(blog tematico). Esistono molte piattaforme che danno la possibilità di creare blog gratuitamente
(blogger, altervista, wordpress e molte altre). In un blog oltre al testo si possono inserire immagini e clip
audio e video
– il microblog: per microblogging si intende la frequente immissione in rete di brevi messaggi
di testo (generalmente di 140 caratteri, più o meno come gli SMS). La più diffusa
piattaforma di microblogging è Twitter, anche se ne sono poi nate altre
– il podcast: il termine podcast deriva da POD (acronimo di Personal On Demand, personale
su richiesta) e broadcast (trasmissione). Si tratta di un sistema che permette di scaricare
automaticamente contenuti grazie alla sottoscrizione di feed RSS (una forma di
abbonamento) presenti su siti web, e un programma in grado di riceverli, detto aggregatore
– le immagini: consiste nel condividere immagini di sé e dei propri conoscenti, dei luoghi
visitati ed altro ancora attraverso le reti sociali, ad esempio Facebook, oppure attraverso
servizi disponibili gratuitamente, come Flickr o Picasa, che mettono a disposizione uno
spazio web dove caricare le proprie immagini e condividerle con altre persone
– clip audio: brani audio che si possono scaricare, liberamente o a pagamento, da vari siti, ad esempio
quelli di emittenti radiotelevisive o da siti commerciali come iTunes
– clip video: anche la condivisione dei clip video è molto diffusa e il più famoso sito
che li ospita, Youtube, è uno dei più visitati nel mondo. Chiunque può caricare
video di qualunque genere, salvo quelli che non rispettano le linee guida della
comunità di youtube (pornografia, violenza, ecc...) o quelli che non rispettano il
copyright. Ultimamente Youtube ospita moltissimi videoclip di cantanti e gruppi musicali, tanto che è
considerato il sito web più utilizzato da chi desidera ascoltare o scaricare musica.
4.1.3 Conoscere le modalità con cui proteggersi durante le attività nelle comunità online:
definire le impostazioni di privacy in modo adeguato, limitare la disponibilità delle
informazioni personali, usare messaggi privati quando è opportuno, disattivare le
informazioni di geolocalizzazione, bloccare/segnalare utenti sconosciuti.
Come precedentemente accennato, le comunità virtuali non permettono di
essere sicuri dell'identità delle persone con cui comunichiamo soprattutto
se non le conosciamo fisicamente ma solo virtualmente, perché viene
filtrata dal computer e dal tipo di comunicazione: non possiamo vederne il
viso, toccarlo, percepirne il tono di voce, cose che in una comunicazione
reale permettono di capire facilmente il sesso e l'età, e in modo meno
facile magari anche lo stato d'animo e le intenzioni.
È importante essere coscienti di ciò e sapersi proteggere da possibili
tentativi di contatto e di adescamento da parte di sconosciuti.
Per farlo si può:
– impostare la privacy in modo che i propri dati possano essere visualizzati solo
dai propri contatti/amici
– usare la messaggistica privata
– non indicare nel proprio profilo o in qualsiasi altro modo, dove ci si trova
realmente, né tanto meno indicare i propri dati come il numero di telefono o il
proprio indirizzo email
– bloccare utenti sconosciuti che chiedono di essere ammessi nella cerchia dei
contatti, e segnalare qualsiasi abuso tramite le apposite pagine previste da
qualsiasi sito di comunità virtuale.
4.2 STRUMENTI DI COMUNICAZIONE
4.2.1 Comprendere il termine “IM” (Instant Messaging).
Il sistema di messaggistica istantanea (in inglese Instant Messaging) consente di scambiare in tempo reale,
fra utenti di due o più computer connessi in rete, frasi e brevi testi. È differente dal forum o dalla email perché
lo scambio è in tempo reale (sincronico), ed è differente dalla chat in quanto è privata e non pubblica.
Per poter utilizzare la messaggistica istantanea occorre disporre di un account presso un servizio di questo
tipo, ad esempio ICQ, MSN o Yahoo, e un programma client in in grado di interagire con il relativo server.
Attraverso questo sistema con alcuni servizi, oltre al semplice testo, si possono scambiare file e effettuare
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