furono eletti Paolo Nardi, Ubaldo Bernardini, Gabriele de Paola ed Aurelio De Lorenzo. Fu proprio con De Lorenzo che si prese atto che il Club gravitava più su Firenze che su Scandicci e si cambiò il nome con Firenze Certosa. Inoltre fu abbandonato il

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24 Relais Certosa, seguendo il Club padrino a Villa Cora. In effetti, il Certosa era ben inserito nei Club di Firenze (Galà per gli auguri di Natale a Palazzo Corsini che fu un evento in città), ma così si lasciava scoperta la zona di Scandicci. Un problema che sarà risolto negli anni a venire con la creazione di un altro Club. Nel Febbraio 1998 iniziò la pubblicazione della rivista del Club “Incontri” con direttore il socio e giornalista della Nazione Ottavio Matteini che era già direttore del bollettino del Club “Rotary Firenze Sud” pubblicato fin dai primi anni del Club. ”Incontri “ si chiamava anche il supplemento fatto nel 1994 in occasione del XXV Anniversario del Club. Dal 2007 Incontri fu diretta da Giuseppe Chidichimo e questo fino alla cessazione della pubblicazione nel Novembre 2014. La rivista, che in forma e contenuto, superava il livello di foglio notizie del Club com’era il bollettino, fu sempre molto apprezzata dai Club dell’area medicea e da tutta Firenze. Veniva distribuita ai soci ed ai presidenti dei Club della area fiorentina ed alle autorità cittadine. Fu un veicolo sicuro di conoscenza e di prestigio per il Club. Purtroppo i cambiamenti nel sistema comunicativo e una valutazione delle priorità degli investimenti in una situazione economica molto mutata rispetto agli anni 90 hanno portato nel 2014 alla cessazione della pubblicazione della rivista. Nel luglio 1998, dopo quattro mesi di stage formativo, entra come segretaria del Club Barbara Buonriposi Quilghini, ancora oggi la nostra insostituibile segretaria. Nel cinquantesimo del Club dobbiamo ringraziare Barbara per il lavoro discreto e continuo che ha fatto e che sta facendo, interpretando le esigenze di ogni nuovo Presidente con un costante riferimento agli ideali e regolamenti del Rotary. Barbara sostituiva Emanuela Bacci che era segretaria del Club dal 1985. Emanuela aveva iniziato quello stile di discreta competenza che poi Barbara ha ripreso e sviluppato in tutti questi anni. Durante la presidenza di Massimo de Sanctis nel luglio 1998 fu creato il primo sito internet del Club e la posta elettronica del Club.

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25 Franco Angotti (1998-99), destinato a diventare in seguito Governatore del nostro Distretto 2070, svolse la sua annata con riferimento dei principi rotariani di lavoro e responsabilità. Significativa fu la conviviale che parlava dell’imminente arrivo dell’euro con una relazione del socio del Rotary Firenze Prof. Aldo Bompani e con la presenza come ospite di onore il prefetto di Firenze Ruffo. Quelli erano i tempi dell’entusiasmo per l’euro, poi è subentrato l’inverno dello scontento con la crisi di rigetto della moneta unica europea. In altre parti del libro è descritta diffusamente l’attività di Franco come Presidente del nostro Club e come Governatore del Distretto 2070. LA SFIDA DEGLI ANNI DUEMILA Gli anni duemila portarono alla massima espansione del Club dal punto di vista numerico. Vi fu una grande attività sia interna che esterna. Conviviali numerose, service a livello locale ed internazionale. Anche l’amicizia fra i soci fu rinsaldata ma certo il decennio finì con la crisi economica del 2008 che ridimensionò l’attività negli anni successivi. Purtroppo di questa crisi se ne risente ancora oggi nel sistema Italia e naturalmente anche nel Rotary e nel nostro Club. I Presidenti furono: Anno 1999-2000 Carlo Cappelletti - Medico - Direttore SC Medicina Interna Ospedale San Giovanni di Dio Firenze Anno 2000-2001 Fabio Selleri - Ingegnere - Professore Ordinario di Ingegneria Università Firenze Anno 2001-2002 Lorenzo Magnolfi - Titolare agenzia di assicurazioni Anno 2002-2003 Stefano Fucile - Avvocato - Studio Legale Diritto civile e fallimentare Anno 2003-2004 Nicola Rabaglietti - Commercialista - Studio Commerciale

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26 Anno 2004-2005 Arminio Gericke - Agronomo - Titolare Azienda Agricola Anno 2005-2006 Cesare Novi - Avvocato - Studio Legale Diritto societario. Anno 2006-2007 Giuseppe Chidichimo - Avvocato - Studio Legale Diritto civile Anno 2007-2008 Filippo Cianfanelli - Medico - Endocrinologo - Pittore Anno 2008-2009 Mario Bini - Commercialista - Studio Commerciale di Revisione contabile Anche gli anni duemila con la presidenza di Carlo Cappelletti iniziarono con uno stretto contatto con le istituzioni della nostra città. Furono invitati a parlare il Sindaco Leonardo Dominici, l’Arcivescovo Card. Silvano Piovanelli, il Procuratore della Repubblica Francesco Fleury. La cena degli auguri del 1999 riservò molte sorprese ai soci e il divertente contrattempo è raccontato da Cappelletti in questo libro nel resoconto della sua annata. Nel giugno 2000 si ebbe la prima donna ammessa al Club: fu Laura Piccini dell’omonima bottega orafa di Ponte Vecchio. Durante la presidenza di Fabio Selleri (2000-2001) fu fatta una gita a Dresda e a Praga dal 25 al 29 aprile 2001 per risaldare l’amicizia con il Rotary “Goldener Reiter” di Dresda. La gita, magistralmente organizzata da Antonella Cecchi moglie del nostro socio Giulio, è rimasta famosa per la bellezza dei luoghi e per la meravigliosa ospitalità ricevuta; il tutto contribuì a risaldare l’amicizia fra i nostri soci. Come disse Selleri nel suo discorso di passaggio della campana nel giugno 2001 “ Il nostro è un Club in cui regnano armonia, concordia, disponibilità; il che, oltre a dare un’immagine positiva all’esterno, lo rende gradevolmente vivibile all’interno”. Di successo fu anche l’annata di Lorenzo Magnolfi (per ora il più giovane Presidente del Rotary Firenze Sud). L’11 settembre 2001 avvenne l’attacco alle Torri Gemelle a New York e il Rotary

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27 Firenze Sud una settimana dopo l’evento chiamò il generale Luigi Poli, ex capo di Stato Maggiore dell’Esercito ed esperto di relazioni internazionali, a fare un bilancio della situazione ed analizzare i possibili scenari. Egli affermò che l’11 settembre avrebbe cancellato, come in realtà è avvenuto, le strategie belliche del passato. Il Rotary Firenze Sud s’interessò in quegli anni anche dei problemi di mobilità a Firenze. Il Past President Franco Angotti era il coordinatore del gruppo di ricerca dell’Università sulla metropolitana a Firenze. Angotti con Aldo Frangioni, Presidente dell’ATAF, spiegò il progetto di micro metropolitana in una animata conviviale con il Firenze Est: “Micro metropolitana: La soluzione che si addice a Firenze”. A tutti sembrò un progetto innovativo ed interessante. Poi fu presa dal Comune e dal Governo una strada diversa che ha portato alla nostra attuale contestata tramvia. Nel 2003 si concretò il gemellaggio con il Rotary Club di Dresda “Goldener Reiter” con una cerimonia sabato 10 maggio 2003 con la partecipazione dei Presidenti Stefano Fucile ed il Conte Albrecht Adelmann e di 140 ospiti fra soci dei due Club parenti ed amici . Alla conviviale partecipò anche la Presidente del Club Rotary del Burkina Faso signora Suzane Yameogu che seguiva in loco la grande iniziativa dei due Club per il villaggio di Bilogu con un Matching Grant della Rotary Foundation. Splendida fu l’ospitalità del Presidente Stefano Fucile nella sua proprietà di Cigliano di Sopra a San Casciano. Bisogna ricordare che alla fine nel 2002 i soci Andrea Savia e Claudio Borri si erano recati nel Burkina Faso per stabilire i contatti necessari. Anche Nicola Rabaglietti nell’annata 2003-2004 impegnò il Club per la lotta contro l’analfabetismo e la povertà e in particolare per i problemi delle adozioni a distanza. Ma volle avere anche più stretti contatti con la realtà cittadina ed in particolare con il mondo dello sport giovanile. L’azione internazionale del Club in quegli anni fu molto significativa. Durante la presidenza di Cesare Novi si sono sviluppati due grandi progetti dovuti all’impegno

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28 dei nostri soci. Uno è il progetto AMREF HEALTH AFRICA al quale il nostro Club ha partecipato per la costruzione di dieci pozzi nella zona sub-sahariana. Il progetto fu portato avanti dai soci Marco Villani e Andrea Savia. I pozzi sono ancora in funzione e portano la targa Rotary Firenze Sud. Un altro progetto, iniziato da Arminio Gericke (2004-2005) portò ad installare nelle scuole secondarie del Nord Uganda pannelli solari per la fornitura dell’ energia elettrica . Nel 2007 il Club dovette cambiare sede perché Villa Cora chiudeva per ristrutturazione. Finiva sicuramente un periodo perché la sede era prestigiosa e facilmente raggiungibile. Giuseppe Chidichimo, Presidente in quell’annata, ritornò alla vecchia sede del Club l’Hotel Excelsior ora chiamato Westin Excelsior in Piazza Ognissanti. Questa è ancora oggi la sede del Club. Si organizzò con l’aiuto di Giovanni Falchi Picchinesi e Andrea Savia anche il parcheggio facendo una convenzione con il Garage Europa tuttora operante. Anche la sede della segreteria del Club fu portata in Viale Fratelli Rosselli 47 nello studio di Chidichimo ed è tuttora lì ospitata a titolo gratuito e per questo a Pino va la riconoscenza di tutto il Club. L’anno di Giuseppe Chidichimo fu particolarmente proficuo ed il Club raggiunse il suo massimo di soci (120) e di presenze alle manifestazioni. Nel giugno 2007 al concerto della Rotary Orchester Deutschland, fatta venire in Italia tramite i buoni uffici del Rotary gemellato di Dresda, vi erano più di 600 persone, per la grande sfilata di Ferragamo 227 presenze, per il ballo di Carnevale 157 presenze. L’annata 2006-2007 fu un momento memorabile per i Rotary fiorentini, le iniziative dei Club dell’Area Medicea furono tali e tante da indurre la Nazione a creare una pagina dedicata ai Club che è pubblicata tuttora il venerdì a cura di Caterina Ceccuti .

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29 Nell’ottobre 2007 durante la presidenza di Filippo Cianfanelli avvenne un incontro importate quello con Giulio Andreotti invitato in occasione del 60 anni della Costituzione. Fu un incontro emozionante per il Presidente Cianfanelli e per i soci perché Andreotti parlò a ruota libera sia degli inizi della sua carriera politica sia delle recenti accuse di mafia. Nell’annata Cianfanelli iniziò una tradizione che ancora è presente nel Club; quella di donare un set di stampe incise da Cianfanelli stesso su Firenze ai relatori alla fine delle conviviali. La prima edizione fu regalata a tutti i partecipanti alla festa degli auguri grazie alla consueta generosità di Andrea Savia. Il quale cominciò anche a portare in dono a tutti i soci dei dolci natalizi cosa che ha continuato a fare fino ad oggi. Con la presidenza di Mario Bini (2008-2009) ci s’interessa in maniera prioritaria di Firenze, mettendo sullo sfondo i collegamenti internazionali: del resto queste due anime del nostro Club sono sempre state presenti e forse sono proprio l’essenza del Rotary. Mario partecipò insieme con gli altri Rotary dell’Area Medicea al restauro del tabernacolo di San Giovanni Battista in Orsammichele. GLI ULTIMI DIECI ANNI E IL CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DEL CLUB Anno 2009-2010 Paolo Petroni - Enogastronomo - Studio Consulenza amministrativa Anno 2010-2011 Niccolò Martinico - Agronomo - Studio Consulenza agraria Anno 2011-2012 Carlo Moretti - Commercialista - Studio Commerciale tributario Anno 2012-2013 Giuliano Scarselli - Avvocato - Professore di Diritto civile Università Siena Anno 2013-2014 Lucio Rucci - Medico - Docente di ORL Università Firenze

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30 Anno 2014-2015 Paolo Bellesi - Medico - Urologia Ospedale San Giovanni di Dio Firenze Anno 2015-2016 Franco Puccioni - Avvocato - Studio Legale Diritto commerciale. Anno 2016-2017 Giancarlo Landini - Medico - Direttore SC Medicina Interna Ospedale Santa Maria Nuova Firenze Anno 2017-2018 Sandro Rosseti - Medico - Studio privato di Psichiatria Anno 2018-2019 Claudio Borri - Ingegnere - Professore Ordinario Ingegneria Università Firenze Il secondo decennio del duemila è iniziato con la presidenza di Paolo Petroni, Presidente anche dell’Accademia Italiana della Cucina. In effetti questo fu subito avvertito dal Club perché il livello delle conviviali subì un netto miglioramento. Non solo ma Petroni organizzò le cene come un viaggio nella cucina regionale italiana coadiuvato dallo chef dell’Excelsior Giuseppe Dalla Rosa e servite in sala dall’impareggiabile maître Gavino Nulchis. Certo non ci furono solo cene, si riuscì a fare anche dei service espressivi come il dono, insieme agli altri Club dell’Area Medicea, di tre autovetture alle associazioni di volontariato di Firenze. Nell’annata di Paolo Petroni fu eletto Governatore del Distretto 2070 per l’annata 2012-2013 il nostro socio e Past President Franco Angotti e questo sicuramente per merito delle doti umane e professionali di Franco, ma anche per la compattezza dei Club fiorentini guidati dal Firenze Sud che portarono avanti convinti la candidatura. L’annata 2010-2011 di Niccolò Martinico fu improntata ad un grande recupero dei valori delle amicizia fra rotariani. Niccolò, scomparso di recente, con la sua grande simpatia e capacità organizzativa fece ritrovare il gusto di stare insieme ai soci del Club. Famoso è rimasto il viaggio che organizzò in Sicilia occidentale sua terra natale. Martinico realizzò anche il Primo Campionato Toscano Rotary di Golf presso il Golf dell’Ugolino con l’aiuto del socio Claudio Bulleri. Il ricavato fu impiegato

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31 utilmente per i service del Club. L’evento fu ripetuto per i 3 anni successevi, ma poi non vi fu la forza e la convinzione di continuarlo. Peccato perché poteva diventare un evento distintivo del nostro Club. Martinico iniziò anche la tradizione di fare una volta l’anno una serata presso il Parco d’Arte Pazzagli di Rovezzano del nostro socio sculture Enzo Pazzagli. Enzo, scomparso nel settembre 2017, è stato un artista molto apprezzato a Firenze. È’ stato lo scultore del Pegaso simbolo della Regione Toscana. Nell’anno di Martinico si realizzò anche un importante service in favore delle zone più disagiate delle Filippine organizzato dal Past President Fabio Fanfani delle quali lui era Console onorario a Firenze. Furono realizzati cinque pozzi artesiani in un quartiere periferico di Manila. Gli aiuti verso le Filippine sono stati una constante del Club in quel periodo. Era già stata restaurata una scuola nella cittadina di Muyrals e nel 2012 sarebbe stato trasformato in campo giochi una discarica che era vicina ad una scuola elementare nel distretto di Quezon City. Sempre a Quezon City fu aperto un Day Care Center per bambini privi di assistenza sanitaria. Martinico affrontò anche il problema del costo crescente degli incontri conviviali che stavano pesando troppo nel bilancio del Club. Niccolò cominciò a diversificare, portando avanti l’organizzazione di cene autogestite e la sostituzione di parte delle cene con light dinner. Il suo esempio fu continuato dai presidenti successivi. Carlo Moretti , Presidente dell’annata 2011-2012 , si concentrò nel programma di far conoscere di più il Rotary alle istituzioni e ai fiorentini. A questo tema dedicò molte conviviali non trascurando anche incontri nella sfera più ampia della cultura, scienza e sport. Le novità introdotte da Martinico fecero risparmiare il Club mantenendo un buon livello di convivialità. La crisi economica comunque si faceva sentire. Non ci fu incremento dell’effettivo e Moretti fu costretto ad aumentare la quota trimestrale di associazione.

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32 La crisi dell’effettivo era comunque una realtà e Giuliano Scarselli, Presidente 2012-2013, richiamò nella sua relazione programmatica questo problema. Il Club era passato da più di 100 soci a 90 e nella stragrande maggioranza uomini. Bisognava cominciare ad incrementare e qualificare l’effettivo. Scarselli, per cominciare a tornare alle radici del Club, impostò tutta la tutta la sua annata su Firenze. Ci furono delle serate veramente significative come la festa degli auguri del 18 dicembre 2012 a Palazzo Pitti nel Museo degli Argenti nelle sale affrescate da Giovanni da San Giovanni. La festa fu organizzata da Maria Teresa Bruno, una delle nostre socie più attive e consigliera di Scarselli in quell’anno. Un altro evento importante fu il 21 maggio 2013 la cena nel chiostro di San Lorenzo con visita alla Basilica ed alla biblioteca Laurenziana. La Basilica, illuminata, fu aperta per i soli rotariani. La serata fu organizzata dallo scrivente di queste note e grazie ai buoni uffici di Mons. Fabrizio Porcinai, Vescovo vicario di Firenze, che risiedeva nel complesso di San Lorenzo. Da ricordare anche le serate musicali nella bella cornice della Villa di Monteloro di Silvia Fersino. L’annata 2012-2013 fu anche l’ultima del distretto 2070, di cui il nostro Club aveva sempre fatto parte. Da quell’annata il Distretto fu diviso in 2071 (Toscana) e 2072 (Emilia –Romagna e Repubblica di San Marino). Governatore in quell’anno cruciale fu il nostro Franco Angotti. A parte in questo libro lui stesso descrive questa sua esperienza. Anche l’annata di Lucio Rucci (2013-2014) fu consacrata alla cultura e all’amicizia. Lucio aveva programmato tutto insieme alla moglie Anna, grande ispiratrice del programma, che però affetta da un male irreversibile venne improvvisamente a mancare nel marzo 2014. Lucio Rucci portò a termine da solo l’annata con grande coraggio e determinazione. Riuscì a fare anche una bella sfilata di moda al St. Regis, una serata a cui la moglie si era impegnata tanto per realizzarla. Furono molti gli eventi: dalla rappresentazione teatrale su Galileo alla visita dell’Opificio delle Pietre Dure. Un evento significativo fu la conviviale al Westin Excelsior per i

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33 festeggiamenti per gli anniversari dei soci storici Enrico Pieragnoli che festeggiava i suoi 50 anni di Rotary e Giulio Cecchi che festeggiava i sui 25 anni. Anche nell’anno di Rucci la crisi economica non aveva allentato la morsa, anzi aveva dato un giro di vite accentuando le condizioni che non favorivano l’espansione del Club. Rucci comunque mantenne un rigoroso esercizio finanziario, iniziando anche un recupero crediti che fino a quel momento non era stato mai intrapreso. Nel 2013 nasceva il Rotary Scandicci strettamente collegato al Firenze Sud che aveva come primo Presidente il nostro Past President Carlo Moretti. In effetti fu il PDG Rino Cardinale che intervenuto alla serata di passaggio delle consegne di Carlo Moretti gli propose la creazione di un Rotary a Scandicci al posto del precedente che poi si era trasformato in Certosa. Carlo accettò con entusiasmo di ritentare l’impresa con lui vi era di nuovo Fabio Fanfani. Furono trovati i primi 20 soci e si fondò il Club. Carlo Moretti rimase Presidente per tre anni consecutivi con la finalità di stabilizzare il Club. Il tentativo riuscì ed oggi il Rotary Scandicci è saldamente presente nel suo territorio. Dopo Lucio Rucci è stato Presidente Paolo Bellesi (2014-2015). Anche lui ha impostato l’anno sulla cultura, ma focalizzata ancora di più su Firenze e sull’anniversario dei 150 anni di Firenze Capitale. Diverse sono state le iniziative in questo senso, da ricordare la conviviale condotta dal Past President Domenico Taddei su “Firenze Capitale d’Italia” del settembre 2014 con i commenti di Enrico Pieragnoli su “Firenze la smania di fare e rompere”. Importanti anche le celebrazioni in Interclub con una conferenza del Prof. Cosimo Ceccuti. Il 2014 è stato l’ultimo anno di pubblicazione della nostra rivista “Incontri”. Il Club perdeva così un potente mezzo di comunicazione. Nino Cecioni, nostro socio storico che ha ricoperto diverse cariche nel Club e nel Distretto, mettendo a frutto la sua capacità di scrivere in diretta gli interventi alle nostre riunioni ha cominciato a fare la cronistoria di ogni annata con delle “Spigolature” che raccoglie alla fine di ogni anno, con il beneplacito del Presidente, in un volume che viene consegnato ai soci. Questa sua benemerita iniziativa è cominciata proprio nell’anno 2014-2015.

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34 Nell’annata Puccioni (2015-2016) sono stati affrontati nodi che fino a quel momento non erano emersi nel Club. Vi erano state delle irregolarità amministrative da parte di consulenti degli anni precedenti. Puccioni prese decisamente in mano la situazione e, da provetto avvocato quale è, risolse brillantemente la cosa senza gravare sulle tasche dei soci. Inoltre, per limitare le spese, cominciò ad usare come sede complementare del Club anche Villa Viviani ottenendo un significativo risparmio. Questa diversificazione fu usata anche da Giancarlo Landini, successore di Puccioni, con analogo successo nel mantenere in equilibrio le finanze del Club. Sempre in accordo con Landini furono gettate le basi di una ripresa dell’effettivo con inserimento progressivo di soci e con la fondazione il 21 giugno 2016 del Rotary Satellite Bagno a Ripoli. L’annata successiva 2016-2017 di cui io sono stato Presidente segnò la ripresa di service di grande respiro del Club. Il più significativo è stato quello per l’acquisto di un’incubatrice per terapia intensiva neonatale per la pediatria dell’Ospedale San Giovanni di Dio. Il service è stato rilevante con una raccolta 35.000 euro. Il macchinario ha reso finalmente autonomo l’importante ospedale fiorentino per la gestione delle gravidanze a rischio. Altra iniziativa è stata quella del corso di Paradressage promosso dai soci Cristiana Baggiore e Andrea Savia che sta diventando un evento ricorrente per il Club. L’altro elemento significativo della mia annata è stato lo sviluppo del Rotary Satellite Bagno a Ripoli che ha permesso al Club di ricominciare a crescere come organico e di coprire una zona del territorio che non aveva un riferimento Rotary. Grazie alla grande azione dei soci Maria Teresa Bruno e Stefano Tatini furono trovati giovani professionisti che fondarono il Rotary satellite ed il primo Presidente è stato il commercialista Giacomo Rasile. La fondazione del Club satellite non fu all’inizio salutata favorevolmente dal Governatore Alessandro Vignani che invece poi vedendo la validità dei soci e l’impostazione che a questa iniziativa aveva dato il Firenze Sud sposò in pieno l’idea. Sempre nel 2016-2017 il socio Ferdinando Del Prete (attuale Presidente eletto) che svolgeva ruolo di Segretario ha riattivato il sito del Club da molto tempo non più funzionante.

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35 Sandro Rosseti nell’annata 2017-2018 proseguì le iniziative prese nella mia annata portando a compimento diversi obiettivi. In primo luogo lo sviluppo significativo dell’effettivo. Sono entrati 11 nuovi soci riportando il numero degli iscritti ad 80. Questo escludendo i 15 soci del Rotary satellite che nel 2018 è diventato un Club autonomo, il Rotary Bagno a Ripoli (terzo Club fondato direttamente dal Firenze Sud). Anche in quest’anno rotariano è stato fatto un service importante per la città di Firenze: l’acquisto di tre celle frigorifere per la Caritas. Il Service è stato proposto dal Rotary Firenze Sud e vi hanno partecipato anche i Club dell’Area Medicea 1. Una parte del finanziamento è stata raccolta con un grande evento al Teatro della Compagnia con uno spettacolo di Irene Grandi a cui hanno partecipato 450 rotariani. Un evento importante dell’annata è stato la celebrazione per il trentennale del Rotaract fondato nel 1988. Le celebrazioni sono state organizzate dal socio Andrea Bandelli, Past President del Rotaract. Un’annata di successo ed espansiva come quella 2017-2018 ha però comportato molte spese con problemi di bilancio alla fine dell’anno. Da qui è nato nel Club un ripensamento sulle modalità di finanziamento. Questa problematica dovrà essere affrontata nel prossimo futuro. Siamo arrivati così all’anno 2018-2019 ed al cinquantesimo anniversario del Club. É toccato a Claudio Borri, ingegnere, docente universitario e socio di numerose organizzazioni nazionali ed internazionali ad essere il Presidente del cinquantesimo anniversario. Claudio ha assolto il compito nel migliore dei modi. Nei giorni 17-18-19 Maggio sarà organizzato un grande evento internazionale “Un nuovo rinascimento per il Mediterraneo” nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. L’evento si rifà ai colloqui mediterranei di Giorgio La Pira e sarà una degna celebrazione per il nostro Club. Il Congresso mirerà a rilanciare alcuni temi umanitari di assoluta priorità per il Rotary quali le migrazioni e la pace, la salute materna ed infantile, le infrastrutture e l’ambiente, l’architettura sostenibile e le

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36 identità culturali grazie all’intervento di relatori illustri quali P. Bartolo, R. Piano, M. Primicerio, E. Siviero. Cinquanta anni sono un lungo periodo. Una grande storia di amicizia e di azione rotariana. Certo le condizioni cambiano, la società evolve e con essa si deve evolvere il Rotary. La capacità di cambiare rimanendo fedele ai propri valori, come ha fatto il Rotary Firenze Sud in questi 50 anni, è la più importante garanzia di successo anche per il futuro.

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37 L’ULTIMO GOVERNATORE DEL DISTRETTO 2070 FRANCO ANGOTTI Anno Rotariano 2012-2013 La mia avventura da Governatore del Distretto 2070 comin-cia nel 2006 con una telefonata del PDG Giuseppe Fini, Go-vernatore nell’anno 1996-1997, Ingegnere, socio del RC Fi-renze, scomparso da qualche anno. Il Governatore 2007-2008 Gianni Bassi gli aveva chiesto di indicargli un socio fiorentino da nominare assistente e Fini aveva pensato a me. Rimasi molto lusingato della proposta inaspettata che rappresentava un passaggio obbligato sulla strada di un Go-vernatore, ma questo io non lo sapevo. Ed in effetti era proprio questo il suo pro-gramma. Infatti dopo 3 anni di assistentato con Bassi prima e poi con i governatori Terrosi Vagnoli e Baraldi, arriva una seconda telefonata con l’invito a fare la do-manda per Governatore dell’anno 2012-2013. Questo invito era stato preceduto da un’unanime presa di posizione di tutti i club dell’area fiorentina sulla indicazione del mio nome. Naturalmente dinanzi a questo vasto ed eccezionale consenso non potevo rifiutare. Accetto dopo averne naturalmente parlato con mia moglie Gio-vanna. Da questa breve sintesi introduttiva e dalla positiva con-clusione dell’iter disegnato da Beppe Fini, si intuisce che egli doveva godere di un notevole prestigio fra i 24 PDG ai quali spettava la designazione. Devo ammettere che ho avuto una certa dose di incoscien-za nell’accettare questa prestigiosa carica dal momento che la dimensione del Distretto 2070, che si può sintetizza-re nei seguenti dati: 104 club, 6258 soci e un territorio geo-graficamente tanto vasto (Toscana, Emilia Romagna e Re-Passaggio del Collare tra Pagliarani ed Angotti

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38 pubblica di San Marino) da contare fra il club più a Nord (Brescello, sul Po) e quel-lo più a sud (Pitigliano) una distanza di oltre 400 km, è stata da me certamente sot-tovalutata. Comincia così la mia avventura da Governatore. Naturalmente ho avuto tutto il tempo per comprendere pienamente la dimensione dell’impegno assunto e prepa-rarmi perché la notizia della designazione mi è giunta nell’autunno del 2010 con una telefonata di Baraldi a cui sono seguiti gli auguri di tutti i PDG presenti nella riunione. Ho subito chiesto aiuto a Filippo Cianfanelli, Nino Cecioni, Barbara Buonriposi Quilghini, Roberto Ariani e Nicola Rabaglietti i quali hanno costituito il team di-strettuale e mi sono stati davvero al fianco in ruoli di elevata responsabilità. Il primo impegno e il più stimolante è stato la partecipazione con Giovanna all’assemblea internazionale di San Diego. Qui si respira la vera e più profonda aria del Rotary nella sua dimensione internazionale. Qui ho incontrato il Presidente in-ternazionale, il giapponese Sakuji Tanaka, il quale ha illustrato il suo programma, accompagnato dal motto: “La pace attraverso il servizio” ed ha lanciato la sfida ai governatori a rilanciare il tema della pace in tutti i Distretti Qui si incontrano i Governatori di tutto il mondo. Veri amici con i quali si intessono rapporti che poi sfociano in Global Grants. A questa esperienza internazionale segue l’impegnativo compito di organizzare i seminari di formazione che cominciano da metà gennaio 2012 e si protraggono fino al successivo mese di maggio. Sono vera-mente importanti perché indicano quale sa-rà la visione del governatore sui temi più ri-levanti e perciò i destinatari sono princi-palmente i Presidenti eletti dai club e la squadra distrettuale. Ma l’impegno più coinvolgente e ricco di molte soddisfazioni è la tradizionale visita ai club. Il mio atteggiamento è sempre stato Giovanna, Franco, S. Tanaka e Signora

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39 quello di incoraggiamento nella realizzazione degli obbiettivi mai di punizione per le immancabili carenze qua e là rilevate. Ho potuto così toccare con mano lo spirito di servizio che anima la partecipazione alla vita dei club e il modo, sempre diverso da un club all’altro, di come si esprime questa partecipazione. A questo proposito mi piace ricordare come mi sia apparsa subito chiara la differenza di come si vive il Ro-tary fra le due sponde dell’Appennino. Ma una differenza non trascurabile l’ho col-ta anche fra i club emiliani e quelli romagnoli. Ho notato delle differenze molto ra-dicate fra club storici, ricchi di tradizione, con un passato di cui sono orgogliosi, e club di recente istituzione, fra club grandi e piccoli, fra club di grandi città (Bologna, Firenze, Modena, Pisa, Ferrara, ecc.), e club che operano in contesti più “paesani”, fra club di medie e piccole dimensioni. Differenze tutte che si colgono a volte anche in particolari insignificanti. Del resto non ho la pretesa di dire che con le visite pa-storali necessariamente brevi ho avuto modo di conoscere a fondo la natura e le caratteristiche di un club. Tuttavia l’interazione fra me e il club è stata diversa nei diversi club che ho visitato. Il rapporto con i numerosi collaboratori, assistenti, presidenti dei club e delle com-missioni distrettuali è stato sincero e leale, improntato ad uno spirito di comunanza collettiva da tutti condiviso. Tutto ciò, penso, rientri nel normali compito dei Governatori, seppure con differen-ze fra di loro non trascurabili soprattutto nel prevalere, da parte di taluno, di atteg-giamenti censori e spesso autoritari. Non posso dimenticare che il mio anno si è trovato ad affrontare delle problemati-che complesse che hanno richiesto un impegno non previsto. Ricordo, semplifican-do, le seguenti: la divisione del Distretto 2070, il terremoto dell’Emilia e l’alluvione di Albinia. DIVISIONE DEL DISTRETTO 2070 La divisione del Distretto 2070 nei due Distretti 2071 Toscana e 2072 Emilia Roma-gna e Repubblica di San Marino era nell’aria da qualche tempo sia per le notevoli

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40 dimensioni assunte e che ho richiamato più sopra sia per atteggiamenti arroganti e intollerabili di alcuni PDG che hanno reso faticosa e non più rinviabile la conviven-za. La decisione viene presa con il Governatore Ferracci, mentre il complesso pro-cesso della divisione viene gestito dal Governatore Pagliarani ed a me è spettato il compito, come Segretario dei PDG, di seguire tutto l’iter e soprattutto di gestire, da Governatore, l’ultimo anno del Distretto 2070. È curioso ricordare che il primo Go-vernatore del Distretto 2070 è stato il fiorentino Massimo Galletti di S. Ippolito ne-gli 1972-1973 e l’ultimo ancora un governatore fiorentino. Aggiungo che a rimpiangere la divisione del Distretto siamo stati in molti, ma dalle nostre parti un po’ di più lo sono stati alcuni che ne hanno causato e proposto la divisione stessa. TERREMOTO DELL’EMILIA Il secondo evento che mi sono trovato a gestire è stato il disastroso terremoto dell’Emilia (20 maggio 2012). Nel Distretto ci fu una vera rincorsa alla solidarietà. La raccolta di fondi, iniziata da Pagliarani e proseguita da me, ci consentì di dispor-re di un fondo di circa 255.000 Euro. Fra le varie iniziative ricordo il progetto “Beyond the Quake” coordinato da Claudio Pezzi, Presidente della commissione distrettuale “Borse di studio”. Questo progetto consentì a circa 450 studenti del quarto anno delle scuole superiori dei Comuni di Guastalla, Mirandola, Carpi, Finale Emilia, Cento e Crevalcore colpiti dal terremoto di frequentare corsi di inglese ed ottenere la prestigiosa certificazione internaziona-le della Cambridge University, raggiungendo così l’obbiettivo di dare un certo van-taggio competitivo a dei ragazzi fortemente svantaggiati dal crollo delle loro scuole. Ricordo anche l’organizzazione di una partita di calcio tra la Squadra Nazionale Pi-loti di Formula 1 ed una selezione di “calciatori” reclutati tra Rotariani e Rotaractia-ni che si è svolta il 3 dicembre 2012 al Paladozza di Bologna in concomitanza con il Motor Show, il cui ricavato fu destinato alle zone terremotate. Di questa iniziativa

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41 devo ringraziare l’amico Franco Venturi, che sarà Governatore del Distretto 2072 nell’anno 2016-2017. A questi progetti ne sono seguiti molti altri più classici quali borse di studio e sov-venzioni distrettuali tutti destinati a giovani ed a scuole delle aree terremotate. ALLUVIONE DI ALBINIA Il terzo evento è stato l’alluvione di Albinia a cui è seguita una raccolta di fondi da parte dei club di Grosseto, Monte Argentario, Orbetello-Costa d’Argento e Pitiglia-no-Sorano-Manciano e con il contributo del Distretto utilizzati per l’acquisto, l’installazione, la messa in esercizio di 8 Lavagne Interattive Multimediali donati al-la Scuola Primaria “Renato Fucini” di Albinia (GR) il cui edificio era stato distrutto dall’alluvione. L’obbiettivo anche in questa occasione è stato quello di compensare almeno in parte i disagi che gli alunni avevano subito. Un successo veramente insperato è stato raggiunto nella poderosa azione svolta dal-la Commissione Distrettuale “Fondazione Rotary”, presieduta da Arrigo Rispoli, al suo terzo anno come responsabile del progetto dei R.I. Visione Futura. Questo successo si può leggere dai seguenti sintetici dati: District Grant n. 25983 Sovvenzione Distrettuale: 122.707 USD N° Progetti: 44 Valore Totale: 430.000 USD Di cui Sul territorio: 28 Progetti per 260.000 Estero: 16 Progetti per 170.000 USD Global Grants N° Progetti: 14 Valore Totale: 587.400 USD Sul territorio: 2 Progetti per 96.000 USD Estero: 9 Progetti per 395.400 USD 3 Borse di Studio per 96.000 USD Le 3 borse di Studio da 32.000 euro ciascuna sono state conferite:

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42 - a Silvia Fuselli (R.C. Bologna Ovest e Host Partner: R.C. Washington Capitol Hill D-76200 (U.S.A.) sul tema “Pace e risoluzione dei conflitti” - ad Elisabetta Morini (R.C. Reggio Emilia e Host Partner: R.C.CambridgeD-7930 U.S.A.) sul tema “Prevenzione e Trattamento delle malattie” - ad Elisabetta Venturini (R.C. Fiesole e Host Partner R.C. Gravesend & Meopham D- 1120 Inghilterra) sul tema “Salute della mamma e del bambino”. Complessivamente sono stati effettuati service per un totale di 1.017.400 USD. Un vero record. Naturalmente l’aspetto più gratificante è sempre stato il rapporto con i giovani: Ro-taract (Guido Abate Presidente della sottocommissione - RD Enrico Fantini), Inte-ract (Presidente Carlo Francini Vezzosi e RD Giulio Razzanelli), Scambio Giovani (Pietro Belli, Presidente della sottocommissione), Ryla, svoltosi a Portoferraio e di-retto con grande passione da Massimiliano Tacchi con il motto “il Futuro: Cuore, Coraggio e Competenza” e che ha avuto un grandissimo successo con la partecipa-zione di 87 giovani sponsorizzati da 63 club. Ricordiamo che il Ryla mira a sviluppare nei giovani le attitudini alla leadership e il senso di responsabilità civica e devo dire che i rela-tori sono stati tutti all’altezza del compito loro asse-gnato: Italo Minguzzi, Giovanni Padroni, Vinicio Ferracci, Massimo Nannipieri, Max Brod, Franca Errani, Giuseppe Bellandi, Darya Majid, Guido Ab-bate, Anna Barberini, Antonio Trivella e Cecilia Craviari. Devo poi ricordare la particolare attenzio-ne verso i più giovani rivolta dal R.C. Castiglioncello e Colline Pisano Livornesi, pre-sieduto da Roberto Bottici, con l’annuale Rypen.Aggiungo infine il Vocational Trade Exchange (coordinato da Letizia Cardinale e Claudio Pezzi) che ha visto la parteci-pazione di 4 giovani, ricercatori universitari agli inizi della carriera come volontari: - Ing. Andrea Govoni - Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza e Gestione dei Rischi - Dott.ssa Ilaria Iacobucci - Ricerca Medica Ematologia e Scienze Oncologiche Il Gruppo del VTE

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43 - Ing. Jacopo Tilli - Ricerca Robotica e Bioingegneria - Dott. Vincenzo Zarone - Ricerca per la Formazione Manageriale nella Riforma delle Pubbliche Amministrazioni proposti rispettivamente dai club: Guastalla, Bolo-gna Sud, Pisa e Pisa Pacinotti. A questi giovani è stata data l’opportunità di partecipare ad uno scambio con un gruppo analogo del Distretto USA 5770 SW Oklahoma e di visitare il Distretto USA nell’arco di un mese sotto la guida di Claudio Pezzi dove hanno avuto l’opportunità di visitare centri di ricerca, Università ed incontra-re colleghi che hanno intrapreso lo stesso percorso di lavoro. Un grande segno di attenzione è stata rivolta al Di-stretto 2070 dal Presidente della Rotary Founda-tion, Wilfrid J. Wilkinson. In giro per il mondo per visitare i Distretti ed i Club più attivi nelle contri-buzioni alla Rotary Foundation e quindi più sensibili all’obiettivo della eradicazione della polio, si è fermato a Firenze il 3 e 4 dicembre 2012. Qui, accompagnato da Ar-rigo Rispoli, Wilkison ha incontrato le autorità civili e religiose di Firenze e di Fieso-le e nell’incontro avuto con i Presidenti dei 14 club dell’area Medicea ha gettato le basi per una attenzione sempre alta alla Fondazione. Sorvolando sulle molte iniziative sparse lungo il percorso di un anno, ricordo soltan-to il Forum sulla Pace, come risposta alla sfida lanciata dal Presidente internaziona-le Tanaka, che si è svolto nel Salone dei 500 in Palazzo Vecchio, dove, dopo il saluto delle autorità civili e religiose, hanno intrattenuto un pubblico veramente numeroso oltre ogni aspettativa i relatori: Avv. Alessandro Berti, Decano e Segretario Generale del Corpo Consolare di Firenze Prof. Eugenio Ripepe, Ordinario di Filosofia del diritto dell’Università di Pisa Prof. Luigi Condorelli, Ordinario di Diritto Internazionale dell’Università di Firenze Avv. Giulio Conticelli, Vice Presidente della “Fondazione La Pira” Prof. Rodolfo Cigliana, Professore di Letteratura Latina e Greca,

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44 coordinati da Marcello Mancini, vice Direttore del quotidiano La Nazione e dal PDG Italo Minguzzi. L’ultimo impegno è stato quello di organizzare il Congresso Distrettuale che conclu-de l’anno rotariano. È stato il XLI ed ultimo congresso del Distretto 2070 ed ho voluto che si svolgesse nel centro di Firenze con tutti i rischi che tale scelta avrebbe potuto implicare per l’attrazione che Firenze esercita sempre sui visitatori. Con l’aiuto di Pier Augusto Germani siamo riusciti a prenotare per i giorni 8 e 9 giugno il Teatro Odeon che si è rivelato perfetto per le esigenze organizzative La partecipazione è stata veramente eccezionale. Infatti oltre 500 rotariani e i loro familiari hanno preso parte, anche con una certa emozione, a questo che era l’ultimo Congresso del Distretto 2070. La scenografia allestita per sottoli-neare l’eccezionalità del momento, gli stendardi dei due nuovi Distretti portati in processione nella platea, il tradizionale passaggio dei collari ai due Governatori Gianfranco Pachetti e Giuseppe Castagnoli il tutto sul palcoscenico del teatro Odeon e alla presenza di un folto pubblico è risul-tata di grande impatto e resterà fissa nella memoria di tutti coloro che vi hanno par-tecipato. Devo dire che una presenza spontanea di così tanti rotariani mi ha commosso ed è stata per me la migliore ricompensa per un intero anno dedicato al Rotary. Altret-tanto è stata appagante l’attenzione che ho ricevuto dal Rotary International dal momento che ha voluto testimoniare il proprio apprezzamento con la presenza di un Past Vice Presidente Internazionale, il francese Serge Gouteyron, e di un Past Di-rector, il turco Orscelik Balkan, oltre a quella del rappresentante del Presidente In-ternazionale, il PDG Gianni Jandolo.

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45 Non posso infine dimenticare il pomeriggio precedente il Congresso ospiti nella sede della RAI Regione, Largo Alcide De Gasperi, dove, grazie alla collaborazione di Angela Motta, abbiamo assistito alla proiezione di tutti gli eventi rotariani del Distretto 2070 conservati nelle teche RAI. Nel concludere questa breve descrizione del mio anno da Governatore devo ricordare il service promosso da Giovanna. Tramite l’associazione Agata Smeralda è venuta a conoscenza di una tragica situazione che si era creata ad Haiti dopo il terribile terremoto del gennaio 2010: si trattava di neonati la cui sopravvivenza era legata alla disponibilità di latte. Si impegna quindi per una raccolta fondi, illustrando il service alle consorti dei Presidenti durante le visite ai club. Queste, con molta generosità e mostrando grande sensibilità, hanno contribuito con una somma complessiva di 35.500 Euro che è stata destinata all’acquisto di latte in polvere. La struttura che gestisce questo service risiede nel “Village Italien” che stato poi visitato dalla nostra borsista per la Pace Cateri-na Becorpi. L’ultimo pro-blema che restava da risolvere era quello del club a cui lasciare in custodia il collare dell’ultimo Governatore del Distretto 2070. La soluzione però è stata piuttosto facile per la presenza a Firenze del club più anti-co dell’intero Distretto 2070: il R.C. Firenze. La foto qui unita descrive il momento della consegna del collare al Presidente del Club Leonardo Masotti. La consegna del Collare del D2070 al RC Firenze Angela Motta e il Direttore della RAI Toscana

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47 2018-2019 PRESIDENTE CLAUDIO BORRI L’ANNATA “GIUBILARE” SIATE DI ISPIRAZIONE, SIATE L’ ISPIRAZIONE! L’onore che i Soci del Firenze Sud mi hanno tributato eleg-gendomi alla presidenza del nostro Club per l’A.R. 2018-2019 è stato davvero grande poiché gravato da una doppia responsabilità. La prima: quella, evidente, di guidare il Club dopo tante belle annate, con programmi e temi molto inte-ressanti. La seconda: quella derivante dal “navigare” il Fi-renze Sud oltre il giro di boa del suo 50.mo anniversa-rio. E certamente NON per tornare indietro al porto di par-tenza, ma per approdare in un porto sicuro consegnando il nostro veliero al futuro comandante Piero Augusto Germani (per l’ A.R.. 2019-2020). E’ stata un’annata davvero “miliare”, straordinaria sotto molto punti di vista, ma anche gravata proprio al suo inizio dall’improvvisa, immatura e dolorosissima per-dita di Massimiliano Tacchi, Governatore Eletto per il 2018/2019 del nostro Di-stretto 2071. Il 22 luglio 2018, Massimiliano ci ha lasciato un vuoto incolmabile e Giampaolo Ladu (immediato PDG) l’ha dovuto sostituire per l’intera annata, pro-lungando il suo mandato 2017-2018 a tutta l’annata successiva. Un evento così tra-gico non era mai accaduto nella storia del Distretto ed è invece occorso proprio nella nostra 50ma annata rotariana. Questa sarà l’annata di Massimiliano ! Così ci ha scritto Giampaolo Ladu nella sua prima Circolare, raccomandando a tutti noi Presidenti di realizzare il pro-gramma previsto, senza variazioni, “in nome e per conto” e in memoria di Massimi-liano Tacchi. Nel caso del Firenze Sud, proprio Massimiliano era stato il fautore ed immediato sostenitore del leitmotiv della mia annata (Un nuovo Rinascimento per il Mediterraneo) fin dal suo iniziale germoglio: un colloquio internazionale rotariano a Firenze, sulle orme della grande tradizione fiorentina di G. La Pira co-me operatore di pace, ma aperto ai molti temi di alta valenza rotariana che sono

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48 oggi sotto gli occhi di tutti. Dunque: Firenze come luogo di risveglio della coscienza rotariana ad impegnarsi per la Rinascita del Mediterraneo. Dunque un anniversario tondo e importante, un vero e proprio Giubileo, del qua-le tutta la nostra squadra (il Direttivo, le Commissioni, il comitato organizzatore per il 50mo anniversario e la task force per il Global Grant) ha sentito la responsabilità, sin dall’ autunno 2017, e della quale ci siamo fatti carico (senza lesinare forze, tem-po e spirito di servizio). Mi sia consentita una piccola innovazione: quella di iniziare con i ringraziamenti (che di solito vengono per ultimi), conscio come sono (da accademico veterano) che dopo pochi minuti il livello di attenzione del lettore scende rapidamente. Non voglio correre questo rischio e pertanto ecco i miei più caldi … RINGRAZIAMENTI 1) Eredito la guida di un Rotary Club del quale si parla bene (anzi molto bene) nel nostro Distretto (ed anche un po’ fuori da esso, per esempio in Germania), un Club di grande coesione e di provata ed indiscussa probità rotariana: di tutto questo non posso che ringraziare tutti i Past Presidents. Considero tutti gli amici ex Presidenti dei veri Maestri e devo molto a loro, in quanto da tutti, in-distintamente, ho tratto qualche insegnamento. Pur tuttavia, per onorare de-gnamente la loro opera, ho sentito il dovere di portare il Club ancor più avanti e di costruire sopra la loro eredità, pur continuando lungo la strada da loro trac-ciata. 2) Sono sentitamente grato a tutta la nostra squadra 2018-2019 (Direttivo, Commissioni, Comitato Organizzatore per il Giubileo, la Task Force per il Glo-bal Grant) che presenterò al termine di questo capitolo; squadra che si è resa di-sponibile sin dalla fine di Settembre 2018 (prima riunione alla Casagrande Ser-ristori di Figline Valdarno, ben 2 mesi prima dell’elezione del Consiglio Diretti-vo); tanto, tantissimo lavoro è stato fatto, in pieno spirito di servizio, senza lesi-nare né tempo né energia, ed i risultati non potevano mancare, come mostrato in seguito. Grazie a tutti voi!

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49 3) Un ringraziamento imperituro è dovuto al compianto Massimiliano Tac-chi, Governatore Eletto del Distretto 2071 per il 2018-2019, all’assistente per l’Area Medicea 1, Pietro Belli, ed ai delegati Marco Gucci e Giovanni Brajon, per il continuo, paziente e forte supporto dato al nostro la-voro di preparazione per l’annata giubilare, come avrò modo di mostrare in se-guito. 4) Last but not least: un grazie amoroso a Doris, mio grande ed intelligente so-stegno, guida silenziosa e paziente, la compagna insostituibile di una vita … L’ANNATA 2018/19 DEL ROTARY INTERNATIONAL Barry RASSIN, del RC East Nassau-Bahamas-USA, è stato il Presidente Interna-zionale del RI per l’A.R. 2018-2019; la nomina di Barry (1 settembre 2017) ha fatto seguito all’improvviso decesso di Sam F. Owori (nel Luglio 2017), appena due set-timane dopo aver assunto l'incarico di Presidente Eletto del Rotary International. Un’annata davvero stregata il 2018-2019: alla perdita del Presidente Internazionale Sam Owori si aggiunse, esattamente un anno dopo, quella del Governatore Eletto del 2071, il nostro Massimiliano Tacchi. Fin da Gennaio 2018 avevo letto e riletto, meditato e soppesato l’affascinante e coinvolgente relazione inaugurale di Barry all’assemblea del RI a S. Diego (14 gennaio 2018): mi piacerebbe tanto riportarla qui per intero tutta, ma lo spazio proprio non me lo consente. La mia ansiosa attesa dell’annuncio del tema per l’annata internazionale 2018-2019 era motivata dal fatto che alcune idee di base per il nostro programma del Firenze Sud erano già ben abbozzate. Sarebbero state que-ste ben in linea con il tema dell’annata fissato da Barry Rassin? BE THE INSPIRATION - SIATE L’ ISPIRAZIONE: Bingo, mi son detto! Con questo tema infatti mi sono sentito da subito in perfetta sintonia, sulla stessa lun-ghezza d’onda del nostro Presidente Internazionale, che scriveva: “Il lavoro del Rotary non comincia o finisce con ognuno di noi; la responsabilità che ci è stata affidata è quella di fare leva sul lavoro di coloro che ci hanno preceduto e costrui-re una base forte per il lavoro che deve ancora essere realizzato; servire nel modo

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50 più efficace ed efficiente possibile; mantenere tra-sparente e responsabile il lavoro che svolgiamo; cambiare il maggior numero possibile di vite, in meglio, e in modo più significativo e duraturo; assi-curare che il Rotary possa continuare a fornire la migliore esperienza ai suoi Soci: che possa conti-nuare a crescere e ad essere utile per il mondo, non solo quest’anno e l’anno prossimo, ma ben oltre il nostro tempo nel Rotary e anche oltre il nostro tempo sulla terra.” E inoltre: “Crediamo in un mondo dove tutti i popoli, insieme, promuovono cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità vicine, in quelle lontane, in ognuno di noi”; “Il service davvero sostenibile deve veramente esami-nare tutto ciò che facciamo nell’ambito di un sistema più ampio, a livello globale”. IL TEMA DELL’ ANNATA 2018-2019 DEL RC FIRENZE SUD Il Rotary e le sfide di oggi: entrando nel vivo del tema della nostra annata, lo spi-rito del “siate di ispirazione” del Presidente Rassin ha pienamente corrisposto a quanto noi stavamo immaginando: dal Rotary dell’ IO al Rotary del NOI, dal Rota-ry dell’essere (o peggio: “dell’apparire”) al Rotary dell’amicizia e della fratellanza, della coesione, dell’ immaginare, dell’ orientare, del guardare avanti … e del fare, dopo attente riflessioni, nell’interesse della comunità. Passione, entusiasmo, audacia ... Ecco la leadership che ci chiede il Rotary ! Una visione dunque decisamente orientata alla nostra Comunità, senza però rima-nere prigionieri della sindrome localistica e provinciale del “my backyard”. E del re-sto, qui l’azione della Rotary Foundation ci ispira di nuovo, con un duplice approc-cio al sostegno di azioni Globali (Global Grants) ed a quelle locali (District Grants): dunque, mantenere ben radicata la propria azione alla Comunità di rife-rimento, senza frapporre barriere e confini geografici al nostro intervento. Ed ecco, proprio da questo, scaturire l’idea tematica (o meglio: il leitmotiv) per l’annata 2018/’19: il Rotary e/per il Mediterraneo (Un nuovo Rinascimento per il

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51 Mediterraneo). Un’idea, questa, maturata sin dalla fine dell’estate 2017, ispirata certamente (ma non solo !) dagli sconvolgenti sviluppi degli ultimi venti anni e dallo straordinario carattere rotariano delle enormi sfide che la nostra società deve fron-teggiare (E BADATE BENE: NON SOLO QUELLA DELLE MIGRAZIONI !). Non posso qui dilungarmi affrontando gli aspetti della pace e delle identità culturali, del-la salute, dell’energia e dell’ambiente, delle grandi infrastrutture (le nuove vie della seta), ecc. che fanno del Mediterraneo la vera grande emergenza per tutto il nostro Continente, ma anche una grande ed unica opportunità per l’Italia in prima fila, “sdraiata al sole” per 2000 km proprio nel centro dell’intero bacino. Come sappiamo, perfino Renzo Piano (ormai un vero “guru” del pensiero moderno e non più soltanto una grande “archistar”) si preoccupa del futuro del Mediterraneo, con i giovani e per i giovani : http://www.repubblica.it/cultura/2017/07/29/foto/renzo_piano_ragazzi_disegnate_l_italia_come_vi_piace_2-171917014/1/#1 E del resto noi non scopriamo niente di nuovo: la “vocazione” tutta fiorentina ad occuparsi dei problemi del Mediterraneo è assai antica e risale addirittura all’ottobre 1958 ! Essa merita senz’altro di essere rilanciata e valorizzata in ambi-to rotariano. Chi, infatti, se non proprio Giorgio La Pira era in grado, 60 anni fa, di vedere così lontano nel futuro e di immaginarne i possibili scenari? La collega Bruna Bagnato, del nostro ateneo fiorentino, che a Dicembre 2018 ha tenuto una relazione sul tema (a quattro mani con Mario Primicerio, Presidente della Fondazione La Pira ed erede culturale del grande Sindaco) ci ha dato un’ampia e circostanziata dimostrazione di tutto questo. Infine: quanto “rotariana” sia la scelta di questo tema, ci è stato confermato da in-numerevoli circostanze. Cito per tutte soltanto la grande attenzione che il Rotary International gli dedica, come dimostrato dai numerosi eventi recentemente or-ganizzati, non solo in Italia. L’ultimo si è tenuto a Taranto, giusto a fine aprile

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52 2018, alla presenza del Presidente Internazionale Ian Riseley e del Presiden-te della Rotary Foundation, Paul A. Netzel. UNO SGUARDO A VOLO D’UCCELLO SUL PROGRAMMA REALIZZATO Per grandi linee ed “a volo d’uccello” ecco qui ricordate le principali attività dell’annata, senza poter scendere in dettagli e particolari. In ordine di priorità: a) azione interna: promuovere l’ amicizia, la coesione del club, la sua efficienza e visibilità …. Sono stati realizzati numerosissimi viaggi e visite: viaggio in Alba-nia (a fine Agosto 2018, con 22 partecipanti); gita a Cascia/Reggello, per ammirare il Trittico di Masaccio, sua prima opera datata di certa attribuzione e assaggio dell’ “olio nuovo” al frantoio di S. Tea; visita al Museo della Fondazione di Scienza e Tecnica (Novembre 2018); visita a Prato, alla Galleria del ven-to dell’ Università di Firenze (marzo 2019); visita a Villa Salviati, al parco, al-le grotte ed all’ Archivio storico dell’Unione Europea (con la guida, in esclusiva, del Direttore, Dieter Schlenker), Aprile 2019; viaggio a Matera, capitale euro-pea della cultura 2019, Pasqua 2019; gita S.Vivaldo/Castelfalfi/Tonda con se-rata dalla nostra Ginevra Nardi Dei da Filicaja Dotti a Montaione (giugno 2019); visita guidata alla Villa Medicea di Castello ed alla Grotta degli Ani-mali (aprile 2019); viaggio ad Amburgo, RI Convention, 1-5 giugno 2019. Per l’efficienza e la visibilità: con l’aiuto della Commissione amm.ne e la segrete-ria è stata promossa un’azione “a tappeto” fra i Soci al fine di garantire l’iscrizione di tutti al sito Myrotary. Questa è ormai una misura assolutamente necessaria ed essenziale per la vita del nostro Club, il risultato è molto vicino ad essere raggiunto. b) azione professionale: è stata data assoluta priorità (ed evidenza) al lavoro di tutte le commissioni: l’organizzazione delle serate, con la scelta dei temi e delle relazioni e dei relatori, è avvenuta solo attraverso di esse. Questo ha reso possi-

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53 bile e riconoscibile il loro prezioso e fondamentale lavoro. Abbiamo festeggiato anche un anniversario ancora più rotondo del nostro Giubileo: il 500° anni-versario della morte di Leonardo da Vinci (ricordato il 30.4.19 per il 2.5.2019), con l’intervento del Prof. Ignazio Becchi su “Leonardo e l’acqua”. c) azione di interesse pubblico: i progetti di “service” locali, anche attraverso i District Grants, ma è stato dato il massimo sostegno a quelle azioni già iniziate e che noi abbiamo ritenuto di assoluto valore (il progetto di para-dressage, il progetto per la Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze (con il RC Firenze Ovest), il progetto senologia (con il RC Fiesole), il concerto del pianista Scafati a favore di AIL-Firenze (Teatro Le Laudi, con i Club fiorentini del Certosa, Fi-gline/Incisa e Sesto/Calenzano), il supporto al restauro della Pala 'Il Giudizio Universale' del Beato Angelico" con il Firenze Certosa, “Una Butterfly per la città di Genova” al Teatro dell’ Opera di Firenze, con tutti i 19 club dell’area fio-rentina, 27 febbraio 2019). d) azione internazionale: rivitalizzare i gemellaggi esistenti, attivarne dei nuovi, progetti umanitari in regioni in via di sviluppo (AUPA), viaggi all’estero (Albania 25.8.-1.9.2018, Germania/ Amburgo, 1-5.6.2019, Conviviale Interclub con il RC Dresden Goldener Reiter). Quanto al Global Grant in occasione del Giubileo, vi tornerò brevemente nel seguito. e) azione giovanile: dare voce e ascolto ai giovani: la serata del 2 aprile 2019 dedicata al nostro ROTARACT (presentazione del concorso “66 gocce”: primo premio ex-aequo alla proposta “Aiutiamo i bulli” del nostro ROTARACT); attiva-zione e promozione del contatto con il MD ROTARACT Med-MDIO, Mediterra-nean Multi District Information Organization (Presidente: Raghda El-Roumy, del ROTARACT Il Cairo, in Egitto)

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54 f) le celebrazioni del 50.mo anniversario: sono state organizzate numero-se serate dedicate alle varie tematiche del progetto “Mediterraneo” che hanno infine culminato nel mese di Maggio 2019 con: i) una conviviale di gala con ospiti e autorità rotariane e cittadine (7.5.2019, “I 50 anni del Firenze Sud: la parola ai Past-Presidents”) con la presentazione di un volume celebrativo curato da Giuseppe Chidichimo, Giancarlo Landini e dal sottoscritto ed interventi di tutti i Past-Presidents; ii) 1 Global Grant, Borsa di studio annuale di dottorato, conferito alla Dott.ssa Bianka Hoxha, in Salute Materna e Infantile, da usufruire presso l’ Uni-versità Cattolica NSBC di Tirana”, GG 1875350, già chiuso ed approvato dal Di-stretto ad inizio dell’annata (Jörn Lahr ci ha illustrato i contenuti ed il comples-so iter di questo progetto), iii) l’incontro internazionale Colloquio Internazionale Rotariano “G. La Pira” sul tema: “Un nuovo Rinascimento del Mediterraneo/A new Renaissance for the Mediterranean area” (17-18-19 Maggio 2019), in Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento e presso l’Auditorium di Santa Apollonia della Regione Tosca-na. L’evento, per il quale è stato richiesto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica, ha ottenuto il Patrocinio della Città di Firenze, del Consiglio Re-gionale della Toscana, dell’Università di Firenze, di quattro Distretti rotariani, del Multi Distretto ROTARACT Med-MDIO, dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo e di tre maggiori reti universitarie mediterranee. A conferma della grande attualità e valenza rotariana del tema del Colloquio, hanno aderito, come relatori invitati (ed autofinanziati), molte ed autorevolissime perso-nalità rotariane, scientifiche, accademiche e professionali fra le quali: Francesco Arezzo, Pietro Bartòlo, Marco Casamonti, Philippe Daverio, Renzo Piano, Sergio Piazzi e Mario Primicerio. A tutti loro il mio grazie più sentito grazie !

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55 2017-2018 PRESIDENTE SANDRO ROSSETI ROTARY: INSIEME PER FIRENZE Il motto dell’Anno Rotariano 2017/18 del Presidente Internazionale Ian Riseley era: Rotary: Making a Difference. Il lavoro che io e la mia squadra abbiamo fatto è partito da questa esortazione, nel cercare di muovere il Club in direzione di una presenza sempre maggiore e qualificata all’interno della vita sociale e culturale della comunità Fiorentina. Abbiamo creduto e crediamo in un Rotary che non rappresenti solo sé stesso, ma sia presente nella città ed in Regione, e che divenga veicolo e tramite di valori quali il servizio, la collaborazione con le Istituzioni e non solo, il rispetto e l’aiuto reciproco fra Soci, l’attenzione a realtà di aiuto sociale, purtroppo sempre più necessarie in questi ultimi anni. Abbiamo privilegiato, ogni qual volta ve n’è stata l’occasione, un lavoro congiunto con altri, a cominciare dai Club storici di Firenze - Area 1 (RC Firenze, Firenze Est, Firenze Ovest e Firenze Nord), insieme ai Presidenti dei quali abbiamo potuto portare a termine Service importanti e di rilevanza cittadina e non solo, altrimenti non attuabili con le nostre sole forze. Ci siamo mossi cioè secondo un principio per noi profondamente rotariano, secondo il quale Insieme è Meglio, e di questo sono e siamo orgogliosi. Ricordo in tal senso: la collaborazione con gli altri Club dell’Area medicea 1 ed al Distretto 2071, che ha portato alla consegna di ben tre celle frigorifere alla mensa della Caritas, una delle quali finanziata dalle donazioni raccolte in occasione del Concerto di Irene Grandi con i Pastis, da me interamente coordinato, e che ha visto riunirsi 450 amici rotariani e loro ospiti presso il Teatro della Compagnia; l’acquisto, assieme al RC Fiesole, al RC Firenze Nord ed

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56 all’Accademia Italiana della Cucina (di cui è Presidente il nostro Paolo Petroni) di una Ape attrezzata per la distribuzione dei pasti ai senza fissa dimora da parte delle Ronde della Carità, a loro consegnata alla presenza dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune. Insieme al RC Fiesole e al RC San Casciano, e di nuovo al Distretto, che ha approvato per questo un Global Grant, abbiamo finanziato l’acquisto di un mammografo da utilizzare in Argentina per la prevenzione del tumore della mammella. Abbiamo fatto Service anche per il Gabinetto Vieusseux, fornendo una macchina fotografica digitale, utile per l’archiviazione dell’enorme quantità di materiale da esso conservato; per l’Opera del Duomo, assieme al nostro Rotaract, donando un defibrillatore da utilizzare in una delle loro strutture; per il secondo anno consecutivo abbiamo aiutato, grazie ad Andrea Savia e a Cristiana Baggiore, assieme al Riding Club Mugello la squadra di Paradressage, allenata da Sara Morganti, Oro Olimpico; abbiamo dato una mano a Voi Voa, l’associazione di Caterina Ceccuti per i bambini con malattie rare, e anche all’associazione 50 minuti delle Vecchie Glorie del Calcio Storico, che tanto fanno in silenzio per i propri quartieri, ben al di là della rievocazione della partita dell’assedio di Febbraio. Un altro principio ha guidato il mio Anno Rotariano, ed è stato quello di rivolgere lo sguardo verso le nuove generazioni. Ho avuto il privilegio di poter festeggiare i trent’anni del nostro Rotaract, e lo abbiamo fatto, ritrovando, grazie a Vittoria Risaliti, Presidente del nostro Rotaract per l’AR 2017/18 e ad Andrea Bandelli, oggi nostro Socio e Past President del Rotaract Firenze Sud, ben 28 dei trenta Past President, ognuno dei quali è venuto a raccontarci quanto l’esperienza del Rotaract sia rimasta loro dentro. Ancora più importante, abbiamo riacceso la loro voglia di tornare in questa famiglia rotariana, e questo si è tradotto nell’ingresso nel Club di ben sei Past President Rotaract. Abbiamo portato a conclusione il mandato formativo che avevamo nei confronti

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57 del satellite, adesso un Rotary Club a tutti gli effetti, il RC Bagno a Ripoli. È’ un Club di giovani e motivati professionisti, e noi abbiamo fatto in questi due anni tutto il possibile per trasferire loro i nostri valori, la nostra idea di Rotary. Siamo orgogliosi del lavoro fatto con loro, e sono certo che saremo orgogliosi di quanto già fanno e faranno. Dal punto di vista dell’effettivo, nonostante il distacco del Bagno a Ripoli, è stato un anno in crescita: sono entrati 11 nuovi Soci direttamente e 3 per trasferimento, per un organico attuale a Giugno 2018 di 79, con altri in arrivo. Abbiamo nominato due nuovi Soci Onorari, Luciano Artusi, la memoria storica del calcio Storico e della Storia di Firenze, e Valerio Tesi, Architetto della Soprintendenza, responsabile di alcuni dei maggiori restauri in città e a Pistoia. Entrambi hanno dato e potranno dare tanto al Club, e speriamo noi a loro. Ricordo anche che su proposta del Consiglio, l’Assemblea ha approvato l’introduzione nel Regolamento del Club di norme volte a rendere più facile la cooptazione di Soci più giovani, spesso giovani professionisti, secondo una logica di valorizzazione delle potenzialità di leadership piuttosto che di quanto già acquisito. È stato anche un anno di grandi perdite: il Club ha perso Enrico Pieragnoli Couture, Enzo Pazzagli, che abbiamo ricordato anche con il restauro dei due gruppi scultorei donati alla città, Marco Villani e Nicolò Martinico. Tutti grandi Rotariani, e per molti amici carissimi ed indimenticabili. Una parola sulla Fondazione Rotary: grazie all’impegno dei Soci, siamo riusciti a versare per la prima volta 7.000 dollari, una delle contribuzioni maggiori in Firenze, se non la principale. Ricordo a tutti che buona parte di quanto versiamo per la Fondazione tornerà poi dopo tre anni ai Club come Fondo Progetti. Anche questo dà credibilità al Club, anche questo è Rotary.

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58 Poi ci sarebbe da parlare di tutto il resto, dei cori e dei saluti, dal Viva Fiorenza in risposta al Saluto alla voce del nostro Luciano Artusi, al saluto dell’Aereonautica Militare, con i Rotariani Generale Sardo e Colonnello Icardi, al Gaudemus Igitur intonato dal Gran Corno della Vacca Stupefatta, del Concerto di Irene Grandi, della Cena in Interclub presso il Concessionario AUDI e di quella presso la nuova struttura Caritas, delle nostre uscite a San Rossore, alle Seterie Fiorentine, all’Opera del Duomo e al Battistero e al Museo della Moda, della Festa degli Auguri con le coppe in Raku di Filippo Cianfanelli ed il concerto di Carolina Cardini, e di tutte le serate fatte, con Paolo Di Nardo, Francesca Tosi, Elke Schmidt e Luca Bagnoli a parlare ognuno a loro modo di bellezza, con il Giudice Fabio Frangini, con Dario Cecchini, Filippo Ricci, il Professor Cappellini, l’Assessore Ciuoffo, Claudio Rocca e con tanti, tanti Soci a parlare di sé stessi attraverso il racconto delle loro passioni. Tutto questo è stato adeguatamente comunicato all’esterno e più volte le nostre attività hanno trovato spazio sui quotidiani fiorentini, aumentando la conoscenza di quello che il Rotary è e può fare, dando credibilità e riconoscimento al nostro Club. Di questo anno ognuno conservi dunque in sé ciò che crede meglio: sono certo che la sua varietà ha dato modo a chiunque ogni volta di portarsi a casa qualcosa. Quello che ha riempito maggiormente il mio cuore è stato comunque il vedere che più si andava avanti e più dopo ogni serata nessuno voleva andare via. Rimanevano sempre piccoli gruppi di Soci che commentavano la serata, facevano programmi per vedersi e così via, come se i presenti stessero riscoprendo quello che è da sempre il valore fondamentale del Rotary: l’amicizia, ed il piacere di stare insieme. Ecco, se sono riuscito a fare questo, per il mio Club, allora sento di aver adempiuto al mio compito: permettere al Rotary di fare differenza, anche per ognuno di noi.

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59 2016-2017 PRESIDENTE GIANCARLO LANDINI RIPENSARE IL ROTARY Il filo conduttore della mia presidenza è stato il rinnovamento dell’ azione del club (“Ripensare il Rotary”) sia a livello della nostra comunità che a livello distrettuale. Il Rotary deve seguire l’evoluzione della società in modo che possa sempre esprimere i propri valori e trovare spazio per la propria azione . I valori rimangono, ma l’azione si rinnova. Il più grande successo dell’annata è stato quello di raccogliere 35.000 euro per acquisire una incubatrice di terapia intensiva neonatale per la pediatria dell’Ospedale San Giovanni di Dio diretta dal Dr. Marco Pezzati. Questo è avvenuto con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e con la collaborazione della Fondazione Santa Maria Nuova. Un bell’esempio di lavoro cooperativo. Un club da solo dal punto di vista finanziario non può fare grandi service, ma se ha delle idee e le promuove può fare da catalizzatore di iniziative anche molto importanti per la comunità dove opera. L’incubatrice donata all’Ospedale di San Giovanni di Dio lo ha reso autonomo per i parti prematuri e le gravidanze a rischio, evitando così’ il trasferimento del neonato verso altri presidi. Un netto miglioramento per l’assistenza sanitaria per tutta quella zona della nostra città. Nell’ambito della raccolta fondi per il service è stato organizzato uno spettacolo presso il Teatro Niccolini dalla Accademia Teatrale Fiorentina, diretta dalla socia dell’allora nostro club satellite Bagno a Ripoli, Ludovica Sanalitro. Lo spettacolo, dal titolo ”La Novella del grasso Legnaiuolo”, è stato ideato dal marito, il regista Pietro Bartolini. La novella attribuita a Filippo Brunelleschi tratta di una tipica burla fiorentina. Il successo è stato notevole con il teatro tutto completo e una rilevante raccolta fondi. L’interesse per la cultura e l’arte ha portato, con la collaborazione del Past

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60 President Filippo Cianfanelli, ad organizzare presso il Gruppo Donatello la Mostra di Artisti Rotariani “RotarArt” che ha presentato le opere di ben 20 artisti, permettendoci anche di raccogliere fondi per il service distrettale “Rondine città della Pace “. Altre due iniziative sono state molto significative. In primo luogo lo ”story telling delle professioni” per le ultime classi del Liceo Pascoli di Firenze . Un gruppo di soci oltre a me (Giuliano Scarselli, Plinio Fabiani con la moglie Anna Maria Di Fabio, Claudio Chiorra, Giovanni Alterini, Piero Germani, Stefano Andorlini) con vero spirito rotariano hanno raccontato ai giovani le loro professioni con esperienze di lavoro e di vita. In secondo luogo si è potuto organizzare un importante service che ha legato attività sportiva e intervento sociale. É stato programmato e finanziato un evento di Paradressage per gli atleti toscani che dovevano partecipare al campionato italiano della specialità. Questa iniziativa, ripetuta anche nei successivi anni rotariani, è stata organizzata da due nostri soci, Cristiana Baggiore e Andrea Savia. Un evento importante è stata la fondazione del Rotary Satellite Bagno a Ripoli. La mia idea era stata condivisa da Franco Puccioni, che mi aveva preceduto nella direzione del club, e dal nostro PDG Franco Angotti .Importante è stata la collaborazione con i soci Maria Teresa Bruno e Stefano Tatini, ambedue residenti a Bagno a Ripoli. La nascita del Rotary Satellite ci ha permesso di essere presenti sul territorio di Bagno a Ripoli che fino ad allora non aveva un riferimento Rotary. I soci selezionati erano veramente di buon livello tanto che nell’anno successivo al mio. Durante l’annata tanto è stato fatto per l’amicizia e per la maggiore integrazione dei soci nel club. In primo luogo molti incontri sono stati organizzati facendo parlare i soci sia in caminetti che in light dinner. Ed inoltre i soci “storici” hanno fatto istruzione al club: Il PDG Franco Angotti ha parlato della Leadership, Nino Cecioni della Fondazione Rotary, il Past President Franco Puccioni del

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61 referendum costituzionale. I temi trattati nelle nostre conviviali sono stati molto vari. Non vi è stato niente di predefinito ma si è voluto toccare in maniera innovativa tanti argomenti dalla cultura all’attualità, alla politica, alla storia e alla religione sempre con un taglio rigoroso e rotariano. Ricordo nel Settembre 2016 l’incontro con Vittorio Fossombroni, erede dell’omonimo statista toscano, nella splendida cornice del giardino di Villa Viviani, la conviviale insieme al Rotary Fiesole con l’Assessore alla Salute della Regione Toscana Stefania Saccardi, la Festa degli Auguri al St. Regis allietata dal recital della Presidentessa del nostro Rotaract Carolina Cardini, la serata a Febbraio 2017 sulla pittura astratta di Cinzia Pistolesi con commento del Presidente del Gruppo Donatello Ugo Barlozzetti, la serata Napoleonica sulla battaglia di Waterloo organizzata con gli amici della Società Italiana di Storia Militare. Inoltre sono state accolte iniziative proposte dai soci, da cui sono scaturite delle conviviali e light dinner molto interessanti. Ricordo Luca Petroni che ha presentato la direttrice del Museo Archeologico di Firenze Giuseppina Cianferoni, Jörn Lahr che ha fatto parlare il pastore Raffaele Volpe per il cinquecentesimo anniversario di pubblicazione delle Tesi di Wittenberg da parte di Martin Lutero, Claudio Chiorra che ha invitato Furio Valcareggi a parlare di calcio. Infine molto significative furono le gite a Pisa e a Chiusi organizzate rispettivamente dai soci Luca Petroni e Mario Peruzzi. Prima di chiudere queste brevi note, vorrei fare un ringraziamento speciale a mia moglie Alessandra che durante l’annata mi è sempre stata vicina non solo con consigli, ma anche con una azione parallela in maniera discreta e continuativa. Sempre presente negli incontri, ha sicuramente molto merito nella riuscita della mia presidenza.

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63 2015-2016 PRESIDENTE FRANCO PUCCIONI VENI, VIDI, VICI È’ il titolo di questa sintesi della mia annata, che non deve essere riguardato come vanitosa appropriazione delle parole con le quali Giulio Cesare avrebbe annunziato al Senato di Roma la fulminea vittoria riportata su Farnace, re del Ponto, il 2 agosto dell’anno 47 a.C., ma quale citazione per indicare la rapida e felice riuscita di una impresa, quale è stata la gestione dell’anno 2015-2016 del Rotary Club Firenze Sud. Appena preso possesso della carica, due problemi di prima grandezza si presentarono alla ribalta: A) un debito ammontante ad € 35.548,54 nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS per mancato versamento dei contributi e ritenute dovuti fino alla data del Gennaio 2015 per il rapporto di lavoro in corso con la sig.na Barbara Buonriposi Quilghini, addetta alla Segreteria del Club, B) un debito ammontante ad € 15.289,24 nei confronti della suddetta sig.na Barbara Buonriposi Quilghini per mancato effettivo accantonamento del TFR maturato fino alla data del 30 giugno 2015. In ordine al debito sub A) è da notare che il mancato versamento di una quota parte delle somme dovute all’INPS, pari ad € 4.809,71 era sanzionato penalmente e riguardava i Presidenti in carica nel tempo cioè i Soci: Giuliano Scarselli, Lucio Rucci e Paolo Bellesi. In ordine al debito sub. B) è da notare che tutti i bilanci degli anni di riferimento portavano la voce dell’accantonamento del TFR con specificazione dell’importo afferente, che peraltro non era stato realmente depositato in una polizza di assicurazione, per cui in caso di risoluzione del rapporto di lavoro, i Soci sarebbero stati costretti a versare un contributo straordinario per provvedere

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64 all’incombente. Questo il quadro da affrontare e soprattutto risolvere nel corso della gestione affidatami. Quanto al debito sub A), ritenendo escluso che l’interesse del Club consistesse nella punizione del Consulente del Lavoro, al quale, secondo una consuetudine consolidata ab immemorabili, erano state consegnate le somme destinate al pagamento dei contributi, conclusi che l’interesse del Club consisteva nel recupero delle somme addebitate al Club per capitale e sanzioni. In vista del soddisfacimento di detto interesse, assistito dal Past Treasurer Alberto Pizzetti e dal Tesoriere in carica Stefano Andorlini, formulai al Consulente del Lavoro una proposta articolata di restituzione delle somme predette al Rotary Club Firenze Sud, proposta che venne accettata e adempiuta in pieno. In questo modo l’interesse del Club è stato soddisfatto, al quale devono aggiungersi i seguenti vantaggi: α) I Presidenti interessati sono stati sollevati dall’eventuale... privazione della libertà personale essendo previsto l’arresto nel caso di specie. b) É stata esclusa ogni responsabilità degli Organi del Club e di conseguenza ogni possibile disputa in ordine al grado di responsabilità degli Organi stessi. c) I Soci sono stati sollevati da ogni speciale contribuzione per estinguere il debito. d) É stata bloccata un’eventuale diaspora dei Soci che già aveva cominciato a delinearsi. Quanto all’estinzione del debito sub B), desiderando evitare ai Soci l’onere di una contribuzione straordinaria, occorreva reperire i fondi necessari dalla gestione ordinaria, mantenendo inalterata la disponibilità finanziaria per assicurare la consueta attività culturale, già programmata e in corso di programmazione. L’unica risorsa disponibile alla quale attingere era la quota finanziaria da destinare ai Service, cosicché nel Bilancio Preventivo presentato all’Assemblea tenuta il 12 gennaio 2016 figurava un accantonamento di € 16.100,00 per il TFR spettante alla data del 30 giugno 2016 alla Segretaria,

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65 accantonamento che venne comunicato al Governatore Lubrani in occasione della rituale visita al Club. Al termine della gestione una somma pari all’accantonamento è stata depositata in una polizza d’assicurazione aperta presso la Compagnia Allianz - Agenzia di Empoli. Il motto dell’anno rotariano 2015-2016 era “focalizzare la quotidianità nella nostra cultura” o come si direbbe in inglese “focusing on the recent events in our culture” e nel solco di tale indirizzo l’attività culturale ha registrato momenti di particolare rilievo che hanno visto l’intervento di grandi Commis d’État, quali il Generale C.A. Giorgio Battisti, con alle spalle quattro missioni in Afghanistan dopo la Somalia e la Bosnia, il Generale C.A. Luigi Ramponi, con un curriculum honorum di tutto rispetto concluso con la Direzione del SISMI e il Comando Generale della Guardia di Finanza e l’appartenenza al Senato della Repubblica (per 4 legislature) e alla Camera dei Deputati (per una legislatura), quindi l’Ammiraglio di Squadra Ferdinando Sanfelice di Monteforte, già Rappresentante militare permanente dell’Italia presso la NATO e l’Unione Europea, che ha parlato sul tema “Crisi interne di oggi e prospettive della Nato”, l’Ambasciatore Pasquale Antonio Baldocci in diplomazia dall’età di 25 anni con notevole conoscenza della storia dell’Unione Europea e delle sue problematiche attuali, accompagnato dal prof. Umberto Gori, Emerito di Relazioni Internazionali alla Facoltà di Scienze Politiche di Firenze. Il Colonnello dell’Esercito Italiano Alfonso Coscia, con funzioni di Ufficiale Generale, ha parlato sul tema “Attività d’impiego degli Ufficiali del Genio” militare, che sono tutti Ingegneri o Architetti, i quali svolgono un’opera di supporto infrastrutturale sia in campo militare che in quello civile, in Italia e all’estero, costituendo un esempio di perfezione dell’attuale Esercito Italiano. Ha chiuso la panoramica internazionale il Prof. Luciano Borro, Associato di Relazioni Internazionali alla Facoltà di Scienze Politiche di Firenze che ha

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66 parlato sul tema: “Politica Internazionale: nel caos o del caos?”, concludendo per la scomparsa dell’ordine internazionale che rende “la nostra età come l’età del caos”, nella quale non è possibile formulare previsioni. Hanno fatto seguito il Rev. Mons. Nicola Bux, esperto conoscitore del Medio Oriente e dell’Islam, i Ricercatori di nuovi traguardi scientifici quali il Dr. Giovanni Baldi specialista di Nanotecnologie e Nanoscienza e l’Ing. Ferdinando Cassese che ha parlato di “raggi gamma e nano materiali in medicina”, ai quali è seguito il Prof. Roberto Mazzanti, ex socio del Club, attualmente residente negli USA che ha parlato delle figure dei due candidati alle allora Elezioni Presidenziali viste da un Italiano. Peraltro non è mancata l’attenzione alla visione poetica della vita: a) risalendo all’evoluzione della musica nel tempo, grazie ad un programma rievocativo curato dal Past President Lucio Rucci con la collaborazione di Michele Manganelli, Maestro di Cappella di S. Maria del Fiore e la partecipazione di giovani allievi musicisti e cantanti, e b) soffermandosi anche, stante la ricorrenza del decennale della morte di Mario Luzi, sull’esperienza della corrente di pensiero individuata con il titolo di “Ermetismo”, grazie al Prof. Giorgio Tabanelli dell’Università di Urbino, che ha parlato sul tema “La Firenze dei Poeti: Dante e Mario Luzi”. Infine non è mancata la celebrazione del 150° anniversario del trasferimento a Firenze della Capitale del Regno d’Italia con il Prof. Giovanni Cipriani. Giova infine ricordare che il Bilancio Consuntivo della gestione 2015-2016 a) alla voce “Service e Attività Rotariane in genere” ha registrato una spesa complessiva di € 11.965,30, di cui una quota parte pari ad € 7.555,48 afferente ai vari Service fra i quali si distingueva una contribuzione di € 5.200,48 a favore di giovani musicisti e cantanti, vere promesse dell’Arte, che hanno partecipato al ciclo musicale; b) ha chiuso con un avanzo di gestione di € 338,79. In conclusione può affermarsi che la finalità primaria della gestione 2015-2016 è stata il consolidamento, pienamente realizzato sia sul piano culturale che economico-finanziario, dell’assetto e della funzionalità sociale.

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67 2014-2015 PRESIDENTE PAOLO BELLESI FIRENZE CAPITALE D’ITALIA 150 ANNI DOPO Come ho sempre detto l'idea per il tema della mia annata mi fu data dal socio ed amico Luca Manneschi. il tema è stato “Firenze Capitale di Italia 150 anni dopo”. Io a questo punto ho voluto dare alla mia annata una visione storica, ma ho cercato soprattutto di vedere come dopo 150 anni Firenze sia ancora Capitale da tanti punti vista: cultura - cinema - musica-teatro - sport - turismo - cucina - moda e forse anche tanto altro. Nella mia conclusione ho affermato come per me l'annata rotariana, sia mia che anche le altre che ho vissuto, sia una metafora della vita con vicende belle e altre meno piacevoli e soprattutto come alcune vicende, così come alcune serate rimangano ricordi indelebili ed altre invece il tempo fa facilmente dimenticare. Vorrei fare una breve esposizione delle serate che ho avuto il piacere di presiedere e che spero abbiano interessato i soci e gli ospiti che abbiamo avuto. Cominciamo con il socio Domenico Taddei che ha parlato di Firenze Capitale da un punto di vista architettonico. Poi una serata nell'attuale Hotel Bernini che fu sede delle riunioni dei parlamentari al tempo di Firenze Capitale e nella quale il Prof. Cosimo Ceccuti fece una carrellata sugli eventi più significativi di tale periodo. Poi ancora oggi ricordo come una delle serate più affascinanti la visita all'affresco del Ghirlandaio nel Refettorio della Chiesa di Ognissanti con una serata anche musicale e con un service in favore dei frati che ci hanno concesso tale possibilità’, permettendoci di svolgere anche la cena in tale sede. Quindi una serata sui 40 anni della Facoltà di Ingegneria con una brillante relazione del socio Claudio Borri. A seguire, sempre sapientemente guidata da Paolo Petroni, una delle due serate di arte culinaria svoltasi al “Bistrot del Mare”.

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68 Una delle serate per me più significative è stata quella con il Rotaract protagonista: io ho sempre affermato che se mantengo ancora interesse nel partecipare alle attività rotariane il merito principale è stato delle due annate come Presidente della Commissione Rotaract che mi hanno ridato entusiasmo. Quindi una serata in Interclub con lo Scandicci e il Sesto Fiorentino con numerosi ospiti anche politici che ci hanno parlato della Firenze che sta divenendo sempre più città metropolitana. Non poteva mancare una serata sulla mia professione e quindi una riflessione sulla medicina fiorentina affidata al soci Giancarlo Landini e Carlo Cappelletti. Altra serata per me importante è stata quella del 4 novembre, anniversario della tragica alluvione che ha segnato Firenze e anche la mia adolescenza con Sandro Bennucci e il Quotidiano “La Nazione”. Altro tema importante è stato quello sul turismo ancora sempre più importante a Firenze e trattato dal socio Roberto Nativi. Un’altra serata che sicuramente ha commosso tutti noi è stata quella dedicata al 50 anni di Rotary di Arminio Gericke e Gianfranco Ghezzi Galli Tassi. Riprendendo poi una giusta abitudine abbiamo dedicato una serata al soci e alla loro parola con commenti, consigli ed obbiettivi rotariani. Infine come sempre la prima parte dell'annata si è chiusa con la Festa degli Auguri in cui volli regalare a tutti i soci una ristampa esclusiva della “Guida pratica e popolare di Firenze” curata con maestria da Filippo Cianfanelli. Si chiude l'anno solare e pertanto ebbi modo di fare un piccolo consuntivo e alcune riflessioni su ciò che dovevamo ancora realizzare. L'anno 2015 inizia, come a me è sempre molto piaciuto, con una conviviale in Interclub che ci permette di uscire diciamo dal nostro guscio per confrontarsi con altre realtà. Il relatore in tale tornata fu Riccardo Nencini, allora Vice-Ministro alle Infrastrutture che ci parlò di progetti e di opere realizzate in Firenze ed in Toscana. Poi abbiamo avuto come ospite la Prof. Maria Luisa Orlandini, autrice di un libro su Firenze

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69 Capitale. Tale serata in cui sono stati letti alcuni brani del libro è stata allietata da piccoli stacchetti musicali opera della Compagnia delle Seggiole. Nell’annata è entrato a fare parte del Club il Dott. Ferdinando Del Prete destinato ad una rosea carriera rotariana. Abbiamo parlato poi di moda con una memorabile serata con Giovanna Ferragamo. Con il socio Giuliano Scarselli di legge nella Firenze Capitale, a 150 anni esatti dall'arrivo di Vittorio Emanuele a Firenze. Poi altro Interclub per ascoltare la storia dell'Opera del Duomo. Poi la musica con il socio Cesare Orselli, la testimonianza del figlio Lorenzo Conti sulla tragica fine del padre, Lando Conti, ucciso dalle Brigate Rosse. Di nuovo poi una serata sul giornale fiorentino "La Nazione", poi un altra realtà come l'Osservatorio Ximeniano una messa nella Chiesa di Ognissanti, una serata sui giardini di Firenze Capitale con il Prof. Grossoni, di nuovo cucina con Paolo Petroni e una relazione sull'enologia fatta dal Marchese Antinori. Il tutto intramezzato dalla nostra Assemblea sullo stato del Club. Poi rimanendo nel solco dell'annata il Prof. Adalberto Scarlino ci ha fatto una relazione soprattutto sui protagonisti di Firenze Capitale. Siamo andati al Museo Stibbert, a Villa Borromeo, con il Governatore in Palazzo Vecchio, poi nel Parco Pazzagli ospiti del nostro socio Enzo. Un altro Service lo abbiamo fatto in favore del Giardino dei Semplici danneggiato da un uragano abbattutosi su Firenze. Non poteva mancare per me una serata sul calcio nella sede prestigiosa a livello nazionale del Museo del Calcio a Coverciano. Il 30 giugno si chiude la mia annata con una conviviale molto affollata da soci e ospiti. Ho voluto in tale sede fare una breve rivisitazione della mia annata alla luce di quanto detto già ovvero la metafora della vita. Due ultime considerazioni le devo ancora fare. Per primo i rapporti con i giovani del Rotaract che stanno diventando un ottimo serbatoio per entrare con le loro qualità nel Club. Ed infine un ringraziamento alla mia Vice Presidente Alessandra Del Campana Saviane e al mio Consiglio tutto ed ai Soci che hanno contribuito a questa, spero piacevole, mia annata.

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71 2013-2014 PRESIDENTE LUCIO RUCCI UNA RISPOSTA DI SOBRIETA’, CULTURA, PROFESSIONALITÀ’ ED AMICIZIA ALLA CRISI ECONOMICA. UN BILANCIO POSITIVO Dodici mesi prima della apertura del mio anno rotariano 2013/2014 ho cominciato a lavorare insieme ad Anna alle bozze del programma e delle linee guida che dovevano servire alla stesura poi, degli eventi. Visto il tempo a disposizione mi sentivo abbastanza tranquillo sul risultato, avevo chiaro l’obiettivo da raggiungere. Anna invece non mi dava tregua e nei momenti più impensati da buona educatrice e psicologa, sicura della procedura, mi riconduceva all’ordine non senza qualche mia intolleranza. Mi snocciolava uno dietro l’altro tutti i problemi che c’erano da superare: le persone da contattare, gli eventi da stabilire, il filo conduttore da mettere in evidenza e così via. Vinceva lei. Giorno dopo giorno si realizzava il programma sul quale lei stimolava ancora un miglioramento. La bozza dei trimestri così costruiti li proponevo al mio Vice Presidente Giuseppe Chidichimo per un parere competente e quindi erano pronti per la pubblicazione. La cerimonia di apertura con la lettura programmatica ci rassicurò, alla luce del risultato raggiunto. Quando iniziammo l’anno a luglio Anna vigilava sul risultato. Alle mie domande sulla conduzione dopo ogni evento, non mancava una critica costruttiva rassicurante che lei spettatrice partecipe, con poche parole suggeriva. Era questo il miglior commento che mi giungeva per il lavoro ideato e realizzato insieme. Era agosto, in vacanza sui sentieri del faticoso Abruzzo, quando ci giunse improvvisa una diagnosi sconvolgente di malattia di Anna, con una prognosi da sgomento, una malattia contro la quale avevo combattuto giornalmente per i

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72 miei pazienti nei 43 anni di Clinica. Incominciammo un cammino duro, con poche prospettive, attraverso ricoveri in sede e fuori sede, terapie debilitanti, consulti all’Istituto Tumori di Milano ed interventi. Con speranza decidemmo di non modificare il programma rotariano che consideravamo un incentivo contro una malattia ostinata, senza sconti, mentre ponevamo dentro di noi la segreta speranza di un miglioramento che non veniva. Gli eventi rotariani furono eseguiti contro la fatica che spesso ci colpiva. La festa degli auguri con il Coro della Cappella Musicale del Duomo fu portata a termine e fu molto apprezzata. Dalla linea programmatica e dalle esecuzioni apparivano i risultati che ci confermavano con il succedersi degli eventi. La malattia spietata, traditrice e progressiva e la programmazione procedevano per le loro strade. Anche la sfilata di moda, organizzata come voleva lei, con la partecipazione delle signore e tutti gli eventi successivi fino alla chiusura, furono tracciati. Il 15 marzo alle 22,46 la malattia spietata concluse la vita della mia Anna; ma nulla ha potuto contro la sua bontà, disponibilità ed il suo amore. La presenza di Anna continua e continuerà insieme a noi. La partecipazione nella Chiesa di S. Pietro a Careggi dei Soci e di tutti quelli che le volevano e le vogliono bene è stato il segno del suo amore. Alla luce dell’ anno rotariano concluso, la linea programmatica: professione, cultura ed amicizia, non ha subito cambiamenti o deviazioni. Gli eventi sostenuti sono risultati in linea ed hanno testimoniato il motivo che più volte i mass media hanno puntualizzato nella società di oggi. A conclusione della annata rotariana ho ringraziato tutti i Soci che mi hanno sostenuto in un percorso difficile e faticoso, ma sicuramente coinvolgente e gratificante. Un grazie particolare al mio Vice-Presidente, l’amico Pino, che con un sostegno continuo e con esperienza consumata, mi ha prodigato i consigli utili alla conduzione del Club. Qualche critica, doverosa, è emersa sulle modalità della conduzione, critiche che ringrazio per avermi indicato e agevolato nelle

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73 modifiche rivolte al miglioramento della nostra Associazione. Se tiriamo le fila dell’annata svolta, vediamo che il periodo è stato poco favorevole. La crisi economica non ha allentato la morsa, anzi ha dato un giro di vite ed ha accentuato le condizioni contrarie al Club, ostili al rafforzamento dell’effettivo. A questa condizione generale si è aggiunta la creazione del Rotary Club Scandicci e del Rotary Club Chianti San Casciano, dove alcuni di noi sono temporaneamente approdati ed altri migrati. Nonostante queste condizioni poco favorevoli non siamo restati fermi, ci siamo adeguati ed abbiamo cercato di potenziare il programma, che ha riscosso manifestazioni di consenso sulla stampa cittadina. Con un lavoro sui contenuti e sull’organizzazione abbiamo ottenuto l’ingresso di 5 nuovi soci a fronte di 8 dimissioni, con parziale riequilibrio tra ingressi e uscite. Riguardo alla età media, questa ha segnato un aumento percentuale di un punto mezzo. Bisogna considerare però, come appare anche nei meeting distrettuali, che in generale l’età media è risultata in aumento, contrariamente a quanto desiderato. In questa annata ho dovuto prendere decisioni con fermezza, volte all’organizzazione del Club, tra queste il recupero delle quote considerate perse dai miei predecessori. Questo è il significato della fermezza procedurale che ha caratterizzato, come è stato puntualizzato da alcuni soci, la mia annata. La conduzione del Club ha portato ad un bilancio di cassa positivo con un avanzo distribuito nelle giuste proporzioni tra Rotary Foundation e Rotaract. In tema di programmazione e visibilità del Club abbiamo inteso facilitare la partecipazione dei coniugi e degli ospiti, riducendo il costo delle loro quote ai

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74 light dinner. Le conviviali in sede sono state drasticamente ridotte e questo ci ha consentito di controllare il bilancio e favorire la visibilità esterna del Rotary con proiezione verso l’effettivo. Inoltre la programmazione così articolata ci ha consentito di effettuare Services con obiettivo culturale per € 5.700,00. Gli obiettivi culturali hanno toccato molti argomenti ed hanno spaziato su tutto l’ambito: dalla rappresentazione su Galileo alla visita all’Opificio delle Pietre Dure, dal Coro della Cappella Musicale del Duomo all’ Accademia della Crusca, dai segreti delle Cattedrali gotiche alla storia e all’ attualità dell’Opera del Duomo, dalla sfilata di moda alla figura di Leonardo e al concerto del nostro Past President Giuliano Scarselli. Una considerazione a parte va alle tre rappresentazioni della Compagnia delle Seggiole, sempre su temi culturali, rappresentazioni che hanno riscosso successo di pubblico e di critica. In conclusione devo dire che l’attuazione di questa annata volta all’attività professionale, alla cultura e all’amicizia ha richiesto insieme ad Anna un impegno assiduo, faticoso, ma sicuramente gratificante ed ha voluto lanciare un segnale deciso di recupero dei valori rotariani, nonostante la crisi dell’economia e dell’associazionismo. La crisi economica galoppante non ha impedito di chiudere il bilancio in attivo, mantenendo le conviviali ed i light dinner, mantenendo il raggiungimento degli obiettivi dei services, mirati alla cultura e all’aiuto tangibile di alcune società culturali e mantenendo infine la rivista “Incontri” Al termine di questa breve sintesi della mia annata ringrazio ancora tutti quelli che mi hanno sostenuto ed aiutato a condurre la mia presidenza, nonostante il destino avverso ed impietoso. Consentitemi, cari soci, di ringraziare ancora la mia Anna che ha dato con la sua collaborazione un insegnamento di vita, di bontà e di amore, indelebile per tutti noi.

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75 2012-2013 PRESIDENTE GIULIANO SCARSELLI UNA INTENSA E POSITIVA ANNATA CON MEMORABILI CONVIVIALI, SERATE CULTURALI E LUDICHE, INCONTRI CON LE AUTORITA’, VISITE A DIMORE DI SOCI, MUSICA, TANTA AMICIZIA E SOCI NUOVI La Presidenza del Rotary Club Firenze Sud è stata per me una esperienza importante, lo dico senza retorica, un compito che ho cercato di adempiere con responsabilità, tra mille impegni di avvocato e di professore universitario. Ho cercato di far del mio meglio, con senso di appartenenza al club, e con l’amicizia che mi lega a tutti voi. Non sono riuscito in pieno a realizzare gli obiettivi che mi ero prefissato; ma questo è normale, non riesco mai a perseguire, fino in fondo, gli obiettivi che mi do. Bisogna accontentarsi. Comunque, se oggi mi volgo indietro, e ripercorro l’annata, mi sento soddisfatto, addirittura contento. Quando, alla messa di San Zanobi, nella splendida casa di Elena e Stefano Fucile, padre Rufino, durante l’omelia, ha chiesto a tutti noi di intervenire per sapere cosa anche noi pensassimo delle letture sui temi di amicizia e matrimonio, ed alcuni sono intervenuti, Tecla ha esternato una sua preghiera, Piero si è aperto su fatti della sua vita privata, altri hanno parimenti preso la parola, e ci sono stati addirittura momenti di ilarità, io ho avuto la sensazione di partecipare alla messa più bella e profonda della mia vita, e ho sentito di essere veramente tra amici. E si avvertiva che v’era, tra tutti noi, un senso di appartenenza, un legame non superficiale che ci teneva insieme, la soddisfazione di essere lì. Ecco, sono contento di aver lavorato a questo Rotary, e vi ringrazio, ancora, sinceramente. So che l’errore mio è stato quello di identificare, in modo pieno, direi totale, il Rotary al Rotary Firenze Sud, concentrandomi solo sul club e sulla vita del club.

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76 Ma non sono pentito di questo, perché è un limite che mi sono dato consapevolmente. É consuetudine riassumere i momenti salienti dell’annata, e così anch’io non mi sottraggo a quest’abitudine. Ricorre, nell’annata, il numero quattro. Quattro sono i soci che hanno avuto ingresso nel nostro club tra il 2012 e 2013; a loro ogni miglior augurio. Quattro sono le conviviali che mi preme ricordare e mettere in primo piano. La prima è quella a Monteloro, una serata resa incantevole dalla cura dei particolari, dal virtuosismo dell’amica pianista giapponese Kei Saotome, perfino dal clima; la seconda è quella nel chiostro di S. Croce, che terminò con la musica di Mozart nel cenacolo; la terza per gli auguri di Natale, in un luogo veramente speciale quale la sala Giovanni da San Giovanni del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti; la quarta nel Chiostro di S. Lorenzo, con una riuscitissima visita della Basilica e della Biblioteca Mediceo Laurenziana. Quattro sono anche i soci che devo ringraziare per aver messo a disposizione del club le loro splendide abitazioni: Gloria Cellai, Maria Giulia Frova, Stefano ed Elena Fucile, Gianfranco Ghezzi Galli Tassi. Fra le serate dedicate ad approfondimenti culturali mi preme soprattutto ricordare quelle su Giovanni Pascoli e Papa Giovanni XXIII; ma ricordo anche quella su S. Francesco, decisa in tempo anteriore alla proclamazione del nuovo Pontefice; la riuscitissima presso l’abitazione di Amerigo Vespucci; e poi quelle su Giorgio Vasari, Niccolò Machiavelli, Giordano Bruno, Verdi e Wagner, Rossini e Stendahl, Bernardo Cennini e Piero Calamandrei. Alcune serate sono state dedicate alla musica: oltre a Chopin e Ravel di Kei Saotome, e Mozart del soprano Lavinia Bini, ricordo il concerto con musiche della corte di Luigi XIV e di Bach, clavicembalo e viola da gamba, eseguite superbamente da Federica Bianchi e Francesco Tomei; il recital della pianista Alessandra Gentile, che ha suonato le 32 variazioni di Beethoven di do minore; ed infine, se si vuole, anche la mia (misera) esecuzione della sonata n. 27 op. 90 di Beethoven, la prima

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77 delle ultime sonate del grande musicista tedesco, un dolcissimo ricordo del la mia adolescenza. Non sono mancate, infine, conviviali con personalità della nostra città: l’amica vicesindaco Stefania Saccardi, la Soprintendente del polo museale fiorentino Cristina Acidini, il Prefetto di Firenze Luigi Varratta, il direttore del Museo degli Argenti Maria Sframeli, il direttore della Biblioteca Mediceo Laurenziana Vera Valitutto, l’amministratore delegato della Fiorentina Calcio Sandro Mencucci. Un ringraziamento anche ai religiosi che ci sono stati vicini in questo anno: padre Antonio Di Marcantonio, padre Giovanni Roncari, padre Umberto Rufino, padre Fabrizio Porcinai. Non sono mancati i services: in favore di una scuola nella periferia di Manila, per la ricerca nell’ospedale pediatrico Meyer, per i terremotati dell’Emilia, per la Nuova Antologia, in favore dei frati francescani di Santa Croce, per il latte dei bambini di Haiti. A proposito dei services credo due cose: a) che andrebbero fatti con fondi straordinari e senza gravare sulle entrate ordinarie, che a mio parere dovrebbero interamente esser lasciate alle spese interne del club; b) e che andrebbero fatte in conformità alla nostra cultura e tradizione europea, senza seguire pedissequamente, e senza senso critico, le direttive americane. Ma questo è un tema delicato, che so che può essere solo accennato. Un grazie,vivo, fortissimo, a tutti, e soprattutto se mi consentite, a Silvia, che è stata la grande, inseparabile compagna di tutti qu sti momenti.

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79 2011-2012 PRESIDENTE CARLO MORETTI IL DISTRETTO 2070 SI DIVIDE IN DUE DISTRETTI ANGOTTI ULTIMO GOVERNATORE DEL DISTRETTO 2070 Quindici anni fa ho vissuto la mia prima esperienza da Presidente nel Rotary Club Firenze Scandicci oggi Certosa. Quale Presidente del Rotary Club Firenze Sud, al termine del mandato, vi confesso di essere stato felice di questa mia seconda esperienza. Occuparmi di Rotary è stato ancora una volta avvincente, stimolante, gratificante, forse non lo crederete, ma anche un momento di relax nel mio quotidiano. Una delle prime azioni è stata quella che ha riguardato la formazione delle Commissioni, elemento por- tante dell’attività nel Club. Con l'obiettivo di coinvolgere più soci, ho creato un numero maggiore di Commissioni rispetto alle tradizionali, quale la Commissione allo Sport e tempo libero, Rapporti con l’estero, Arte e cultura, Università e Ricerca, Rapporti con i Club. La crisi economica del nostro Paese ha coinvolto oltre alle nostre vite anche quella del Club e mio malgrado ho dovuto incrementare a partire dal 2012 la quota trimestrale. Altro problema importante che sempre di più ho affrontato, non solo con il Consiglio ma anche con i Soci, è quello dei costi di gestione che il Club sostiene in rapporto ai Service che riesce ad effettuare; in relazione a questo ho proseguito l’iniziativa di Nicolò Martinico, mio predecessore, utilizzando maggiormente la soluzione dei Light Dinner che hanno un costo decisamente minore rispetto alle tradizionali conviviali . Vi parlerò dei momenti che hanno contraddistinto la mia annata: I Service, i Relatori, la Parola ai Soci. I Service che abbiamo realizzato nell'annata 2011-2012: Rotary Fondation - Giovani

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80 Ricercatori e la ricerca scientifica del Meyer - Filippine: Progetto Umanitario Centro Multifunzionale - Frati Francescani: Contributo per il Libro "Tre Architetti per Firenze" - Notte Blu dello Sport, Gazebo del nostro Club al Piazzale Michelangelo, Con i Club Area Medicea: -Premio Squarci con computer a una scuola media di Scandicci -Restauro Tabernacolo di Borgo Pinti -Concerto -Contributo alle popolazioni terremotate dell'Emilia per un totale di oltre €. 26.000. Uno degli obiettivi che mi ero posto era quello di rendere il Rotary sempre più visibile alle autorità della nostra città e ringrazio tutti i soci che si sono prodigati nel proporre i Relatori che poi abbiamo invitato. Ricordo in tal senso i vari incontri con il Presidente di Federlaberghi, il Comandante del Nucleo Operativo dell'Arma dei Carabinieri, il Rettore dell' Università, il Presidente del Tribunale, il Presidente della Camera di Commercio, il Preside della Facoltà di Medicina, il Direttore Generale della Asi, il Presidente di Federfarma Toscana che è un nostro socio, il Presidente di Anpas Toscana, il Generale Provinciale della Guardia di Finanza. Voglio anche ricordare serate con Relatori invitati per affrontare le più attuali e varie tematiche della nostra realtà, ma anche appuntamenti dedicati ali 'arte e alla cultura, in particolare la visita alla Galleria Bellini, quella con il Prof. Seracini sulla Battaglia di Anghiari, la visita allo Ximeniano; non sono mancate anche serate ludiche quali quella da Bettini Automobili, del Carnevale con il R. C Fiesole, il Carnevale di Viareggio presso il Bagno Quilghini, la serata all’Harry's Bar con il Sommelier. Seppur tutto ciò serva a tenere alta l’attenzione e dunque l'assiduità dei soci, sono ancor più convinto che sia necessario parlare di più di Rotary, così ho iniziato l'annata: - invitando Relatori d'eccezione come Gennaro Maria Cardinale e Arrigo Rispoli che hanno cercato di trasmettere l’uno il senso del Rotary, l’altro il nuovo modo di fare Rotary.

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81 - Parlando di Rotaract, - Cercando un maggiore contatto con i Soci. - Realizzando riunioni Interclub con il R.C. Fiesole ed il R.C. Certosa. Nel mese di Ottobre l’Assemblea dei soci convocata su richiesta del Rotary International ha votato unanimemente la divisione del nostro distretto 2070 in due distretti distinti quello della Toscana e dell’Emilia Romagna a partire dall’annata 2013-2014. La mia annata è stata ancor più particolare, perché vissuta a stretto contatto del futuro Governatore del Distretto 2070, il socio Franco Angotti, orgoglioso che un socio come Franco ricopra un incarico così importante. La serata del 26 Giugno è davvero eccezionale, per il duplice passaggio di Consegne quello tra il Governatore Pagliarani che ha terminato il suo mandato e il nuovo Governatore del Distretto 2070 per l’annata 2012-2013 Franco Angotti e quello tra il sottoscritto Carlo Moretti e il futuro Presidente del Rotary Club Firenze Sud Giuliano Scarselli,.. Desidero ringraziare il mio Consiglio, le Commissioni e tutti i Soci che hanno contribuito alla realizzazione di quest’annata. Un ringraziamento a chi mi ha seguito più da vicino, il Prefetto, il Segretario. Un particolare ringraziamento a: Giuseppe Chidichimo, magnifico conduttore della nostra Rivista, che ospita la sede della Segreteria del nostro Club presso il suo Studio. A Giovanni Cecioni che ho ammirato nel suo costante lavoro di cronista dei fatti narrati dai relatori che abbiamo invitato. A Barbara, nostra colonna nel mandare avanti la Segreteria del Club, così preziosa per un Presidente. Non oso pensare cosa avrei fatto senza di loro. Un saluto ai soci del Rotaract Firenze Sud, al suo Presidente Niccolò Giusti che ha condiviso con me alcuni momenti dell’annata. Voglio scusarmi con coloro che non ho accontentato, ma sappiate che il mio impegno, la responsabilità nei confronti del Rotary e nei confronti del Club è quella che mi ha guidato in questa mia annata.

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83 2010-2011 PRESIDENTE NICCOLO’ MARTINICO IN RICORDO DELLA SUA PRESIDENZA LA NOVITA’ DELLE MERIDIANE E DEI LIGHT DIINNER Tante gioie e soddisfazioni mie e di mia moglie che abbiamo avuto in questa annata rotariana. Certo per me è stata un’annata sicuramente faticosa, ma sarà un’annata indimenticabile sia per me che per Tina. Innanzitutto desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutti i componenti del Consiglio Direttivo, al Prefetto, ai Presidenti ed ai membri delle Commissioni. Un particolare ringraziamento va al Governatore Vinicio Ferracci, al Governatore eletto Franco Angotti ed all'Assistente del Governatore Filippo Cianfanelli, per il contribu-to che mi hanno dato nella gestione del Club e per l'amicizia che mi hanno sempre dimostrato. Ringrazio con affetto Giuseppe Chidichimo per il grande lavoro che svolge come Direttore della nostra rivista “INCONTRI, che è la più interessante e la più bella ri-vista di Club nell’ambito del Distretto. Rivolgo ai Soci Claudio Borri, Vito Cappellini, Giancarlo Landini e Roberto Maz-zanti un sentito ringraziamento per averci intrattenuto con interessantissime rela-zioni su temi legati alla loro attività professionale. Infine un ringraziamento speciale - e non potrebbe essere altrimenti - è indirizzato a Barbara, l'anima del nostro Club, per i suoi preziosi suggerimenti, per il suo lavoro e per la sua determinante collaborazione. Non voglio ricorrere ad un'analisi analitica di tutti gli eventi che si sono succeduti durante la mia annata ma mi piace ricordare i fatti ed i momenti più salienti. Con l'aiuto prezioso del nostro socio Claudio Bulleri abbiamo organizzato il “ Primo Campionato Toscano Rotary e Trofeo Rotaract” che, oltre ad aver riscosso un gran-

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84 de successo, ci ha aiutato ed anzi è stato fondamentale, nella raccolta dei fondi per il nostro “Service”. II tema dell’annata rotariana 2010-2011 è stato: “IMPEGNIAMOCI NELLA COMU-NITÀ’ -UNIAMO I CONTINENTI” Noi del Rotary Club Firenze Sud ci siamo inseriti in questo contesto di “SERVICE” del Rotary International con un progetto significativo dì 11.500 $ che ci hanno per-messo di costruire 5 pozzi nelle Filippine in un paesino di 18,500 abitanti di nome Bugambong situato a circa km. 20 da Manila. Io ho provato una grande emozione nel vedere esposti i nostri banner con i 5 pozzi al Convegno Nazionale dal titolo: “Sorella Acqua” che si è svolto ad Assisi il 16 e 17 aprile, convegno a cui ha partecipato il Presidente del RI Ray Klinginsmith. Come Club non siamo secondi a nessuno e dobbiamo essere orgogliosi di essere so-ci del Rotary Club Firenze Sud. La nostra azione di Service ha proseguito - con un contributo di € 1500 - quella ini-ziata da Paolo Petroni che riguarda l’adozione e l’istruzione di 10 bambini in Bolivia attraverso l'Associazione Obiettivo Francesco, dei Francescani Toscani della Arci-diocesi. Alla Rotary Foundation abbiamo versato interamente il contributo annuale. Nel corso dell’annata abbiamo registrato un aumento dell'Effettivo con l’ammissione di 4 nuovi soci: Antonio Taddei, Giovanni Pedol, Maria Gloria Cellai e Massimo Lupoli. li Consiglio ha ritenuto opportuno di conferire l’alta onorificenza del Rotary che è il Paul Harry ‘s a: Claudio Butteri, Paolo Petroni, Giuseppe Chidichimo, Roberto Vichi, Vito Cappelli-ni, Stefano Andorlini, Pier Augusto Germani, Fabio Fanfani ed alla nostra Segretaria Barbara. Al nostro Socio Filippo Cianfanelli, Assistente del Governatore, è stato conferito un attestato da parte della Rotary Foundation del Rotary International, quale ricono-scimento per i “servizi eminenti prestati nell’ambito della Regione dell’Organizzazione Mondiale detta Sanità nella lotta contro la polio”.

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85 Il Rotaract è stato seguito attentamente dal Presidente Luca Manneschi e dai membri detta Commissione, Paolo Bellesi e Giuliano Scarselli; i risultati ottenuti sono stati molto buoni. Piacevolissime sono state tutte le conviviali autogestite che hanno avuto luogo nel corso dell’annata, la prima nella bellissima dimora del nostro Socio Mario Tricca, la seconda a Villa Viviani e la terza nel sugge-stivo “Parco d’arte Razzagli” del nostro Socio Enzo Razzagli. Grande successo ha avuto la conviviale che si è svolta a La Capannina dì Franceschi di Forte dei Marmi. Significative e positive sono state a mio avviso le innovazioni delle meridiane e dei light dinner che hanno sostituito i caminetti. Lo stesso spirito di amicizia ha accompagnato la gita in Sicilia, che si è svolta a Mar-sala e dintorni nel mese dì Maggio e che ha entusiasmato il gruppo dei partecipanti sia per la bellezza e l’interesse archeologico dei luoghi che per l’attrattiva dette spe-cialità gastronomiche locali. Molto interessante è stata la gita a Norcia e Sansepolcro che abbiamo fatto insieme all’Istituto Italiano dei Castelli ed un ringraziamento particolare va al Socio Mario Tricca che ci ha ospitato nel suo albergo a San Sepolcro. Concludendo ho cercato di fare del mio meglio soprattutto per sviluppare relazioni amichevoli fra i soci e fra le consorti ed in tutte le mie iniziative c’è stata sempre la volontà di rafforzare il senso dell’amicizia e delta collaborazione. Sono certo dì esserci riuscito, anche perché quest’anno abbiamo registrato una cre-scente partecipazione da parte dei Soci alle riunioni ed un aumento significativo dì presenze pure da parte delle consorti. Mi fa anche molto piacere informarvi che, no-nostante i notevoli costi che abbiamo sostenuto per i Service del Club e dell’Area Medicea, lascio una buona situazione finanziaria in attivo. Cari amici, vi ringrazio di vero cuore, ancora una volta, per la stima e l’amicizia che avete dimostrato a me ed a mia moglie e vi saluto con un affettuoso abbraccio da parte mia e di Tina.

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87 2009-2010 PRESIDENTE PAOLO PETRONI IMPORTANTI SERVICE PER FIRENZE E CULTURA DELLA TAVOLA PER UN ANNO VIVACE E PARTECIPATO Nel corso della mia annata ho cercato di infondere un forte sentimento di amicizia e di tolleranza e di dare alle nostre riu-nioni un tono di partecipata convivialità. Ho centrato qualche obiettivo (i tre nuovi soci che mi ero ripromesso di fare entrare; i problemi di bilancio; i Service per la cit-tà; le cene gastronomiche), mentre pur-troppo il rapporto con i giovani del Rotaract era rimasto ancora da rifondare. E me ne dolgo. Desidero ricordare i principali eventi che hanno caratterizzato la mia annata: dopo una memorabile meridiana presso l’Enoteca Pinchiorri, abbiamo avuto un Interclub con il Firenze Nord e il Fiesole per un Service a favore degli “Angeli della Città”, re-latore è stato il gastronomo Beppe Bigazzi. Il Service è poi proseguito con altri due Interclub: uno a Villa Montalto presso il RC Fiesole con Marcello Lippi e l’ultimo, al quale si è aggiunto il Rotary Club Firenze Ovest, al Grand Hotel con il generale dei Carabinieri Luciano Garofano, ex Comandante del RIS di Parma. Un altro Service per Firenze è stato svolto assieme a tutti i 12 Presidenti dell’Area Medicea e con il contributo del Distretto, realizzatosi attraverso la donazione di ben tre autovetture ad altrettante associazioni di volontariato, tra le quali l’ANT da me proposta e particolarmente caldeggiata. Sono inoltre molto lieto, a nome di tutto il Club, per aver versato alla Rotary Foundation il previsto contributo annuale. Abbiamo poi avuto modo di riavere tra di noi, in una commovente ed intensa convi-viale, il nostro socio onorario, il compianto Ottavio Matteini che ha raccolto in un bel volume tutti i suoi articoli musicali pubblicati sulla Nazione. Come non ricordare poi i bellissimi cartelloni di film famosi realizzati da Silvano

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88 Campeggi, recentemente scomparso e, sempre in tema di spettacolo, il simpatico incontro con l’attrice fiorentina Chiara Conti. Filo conduttore di tutte le conviviali è stata poi una carrellata di piatti regionali superbamente realizzati dallo chef Giuseppe Dalla Rosa e ser-viti dall’impareggiabile maître Gavino. Tra le iniziative di cui vado maggiormente fiero ricordo il rinnovamento grafico e contenutistico dell’allora nostra rivista “Incontri” ed il sostanziale ridimensiona-mento dei suoi costi di stampa. Con il determinante contributo del suo direttore Giuseppe Chidichimo e dell’Art Director Filippo Cianfanelli è stata senz’altro la più bella ed interessante rivista di Club nell’ambito del Distretto. Un altro accadimento straordinario è stata l’elezione del nostro socio Franco Angotti a Governatore del Distretto 2070. Concludo manifestando la mia gratitudine a tutti i membri del Consiglio Direttivo e ai Presidenti e i membri delle Commissioni per i loro suggerimenti e per la loro en-comiabile partecipazione a tutte le riunioni. Ma un caldo “grazie” va in particolare a mia moglie Roberta, che mi è sempre stata vicina ed ha partecipato a tutte le nostre Conviviali, al Segretario Giovanni Cecioni, impareggiabile fotografo e stenografo: senza di lui non avremmo tutti i resoconti dettagliati della vita del Club e le ottime relazioni a livello Distrettuale alle cui riunioni è sempre presente. Davvero efficiente è stato poi il nostro Prefetto Pier Augusto Germani che, alla sua prima esperienza in ambito direttivo, si è fatto apprezzare da tutti per la sua disponibilità e la sua cordia-lità. Un grazie di cuore anche alla nostra cara Barbara, memoria storica del Club sempre pronta con dati e consigli per non far sfigurare il Presidente di turno. È stato un anno intenso, da ricordare tra i più significativi della vita, di fortissimo impegno ma colmo di soddisfazioni. Ho lasciato al mio successore un club unito, una situazione finanziaria risanata, una bella rivista e una partecipazione alle convi-viali di oltre il 42%. Viva il Rotary! Viva il Firenze Sud!

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89 2008-2009 PRESIDENTE MARIO BINI IN RICORDO DELLA SUA PRESIDENZA: IL RESTAURO DEL TABERNACOLO DEL S. GIOVANNI BATTISTA IN ORSANMICHELE Dalla iniziale ritrosia o avversione ad accettare la carica conferitami dai Past President, che ringrazio tutti affet-tuosamente, devo dire che di strada ne ho fatta, non fosse altro perché ho imparato a parlare con il microfono (sic!). Fra gli incontri più rilevanti mi piace ricordare la pre-senza della Dott.ssa Ludovica Sebregondi che ha parlato sul tema: “Vino e cibo nell’arte toscana tra medioevo e rinascimento’’; del Dott. Edoardo Lombardi Vallauri che ha parlato sul tema: “Con quali trucchi (linguistici) ci adesca la pubblicità?’’; del Prefetto di Firenze Dott. Andrea De Martino che ha parlato sul tema: “Sicurezza urbana”; del Dott. Sandro Mencucci che ha svolto l’excursus dalla Florentia Viola alla Fiorentina, riunione in Interclub con il Rota-ry Firenze Ovest; del Conte Neri Capponi che ha illustrato “L’Ordine Militare e Ospitaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta nella storia ed ai nostri giorni”; del Dott. Gianluigi Giuliattini Burbui che ci ha parlato “Dell’alta ve-locità in Italia ed in Europa: dalle origini ai giorni nostri”; del Pubblico Ministe-ro della DDA, Dott. Pietro Suchan che ha svolto il tema “Della problematica delle intercettazioni telefoniche e ambientali. Normativa attuale e tendenze legislati-ve”; dei Dott. Mauro Ucci e Dott. Pierluigi Tosi che hanno relazionato sulla sanità in Toscana e più precisamente sull’Azienda Sanitaria di Firenze; della Dott.ssa Cristina Acidini Luchinat e del Prof Vito Cappellini che hanno mostrato il reale e il virtuale a confronto nei musei; del Prof Zeffiro Ciuffoletti che ha trattato il tema del “Futurismo e politica”. Per non dimenticare due importanti interclub: la visita all’Istituto di Scienze Mili-tari e Aeronautiche (ex Scuola di Guerra Aerea) con Ì Rotary Firenze Brunelleschi

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90 e Firenze Valdisieve e la Festa di Carnevale con Gran Ballo unitamente al Rotary Firen-ze Certosa e al Firenze Sesto Calenzano. Ho iniziato l’anno con il piacevole incontro di dieci giovani provenienti da tutto il mon-do (Australia, Turchia, Europa dell’Est, ecc.) che hanno trascorso una settimana a Firen-ze suscitando negli stessi un grande interesse per la cultura, specialmente quella visiva, rappresentata in particolar modo dall’architettura dei celeberrimi monu-menti toscani. Ricordo anche che nel campo umanitario abbiamo potuto gratificare l’associazione C.A.M.O. per malati terminali e la Fondazione Niccolò Galli. Sono stati acquistati due Shelter Box dall’organizzazione omonima creata da Tom Henderson, rotaria-no inglese, e diffusa a livello mondiale per iniziativa del Rotary International, la cui utilità si è manifestata fortunatamente durante il terremoto dell’Abruzzo dove dall’Inghilterra sono stati fatti pervenire moltissimi di tali oggetti per il tempora-neo sollievo delle popolazioni così duramente colpite. Al fine di rendere più visibile l’attività del Rotary nel tessuto fiorentino in inter-club con gli altri 11 Club Medicei abbiamo posto la prima pietra per il restauro del tabernacolo del San Giovanni Battista nella chiesa di Orsammichele attraverso un grande concerto svoltosi al Teatro della Pergola il 18 di Maggio, onde lasciare un ricordo dei Rotary Club alla città. Lungi da me l’intenzione di magnificare la mia annata, credo di non peccare di presunzione ma, a mio modo di vedere, mi sembra di poter dire che possa consi-derarsi positiva. Intendo ringraziare il Rotaract ed augurare ai nostri giovani uno splendido avvenire sia nel Rotary che al di fuori e ringrazio infine Barbara, la no-stra preziosa segretaria senza l’ausilio della quale il nostro club non avrebbe fatto lunga strada.

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91 2007-2008 PRESIDENTE FILIPPO CIANFANELLI UN ANNO ALL’INSEGNA DELLA CONDIVISIONE DELLE ESPERIENZE (ROTARY SHARES) Ricevetti l’annuncio di essere stato de-signato come Presidente mentre ero in auto una mattina e rimasi estrema-mente sorpreso, dato che nessuno mi aveva mai chiesto un parere sulla mia volontà di fate il Presidente di quello che era stato fino al 1993 il Rotary Club di mio padre Folco, del quale era stato anche uno dei fondatori. All’inizio chiesi la collaborazione dei soci e la prima conviviale fu dovuta proprio compianto Marco Villani che invitò un maestro del commesso fiorentino in pietre dure, un’attività che Marco aveva seguito fino a pochi anni prima. Poi fu il turno di Luca Manneschi che come sempre appassionò tutti con una bella relazione su “Arte in moto”. Intervenne alla serata anche mia mamma che aveva girato l’Europa in mo-to per anni con mio padre, e proprio lei volle donare a Luca un caschetto in tela che ancora Luca indossa nelle sue rievocazioni storiche. Fu poi la volta del cantante Narciso Parigi che ci fece una bella chiacchierata sulla sua vita a giro per il mondo come ambasciatore della canzone italiana. Il suo rim-pianto, ci confessò, era che dopo aver cantato in tutti più prestigiosi teatri, spesso insieme ai più grandi interpreti internazionali, nella sua Firenze viene ricordato solo per alcuni stornelli o per l’inno della fiorentina! La serata finì con una jam session a sorpresa con suo figlio che lo accompagnò al pianoforte dell’hotel. Ci fu anche una conviviale alla Fattoria Il Corno, dell’allora socia Maria Giulia Fro-va, con un mia breve relazioni sui benefici medici del vino e la successiva esibizione del gruppo canoro “Canta Firenze”.

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92 Siamo arrivati a quel 18 ottobre 2007 che per me fu sicuramente la serata più impe-gnati. Al Grand Hotel, in interclub col Rotary Club Firenze Bisenzio, invitammo il Presidente Giulio Andreotti per festeggiare i 60 anni della Costituzione Italiana. Gli oltre 250 presenti non riuscirono ad essere contenuti dal giardino d’inverno dell’hotel e fu necessario aggiungere tavoli anche nelle stanze adiacenti. Ricordo le lunghe chiacchierate con Andreotti prima e durante la serata, con gli argomenti più vari, dai ricordi dell’inizio della sua carriera politica fino alle accuse fattegli negli ul-timi anni sulla sua connivenza con la mafia. Seguirono altre serate interessanti, Luciano Artusi ci parlò dei ponti di Firenze. Ma-rio Calamia e Giovanni Manneschi, presso le Scuole Pie Fiorentine, ci ricordarono le prime esperienze radio a Firenze negli anni ’20. La visita del Governatore come sempre rappresentò uno dei momenti più impor-tanti nella vita di un club e l’amicizia con il Governatore Gian Carlo Bassi durò an-che negli banni successivi fino alla sua prematura scomparsa. A novembre si tenne la IX edizione della nostra mostra degli artisti rotariani, una tradizione che purtroppo si interromperà pochi anni dopo. Si arrivò quindi al “giro di boa” della Festa degli Auguri al Grand Hotel. Voglio ricordare che in occasione della mia annata venne realizzata, grazie alla ge-nerosità del socio Andrea Savia, una mia cartella di litografie dedicate a Firenze co-me regalo per i relatori che vengano da fuori, una tradizione che è poi arrivata fino ad oggi con nuove edizioni. In occasione di quella Festa degli Auguri tutti i soci ri-cevettero una copia della mia cartella. Ancora altri soci come relatori. Claudio Borri ci parlò del suo viaggio in Australia e Tasmania, con visita a molti club rotariani locali. Enzo Pazzagli, appena entrato nel club, ci parlo della sua attività di scultore, Mario Peruzzi del mondo del “No profit”, l’amico Arrigo Rispoli del R. C. Fiesole del Congresso di Los Angeles. Eccoci ad un’altra serata memorabile. L’allora Cardinale Ennio Antonelli accettò volentieri il mio invito a partecipare ad una nostra conviviale ma, come volle preci-sare, come relatore. Ci parlò infatti, da storico dell’arte, de “L’Ultima Cena” di Leo-

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93 nardo da Vinci, anche se alla fine ci dette una sua be-nedizione come molti gli avevano chiesto. Fu poi la volta del Comandante dei RIS di Parma Lu-ciano Garofano, allora sulla bocca di tutti per la triste vicenda del delitto di Cogne. Ci presentò il suo libro “Delitti Imperfetti”. Il Maestro Bruno Bartoletti, direttore d’orchestra di fama internazionale che mi onoravo di avere tra i miei pazienti accettò volentieri di parlarci della sua carriera e soprattutto delle origini del Maggio Musicale Fiorentino. D’accordo con Nino Cecioni decidemmo di portare a conoscenza dei soci alcune importanti iniziative rotariane. La prima fu il progetto “Last Minute Market” ideata dal Rotariano Andrea Segre di Bologna, che venne a parlarci della possibilità di re-cuperare l’invenduto dei grossi centri di distribuzione alimentare consegnandolo, senza stoccaggio, alle strutture che si dedicano all’aiuto degli indigenti. L’altra fu una bella serata sul progetto “Shelter Box” nella quale avemmo ospite il suo ideatore, l’inglese Tom Henderson. Uno Shelter Box è una grossa cassa di so-pravvivenza, contenente una grande tenda, strumenti, alimenti di emergenza e tut-to quanto possa servire dopo calamità naturali o guerre. Il tutto trasportabile, perfino paracadutabile, anche in poche ore dove sia necessa-rio. In tale occasione nella sala venne montata la tenda ed esposto tutto il materiale contenuto nello Shelter box. Per finire voglio ricordare la serata dove l’ambasciatore Antonio Napolitano ci parlò delle sue esperienze in Medio Oriente, invitandoci a visitare una delle meraviglie del mondo, le rovine di Palmira in Siria. Nessuno allora avrebbe potuto pensare che solo dopo un decennio tutta quella bel-lezza sarebbe stata distrutta dalla furia iconoclasta dell’Isis! Come ultima cosa, voglio ricordare che nella mia annata, sotto la direzione di Giuseppe Chidichimo, la nostra Rivista INCONTRI, nella quale io svolgevo il ruolo di Art Director, inviata a tutti i ruoli del Distretto ed a tutte le Autorità del territorio, raggiunse le 48 pagine riccamente illustrate ed il massimo di tiratura in 1.300 copie.

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95 2006-2007 PRESIDENTE GIUSEPPE CHIDICHIMO IL ROTARY CLUB FIRENZE SUD CAMBIA SEDE La parola straordinario viene dal latino extra ordinarium e letteralmente altro non significa che una annata fuori dell'ordinario, insomma una annata speciale. Annata speciale soprattutto per le problematiche inattese, ma risolte. Il primo problema è stato quello di trovare una nuova Sede per il Club a causa della chiusura a tempo indeterminato per lavori di ristrutturazione della sede tradizionale del Club, il Grand Hotel Villa Cora. La ricerca si indirizzò con successo sul Westin Excelsior, sia perché a suo tempo sede ufficiale del progenitore Rotary Club San Casciano, sia perché ritenuta una delle sedi più prestigiose reperibili a Firenze. Vi era poi da sistemare il problema del parcheggio ed il problema della Segreteria, ubicata fino allora in un angusto locale di Gran Hotel Villa Cora. Grazie all'intervento dei soci Falchi Picchinesi e Andrea Savia per il parcheggio fu scelto il Garage Europa a poca distanza dell'Excelsior, con onere mensile a carico del Club. Infine la Segreteria del Club fu trasferita a Firenze, in Viale Fratelli Rosselli n. 47, ove è ospitata da lustri a titolo gratuito. Il trasloco, pur effettuato senza oneri dalla società del nostro Andrea Savia, comportava una serie di operazioni onerose: il rinnovo integrale della mobilia vetusta o rotta, le spese di acquisto di nuovi armadi, le spese per la istallazione della nuova linea telefonica, l'acquisto di una nuova stampante anche a colori, il rifacimento effettuato da Teresa Fortini e l'acquisto di nuove bandiere. Ennesimo problema. Il socio giornalista Ottavio Matteini, che aveva portato al successo la rivista del Rotary Club Firenze Sud Incontri, giunta al 38° anno di pubblicazioni e il cui ultimo numero del luglio 2017 veniva stato stampato (grazie anche al contributo economico di Andrea Savia il cui apporto è stato

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96 decisivo per il successo dell’annata) in 48 pagine e 1300 copie, tutte esaurite, dava le dimissioni da socio e conseguentemente da direttore della rivista per gravi problemi familiari. Al fine di mantenere Ottavio Matteini alla direzione della rivista, lo stesso veniva nominato socio onorario. Sul piano programmatico è stato un anno dalle grandi platee: oltre 600 presenze al concerto della Rotary Orchester Deutschland del 12 giugno 2007 nella Basilica di Santa Croce, 187 presenze più 20 orchestrali alla Festa degli Auguri nel dicembre 2016; 227 presenze alla conviviale dedicata alla sfilata di moda di Ferragamo; 220 presenze alla serata dedicata alla conquista del K2 alla Scuola di Guerra Aerea; 152 presenze per il ballo d'epoca di Carnevale; 105 presenze per la conviviale sulla Massoneria; 88 presenze per la conviviale sull'Opus Dei. Quale service principale annuale, il nostro Club ha offerto gratuitamente alla città 30 concerti d’organo tenuti dal Maestro Sergio Militello tutti i giovedì alle 18 nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, parrocchia del nostro socio onorario Padre Umberto Rufino, con sponsor Alessandra Saviane e la Savitransport di Andrea Savia. Nell’annata 2006-2007 l’organico del Rotary Club Firenze Sud si è attestato su 110 soci, con 9 ammissioni e 3 dimissioni, ha messo a tavola 3.350 persone. Il bilancio annuale delle entrate ha registrato 220.000 euro con un attivo di 12.000 euro. Questi successi completano il quadro di un anno felice per il Rotary Club Firenze Sud anche all’esterno del Club. Infatti Cesare Novi veniva eletto Vice Presidente del Paiolo, prestigiosa istituzione culturale della città, Franco Puccioni Vice Presidente della Società San Giovanni, divenendone Presidente negli anni successivi, Fabio Frandi era eletto Presidente della Fiorentina Waterpolo con cui vinceva la coppa dei campioni di pallanuoto e successivamente il primo scudetto italiano, Claudio Borri conseguiva presidenze prestigiose a livello mondiale nell'ambito della sua attività didattica ingegneristica, Augusto Marinelli veniva confermato Rettore dell'Università di

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97 Firenze. Non privo di significato il fatto che la conviviale con la maggiore presenza di soli soci sia stata quella dedicata alla assemblea per il rinnovo delle cariche tenuta nel novembre 2016 con il 64,95% dell'organico. É stata una annata speciale non solo per il Rotary Club Firenze Sud ma anche per gli altri 11 Rotary dell’Area Medicea. I 12 Presidenti di Club, Paolo Parrini (Firenze), Rodolfo Cigliana (Est), Giuseppe Chidichimo (Sud), Carlo Lastrucci (Nord), Roberto Ariani (Fiesole). Mario Maida (Brunelleschi), Stefano Fanfani (Sesto Calenzano), Siro Tortorici (Mugello), Carlo Bartolini (Valdisieve), Marcello Ridi (Certosa), Giuseppe Scarfi (Campi Bisenzio), coordinati da due grandi Assistenti del Governatore, Carlo Rizzo e Andrea Ruggeri, purtroppo scomparso, con le loro riunioni mensili realizzarono service di tale rilevanza specie in Paesi sottosviluppati in altri continenti, che il quotidiano “La Nazione” decise di dedicare una intera pagina settimanale alla attività dei Club rotariani dell’Area Medicea per tutta l’annata e anche per quella successiva. Si creò peraltro tra i 12 Presidenti un legame di amicizia speciale. Sotto l’impulso di Roberto Ariani “I Magnifici 12“ si sono sempre ritrovati una volta all’anno in una serata conviviale e tale tradizione perdura tuttora. L’annata è stata un po’ il canto del cigno dal punto di vista economico, con bilancio chiuso come detto con un grande attivo, addirittura € 12.ooo. La crisi del 2008 era alle porte con tutte le sue note tristi conseguenze.

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99 2005-2006 PRESIDENTE CESARE NOVI L’ULTIMO ANNO DEL ROTARY CLUB FIRENZE SUD NELLA TRADIZIONALE E PRESTIGIOSA SEDE DI VILLA CORA L’annata 2005-2006 è stata piena di iniziative tese in particolar modo a rendere più visibile l’attività del Rotary nel tessuto fiorentino. Seguendo questo scopo sono state sponsorizzate e organizzate, insieme agli altri Club dell’Area Medicea, importanti manifestazioni, che hanno richiamato grande partecipazione non solo da parte dei soci, ma anche e soprattutto da parte delle Istituzioni. Sono da ricordare la manifestazione per la lotta contro il cancro, Corri la vita, patrocinata dal Comune di Firenze; la Festa del Tricolore del 7 gennaio 2006, che ha avuto la presenza di oltre mille rotariani fiorentini e dei giovani del Rotaract. L’iniziativa non è passata inosservata al Quirinale. Da Roma è infatti arrivata una telefonata del Presidente della Repubblica di apprezzamento per il valore storico e civile del Convegno. Anche il Convegno sull’Etica ha avuto una grande partecipazione da parte di tutte le categorie di operatori e professionisti. Infine il congresso sulla Medicina Sportiva, organizzato solo da una parte dei Club dell’Area Medicea che si è concluso con la stampa di una utilissima guida, Fare sport, da distribuire agli alunni delle scuole cittadine. A tale riguardo è bene ricordare gli amici Fabio Selleri, che ha seguito l’organizzazione della Manifestazione e Andrea Savia che ha sponsorizzato la Manifestazione e la pubblicazione della guida. L’attività del Club non si è rivolta solo all’esterno, ma si è dedicata all’azione interna cercando di programmare le conviviali su temi riguardanti la nostra

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100 città nei suoi vari aspetti: l’arte, la cultura, il paesaggio, il commercio, la moda. Sono state svolte nell’anno 48 riunioni; 24 conviviali e 24 caminetti; 39 presso Villa Cora e 9 altrove. Alle riunioni hanno partecipato: il Prof. Giovanni Cipriani, il Prof. Antonio Paolucci, la Dott.ssa Cristina Acidini, i Prof. Vito Cappellini, l’Arch. Santiago Calatrava, il Prof. Eugenio Polito, il Giornalista e fotografo Dottor Piergiorgio Branzi, il Presidente del Tribunale di Firenze Dottor Antonio Maci, l’Ambasciatore Sergio Romano, il nostro Socio Dottor Mario Peruzzi. Ognuno di questi autorevoli studiosi ha tenuto conferenze su argomenti d’arte, di storia, di scienza, di politica e di economia in maniera molto approfondita ed interessante. Oltre alle conviviali sono state organizzate visite a Palazzo Medici Riccardi, alla Biblioteca Riccardiana, alla mostra “Arnolfo alle origini del Movimento Fiorentino”, allestita presso il Museo dell’Opera del Duomo, alla Pinacoteca di Brera a Milano e alla Scala per assistere all’Opera “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini. É stato possibile infine, grazie alla guida esperta della nostra amica Antonella Cecchi, visitare Mosca e San Pietroburgo. In occasione di questo viaggio è stato portato il nostro saluto al Rotary di San Pietroburgo, che ci ha accolto e ospitato in una serata del Club. Riguardo alle azioni rotariane del nostro Club si devono ricordare fra le altre: - il restauro del manoscritto autografo di Piero della Francesca sul trattato di Archimede; - il progetto “AMREF HEALTH AFRICA”, al quale il nostro Club ha partecipato, insieme ad alcuni soci, per la costruzione di 10 pozzi in Africa, la conclusione del Matching Grant con il Rotary Club Dresden Goldener Reiter, iniziato dal

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101 Presidente Arminio Gericke, riguardante la fornitura e l’installazione nelle scuole secondarie di Itula-Agoio e Alere nel Nord dell’Uganda di pannelli solari per l’illuminazione delle biblioteche, delle scuole e dei dormitori e la costruzione di 135 posti letto per i dormitori di tre scuole secondarie, per una spesa complessiva di € 9.625,00. L’annata rotariana 2005 - 2006 si è chiusa con un effettivo di 107 soci contro i 105 dell’inizio. Questo è il riassunto dell’anno rotariano 2005-2006, svolto in serenità ed amicizia, che non può essere chiuso senza prima ringraziare gli amici che hanno collaborato alla gestione del Club: Mario Bini, Giovanni Cecioni, Filippo Cianfanelli, Maria Teresa Bruno, Paolo Sacchi e in particolare Marco Villani e Andrea Savia per la loro interessante proposta di fare partecipare il nostro Club al progetto AMREF, iniziativa molto apprezzata dall’allora Governatore Italo Minguzzi. Questi pozzi in Africa ora portano una targa con il simbolo del Rotary Club Firenze Sud.

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103 2004-2005 PRESIDENTE ARMINIO GERICKE UN GRANDE MATCHING GRANT PER IL BURKINA FASO Con un contrastante sentimento di rammarico e di soddisfazio-ne ricordo la mia Presidenza del Rotary Club Firenze Sud. Rammarico, perché questa esperienza è particolarmente signi-ficativa nella vita di un rotariano convinto, quale mi sento, e l’impegno che un Presidente deve necessariamente affrontare è, a mio avviso, idealmente ripagato. Non mi mancherà tanto quel potere che logora chi non ce l’ha, ma soprattutto il rapporto speciale con tutti voi e con il diretti-vo del Club, che desidero ringraziare sentitamente. È stato un consiglio unito, sempre presente, che mi ha dato non una, ma due mani, per portare avanti i tanti problemi che inevitabilmente caratterizzano la vita di un Club. Vorrei ringraziarli tutti, a cominciare da quello che ci manca di più, il mio Vice Pre-sidente Italo Germani, che all’improvviso ci ha lasciato; nobile e fiero fino all’ultimo atto, portandosi dietro con orgoglio il suo distintivo rotariano. Italo è sempre stato un punto di riferimento per questo Club, come ha dimostrato l’intensa e commossa partecipazione di tutti noi alle sue esequie. Come potremo colmare tale perdita? Un ringraziamento particolare al Tesoriere Pizzetti. Non è facile fare quadrare i conti di un club con oltre 110 soci perché i costi sono ingenti e le iniziative, soprat-tutto benefiche fatte e fattibili, sono tante. Alberto ci è riuscito con grande profes-sionalità. Un grazie anche al Segretario Stefano Andorlini, carica estremamente impegnativa nell’organizzazione di un Club specie se chi la svolge la deve dividere con il proprio successo professionale. E poi grazie ai miei Consiglieri che cito in ordine alfabetico: Giovanni Cecioni, Giuseppe Chidichimo, Giancarlo Mazzanti, Paolo Sacchi. Di tutti ho ammirato l’efficienza, la puntualità, la continuità, lo spirito rotariano che li ha animati.

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104 Un ringraziamento particolare a un nostro socio che non fa parte del Consiglio Di-rettivo, ma i cui meriti sono di gran lunga equivalenti. Mi riferisco a Ottavio Matteini, direttore responsabile di Incontri, la nostra rivista, considerata una delle più belle riviste rotariane d’Italia per il suo contenuto e la sua grafica. Un patrimonio quello della rivista che va conservato e potenziato. Abbiamo passato un altro anno assieme. Ogni Presidente cerca di dare alla sua annata una propria caratterizzazione: perso-nalmente ho optato per la conoscenza di tanti paesi che, come noi, fanno parte del-la pur travagliata ma indispensabile Europa. In tale direzione abbiamo avuto le presenze dei consoli di Inghilterra, Germania, Danimarca, Estonia, Lituania, Malta, Slovacchia, Ungheria. Non sono mancate serate dedicate a paesi o città d’oltralpe. Mi riferisco alle serate dedicate a Carcassonne, alla riforma delle Nazioni Unite, al contributo dato da Firenze alla formazione della Costituzione degli Stati Uniti. Ci sono state piacevoli conversazioni tenute con successo da diversi soci, buona re-gola è l’alternare riunioni conviviali con soci e non. Vivo interesse hanno avuto come sempre la conviviale dedicata alla Mostra dei Pit-tori rotariani, la conviviale dedicata alla visita del Governatore e, cosa di cui sono particolarmente fiero, le conviviali tenute presso di me: oltre 100 presenze in fatto-ria, quasi 90 a casa mia. Vorrei ricordare la manifestazione a maggio a Villa Vigoni. Abbiamo avuto un bel successo. La Festa degli Auguri per tradizione è l’evento che segna nell’anno rotariano la massima partecipazione e la tradizione è stata anche questa volta rispettata. Il Governatore nella sua recente visita ha dichiarato che gli scopi del Rotary sono principalmente culturali e benefici.

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105 Sotto il profilo della beneficenza, credo di interpreta-re la fierezza di tutti i soci del Rotary Firenze Sud per aver portato a termine un progetto di Matching Grant per il Burkina Faso (paese sito tra il Niger, il Mali e la Costa d’Avorio, la cui popolazione si dibatte tra la fame, l’analfabetismo, le gravissime malattie e drammatiche condizioni igienico-sanitarie), a nord ovest della capitale del Burkina, ove sono stati co-struiti una scuola, un pozzo per l’approvvigionamento dell’acqua, una piccola far-macia, un mulino, un centro di raccolta di cereali. Assieme al Rotary Club Goldener Reiter di Dresda sono state realizzate iniziative di grande impegno economico per migliorare le condizioni di vita nel Ruanda, ad Agojo, un villaggio privo di qualsiasi infrastruttura. La presenza del Club è stata assicurata dai nostri Stefano Fucile, Past Presidente del nostro Club e Andrea Savia guidati da Claudio Borri. A tutti e tre confermo la più viva gratitudine mia e del Rotary Firenze Sud. Vi sono poi stati apporti di beneficenza a varie istituzioni anche religiose. Passiamo ad un altro argomento: il Rotaract. Durante l’annata i nostri giovani sano stati particolarmente attivi tutti quanti e sono sicuro che continueranno sulla nostra strada. Spero che portiate con voi un buon ricordo della mia presidenza. Sia per quanto è stato possibile realizzare, ma soprattutto per l’amicizia che ci ha legati. Lascio al mio successore Cesare Novi con fierezza un Club unito, compatto, che a Firenze ha pochi eguali. Ed ecco l’altro mio sentimento di cui parlavo all’inizio: la soddisfazione. Soddisfa-zione per il nome di chi mi succede. Una garanzia di sicurezza, di signorilità, di stile. Gli auguro che la sua presidenza sia gratificante per lui stesso e per il Rotary Firenze Sud.

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107 2003-2004 PRESIDENTE NICOLA RABAGLIETTI LA STATUA DI FOLON DONATA AL COMUNE DI FIRENZE Come tutte le cose belle hanno una fine, così anche la mia an-nata è giunta alla fine. Non pensiate che ne sia contento, anzi so che mi mancherà questo impegno settimanale a favore del Rotary Club Firenze Sud. Di solito alla fine dì un mandato viene quasi naturale andare indietro nel tempo e congratularsi con se stessi per i risultati raggiunti Non voglio cadere in questa pratica di cattivo gusto, vorrei sol-tanto ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato a rendere gradevoli le nostre se-rate e a dare un senso a tutte le iniziative intraprese. Per prima cosa voglio stringere la mano e dire loro “bravi” a tutti i ragazzi del Rota-tact. Sono giovani, ma alcune volte mi hanno spaventato per la loro determinazio-ne e volontà dì raggiungere gli obiettivi prefissati. Un ringraziamento speciale alle signore. Non abbiate risentimento contro di me, mie care signore, se vi ho messo al secondo posto nei ringraziamenti, la sequenza è casuale perché ho scritto questi miei saluti di getto e senza correzioni. So solo che senza di voi non avrei potuto fare tutto quello che di buono ho potuto fare. Non fateci mancare mai il vostro sostegno, sia individuale che come Inner Wheel. Agli amici “maschi e femmine” del Consiglio voglio dire che è stato bello, divertente e stimolante lavorare con loro. Non avrei potato fare delle scelte migliori. So che mi mancherete e mi mancherà in particolare l’atmosfera che si era creata. So che potrò continuare il mio impegno rotariano anche nella nuova annata con il perfezionamento dell’iniziativa del Centenario della nascita del Rotary e la donazio-ne al Comune di Firenze della statua del maestro Folon. Tutti i Club della Area Me-dicea hanno voluto onorarmi con questo gravoso incarico.

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108 So inoltre che dovrò lavorare con il mio successore e con il futuro Presidente Cesare Novi per perfezionare alcuni programmi da me iniziati, quali il Matching Grant a fa-vore delle popolazioni dell’Algeria e il successivo gemel-laggio con il Rotary Club di Algeri. Saluto anche i relato-ri che hanno allietato le nostre serate. Ho esteso loro l’invito ad essere ancora una volta con noi. Vorrei veder crescere molto il rapporto di amicizia instaurato. Vorrei sottolineare la cosa che più di tutto mi è piaciuta quest’anno: “il senso pro-fondo di amicizia” che tutti mi avete riservato e che ha permeato il nostro club. Non è retorica, lo penso davvero e di questo vi sono estremamente grato. Grazie di cuore anche alla nostra segretaria che ci ha sempre sopportato.

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109 2002-2003 PRESIDENTE STEFANO FUCILE UN INTENSO ANNO DI INCONTRI E DI SERVICES L’annata rotariana 2002-2003 vede come Presidente del Rotary Internazionale Bhichai Rattakul, come Governatore del Distretto 2070 Roberto Giorgetti e come Presidente del Rotary Club Firenze Sud Stefano Fucile, Vice Presidente Italo Germani, Segretario Paolo Sacchi, Tesoriere Alberto Pizzetti, Consiglieri: Giuseppe Chidichimo, Arminio Geric-ke, Cesare Novi, Domenico Taddei, Prefetto Giancarlo Mazzanti. La prima riunione ebbe ad oggetto una relazione del Presidente del centro storico di Firenze Carlo Mazzoli sul progressivo degrado del Centro Storico di Firenze ed iniziative per il suo rilancio. A distanza di quasi 20 anni posso affermare che oggi rispetto ad allora il nostro Centro Storico si è senz’altro riqualificato e rileggere ora su Incontri di novembre 2002 la relazione conferma le felici intuizioni del relatore. Dopo la pausa estiva l’attività riprese con una meridiana nella sfolgorante cornice del salone Villa Cora con una estremamente interessante relazione di Santiago Calatrava sul tema “É reale il modello di ingegnere artista per il futuro? L’ingegnere del rinascimento di domani può davvero esistere?” La conferenza fu commentata su Incontri, con ampio servizio fotografico, da Claudio Borri con una relazione sul tema che il professionista al terzo millennio dovrebbe essere flessibile nelle competenze, interdisciplinar-mente preparato e fortemente orientato all’innovazione, tutti requisiti pe-rò difficilmente sviluppati attraverso una semplice laurea: concludendo, e

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110 con ciò riprendendo il pensiero di Calatrava, che l’avanzamento delle conoscenze e della tecnolo-gia deve essere posto a servizio della società. Interessante l’affermazione di Calatrava che ogni nostra azione ha valore minore se non è legata al trascendente. Sempre nel mese di settembre fu organizzata presso il Ristorante Borromeo di San Casciano una conferenza sul fenome-no dell’integrazione alla luce della normativa vigente, relatori l’allora que-store di Firenze Giuseppe De Donno ed il vice questore aggiunto, dirigente dell’ufficio immigrazione Paolo Pomponio, relazione magistralmente com-mentata da Nino Cecioni su Incontri. Sempre nel mese di settembre Andrea Savia ci intrattenne sull’ippoterapia come strumento di riabilitazione con relazione poi data alle stampe sulla nostra rivista. Nel mese di ottobre, dopo la mostra a scopo di beneficenza dei pittori rota-riani, commentata su Incontri da Franco Prayer, avemmo nostro ospite l’allora in grande auge Presidente della Fondazione Monte Paschi di Siena Avv. Giuseppe Mussari, che ci intrattenne sul tema dell’attualità e prospet-tive delle fondazioni bancarie con relazione poi pubblicata su Incontri. Chiudeva gli appuntamenti di ottobre l’amico Eugenio Giani che ci intrat-tenne amabilmente sul tema degli antichi giochi di Firenze. La serata fu allietata da un’ottima cena sulle antiche ricette fiorentine pre-parata dal poi Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina Paolo Petro-ni. Sempre nella splendida Villa Cora, avemmo ospite il futuro Presidente di Corte d’Appello di Firenze Giulio De Simone che illustrò con una precisa e dettagliata relazione il tema delle acque e della difesa del territorio dai ri-

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111 schi idraulico, climatico, ambientale e geologico attraverso la normativa vi-gente, non sempre però esattamente e correttamente applicata. Chiuse gli appuntamenti di novembre una dotta relazione di Isabella Becherucci su Alessandro Manzoni e l’incontro con la storia con un bell’articolo poi divul-gato tramite Incontri. E siamo al dicembre 2002 il mese della tanto temuta da tutti i presidenti Cena degli Auguri che fu tenuta nel giardino d’inverno del Grand Hotel al-la presenza di duecento persone tra soci, amici ed autorità con regali e lot-teria di beneficenza. Il mese di gennaio aprì con una interessante e non consueta per le corde ro-tariane, riunione sui difficili rapporti tra giustizia e politica. Relatore Carlo Nordio, sostituto procuratore della Repubblica di Venezia. Le riunioni di febbraio videro poi come primo relatore il nostro socio ed amico Alberto Pizzetti che ci intrattenne con una interessante e all’epoca assai attuale relazione, sui condoni fiscali dell’ultima finanziaria. Sempre nel mese di febbraio si è tenuta la relazione sul Matching Grant or-ganizzato dal Rotary Firenze Sud insieme al Rotary Goldener Reiter di Dresda su un intervento in Burkina Faso volto ad alleviare la situazione di estrema povertà in cui si trovava Bilogo, villaggio del Burkina. Andrea Sa-via, Claudio Borri questa volta e poi il sottoscritto con Elena, si sono recati in Burkina per verificare l’effettiva costruzione del pozzo, della farmacia, di un mulino e di un piccolo granaio. La relazione che è seguita non credo ab-bia potuto dare esatta contezza della estrema prostrazione economica, igie-nica e, perché no, psicologica di questa popolazione. In quel periodo il no-stro Club ha dato anche fiato al programma di micro credito essenziale per lo sviluppo di piccolissime imprese commerciali per lo più gestite da don-ne che, in questo modo, possono avere piccole somme da destinare ai biso-

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112 gni della famiglia senza doverli chiedere e vederseli negare dai propri mari-ti. Il progetto e l’intervento in Burkina è stato ampiamente divulgato su In-contri e qui vengono inserite alcune foto dei pozzi realizzati dal Club e da Aupa associazione di impronta rotariana fortemente da noi voluta e che, grazie a Mario Bini, ebbe ed ha l’iscrizione nel registro delle Onlus. Chiuse le attività rotariane del mese di febbraio 2003 una relazione di Sig-frido Leschiutta, Presidente dell’Istituto Elettrotecnico Galileo Ferraris di Torino, presentato come sempre squisitamente da Mario Calamia. Ed eccoci a marzo. La prima riunione primaverile si svolse nella sala delle feste del circolo Borghese con una splendida festa di carnevale organizzata con ricchi premi e cotillons dall’amico Mario Bini che riuscì anche a farci ballare la quadri-glia dandoci anche lezioni private per non sfigurare troppo. Le attività di marzo proseguirono con una dotta relazione di Giuseppe Chidichimo, allora Presidente della Commissione Azione Professionale, sulle linee guida per una nuova azione professionale e poi con un interes-sante simposio sulla “Diffamazione a mezzo stampa e diritto di rettifica” ampiamente poi commentato su Incontri. Sempre a marzo il socio Franco Angotti presentò il razionale ed utile pro-getto per una micro metropolitana cha ancora oggi ci chiediamo, o forse lo sappiamo, perché non ebbe il dovuto seguito. La relazione fu ampiamente commentata e divulgata su Incontri dallo stesso Angotti. Il mese di aprile ci vide impegnati in una riunione sempre al Convitto della Calza dove Ernesto Failla, Fabio Azzaroli e il nostro Carlo Cappelletti ci in-trattennero su un progetto di riforma psichiatrica allora, come adesso, di grande attualità, così come il tema sulla “Necessità di un monitoraggio

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113 elettromagnetico sulla salvaguardia della salute” su cui ci intrattenne il nostro Mario Calamia con l’Ordinario di Medicina del lavoro all’Università di Pisa Franco Ottenga. Né meno interessante fu a maggio la successiva riunione, questa volta nella storica dimora di Villa Borromeo, dove Giovanni Finzi Contini, Ordinario di Fisica applicata e fiorino d’oro per l’anno 1999, ci intrattenne sul tema “Analogie scientifiche e fantasia poetica. Quali radici in comune? ”, tema che determinò molte domande e divagazioni. Sempre a maggio a Cigliano vi fu un incontro con i nostri amici del R.C. Dresda Goldener Reiter e la Presidentessa del R.C. di Ouagadougou Savane Suzane Yameogu dove ancora si parlò del Matching Grant in Burkina e del micro credito. Nel mese di giugno gli allora nostri rotaractiani Antonio Taddei e Giovanni Villani ci parlarono della loro esperienza al Rotary Youth Leadership Award, iniziativa rotariana di grande interesse per lo sviluppo dei nostri giovani adulti. Sempre a giugno e sempre al Grand Hotel Villa Cora Paolo Soderi, socio del R.C. Firenze Est e Presidente di Confcommercio di Firenze, condivise con noi le “Proposte di Confcommercio per la Firenze di domani”, argomento che i fiorentini, da sempre guelfi e ghibellini, ebbero modo di apprezzare e di approfondire. Ancora a giugno ed ancora a Villa Cora, l’allora Magnifico rettore della Uni-versità di Firenze Augusto Marinelli ci parlò affabilmente dell’attuale ruolo dell’Università anche alla luce delle allora esperienze riformatrici. A fine giugno chiusura della mia annata rotariana, con cerimonia del pas-saggio di consegne e con un richiamo, non senza nostalgie, dei punti salien-ti dell’anno rotariano trascorso.

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115 2001-2002 PRESIDENTE LORENZO MAGNOLFI DALL’ 11 SETTEMBRE AL PROGETTO DEL MICROMETRO’ FIORENTINO La Presidenza di Lorenzo Magnolfi è stata variegata. Nel sen-so che ha vissuto la tragedia dell’11 settembre con tutti i ri-flessi mondiali, ha difeso il progetto della micrometrò fioren-tino ed ha rallegrato il Club con la presenza di famosi perso-naggi dello spettacolo. Il micrometrò fiorentino è stata una idea di un gruppo di esperti scientifici coordinato dal nostro prof. Ing. Franco An-gotti. Il progetto prevedeva un sistema di trasporti efficiente e ve-loce in sottosuolo con senso unico, diametro ridotto delle gallerie, convogli piccoli e frequenti. Il micrometrò avrebbe toccato tutti i punti principali di Firenze con un anello prin-cipale sotterraneo a senso unico di 28,5 km., 25 stazioni, 8.000 viaggiatori all’ora per direzione, 90 secondi tra un convoglio e l’altro, 35 minuti la durata del percorso completo, 29 i convogli previsti, 20 passeggeri per convoglio, 45 km./h la velocità di esercizio. Come è noto, il Comune di Firenze ha poi optato per la tramvia, collassando in superficie la città e con un investimento che poteva essere dirottato nella mobilità in sottosuolo. Infine grande successo della Presidenza Magnolfi: le presenze a due conviviali dedicate a due simpati-cissimi personaggi dello spettacolo, il comico Carlo Verdone ed il presentatore televisivo Carlo Conti. Serate veramente straordinarie.

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117 2000-2001 PRESIDENTE FABIO SELLERI 122 SOCI TUTTI IN GRANDE ARMONIA Al termine della conviviale del 26 giugno il Presidente Selleri, concludendo la sua armata, ha rapidamente ripercorso le fasi salienti che l’hanno caratterizzata. Egli ha ricordato il programma che si era dato e che non fu articolato in punti specifici disposti in ordine di priorità, bensì ancorato alle quattro vie (azione interna, azio-ne professionale, azione di interesse pubblico, azione interna-zionale) che sono da sempre le vie maestre dell’impegno ro-tariano. Per quanto riguarda l’azione interna, scopo precipuo è stato quello di incrementare il già notevole grado di affiatamento e di conoscenza reci-proca fra i soci. Perciò si sono create nuove occasioni «per stare insieme», oltre queste consuete. E Selleri ha citato in particolare la gita all’azienda agricola di Mon-teripaldi, la mostra di pittura dei soci, la festa del martedì grasso, il viaggio a Dre-sda e a Praga. Soffermandosi sull’azione professionale, il Presidente uscente ha voluto sottolinea-re che in questa annata si è tentato un parziale «ritorno alle origini», rammentando che quando nacque, nel. 1905 a Chicago, il Rotary aveva una notevole impronta professionale. Nei caminetti si è così dato luogo a «incontri-dibattito» durante i quali alcuni soci hanno introdotto argomenti di propria competenza professionale, suscitando gene-rale interesse. Un capitolo importante è stato poi quello - nel settore dell’azione di interesse pubblico - rappresentato dall’iniziativa «100 managers» che - dopo un periodo di eclissi - ha ripreso slancio con una «trasformazione radicale»: da incontri con gli studenti, nelle loro sedi, previa raccolta di questionari che hanno condotto a conversazioni programmate con vari managers, alla predisposizione in un sito in re-te con la possibilità per lo studente di scuole secondarie di interloquire con rotariani esperti nei più diversi settori.

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118 Dopo avere ricordato le molte conviviali durante le quali illustri oratori hanno trattato argomenti di at-tualità, e quindi di interesse pubblico, Selleri è passa-to a rilevare che pure l’azione internazionale è stata una delle più importanti e caratterizzanti del nostro Club. Ha fatto un rapido accenno alla consistenza econo-mica di tale azione in campo umanitario, al «tutora-to» fornito alla diciottenne statunitense che ha passato circa un anno a Firenze ospi-te di soci, al contributo economico per il soggiorno negli Stati Uniti di una ragazza italiana, al contributo alla Rotary Foundation con il corrispettivo della «pietra blu» e del Paul Harris assegnati rispettivamente ai soci Pieragnoli e Cappelletti. Di in-dubbio rilievo rotariano sono stati, poi, il viaggio a Dresda per visitare il locale club Goldener Reiter, l’incontro a Firenze con il R.C. Luxemburg- Esch-Bassin Minier e il successo del programma GSE 2000/2001 (gruppo di studio proveniente dal di-stretto americano 5260 che ha visitato in primavera il nostro distretto 2070). A conclusione della sua «panoramica» il Presidente Selleri ha anche accennato alla buona situazione economica del Club, ma ha soprattutto messo in evidenza «una circostanza di ben altra natura a parer mio assai più importante» e cioè che i rap-porti fra i numerosi soci, che hanno raggiunto il numero di 122, si mostrano davvero «governati da amicizia, disponibilità e stima reciproca». Ed ha aggiunto: «Spesso, parlando con i presidenti di altri club mi sono sentito dire che una loro incombenza assai faticosa è quella che il Presidente viene considerato il confessore del club, nel senso che viene messo a conoscenza dei malumori e delle incompren-sioni fra i vari soci. Ebbene, in questi 12 mesi io non sono mai stato coinvolto in al-cuna confessione, pur avendo avuto frequenti ed amichevoli conversazioni con tut-ti i soci. Sono felice di ciò».

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119 1999-2000 PRESIDENTE CARLO CAPPELLETTI NUOVE LINEE PROGRAMMATICHE Ho accettato di fare il Presidente del Rotary dopo mol-te incertezze. Da circa due anni l'amico Enrico Pieragnoli mi solleci-tava a questo impegno. In quel periodo avevo un lavo-ro molto intenso perché facevo il Primario di due divi-sioni di Medicina interna ed anche del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Torregalli. Avevo inoltre quattro figli, l'ultimo dei quali di pochi anni. Alla fine mi decisi ed accettai l'incarico forte del principio che quando uno riesce a fare dieci cose, forse, con un po'di buona volontà, riesce a fare anche l'undicesima. Cominciò così la mia annata di presidenza rotariana nel luglio 1999 con i timori miei e tutte le incertezze e le preoccupazioni di mia moglie. Con la prima seduta e la presentazione del programma e soprattutto il calore, l'affet-to ed il gradimento di tanti amici rotariani, le incertezze si dissolsero. Ho avuto la grande fortuna di lavorare con una squadra eccezionale. Past President Franco Angotti, Vice Presidente Italo Germani, Fabio Selleri Presi-dente eletto, Giancarlo Mazzanti Segretario, Marcello Giannoni Tesoriere, Lorenzo Magnolfi prefetto. In particolare ricordo le telefonate mattutine di Giancarlo Mazzanti per gli appun-tamenti della settimana e le telefonate serali di Italo Germani che spesso, sapendo dei miei problemi in famiglia e sul lavoro, mi sostituiva negli impegni delle riunioni dopo cena. Negli incontri e nei colloqui avuti con il Governatore cercai di capire e di condivide-re le linee programmatiche del Distretto che divennero poi proprie anche del Fi-renze Sud.

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120 1. Cercare di far entrare soci giovani in maniera da non fare aumentare l'età media del club che si può riassumere con il motto "Fermare il tempo" 2. ridurre le spese per le Conviviali e le spese di rappresentanza ed aumentare le spese per i services rotariani 3. aumentare la partecipazione dei soci alle manifestazioni distrettuali 4. far conoscere il Rotary nel proprio ambiente di vita e di lavoro. Ricorrendo in questa annata i settantacinque anni del Rotary a Firenze, insieme agli altri Club medicei, per valorizzare quest'evento, abbiamo fatto una cerimonia in Pa-lazzo Vecchio con il Presidente del Rotary International che era un italiano Carlo Ravizza, abbiamo curato la pubblicazione di un libro sulla storia e le iniziative dei Rotary fiorentini, abbiamo commissionato la realizzazione di una medaglia com-memorativa all'artista Marcello Fantoni. Entrando poi nello specifico una delle caratteristiche di quell'annata fu quella di stabilire un contatto con le Istituzioni del nostro territorio, ed a tale proposito or-ganizzammo un incontro con il Sindaco di Firenze Leonardo Domenici, il Procura-tore Francesco Fleury ed il Direttore del quotidiano La Nazione Umberto Cecchi. Dopo incontrammo l'Arcivescovo di Firenze Silvano Piovanelli che approfondì i te-mi del Giubileo del 2000. A proposito di tale incontro, ricordo la conversazione con un socio anziano e molto autorevole del nostro Rotary che mi aveva prima manifestato prima le sue perplessi-tà riguardo all'incontro con il Cardinale, e dopo invece venne a farmi i suoi compli-menti ed a manifestarmi la sua soddisfazione. Altra iniziativa dirompente fu l'ingresso della prima donna nel nostro Club. Mi ricordo la sera in cui entrò Laura Piccini, titolare di una prestigiosa gioielleria sul Ponte Vecchio, ricevetti alcune critiche, ma dopo, tanti che erano incerti, mi fecero i loro complimenti. A conclusione vorrei ricordare un episodio che mi creò tanta ansia, ma dopo si ri-solse in maniera vantaggiosa per il Club. La cena degli Auguri fu fissata all'Hotel Baglioni, dove Giancarlo Mazzanti conosce-va bene il Direttore. L'arrivo dei nostri soci nella sala dove era stata preparata la ce-

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121 na fu caratterizzato da diversi inconvenienti, il più grave di quali fu che l'ascensore con dentro i nostri soci e le loro consorti, rimase bloccato per molto tempo e dovettero intervenire i Vigili del Fuoco per sbloccarlo, due consorti dei nostri soci ebbero delle crisi di ansia e di claustrofobia. Arrivati all'ultimo piano per andare nella sala alle-stita per la cena dovemmo attraversare uno spazio all'aperto, che con il freddo di dicembre, non fu molto gradito. Anche la qualità del cibo della serata non fu all'altezza delle nostre aspettative. Per tutti questi motivi chiamai il Direttore e gli dissi che il giorno seguente, vista la tipologia degli ospiti (c'erano giornalisti e funzionari della Prefettura) ci sarebbe stata una giornalata nella quale l'Hotel Baglioni avrebbe fatto una pessima figura. Il Direttore mi chiese come poter rimediare agli inconvenienti occorsi e gli risposi che, se voleva fare una bella figura, doveva offrire la cena gratuitamente così che avremmo potuto devolvere quanto stanziato per la cena in beneficienza. Così avvenne e quella sera trovammo una cifra cospicua per i service rotariani. Vorrei concludere ringraziando mia moglie Maria Carla che, nonostante il peso fa-miliare dei quattro figli, mi ha supportato e sopportato durante questa annata.

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123 1998-1999 PRESIDENTE FRANCO ANGOTTI LAVORO, PROFESSIONE E RESPONSABILITÀ’ Il mio impegno da Presidente ha inizio il 7 luglio 1998 dopo soli 4 giorni dalla famosa partita Italia-Francia del campionato mondiale di calcio. L’Italia non andò oltre i quarti di finale avendo perso contro la Francia per 4 a 3 nei rigori in una partita terminata 0-0. Io non sono mai stato un grande tifoso del calcio, tuttavia la sconfitta fu clamorosa e anch’io ne rimasi emotivamente coinvolto, tanto da legarlo temporalmente all’appuntamento del successivo 7 luglio, inizio della mia presidenza del club. L’altro evento che è rimasto impresso nella mia mente è stato lo scoppio della guerra nei Balcani (24 marzo 1999) che ha visto coinvolta anche l’Italia. Una serata sarà dedicata ai disastri da essa provocati. Il nostro prestigioso periodico “Incontri” diretto da Matteini titolava “Maledetta Guerra”. Nella mia breve esperienza rotariana ho sempre apprezzato il forte legame tra Rotary e lavoro tanto da considerarlo, come in effetti è, un suo elemento costitutivo. Ho iniziato perciò l’esposizione del mio programma ricordando che il Rotary prende l’avvio nel 1905 ad opera di un avvocato (Paul Harris), un ingegnere (Gustavus Loehr), un commerciante (Silvestre Schiele) e un sarto (Hiram Shorey). Risale quindi alle origini il forte legame tra Rotary e lavoro ed è proprio l'affermazione nel lavoro la premessa indispensabile per diventare rotariano. Infatti, nel Rotary troviamo gli esponenti più rappresentativi del mondo del lavoro nel senso più ampio del termine e sono partito proprio da questa annotazione per impostare l'azione del mio anno rotariano. Se a questa premessa si aggiunge che proprio nello stesso anno sono stato eletto

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124 Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze, la scelta di identificare il lavoro nella sola attività professionale è stata per me del tutto naturale, essendo del tutto ovvio che il lavoro va inteso in un senso molto più ampio. «Vivi il tuo sogno rotariano» è questo il motto del Presidente Internazionale James L. Lacy e che la vita del rotariano debba essere sogno ne sono stato sempre pienamente convinto. Occorre naturalmente sempre adoperarsi perché il sogno si trasformi in realtà con «entusiasmo e determinazione», come diceva il Governatore Umberto Ardito. Trasformare il sogno in realtà non è cosa facile, vale comunque la pena di tentare, mettendoci il massimo dell'impegno ed operando con il più alto senso di responsabilità. Lavoro e responsabilità: è questo il binomio che determina il successo di una persona, di un gruppo, di una società, di un'intera nazione. E siccome abbiamo scelto di considerare il solo Lavoro professionale ricordiamo che alla parola professione si sono dati significati diversi nel corso del tempo, significati che hanno interpretato i mutamenti via via intervenuti nella organizzazione del lavoro. La parola, com'è noto, deriva dal latino «profiteor» ed assume, a partire dal Medioevo, sia il significato ampio di manifestazione pubblica dì una fede religiosa, di una dottrina, di un 'idea ecc., sia quello più ristretto, di occupazione, tanto manuale quanto intellettuale. Nel Rinascimento poi il termine si lega a quello di Università dove la trasmissione del sapere era affidata appunto al Professore. Il termine tuttavia aveva già acquistato il significato più moderno di professionista in quanto indicava l'appartenenza alla corporazione delle arti liberali e contemporaneamente segnava l'inizio d'una separazione tra sapere teorico e conoscenza pratica. È interessante notare come, fin dai primi anni del secolo scorso, la professione

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125 cominciava ad essere un forte elemento di legittimazione sociale ed è stato così per molti anni ancora. Fatta questa premessa, il 29 Giugno 1999 si conclude questo mio anno rotariano. Gli avvenimenti ai quali abbiamo assistito in questi 12 mesi sono stati molteplici e così le iniziative che ci hanno accompagnato. Proviamo a ricordare i principali temi che abbiamo trattato nelle conviviali: - La ricostruzione di Mostar, relatore il Prof. Carlo Blasi coordinatore di un gruppo internazionale incaricato dall’UNESCO di predisporre un piano urbanistico di ricostruzione e protezione della città di Mostar - Il libro d'antiquariato ed il suo mercato, relatore il socio Paolo Sacchi - I lavori per la salvaguardia della Torre di Pisa, relatore il Prof. Raffaello Bartelletti che ha illustrato la tecnica dei lavori di riduzione della pendenza mediante sotto escavazione. L’intervento del Prof Bartelletti è stato introdotto dal socio Fabio Selleri che si è soffermato sulla lunga fase di studio e di progettazione che ha preceduto i lavori. - “30 giorni all'euro” è stato il tema, di grande attualità, illustrato dal Prof. Aldo Bompani (ospite d' onore il prefetto di Firenze, Ruffo) - Il difficile rapporto tra Ferrovie dello Stato e Firenze è stato illustrato dall’Ing. Angelo Pezzati dirigente FS - il piano urbano del traffico di Firenze, relatore l’Arch. Francesco Re, responsabile dell’urbanistica fiorentina. Fra gli altri temi trattati ricordiamo il monitoraggi della cupola del Brunelleschi; il restauro della Cappella Cardini di Pescia; la parentesi con la pittura metafisica di Giorgio De Chirico, con visita a Firenze alla collezione di Niccolò Martinico e la gita a Roma alla casa museo De Chirico, ospiti dell'omonima Fondazione; l'incontro con gli ex borsisti rotariani, ospite d'onore H. Martinez, console generale USA a Firenze; "La pasta e il riso", serata autogestita dalle signore con

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126 il coordinamento e la conversazione di Paolo Petroni; Il grande Giubileo di fine millennio. Tre serate si sono svolte in interclub: 1. con il RC Firenze Est e con l'lnner Wheel Firenze - Le riforme costituzionali (relatore il Vice Presidente del Senato prof. Domenico Fisichella); 2. con il RC. Sesto Calenzano - La globalizzazione alla soglia del nuovo millennio (relatore il dr. Paolo Luni, amministratore delegato della San Pellegrino S.p.A.); 3. con il RC. Scandicci - L'Italia sulle soglie dell'Europa, relatore l’On. Marco Cellai. Di grande prestigio sono stati i due Forum Interclub con i Gruppi Medicei: il primo presso l'Istituto Universitario Europeo, "Vivere da cittadini europei", che ebbe fra i relatori il ministro degli esteri Dini; il secondo presso l’auditorium del Consiglio Regionale su "La valorizzazione dell’anziano". Le gite sono state due ed entrambe molto interessanti: a Roma, per la visita alla casa museo De Chirico, ospiti dell'omonima Fondazione; a Castrocaro ed Eliopoli, insieme con l'Inner Wheel Firenze Medicea, e guidati da Domenico Taddei. Abbiamo alternato conferenzieri esterni con amici del Club, sempre tutti con competenze specifiche sugli argomenti trattati. Il coinvolgimento dei nostri soci, oltre a confermare la ricchezza del club, ha avuto come risultato quello di favorire una migliore conoscenza personale reciproca. Anche i principali problemi della nostra città, quali il traffico e il rapporto con le Ferrovie dello Stato, sono stati approfonditi, privilegiando sempre gli aspetti conoscitivi rispetto a quelli politici. Le azioni umanitarie si sono concretizzate attraverso il nostro Rotaract, diretto da Francesca Taddei, nei confronti dell’ospedale pediatrico Meyer, utilizzando i fondi raccolti nella festa degli auguri, con aiuti diretti al RC. di Tirana per aiuti ai rifugiati del Kossovo, utilizzando parte dei fondi raccolti nella cena

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127 autogestita dalle Signore verso le quali abbiamo manifestato il nostro più grato ringraziamento. Abbiamo cercato di mantenere al livello dell'ultimo anno, in verità piuttosto elevato, la nostra contribuzione alla Rotary Foundation con il conferimento di tre Paul Harris ai quali abbiamo aggiunto un'ulteriore contribuzione per avvicinarci alla quota pro capite suggerita dal nostro Governatore. Infine abbiamo realizzato un Matching Grant con il Rotary Club de Goioere, distretto 4630 del Brasile, con un nostro contributo di 2000 dollari ai quali se ne sono aggiunti altrettanti da parte del nostro partner, potendo così raddoppiare, secondo le regole rotariane, la somma e raggiungere la gli 8000 dollari. Questa somma è stata sufficiente per acquistare un autoclave orizzontale automatico, con camera doppia da 96 litri, per sterilizzare materiale chirurgico e un'incubatrice in favore dell’ospedale pediatrico "Santa Casa de misericordia Maria Antonieta de Goioere" che ospita circa 1500 bambini al mese. Una oculata gestione amministrativa ci ha consentito infine di lasciare un bilancio in attivo in vista delle celebrazioni per i 30 anni del nostro Club ed i 75 anni di Rotary a Firenze. Non posso concludere questa breve sintesi di un anno rotariano senza ricordare che proprio al mio insediamento lasciò il club, per godersi il meritato riposo, la storica ed apprezzata segretaria del club Emanuela Bacci e quindi mi toccò cercarne una nuova. Dopo alcuni colloqui con possibili candidate la scelta cadde su Barbara Buonriposi Quilghini che tutt’ora svolge il suo compito con competenza, capacità, intelligenza e spirito di servizio a cui si aggiunge la grande dote della riservatezza. Fra i doverosi ringraziamenti rivolti, come è tradizione, a tutti coloro che hanno contribuito al successo di questo anno, mi piace, in questa sede, ricordare soltanto quello rivolto alle Signore ed in particolare a mia moglie Giovanna per la disponibilità, per la pazienza, per il senso pratico e per i consigli con cui mi ha accompagnato.

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129 1997-1998 PRESIDENTE MASSIMO DE SANCTIS NASCE “ INCONTRI” LA RIVISTA DEL CLUB Arrivati alla scadenza del mio mandato, come è consuetudi-ne, prima di cedere il collare della presidenza al carissimo Franco Angotti, vorrei indicarvi le attività che il club ha svol-to in questo periodo. Voi certamente ricorderete che all’inizio dell’annata il Consi-glio vi aveva presentato un programma delle proprie attività, programma che abbiamo cercato di realizzare e per il quale abbiamo tutti lavorato con impegno durante l’anno. Le Commissioni e i loro Presidenti durante l’anno hanno relazionato ai soci descri-vendo i programmi ed il lavoro svolto, perciò non elencherò nuovamente tutte le at-tività ma credo che alcune iniziative vadano sottolineate. In particolare voglio se-gnalare l’apporto del club all’iniziativa «100 manager», il sostegno dato ai diplo-mandi dell’Opificio delle Pietre Dure per il loro inserimento nel mondo del lavoro, il supporto dato ai portatori di handicap del centro di Torri, le numerose iniziative benefiche interazionali ed in particolare la donazione di una abitazione anticiclone per una famiglia fi-lippina delle isole Fiji, le borse di studio estive del Rotary Club Firenze Sud per due studenti stranieri, la nuova veste ti-pografica del «vecchio» bollettino del Club che oggi è una ve-ra rivista rotariana e che nel nome della testata, Incontri, sin-tetizza molta parte delle attività rotariane. Molte altre sono state le iniziative significative come l’istituzione di un sito Internet e la pubblicazione in Internet della rivista e altre ancora. Iniziative concrete, utili, che grazie a voi hanno portato un po’ di affetto, di conforto, di sostegno, dove ce ne era bisogno, piccole iniziative se vogliamo, gocce nel deserto, ma che unite insieme a tutte le altre diventano un fiume di attività filantropiche che può ottenere risultati esaltanti come la possibilità di debellare la poliomielite dalla terra

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131 1996-1997 PRESIDENTE PIERO CAMICI MODESTE POSSIBILITÀ’ MA TANTE INIZIATIVE Fare il Presidente è certamente difficile e faticoso, spe-cialmente per persone come me che sono nel pieno dell’attività di lavoro, ma io penso che sia un’esperienza sostanziale per un rotariano, esperienza che tutti, prima o poi, dovrebbero proporsi di fare. Questo non solo per quella disposizione al servire che do-vrebbe essere tipica di ognuno di noi, ma anche perché, sicuramente, l’esercizio della presidenza arricchisce chi la esplica anche nel caso di chi, come me, ci arriva dopo 20 anni di militanza nell’associazione. Io infatti, obbligato dalla mia funzione temporanea, ho dovuto approfondire tanti meccanismi che portano il Rotary nella società esterna e mi sono reso ancor meglio conto che la nostra associazione ha una grossa penetrazione e una grossa influenza ideale e pratica nella società civile. Possiamo veramente dire che Paul Harris ha avuto una grande idea ! Venendo al più piccolo mondo del nostro club Firenze Sud e riferendosi schemati-camente ai numeri le nostre riunioni si sono così articolate: 48 incontri totali, oltre a altre riunioni distrettuali, così ripartiti: 15 conversazioni con intervento di soci, di esterni, 3 assemblee, 13 Interclub fra quelli estivi e altri per celebrazioni comuni, 17 caminetti. Senza voler enumerare uno per uno gli argomenti trattati spero e credo di aver tenu-to fede al mio primo proponimento di portare avanti un’annata multi tematica in modo da interessare nel modo più esteso possibile la platea degli ascoltatori. Per questo siamo passati da riunioni dove si è trattato di arte, come quella di Boboli, quella di Telemaco Signorini e quella del Bargello, ad altre di storia con il prof. Cas-sandre che ha parlato sul tema degli Ebrei in Toscana, o con il prof. Zeffiro Ciuffo-

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132 letti che ha celebrato i 200 armi dell’arrivo di Napoleo-ne in Italia, o il prof. Pecorella che ci ha parlato dei suoi scavi in Siria. Altre sono state di genere vario e, nei limiti del possibi-le, illustrative di realtà fiorentine che ho ritenuto vales-se la pena di sottolineare e far conoscere meglio ai soci. Passando alle altre attività devo ricordare per prima la raccolta di fondi che ha potuto permettere ad una parte del Rotary del Gruppo Me-diceo di donare al prof. Rossi Ferrini sofisticate apparecchiature del costo di oltre 20 milioni. A tal proposito penso di poter dire che il successo dell’operazione è stato, almeno come innesco, merito mio, perché l’anno scorso in settembre ho invitato tutti i pre-sidenti e consorti a casa mia e, prima che i programmi annuali di ciascuno fossero decisi, li ho convinti a riunire le forze e fare un’operazione unica. Siamo stati attivi anche nell’ambito della Fondazione Rotary, oltre che per aver con-cesso due P.H.F. al Past-President Fabio Fanfani e a Vittorio De Sanctis, con i se-guenti interventi: - due borse di studio trimestrali del Centro di Cultura per stranieri di Villa Fabbricotti; - finanziamento di un programma AP.I M. (Azione di pubblico interesse mondiale) del Rotary Club di Tegucigalpa (Honduras) per l’istruzione di bambini abbandonati; - finanziamento di un programma A.PI.M. del Rotary Club di Pasig Est, nelle Filippine, per istruzione professionale della popolazione rurale. Concludendo sia pure con modeste possibilità, sono state realizzate tante iniziative che hanno dato risultati molto apprezzabili: dalla raccolta di fondi per opere benefi-che agli interventi nell’ambito della Rotary Fondation. Un vivo ringraziamento a tutti i miei collaboratori che hanno lavorato con assoluta efficienza e in grande amicizia.

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133 1995-1996 PRESIDENTE FABIO FANFANI A TUTELA DELLA INFANZIA E LA NOBILTA’ DEL SERVIRE “Lavorare per la pace”: è il motto del Presidente del RI 95/96 Herbert G. Brown. Agire con correttezza significa in altre parole: essere onesti sempre e con tutti. Servire con amore, esprime innanzitutto il dovere di ogni rotariano nei confronti di tutti gli umili, di chi ha bisogno di noi; ma esprime anche la soddisfazione e la gioia che il servire ci può procurare se è compiuto con amore. Lavorare per la pace è sempre stato il desiderio di tutta l'umanità: il fine a cui deve tendere l'azione dell'uomo. Il nostro governatore distret-tuale Giorgio Bini ha indicato quali sono i problemi più scottanti del nostro sodali-zio: regresso del numero dei soci che consiste in una perdita costante del 10% an-nuo; un troppo limitato inserimento di nuovi soci; la disattenzione alla vita e alle iniziative del club; l'affievolimento dei valori che sempre hanno guidato e sospinto l'azione dei rotariani. I consigli che ci dà sono quelli di favorire l'espansione, di creare nei club un mag-giore equilibrio fra le maturate esperienze dei soci con maggiore anzianità rotariana e l'impegno di giovani soci, di aumentare la frequenza, di accendere l'amicizia. Ave-re un particolare riguardo per le donne quali possibili rotariane. Molto è già stato fatto nell'annata scorsa ed altrettanto faremo quest'anno, privilegiando quei giovani già dotati di spirito rotariano, A proposito, conto molto sul nostro Rotaract come potenziale serbatoio di nuovi ro-tariani. Il Rotaract Firenze Sud l'anno prossimo festeggerà il decennale della fonda-zione, alla quale partecipai con molto entusiasmo nell’anno di presidenza di Gio-vanni Baracchi. Anch'io provengo dal Rotaract, dove ho rivestito la carica di Presi-dente nell'anno 1979/1980 per il Rotaract Firenze e mi ha fatto molto piacere che questo sia stato ricordato ieri sera alla serata inaugurale del Rotary Firenze a Villa Viviani.

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134 Ai giorni d'oggi formulare un programma di annata rotariana monotematico si ri-schia di rimanere fuori gioco, perché gli eventi e le notizie si susseguono repentina-mente, in tempo reale con la velocità dei mass media. Perciò riteniamo che si possa tracciare sì un programma di base, ma molto flessibile e che abbracci argomenta-zioni di attualità di grande risalto nello spirito rotariano dell'amicizia, della solida-rietà e della sensibilizzazione. La prima nostra serata con relatore sarà con la signora Mariapia Fanfani, Presidente dell'associazione «Insieme per la pace», tratterà proprio l'argomento pilota del no-stro anno: «beneficienza e solidarietà». Guerre, fame e infanzia maltrattata sono le principali note dolenti che affliggono og-gi il nostro pianeta e per questo credo che sia nostro dovere dargli il giusto risalto. La tragedia dei bambini del Ruanda è l'ultima di una serie di calamità che sembrano verificarsi con frequenza sempre maggiore. Che genere di adulti saranno questi milioni di bambini traumatizzati dalla violenza di massa? Bambini ai quali è stata negata la possibilità di godere di un normale svi-luppo sia mentale sia fisico, e che sono stati privati della casa e dei genitori, della famiglia e della comunità, dell'identità e della sicurezza, dell'istruzione e della stabi-lità. Quali cicatrici resteranno nella loro vita da adulti, e che genere di contributo daran-no alla loro società tra quindici o vent'anni? La natura di questi conflitti sta cambiando. Una volta, le guerre si combattevano tra eserciti; nelle guerre dell'ultimo decennio, invece, sono stati penalizzati più i civili che non i soldati. Ed a proposito di guerre l'amico generale Barbolini, che è stato socio onorario del nostro Club, ha promesso una relazione sulla situazione bellica nel mondo, nel corso dell'annata rotariana. Durante il vertice mondiale per l'infanzia del 1990 la comunità internazionale ha stabilito di comune accordo una serie di traguardi specifici e misurabili per la tutela della vita, della salute, della crescita e dello sviluppo normali dei bambini.

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135 Tra questi traguardi figuravano il controllo delle prin-cipali malattie che colpiscono l'infanzia, e in questo programma il Rotary International ha svolto e svolgerà un ruolo fondamentale; basti pensare al programma Polio Plus, iniziativa volta a estirpare la poliomielite nel mondo entro il 2000. E proprio questo ruolo del Rotary è stato messo in risalto all'86° Congresso del Rotary International, tenutosi a Nizza dall'Il al 14 giu-gno a cui ho avuto il piacere di partecipare insieme a Domenico Taddei, Fosco Nuti-ni, Giancarlo Mazzanti, Italo Germani e le rispettive signore, dove erano presenti ben 30.000 rotariani provenienti da 120 nazioni e a cui hanno partecipato anche personalità di rilievo internazionale, come il re Hussein di Giordania, il principe Ranieri di Monaco, la signora Sunti Mubarak moglie del Presidente egiziano, che hanno rivolto ai presenti alcuni dei discorsi di maggior rilievo. La Rotary Foundation ha stanziato nel programma Polio Plus oltre 7,6 milioni di dollari per il vaccino da somministrare a circa 33 milioni di bambini. Per l'infanzia ci avvarremo anche dell'esperienza dell'amico Marcello Giusti che da oltre mezzo secolo si interessa attivamente delle problematiche inerenti. Nel corso dell'annata tratteremo anche altri argomenti tra cui quelli riguardanti la salute e la salvaguardia dell'ambiente. La questione ambientale è un punto cardine del nostro futuro. Pur-troppo c'è una grande sproporzione fra il ritmo con cui si sta distruggendo l'ambien-te naturale e il tempo necessario all'opinione pubblica per prenderne coscienza. Sta a noi rotariani dare un contributo fattivo alla tutela ambientale, specie basato sulla sensibilizzazione. Inoltre, l'anno rotariano '95'96 potrà avvalersi come argomento di trattazioni di ricorrenze storiche, fondamentali nella storia della civiltà: infatti que-st'anno si festeggerà il centenario della scoperta dei raggi X da parte di Roentgen e stiamo organizzando una serata interclub commemorativa presso la scuola di sanità militare, grazie alla disponibilità del generale Licciardello che farà gli onori di casa. Quest'anno si celebrerà anche il centenario del cinema la cui paternità è divisa in

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136 parti uguali trai fratelli Lumière, Auguste e Louise, che nel febbraio 1895 ottennero il brevetto per il «cinematographe». La prima proiezione per il pubblico ebbe luogo nel dicembre e cercheremo proprio in quel mese di organizzare una serata con un personaggio del cinema. Cento anni fa nacque anche Rodolfo Valentino ed esattamente un secolo fa Guglielmo Marconi fe-ce viaggiare il primo impulso elettrico da un trasmettitore a un ricevitore, senza filo: l'esperimento, ripetuto su distanze sempre più ampie, aprì l'era della radio, e sareb-be bello trovare nell'anno lo spazio anche per questo argomento. Nel 1895 a Firenze, in un quartiere delle case popolari di via Cimabue, nacque Ot-tone Rosai. Ricordo che quest' anno si celebrerà pure il 90° anniversario della fondazione del Rotary. Oltre il programma di massima tracciato, tratteremo altri argomenti che gli eventi ci suggeriranno nel corso dei mesi. L'amicizia sarà per noi la forza motrice, il «servi-re». E il seme dell'amicizia dovrà essere coltivato non come un dovere, ma come una necessità. Sentiremo il bisogno di uscire dalle mura del club, di stringere nuove amicizie sia all'interno degli altri club vicini e lontani, portando avanti le nostre idee che non hanno confine. Noi rotariani non abbiamo né il compito né i mezzi per cambiare il mondo e non ci dobbiamo illudere di potere fare ciò che non rientra nelle nostre possibilità. Possia-mo però contribuire al miglioramento della società. rotariana. Termino con le parole di George Bemard Shaw che, a mio avviso, possono sintetiz-zare il compito che spetta ad un Presidente rotariano: «Questa è la vera gioia della vita: mettersi al servizio di una causa che noi stessi consideriamo nobile. Sono del parere che la mia vita appartenga a tutta la comu-nità, e finché vivrò sarà mio privilegio fare per essa tutto ciò che posso. La vita, per me, non è una candela che presto si spegne. È’ paragonabile piuttosto ad un'ardente fiaccola che in questo momento si trova nelle mie mani, e io voglio farla risplendere il più possibile prima di passarla alle generazioni future».

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137 1994-1995 PRESIDENTE DOMENICO TADDEI MA COMÈ È’ DIFFICILE ACCONTENTARE TUTTI ! … Al termine del mio mandato, e se in alcuni momenti dei mesi passati guardavo a questa data con un po’ di invidia - non ve-devo l’ora di arrivare a Past-President - adesso che sono giun-to al termine un po’ mi dispiace pensando all’anno trascorso. Cercando di fare un consuntivo non mi interessa tanto l’elenco delle cose fatte, ma forse mi sembra più importante fare l’elenco delle emozioni, e delle cose non fatte e che invece si potevano fare. Si potevano promuovere iniziative per ottenere una maggiore presenza; essere ancor più decisi con alcuni soci che non frequentano come dovrebbero; avere relazioni e informazioni ancora più interessanti e coinvolgenti; promuovere un maggior senso rotariano accentuando l’amicizia e tolleranza intellettuale. Queste cose potenzial-mente si potevano fare, e quanti problemi: veramente tanti. L’uomo e la sua creatività era un programma forse troppo ambizioso, che tuttavia abbiamo svolto con la presenza di prestigiosi personaggi che ci hanno onorato con i loro interventi in innumerevoli serate. Organizzare un tale programma era cosa molto complessa e piena di problemi, considerando che non era assolutamente pos-sibile accontentare tutti. Abbiamo iniziato ad organizzare la Festa degli Auguri. Bellissima la Limonaia in piazza del Carmine, ma perché non all’Excelsior o al Circolo Borghese oppure a Villa Cora? Certo saremo molto numerosi e forse non ci stiamo, allora faremo per l’occasione una tombola di beneficenza. Una tombola? Ma che sia all’Arcicaccia, per carità! Allora facciamo una estrazione dei numeri con due premi. Ma arriveranno i regali? Arriveranno pochi o molti regali ? Arriva una quantità incredibile di regali. Tutti interverranno con una solidarietà eccezionale. Ma come facciamo l’estrazione? Riunione plenaria per decidere i numeri da abbinare ai premi. Non capisco come si possa fare senza creare una confusione incredibile: cronica ignoran-

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138 za del Presidente. Finalmente un socio carissimo ha un’idea geniale: fatto! La Festa degli Auguri è andata. Passiamo a pensare chi interviene al caminetto. L’intervento con una piccola relazione deve essere considerato sbagliato o giusto? Ancora fran-camente non lo so. Allora è meglio organizzare una conviviale con un relatore im-portante (moda? Design? TV?) e con le Signore. Ma sempre queste consorti ! Sem-bra proprio opportuno abbassarla quota per la conviviale con Signore (saremo inva-si dalle donne!). Sembra opportuno: approvato. Se lo sapesse l’autore del monumento a Paul Harris! E infatti lo sapeva talmente che dovendo ancora in parte essere pagato reclama il suo compenso. Allarme del Teso-riere: manca liquidità. Proprio con la mia presidenza si finisce in bancarotta? Mi do malato? Non è possibile. Proprio per questa occasione ho fatto il vaccino antinfluen-zale. Allora riunione straordinaria. Siamo al limite nel resoconto di liquidità dello stato finanziario, ma forse non si finisce male. Rifacciamo i conti: tornano. Il “costo” delle signore però va riportato alla quota iniziale e intanto alcuni ignoti rubano una statua (poi ne ruberanno altre tre: speriamo bene!). Al di fuori dei Rotary ci hanno preso per una “opera pia”. Tutti chiedono soldi, programmi bellissimi con richiesta di accredito, tanti bei di-scorsi, ma alla fine vogliono soldi: siamo solo un Rotary. Non importa. Il problema sono i soldi: proverò a dire “già dato”. Per carità si possono creare permali, allora facciamo finta di niente. No, rispondiamo gentilmente e affettuosamente, ma per quest’anno soprassediamo. Poi viene la festa di Carnevale. Mi raccomando: assolutamente senza coriandoli, né mascherine, né trombette. Allora compriamo tre sacchi di coriandoli: per terra un “tappeto” incredibile. In fondo è passata bene anche la festa di Carnevale. Dobbiamo organizzare una gita: iniziativa importante per l’affiatamento, ma parte-ciperanno un numero esiguo di persone. Non importa, rimane però un’iniziativa af-fascinante. Allora interessa o non interessa? Come non interessa? È’ un’iniziativa importantissima. Bene, andiamo per tartufi a San Miniato e poi a Venezia a vedere i modelli rinascimentali, ma il tiro alla balestra alla fine non interessa più di tanto: fermi tutti ci sono le elezioni.

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139 Quest’anno niente soci nuovi, bisogna cooptare soci giova-ni che abbiano un forte spirito rotariano. Troppi soci non va bene o va bene, anzi benissimo. E poi come la mettiamo con la procedura? Male, il Presi-dente non conosce bene la procedura. Lo sapevo che anda-va a finire male: alla fine di un pomeriggio ho rischiato ve-ramente di essere giustiziato al campo della Zecca, poi con l’aiuto di alcuni amici tutto è passato, ma ho veramente sudato freddo. Quanti problemi, uno stress incredibile. Una sera poi ho mangiato veramente male, anche altri la pensano allo stesso modo. L’altra sera ho mangiato veramente bene, forse era un caso, forse avevo veramente fame! Credo che invece tutto sia condizionato dalle persone presenti al tavolo, particolarmente simpatiche. Fare la sintesi a fil di penna, in questo modo, pensando solo alla parte programma-tica e organizzativa o alle carenze organizzative del sottoscritto mi sembra tuttavia molto riduttivo. Credo che al di sopra dei problemi e dei rapporti organizzativi positivi e negativi in questo anno ho potuto toccare con mano l’amicizia che molti di voi mi hanno espresso. Il rapporto di solidarietà che tutti insieme abbiamo stabilito con gli allu-vionati del Piemonte credo sia la parte più importante dell’annata rotariana e alla fine è quello che deve rimanere nel cuore di ognuno di noi. Un anno particolarmente felice e carico d’affetto che mi avete dato e che ho cerca-to, nei miei limiti, di trasmettere, cercando di organizzare le varie iniziative (di un anno) senza celebrare o esaltare nessuno e pensando di avere svolto solo un servi-zio. Ringrazio tutto il Consiglio Direttivo, sia quelli sempre presenti: Fosco, Fabio, Gianni, Carlo, Italo, Massimo, Silvio, sia quelli, e non per loro volontà, assenti. Un grazie di cuore alla segretaria e un augurio di buon lavoro a Fabio per il prossi-mo anno. Permettetemi di ringraziare mia moglie Paola che più di una volta mi ha aiutato e incoraggiato.

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141 1993-1994 PRESIDENTE FOSCO NUTINI IN RICORDO DELLA SUA PRESIDENZA IL PIU’ BEL MONUMENTO A PAUL HARRIS NELLA PIU BELLA CITTA’ Con l’ammissione di due nuovi soci, abbiamo raggiunto quota 110, un bel numero, integrato da forze giovani, alle quali formuliamo auguri di un pronto inserimento e racco-mandazioni di alta frequenza alle nostre riunioni; forze nuove e giovani, che sicuramente contribuiranno a rendere ancora più efficace la nostra attività di servizio. Il 6 luglio 1993, durante la conviviale che segnava l’inizio di quest’anno rotariano, presentai a tutti voi il mio consiglio direttivo, i componenti le commissioni previste dal nostro manuale di procedura ed il programma dell’anno corrente, diviso in azioni interne, internazionali, culturali e professionali. Ebbene, cari amici, tale programma è stato rispettato e, con l’aiuto di tutti voi, siamo riusciti - come raccomandò il nostro governatore - a camminare in-sieme guidati dagli ideali del Rotary. Abbiamo organizzato in tutto l’anno ben 56 riunioni, di cui 25 conviviali interne no-stre, 13 conviviali interclub e 18 caminetti. La presenza dei soci è stata di poco superiore alla precedente, ma ancora lontana da quanto previsto dal nostro manuale, cioè il 60%. Le iniziative benefiche da noi sostenute sono state in parte distrettuali, in parte in collaborazione con il Gruppo Mediceo ed altre nostre in esclusiva. Quelle distrettuali hanno avuto come scopo più importante la Vita per l’Albania, a cui noi abbiamo contribuito con circa 90 pacchi dono di abiti, libri e scarpe, con l’acquisto di 110 cra-vatte e 110 libri su P. Harris per un totale di L. 6.600.000. La ditta Linea Elle, presentata dall’amico Taddei, ci ha permesso di inviare in Alba-nia ben 1000 paia di scarpe nuove e altre 1000 sono in procinto di partire con l’aiuto del socio Albini e dalla Croce Rossa italiana.

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142 Alla Fondazione Scuola di Musica di Fiesole abbiamo di recente regalato 2 compu-ters con relative stampanti per la somma di lire 7 milioni ed in collaborazione con il Gruppo Mediceo abbiamo sponsorizzato un corso di perfezionamento di quattro musicisti albanesi. Per la Misericordia di Firenze, in occasione del 750° anniversario della sua fondazione, abbiamo collaborato alla donazione, da parte delle signore del l’Inner Wheel e delle consorti rotariane, di un pullmino nuovo, con un contribu-to dì quasi 3 milioni e mezzo mio e della Fiat. Abbiamo poi contribuito alla iniziativa «1100 managers» aperta da Cappelletti e proseguita da Taddei. Abbiamo accolto e guidato a Firenze, per lo scambio di studi del nostro distretto, una delegazione della Carolina, con la collaborazione del socio Fabio Fanfani. Abbiamo sponsorizzato varie volte il nostro Rotaract che, con l’amichevole interes-samento e collaborazione del socio Barbarisi, ha svolto una notevole attività di ser-vizio e di sviluppo culturale per i giovani. Da segnalare il contributo all’Opificio delle Pietre Dure per il restauro della Madon-na dì Giotto, la donazione all’ospedale Meyer di un contributo per una borsa di stu-dio, le serate per la visita alla Scuola di Guerra Aerea con il generale Parisi relatore d’eccezione, con Franco Malerba e le sue avventure nello spazio al Park Palace poi ripetuta presso di noi, con il nostro socio Capaccio e con la professoressa Falcini del Meyer. Sono state favorite le conversazioni professionali di molti nostri soci, che hanno aderito sempre con impegno e con spirito rotariano. Hanno parlato con successo in 12 diverse riunioni: Bartolozzi della mostra internazionale dell’Antiquariato; Cap-pelletti sulla azione professionale del Rotary; Fabio Fanfani sulla Fondazione Rota-ry; Scarpi (Presidente dei Rotaract) sull’lnteract e Rotaract; Germani sulla sensibi-lizzazione al Rotary; Zuffanelli sul nuovo processo tributario; Tafani sul restauro degli affreschi del Cupolone; Roda su impresa e finanza; Matteini sulla rivista rota-riana; Tàddei sul 126° anniversario della nascita di Raul Harris; Angotti su Rotary e cultura; Germani sulla tutela dell’ambiente, del territorio e del patrimonio storico artistico.

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143 È’ stata un’annata molto vivace e molto impegnata, un’annata particolare, le ven-ticinquesima dalla nostra fondazione, che abbiamo festeggiato con un avvenimento di importanza mondiale, nell’ambito del Rotary Internazionale: la donazione alla città di Firenze del monumento alla me-moria di Paul Harris. Al suo ritorno della Convention di Taipei, il governatore Franco Zarri mi ha confer-mato che questo è «il più bel monumento a P. Harris nella più bella città» e che il Presidente Internazionale Roberth Barth si è complimentato per la nostra iniziativa, mentre scorrevano le immagini della videocassetta e dei pieghevoli distribuiti in gran numero agli iscritti al Congresso. Ebbene, cari amici, abbiamo faticato, trepidato, speso energie e soldi per realizzare una cosa importante e duratura per il Rotary e per la nostra città e ci siamo riusciti con l’aiuto e il consenso di tutti voi. Possiamo affermare che il XXV anniversario del nostro Club coincide con l’avvenimento più importante della storia del Rotary a Firenze. Ne ha parlato il giornale La Nazione, le immagini sono state diffuse dalla Rai TV nel notiziario re-gionale, ne parlerà presto tutta la stampa rotariana, che conta oltre 35 riviste inter-nazionali e migliaia di bollettini dei singoli club in 187 paesi del mondo. Ho inoltre preso accordi precisi, ed ho avuto conferme scritte dal Provveditore agli Studi e dal Magnifico Rettore dell’Università di Firenze, affinché a partire dalla prossima riapertura delle scuole nella provincia di Firenze tutti gli insegnanti siano forniti dei nostri pieghevoli del monumento e facciano girare numerose videocas-sette per illustrare ai loro studenti il significato del monumento e del Rotary. Cari amici, alla fine di questo anno rotariano vi sono molto grato di avermi eletto Presidente perché tale incarico, anche se solo annuale, mi ha permesso di conoscere meglio il mondo rotariano, di capire meglio ed assimilare l’ideale e gli scopi di que-sta associazione, di frequentare e diventare amico di tanti soci in tante circostanze.

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145 1992-1993 PRESIDENTE GUGLIELMO ANZILOTTI PROMESSE MANTENUTE Mi presentai a voi con il desiderio e la volontà di realizzare un programma che si poteva considerare forse ambizioso e che non sarebbe stato facile portare a compimento. Dopo questo anno trascorso, facendo il consuntivo, credo di non avere to-talmente tradito le vostre aspettative e a conferma, qui di se-guito, mi piace ricordare in cifre ed in fatti la Fattività del club nell’anno rotariano 92-93. Ho insistito nelle forme che considerai le più opportune per-ché i soci assenti da tempo tornassero a frequentare e posso dire di avere ottenuto questa soddisfazione dalla grande maggioranza di loro anche se con le consuete percentuali di presenza. Altri, come Aldo Mazzanti, Luigi Valenti, Enzo Camici, Renzo Bruzzichelli, Antonio Venturini, Cesare Palandri, Stefano Vitale Brovarone, per motivi differenti hanno lasciato il club; a tutti un caro affettuoso saluto per le ore insieme trascorse in simpatica amicizia. Molti, per anzianità di appartenenza al club sono divenuti seniores ed hanno la-sciato libere le loro rispettive categorie da coprire con nuovi soci. Cinque nuovi soci sono entrati a far parte del club in quest’anno: Giancarlo Naldoni, Mario Tricca, Alessandro Fedi, Pietro Luigi Postorino e Ferdinando Vettori. A tutti un caldo benvenuto. Ci siamo incontrati durante l’anno in 58 occasioni e precisamente in 22 caminetti; 15 conviviali; 8 interclub; 6 gite in Firenze e fuori; 3 assemblee di club e 1 distrettua-le per la visita del P.I.; 2 feste tradizionali, gli auguri di Natale e Carnevale. I nume-rosi interclub a cui abbiamo partecipato e che abbiamo anche organizzato (in parti-colare 4 con il Rotary Fiesole) testimoniano l’affiatamento dei club dell’area medi-cea e questo è confermato anche dal successo con cui ha operato il comitato di collegamento che ha permesso sia il mantenersi continuamente informati sia l’ or-ganizzazione di manifestazioni collettive.

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146 Mi piace qui ricordare Roberto Ciapetti che con la sua solita consueta e appassiona-ta dedizione ha prestato la sua opera di Segretario al comitato stesso con piena e grande soddisfazione di tutti al punto che ne hanno richiesta la conferma in tale ca-rica per il prossimo anno rotariano, Auguri, Roberto. Ci hanno intrattenuto con relazioni o rendiconti della loro attività nel club i soci Cappelletti, Barbarisi, Ciapetti, Matteini, Acanfora, Fabio Fanfani, Pieri, Accolti Gill, Becherucci e il Presidente del Rotaract Firenze Sud Lorenzo Pescini e la socia dello stesso Rotaract Federica Nigro. Relatori ospiti sono stati Maria Chiara Pozzana, Franco Samoggia, Alberto Busignani, Rossella Renzini, Cristina Acidini, Andrea Ca-tenacci, A.J. Burroughs, Giorgio Cotrozzi e le psicologhe Turchi e Beffi. Abbiamo rinnovato il contatto gemellare con gli amici di Strasburgo nello scorso ot-tobre con una piacevole gita in quella città. Una festa degli auguri svoltasi nel salone brunelleschiano dell’Istituto degli Inno-centi ci ha permesso di visitarne il bellissimo museo e in una successiva visita il pre-zioso archivio. La festa del carnevale si è svolta in allegria con gli amici del Fiesole in un interclub presso la nostra sede. Abbiamo ripetutamente avuto ospiti i giovani soci del nostro Rotaract per i quali avevamo stabilito a inizio anno rotariano un prezzo politico per la cena per incenti-varne la partecipazione. Io ho tenuto lo scorso 29 aprile una conversazione ad un interclub organizzato dal Rotaract Firenze Sud all’Hotel Kraft, sempre nel perseguire il programma di avere più con-tatti possibili con i giovani. Sono anche contento di avere potuto, grazie alla disponibilità del consiglio direttivo, rivedere la veste grafica e di contenuti del nostro bollettino per il quale abbiamo ri-cevuto numerosi rallegramenti, e molti per iscritto. Ciò è stato possibile grazie all’accoppiata Acanfora-Matteini (un pubblicitario e un giornalista) che si sono resi disponibili con la loro preparazione professionale a raggiungere il risultato ottenuto.

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147 Il nostro club ha anche contribuito in maniera tangibile ad iniziative di carattere solidale-umanitario e culturale. Ho elargito un contributo di 6 milioni e mezzo per l’assistenza sociale alla popolazione giova-ne del quartiere delle Piagge e di ciò ringraziamo l’ispiratore dell’iniziativa che è il prof. Marcello Giusti che vive da vicino questi drammi quotidiani della nostra città e ci ha messo in contatto con le persone responsabili che in due differenti riunioni conviviali ci hanno illustrato il loro operato. Abbiamo accantonato un contributo di 3 milioni e mezzo con l’impegno degli altri club del gruppo mediceo di intervenire anche loro il prossimo anno per raggiunge-re una cifra sufficiente a comperare uno strumento musicale per la Scuola di Musica di Fiesole. Il club ha contribuito con 1 milione versato a «La Nazione» per i danneggiati del maggio scorso in via dei Georgofili e si è reso disponibile a partecipare ad un costi-tuendo comitato per l’aiuto dell’omonima Accademia. L’iniziativa lodevole e foriera di successo, che è quella dei « 100 manager» di cui si è occupato con capacità e dedizione l’amico Cappellini, ha avuto dal nostro club un contributo di 1 milione e trecentomila lire. 500 mila lire sono state versate al nostro Governatore per una azione umanitaria in India, detta Match Grant. Consegneremo all’amico Gabriele per l’ospedale di Mi-kumi (Tanzania) lire 3 milioni accantonati dal precedente anno. Concludo nel ringraziare tutti gli amici del consiglio direttivo e i presenti delle varie commissioni che hanno consentito con la loro collaborazione il regolare svolgimento di questa annata rotariana. In particolare tengo a rivolgere un ringraziamento al vice-Presidente Germani, al Segretario Camici e al prefetto Mazzanti che ognuno per le sue competenze, mi so-no stati di aiuto. E un grazie caloroso alla nostra segretaria signora Bacci.

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149 1991-1992 PRESIDENTE FRANCESCO TIEZZI TANTE BELLE GITE E TANTE BELLE CONVIVIALI Un sentito ringraziamento a tutti, una viva gratitudine per essermi stati vicini, per aver partecipato alle belle o meno belle riunioni, per avere capito le mie difficoltà. Non voglio stare a rifare la storia della nostra annata: le cose che vi sono piaciute le ricordate, quelle che vi sono piaciute meno, meglio non ricordarle. Ma vi dirò quelle che io ricordo con piacere e precisamente le belle gite fatte a Bologna, Cento, Ferrara, Arezzo e Monte Oliveto Maggiore. Desidero esprimere la mia profonda riconoscenza a coloro che hanno partecipato al-la buona riuscita di questa annata rotariana, in particolare grazie agli illustri relatori rotariani: Guido Bartolozzi, Carlo Cappelletti, Mario Calamia, Manrico Gabriele, Domenico Taddei, Gianfranco Corsi, Fabio Fanfani, Gianpiero Busi, Marcello Giu-sti, Paolo Gentilini, Vito Cappellini, Enzo Ferroni ed il nostro governatore Gabriele Oppo. Cito pure gli illustri oratori non rotariani: lo scrittore Marcello Vannucci, il giornalista Maurizio Naldini, il dott. Giulio Cattaneo, la dott.ssa Annamaria Petrioli Tofani, l’arch. prof. Francesco Gurrieri, il prof. Tommaso Paloscia, il dott. Mario Ar-cari ed il prof. Giovanni Finzi Contini. Il nostro Club ha attivamente contribuito all’iniziativa «Tanzania», già felicemente condot-ta dagli amici Manrico Gabriele e Mario Calamia. Inoltre siamo stati attivi e presenti in varie mani-festazioni interclub con i Rotary del gruppo Me-diceo. Ed ora, cari amici, eccoci giunti al momen-to più tradizionale della Annata Rotariana, il momento della continuità, momento che si realizza con il passaggio dei compiti e delle responsabilità ad un nuovo Presi-dente

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151 1990-1991 PRESIDENTE MARIO CALAMIA UN GRANDE MATCHING GRANT: L’OSPEDALE DI MIKUMI IN TANZANIA Ci ritroviamo dopo un anno per una valutazione di quello che è stato fatto in questo anno rotariano, per verificare se gli impegni assunti da me, a nome del Consiglio Direttivo, la sera del 10 luglio 1990 sono stati onorati. Il fatto che il Rotary sia un’associazione di volontari non ci esime da questo obbligo, certamente, ma non solo, morale, di fronte a tutti i soci, a tutti voi, ma anche di fronte al Rotary International, del quale rappresentiamo il nucleo più elementare (il Club) e in nome del quale ci presentiamo alla Società. Quella sera del 1° luglio, vi dissi che era stato ridotto al minimo il numero delle Commissioni; non si volevano utilizzare le Commissioni per distribuire medaglie svalutate, ma le persone chiamate a farne parte erano impegnate a dare un contribuito reale, perché il «valore» della medaglia sarebbe stato strettamente legato all’impegno di ognuno. E i risultati sono stati certamente, quanto a disponibilità e impegno, largamente accettabili. Per chiarezza e facilità di comprensione, dividerò questa mia chiacchierata in quattro parti. a) Azioni nell’ambito dell’Azione interna e della Segreteria del Club. Nell’ambito della Azione Interna va inquadrato il contributo delle nostre Consorti alla riuscita della Festa degli Auguri, della serata di Carnevale e delle gite programmate (alla Foresta di Campigna e Stia, a La Spezia per visitare la Garibaldi ed il Museo Navale ed a Venezia per l’Interclub con il Club gemellato Strasburgo Est, la visita alle Ville Venete ed alla Mostra dei Celti); alle nostre consorti va il più vivo ringraziamento del Consiglio e di tutto il Club. Mi pare che le gite effettuate, così come le visite alla Mostra di Bernardo di

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152 Chiaravalle, al Centro Didattico-Televisivo dell’Università di Firenze e alla Biblioteca Nazionale siano state apprezzate da soci e consorti che vi hanno partecipato, senza incidere sul bilancio, utilizzando la disponibilità rotariana dei soci. Abbiamo dotato la nostra Segreteria di un PC con indubbio vantaggio per l’efficienza. (prima si utilizzava una Olivetti 22?). Cominciò così l’informatizzazione del Club ! b) Azioni nell’ambito dell’Azione Professionale. L’impegno principale è stato rivolto al supporto che il Club ha dato al Programma 100 Manager; il nostro Consiglio valutò positivamente l’iniziativa nata nel FI-Ovest. c) Azioni nell’ambito dell’Azione di Interesse Pubblico. La partecipazione dei nostri giovani rotaractiani al RYLA è stata quanto mai soddisfacente: due giovani hanno vissuto l’esperienza con grande entusiasmo (ce ne hanno fatto un’ampia relazione) e un terzo rotaractiano, avendo casa all’Elba, ha partecipato ad una parte dei lavori del RYLA, perché vivamente interessato ai temi trattati. Nell’ambito dell’Interesse Pubblico significativa è l’attenzione rivolta dal Club all’AIL (Associazione Italiana per la Lotta contro la Leucemia). “……il momento più bello e significativo l’abbiamo vissuto due settimane fa, quando il FI-SUD ha consegnato all’AIL, nelle mani del Presidente dell’AIL, Comm. Materi e del Prof. Rossi Ferrini, rotariano di un altro Club di Firenze, un Personal Computer per essere utilizzato nell’ambulatorio di Ematologia e di cui questo ambulatorio aveva bisogno. Questo PC è stato pagato dalla disponibilità e dallo spirito rotariano dei nostri soci e degli amici dei nostri soci.” Il nostro Governatore, Mario Luzzetti, ha adottato, per quest’annata rotariana, il motto: «Considerate la vostra semenza…», ed ha voluto raccogliere le testimonianze dei Club del Distretto: fra queste testimonianze, ben 128 sono le relazioni che il FI-SUD ha messo a disposizione sugli argomenti più vari. Sono contributi di grande importanza per chi voglia sapere quello che si fa nelle riunioni

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153 rotariane! d) Azioni nell’ambito dell’Azione Internazionale. Il motto del nuovo Presidente Internazionale è, più o meno, «guardiamo al di là di noi stessi», ed io credo che il Firenze Sud da sempre abbia agito in conformità a questo enunciato. Sono numerosi gli esempi, ma mi limiterò a due soli nomi: Piero Gambaccini e Manrico Gabriele. Per rendere testimonianza a tutti quanti nel Club hanno «guardato al di là di noi stessi», il nostro Club ha voluto farsi promotore di una iniziativa a favore della Tanzania, indirizzando in questo Paese, in un’opera iniziata proprio da Manrico Gabriele, non solo il nostro modesto contributo, ma anche quello del Rotary International. Per realizzare tutto ciò abbiamo seguito la procedura dei Progetti Speciali (Matching Grant), facendo convergere l’interesse del nostro Club gemellato «Barcellona Mediterraneo». Due Club di due Paesi e di due Distretti diversi possono vedere raddoppiato il loro finanziamento da parte del Rotary Internazionale. Ma una volta che ci siamo mossi, abbiamo raccolto altre disponibilità: il Club di Cento (Fe) si è associato a noi, e così pure il Club di Istambul-Adalar. Non è stato facile mettere insieme tutta la documentazione; i problemi maggiori li abbiamo incontrati nei rapporti con il Club di Morogoro, punto di riferimento locale, per le difficoltà di mettersi in contatto con questi amici lontani. Ma le abbiamo superate tutte e un fax dalla Rotary Foundation ci ha confermato che tutto è a posto e la approvazione formale del progetto avverrà dopo il 1° luglio, quando il Presidente del Firenze Sud non sarò più io. Ma Azione Internazionale è anche altro: - è l’aver ricevuto qui a Firenze il Presidente Internazionale Paulo Costa, vivendo un’esperienza quanto mai interessante;

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154 - è l’aver ricevuto il Presidente della Repubblica Portoghese Mario Soares; - è l’aver ricevuto ed ospitato il Gruppo di Studio formato da giovani della California; - è l’aver ricevuto ed ospitato il Presidente del R.C. di Plzen (Cecoslovacchia), entusiasta per la ritrovata libertà del suo Paese, sancita anche dalla ricostituzione, nel 1991, del Rotary Club, la cui fondazione risaliva al 1926 e chiuso due volte, durante l’occupazione nazista e il regime comunista. E guardando indietro, è naturale porsi la domanda: sono contento di quanto ho fatto, meglio, di quanto si è fatto? Ma come in tutte le opere dell’uomo, nessuno è mai completamente soddisfatto, perché nel proprio lavoro ognuno individua sempre lacune ed errori, che, se potesse tornare indietro, cercherebbe di evitare. Il 10 luglio del 1990 (la sera dell’insediamento) avevo concluso con una frase di Madre Teresa di Calcutta: «Ciò che facciamo è appena una goccia nell’Oceano, ma se questa goccia non fosse nell’Oceano, credo che l’Oceano avrebbe qualcosa in meno». La speranza, mia e del Consiglio, è che l’Oceano, per il lavoro di noi tutti, abbia quella goccia in più. Vorrei sottolineare che l’Ospedale di Mikumi (Morogoro -Tanzania) fu inaugurato il 18 settembre 1991. Era presente un gruppo di Soci del Firenze Sud e la relazione di inaugurazione fu da me tenuta in rappresentanza di tutto il Rotary. All’ingresso dell’Ospedale è posta la targa che ricorda tale evento. L’Ospedale funziona ancora in maniera perfetta. É stato il primo Service del Distretto 2070 realizzato utilizzando la Rotary Foundation-MATCHING GRANT 2406.

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155 1989-1990 PRESIDENTE ROBERTO CIAPETTI IL ROTARY CLUB FIRENZE SUD COMPIE 20 ANNI Con la ammissione nel nostro Club del dott. Paolo Zuf-fanelli, il quale coprirà la categoria Tributaristi nella classifica delle libere professioni, il Club raggiunge il numero di 114 soci. Quest’anno il Club ha avuto un in-cremento rispetto allo scorso anni di quattro unità; in-fatti a fronte di otto ammissioni (Giulio Cecchi, Fabio Nardini, Alberto Danese, Franco Angotti, Enzo Moretti, Paolo Gentilini, Roberto Pieri e Paolo Zuffanelli), per motivi diversi, quattro amici (Favelli, Fissi, Laurenti e Villani) non sono più con noi. É ormai giunto per tutti voi e per me il momento di un esame consuntivo per con-statare quanto abbiamo fatto nel corso di questa annata 1989/90 per il Rotary In-ternazionale e per il nostro Club per raggiungere quegli scopi che ci eravamo prefissi all’inizio dell’anno che stasera si conclude. Ricordo come impegni le manifestazioni che si sono svolte in aggiunta alle normali riunioni conviviali che sono state 36 di cui 11 fuori sede, compresi gli interclub, e soltanto 10 gli incontri non conviviali completati da relazioni a carattere interno. Mi piace segnalare che ben 23 riunioni e cioè il 60% sono state allietate dalla pre-senza delle Signore che adesso ringrazio di cuore per la loro partecipazione. Per la statistica, visto che siamo in fase di bilancio, vi preciso che si sono avute 2674 presenze, di cui 1837 di soci e 837 di ospiti, comprese le consorti. Come voleva il programma basato sulla ricorrenza dei Vent’anni del Club ed il filo conduttore prescelto, nel corso dell’anno hanno tenuto conversazioni alcuni Past Presidents per aggiornamento dei temi trattati nelle loro annate. Alcuni di essi vi hanno provveduto in prima persona, come Enrico Pieragnoli con «Perché riformare il servizio sanitario?», Manfredo Fanfani con «La Medicina nell’arte». Marcello Giusti con «La tossicodipendenza ieri e oggi», mentre altri hanno collaborato fa-cendo intervenire nuovamente oratori già intervenuti nel loro periodo, come il Prof.

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156 Renato Rosselli con una simpaticis-sima serata «Vocabolari, che diver-timento» per Mulinacci e l’amico Franco Barbotini con «Vent’anni di Rotary, Vent’anni d’Europa» per Pugliaro, che destò moltissimo inte-resse. Importanti e molto interessanti le riunioni alle quali sono intervenuti il dott. Dario Lanzoni, Direttore del Consorzio del Vino Chianti Classico Gallo Nero, l’amico carissimo Prof. Enzo Ferroni, il Prof. Mario Rigutti Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, il dott. Massimo Rendina delia RAI TV, il dott. Mar-cello Inghilesi Presidente Nazionale dell’Istituto Commercio Estero, il dott. Mario Arcari, Amministratore Delegato della Banca Commerciale Italiana ed il dott. Ro-mano Lazzareschi, Direttore Generale del Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale. A queste riunioni, in cui si è sempre avuto una numerosa presenza di soci, hanno partecipato qualificati ed illustri personaggi interessati alla materia trattata. Agli oratori ed agli ospiti porgo in questa occasione un sincero ringraziamento. Le uscite fuori sede a scopo culturale hanno avuto un meritato successo anche gra-zie all’Intervento di chi le ha guidate, ricordo quella ai Castelli del Casentino con-dotta dal bravo socio Domenico Taddei, quella alla Mostra dell’Antiquariato condot-ta dal già citato Guido Bartolozzi e dall’amico Nunzi, la visita chiantigiana ed è di pochi giorni orsono la gita a S. Gimignano, ospiti degli amici Cortopassi nella loro bella Azienda Agricola, alla quale è intervenuto anche il Governatore Incoming Mario Luzzetti. Giova ricordare che abbiamo inoltre partecipato a sei Interclub e si sono svolte con molto successo la consueta Festa degli Auguri - e qui ringrazio i soci che hanno con-tribuito al successo stesso con apprezzati regali - e quella di Carnevale, le quali senz’altro entrambe hanno contribuito a rafforzare l’amicizia tra noi. Ma le più significative ed impegnative manifestazioni rotariane dell’anno sono state senza dubbio la celebrazione del nostro ventennale con l’intervento del Governatore

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157 Battaglia e del Past Governor Lamberto Ariani, dei Presidenti del club del Gruppo Mediceo e dei nostri amici del gemellato Rotary di Strasburgo che con tanto pia-cere ci hanno onorato della loro presenza. Presente anche il Vice Presidente del Rotary di Barcellona Mediterraneo, Club che pochi giorni prima avevamo ricevuto a Firenze per gettare le basi del gemellaggio conclusosi nella bella città Catalana a cui hanno partecipato oltre 50 persone con soci e consorti: un numero mai prima raggiunto per visite all’estero. Nel corso di quell’incontro abbiamo vissuto attimi di commozione sia per l’accoglienza ricevuta che per la sincera amicizia dimostrataci in particolare nella serata di gala all’Hotel Ritz al momento della firma e dello scambio della pergame-na. Ciò conferma che i gemellaggi hanno lo scopo di farci conoscere tra rotariani di di-versa nazionalità e quindi rivestono particolare importanza nella creazione di nuovi contatti e vanno vissuti con quel calore riscontrato a Barcellona. Credo che il programma svolto quest’anno sia stato tra i più intensi del nostro Club e credo anche che lo abbiamo svolto insieme, sotto l’occhio vigile del nostro Mario Rosati rappresentante del Governatore, con soddisfazione e diciamolo pure tra noi, con un certo successo. Questo è quanto desideravo e per questo ho posto tutta la mia migliore volontà nello svolgimento dell’incarico tenendo sempre presente lo spirito di servire il Rotary nel miglior modo possibile. Ringrazio il Consiglio Direttivo per la piena collaborazione prestata ed a questo do-veroso e grato ringraziamento vorrei aggiungerne uno rivolto a mia moglie che mi ha aiutato e sopportato e l’altro alla brava e gentile Signora Emanuela Bacci della Segreteria che è stata davvero un supporto indispensabile per lo svolgimento del mio incarico anche per la celebrazione sul ventennale e per il gemellaggio col Rotary di Barcellona. Ad essa consegno una targa a ricordo di quest’anno, sulla quale ho fatto incidere queste parole: R.C. Firenze Sud: “ A Emanuela Bacci quale ricono-scimento del lavoro svolto con capacità e dedizione. Il Presidente 1989/90.” Un ringraziamento anche alla Direzione del Grand Hotel Villa Cora e a tutto il persona-le che ha collaborato con diligenza e cura alla realizzazione delle nostre riunioni

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159 1988-1989 PRESIDENTE GIANFRANCO CORSI TAVOLE ROTONDE E STRETTA NELLE AMMISSIONI É evidente che la prima caratterista da ricercare è quella di ot-tenere la partecipazione dei soci alla vita del Club. In tale ottica ho ritenuto che l’istituto che possa consentire maggiore partecipazione debba individuarsi nella “tavola ro-tonda” che consente da un lato maggiore brevità negli interventi e quindi un maggiore interesse dell’uditorio, dall’altro una mol-tiplicazione dei relatori ed un maggior dibattito delle idee. Nel contempo tale forma può attuare una scelta che comprenda relatori esterni e relatori soci. Altra opportunità di partecipazione è l’informazione sia dei so-ci del Club, sia dei soci di altri Club, sia del mondo esterno. Quindi potenziamento del Bollettino, continuazione del Foglio Notizie, rapporti con la stampa. Lo sviluppo dell’organico deve essere non causale, ma mirato. Quindi estrema prudenza nella presa in esame di nuovi soci, assoluta esclusione di continuità personali ed aziendali, assoluto rispetto dei soci attuali in relazione ai soci a venire, limitazione minimo della creazione di nuove e talvolta fantasiose ca-tegorie e ripristino della immissione di “soci aggiunti”, ringiovanimento dell’organico con preclusione di nuovi soci in età pensionabile. Il tema dell’anno è stato: “Cultura, economia, società a Firenze” per contribuire ad interrompere il continuo degrado della nostra città che è sotto gli occhi di tutti. Questo tema è stato riassunto in un convegno pubblico tenuto alla fine della mia annata rotariana. Il mio staff: Vice Presidente: Roberto Ciapetti, Segretario: Giovacchino Moretti, Prefetto: Giancarlo Mazzanti, Consiglieri: Mario Calamia, Umberto Fantacci, Silvio Franceschini e Italo Germani.

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161 1987-1988 PRESIDENTE ENRICO PIERAGNOLI COUTURE L’IMPORTANZA DELLA PRESENZA PER PARLARE, CONOSCERCI ED ESSERE SEMPRE PIU’ AMICI Non è semplice in una breve pagine riassumere la figura presidenziale di Enrico Pieragnoli Couture, che è stato per decenni una delle autentiche co-lonne del Rotary Club Firenze Sud. Presente a quasi tutte le riunioni, perché sosteneva l’importanza della presenza del socio. è stato determinante in tante scelte presidenziali e nella ammissione dei nuovi soci. Nella sua relazione presidenziale si legge: “ Vorrei che la mia presidenza avesse come obbiettivo il rafforzamento dei princi-pi rotariani. Ognuno di noi è entrato al Rotary perché già possedeva nel suo ani-mo tali principi evidenziati nel lavoro e nel rapporto con gli altri, ma tutti noi nel Rotary li abbiamo coltivati e accresciuti. Vorrei che questo anno rinsaldasse ancor di più i nostri ideali e la nostra volontà di realizzarli. Desidererei quindi privilegiare le manifestazioni rotariane, le discussioni sui valo-ri e sui principi del Rotary, la reciproca conoscenza e di conseguenza il rafforza-mento della nostra amicizia. In tal senso farò in modo che il Relatore sia il più frequentemente possibile uno di noi, per trattare i propri problemi quotidiani, soprattutto di lavoro, perché il Ro-tary è fondato sul lavoro. Non abbiamo noi preso nel sodalizio il meglio delle capacità intellettuali ? Se ri-spondiamo di sì, dobbiamo avere l’orgoglio di sentirci tali. Parafrasando il nostro Michelangelo che da Milano scriveva al nipote a Firenze: “ Ricordati che noi siamo superbi di essere fiorentini”, io vorrei aggiungere che noi siamo superbi di essere Rotariani !”

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163 1986-1987 PRESIDENTE GIOVANNI BARACCHI L’AMICIZIA ULTIMA SPIAGGIA PER LA PACE TRA I POPOLI Vorrei fare una dichiarazione di intenti, ricordandovi che si è rotariani prima di essere chiamati in un Rotary Club perché la qualità di dare in maniera disinteressata il me-glio di se stessi agli altri si possiede prima di entrare al Ro-tary e quindi siamo già rotariani quando riceviamo la tes-sera di appartenenza al Club e non ci sono né statuti, né regolamenti che possano attribuire le qualità sopra dette. Il mio programma è stato conforme all’etica rotariana. Non dico certo una cosa nuova allorché affermo che Paul Harris individuò nella amicizia il mezzo per il raggiungi-mento dei fini socio-politici del suo Rotary: la fratellanza tra i popoli, la pace e l’intesa mondiale, cioè fini indiscuti-bilmente internazionali. Ma tale internazionalità non va enunciata sic et simpliciter come ineluttabile perché esistono vari Stati, le loro politiche, la storia dei vari po-poli e nazioni, e perciò deve essere conseguenza diretta e imprescindibile di una for-za umana, viva, affettiva, non emotiva ma ragionata che Paul Harris individuò nella amicizia. E su ciò basa la filosofia del Rotary, il cui iter ha inizio proprio nella amicizia tra i soci di un Club. In tale prospettazione abbiamo incentivato i rapporti con il Rotary Club di Stra-sburgo Est. Il mio staff: Vice Presidente: Enrico Pieragnoli Couture, Segretario: Giancarlo Maz-zanti, Prefetto: Renato Nocentini, Consiglieri: Mario Calamia, Gianfranco Corsi, Salvatore Lai, Giovacchino Moretti. Tesoriere: Marcello Giannoni.

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165 1985-1986 PRESIDENTE UGO SORBI L’IMPORTANZA DEI GEMELLAGGI E DEI CONTATTI INTERNAZIONALI Mi sembra superfluo sottolineare che tutti noi dobbiamo esse-re convinti della validità attuale e futura del Rotary, così come è strutturato, così come si evolve con le sue forti aspirazioni e idealità, non dimenticando mai che è fatto da uomini con le loro virtù e i loro difetti. Siffatto richiamo ci consente di ricordarci che il Rotary è nato dalla constatazione della solitudine dell’uomo, quella interna, personale, invisibile, malgrado i crescenti meravigliosi mezzi di comunicazione e di informazione che scienza e tecnologia of-frono di continuo allo stesso uomo. A livello internazionale abbiamo accentuato i contatti con il Club di Strasburgo Est, da poco gemellato con il nostro: risuona ancora l’eco delle recenti, fruttuose giornate trascorse assieme agli amici di quel Club sia a Strasburgo sia qui a Firenze e tutto lascia prevedere che i rapporti di reciproca stima e amicizia si intensificheranno. Al contempo si potrà continuare nella ricerca oculata e saggia di ulteriori gemellag-gi: non sfugge certo ad alcuno il significato profondo per allargare e approfondire l’amicizia e la comprensione reciproca dei gemellaggi come degli incontri e delle riunioni di varia natura con Club di altri Paesi. Ma il compito base è quello di migliorare se stessi, dando esempio di correttezza, di lealtà, di coraggio, di civismo, di virtù per ridare vita ad un costume che sarebbe desueto. Questo il mio staff: Vice Presidente: Urano Tafani, Segretario: Francesco Tiezzi, Prefetto Silvio Franceschini, Consiglieri: Luigi Alfonsi, Roberto Ciapetti, Gianfranco Corsi e Giovanni Pampaloni. Tesoriere: Marcello Giannoni.

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167 1984-1985 PRESIDENTE MARIO ROSATI GRAVE ISOLARSI IN UN CIRCOLO CHIUSO Ho svolto un programma che si riassume in due concetti fondamentali: “ Vitalità del Club e maggio-re partecipazione alla vita pubblica”. In altre parole è tempo di agire e di dedicare in tal senso le nostre energie. Non possiamo permetterci di rima-nere indietro come semplici spettatori. Il futuro del Club è affidato alla collaborazione attiva di tutti i soci. Ciascuno di noi deve assumersi l’impegno di una maggiore partecipazione che è l’elemento chiave del servizio rotariano. Facciamo perciò della partecipazione l’idea madre per un Club sempre più forte e più unito. Fra noi vi sono uomini impegnati, dirigenti qualificati del mondo della cultura e del lavoro. Ebbene sono questi i soci che devono portare la nostra parola all’esterno, coloro che dovranno riferirci sui problemi che viviamo tutti i giorni. Ciò servirà per individuare assieme la via da seguite e trovare la volontà comune per percorrerla fi-no in fondo. Dobbiamo allargare il nostro orizzonte, i nostri interessi e le nostre conoscenze al di là del singolo Club. In altre parole dobbiamo rivitalizzare l’azione interna ed ester-na. Grave isolarsi in un Circolo chiuso per non vedere cosa accade all’esterno. Ecco perché partecipare alla vita pubblica è un dovere di noi rotariani. Non siamo un partito, non facciamo politica, ma siamo una forza nel Paese, abbiamo diritto di dire la nostra parola non solo qui, ma anche nei posti di responsabilità dove, con la nostra opera disinteressata, potremo dare maggiore contributo al miglioramento della Società.

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169 1983-1984 PRESIDENTE GIORGIO PUGLIARO MA COS’É QUESTO ROTARY, COSA CI VAI A FARE ? Il momento più difficile è quello in cui dobbiamo stabi-lire che cosa siamo e voglia-mo essere esattamente o più semplicemente quando ci sentiamo domandare: “Ma cos’è questo Rotary, cosa ci vai a fare?” e ci sentiamo imbarazzati nella ricerca di una risposta convincente e comprensibile per far capire cosa sia il Rotary ad una persona che del Rotary non fa parte. A me sembra che la risposta si debba cercare nella opportunità che il Rotary dà a tutti e a ciascuno di noi di inserirsi in una realtà diversa da quella che è la propria realtà quotidiana, o se volete una citazione più classica di uscire “dal proprio parti-colare”, di sedersi accanto a una persona che esercita un’altra attività, di sentirla parlare e di parlarle, di imparare da lei qualcosa del suo lavoro e delle sue idee, di insegnare a lei qualcosa della nostra attività, di veder veramente nascere dal co-stante amichevole confronto con queste persone che fanno le cose più disparate, quell’amicizia che è la parte fondamentale della nostra essenza rotariana. E dico di più. Se questo succedesse solo tra due di noi, questo sarebbe già un risultato che ci ren-derebbe felici e ciò sarà reso più facilmente raggiungibile se ci sentiremo confortati dall’appoggio, dalla critica costruttiva e dalla calda amicizia di tutti. Il mio Staff: Vice Presidente: Mario Rosati, Segretario: Guglielmo Anzilotti, Prefet-to: Enzo Favelli, Consiglieri: Carlo Breschi, Giuseppe D’Anna. Tesoriere: Marcello Giannoni.

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171 1982-1983 PRESIDENTE MARCELLO MASIERI RISCOPRIRE LA QUALITA’ DELLA VITA Il mio programma è stato inevitabilmente le-gato al tempo in cui viviamo e risente dell’ambiente che ci circonda. Non potevamo tralasciare due pressanti pro-blemi che condizioneranno al massimo il no-stro futuro: l’inquinamento e le fonti alternati-ve di energia. Abbiamo ricordato l’Anno dell’Anziano indica-to dal Rotary e l’Anno della Collina degli Agri-coltori. Non ho tralasciato argomenti di attualità su problemi del territorio, il recupero ur-banistico e soprattutto quello della qualità della vita e di certi valori sempre più in disuso. Il progresso sempre più teso, le scoperte scientifiche, il consumo sfrenato, il deside-rio spasmodico di un benessere talvolta effimero ci hanno reso nella condizione di dimenticare il verbo essere a pro del verbo avere. Riscoprire la qualità della vita, la bellezza dell’essere di tutti quei sentimenti che nei momenti del boom si accantonano per poi farli di nuovo emergere è stato il motivo informatore del mio anno rotariano. Il mio Staff: Vice Presidente: Giorgio Pugliaro, Segretario: Guglielmo Anzilotti, Pre-fetto: Pierfrancesco Grossi, Consiglieri: Marcello Giannoni, Pier Luigi Alfonsi, Ro-berto Ciapetti, Ugo Sorbi Urano Tafani. Tesoriere. Marcello Giannoni.

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173 1981-1982 PRESIDENTE ERMANNO MULINACCI SQUILIBRI ED EFFETTI NEGATIVI LEGATI AL PROGRESSO La denominazione di società, così come noi oggi la intendiamo, non ha più alcuna possibilità di raffronto con le categorie conoscitive della so-cietà preindustriale, agricola e arti-giana, quando le strutture produttive e quelle assistenziali si fondevano nella solida-rietà della famiglia. L’industria e la tecnica hanno trasformato la nostra società nella apparenza e nella sostanza: hanno cambiato le professioni, i modi di lavoro, hanno mutato i ruoli fa-miliari, hanno mutato la maniera di concepire certi valori morali, hanno mutato i costumi, hanno mutato o quanto meno fortemente contribuito a cambiare le condi-zioni politiche. Si sono verificati pertanto anche squilibri, effetti negativi legati al progresso come l’allarmante assalto dato dall’uomo della società industriale all’ambiente che lo cir-conda, contaminando l’aria, l’acqua, il suolo con sostanze nocive e talvolta mortali, facendo strage di specie animali, alcune delle quali già estinte, altre in via di estin-zione, distruggendo foreste che direttamente o indirettamente costituiscono l’alimento di ogni specie animale, che trasformano la materia inerte in materia or-ganica, che sono i polmoni e i grandi serbatoi d’acqua del mondo. Vorrei in sede interna ricordare la importanza del nostro Bollettino che questo an-no ha rievocato il passato Ventesimo Anniversario della Fondazione del Rotary Club Firenze Sud con la sintesi del programma svolto nella mia annata. Vorrei che comparisse un titolo composto dalle stesse parole con le quali concludo, parole che vogliono essere una invocazione e un auspicio: “É tempo di saggezza”. Il mio Staff: Vice Presidente: Marcello Masieri, Segretario: Roberto Ciapetti, Prefet-to: Guglielmo Anzilotti, Consiglieri: Renzo Bruzzichelli, Andrea Nardi Dei, Giorgio Pugliaro e Giampiero Busi. Tesoriere: Marcello Giannoni

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175 1980-1981 PRESIDENTE ENNIO ZAMPIERI RISCOPRIRE IL ROTARY Dobbiamo riscoprire il Rotary, così come dobbiamo riscoprire nel profondo i dogmi della fede che abbiamo appresa ai corsi di catechesi, quale sia la religione che professiamo e attingere dalla umiltà la forza di tornare ad essere uomini. Uomini nel senso della dimensione che è consentita all’uomo, il quale dalla umanità deve trarre la fede per dare contenuto alla propria fragilità, alla propria inconsistenza. E proprio alla umiltà ho improntato il mio program-ma. In questo senso riscoprendo il Rotary, soprattutto noi che siamo rotariani, e conformando i nostri compor-tamenti alla filosofia del servire, nello spirito della amicizia e della comprensione, possiamo affrontare la tragedia che ci travaglia. Dobbiamo migliorare noi stessi con la volontà di for-nire una manifestazione di correttezza, di lealtà, di co-raggio, di civismo, di virtù per insegnare un costume di vita, spogliandoci delle no-stre attribuzioni, dei nostri titoli, delle nostre ambizioni, fino ad essere capaci di an-dare incontro a chi ha bisogno di noi. Dobbiamo scuoterci di dosso la indifferenza, l’assuefazione al disordine. La denominazione di società, così come noi oggi la intendiamo, non ha più alcuna possibilità di raffronto con le categorie conoscitive della società preindustriale, agri-cola e artigiana, quando le strutture produttive e quelle assistenziali si fondevano nella solidarietà della famiglia. L’industria e la tecnica hanno trasformato la nostra società nella apparenza e nella sostanza: hanno cambiato le professioni, i modi di lavoro, hanno mutato i ruoli fa-

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176 miliari, hanno mutato la maniera di concepire certi valori morali, hanno mutato i costumi, hanno mutato o quanto meno fortemente contribuito a cambiare le condi-zioni politiche. Si sono verificati pertanto anche squilibri, effetti negativi legati al progresso come l’allarmante assalto dato dall’uomo della società industriale all’ambiente che lo cir-conda, contaminando l’aria, l’acqua, il suolo con sostanze nocive e talvolta mortali, facendo strage di specie animali, alcune delle quali già estinte, altre in via di estin-zione, distruggendo foreste che direttamente o indirettamente costituiscono l’alimento di ogni specie animale, che trasformano la materia inerte in materia or-ganica, che sono i polmoni e i grandi serbatoi d’acqua del mondo. Vorrei in sede interna ricordare la importanza del nostro Bollettino che questo an-no ha rievocato il passato Ventesimo Anniversario della Fondazione del Rotary Club Firenze Sud con la sintesi del programma svolto nella mia annata. Vorrei che comparisse un titolo composto dalle stesse parole con le quali concludo, parole che vogliono essere una invocazione e un auspicio: “ É tempo di saggezza”. Il mio Staff: Vice Presidente: Marcello Masieri, Segretario: Roberto Ciapetti, Prefet-to: Guglielmo Anzilotti, Consiglieri: Renzo Bruzzichelli, Andrea Nardi Dei, Giorgio Pugliaro e Giampiero Busi. Tesoriere: Marcello Giannoni.

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177 1979-1980 PRESIDENTE MARCELLO GIUSTI IL ROTARY FIRENZE SUD SUPERA I 105 SOCI Il Presidente Marcello Giusti è noto non solo per essere stato sempre una colonna del Rotary Club Firenze Sud, ma anche per le famose Feste fatte nella sua villa di Pozzolatico in Via di Riboia alla presenze di tanti rotariani e di tante personalità illustri. Costante il suo richiamo alla amicizia. Consigliava di essere presenti alle riunioni almeno un quarto d’ora prima della con-vocazione in modo da poter contattare e conoscere meglio i soci ormai tantissimi. Nella sua relazione leggiamo: “ Il nostro Club ha superato i 105 soci. Sono tanti. Vorrei essere amico di tutti e no-nostante la mia buona volontà ci sono amici che vedo all’inizio della serata, strin-go loro la mano, gliela ristringo alla fine. Ma non so nulla di loro e vorrei che que-sto non fosse, vorrei conoscerli tutti uno per uno e questo ho cercato di fare con tutte le mie forze e le mie possibilità. Il programma della mia annata si è articolata su tante cose, per esempio la droga. Nei nostri giardini pubblici i nostri bambini vanno nei giardini pubblici e, invece di godere le zone verdi, trovano siringhe, ci sono della bambine che addirittura giocano a drogare le bambole. Per cui il nostra annata è stata dedicata al problema della droga che è un proble-ma terribile e che non può essere abbandonato. “ Il mio Staff: Vice Presidente: Roberto Ciapetti, Segretario: Giorgio Pugliaro, Prefet-to: Enzo Favelli, Consiglieri: Pierluigi Alfonsi, Silvio Franceschini, Ermanno Muli-nacci e Urano Tafani. Tesoriere: Pierangelo Migliorini

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179 1978-1979 PRESIDENTE PIERO GAMBACCINI E' IL MOMENTO DELLA RISCOPERTA DEL ROTARY Lo spirito rotariano del servire disinteressato la comunità, rap-presenta uno stimolo eccezionale all'unica terapia di cui ha biso-gno il nostro paese per il rafforzamento del legame sociale e del comportamento altruistico. Dinanzi ai grandi sistemi ideologico-politici, non possediamo la forza coercitiva di masse. Ma offriamo un'arma formidabile che è la persuasione razionale, l'esempio disinteressato da imitare. Riteniamo quindi che potremo considerarci soddisfatti della no-stra futura attività rotariana, solo se questa ci farà maggiormente proiettare verso l'esterno, se ci farà conoscere e apprezzare di più, se potrà offrire un contributo, anche minimo, alla soluzione razionale dei problemi infiniti che ogni giorno si accavallano e si aggravano: non dimentichiamo che oltre la crisi dei valori personali e sociali del mondo di oggi, i nostri figli saranno costretti a vivere in un mondo che entro pochi anni avrà quasi raddoppiata la popolazione nei continenti più poveri e socialmente più instabili, un mondo dove esisterà il possibile ricatto atomico, dove si potrebbe affacciare lo spettro della fame, la crisi delle risorse ener-getiche, persino l'inquinamento completo dell'atmosferica. E allora che fare? Forse resteranno delusi coloro che si aspettavano la definizione di un programma ben circoscritto per il futuro anno rotariano: noi riteniamo che non importa tanto questo o l'altro argomento o campo di azione, purché questa azione ci sia, diretta o indiretta all'esterno: ci scuseranno gli amici se riteniamo meno impor-tante la scelta di questo o di quell'oratore o di quell'argomento, ma piuttosto di co-me questo sarà svolto. Occorre maggiore dialogo, maggiori legami con tutti i perso-naggi politici, amministrativi, scientifici e letterari, facendo dibattiti stringati e viva-ci e, possibilmente, pubblicizzandoli. Se vi è un'azione di beneficenza, questa non deve essere frammentaria, dispersiva, ma duratura

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181 1977-1978 PRESIDENTE FRANCO UGOLINI IL ROTARY CLUB FIRENZE SUD SI TRASFERISCE ALL'HOTEL EXCELSIOR Il motto pronunciato da W JARK DAVIS, Presidente In-ternational per l'anno 1977-78 è stato: Servire per unire l'umanità. Chi meglio di noi italiani può valutare positivamente questo particolare momento? Viviamo in un periodo storico nel quale solamente un coordinamento di forze mora-li e spirituali può fare andare una barca che sta navigando in un mare molto tempe-stoso. Occorre, come minimo comune denominatore, la forza morale. Il Presidente Ugolini ha perseguito un motivo con cui ha caratterizzato il suo anno, realizzando una manifestazione culturale di rilievo impostata su Aldo Palazzeschi. L'iniziativa ha occupato nel tempo riunioni conviviali nel corso delle quali, con intel-ligente efficacia, personaggi del mondo della cultura e dell'arte hanno lumeggiato la figura e l'opera del Palazzeschi col quale Ugolini aveva intrattenuto rapporti di simpatia e di amicizia. Intensa è stata l'attività nelle varie conviviali. Pare opportuno ricordare le onoranze al Brunelleschi a cura di Lando Bartoli, l'in-tervento di Gino Bechi e di Mario Del Fante. Da sottolineare il “meeting” a Parigi con i Club contatto di Meudon Green e Anversa Sud. Di estrema importanza il fatto che nel corso dell'anno il Rotary Club Firenze Sud ha trasferito la sede a Firenze all'Hotel Excelsior Italy.

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183 1976-1977 PRESIDENTE ADOLFO BOSI PROPAGARE LA COMPRENSIONE E LA PACE NEL MONDO Non rientra certo nei compiti e nelle possibilità di un Club ro-tariano risolvere i grandi problemi del mondo, ma, se è vero come è vero, che noi dobbiamo renderci sempre meglio atti a servire l'interesse generale, che la pratica dei nostri affari e delle nostre professioni deve essere intesa come mezzo per servire la società, che dobbiamo orientare ogni altra nostra at-tività, privata, professionale o pubblica al concetto di servizio e che dobbiamo propagare la comprensione, la buona volontà e la pace fra nazione e nazione diffondendo nel mondo relazioni amichevoli fra gli esponenti delle varie attività economiche e professionali, uniti nel comune proposito e nella volontà di servire, noi di questi problemi non possiamo disinteressarci. Al contrario, dobbiamo prendere la maggior conoscenza possibile, siano essi di carat-tere internazionale, nazionale e, soprattutto locale, in modo che ciascuno di noi nel campo della propria attività specifica, e tutti noi uniti a livello di club, interclub e di-stretto, si possa, per quanto possibile, facilitare e sollecitare quelle soluzioni che ci appaiono migliori, non già nell'interesse personale o settoriale, ma nell'interesse ge-nerale. Nel corso dell'anno è stata svolta un'intensa attività e tenuto interessanti relazioni tra le quali è doveroso ricordare “Le rificolone” del Sen. Piero Bargellini, la celebra-zione delle onoranze a Brunelleschi del Prof. Lando Bartoli, “L'Arno dieci anni do-po” del socio Vittorio De Sanctis, “ La concentrazione delle imprese: sviluppo eco-nomico e politico della comunità europea” del Socio Giampiero Busi. Di rilievo la celebrazione della Settimana Britannica alla Casermetta del Forte Bel-vedere. Da citare anche il Meeting ad Anversa con i Club Contatto di Meudon-Bellevue e Golders Green .Nel corso dell'anno il Club ha elargito un congruo contri-buto all'opera Pia di Montedomini per l'acquisto di materiali da arredamento ed all’Osservatorio Ximeniano per l'acquisto di un'apparecchiatura necessaria.

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185 1975-1976 PRESIDENTE LUIGI BITTONI INCONTRIAMOCI ED OPERIAMO Nel corso dell'anno rotariano 1975.76 è stata svol-ta una vivace attività iniziata con una “lezione storica” in mezzo al Lago Trasimeno alla quale hanno partecipato molti soci con i loro familiari. E' stata poi avanzata un'audace proposta che ha rispolverato il progetto di Michelangiolo per la facciata della Chiesa di San Lorenzo. La questione ha interessato la stampa locale e quindi quella nazionale. Il ritrovamento della testa del monumento al “Marine” è stato un altro motivo d'interesse per il Club e per la stampa . Si è ripetuto l'incontro a Firenze con i Club ge-mellati di Meudon-Bellevue (Francia), Golders Green (Inghilterra) e Antwerpen-Zuid (Belgio). Molte interessanti relazioni, la Celebrazione del V Centenario della nascita di Michelangiolo e altre iniziative hanno completato questo anno al quale il Presidente Bittoni si è dedicato con molto entu-siasmo. Da ricordare, per la Festa degli Auguri, l'intervento assai simpatico degli zampo-gnari.

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187 1974-1975 PRESIDENTE MANFREDO FANFANI L'AZIONE A FAVORE DELL'UNICEF L'anno di Manfredo Fanfani ha visto svolgere un'attività in-tensa sia sul piano delle relazioni con la collaborazione di personalità illustri, Franco Mattei, Direttore Generale della Confindustria, Eugenio Scalfari, il Direttore del quotidiano economico- finanziario “Il Sole- 24 Ore” Zocchi Frediani e molti altri, sia quello dei grandi incontri internazionali. Filo conduttore dell'attività del Club è stata l'azione svolta in favore dell'UNICEF che si è conclusa con una dichiara-zione congiunta a firma di tutti i Governatori dei Distretti italiani insieme ai Presidenti dei quattro Rotary fiorentini nel Salone de' Dugento in Palazzo Vecchio con l'intervento delle massime autorità cittadine e del Rappresentante in-ternazionale dell'UNICEF. La manifestazione è stata riportata da tutti i quotidiani ed ha avuto eco in campo nazionale. Sulla iniziativa di Fanfani riportiamo un giudizio espresso di Massimo Galletti “de-sidero ricordare l'opera a favore dell'UNICEF impostata e realizzata da Fanfani. E' stata un'opera altamente significativa che ha permesso al Rotary, nel suo com-plesso, di dimostrare quali capacità di realizzazione abbia. “ E se per ragioni, puramente burocratiche, non è stato possibile raggiungere tutti gli scopi che ci eravamo prefissi, ciò non toglie che la dimostrazione di efficienza data dal Rotary Club Firenze Sud e del suo Presidente Fanfani ha evidenziato quanto e come, volendo, si possa operare soprattutto a livello di Pubblico Interesse. Per sottolineare l'opera di Manfredo Fanfani, il Club gli ha offerto la medaglia d'oro dell'UNICEF.

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189 1973-1974 PRESIDENTE LORENZO FERNANDES AVANZARE INSIEME AL PROGRESSO Le nostre generazioni hanno avuto l'enorme privilegio di assistere ai più meravigliosi pro-gressi della scienza e della tecnica. Si è detto che sono stati fatti più progressi dall'inizio dell'ultima guerra mondiale ad oggi, che non dalle guerre puniche all'ul-tima guerra. Solo trenta o quaranta anni or sono nessuno di noi avrebbe immaginato assistere al-le meraviglie alle quali abbiamo assistito. Le scoperte della farmacologia, dagli anti-biotici ai più recenti vaccini. Il progresso della chirurgia dei trapianti. Nel campo delle telecomunicazioni la possibilità di parlare da Roma a Monaco e da Parigi a New York componendo semplicemente un numero. La possibilità di vedere via sa-tellite quello che avviene nello stesso istante in un altro continente ed addirittura quello che avviene sulla Luna. Nel campo dei trasporti, disporre di aerei capaci di viaggiare ad una velocità supe-riore a quella della Terra, tanto è vero che durante una recente eclissi solare, gli scienziati che seguivano il fenomeno hanno potuto filmare per oltre cinque ore se-guendo il fenomeno a bordo di un “Concorde” che andava alla velocità di rotazione della Terra, ma nel verso opposto. Passando in rassegna la mia annata, di estremo interesse è risultato l'incontro con il Presidente della A.C. Fiorentina e moltissime altre iniziative quali il défilé <Florence Idea 1974>, la simpaticissima relazione della giornalista Laura Griffo su Il mondo della moda, la colazione a Palazzo Strozzi in occasione dell'88 ° Mostra Internazio-nale dell'Antiquariato e, fra le altre, la celebrazione del centenario della nascita di Guglielmo Marconi esposta in due riunione che hanno messo a fuoco la vita dell'il-lustre scienziato ed alle quali sono intervenute Autorità pubbliche e rotariane. Di grande rilievo la visita all'Accademia Navale di Livorno dove soci e familiari hanno trascorso una giornata indimenticabile.

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191 1972-1973 PRESIDENTE ENNIO ZAMPIERI IL ROTARY E' DISPONIBILITA' La morale del rotariano è una morale personalistica e co-munitaria. Personalistica perché riconosce il valore della persona, la sola capace di azione e di una sua libertà con responsabilità strettamente connesse ad essa; comunitaria perché impegna la persona, con libertà e responsabilità, ad agire tra persone assicurando così un autentico spirito democratico ed una profonda solidarietà. Essere partecipi di queste finalità significa dedicare qual-cosa di se stessi alla società degli uomini, significa assu-mere l'impegno per migliorare, impegno che dovrà essere verificato attraverso tutte le esigenze della vita in comune, giorno per giorno ora per ora, per realizzare quell'atteg-giamento di disponibilità all'altro che rende capaci di esse-re quando ha bisogno di noi. Se questo non è avvertito, se manca questa disponibilità sul piano realistico nei rapporti fra i membri di una stessa comunità, vuol dire che di questi ideali ci si vuole solo servire per ragioni egoistiche. Non dimentichiamo che il Rotary è una forza intellettuale, incommensurabile, una entità capace di affrontare e risolvere qualsiasi problema perché dispone nel mondo, tra i suoi associati, di uo-mini fra i più capaci ed esperti. Per rendere operante questa immensa forza, non dobbiamo però esaurirci nell'ap-pagamento di soddisfazioni snobistiche, ma affrontare le questioni che la vita ci propone. Non dico di intraprendere iniziative sul piano politico, il Rotary non è un partito politico, né potrà mai esserlo, ma identificare gli argomenti più gravi e discu-terli mi sembra compito di quanti hanno a cuore “ il progresso della comprensione e dell'armonia sociale nell'ambito di un mondo libero”.

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193 1971-1972 PRESIDENTE ERMANNO PANELLA I PRIMI GEMELLAGGI CON I CLUBS DI ANVERSA E SEYRES Sono stato uno dei fondatori del Rotary Club di Firen-ze Sud. Ne avevo respirato l'aria sotto la Presidenza di Alessandro Boglione, il cui l'affetto e la stima dei soci mi vollero successore per l'anno 1971-1972. Grazie all'infaticabile collaborazione dei componenti il Consiglio, mi fu possibile accogliere il folto gruppo dei rappresentanti i Club gemellati di Anversa Sud e di Sèvres. In quelle giornate constatai come lo spirito ro-tariano unifichi gli uomini al di sopra della nazionalità. Gli amici venuti da lontano erano uguali a noi e noi a loro nel sentire i problemi ed i compiti istituzionali, nell'offrire quanto di meglio era in ciascuno per il bene di tutti. E l'incontro si concluse con un programma di futura collaborazione. In quell'anno si presero accordi per incontri mensili con gli altri Rotary Club fiorentini di allora: Il Centro e l'Est. Si celebrarono ricorrenze nazionali, si tennero relazioni di altissimo interesse, s'im-bastirono i piani per attività future in aiuto delle popolazioni indiane, si ebbe, in so-stanza, una vita rotariana intensa e feconda. Oggi, ripensando ad allora mi viene spontaneo il richiamo alla verità sostanziale di un verso di un'ode: “Dulcis est memoria praeteritorum temporum” e a me infatti è dolce il ricordo di quei tempi passati, passati per me, ma non per il Rotary che continua la sua mis-sione di solidarietà e di pace anche in tempi calamitosi.

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195 1969-1971 PRESIDENTE ALESSANDRO BOGLIONE NASCE IL ROTARY CLUB FIRENZE SUD Alessandro Boglione è stato il primo Presidente del Rotary Club Firenze Sud e l’unico socio del Club assieme ad Ennio Zampieri ad essere stato eletto Presidente per due annate. Ricordiamo ora, con giustificata commozione, le parole pronunciate alla prima riunione del Club. “Cari Amici, Risuona per la prima volta questa sera il rintocco della campana del nostro Club. Nel porgere a nome del Consiglio designato e mio personale il più caloroso benve-nuto ai soci, non credo inopportuno ricordare per sommi capi le vicende che hanno preceduto ed accompagnato la costituzione del Firenze Sud, non fosse altro che per sottolineare come ancora una volta, la volontà, la comprensione e lo spirito di sin-cera amicizia che animano l'animo rotariano, consentano di superare ogni diffi-coltà, in una visione del superiore interesse e dell'armonia di tutto il Sodalizio. Sento quindi il dovere di ricordare prima di tutto, e con viva gratitudine l'opera svolta dagli amici Massimo Galletti di S. Ippolito e Lamberto Ariani, padrini del nostro Club in rappresentanza dei Club confratelli della città, entrambi impegnati-si per realizzare un obiettivo - la fondazione del “Firenze Sud” che ha consentito e consentirà di rafforzare il Rotary a Firenze, dando allo stesso tempo un più razio-nale inquadramento in rapporto alla sede di lavoro ed alla residenza, ad un non trascurabile numero di soci che sono oggi diversamente aggregati. Alcuni soci fondatori del “Rotary Club Firenze Sud”, un terzo per la esattezza, pro-viene infatti dal “ Rotary Club San Casciano - Chianti” che pur nella sua breve esi-stenza ha dimostrato notevole efficienza e vitalità. Per Firenze, si rileva sempre più urgente la necessità di consentire, mediante la co-stituzione di un terzo l'accesso al Rotary a persone altamente qualificate, per le

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196 quali le rispettive categorie erano già coperte negli altri due. La validità di questa soluzione, del resto, è già stata riconosciuta un anno fa con la costituzione del “Rotary Club Firenze Est” . Il vecchio e glorioso Club Firenze, uno dei primi fondati in Italia, ha ormai rag-giunto dimensioni tali non permettono ulteriori dilazioni nel suo organico ed i suoi dirigenti hanno dovuto riconoscere responsabilmente che una preclusione di carattere aprioristico, seppure giustificata sul piano della tradizione, alla forma-zione di nuove entità rotariane nell'ambiente fiorentino avrebbe fatalmente con-dotto, a Firenze, ad una sclerosi dell'organizzazione, ostacolando, in contrasto con le stesse direttive, del Centro, la sua più ampia diffusione in una città dell'impor-tanza della nostra. E' un grande merito quindi di chi, facendo parte ed in veste altamente responsabile di quel Club, e cioè dell'amico Massimo Galletti, ha avvertito l'inarrestabile evol-versi delle situazioni ambientali e l'esigenza di aprire al Rotary fiorentino nuovi e più ampi sbocchi, anche se ciò poteva urtare con talune concezioni più tradizionali dell' élite rotariana. Il seme gettato in terra chiantigiana, che è pur sempre fiorentina, ha germogliato felicemente e consente oggi di operare un “trapianto” per cui il virgulto, alimenta-to da nuovo e più ricco humus, non mancherà di diventare presto albero rigoglio-so. E' con la certezza di poter far affidamento sull'impegno di tutti che ci accingiamo, con entusiasmo e volontà, a rendere il nuovo Club fiorentino degno della tradizio-ne che il Rotary ha nella nostra città, convinti di poter contare anche sulla collabo-razione dei Club padrini, con i quali auspichiamo frequenti contatti, sia nella for-ma di Interclub al fine di realizzare iniziative comuni, sia come partecipazione dei singoli soci alle riunioni nostre e degli altri due sodalizi.” Il primo Staff del Rotary Club Firenze Sud fu così composto: Vice Presidente: Enzo Camici, Segretario: Giuseppe Manzo, Prefetto: Riccardo Fu-magalli, Consiglieri: Umberto Fantacci, Pier Roberto Lapi, Filippo Trovato, Franco Ugolini, Tesoriere: Ennio Zampieri.

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197 CINQUANTA ANNI DOPO 2019 I SOCI DEL ROTARY CLUB FIRENZE SUD Albini Dott. Piero Alterini Dott. Giovanni Andorlini Dott. Stefano Angiolini Dott. Patrizia Angotti Prof.Ing. Franco Baggiore Dott. Cristiana Maria Bandelli Dott. Andrea Bellesi Dott. Paolo Benvenuti Cav. Lamberto Bergamaschi Avv. Giuseppe Borri Prof.Ing. Claudio Brazzini Dott. Francesca Brogialdi Rag. Simone Bruno Dott. Maria Teresa Buzzigoli Dott. Andrea Calamia Prof.Ing. Mario Caldarelli Dott. Emiliana Francesca Cappelletti Dott. Carlo Carravetta Dott. Mario Serafino Cecchi Dott. Giulio Cecioni Giovanni Cellai Maria Gloria Chidichimo Avv. Giuseppe Chiorra Dott. Claudio Cianfanelli Dott. Filippo Corti Dott. Stefano

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198 Cutuli Roberto Danesi Rag. Aldo De Sanctis Dott. Massimo Del Prete Dott. Ferdinando Di Grazia Ing. Massimo Falchi Ing. Marco Fiorazzo P.A. Francesca Fucile Avv. Stefano Germani Arch. Pier Augusto Giannotti Dott. Alberto Giorgetti Avv. Giovanni Giusti Avv. Niccolò Graev Dott. Aida Grossi Dott. Alberto Lahr Dott. Jörn Albert Landini Dott. Giancarlo Lupoli Dott. Massimo Lusby Jennifer Magherini Ing. Andrea Manneschi Dott. Luca Marini Dott. Federica Marranci Avv. Pier Francesco Martinico Avv. Tommaso Meneghini Dott. Simone Nardi Dei Da Filicaja Dotti Maria Ginevra Nizza Dott. Stefania Novi Avv. Cesare Pedol Dott. Giovanni Pellegrini Dott. Giuliano

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199 Persiani Prof. Niccolò Peruzzi Dott. Mario Petrini Dott. Alessandro Petroni Dott. Luca Petroni Dott. Paolo Pizzetti Dott. Alberto Puccioni Avv. Franco Quercioli Avv. Andrea Rabaglietti Dott. Nicola Rosseti Dott. Sandro Rossini Dott. Gian Luca Rucci Dott. Prof. Lucio Sacchi Paolo Santoro Gen. Enzo Savia Cav. Andrea Serantoni Dott. Simone Tatini Dott. Stefano Tucci Arch. Prof. Grazia Vannini Dott. Gloria Vannoni Gen. Brig. Carlo Verità Dott. Gherardo Vichi Dott. Roberto Zuffanelli Dott. Paolo